15/11/2020 - Diciannovesima Lezione di Pozioni

Ritornare a calcare i sotterranei dopo tutte le vicissitudini vissute da alcuni durante la fine dell’anno precedente non era propriamente il massimo. Farlo dopo le scoperte teoriche acquisite durante il colloquio con la Felini lo era ancora meno: lo stomaco si contorceva, la mente non ragionava…e per giunta gli studenti delle tre case si infilavano dritti dritti nella – letterale – tana del “nemico”, mentre i Serpeverde si trovavano nel loro habitat naturale. Scese le scale Tom si chiese se effettivamente il Primo Ministro della Magia potesse anche ricoprire il ruolo di insegnante. Non sorgeva un conflitto di interessi, o qualcosa del genere? Lucius Urquhart poteva incutere timore reverenziale per la sua carica al Ministero, ma per quanto gli riguardava, Tom non provava nulla se non il minimo rispetto sindacale per quell’uomo, avendoci sempre visto meglio il professore di Volo, su quella cattedra. Non ne faceva una questione di preferenze ovviamente ma, semplicemente, una questione di simpatia/antipatia: Pozioni continuava ad essere una delle materie seguite con maggiore attenzione dal Grifondoro, nonostante i cambi nel corso degli anni e mr. Simpatia Urquhart non era nella sua lista speciale di persone simpatiche.
Inoltratosi nello stretto corridoio, a tratti buio, il rosso-oro si girò – per quanto lo spazio rendesse possibile quel movimento – alla ricerca della sagoma di Fara, essendosi organizzati per seguire assieme quella lezione. Rigiratosi velocemente per non rischiare di finirla con un torcicollo o per sbattere contro un muro, Tom avrebbe raggiunto l’aula di Pozioni aspettando la spillata all’esterno, e solo dopo il suo arrivo, facendo il suo ingresso con la Corvonero sarebbe andato a prendersi due posti in uno dei pochi banchi ormai disponibili.

“Buongiorno professore” avrebbe esordito, facendo un timido cenno di saluto ad Agnes prima di sistemare libri e pergamene con la sua Caposcuola.

Edited by Tom Hamilton - 15/11/2020, 23:28