Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Roadhouse Blues

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view post Posted on 4/12/2020, 16:38
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ghuy'cha'

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continua da qui

Incredibilmente questo sabato non camminava da solo per Diagon Alley come era sempre accaduto. Non procedeva con la testa china sulla strada, il passo svelto a seguire una linea retta cercando a stento di evitare chi incrociava sulla sua strada. Non cercava nemmeno di guardarsi intorno, come faceva a volte, provando a scovare particolari nella gente che lo colpissero costruendoci sopra delle storie per ingannare il tempo.
No.
Camminavano fianco a fianco e Angus senza non si curava quello che avveniva intorno a loro, contento per come avevano girovagato per Hogwarts ma soprattutto felice che si fossero divertiti tutti e due. La felicità non era un sentimento comune per Angus, non perchè fosse spesso triste ma come aveva sempre fatto tendeva a stemperare tutte le emozioni, positive o negative, in una sorta di limbo controllato che gli procurava una certa soddisfazione intellettuale che in realtà non aveva molto senso. Mentre parlavano e passeggiavano sentiva il castello, il morbo, il vociare degli studenti distanti anni luce, in una terra lontana lontana. Si sentiva quasi egoista a dirla tutta, non doveva sentirsi lui cosi, aveva organizzato tutto per lei ma era un pensiero stupido se ne rendeva conto da solo, aveva visto durante la giornata le sue espressioni, le sue risate, il loro sfiorarsi, era quasi certo che anche per lei fosse stata una bella giornata.

La tirò improvvisamente per la manica dopo essere quasi giunti ad Accessori di Qualità per il Quidditch.
< Ehi l'abbiamo superato! E' li. >
Indicò l'insegna di Scribbulus che troneggiava sulla strada distendendo il braccio e voltandosi improvvisamente indietro, per poco non colpì in pieno una strega che camminava alle loro spalle che lo apostrofò con vari appellativi fra cui riuscì a capire solo "giovinastro".
Angus scoppiò improvvisamente a ridere piegando di riflesso la testa indietro e attirando su di se altri improperi da parte della strega. Guardò Trish ancora con il braccio disteso < oggi è la seconda volta che mi chiamano "Giovinastro" > disse cercando di calmare le risate.
Le prese la mano tirandosela dietro, non vedeva l'ora di prenderle il regalo, non si fermò nemmeno a sbirciare la vetrina. Superò i due gradini che davano alla porta del negozio ed entrò facendo, come al solito, trillare i campanelli all'ingresso. Quanto non sopportava quei campanellini. Ogni volta dimenticava che erano lì e puntualmente lo coglievano di sorpresa una volta aperta la porta.
Ma oggi non badò nemmeno a quelli.
Come al solito Scribbulus lo colpiva sempre, era pieno di colori ma che non ti opprimevano e riuscivano a rilassarti, per non parlare dell'inconfondibile odore di pergamene e inchiostro che inebriava tutto il locale.
< Salve > disse avvicinandosi al bancone. Non ricordava come si chiamassero le piume che aveva visto nel catalogo tempo fa e sperò che ci fossero ancora, non aveva preso in minima considerazione l'idea che potevano non essere più disponibili. No, non poteva concludersi male quella giornata. Dovevano averle sicuramente.


1. b3 d6
2. Ab2 c5
3. e3 Ae6
4. h3 a6
5. Cf3 h5
6. Ca3 h4
7. g3 Cc6
8. Ag2 f6
9. gxh4 g6
10. d4 Ad5
11. Qd3 f5
12. Cc4 Ce5
13. dxe5 b5
14 Ca3 e6
15 c4 bxc4
16 bxc4 Da5+
17 Qc3 Qxc3+
18 Axc3 Ac6
19 O-O Ag7
20 Tb1 e5

