Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

15/11/2020 - Diciannovesima Lezione di Pozioni

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view post Posted on 16/11/2020, 09:43
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Matthew si era diretto con passo tranquillo verso l'aula di Pozioni, la divisa scolastica messa bene e totalmente a posto stavolta. Purtroppo il pranzo era stato, come sempre ormai, una presenza fugace nella sua mente. Ci stava solo per fare presenza ma.. purtroppo tutto quel cibo davanti ai suoi occhi stava diventando abitudine da non poter toccare.
Non aveva perso molto tempo, era uscito dalla Sala Grande, diretto verso la Sala Comune a prendere la borsa già preparata con libro e materiale per appunti. Quell'oggi si pregustava una lezione interessante.. delle poche materie pratiche che potevano ancora frequentare Pozioni era una di quelle. Si chiese che cosa avrebbero dovuto imparare quel giorno.
Quando arrivò c'era già qualcuno lì di quelli che conosceva.. rivolse a tutti un piccolo sorriso e un cenno della mano come saluto, con uno leggermente più ampio rivolto verso Benedetta, per poi guardare il professore arrivare verso di loro e salutarli sbrigativamente. < Buongiorno professore. > Rispose di rimando, per poi seguire i suoi compagni dentro l'aula ed andare a cercare un posto libero.
< Ciao, È libero o aspetti qualcuno? > Chiese a bassa voce, in maniera da non disturbare, una volta vicino al banco vuoto accanto a Benedetta. Nel caso fosse stato libero si sarebbe seduto, tirando fuori libro, calamaio e penna e lasciando la borsa appena sotto alla sedia in maniera da non ingombrare il passaggio, in caso contrario avrebbe cercato per uno libero e fatto la medesima cosa. Fatto questo avrebbe atteso l'inizio della lezione insieme agli altri.
 
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view post Posted on 16/11/2020, 11:55
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Pochi Serpeverde all'appello.
Ah no eccone uno...Miller? e ovviamente questa voce non può che essere il Battitore e.. forse arriva pure Matthew..
Spalle al muro in pietra nei Sotterranei, la porta appena aperta e lei lì già da qualche minuto, aveva praticamente costretto Angus ad anticipare quel giorno arrivando insieme, per poter controllare di persona chi era arrivato e chi no. Aveva tutta l'intenzione di sorvegliare come un rapace vedetta i suoi serpentelli, dopo i recenti risultati, cosciente che il tiro poteva ancora essere corretto, e così si accorse in ritardo che nei suoi conti mentali stava tipo ignorando lo Scozzese lì accanto.
< Scusa, hai freddo, entriamo? volevo solo capire quanto ci mettessero le Serpi a tirarsi giù dai divani e arrivare, per una volta che l'Aula è a uno sputo da casa loro non dovrebbe essere difficile..> voltò il capo a guardarlo, lei sembrava del tutto nel suo ambiente: l'uniforme le calzava il fisico snello e fin troppo asciutto nelle forme, con il cravattino così aderente al colletto e al collo pallido, il mantello le si poggiava solo sulle spalle e sotto di esso dondolava appesa a una spalla la borsa in pelle scura, i capelli biondi le si arricciavano attorno alle orecchie per via di tutta quella umidità e per il fatto che stavano guadagnando qualche centimetro ultimamente, senza che lei sentisse il bisogno di accorciarli per ora. Gli sorrise, debolmente illuminata dalle lanterne che laggiù mandavano quasi una luce spettrale, e lo affiancò per entrare al suo fianco e andare a scegliersi due banchi vicini, verso le prime file, a Pozioni non voleva davvero rischiare di perdersi neanche mezza parola, era già complicata quando udivano tutto.
< Buon pomeriggio Professor Urquhart> l'uomo le dava sempre quella sensazione di dignitosa compostezza e il daffare di chi non ha tempo da perdere (sarà perchè è il Ministro?), perciò avrebbe preso posto riducendo al minimo educato le formalità e aspettando attenta che si iniziasse.
 
