Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Ballo di Halloween - Apertura delle danze, Ballo in Maschera

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view post Posted on 8/11/2020, 12:29
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L’annuncio del Ballo di Halloween aveva elettrizzato Vivian, che aveva passato diversi giorni ad immaginare la serata. Per una narcisista come lei, avere l’occasione di mettersi in mostra con un bell’abito in mezzo ad una pista da ballo non era certo qualcosa da buttare nel cestino e, normalmente, avrebbe perseguito i suoi sogni ad occhi aperti fino a renderli realtà. Più il grande giorno si avvicinava, però, più la Serpeverde era stata rapita da impegni scolastici e non e, volente o nolente, aveva abbandonato quei progetti di gloria, arrivando addirittura a non avere il tempo di pensare ad un costume. Non si era certo fatta abbattere il morale e, anzi, aveva considerato che, a diciassette anni suonati, era anche meglio non abbassarsi a bambinate come i travestimenti e che avrebbe fatto una figura di gran lunga migliore ad armarsi di classe e disarmante semplicità. Poche ore prima delle diciotto del giorno di Halloween, dunque, la mora aveva preso possesso della camera del Dormitorio – visto che la sua compagna di stanza si era appena lasciata con quello sfigato del suo ragazzo e non aveva quindi intenzione di partecipare alla festa né di osservarla nei preparativi. Il vestito che aveva deciso di indossare era appeso all’armadio dalla sera precedente, così come le scarpe tirate a lucido e i gioielli che le avrebbero abbellito il viso. Dopo una lunga doccia, una spruzzata di profumo alla lavanda e l’acconciatura dei boccoli corvini, Vivian si era dedicata al trucco. Aveva sottolineato gli occhi azzurrissimi con una linea di matita nera all’interno ed un deciso tratto di eyeliner attaccato alle ciglia superiori, infoltite dal mascara dello stesso colore. Un tocco di ombretto grigio che andava a scurirsi verso l’esterno delle palpebre aveva aggiunto quel tocco di femme fatale a cui puntava. Una passata di rossetto rosso fuoco sulle labbra carnose aveva completato il tutto e la Deòir si era rimirata diversi minuti allo specchio del bagno, soddisfatta del risultato e sempre più fiera delle sue doti da truccatrice. Se l’avesse vista sua madre le avrebbe sicuramente dato della sgualdrina, ma questo era uno dei lati positivi di non vivere più in casa con i suoi. Infilato delicatamente vestito e scarpe, aveva volteggiato nuovamente osservando la sua immagine riflessa, sempre più convinta che Alexander non avrebbe saputo resisterle, così come nessun altro dei presenti al Ballo. Ormai leggermente in ritardo, aveva infilato il rossetto ed altre cianfrusaglie dentro alla pochette nera che le avrebbe custodite e avrebbe iniziato a scendere le scale che, dal Dormitorio, l’avrebbero portata in Sala Comune, dove avrebbe dovuto trovare il suo cavaliere. Alexander l’avrebbe dunque potuta osservare durante quella piccola sfilata. Le decolleté nere che portava ai piedi slanciavano la sua figura, alzandola di qualche centimetro, e la facevano sentire una vera donna, così come il semplice vestito nero satinato che indossava. Poteva quasi sembrare lingerie, da quanto era privo di fronzoli ma incredibilmente elegante. Il tessuto di seta le arrivava a metà polpaccio, ma uno spacco sul lato destro lasciava intravedere la gamba fin sopra al ginocchio. Le spalline erano sottili e lasciavano ripiegare la stoffa in modo leggero, formando uno scollo a V molto morbido, in mezzo al quale troneggiava il ciondolo a margherita della collanina d’argento che la ragazza aveva scelto di indossare. Sul lato dello spacco, un dettaglio di finti bottoni impreziosiva l’abito. Era decisamente leggero come richiesto. Per mantenere il tono di preziosa semplicità, una maschera di pizzo nero le incorniciava gli occhi ed era legata sotto alla chioma con un doppio nodo, per evitare di perderla per strada. Con un ampio sorriso delle labbra tinte di rosso, Vivian aveva raggiunto il concasato e, presolo sotto braccio, si era incamminata con lui verso i Cancelli. Nel tragitto, non si era risparmiata di studiarne e menadito l’abbigliamento, risparmiandosi eventuali frecciatine per quando fossero stati in Sala Grande. Superati i controlli, dunque, avrebbe potuto sentire il ticchettio dei suoi tacchi sul suolo della Sala, addobbata in modo superlativo per la Festa di Halloween. Finalmente, si sarebbe rivolta al suo cavaliere:
<< Che occasione squisitamente normale per noi, non trovi? Ti sentiresti più a tuo agio nelle Serre? Chissà se sono aperte>> - scherzò, mentre non staccava lo sguardo dalla bocca di lui.
Il momento del discorso del Preside passò in un battibaleno, visto che evidentemente Dolus non eccelleva nell’arte del public speaking.
<< Facciamo un giro?>> - propose.
Aveva già individuato diversi conoscenti e non vedeva l’ora di prendere in giro quei bambini dall’alto dei suoi tacchi e del suo vestito da donna fatale.
 