 
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view post Posted on 14/12/2020, 00:02
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Qualcosa era cambiato. Non nel loro parlarsi, guardarsi, camminare insieme per la via come avevano fatto tutto il giorno per la scuola e da ormai mesi nel quotidiano. In un interruttore della testolina di Trish, quella "sfida" cominciata sin dal loro primo scambio, e dal Testa di Porco, quel misurarlo che era sfociato in un gioco dove ognuno avanzava, si ritraeva, colpiva, spariva, improvvisamente aveva perso di consistenza lo scopo ultimo...non vincere, nè perdere, non dimostrare qualcosa, semplicemente, Giocare. Continuare insieme. Aveva smesso di tenere il conto, assaporando ogni nuova mossa come imprevedibile nella loro scacchiera.
Lei stava sorridendo, roteava ogni tanto gli occhi per qualche scambio detto a voce bassa, riuscendo persino a ignorare che occupavano la via con arroganza quasi, non certo mimetizzandosi alla folla. Sbirciava i propri piedi che cercavano di calarsi ognuno dentro una liscia pietra del ciottolato, a volte solo di punta, per non calpestare le fughe di terra tra una e l'altra...lui se ne sarebbe accorto? ma le importava? No. Stava bene, senza soffocare qualche mania, lasciandola lì in disparte. Si sentì tirata per la manica e assunse una buffa espressione mentre vacillava per poi trovarsi ad osservare metà busto di una Strega con una selva di pacchetti che li superava borbottando, probabilmente le mani occupate le avevano evitato il ricorrere a gesti espliciti per Angus. Ridacchiò di rimando, guardandolo così...spontaneo.
< Perchè lo sei> ribadì l'ovvio sul Giovinastro, stuzzicando, ma quando si ritrovò contro la sua spalla e poi con la mano ghermita dalla sua presa, prima ancora di capire che stavano per entrare in un negozio, le sfuggì quasi sussurrato < non c'è due senza tre....Grazie, per oggi, giovinastro.> sincero, di chi non poteva sbandierarlo ma lo provava mentre abbassava la testa e il vago rossore a fissare il selciato, lasciandosi portare ovunque stessero andando.
Riconobbe lo scampanellio, e il profumo di quel luogo. Scribbulus? si ritrovò a camminare dietro ai suoi passi guardandosi attorno ma soprattutto fissando lui, il suo profilo, intrigata e ormai davvero curiosa. Senza fiatare, se non per educazione verso chiunque sarebbe apparso. < Buon..giorno> azzardò cercando di sbirciare MacEwen, scrollando appena la testa come la più classica delle domande -che succede ora?-
 
