Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Terza Arena di Hogwarts

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Matthew_Jackson
view post Posted on 28/11/2020, 16:15 by: Matthew_Jackson
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Matthew era nervoso quell'oggi. No, non nervoso, su di giri si sarebbe potuto in realtà definire. Il motivo era semplice, in realtà, da determinare: l'Arena che si sarebbe svolta di lì a breve. Inspirò a lungo, prima di espirare con il naso nell'aria fredda di quella giornata. Quell'oggi avrebbe avuto la possibilità di rilasciare quell'energia magica accumulata in quel periodo e che fremeva di poter essere liberata. "Calmo, Matthew, la fretta e l'irrequietezza sono sempre cattive consigliere." Gli disse la vocina della sua testa che era la ragione. Ragione però che si andava a scontrare con la voglia dettata dal Morbo.. dal suo corpo. Era stato troppo a lungo senza usare magia perchè potesse essere seriamente in grado di controllarsi in maniera appropriata. Dannazione, se si fosse verificata una situazione come la volta scorsa con i Tassorosso che avevano buttato a terra le bacchetta avrebbe rischiato un'attacco isterico con conseguente affatturazione di un avversario addirittura disarmato. Sperava, per il bene dei partecipanti, che a nessuno venisse in mente di fare una mossa del genere. In particolare perchè la stessa Klark, autrice proprio di quel gesto la volta scorsa, sarebbe stata presente anche a quella stessa Arena. Non aveva nessun dente avvelenato nei suoi confronti ma non avrebbe nemmeno tirato indietro la bacchetta solo perchè si conoscevano. Quella era un'Arena, amicizie e inamicizie allo stesso modo sarebbero state fuori da essa nella mente del giovane Serpeverde.
Si sistemò meglio la divisa con la mano sinistra mentre la destra, che impugnava la bacchetta, si stringeva ritmicamente e con una moderata pressione sulla sua fedele compagna. Le istruzioni erano state chiare.. il modo migliore per vincere sarebbe stato spedire gli avversari nelle acque del Lago il più in fretta possibile. Metodo particolarmente rischioso nel caso si fosse stati Schiantati.. ma era abbastanza sicuro che quel rischio sarebbe stato solo scenografico: nessuno sarebbe morto annegato, i medimaghi, gli insegnanti, il Preside e forse addirittura gli Auror sarebbero stati presenti a quella dimostrazione di abilità magica. Ciò che era importante era non finire in acqua.. questo significava anche che incantesimi quali expelliarmus o incanti minori sarebbero stati uno svantaggio da usare e, bensì, un vantaggio nel caso uno degli altri avesse deciso di sfruttare l'opportunità a proprio vantaggio.
Era ormai arrivato alla zona oggetto di quella schermaglia. Un tutti contro tutti, una battaglia in piena regola senza esclusione di colpi. La zona rocciosa era fredda come il clima lì presente. Avanzò nell'area indicata loro, bacchetta bene in pugno e.. la mente che piano piano si calmava. Ma non era vera calma. Non sentiva le voci di coloro che osservavano la scena, se non il Preside su cui avrebbe forzatamente focalizzato la sua attenzione per capire quando avrebbero dovuto iniziare. La sua falsa calma era semplicemente dovuta al fatto che tutto il resto era preso dal suo corpo. "Usa la magia. Liberala. Puoi farlo, puoi finalmente farlo." Gli diceva questo in un sussurro. O magari era semplicemente lui e la sua mente stava impazzendo? No, non era nè uno nè l'altro. Era semplicemente la sua volontà di rilasciare la magia, cosa che non aveva potuto fare durante le lezioni, che lo stava guidando.
In ogni caso lo avrebbe fatto molto a breve, perciò tanto valeva preoccuparsi di rispettare le formalità in quel momento. Una volta nella posizione corretta, indicata loro dalla linea dorata a terra, avrebbe osservato i suoi avversari, a quanto pareva Abelard Hundstock non si era presentato, per poi alzare in un movimento rapido la bacchetta davanti agli occhi, con uno scatto che lasciò intendere quanto il Serpeverde fosse trepidante di attesa per l'inizio di quell'evento, per poi inchinarsi ad entrambi con la stessa inclinazione della schiena sia per il suo Concasato che per la Tassorosso, non avrebbe dimostrato nessun tipo di preferenza quell'oggi. Ma piuttosto avrebbe giocato d'astuzia e conoscenza.