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view post Posted on 8/11/2020, 13:12
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D I R T Y H A N D S

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Xavier si sarebbe aspettato di tutto da quella serata ma non di avere a che fare con uno... con un tonto. Non si era accorto della presenza del Grifondoro, non aveva capito che Tom l'aveva seguito fin lì, altrimenti di certo l'avrebbe bloccato sul posto con un educatissimo « Non stare attaccato al mio prezioso culo. » Quindi Tom poteva ritenersi soddisfatto perché quella sera lui non voleva arrabbiarsi ma solo passare del tempo con la sua... con Lib.
Era completamente perso ad ammirare la bellezza della sua dama quando decise che forse doveva staccarle gli occhi di dosso perché sembrava volerla mangiare solo con uno sguardo. Si sarebbe schiarito la gola, prima di rivolgersi alla sua Nanetta.
« Il tuo accompagnatore? Non so perché ma sento che non sei qui da sola. »
Anche se aveva la maschera sul viso, i suoi occhi azzurri incorniciati di nero e le labbra libere dalla maschera parlavano per lui. Un piccolo ghigno malizioso, lo sguardo contornato non solo dalla maschera ma anche dalla matita nera che si era fatto prestare dicevano molto, lo sguardo inconfondibile e malizioso del Bertrand.
Il Cavaliere Oscuro o Mangiamorte posò il suo sguardo sulla figura di Trish, di ritorno da non sapeva dove e forse nemmeno voleva saperlo, ma immaginava che nemmeno lei fosse lì da sola.
« Salazar Serpeverde, eh? Mi inchino al suo cospetto. »
Ridacchiò, inchinandosi per davvero facendole i complimenti per il vestito. Stava bene, era da Trish e non le si poteva dire nulla. Tornò a concentrarsi sulla sua dama, le riservò uno sguardo dolce pronto per renderle nuovamente la mano ma fu costretto a fermarsi, voltando il viso in direzione di Tom. Lui aveva appena dato del LUI a Trish?! Xavier iniziò a pensare che quel ragazzo fosse davvero tanto o semplicemente cieco. Sorrise, innervosito, dando le spalle ai presenti, fissando Tom.
Avrebbe cercato di mantenere il tono di voce basso la abbastanza alto da farsi udire da lui, alzando gli occhi al cielo.
« Io non so se lo fai di proposito oppure no. Il "lui" che veste i panni di Salazar e che ha appena chiesto di ballare a Fara è Trish, una lei, una ragazza. Quindi complimenti, Tom... che bella figura. »
Si voltò nuovamente verso i presenti lanciando un'occhiata a Trish, sperando che la ragazza potesse essere comprensiva. Poi decise di mettere da parte questa situazione e di non perdere più tempo, si rivolse dunque a Libella porgendole, finalmente, la mano.
« Mi concedi questo ballo? »
Avrebbe atteso la sua dama, poi l'avrebbe scortata al centro della pista non prima di aver rivolto un saluto al Responsabile dei Serpeverde e doveva ammetterlo... il costume gli piaceva e non poco.