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view post Posted on 16/11/2020, 14:15
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Gli studenti continuavano a entrare per partecipare alla lezione, Nives era persa tra i suoi pensieri quando si sentì chiamare da una voce familiare.
Era Dan, un ragazzo di Tassorosso che aveva conosciuto poco tempo prima e con il quale aveva passato un piacevole pomeriggio in riva al lago.
La Corva sorrise alla vista di una faccia comune e sentì la tensione allentarsi leggermente quand'egli prese posto accanto a lei. - Ehi ciao Dan. - gli rivolse un sorriso e lo salutò a bassa voce ma affinché solo lui potesse sentirla. Poco dopo entrò in aula anche Emily, una giovane ragazza di Grifondoro con la quale aveva quasi rischiato di sforare il coprifuoco, salutò anche lei prima che andasse a prendere posto vicino a degli amici.
A quel punto Dan chiese se la strega fosse pronta per la lezione e Nives, che si stava già stropicciando le mani, rispose - Non lo so, spero solo che vada bene. - sempre sottovoce sperando che il Professore non si accorgesse della sua più che evidente agitazione.
Inspirò a fondo e cerco di calmarsi e con sua sorpresa ci riuscì, in fondo cosa poteva andare storto?
 
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view post Posted on 16/11/2020, 14:27
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Finalmente era arrivato il momento per Alexander di frequentare la lezione di Pozioni ovvero la sua materia preferita. Alex fece colazione in fretta per poi andare nei sotterranei dove si sarebbe tenuts la lezione. Entrato nell'aula Alex vide che c'erano due ragazzi che aveva incontrato in Biblioteca oltre che Agnes.<< Buongiorno professore>> Alex salutò il professore e poi salutò la sua compagna di casa :<< Ciao Agnes >> Dopo aver salutato tutti Alex si mise in un banco libero ad aspettare l'inizio della lezione.
 
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view post Posted on 16/11/2020, 14:33
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-Vane!-
Il cognome della prefetta risuonò a gran voce tra le mura della Sala Comune, proveniente dal corridoio dei dormitori femminili, anticipando l'entrata in scena di una Audrey affannata, e apparentemente di corsa -Hai visto il mio libro di Pozioni? Credevo di averlo lasciato sopra il letto questa mattina, insieme a tutte le pergamene...- Iniziò a parlare ancora prima di accertarsi della presenza della compagna all'interno della Sala -sicura di trovarla ancora lì, dove una decina di minuti prima l'aveva vista- cercandola nel frattempo con lo sguardo sopra, o dietro, il vario mobilio della stanza. Divani, poltrone, sedie, tavoli. Quando l'avrebbe trovata, le avrebbe puntato l'indice contro -...Ma è sparito. Dimmi che sai dov'è, ti prego- Un'occhiata veloce al piccolo orologio sul polso destro, e il panico le si sarebbe esteso anche nello sguardo mentre attendeva una risposta che le salvasse le chiappe dall'arrivare in ritardo. Già si immaginava la faccia truce di Trish nel notare la mancanza di una delle sue Prefette all'appello in classe. Le sembrò quasi di sentire l'odore acre dell'acido del Basilisco iniziare a scioglierle le piante dei piedi. Terribile.
Se Salazar avesse voluto, e se Sybil si fosse dimostrata a conoscenza della posizione del Libro Perduto, Audrey avrebbe potuto seguirla lungo la breve strada fino all'aula di Pozioni, accodandosi agli altri studenti in attesa di entrare. Nel notare la Caposcuola già presente, in prima linea come sempre, le rivolse un sorriso rilassato e un cenno del capo. Lo stesso avrebbe fatto poi con gli altri studenti.
-Buon pomeriggio, Professore-
Attraversando le porte dell'aula e salutando il Ministro, portando una mano a stringere il nodo della cravatta verde e argento, Audrey si sarebbe diretta verso una delle postazioni più vicine, prendendo posto.
 
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view post Posted on 16/11/2020, 15:12
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Cogito ergo sum.

