Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

15/11/2020 - Diciannovesima Lezione di Pozioni

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view post Posted on 17/11/2020, 18:32
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Sospesi da Hogwarts
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Aggirarsi per i corridoi dei Setterranei non era semplice. Vi erano vicoli, forse, che nessuno aveva neanche mai percorso; incroci che si snodavano chissà dove e un umidità che sapeva ben insinuarsi fin dentro le ossa. Le pareti, per lo più spoglie, lasciavano largo a rari punti di riferimento se non alle particolari smussature di alcune pietre più fortunate. Ad anticipare i passi della non vedente non vi era però unicamente il bastone che l'accompagnava. Mouna stava infatti seguendo il fiume di studenti che si sarebbe riversato all'interno dell'aula in cui il Ministro della Magia avrebbe presto tenuto una delle sue interessantissime lezioni. Non solo il tatto l'avrebbe guidata dunque, né il percorso tracciato nella sua memoria grazie ai sei anni di assidua presenza in quella stessa classe di cui infine varcò la soglia. - Salve salutò, continuando ad ascoltare le voci degli altri senza però preoccuparsi di distinguerle. Le importava solo trovare una sedia vuota da cui poter seguire la lezione e quando l'avrebbe trovata non avrebbe dimenticato di alzare la mano nel tentativo di attirare l'attenzione del Docente. Non appena le avrebbe concesso il minimo di attenzione richiesta, allora, avrebbe espresso la stessa domanda che aveva preceduto ogni lezione a cui avesse preso parte in quel particolare anno, sperando in una risposta affermativa - Professore le spiace se uso la mia PrendiAppunti? chiese prima di riporre sul proprio banco astuccio e pergamene.
 
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view post Posted on 17/11/2020, 20:15
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L’aspettare Fara fuori dall’aula rendeva Tom un facile bersaglio delle occhiate degli studenti che facevano il loro ingresso in aula: c’era chi lo squadrava da capo a piedi, chi lo salutava freddamente e chi semplicemente lo ignorava. Il Grifondoro faceva continuamente finta di nulla, più occupato a scrutare la sagoma della sua Corva sospirando quando ogni tanto buttava lo sguardo all’interno dell’aula e si accorgeva che col passare dei minuti i posti migliori venivano occupati; poggiato alla parete in pietra il ragazzo voltò improvvisamente lo sguardo verso l’entrata dei Sotterranei vedendola scendere: era la seconda volta che vedeva Fara con la divisa dopo quel primo appuntamento in Sala Grande: ricambiò timidamente il sorriso facendo leva sulla parete dove era posato fino a pochi secondi prima, e si spinse in avanti rispondendo flebile alla domanda della spillata con un leggero “mai come adesso. prima e un sarcastico “l’importante è non finirla per sedersi nelle immediate vicinanze del magico duo Foster-Klark, dopo la lezione ti spiego.” dopo chiedendosi, ripensando a quel velo preoccupato percepito nella ragazza, se non stesse dando alla sua figura un’aria troppo trasandata ultimamente. Sedutosi al fianco della spillata avrebbe tirato fuori anche lui tutto il necessario per la lezione stendendo una pergamena davanti a sé, posizionando la boccetta d’inchiostro in alto alla sua destra e, sentendosi chiamato in causa, sollevando lo sguardo per incontrare Xavier che,,,gli aveva dato della pluffa. Era al fianco di una ragazza che non credeva di conoscere se non di vista. Spostò lo sguardo prima su Xav, poi sulla ragazza al suo fianco, di nuovo su Xav.

"Truc" gli rispose ironico in francese, con un occhiolino, prima di rivolgersi alla ragazza "suppongo ci siamo già incontrati in Biblioteca o da qualche altra parte...credo. Tom Hamilton" si presentò, porgendole la mano.
 