Edited by Xavier Bertrand - 8/11/2020, 16:58
 
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Dopo la figuraccia che aveva fatto con l'amico, Matt decise di abbandonare Emily e Louis per fare un giro della Sala cogliendo anche l'occasione per lasciarli da soli. Sebbene non avesse ancora ben chiaro cosa ci fosse tra i due, pensò che sarebbe stato meglio evitare di fare il terzo incomodo. Mentre gironzolava incrociando volti conosciuti e meno si imbatté in quella che gli parve quasi una lite. Passando infatti di fianco all'ex prefetto di Serpeverde Bertrand, riuscì ad udire che stava avendo una piccola discussione con Tom Hamilton. Era curioso di capire cosa effettivamente stesse succedendo, quindi rimase nei paraggi per cercare di percepire quale fosse la causa di tutto ciò. In una normale sfida tra un Serpeverde ed un Grifondoro indubbiamente Matthew si sarebbe schierato dalla parte del suo concasato, ma in questo caso si limitò ad osservare la situazione senza intervenire. Tom, infatti, non gli era mai stato troppo simpatico e sembrava che si fosse appena fatto una gran figuraccia con la Caposcuola Andersen, cosa che fece sorridere Matt mentre si guardava intorno in cerca di qualcuno che come lui stava origliando incuriosito da quanto stesse accadendo. Il Grifondoro si aspettava naturalmente dei colpi di scena durante il Ballo di Halloween, quindi non fu sorpreso di appurare che alcuni studenti si erano già adoperati per mettere pepe alla serata.
 
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view post Posted on 8/11/2020, 14:06
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Doveva essere uno scherzo, non c'era altra spiegazione. Il disturbatore che aveva seguito altri non era che Xavier Bertrand, Serpeverde, conosciuto quel pomeriggio alla Stamberga. Non aveva più avuto modo di ritrovarselo davanti da quell'incontro in cui, tutto sommato, gli aveva fatto una buona impressione. Ora se lo ritrovava nuovamente ad un palmo di distanza mentre gli comunica che "quello" davanti a Fara in realtà era Trish Andersen, un'altra dei partecipanti alla Stamberga, per giunta Caposcuola. Gli si gelò il sangue. Tom sollevò il famigerato sopracciglio destro mantenendo lo sguardo sul verde-argento e, restando stupito da quella illuminazione, deglutì voltandosi molto lentamente verso Trish. Grazie al cactus che questo sa chi è, ce l'ha fra i piedi ogni tre per due si disse, mentre gli occhi di Fara prima e della Andersen poi erano fissi su di lui e lo stesso Grifondoro paventava la possibilità di scavarsi la fossa là davanti a tutta la scuola. Bella figura da goblin, complimenti Hamilton continuò a dirsi, a tratti rimproverandosi, quell'Io interiore che tanto lo faceva agire con impulsività. Doveva finirla di pensare sempre male delle persone attorno a lui;

"E-ehm...Trish! Comment ça va?!" disse allegramente, tirando fuori il suo lato francese per la prima volta "avevo totalmente dimenticato la tua fisionomia, perdonami...però devo dire che hai fatto un lavoro meraviglioso, quasi non ti si riconosce, sul serio" continuò, stavolta con tono molto più serio e francese di quanto non volesse, cercando di scusarsi e osservando la Caposcuola di tutto punto spero non abbia deciso di impersonare Salazar fino in fondo, altrimenti posso considerarmi morto" scherzò, cercando di stemperare la tensione. Se c'era una cosa che odiava più di tutte era ancora fare brutte figure. Notò con la coda dell'occhio che molti partecipanti facevano come se nulla fosse accaduto mentre in realtà mantenevano le antenne ben diritte per captare il polso della situazione; Il Grifondoro li avrebbe fulminati uno per uno ma decise di aver dato fin troppa attenzione agli estranei, perciò non se ne curò. Risolta la questione Andersen si sarebbe rivolto a Fara dandole un lieve bacio sulla guancia approffittando di quella vicinanza per sussurrarle un "sei meravigliosa" e un "vai pure, ti aspetto qui" lasciando che le due Caposcuole si divertissero per poi fare cenno a una sua vecchia conoscenza, di avvicinarsi. "Collins" pronunciò, puntando l'indice verso il ragazzo senza distogliere gli occhi dalla Corvonero "senza ragazza? Che fine ha fatto Emily?"
 
