Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

I Lezione di Materializzazione - XII Ciclo Ordinario, Istruttrice Ministeriale: Eleanor Corbirock

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Matthew_Jackson
view post Posted on 2/12/2020, 21:14 by: Matthew_Jackson
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Matthew, una volta seduto al proprio posto, avrebbe iniziato a tirare fuori dalla borsa l'occorrente necessario per prendere appunti necessari da poter utilizzare in maniera tale da imprimersi meglio i concetti che sarebbero stati espressi dall'insegnante dopo l'inizio della lezione. Dopo di lui, appena qualche minuto dopo il suo arrivo, entrarono nell'aula Collins, che aveva già avuto il piacere di parlare al Lago in un'occasione e di cui aveva una buona opinione, il quale venne salutato con un cenno della mano dal Serpeverde e MacEwen subito dopo di lui. A differenza di Collins, con cui aveva decisamente parlato di più, con il Corvonero aveva avuto il piacere di scambiare solo poche parole tra cui le presentazioni e i ringraziamenti riguardo alle congratulazioni che gli erano state rivolte. Aveva potuto notare però, in quell'occasione, che sembrava affabile anche se non di molte parole. Forse era come lui, o anche di più, un po' introverso.. o magari era stato solo perchè in quell'occasione faceva freddo. In ogni caso avrebbe guardato Angus decidere di sedersi vicino a lui, rivolgendogli un sorriso che si allargò quando questo gli chiese se si fosse preso un raffreddore dopo l'arena. < Niente raffreddore, tranquillo, tu tutto bene? > Avrebbe semplicemente risposto in maniera cordiale. Avrebbe rischiato sì il raffreddore se avesse fatto il "bagno" anche lui nel Lago.. ma fortunatamente era riuscito ad evitarlo. Non aveva più visto Miller però, che lui se lo fosse preso il raffreddore?
In ogni caso, prima di poter aggiungere qualunque cos'altro e dopo l'entrata di altri due partecipanti che non aveva mai visto, la professoressa li salutò e Matthew rimase in rigoroso silenzio durante la presentazione, esordendo solo alla fine di essa un educato < Piacere. > attendendo poi l'inizio di quella lezione. Quando le porte si furono chiuse, decretando l'inizio e l'assenza notata dall'insegnante le orecchie del ragazzo furono pronte per assimilare quante più informazioni possibili.
Avrebbe iniziato a prendere appunti, disegnando sulla pergamena anche degli schizzi molto rapidi di una A e una B cerchiati con una freccia in mezzo alle due come "componente mentale" che lo avrebbe potuto aiutare a tenere bene a mente le cose, aggiungendo le informazioni successive quali la bacchetta e le differenze con i diversi mezzi di spostamento e le Passaporte. Fino a lì non avrebbe avuto problemi, era un concetto semplice, chiaro e conciso.
Fu particolarmente più attento, invece, quando si andarono a toccare i tasti più innerenti alla Materializzazione in sè: la mancanza di un movimento specifico e di una formula necessari all'attuazione di quella Magia e ai rischi che potevano verificarsi. Se l'insegnante non avesse specificato che quei rischi sarebbero stati oggetto della prossima lezione la mano del ragazzo si sarebbe sicuramente alzata in aria ma visto che così non fu e questo dettaglio venne comunicato il mago si sarebbe limitato a segnare la cosa sulla pergamena come promemoria per la lezione futura. Conoscere i rischi sarebbe stato decisamente importante, lo sapeva.
Quando la Corbirock si fermò a guardarli lui attese tranquillo la continuazione. Al momento, a parte il dubbio riguardo i rischi - che però non lo aveva mandato in allarme rosso - che avrebbe chiesto o che sarebbero stati direttamente spiegati la lezione successiva, non aveva particolari domande da porre. Forse solo una in effetti, che gli passò per la mente proprio quando si era quasi accertato di non averne. Avrebbe alzato la mano attendendo il via libera dell'Insegnante per poi chiedere < Chiedo scusa, volevo fare una domanda in merito: Essendo la Materializzazione una magia quasi istantanea, nel caso ci si ritrovasse a provare una Materializzazione all'interno di un posto dove questa risulta impossibile tipo Hogwarts, che cosa accadrebbe alla persona che tenta tale Materializzazione? Non funzionerebbe totalmente oppure si incorrerebbe nei rischi da lei citati? > Gli sembrava una domanda lecita da chiedere, dopotutto era stata una delle domande che, tempo addietro quando aveva letto Storia di Hogwarts, gli erano ronzate nella testa. Come aveva fatto quasi a dimenticarsene?
Avrebbe atteso poi la risposta e, una volta che questa sarebbe stata data, avrebbe iniziato a trascriverla sulla pergamena. Avrebbe successivamente iniziato, non appena la spiegazione sarebbe ripresa, a scrivere ciò che sarebbe stato detto. In particolare proprio la Regola delle Tre D. Non l'aveva mai sentita nominare, nemmeno dai suoi genitori, perciò avrebbe drizzato per bene le orecchie in maniera da capire che cosa fosse e come si sarebbe applicata alla Materializzazione. Destinazione, Determinazione, Precisione venne ritrascritto sulla pergamena, in colonna, con dei piccoli e rapidissimi - e perciò molto stilizzati - disegnini accanto alle prime due, riguardanti quello che sarebbe sembrato un mini-paesaggio e una mente. Non avrebbe saputo come interpretare la terza se non con la semplice parola stessa. Avrebbe poi provato, dopo aver ovviamente alzato la mano, a dare la risposta alla domanda riguardante la della Destinazione. < Vorrei provare a dare una descrizione della prima D... credo che, per prima cosa, la persona che vuole Materializzarsi da qualche parte dovrebbe avere bene a mente il nome della sua destinazione.. dopo di ciò credo che sia necessario crearsi mentalmente l'immagine del posto dove vuole Materializzarsi. Abbiamo imparato, durante le lezioni, che spesso la Magia viaggia in base alle conoscenze e alla visione mentale di ciò che si vuole ottenere, perciò magari essere già stati in un posto o averlo visto tramite un'immagine e conoscere la precisa posizione di tale luogo potrebbe essere essenziale per questo.. perciò cercherei di pensare ai dettagli di quell'immagine o della memoria del posto dove sono stato, al nome del luogo e alla sua posizione geografica, se la conosco. > Avrebbe, alla fine del suo intervento, abbassato la mano rimanendo in silenzio in attesa di sapere se la sua idea potesse risultare valida. Le guance sarebbero state leggermente imporporate, come gli succedeva ogni volta che era imbarazzato da qualcosa, per quanto fosse abituato a rispondere a volte alle domande dei professori era comunque sia ancora un po' difficile per lui mettersi in gioco così in prima persona. Ci stava lavorando, certo, ma sarebbe stato ancora un passaggio difficile per lui togliersi totalmente quell'insicurezza.
 
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