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view post Posted on 17/11/2020, 21:41
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Il Ministro attese che la lancetta dei minuti della pendola dell’aula terminasse il suo giro, segnando così l’orario d’inizio della lezione, e qualche secondo in più, consentendo a tutti gli Studenti di prendere posto ai banchi e preparare il materiale. Si alzò quindi in piedi dirigendo il catalizzatore verso le porte dell’aula, che si chiusero con un lento cigolio.
«Buongiorno, ben ritrovati» salutò l’auditorio con un leggero sorriso sulle labbra, mentre il suo sguardo correva tra le file di alunni. «Nella lezione di oggi ci concentreremo sul problema degli effetti collaterali delle Pozioni, per comprendere a cosa siano dovuti e come possano essere limitati. Prima di cominciare tuttavia, come di consueto, vorrei procedere con un rapido ripasso: alcune domande che permettano di fare il punto su argomenti trattati nelle scorse lezioni, che ci serviranno anche oggi. Le risposte corrette verranno premiate con l’assegnazione di punti alle vostre Case di appartenenza».
Mentre parlava, aveva sistemato le pergamene con i suoi appunti sulla cattedra, in modo da averle a portata di mano quando avrebbe iniziato la spiegazione delle nuove nozioni. Risollevò lo sguardo pochi secondi più tardi, tornando a rivolgersi ai suoi studenti.
«Prima domanda: cosa sono, e in cosa differiscono, il modello di classificazione per Predominanza e quello di Cox-Mills? Seconda: come evolve l’Efficacia di una Pozione nel tempo? Le ultime due domande hanno a che fare con la Tossicologia. Quali sono i parametri che intervengono nella determinazione della Tossicità di una Pozione? E cosa si intende con Assuefazione? Concedo a ogni Studente che voglia intervenire di rispondere a una sola domanda, a scelta. Massimo due risposte in tutto per ciascuna domanda».
Aggirò la cattedra con passo lento spostandosi verso la lavagna, collocata alla destra. Le sue orecchie erano tese a cogliere le risposte agli interrogativi che aveva posto.
 
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view post Posted on 17/11/2020, 22:07
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Quando il professore chiuse le porte dell'aula con l'ausilio della bacchetta, quello fu il momento in cui Matthew capì che non ci sarebbe più stato spazio per scambi di convenevoli. Il lento cigolio che seguì il movimento sembrava quasi richiedere il silenzio che il professore non chiese verbalmente, ma che richiedeva sicuramente. Dopo averli salutati con un sorriso li mise al corrente dell'argomento di cui avrebbero trattato quell'oggi: gli effetti collaterali delle pozioni, sicuramente qualcosa di molto importante visto che certe pozioni potevano già essere pericolose di per sè.
Come aveva immaginato, specialmente dopo le scorse lezioni, il professor Urquhart li avvertì che avrebbe fatto un po' di ripasso riguardo al programma svolto in precedenza. Nulla di strano perciò, anzi ne fu abbastanza sollevato. Pozioni non era una materia facile e sicuramente avere in mente le nozioni fondamentali avrebbe aiutato nell'apprendere ciò che sarebbe stato spiegato quel giorno.
Le domande poste non furono particolarmente semplici, almeno per lui, perciò decise di prendersi un attimo per pensare e mettere in ordine le idee prima di proferire parola. Non poteva rischiare di dire qualcosa a cuor leggero.. la materia non lo permetteva dopotutto. Ma che cosa sarebbe stato più facile per lui spiegare? Cox-Mills.. non lo ricordava così bene da spiegarlo.. ma forse qualcosa di più semplice come l'assuefazione? Forse era fattibile.
Alzò la mano, attendendo per il suo turno per poter parlare, intervenendo una volta che il professore gli avesse concesso la possibilità. < Matthew Jackson, Serpeverde. Vorrei provare a spiegare il concetto di Assuefazione.. questo concetto indica il livello di efficacia che una pozione perde progressivamente dopo ogni assunzione per un periodo prolungato. In particolare serve a capire quanto il corpo della persona si abitua all'effetto di una determinata pozione o componenti specifici di questa e limita la capacità della pozione stessa di intervenire in maniera ottimale. In passato, per fare un esempio, le persone assumevano una determinata, naturalmente minima, quantità di veleno per permettere al proprio organismo di contrastare questo entro un certo limite, visto che l'assassinio per avvelenamento era uno dei metodi più comuni. Naturalmente questo non si limita solo ai veleni ma a diversi tipi di pozioni che, principalmente, mirano a creare determinati stati ad una persona. Un'altro esempio di queste pozioni possono essere pozioni soporifere, che inducono torpore. Più l'assuefazione da parte della persona a queste pozioni, se prese regolarmente, è alto minore sarà il torpore indotto. >
Fortunatamente nella biblioteca di famiglia c'erano diversi libri che parlavano dei tempi antichi.. e per sua fortuna gli piaceva leggere. Sperava che l'aneddoto potesse arricchire un po' la sua risposta e dare una spiegazione migliore a come funzionava l'Assuefazione. Una volta data la sua risposta Matthew avrebbe abbassato la mano e sarebbe stato pronto a prendere appunti in base a ciò che i suoi compagni avrebbero detto riguardo alle altre risposte e, perchè no, anche a quella che lui stesso aveva dato. Se qualcuno avesse avuto qualcosa di più da aggiungere sarebbe stato utile per ampliare la sua conoscenza.
 