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La divisa immacolata, i capelli raccolti in una coda dalla quale qualche ciuffo riccio rosso usciva in maniera ribelle cadendole dagli occhi, si guardò per pochi istanti allo specchio prima di scendere le scale del dormitorio e attraversare velocemente la sala comune per poi avviarsi verso i sotterranei, mancava poco tempo all'inizio della successiva lezione e non voleva fare tardi.
Stretta dentro il suo mantello percorse a passo spedito una parte del sotterraneo maledicendo di non aver preso qualcosa di più pesante.
Un assenbramento di persone le fece capire di essere nel posto giusto al momento giusto: "Buon pomeriggio" disse entrando nella fredda aula e sistemandosi sulla sedia davanti ad un banco non ancora occupato
 
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view post Posted on 16/11/2020, 15:18
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Per Astrid quella fu una bella giornata, la passo conoscendo qualche nuova concasata e sistemando i suoi bagagli nel dormitorio, l’atmosfera lì ad Hogwarts era piacevole, finalmente poteva realizzare il suo sogno di essere conosciuta per il suo talento nella magia. Si spostò dalla sala comune dei Serpeverde con passo veloce per dirigersi nei sotterranei dove avrebbe effettuato la sua prima lezione di pozioni, con sguardo serio e molto sicuro entrò nella classe sedendosi in uno dei posti non ancora occupati.
Vedette una serie di persone che snobbò subito, non conoscendole non era interessata a parlare con gli altri, non sarebbe stata lei la prima a presentarsi, una volta seduta sistemò i suoi lunghi capelli rossi, che in quella giornata erano particolarmente lucenti, dietro le spalle e posò il materiale per la lezione sopra il banco.
Era finalmente pronta per iniziare la sua nuova lezione di pozioni, e perché no, nel caso qualcuno si presentasse anche conoscere qualche nuovo studente di Hogwarts.
 
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ghuy'cha'

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Con un sonoro sbadiglio fortunatamente coperto dalla mano aspettava fuori dall'aula... cosa? Nulla, Trish lo aveva letteralmente costretto ad ingurgitare il pranzo per arrivare in netto anticipo ed assistere all'arrivo degli altri studenti. L'aria dei sotterranei era sempre opprimente, e ogni volta si chiedeva come facessero ad avere la sala comune li sotto. Avrebbe salutato con un cenno della mano gli studenti di sua conoscenza continuando a dondolare sui piedi in attesa di entrare.
< Freddo? No! ho sonno nonostante sia primo pomeriggio > rispose di rimando alla Caposcuola intenta a scrutare ogni serpe che arrivava.
< Ma fammi capire le minacce di Hawkins non bastano? Mi meraviglio! Potrebbe utilizzare un Immobilus e poi cospargere di miele il soggetto e lasciarlo nella foresta proibita fino a che non svanisce l'incantesimo > sogghignò all'idea di vedere qualche serpe in quelle condizioni.
Si diede una sistemata prima di entrare in aula, il professore aveva sempre l'aria di pretendere precisione e diligenza e non voleva passare per lo sciattone che era soprattutto seduto vicino a Trish dato che l'accostamento dei due risaltava le differenze esageratamente.
Il ministro arrivò di fretta e furia e con un espressione che non lasciava molto spazio al tono che avrebbe probabilmente preso la lezione. Pozioni non era la sua materia preferita ma come al solito avrebbe provato a capirci qualcosa di più dell'ultima volta.
< Umore sgargiante oggi > bisbigliò vicino l'orecchio di Trish dopo che l'insegnante entrò per poi seguirla, purtroppo, verso i primi banchi.
< Salve professore > salutò sedendosi e iniziando a sistemare il necessario sui banchi.
< Ti rendi conto che mi tocca tenere più di mezza classe alle spalle essendo seduti qui avanti? Mi devi un favore! > disse "quasi" scherzando, probabilmente le ultime parole che avrebbe tirato fuori prima dell'inizio della lezione.
 
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Pozioni era sicuramente una materia impegnativa,ma la Weapon affrontava ciò con grande entusiasmo. Probabilmente derivava dal luogo in cui si sarebbe svolta la lezione: i sotteranei costituivano un dettaglio ammaliante da aggiungere alla collezioni di stranezze della studentessa...
Era così presa dal sistemare tutto l’occorrente necessario per l’inizio della lezione,da non notare l’arrivo di Matthew in aula. Dopo aver sentito la sua voce,capì di aver mostrato,Non intenzionalmente,disinteresse nei confronti della persona... In realtà,era contenta di vederlo.
“Macciao! Non è che puoi,tu devi sederti qui!” esclamò la corvonero elargendo,verso il serpeverde, un sorriso,uno dei soliti. Uno di quelli che coinvolgeva attivamente labbra e occhi,brevi ma schietti.
 