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view post Posted on 14/12/2020, 11:09
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Portando una ciocca di capelli rossi dietro l'orecchio, china sul bancone, la Proprietaria di Scribbulus non riusciva a smettere di interrogarsi sul perché quella piuma continuasse a sollevarsi in aria di tanto in tanto, come per effetto di uno scoppio o di una folata di vento. Con una piccola lente, la stava osservando ormai da un po' a pochissimi centimetri di distanza, quando questa improvvisamente si sollevò, e nel farlo le andò a solleticare il naso. Di riflesso, Eleanor starnutì, e raddrizzò di scatto la schiena. Una diagnosi la colse solo in quel momento, guardando la piuma ancora traballarle sotto gli occhi. Si chiese, allora, se quelle piccole esplosioni che sembravano agitarla non fossero solo starnuti. Non ne era certa, ma credeva che nella Biblioteca della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts avrebbe senz'altro risolto ogni dubbio su stati influenzali e raffreddori di piume incantate.
In quel momento, Dirac la raggiunse, strusciandosi contro il tessuto della lunga gonna color mirtillo. Chinandosi sotto il bancone, la fanciulla si raggomitolò su di lui per lasciargli qualche carezza. Sospirò, pensando che doveva aver bisticciato con qualche piuma per venirla a cercare in quel modo. Udendo il campanello posto all'ingresso trillare trillare, Eleanor lasciò un ultimo sorriso al gatto nero come inchiostro, raccomandandogli di non tentare di arrampicarsi su per il bancone per fare pasticci. Poi raddrizzò la schiena, lisciando con i palmi aperti delle mani la propria gonna.
«Buongiorno a voi!».
Quando si voltò, individuando i volti dei clienti, un sorriso raggiante le si dipinse sulle labbra, perché riconobbe due studenti di Hogwarts, un'ex-studentessa alla sua lezione di Materializzazione e un attualmente iscritto al Dodicesimo Ciclo Ordinario. Recuperò quattro delle pergamene colorate posate sul bancone, per poi porgerle a due a due a entrambi con gentilezza.
«Conoscete sicuramente il nostro Set Base, quindi vi lascio il Catalogo per curiosare gli altri articoli. Vi ricordo che con una spesa superiore ai cinque galeoni potreste iscrivervi gratuitamente al Club Artistico e Letterario di Scribbulus! Si tratta di un'iniziativa rivolta a tutti, Artisti, aspiranti tali, curiosi e clienti affezionati! Una volta iscritti, si può accedere al Crogiolo e a promozioni aggiuntive - come l'iniziativa Nontiscordardimé! - e si può partecipare al Gioco della Piuma dell'Oca, tutto descritto nell'iniziativa. Oh! E solo per questo mese sono disponibili i Quaderni Bianchi, un'edizione limitata frutto della collaborazione della Magifotografa Nora Foster. Le foto in copertina, che ritraggono alcuni studenti di Hogwarts, hanno vinto il prestigioso premio della sessantottesima edizione del Concorso di Fotografia Magica "Photographus Totalus" sul tema "Gli occhi del Morbo Bianco". Ditemi, cosa cercate? Posso aiutarvi in qualche modo o sapete già che articoli volete vedere?».
Mentre il gatto Dirac miagolava piano, gli rivolse un'occhiataccia per impedirgli di appendersi ai vasi pensili della scala a chiocciola che conduceva al Crogiolo, poi tornò a guardare i due, in attesa di potersi rendere utile.
 
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view post Posted on 15/12/2020, 15:51
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< Non sono un giovinastro > rispose una volta entrati nel negozio, cercando di imitare la voce della strega proprio sull'ultima parola. Si accorse solo dopo della presenza di Eleanor ricambiandone il saluto prima di prendere il catalogo per sfogliarlo cercando quello che aveva intenzione di regalargli. Girò le pagine una dietro l'altra scorrendo tutti gli articoli fino a che, con l'indice, non superò quello che cercava.
< Ecco > esclamò voltandosi verso Trish < io dico che la Dorsorugoso di Norvegia fa proprio al caso tuo > disse indicando la piuma alata sul catalogo < però devi sceglierla tu, basta che non ti fiondi sulla Ungaro Spinato perchè quella la voglio io > aggiunse mentre impaziente aspettava di sapere la sua scelta. Sicuramente avrebbero avuto qualche problema durante le lezioni con quel tipo di piume dato che tendevano ad azzuffarsi ma la cosa poteva essere anche divertente fino a quando non gli fossero sfuggite, letteralmente, di mano.

"mmm e se non gli piace?"
"magari è affezionata alla sua piuma"
"però vuoi mettere queste?"
"eh non rompere sempre le palle, stai zitto!"


Poteva farsi problemi se gli sarebbe piaciuta o meno? No, non doveva come al solito farsi problemi anche quando il motivo non sussisteva. Doveva solo dargli il tempo di scegliere e di decidere. Spostò il catalogo per fargli vedere meglio le piume mentre si costrinse a muovere il piede destro sopra e sotto per non iniziare a tamburellare con le dita sul bancone.

< Assistente Corbirock > odiava chiamarla cosi' perchè la parola "assistente" gli faceva uscire i troll dalla bocca ma ancor più non gli sarebbe piaciuto chiamarla signorina < se le avete dovrei prendere una Piuma Alata modello Ungaro Spinato per me e poi vediamo cosa sceglie Trish > o avrebbe dovuto dire la Andersen visto che parlava con la Corbirock. Quanti problemi inutili. < Per il totale saldo tutto io > disse dando per scontato che la sua compagna di avventure per quella giornata si fosse rassegnata a prendere il suo regalo senza fare troppe storie.
 