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view post Posted on 17/11/2020, 22:27
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La lezione iniziò e le domande di ripasso non tardarono ad arrivare. Agnes attese il suo turno, prima di sollevare la mano e prendere la parola, dopo la concessione di Urquhart.
-Professore, Agnes Lefevre di Corvonero. Vorrei rispondere alla sua ultima domanda. L'Assuefazione è la memoria che l'organismo ha dei composti che ha assunto, e in base a questa si può ricavare l'efficacia di una pozione su un determinato organismo. Un organismo tiene conto delle sostanze assunte anche dopo che una pozione ha esaurito i suoi effetti e anche dopo che ne ha smaltito ogni traccia. In genere l'Assuefazione ad un composto perdura per un lasso di tempo cinque volte maggiore del Periodo di Tossicità dello stesso. L'Assuefazione è più intensa durante il Periodo di Tossicità, e si attenua in un periodo successivo individuato tra t+π e t+5π, dove t sta per il momento di assunzione e π è il Periodo di Tossicità. Quindi per avere un'idea dell'efficacia di una pozione su un organismo si deve tenere conto di quante volte quella pozione gli è già stata somministrata e soprattutto se le somministrazioni precedenti rientrato in un lasso di tempo pari a cinque volte il Periodo di Tossicità, con particolare attenzione al Periodo di Tossicità stesso della pozione, sotto il quale l'Assuefazione ha un'Indice molto alto, e di contro la sua Efficacia crollerà.
L'Assuefazione di una pozione si calcola con l'Indice di Assuefazione, che sta ad indicare quanto facilmente l'organismo tende a sviluppare indifferenza per quella pozione o composto. Più l'indice è elevato, più gli effetti della pozione diminuiranno velocemente rispetto alle assunzioni precedenti. Come se l'organismo sviluppasse una sorta di abitudine agli effetti di quella pozione dopo più utilizzi, vanificandone o inficiandone sensibilmente gli effetti.
-
La pergamena intonsa, pronta ad accogliere nuove nozioni, sarebbe stata vergata nel qual caso le parole del professore avessero aggiunto dettagli che alla studentessa erano sfuggiti. Altrimenti Agnes sarebbe rimasta attenta ma placidamente composta, in attesa di barcamenarsi tra formule e indici vari, o perché no, alle prese con una pozione e la sua ricetta. Toccò distrattamente il dorso del libro con due dita, mentre altri prendevano la parola e le mura umide del Sotterraneo venivano riempite del brusio tipico delle lezioni.
 
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view post Posted on 17/11/2020, 22:33
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Non aveva fatto a tempo ad accomodarsi e salutare Xavier che il docente aveva subito dato il via alla lezione. Il Grifondoro storse il naso per un momento, tendendo le orecchie per le domande di ripasso e inizialmente pensando di stare zitto per tutta la lezione. Pozioni era una materia interessante, ma sollevare la mano per rispondere ad una di quelle domande di ripasso sarebbe equivalso quasi ad un suicidio; anzi, pensava che i Serpeverde presenti in aula si sarebbero subito lanciati per far guadagnare punti sotto la minaccia fantasma di Hawkins. Niente. Il nulla. Un solo verde-argento sollevò la mano per rispondere ad uno degli interrogativi posti e, come a sfida, Tom decise di sollevare velocemente la mano per tentare di rinnovare il solito abbonamento coi cinque punti.