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view post Posted on 16/11/2020, 16:15
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D I R T Y H A N D S

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Xavier aveva dovuto liberare il suo gatto dal groviglio delle coperte, Sky non gli aveva dato tregua e alla fine era rotolato in terra avvolto nelle coperte del letto di Xavier. Il figlio di Salazar aveva dovuto quindi porre rimedio a quel piccolo disastro, rifare il letto e combattere contro un gattino dispettoso che non voleva saperne di stare lontano da quel letto. Nonostante fosse pomeriggio, il Bertrand si era messo sotto le coperte a studiare un pò e il suo essere perfettino gli aveva impedito di lasciare il letto sfatto. Aveva preparato poi la tracolla, come al solito, raggiungendo la Sala Comune delle Serpi per controllare di non aver lasciato nulla in giro.
« Che succede? »
Una volta raggiunta la Sala si sarebbe trovato davanti al caos, una Audrey affannata in cerca del suo libro di Pozioni; si sarebbe ritrovato a sbattere qualche volta le palpebre trattenendo una risata nel vedere quella scenetta, doveva ammettere che Audrey disperata era uno spettacolino niente male. Il Bertrand, approfittando del largo anticipo, si sarebbe messo seduto sullo sgabellino, la tracolla tra le gambe in terra. Avrebbe osservato la scena con un ghigno sulle labbra voltando il capo lateralmente e lì avrebbe potuto notare un libro in terra, lasciato da solo a morire lì. Avrebbe alzato gli occhi al cielo sporgendosi di lato per recuperare il libro, si sarebbe alzato per mettere la tracolla in spalla e nel suo metro e ottantanove si sarebbe avvicinato faccia a faccia a Audrey.
« Il tuo libro, fille ennuyeuse. »
Le avrebbe quindi dato il libro con un ghigno sulle labbra, insultandola come aveva fatto quasi - ormai - un anno fa, sempre lì in Sala Comune. Una volta consegnato il libro alla ragazza, Xavier si sarebbe voltato per salutare Sybil, se fosse stata nel suo campo visivo, e dopo aver rivolto un occhiolino alla Kane se ne sarebbe andato così da poter raggiungere l'aula di pozioni. Non sarebbe però entrato al suo interno e come da rito avrebbe atteso l'arrivo di Libella, pazientemente. Avrebbe salutato la Tassa con un sorriso ed un Buon pomeriggio più dolce di quello che avrebbe rivolto al professore e con lei sarebbe entrato in aula, cominciando a scegliere uno dei posti. Avrebbe lasciato scelta a Libella, poi si sarebbe sistemato poggiando la tracolla sul banco, rivolgendo la sua attenzione a Trish e Angus. « Ragazzi! » Avrebbe portato indice e medio della mano destra alla tempia in un saluto da soldato arricchito da un sorriso. « Buon pomeriggio, professore! »
« Ciao Nanetta, come stai. Ehi Pluffa! Ah no, scusa... Tom. » Arricciò il naso, ridacchiando poco dopo, sistemandosi bene sulla sedia mettendo poi tutto il necessario sul banco, facendo subito dopo una smorfia. « Lib sappi che... potrei far esplodere il calderone, quindi se vedi un fumo strano... mettiti sotto al banco! O fuggi... »
 
