In seguito alla la visita dei presunti rappresentanti dell'associazione "Freno alle Fatine come Festoni", Morgana aveva preferito prendersi qualche giorno per riflettere. Il progetto presentatole era interessante e, in qualità di Proprietaria del Serraglio Stregato, non avrebbe potuto evitare di aderirvi ma, date le ultime voci circolate sulle proprie opinioni, aveva ritenuto necessario assicurarsi che il circolo in questione fosse affidabile e realmente esistente. Perdere tre Galeoni non le importava, ma avrebbe evitato volentieri di essere associata a un'organizzazione fantasma. Fatte le proprie ricerche, quindi, la strega del numero venti aveva abbracciato la causa e dedicato un paio di righe ai rappresentanti che si erano recati, qualche giorno prima, in negozio.
CITAZIONE
All'attenzione dell'associazione "Freno alle Fatine come Festoni",
dopo aver riflettuto attentamente sulla vostra causa vi scrivo per confermare la mia adesione.
Nessuno si sognerebbe mai di utilizzare Puffole Pigmee o Furetti come decorazioni natalizie e
pertanto appoggio l'idea che, seppur decisamente più graziose, nemmeno le Fate debbano
essere ritenute tali. Con questa missiva, oltre ad augurarvi buon lavoro e buona fortuna per
il vostro progetto, vi mando la mia donazione per finanziare la creazione dell' albero di Natale.
Cordialmente,
Morgana Celebrian - Proprietaria del Serraglio Stregato.
Chiusa la busta con un timbro in ceralacca raffigurante un'ape stilizzata, lo stesso che utilizzava con gli Allevatori e che era diventato il proprio segno distintivo, aveva finito di prepararsi per l'allenamento di Quidditch organizzato da lì a poche ore; approfittando dell'occasione, la Capitana avrebbe fatto tappa in Gufaia.
Indossata la divisa e sistemato il mantello pesante sulle spalle, la scozzese aveva salutato Dalì e aveva spalancato la porta sull'aria ormai gelida di un dicembre che sembrava intenzionato a far capire sin da subito quale mese dovesse essere considerato al comando dell'inverno. Certa di raggiungere il campo con il naso già completamente viola, Morgana aveva cercato di accelerare il passo per rendere quell'agonia più rapida e scaldarsi il prima possibile sulla Nimbus; il freddo le piaceva, ma anche lei aveva dei limiti. Ai piedi della scalinata in pietra a condurre al covo degli uccelli postini di Hogwarts, la scozzese aveva deciso di percorrere i gradini di corsa, concedendosi un pre-riscaldamento personalizzato, e una volta in cima il mantello aveva cominciato a essere quasi di troppo.
L'atmosfera biancastra a circondare i territori della scuola sembrava annunciare una grande nevicata e la Celebrian non riuscì a fare a meno d'immaginarsi sulla propria veranda: il giardino imbiancato, una tazza di caffè amaro fumante e Dalì intento a scrollarsi la neve dalle piume. Aveva deciso di non tornare a Inverness, non quell'inverno, ma il padre aveva ricevuto, qualche giorno prima, un invito a farle visita. Solo lui. Il sfruscio d'ali di una civetta poco distante fu provvidenziale e, dal momento che era stata lei a impedirle di rimuginare sulla certezza che l'uomo non avrebbe mai lasciato da sola la moglie durante le festività, la lettera per l'FFF fu affidata proprio a quell'esemplare. I tre Galeoni all'interno della busta tintinnarono leggermente, quando gli artigli dell'animale presero in carico la propria spedizione, e una volta comunicato al volatile l'indirizzo questo sfrecciò oltre il parapetto in pietra confondendosi con lo strato di leggera foschia in lontananza.