“Tom Hamilton, Grifondoro. Vorrei rispondere alla prima domanda: la classificazione di Cox-Mills è chiamata più comunemente metodo standard ed è stata inventata da Rupert Cox e Geoffrey Mills nel XIX secolo. La classificazione Cox-Mills racchiude sei famiglie di pozioni, le quali contengono al loro interno tutti gli ingredienti più conosciuti. Si dividono in pozioni metamorfiche, curative, di alterazione fisica, di condizionamento, veleni e antidoti. La classificazione per predominanza, invece, fu identificata in Germania nell’Ottocento. In questa classificazione si ricerca l’ingrediente che da il contributo maggiore nella riuscita del preparato. Quindi facendo una breve comparazione direi che ciò che differenzia le due classificazioni è il fatto che Cox-Mills racchiude gli ingredienti più conosciuti mentre la classificazione per predominanza ne considera solo uno, quello che da il contributo maggiore.” avrebbe concluso, sperando di non aver detto una marea di idiozie.
 
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Con un cigolio, le porte si chiusero annunciando l'inizio della lezione.
Luke appoggiò il materiale di Pozione sul banchetto e ascoltò ciò che aveva da dire il professor Urquhart.
"Il solito ripasso..."Disse a bassa voce il verde-argento.
Dopo aver formulato una risposta,Miller alzò la mano sinistra per attirare l'attenzione del docente.
Appena gli fu concessa la parola cominciò il suo discorso:
"Luke Miller,Serpeverde.
Vorrei provare a rispondere alla prima domanda.
Il metodo di Cox-Mills,o anche conosciuto come "Modello Standard",è stato ideato da due pozionisti:Rupert Cox e Geoffrey Mills.Questo,a differenza di quello di Predominanza,classifica in sei gruppi le pozioni in base agli effetti:
-Le pozioni Curative=Come si può notare dal nome, sono quelle che provocano modifiche sul corpo di chi le assume in modo positivo
-I Veleni=Una tipologia di pozione che arreca danno.
-Gli Antidoti=Sono spesso utilizzati per curare gli effetti ,in parte o totalmente, di un veleno.
-Le pozioni di Alterazione Fisica=Le pozioni che alterano lo stato fisico degli oggetti.
-Le pozioni Metamorfiche=Esse permettono di cambiare l'aspetto fisico di persone o animali.
-Le pozioni di Condizionamento=Agiscono sulle nostre capacità e funzioni,sia in positivo che in negativo.
Invece,il modello di classificazione per Predominanza è stato inventato da Adelbrecht Ziegler e si basa sull'ingrediente predominante, ovvero quello indispensabile per la buona riuscita della pozione.
Ricordo che divise le pozioni a seconda del loro ingrediente predominante,ovvero:
-Animale
-Vegetale
-Artificiale
A loro volta,erano presenti suddivisioni ancora più specifiche.
Spero di aver detto tutto professore
"
Si stupì di ciò che ancora ricordava,ma non poteva ancora cantare vittoria...Magari aveva fatto qualche errore.
 
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Come ogni volta i quesiti del professore iniziarono, Astrid senza paura alzò la mano cercando di rispondere il più correttamente possibile a uno dei quesiti posti dall’insegnante.

“Buongiorno professore,
sono Astrid Moonblack della casata serpeverde.

Se possibile vorrei rispondere alla prima domanda.

La classificazione del metodo standard anche chiamata Cox- mills venne inventata da Rupert Cox e Geoffrey mills durante il XIX secolo.
Questa classificazione è composta da una classificazione di sei pozioni contenenti tutti gli ingredienti più famosi e conosciti ed utilizzati al loro interno.
Possiamo suddividerle in categorie di pozioni metaforiche, curative, di alternazione fisica, di condizionamento, veleni e antidoti.
La classificazione di Predominanza invece fu inventata in Germania durante il periodo ottocentesco.
In questo tipo di classificazione lo scopo è trovare l’ingrediente che permette una riuscita eccellente della pozione.
Posso dunque dire che ciò che fa la differenza tra queste due classificazioni e che una racchiude tutti gli elementi materiali conosciuti nello studio delle pozioni, ovvero la classificazione di Cox-mills; mentre l’altra ne considera uno soltanto, quello con un maggiore uso di utilizzo , ovvero nella classificazione predominanza”


Concluse sistemando i capelli con sguardo serio aspettando che i compagni rispondessero ai vari quesiti.
 