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view post Posted on 16/11/2020, 17:36
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Un secondo sbadiglio abbandonò le labbra della serpe, che girò pigramente la pagina del libro. La Sala Comune si stava ormai svuotando e insieme alla Vane erano rimasti sui divanetti pochi altri studenti. Lanciò una rapida occhiata all'orologio e non potè che commentare il risultato con un verso seccato. Allora infilò il libro nella tracolla e un rapido calcolo le suggerì che se avesse aspettato qualche altro minuto, avrebbe dovuto correre per raggiungere l’Aula prima della chiusura delle porte.
Quindi cosa stava aspettando? Audrey.
Per una frazione di secondo si illuse che l’urlo di guerra proveniente dai dormitori fosse un buon segno. Poi ne registrò il tono e senza muovere un muscolo corrucciò soltanto la fronte, cercando di capire come l’avesse fatta incazzare. Perché nell’esperienza della Vane, quando un nome viene urlato da una stanza all’altra, solitamente significa che qualcuno l’ha combinata grossa e la serpe non voleva farsi cogliere impreparata. Si morse il labbro pensando a qualche sera prima: le due stavano studiando insieme, sedute ad uno dei tavoli della Sala Comune. Audrey si era allontanata un attimo, giusto il tempo di riportare Miss Purple nel dormitorio. Era stato in quel momento che uno spostamento del braccio poco calibrato aveva fatto versare la boccetta di denso inchiostro nero nella borsa della Kane. Tanta agitazione e tre Gratta e Netta dopo, la Vane era su di giri, il fondo della borsa pulito, ma un po’ appiccicoso e due rotoli di pergamena con su scritto chissà cosa venivano fatti scomparire - meglio non specificare come - e sostituiti da due gemelli, solo nuovi. Audrey al suo ritorno non sembrava essersi accorta di niente, né della sostituzione, né della bionda tachicardica.
- Secondo me è ancora sul letto, sotterrato da cartacce e vestiti - rispose in tono saccente, pronta a vedere la rossa esploderle e saltarle alla gola.
Xavier fu più utile di lei nella ricerca del libro perduto e la Vane lo salutò con un cenno della mano e un muto 'grazie'.
- Il francese va per la maggiore in questa scuola - borbottò tra sé e sé alzandosi dalla poltrona, una volta che il cacciatore fu uscito dal suo campo visivo - fille ennu… che ha detto? Anzi no, non mi interessa - con un gesto rapido aggiustò la piega della gonna - non c’è tempo per imparare un nuovo insulto, muoviamoci... -
Raggiunta l’Aula individuò un banco libero, non troppo avanti nella fila laterale e le sembrò perfetto: non troppo indietro se avesse voluto intervenire, abbastanza in disparte se non ne avesse combinata una giusta. Con un cenno del capo lo indicò alla collega spillata.
- Salve Professore - entrò nell’Aula e raggiunse il banco, rivolgendo cenni di saluto agli studenti che conosceva.
Una volta seduta avrebbe tenuto d’occhio l’entrata, osservando i ragazzi che mano a mano riempivano i banchi.
- Florel - avrebbe cantilenato agitando la destra, con in viso un sorriso troppo largo per essere naturale e spontaneo. Lei porgeva l’altra guancia, sì...
 
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view post Posted on 16/11/2020, 21:55
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In Sala Comune, nel pieno dell'affanno, nemmeno si era accorta della presenza del Betrand nelle vicinanze. E se ci avesse fatto caso, poco ma sicuro che avrebbe evitato di fare la schizzata solo per non dargli soddisfazione di farsi vedere da lui in difficoltà -Ma secondo te..- Tono stridulo, mandibola serrata, occhi socchiusi, e tutta la frustrazione dell'essere in ritardo riversata verso una Vane completamente inutile -...Non ho guardato? Se fosse stato lì, ovvio che l'avrei trovato!- La Kane aveva inspirato profondamente, contando fino a venticinque -perchè dieci numeri non sarebbero bastati, e nemmeno venti- prima di vedersi apparire da sotto al naso il mitico Libro Perduto sorretto dalle mani di un Cacciatore apparentemente spuntato fuori dal nulla. C'era stato un momento di silenzio tombale, durante il quale Audrey aveva sbattuto le palpebre un paio di volte, raddrizzando la schiena dalla posizione di combattimento che poco prima, nella foga dell'agitazione, non si era nemmeno resa conto di aver adottato, e aveva poi allungato la mano verso il libro.
-Grazie- Nel dirlo a voce alta aveva rischiato quasi di soffocare, mentre con lo sguardo aveva seguito le spalle del concasato abbandonare la Sala Comune. Sorrisetto strafottente compreso -Fille ennuyeuse...Gne gne gne- Non aveva resistito nemmeno nel fargli il verso, abbassando il tono di voce per imitare quello maschile del Bertrand, prima di correre dietro a Sybil alla volta dell'aula di Pozioni.
In classe, finalmente seduta e in orario, in attesa che la lezione iniziasse, quando Audrey afferrò la propria borsa a tracolla per recuperare calamaio, piume e pergamene da appoggiare sopra il tavolo, la mano tastò sul cuoio lucido uno strato appiccicoso che non ricordava di aver mai visto, o provocato -Sai se Miss Purple ha vomitato di nuovo dentro il baule?- Si rivolse quindi sottovoce a Sybil, continuando ad esaminare la borsa, mentre lo sguardo si fece corrucciato e preoccupato per la propria piccola puffola -Non mi pare di aver visto nulla- Con la tracolla in cuoio sulle gambe, la indicò sbuffando alla compagna -Ma questa l'avevo lasciata insieme alle altre borse lì dentro e guarda...È sporca di qualcosa e appiccica- Schifata, la riappese allo schienale facendo attenzione a non toccare la zona macchiata. Appoggiò poi gomiti al tavolo e inforcò con la destra la propria piuma di Augurey, pensando in modo macabro di usarla per infilzare quella palla di pelo glitterata che aveva osato rovinarle la borsa.
 
