Auburn aveva ricevuto il gufo di Ashleigh con curiosità: nonostante non le fosse stata anticipata la natura esatta dell'incontro, aveva capito che non si trattava del semplice affitto di una cassetta di sicurezza dal modo in cui era stata scritta la missiva. Aveva avuto l'impressione che quella che la Custode voleva risolvere fosse una questione urgente, e le aveva dato l'appuntamento più tempestivo che era riuscita a liberare. Quando la collega arrivò, lei si alzò prontamente per andare ad accoglierla di persona, prendendole cappotto, cappello o accessori vari con un incantesimo per appendere il tutto e far accomodare Ashleigh davanti a una teiera fumante.
« Buon giorno. Ho anche qualcosa di più forte, se preferisci »
Propose, tornando dietro la sua scrivania per sedersi a sua volta. La proprietaria del negozio dal maggior pregio di Diagon Alley non le fece perdere tempo, spiegandole chiaramente quale fosse il problema e come la sovrintendente avrebbe potuto contribuire a risolverlo. Nelle situazioni lavorative, le persone che andavano dritte al sodo senza perdersi in chiacchiere erano indubbiamente le più gradevoli, purtroppo però la questione in sé aveva gettato un'ombra sul volto di Auburn.
« Ashleigh, sono davvero risentita rispetto a quanto è successo. Accessori di Prima Qualità per il Quidditch è una delle poche rivendite sulla cui serietà giocherei la mia, lasciami dire che trovo assurdo persino per Il Cavillo lasciarsi andare a una simile teoria del complotto »
Aveva parlato con tono serio, guardando l'altra negli occhi non appena finì di leggere quello scherzo di articolo.
« Certo, rilascerò una dichiarazione ufficiale. Indirettamente, a ben vedere, queste accuse ricadono anche su di me: sarebbe indicibilmente grave se degli articoli malamente stregati eludessero tutti i controlli dell'Ufficio Postale, con questa frequenza poi! »
L'espressione oltraggiata che già aveva in volto si accentuò, all'aggiunta di quel pensiero. Dopo un momento di pausa, in cui ponderò quali parole usare, la sua destra iniziò a muoversi su un foglio di pergamena, in cui vergò una prima bozza della dichiarazione. Riletto quanto formulato, apportò qualche correzione e poi ne produsse una copia in bella, che timbrò, firmò e consegnò ad Asleigh:
1/11/2020
Ufficio Postale di Hogsmeade
Hogsmeade (UK)
La sottoscritta Auburn Gold,
in veste di Sovrintendente dell'Ufficio Postale di Hogsmeade, dichiara di poter garantire la totale assenza di incanti oscuri sulle scope da corsa provenienti dal negozio "Accessori di Prima Qualità per il Quidditch" situo a Diagon Alley, Londra, nel momento della loro vendita.
Essendo le scope da corsa beni per cui è necessaria la spedizione, infatti, queste vengono tutte sottoposte ai controlli dell'Ufficio Postale prima di poter raggiungere i loro acquirenti. Nessun pacco, in nessun caso, può essere spedito dall'Ufficio Postale senza avere superato un esame a mezzo di appositi Detector Oscuri, che segnalerebbero agli Addetti la presenza di tracce di fatture o magia nera di qualsiasi genere. Non si ha riscontro, negli archivi dell'ufficio, di alcuna occasione in cui un bene proveniente dalla rivendita già menzionata abbia fatto attivare i Detector Oscuri in segnale di minaccia.
Per queste ragioni, la Sovrintendente si fa garante dell'idoneità in questo senso delle scope da corsa in vendita presso l'esercizio gestito dalla sig.ra Ashleigh Meister, certificando l'assenza di maledizioni al momento della spedizione delle stesse.
In fede,
ঌAuburn
⋅ Sovrintendente dell'Ufficio Postale ⋅
« Spero che questo possa esserti utile. Resto disponibile anche in caso avessi necessità che testimoni al riguardo. »
Commentò, dopo aver dato alla ragazza il tempo di consultare il documento.
« Se fosse una dichiarazione personale, aggiungerei che non si possono avere dubbi sulla qualità della merce di Accessori. Sono una cliente che sa il fatto suo, in materia di Quidditch, e potrei garantire anche su questo. Per ora, comunque, è tutto, se non c'è altro che posso fare per te in veste di Sovrintendente. »
Detto ciò attese di conoscere le impressioni dell'imprenditrice, restando pazientemente composta sulla sua poltrona.