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view post Posted on 18/11/2020, 09:53
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Rivolto qualche cenno ai volti conosciuti che man mano prendevano posto, rilassò le spalle mentre con le dita unite continuava a sistemare davanti a sè la pergamena, e la boccetta di inchiostro semprepiena in corrispondenza dell'angolo destro di quest'ultima, da dove poter attingere in automatico con la piuma pronta. Non rispose al commento di Angus ma solo perchè stava mezzo sorridendo, quasi sempre ormai intuiva cosa stava per dire e dalle sue espressioni si capiva bene quando concordava. Come altre volte, il Ministro e Professore si addentrò subito nelle spiegazioni con tono sicuro e fluido, facendoli addentrare in quel fiume dove lui sembrava muoversi come un nuotatore esperto, arrivava all'altra riva ed era già lì a far cenno di spicciarsi, mentre tutti loro erano ancora con l'acqua alle caviglie a pensare "merda quanto è gelata!". Si perse per un attimo in quella metafora, accostando il volto al palmo della mano e osservando di sbieco MacEwen, chissà se avrebbe intuito da quella espressione perplessa cosa le passava per la testa... si riscosse poi, decisa a contribuire dopo che alcune Serpi si erano già tuffate.
Alzò quindi la mano, aspettando paziente il suo turno per parlare.

< Trish Andersen, Serpeverde. Vorrei rispondere alla seconda domanda posta, l'Efficacia di una Pozione nel tempo. Ricordiamo che l'Efficacia è un indice della misura in cui una Pozione ha la capacità di produrre gli effetti attesi, attenendoci alla sua ricetta, ovvero in un dato momento in cui viene valutata ci dirà che percentuale di Energia Magica è disponibile per produrre tali effetti. Con il passare del tempo dalla sua creazione, il sistema non tenderà ad avere maggiore equilibrio ma bensì a decadere, si assiste quindi a un decrescere dell'Efficacia della Pozione nel tempo ma non è un percorso costante, anzi dovendo rappresentarla in un grafico avremmo una tangente iperbolica, ovvero un iniziale fase costituita da variazioni minime, dove l'Efficacia può essere considerata quasi come costante al primo momento, e che prende il nome di Periodo di Massima Efficacia, e successivamente le variazioni aumenteranno velocemente, una decrescita notevole che possiamo definire come una precipitazione del composto; dopo questa fase più rapida, l'Efficacia proseguirà nella decrescita più lentamente, avvicinandosi al valore di zero senza raggiungerlo mai, anche se da questa fase in poi viene considerata nulla e quindi una Pozione inservibile. Le variazioni di cui parlo non hanno valore uguale per ogni Pozione naturalmente, dipendono da altri fattori tra cui la Complessità della Pozione stessa, questo perchè a essere meno disponibile con il passare del tempo è l'Energia Magica che servirà piuttosto a mantenere integra la composizione della Pozione, i legami molecolari interni, mentre all'inizio sarebbe stata libera per sortire gli effetti magici previsti, da questo si capisce che una Pozione con più ingredienti, più complessa, tenderà a decadere più celermente, servirà molto più Energia per evitarne il disfacimento e mantenere la Purezza.>
Tamburellò con le dita sul banco, sempre leggermente tesa quando doveva muoversi in tecnicismi, non che non le piacessero, ma avvertiva ancor più l'ansia di non dover sbagliare nei termini e negli accostamenti, perciò fissò a sua volta il Professore in attesa di capire come si era espressa.
 