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view post Posted on 16/11/2020, 22:43
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Una parte di lui si rilassò abbastanza quando, dopo un momento di smarrimento a quanto pareva, Benedetta lo notò accertando il fatto che non solo il posto era libero da potenziali persone attese ma che la Corvonero volesse che si sedesse proprio lì. Fu un vero piacere e non si fece scappare la possibilità, posizionando l'occorrente sul banco accanto al suo in maniera tale da avere tutto a disposizione rapida senza rischiare di darle fastidio. < Ti ringrazio, stai bene a proposito? > Chiese, sempre a mezza voce, ricambiando il sorriso.
Nel mentre stava sistemando l'occorrente vide altra gente nota entrare nell'aula, tra cui la Caposcuola Anderson che aveva precedentemente visto fuori dall'aula e che probabilmente aveva atteso per vedere se altri della loro Casa sarebbero stati abbastanza svegli da arrivare in orario, e le due Prefette Serpeverde. A tutte e tre loro avrebbe rivolto un breve cenno, per poi spostare la sua attenzione al professore.. a quanto poteva vedere non c'erano indizi che potessero presagire cosa li avrebbe aspettati.. avrebbero dovuto attendere per quello. Il professor Urquhart dava l'impressione di un uomo schietto, perciò probabilmente sarebbero andati al sodo abbastanza rapidamente.. magari con un piccolo ripasso di qualche argomento che si sarebbe unito a ciò di cui avrebbero parlato in quella lezione come era avvenuto nelle altre a cui aveva preso parte. Non si sarebbe stupito.
All'orecchio gli arrivò qualche parola dei brevi, e tenuti ad un tono basso, scambi di parole dei banchi più vicini.. ma a cui non fece nemmeno molto caso. Forse avrebbe dovuto prestare attenzione alle parole riguardanti una certa puffola pigmea prima che questa potesse creargli qualche inconveniente.. ma finchè questa rimaneva lontana dalle sue cose non avrebbe dovuto preoccuparsi, no? Onestamente preferiva essere attento a quando il professore avesse deciso di dare inizio alla lezione, in maniera tale da non rischiare di parlare nel momento sbagliato, e della possibile risposta della Weapon. Per quanto pozioni poteva sembrare una materia semplice, quando ci si pensava la prima volta, purtroppo sapeva bene quanto anche soltanto una mescolata in più o in meno, o peggio ancora nel senso opposto, potesse portare una pozione dalla cima della montagna al baratro della T. Non avrebbero potuto perdersi una sola parola, dettata o scritta alla lavagna, di quanto sarebbe stato dato loro. Questo era certo.
Da una parte, probabilmente ancora per il Morbo, era un po' giù sul fatto che in quella materia non si utilizzasse la bacchetta.. magari sarebbe stata una buona cosa se avessero trovato il modo, Arena a parte, di permettere di sfogarsi con la magia. La cosa positiva però era il fatto che non ci sarebbero state complicazioni, proprio per questo motivo, o cambi drastici, come invece era successo in Trasfigurazione, in quella materia. Non poteva vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto, certe cose era un bene che non cambiassero per mere difficoltà tecniche.. se così si potevano definire. Un po' triste, come pensiero, ma che gli serviva per non cadere in un abisso più profondo di quanto non fosse già il non poter fare molte cose che un tempo sarebbero state normali. Almeno lì, come a Rune, avrebbero trovato ad attenderli la normalità. E magari qualche calderone esplosivo, chi lo sà.
 