Una volta tirato su dai due inchini avrebbe iniziato posizionandosi per il duello: le gambe divaricate in direzione dei due, in maniera tale da avere un buon baricentro, quella sinistra davanti piegata leggermente e quella destra tenuta indietro quasi completamente tesa, giusto molleggiata quel tanto che sarebbe bastato nel caso da ammortizzare il colpo nel caso avesse dovuto difendersi e da avanzare rapidamente nel caso si fosse trovato nella possibilità di attaccare per primo, con un'inclinazione del piede a quarantacinque gradi. La schiena sarebbe stata tenuta dritta con il braccio destro piegato verso l'esterno con la mano all'altezza degli occhi con la bacchetta pronta. Il braccio sinistro invece avrebbe funzionato da contrappeso per il corretto bilanciamento del corpo. Nel frattempo potè sentire il Preside fermarsi da qualche parte nei pressi di dove era lui, ma quello al momento non gli importava. Quello che era importante erano i due davanti a lui.
Chiuse gli occhi un paio di istanti, cercando di tenere la respirazione quanto più possibile sotto controllo mentre la tachicardia provocata da quel dannato Morbo tentava di prendere il sopravvento, per concentrarsi in maniera adeguata. Il desiderio di utilizzare la magia non sarebbe stato scartato, bensì l'avrebbe canalizzato e usato quanto più possibile a suo vantaggio. Temeva quel Morbo, non lo capiva e non sapeva cosa stesse facendo al suo corpo.. eppure in quel momento, oltre alla bacchetta e alla magia, era uno dei pochi alleati che gli fosse possibile portare con sè in quell'arena. Aprì gli occhi subito dopo.. e purtroppo per il suo Concasato lo sguardo di Matthew puntò proprio lui. Perchè non poteva colpire per prima una ragazza? Dannazione no! La motivazione era semplice: Kirsten, lo stesso giorno che si erano incontrati al Lago prima della precedente Arena aveva decretato che non le piaceva attaccare gli altri, specialmente se amici.. e lo aveva ampiamente dimostrato durante la seconda Arena. Matthew non sapeva se rientrava nelle amicizie della Tassorosso ma le possibilità che lei non attaccasse o che esitasse proprio perchè si conoscevano erano decisamente più alte di quanto poteva invece sapere riguardo al concasato. Non sapeva nulla di lui, se non che faceva parte della sua Casa, non avendoci mai parlato in maniera specifica... perciò avrebbe mirato a "eliminare" prima la minaccia maggiore per lui. Niente di personale.
Quando fu dato il via libera decise che perdere tempo sarebbe stato solo inutile e controproducente per sè stesso. Aveva deciso cosa fare.. tanto valeva farlo senza pensarci una seconda volta no? La gamba dietro venne spostata avanti in un movimento rapido, portando quella che era precedentemente piegata in avanti nella posizione dell'altra e viceversa. Quel movimento era dovuto per via che se prima aveva puntato la sua direzione a metà precisa dei suoi avversari adesso avrebbe direttamente puntato Miller. Kirsten sarebbe stata puntata subito dopo nel caso l'attacco avesse avuto esito positivo naturalmente. Il braccio sinistro invece si portò indietro seguendo la gamba destra per mantenere il giusto equilibrio.
Il braccio destro, quello della bacchetta, sarebbe stato portato indietro leggermente per poi muoversi verso il malcapitato con un movimento fluido che sarebbe partito dall'alto e avrebbe formato un arco verso il basso, nel mentre il polso si sarebbe mosso insieme alla bacchetta a spirale, per poi puntare direttamente il petto di Miller. Avrebbe messo da parte la teatralità e l'epicità di uno scontro lungo e avvincente con tutto sè stesso se avesse potuto, considerato che un duello a triangolo era proprio ciò che di peggio c'era al momento per lui. La formula, esclamata ad alta voce e con precisione, seguì il movimento del braccio, del polso e della bacchetta. < Everte Statim! > Eh già, quale miglior incanto per mettere al tappeto al più presto qualcuno? Uno schiantesimo che non avrebbe provocato svenimento e se lanciato con la giusta capacità e potenza magica, che avrebbe avuto l'effetto di spingere all'indietro l'avversario con una potenza mediamente elevata. Perfetto per ciò che era richiesto. Durante l'evocazione della magia Matthew provò una sensazione di euforia che ormai non provava da tempo.. ebbe un brivido mentre un sorriso si impadroniva del suo volto. Un sorriso che non proiettava nessuna emozione.. solo euforia allo stato puro. L'adrenalina che iniziava a salire e che si impadroniva delle sue membra. Il suo respiro fu travolto da un tremore. Dannazione, quanto gli era mancato.
 
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