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ghuy'cha'

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Il Ministro chiuse le porte e la lezione ebbe inizio. Aveva appena finito di sistemare tutto il necessario sul banco.
"Perchè ha quell'espressione?" pensò guardando Trish seduta al suo fianco. Non chiese nulla, i primi banchi non permettevano la minima distrazione. Ascoltò le domande e attese la possibilità di poter intervenire, colse la palla al balzo subito dopo l'intervento di Trish alzando la mano e attendendo il permesso.
< Angus MacEwen, Corvonero. Vorrei rispondere alla terza domanda. Mi preme ricordare che ogni volta che assumiamo una pozione introduciamo nel nostro corpo qualcosa di tossico data la natura chimica dei composti. Di conseguenza dobbiamo essere consapevoli di cosa stiamo assumendo e in che quantità. Un primo parametro da tenere in considerazione è l'Indice di Tossicità e lo troveremo in ogni ricetta. Questo indice ci indica chiaramente di quanto aumenterà la tossicità nel nostro corpo dopo l'assunzione di una singola dose di pozione. Come unità di misura per calcolarlo utilizziamo il Dukas e viene indicato sulle ricette con la lettera greca beta. Altro parametro da ricordare è il periodo di tossicità e indica di quanto tempo il nostro corpo necessita per smaltire la Tossicità di una pozione. >
 
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view post Posted on 18/11/2020, 15:35
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Lia era entrata nel sotterranei di pozioni con sotto braccio un paio di libri alla rinfusa che aveva appena preso in mano prima di uscire dalla Sala Comune, ed era entrata silenziosamente nell'aula, salutando cortesemnte il professore. Aveva poi mollato la presa di quei libri posandoli sul banco e raccogliendosi i capelli in uno scompigliato e frettoloso shingon, la Walker si era subito concentrata a prepararsi per la lezione del professore Urquhart e senza badare vicino a chi aveva preso posto. Aveva alzato lo sguardo accorgendosi della presenza di alcuni suoi più cari concasati, solamente quando il docente aveva inziato la sua lezione con un paio di domande di ripasso. Così la cercatrice aveva preso i suoi appunti e scorrendoli velocemente per assicurarsi di non dire fesserie aveva portato la mano destra in alto e quando avrebbe avuto il via libero per poter parlare, avrebbe detto <<sono Lia Walker, della casa Serpeverde e vorrei provare a rispondere alla terza domanda, se fosse possibile. >>, prese una breve pausa e iniziò dicendo <<inanzitutto, esistono tre parametri descrittivi che vengono determinati per ogni Pozione e che non dipendono dal modo in cui viene svolta la cottura. Quelli che riguardano la Tossicologia sono sostanzialmente due: l'Indice di Tossicità che misura la quantità di materia Tossica che sarà presente nel nostro organismo se assumiamo una determinanata sostanza, mentre il secondo parametro, che assieme al primo viene riportato nelle ricette, è il Periodo di Tossicità, che corrisponde al tempo neccessario al nostro corpo per smaltire totalemente la quantità di Tossicità che abbiamo assunto con una pozione. Quest'ultimo è anche collegato all'Assuefazione>>, concluse la cercatrice lasciando posto al successivo compagno.
 
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Era passato diverso tempo da quando Cenwyn era stata inghiottita dalla nube di Amortentia. Ormai gli effetti della pozione, per quanto potente, dovevano essersi dissolti. Eppure la tassa non riusciva a far a meno di non arrossire e combinare disastri ogni volta che il biondo docente, fautore della pozione che lei aveva inavvertitamente inalato, si trovava nei paraggi. Nulla di irreparabile certo, solo qualche provetta rotta, un paio di calderoni rovesciati prima di iniziare a riempirli, un po' troppe bacche di vischio o lumache cornute sul bilanciere prontamente sostituite da qualche compagno di paiolo più assennato di lei o al massimo qualche pozione cementificata per essersi incantata con il mestolo in mano dimenticandosi di mescolare. Ah che capelli fluenti... si ritrovava a pensare ogni volta che il giovane mago voltava il capo biondo laccato.
Il filtro d'amore non doveva più essere attivo da un pezzo ma in un qualche modo aveva innescato sentimenti sopiti nella diciassettenne che avvampando ogni volta che il Professore le sorrideva alla classe nascondeva la faccia dietro al tomo di Pozioni. Ah che sorriso....Quel giorno non faceva eccezioni. Le gote color ravanello di Cenwyn scomparvero tra le pagine del Libro aperto perpendicolarmente sulla superficie del piano di lavoro mentre le smeraldine allarmate si spostavano dalla figura del docente a quella di Libella, al suo fianco, senza osare proferire con l'amica parola alcuna, in una tacita richiesta di aiuto.
Il fatto che stesse facendo la figura del Bezoar tra la Florel e il suo verde-argento cavaliere non le passò neanche per l'anticamera del cervello che come accadeva da diverse lezioni di Pozioni a quella parte era concentrato su un unico, biondissimo, soggetto.
Forse avrebbe fatto bene a concentrarsi sulle risposte dei propri compagni e prendere appunti.
Già, forse.
 