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view post Posted on 17/12/2020, 15:04
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La voce di Eleanor catturò la sua attenzione, di norma si sarebbe immersa con piacere in tutti gli spunti che le stava dando, ma quest'oggi invece lo scopo della sua visita era ignoto a lei stessa, e non poteva che sbirciare Angus mentre recuperava quel catalogo. Alzò un indice in aria, per indicare prima lui e poi metterlo in verticale con un mezzo sorriso di scuse.
< Solo un attimo, credo lui lo sappia...meglio di me> ridacchiò lasciando intendere che era MacEwen lì a decidere, e si sporse anche lei sulle pagine di articoli, uno più variopinto e particolare dell'altro.
< Oh!> sgranò le iridi verdissime quando lui trovò le Piume ad Ala di Drago, non le aveva mai prese in considerazione anche se aveva ammirato le linee così realistiche e sinuose, i colori di quelle rappresentazioni. Rise, leggera, appoggiandosi alla sua spalla mentre scuoteva la testa divertita, il gradiente -serietà- delle loro future lezioni decisamente minacciato da quelle "avvertenze" sulle piume, ma era irresistibile provarci no?
< Io dico che ci hai azzeccato, sono una tua passione i draghi, mi affiderò all'esperto... e poi il Dorsorugoso oltre a essere un compaesano ha proprio l'aria di chi non devi proprio disturbare non trovi!> anche lei era andata subito al nome del Drago, ispirata, ma si prese qualche attimo per ammirare anche altre di quelle piume < ...guarda l'Opaleye, che colore perlaceo...e il Nero delle Ebridi, sarei stata indecisa su quello per te, scommetto vorresti collezionarle..> bisbigliò i suoi commenti, divertendosi moltissimo in quel frangente prima di ricordarsi che le stava facendo un vero regalo, quando lui tornò a parlare con la Corbirock, al quale rivolse anche lei un sorriso deciso < Il modello Dorsorugoso Norvegese per me, quanto...quanto devono trovarsi vicine, per azzuffarsi?> chiese con un nuovo principio di ilarità, prima di tornare ad accostarsi alla sua spalla < E'...tanto! cosa farai quando mi faranno Ministra Andersen..> il finto tono da disapprovazione, ma le luccicavano gli occhi, stavolta aveva deciso di non contraddirlo su niente, c'era voluta un intera giornata di indovinelli ed enigmi per imbrigliare la sua volontà e convincerla a fidarsi e zitta, era sicura in futuro avrebbe potuto persino ammaestrare un drago, anche solo per la tenacia!
 