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view post Posted on 17/11/2020, 08:31
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Come ogni mattina, doveva fare uno sforzo enorme per alzarsi dal letto. Non avendo mai avuto nessuna motivazione, si sentiva costretto ad affrontare la giornata, anche se cercava di pensare positivo. Sapeva che avrebbe passato una giornata noiosa come le altre. Lezioni, studio, compiti e letto. Alla sua età non avrebbe dovuto pensare al miglior modo per morire senza soffrire. Gli servivano degli amici.
Avendo paura di fare ritardo, si veste in fretta e prende tutti i libri. Esce dalla sala comune a passo veloce, ma facendo finta di non essere in ansia.
Aveva la testa tra le nuvole, come al solito, e per questo motivo si accorge solo dopo di essere appena passato davanti all'aula di Pozioni, allora torna velocemente indietro ed entra cercando di non farsi notare. Per fortuna tutti erano concentrati a parlare tra di loro.
Cerca di mettersi il più lontano possibile dagli altri, pregando chissà quale Dio che quel brusio finisse e la lezione cominciasse. Aspettando ciò, si sistema la cravatta e fa finta di leggere il proprio libro di Pozioni.
 
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view post Posted on 17/11/2020, 11:13
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Miss Purple.
Viola e glitterata, la piccola palla di pelo era fastidiosa quasi quanto la sua proprietaria, di cui - secondo il personale parere di Sybil - replicava gli atteggiamenti.
La Vane si rendeva conto che sostenere che una puffola pigmea avesse la stessa personalità di Audrey era forse una tesi un po’ fantasiosa. Allo stesso modo era conscia di star umanizzando l’animaletto e interpretando i dati con un metodo di convenienza molto poco scientifico.
Fatto stava che Miss diventava sempre più una piccola Kane e lei l’avrebbe sostenuto con gran convinzione davanti a un tribunale. Qualche giorno prima, per fare un esempio, Audrey era uscita dalla stanza lasciando indietro la puffola, che subito l’aveva seguita trottolando via con una fierezza e una spavalderia degne della sua proprietaria. Miss poi, non gradiva essere trattata come un’attrice non protagonista e se non le si davano le dovute attenzioni, usciva di scena offesa. E’ probabile che uno studente meno illuminato della Vane avrebbe asserito che la puffola non fosse affatto risentita, ma solo a caccia di ragni. Sybil però, in cuor suo, sapeva che Miss Purple stava facendo la sostenuta. La ragazza era in sostanza una primadonna che pretendeva essere coccolata come, quando e per quanto tempo voleva lei e se disattendevi alle sue aspettative o la disturbavi quando non era dell’umore, ti infilava per punizione la lingua in un orecchio, mentre il suo rantolo soddisfatto scendeva di un’ottava.
Sybil sollevò le spalle in risposta - non l’ho vista vomitare, ma questa notte è salita sul mio letto e mi ha infilato la lingua nel naso. Secondo te le sto antipatica? -
La serpe ovviamente aveva una teoria anche su quest’ultimo episodio. Infatti, da quando aveva messo un piccolo specchietto sul suo comodino, quella narcisista viola aveva cominciato a passare più tempo dal suo lato della stanza. L’ipotesi era che, raggiunto il comodino della Vane, non riuscendo ad ammirare il suo riflesso nel buio della notte, Miss avesse semplicemente trovato un passatempo differente.
La Vane avvicinò la testa alla tracolla incriminata - e non c’è il delizioso profumo del mangime che le dai, non penso sia colpa di Miss - scagionò la puffola tastando il fondo della borsa che Audrey le aveva messo davanti.
- E’ strano, non sembra sporco, solo un po’ appiccicoso come... - un Gratta e Netta riuscito solo a metà - non è che c’è caduto qualcosa? Tipo del profumo o della crema chiusa male. A me è successo con lo shampoo nella borsa del quidditch, ora sa di arancio - concluse vagamente orgogliosa che la sua borsa sportiva non puzzasse di calzini sporchi e sudore.
- Tornando alla puffola, secondo me ha trovato qualcosa in camera che le fa venire la nausea. Magari sotto un baule ci sono caramelle di Mielandia scadute… dovremmo controllare - aggiunse e l'intervento era un modo per distrarre Audrey solo al sessanta per cento, le interessava davvero dell’unica puffola al mondo dallo stomaco delicato.
Sybil le ripeteva spesso e con amore quanto fosse un animaletto inutile e sgraziato, con la lingua eccessivamente lunga, ma in fin dei conti erano complimenti e Miss le andava a genio.
 
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