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view post Posted on 18/11/2020, 20:16
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È tutta la mattina che cerco disperatamente di dare un senso al mio materiale scolastico.
Le lezioni sono iniziate da relativamente poco e mi trovo già con appunti da riordinare, materiale da catalogare, pergamene da scrivere, abiti da piegare. Un inferno. Mai stata così mentalmente confusa.
Quella mattina, arrivata ovviamente di corsa, mi sono seduta su uno degli ultimi banchi disponibili nelle retrovie.
Il professor Urquhart, dopo aver aspettato gli ultimi ritardatari, come il suo solito, introduce la lezione partendo da un ripasso.
Non sono mai stata un asso con Pozioni e tantomeno amavo espormi durante le lezioni, ma stamattina mi sento pronta, più forte.
I G.U.F.O. si avvicinano e non è tempo per le paranoie.

Ecco, sento già il calore pervadermi e accnedermi le guance. Alzo la mano, prendo parola. Il dado è tratto:

"Professore, sono Alyssa Aloy, Corvonero. Con il suo permesso, vorrei provare a rispondere alla sua prima domanda. Citando il modello per Predominanza e quello di Cox-Mills, intendiamo parlare di modelli di classificazione delle Pozioni.
Il primo, quello per Predominanza, fu un metodo elaborato dal pozionista Zig.. Zeg.. Ziegler. Mi scusi, faccio fatica con i nomi stranieri. Dicevo, è un metodo risalente alla Germania della metà del 1800 e, questo metodo, prevedere una sorta di classificazione, o meglio, di gerarchia in base agli ingredienti che determinano gli esiti delle Pozioni.
Un secondo, provo a spiegarmi.
Tra gli ingredienti di una Pozione, ne viene trovato uno che, più degli altri, dà un determinato tipo di esito alla Pozione che si vuole preparare.
Con questo metodo possiamo studiare le Pozioni partendo dai loro esiti.
Ma si capisce bene che questo tipo di modello sia abbastanza retró e, perché no, pericoloso.

Al metodo di classificazione per Predominanza, a distanza di poco tempo, subentró il metodo Cox-Mills, più facilmente memorizzabile come modello standard.
In questo caso siamo alla fine dell'Ottocento, inizi Novecento e indimenticabili sono i due nomi dei pozionista inglesi Cox e Mills.
Questo tipo di classificazione, ci fornisce una suddivisione in famiglie definite in base agli effetti prodotti. E qui ci colleghiamo al contributo del pozionista tedesco.
Le famiglie sono le Matamorfiche, le Curative, Antidoti e Valeni, Alterazioni Fisiche e... Condizionamento!
Direi, quindi, che la differenza tra i due tipi di classificazione è presto detta: se la classificazione per Predominanza considera solo un ingrediente, particolarmente quello che fornisce il contributo maggiore l'esito della pozione, il modello Cox-Mills racchiude gli ingredienti più conosciuti delle Pozioni. Credo sia tutto ciò che mi ricordo, professore.


Mamma mia, l'ho fatto davvero? Ora aspetto che le palpitazioni passino e che il rossore ritorni nelle retrovie.
Il ripasso estivo che mi sono imposta, ora, dovrebbe dare i suoi frutti.
 