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view post Posted on 24/12/2020, 02:20
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Attendendo le richieste dei due, non li spiò, ma cercò di lasciar loro spazio mentre scherzavano tra loro, valutavano le ultime iniziative che aveva introdotto da Scribbulus e sceglievano tra i modelli presenti nel Catalogo. Piuttosto che attendere con lo sguardo vacuo, gettò un'occhiata in fondo al negozio, dal lato opposto rispetto al bancone dietro al quale si trovava, sul leggero disordine che ancora affollava la bottega, a causa dell'arrivo di parecchie nuove forniture. La maggior parte di esse costituivano le torri che si innalzavano nel Retrobottega, nascoste agli occhi della clientela. Poche scatole alla volta, invece, attendevano silenziosamente in un angolo di essere smistate sui ripiani. Era una delle mansioni che Eleanor più trovava piacevoli all'interno del negozio. La rilassava incredibilmente rifornire un espositore e riordinare ogni articolo al proprio posto, così come ella aveva deciso, nell'ordine, nel modo e nelle quantità. Nel tempo trascorso da Scribbulus, sentiva di avere controllo e potere su un angolo di spazio che era solo suo, e la faceva sentire bene plasmare una piccola parte di mondo con tinte accese di azzurro e di arancio, con il profumo del myosotis, di pergamena e di inchiostro.
A mezzo passo di distanza dai suoi stivaletti, dietro il bancone, sostava uno scatolone di piume e penne che attendeva di essere liberato e sgomberato da lì. Se ne sarebbe occupata più tardi, magari dopo aver terminato di servire i clienti. Riportò lo sguardo sui due studenti, che sembravano aver preso una decisione.
«Ah, le Penne Alate, una scelta davvero curiosa! Sono dieci galeoni e due falci cadauna, quindi per un Ungaro Spinato e un Dorsorugoso Norvegese paghi venti galeoni e quattro falci. Angus, se lo volessi, con la tua spesa, potresti iscriverti gratuitamente al Club Artistico e Letterario di Scribbulus e tentare ben tre lanci al Gioco della Piuma dell'Oca!».
Sorrise, non riuscendo - e non volendo affatto - celare il proprio genuino entusiasmo per il Gioco. Mentre il gatto Dirac miagolava piano, incartò singolarmente le due penne e le inserì in due buste in carta, recanti il logo della bottega. Rivolse un'occhiataccia al gatto nero d'inchiostro, che sembrava pronto a qualche monelleria, prima di riportare la propria attenzione sui clienti.
«Uhm, dipende molto dalle singole piume. Avete scelto due specie diverse e i draghi appartenenti a queste sono entrambi piuttosto aggressivi. Direi che, se state seduti vicini tenendole in pugno, inizierebbero a grugnirsi a vicenda. Il rischio di scapparvi di mano per azzuffarsi c'è se le avvicinate... tanto così, direi!».
Ridacchiando, drizzò i palmi aperti delle mani per contenere una distanza di circa quindici centimetri, entro la quale credeva che tra le Penne Alate sarebbe scattata la zuffa.
 
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view post Posted on 24/12/2020, 11:36
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< mmm si il Nero delle Ebridi mi attira però l'Ungaro Spinato è più... come dire adatto a me > il tono serio come se si trovasse ad una conferenza organizzata dalla rivista Passione Bestie Alate < quella di Opaleye non mi piace molto il colore ma si vorrei collezionarle tutte, hai ragione > esclamò alla fine lasciando la versione di oratore e ridendo soddisfatto per la scelta. Non solo per quello. L'aver indovinato il regalo giusto per lei era sorprendente non essendo abituato ad elargire regali e soprattutto a capire i gusti della gente, doveva voler dire qualcosa. Quando Eleanor gli disse che i due draghi scelti erano abbastanza aggressivi non si meravigliò, conosceva bene il caratteraccio naturale delle due bestie e sembravano adatte proprio a loro due. Dopo lo scambio di battute durante il corso estivo della professoressa Riddle non aveva molti dubbi su chi aveva a che fare, la Andersen sapeva il fatto suo e non lo dimostrava solo con lo studio ma in ogni cosa che faceva. Guardò Trish quando sentì dei quindici centimetri per evitare che le piume si azzuffassero e subito calcolò che non correvano questo rischio durante le future lezioni anche se sarebbe stato buffo sentirle grugnire o muoversi troppo, almeno non si sarebbero annoiati durante le lezioni più soporifere.
< Uh si, a questo punto mi iscrivo > anche se sapeva bene che non era certamente un artista ma dato che l'iscrizione era gratuita poteva anche farlo e inoltre il gioco dell'oca lo avrebbe provato, magari vinceva qualcosa di utile < e proviamo questi tre lanci al gioco, va bene > disse alzando lo sguardo dalla busta con la piuma alla Corbirock.
Diede il tempo alla strega di fare quanto necessario prima di salutare e avviarsi fuori insieme a Trish < Quando sarai Ministra mi aspetto un pranzo offerto dalla Andersen > rispose divertito.
Dopo averla costretta a gironzolare per il castello, a risolvere indovinelli, a scambiarsi qualcosa che gli facesse conoscere meglio era giunto il momento di terminare quella giornata. Senza farsi troppe domande o inutili pensieri ma con la leggerezza di essersi divertito con qualcuno di speciale. Avevano iniziato una partita inconsapevoli ma per adesso quel gioco poteva dirsi finito e se "Hnefatafl" gli divideva in bianco e nero, un re che fugge da catturare ora pensava che non c'era ne da fuggire o da catturare ma solo vivere ogni giorno lanciando per aria la scacchiera, probabilmente uscire dagli schemi predefiniti poteva servire ad entrambi e le piume potevano essere il primo passo.
 
