Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Towards the sky and beyond

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view post Posted on 21/11/2020, 16:44
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Studente di Grifondoro
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Era stata una settimana davvero intensa. Molto, troppo intensa. I suoi genitori avevano iniziato a torturarla mentalmente con un milione di paranoie che lei stava cercando di tenere a bada con tutte le proprie forze, ma fino ad ora ogni suo sforzo sembrava essere vano. Non importava quanto cercasse di far capire loro quanto il loro comportamento fosse assolutamente esagerato ed oltremodo sbagliato. Comprendeva le loro preoccupazioni, comprendeva il loro punto di vista ma non riusciva a condividerlo ed ogni volta che poteva cercava di chiudere l'argomento glissando su altro. Non sapeva nello specifico quanto sarebbe riuscita a reggere a quel modo. Come se non bastasse era stata estremamente impegnata non solo per i normali giorni da studente qualunque con il dovere di seguire le lezioni e svolgere i relativi compiti. La diciassettenne si era imbarcata in un progetto per provare ad aggiudicarsi il premio di una competizione magica di cui aveva letto qualcosa. Ora, avvolta nel mantello pesante, adagiato sopra un maglione verde acqua e dei pantaloni stretti, di quel Sabato Pomeriggio poco dopo l'orario di pranzo, stava rimirando perplessa la busta contenente le foto che aveva preparato e sviluppato con tanta fatica ma altrettanta soddisfazione. La busta riportava tutti i propri dati da un lato e quelli del destinatario dall'altro, ovvero il Concorso di Fotografia Magica "Photographus Totalus" alla sede del Circolo Fulgur a Londra. Osservò intensamente la propria calligrafia svettare sulla busta, mentre più stava ferma davanti i gufi appollaiati, più sentiva il freddo farsi pressante. Sospirò e dopo aver chiuso brevemente gli occhi per un brevissimo istante con fare stanco, affidò la lettera al gufo più imponente che le parve di trovare. Legò per bene la missiva per lei molto importante e gli dichiarò l'indirizzo.
-Al Circolo Fulgur di Londra.
Gli comunicò carezzando delicatamente la testa piumata spostandosi verso la grande finestra da cui ora lo osservava allontanarsi a gran colpi d'ala. Poggiò i gomiti al cornicione della finestra ed osservò il rapace farsi sempre più piccolo. Dentro la busta che gli aveva affidato si trovavano Tre Foto. La prima Raffigurava Alexander Grayson disteso sull'erba in una posizione naturale che trasmette una sorta di stanchezza, un braccio che si stende disteso in direzione dell'obiettivo dove, con effetto sfocato si trovano una mela rossa ed un nastro bianco macchiato di rosso. La foto è in movimento, le dita si muovono impercettibilmente, il palmo della mano indirizzata all'osservatore, lo sguardo che vaga in direzione di chi osserva con espressione corrucciata. I capelli vengono scostati delicatamente dal filo di vento che scosta leggiadro anche gli abiti scuri che indossa macchiati dalla luce del sole che di tanto in tanto trapela dalle verdi fronde degli alberi circostanti. Sul retro della fotografia in una calligrafia morbida e delicata sorge in contrasto nero su bianco:
"Riuscite a capire..."
La seconda foto ritrae sempre lo stesso paesaggio, la zona verdeggiante e boschiva intorno al Lago Nero, numerosi alberi affiancati, dove tra essi si muoveva leggero, come perso, Erick Fenrir Berg, dava le spalle all'obiettivo, una mano poggiata al tronco di un albero, lo sguardo rivolto quasi attonito alla ricerca di qualcosa proveniente dalle sue spalle, una mano poggiata alla nuca. Sul collo poco sopra il colletto della camicia, si intravede appena il bendaggio dovuto al taglio che chi come lui è costretto a coprire a causa della ferita sempre aperta. Al polso della mano li accanto, un nastro totalmente bianco mentre il lago poco lontano appariva leggermente sbiadito rispetto al soggetto principale che nonostante la penombra otteneva una buona illuminazione visto l'orario in cui era stata scattata la foto. Il leggero vento scompigliava leggermente i capelli del soggetto così come il sottile nastro al suo polso facendo agitare le foglie degli alberi circostanti. Sul retro di questa foto si trova scritto invece:
"...chi di loro..."
Come ultima foto, quella più impegnative di tutte ma allo stesso tempo probabilmente più soddisfacente, la panoramica a quasi trecentosessanta gradi che mostra una buona parte dei vari modelli, approssimativamente fino alla vita. Ognuno diverso dall'altro. Uomini, donne, adulti, ragazzi, affetti e non affetti. Ognuno di loro vestito in modo completamente diverso all'altro, la panoramica passava su ognuno di loro focalizzandosi ad una media velocità sulle loro espressioni baciate dal sole e corniciate dal prato verdeggiante. Su di loro, oltre ad alcune foglie secche, piovono le striscioline di tessuto bianche miste a quelle bianche macchiate di rosso. Cadono in modo sparso, tra di loro, sui loro corpi, senza un apparente nesso logico, senza dare alcun modo all'osservatore di comprendere chi di loro sia affetto e chi non lo sia, a differenza delle prime due foto proposte. Sul retro della stessa vi si trova scritto:
"...ne sta soffrendo?"
Insieme alle foto disposte in modo tale da risultare cronologiche, una breve lettera dove l'asiatica dichiara che in caso di interesse per uno dei modelli in particolare di chiedere a lei in modo tale da chiedere il consenso per condividere le sue generalità in caso di riscontro positivo, e l'avvertenza che richiede a chi visionerà il lavoro di adocchiare anche il retro delle foto per ordine. Non aveva inserito subito i nomi dei suoi modelli (a parte quello di Alexander che sapeva avrebbe acconsentito a mani basse) per cui avrebbe invece dovuto chiedere il permesso per dare il loro nome in caso di vincita per tutela della privacy.
Continuò ad osservare l'orizzonte, accorgendosi solo in un secondo momento dell'assenza del gufo che ormai doveva essersi parecchio allontanato, soddisfatta e speranzosa che andasse bene. Si scrollò i rimasugli di muratura dai gomiti e, portando una ciocca di capelli oltre l'orecchio fece per scendere e tornare all'interno del castello.

Edited by Nora Foster - 27/11/2020, 16:25
 
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