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view post Posted on 18/11/2020, 20:20
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«Ice Queen»

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Ascoltò con attenzione il Professore quando fece le domande al termine del discorso le appuntò su un foglio di pergamena. Pensò di rispondere a una domanda ma prima di prendere parola alzò la mano per richiamare l’attenzione del Professore. – Professore, Nives Ivanov di Corvonero, vorrei provare a rispondere al suo ultimo quesito riguardante l'Assuefazione disse prima di entrare nel vivo del discorso.
- Innanzitutto possiamo definire l'Assuefazione come la condizione per cui un organismo ha la capacità di ricordare i composti assunti in precedenza. Essere a conoscenza dell'Assuefazione è necessario per valutare ’Efficacia di una pozione, infatti quest'ultima ha la tendenza a diminuire al ripetersi della somministrazione di un dato composto. Anche se la Pozione è stata totalmente smaltita, e quindi non vi è più traccia dei suoi effetti, il corpo la ricorda ugualmente. Sappiamo inoltre che il momento in cui l’Assuefazione raggiunge il suo apice è durante il Periodo di Tossicità.
L’Assuefazione, infatti, si protrae molto più a lungo di questo indice arrivando a raggiungere circa una durata superiore a due volte il doppio di tale periodo. Quindi per concludere, nel caso in cui volessimo assumere nuovamente una pozione, che abbiamo già assunto in precedenza, dovremmo assolutamente tenere in considerazione il periodo di Assuefazione, in caso contrario gli effetti, e quindi l'Efficacia stessa della pozione, sarebbero inevitabilmente compromessi. –

Terminato l’intervento sperò di essere stata esauriente e precisa nelle sue affermazioni. Nell’attesa che il professore esprimesse i suoi giudizi rimase silenzio e ascoltando le risposte degli altri compagni,
 
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Alle domande del Professore seguirono subito alcune mani alzate e la Vane non ebbe il tempo di organizzare una risposta che si trovò anche lei a sollevare la destra.
Lo fece più per inerzia che per la volontà effettiva di partecipare alla lezione. Ritrovarsi poi a dover rispondere al quesito già sufficientemente argomentato da Trish, servì solo ad acuire la tensione della Prefetta.
Il Professore però le aveva dato la parola, lei aveva studiato l’argomento e forse l’aveva anche capito, tanto valeva tentare.
- Sono Sybil Vane di Serpeverde. Vorrei provare anche io a rispondere alla domanda riguardo all’Efficacia di una Pozione. Alla sua creazione una Pozione dispone di una certa Energia Magica, la cui funzione è quella di produrre gli effetti desiderati e di mantenere solidi i legami formati dai vari elementi che ne sono componenti. L’Efficacia corrisponde quindi alla quantità espressa in percentuale dell’Energia Magica non impegnata al mantenimento del composto, ma libera di svolgere la funzione alla quale la Pozione è destinata. Essa si presenta con un andamento strettamente decrescente. Il suo valore massimo è quello ottenuto a fine cottura; questo si può avvicinare al valore massimo raggiungibile, ma non potrà mai essere pari al 100% o si tratterebbe di una Pozione ideale. In ogni caso, quella della Pozione appena creata è la percentuale di Efficacia più alta che quella particolare Pozione può raggiungere ed è pari al valore di Purezza JTP del preparato. Segue il Periodo di Massima Efficacia che è quello subito successivo alla cottura dove, seppur presente, il decremento dell’Efficacia è minimo e trascurabile. Si può dunque asserire che durante il PME, l’Efficacia rimanga stabile. Il lasso di tempo in cui il preparato manterrà tale stabilità è influenzato da due fattori. Quello della Purezza (corrispondente alla vicinanza tra la Pozione reale e quella ideale) e quello della Complessità (dettata dalla quantità e dalla tipologia degli ingredienti); più il valore numerico della Purezza si avvicina ad uno - che rappresenta il valore di una Pozione ideale la cui stabilità è perpetua - più il PME è duraturo. Al contrario, maggiore si presentà la complessità, minore sarà il periodo di stabilità, siccome l’Energia Magica dovrà sopperire allo scioglimento dei legami molecolari. Superato il PME, la Pozione andrà in contro ad un progressivo disfacimento e così anche l’Efficacia decadrà rapidamente avvicinandosi allo zero. La Pozione non sarà quindi in grado di sortire i suoi effetti e dovrà essere Rigenerata. -
Conclusa la sua spiegazione, la Vane avrebbe aspettato il giudizio del Professore, ascoltando eventuali altre risposte e inviando sguardi assassini ai serpeverde che a quanto pare smaniavano dalla voglia di far perdere punti alla Casata.
 
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