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view post Posted on 1/1/2021, 10:40
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La giovane Proprietaria della bottega diede un colpo di bacchetta al Coprimatita Musicale sul bancone, che era stato incantato affinché riproducesse una classica melodia natalizia, che tanto le ricordava uno dei vecchi carillon che aveva da bambina. Con quel sottofondo che si diffondeva per tutta la bottega, accompagnando il profumo delicato dei myosotis, Eleanor riusciva a sentirsi piuttosto soddisfatta del clima natalizio di Scribbulus, cui aveva pensato con cura. Nei momenti liberi tra un cliente e l'altro, aveva agitato la bacchetta in sorbo senza sosta, scegliendo di esibire in bella vista glitter rossi e dorati, appendendo della carta origami incantata a forma di stella sopra il bancone e del vischio sulla porta del Retrobottega, alle sue spalle. Una graziosa ghirlanda, interamente in carta, invece, faceva bella mostra di sé all'ingresso, per accogliere i clienti. Sentì Dirac starnutire, probabilmente per qualche glitter in eccesso, proprio quando Angus le comunicò di volersi iscrivere al Club.
«Grandioso inaugurare l'iscrizione al Club Artistico e Letterario di Scribbulus con ben tre lanci! Ecco a te la tessera di iscrizione: come vedi, sul retro c'è una riproduzione del tabellone del Gioco della Piuma dell'Oca, così che tu possa visionare lì il tuo avanzamento. A tal proposito, ecco il dado: tre lanci!».
Dopo aver mostrato il retro della sua nuovissima tessera turchese, con il tabellone estremamente colorato, Eleanor appellò un dado da un grazioso cofanetto posto sul bancone e lo porse al Prefetto di Corvonero. Quella scatolina in legno era uno dei suoi ultimi lavoretti. Il primo risaliva a quando aveva iniziato a ridipingere interamente di blu una stanza del suo piccolo cottage, al numero diciassette di High Street. Successivamente aveva ridipinto l'annaffiatoio di latta con cui si adoperava attorno alle piantine grasse che sbucavano dai vasi pensili della scala che portava al piano superiore... la vernice era colata qua e là, ma non avrebbe mai potuto lasciare l'annaffiatoio nel suo originale color latta. Anche l'aspetto delle due poltroncine sotto la stessa scala aveva subito un restyling - aveva appreso questo termine tecnico trovandosi a rispondere a un'azienda di "restyling per gobbiglie" che chiedeva pubblicità al Settimanale delle Streghe. Guardando il dado tra le dita di Angus, ponderò l'idea di ridipingere anche quello - magari un colore per ogni faccia! - ma c'era il rischio di sporcare di tempera sia le mani del malcapitato giocatore sia il tabellone.
L'esito del primo lanciò fu un quattro: sul tabellone da gioco, un segnalino si mosse fino a occupare quella casella, per poi esser costretto ad arretrare di una - trovandosi sulla terza - a causa dell'Inchiostro Goloso che sembrava del tutto intenzionato a divorare l'intera casella. Il secondo lancio mostrò un cinque: la pedina riprese ad avanzare fino alla casella numero otto. Il terzo lancio, infine, fu un uno: la pedina avanzò e venne braccata dalla Casella Fermacarte al numero nove, il cui effetto si sarebbe visto solo al lancio successivo. Per quel giorno, però, avevano finito.
«Mmm. Mi dispiace, nessuna Casella Premio. Sei avanzato un po' sul tabellone, però, portandoti più vicino all'Ultima Casella e al suo Super Premio!».
Ripescò il dado, se lo rigirò per un istante tra le dita e lo ripose nel suo cofanetto.
 
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