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view post Posted on 8/11/2020, 14:42
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Dopo la figuraccia che Tom aveva fatto con la Serpeverde, Matt dovette trattenere una forte risata vedendo che il suo concasato cercava di porre rimedio a quella situazione scusandosi con Trish. La cosa che lo fece divertire più di tutto, in effetti, fu il fatto che Hamilton utilizzò il francese. Mentre cercava di non fare a sua volta una figuraccia scoppiando a ridere a crepapelle, il suo concasato parve accorgersi della presenza non del tutto discreta di Matthew chiamandolo verso di lui in una maniera che "l'intruso" non apprezzò molto. Lasciò correre i modi di Hamilton che oramai sembravano essere conosciuti da molti a Hogwarts e si avvicinò ad egli. "Tom..." salutò il compagno con un sorriso malizioso che non riusciva proprio a rimuovere dalle sue labbra. "Emily?" chiese. Chissà perché l'aveva nominata. Era evidente che fossero amici ma non aveva mai dato modo a nessuno di credere che ci fosse qualcosa di più tra loro. Pensò quindi che l'avesse scambiato per Louis data la somiglianza. Era riuscito a scambiare una ragazza per un ragazzo quindi riteneva che non avesse proprio un occhio attento. Ad ogni modo continuò: "Immagino che in questo momento stia ballando con il suo accompagnatore. Li ho lasciati poco fa per godermi un po' il vivo della festa!" Ci stava riuscendo, in effetti.
 
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view post Posted on 8/11/2020, 23:04
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Batté le palpebre. Era rimasta lì impalata davanti al tavolo del buffet ma non aveva toccato nulla. Aveva osservato la sfilza di maschere che le erano sfilate sotto il non-naso, ma non aveva fatto caso a loro, soprattutto se non riusciva a riconoscere subito chi si celava sotto le mentite spoglie. Aveva scoperto che se non si soffermava sui dettagli macabri le maschere non potevano inquietarla e Agnes avrebbe potuto tranquillamente continuare con il suo proposito per tutta la sera. Un sorriso, celato dalla iuta, era nato sul suo viso quando i suoi occhi si erano posati sull' insegnante di Incantesimi, perfettamente agghindata come una vampira decisamente attraente ma spaventosa. Lo aveva pensato finché i suoi occhi non avevano indugiato sulle zanne rosse che sbucavano dalla sua bocca irrimediabilmente schiusa. Una risata proruppe dalle sue labbra, sovrastando il ridicolo sforzo che aveva fatto per renderla silenziosa. Quelle zanne sproporzionate l'avevano fatta ridere, e seppure fosse stato senza malizia ma in un moto spontaneo e genuino di ilarità, Agnes aveva soffocato in pochi secondi lo schiamazzo. Era vero che probabilmente nessuno l'aveva riconosciuta conciata a quel modo, ma non era carino ridere della sua professoressa, quindi sollevò una mano e se la schiaffò sulla bocca, dimentica per un attimo che era ostacolata dal sacco, che per poco non si cacciò fra le labbra, scatendandole un moto di ribrezzo.
-Puà! Che schifo!- esclamò, mentre si strofinava ripetutamente su e giù le mani sulla pettorina della salopette. Avendo il viso coperto quello era l'unico gesto che Agnes si poteva concedere per mandare via il ribrezzo che si era impossessata di lei. Ma che le aveva detto il cervello, quando si era messa quella cosa sulla faccia, senza neanche pulirla?
In qual momento la ragazza, con ancora i capelli ritti sulla nuca fece mezzo giro su se stessa, con l'idea di continuare a rivolgere la sua attenzione verso ilo buffet.
Una maschera, dal volto completamente nero e un mantello completamente bianco a celarne l'intera figura era ferma lì, poco distante e la stava osservando. Agnes fece un salto, presa in contropiede dalla presenza altrui e sconcertata da quel volto nero che la fissava. Le mani si erano fermate, all'altezza del petto, afferrandolo saldamente come a voler impedire al cuore di fuggire via. Aveva emesso un suono spaventato, tipico di chi viene colto di sorpresa, risucchiando in un colpo secco l'aria circostante. Strozzandosi quasi. La cosa che più l'aveva spaventata non era l'immobilità artificiale della maschera, quanto lo sguardo che sotto di lei si celava, rivolto alla ragazza.
Un'occhiata più attenta però, la convinse che quel qualcuno, lei, lo conosceva. La postura non le era nuova, per quanto si potesse capire a causa di quel mantello.
-Ehehe, salve.- pronunciò ridacchiando. Era una risatina nervosa ma sperò che la maschera la prendesse come autoironia, per lo spavento di poco prima. Il suo cuore non aveva ancora decelerato il battito.

Edited by Agnes Lefevre - 9/11/2020, 00:03
 
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view post Posted on 9/11/2020, 12:23
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Motivi particolari?

Bella domanda, nemmeno io lo sapevo, il lupo era parte di me, del mio passato ed era probabilmente l'animale che tra tutti preferivo, il suo legame con la mia famiglia era profondo e antico e nonostante gli ultimi avvenimenti lo sentivo ancora fortemente parte di me.

Semplicemente è un animale che mi affascina, che in qualche modo mi rappresenta, tutto qui

Non era tutta la verità, ma nemmeno una bugia, semplicemente non avevo voglia di rendere una piacevole conversazione un triste ritorno al passato.
Le feci un gran sorriso e annuii con la testa

Mi sembra giusto! Preparati, sei stata fortunata, sono il miglior ballerino che potevi trovare!

Mi misi a ridere mentre la portavo a centro posta dove, a seconda della musica, mi sarei destreggia senza alcuna vergogna nei miei cavalli di battaglia più famosi, a forza di balli ormai ero diventato un vero esperto. Il problema sarebbe venuto coi lenti, li conoscevo tutti, non avevo problemi, ma volevo tenere il primo per Nora, era un'immagine romantica, una cosa strana per me, ma da quando la conoscevo poche erano le cose normali. Ad ogni modo non credo ci sarebbero stati problemi visto che di lenti non ve n'era neanche l'ombra. Probabilmente più in là con la serata sene sarebbe sentito qualcuno, quando la posta si sarebbe svuotata un po permettendo alle giovani coppie di dedicarsi un po di tempo...
 
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view post Posted on 9/11/2020, 12:49
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Kirsten venne trascinata in pista dal suo accompagnatore. Continuava a sorridere. Si stava divertendo da matti quella sera e conoscendo della lei speciale del suo accompagnatore appena sarebbe partito un lento avrebbe indicato il popolo che c’era dentro la sala per poi sussurrargli ‘cercala e portala a ballare invece di perdere tempo’ seguito da un largo sorriso. Chissà con chi avrebbe ballato quando sarebbe partito il lento. Beh di sicuro non era quello il momento per pensarci. Erick era super scatenato Kirsten essendo un po’ timida si conteneva abbastanza. In realtà voleva ballare come lui, ma non riusciva a sbloccarsi. L’avrebbero presa per pazza. Vide Dan ballare con la sua lei e gli sorrise sfoggiando un pollice in su per il suo amico. Torno a guardare il suo accompagnatore e ritorno a sorridere. Chissà se anche lei avrebbe trovato l’anima gemella in questa serata magica. Magari poco più tardi quando Erick fosse andato via sarebbe passata in aula di astronomia. Adorava le stelle e le considerava parte della sua vita ormai. Le estati le aveva passate in spiaggia a guardarle e ammirarle. Gli studenti erano super sereni stasera. Diciamo che non sarebbe una serata che si sarebbero dimenticati. Tutti erano in compagnia. Persino quello squilibrato e maleducato di Tom aveva un accompagnatrice. A proposito di accompagnatore Kirsten torno a posizionare l’attenzione sul suo di accompagnatore. Così ritorno a sorridere vedendolo scatenarsi in pista.
 
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Alexander Grayson
view post Posted on 9/11/2020, 13:35




Alexander aveva passato diversi minuti a prepararsi, fermo davanti allo specchio della sua stanza. Ad ogni indumento indossato era seguita una riflessione su ogni singolo avvenimento che aveva scombussolato la sua vita negli ultimi mesi, lasciando il diciassettenne ignaro del tempo che scorreva inesorabile. Al momento di sistemare il papillon nero, l'umore del Serpeverde era già cambiato svariate volte, finendo poi per sfociare in un unico sentimento: rabbia. Non aver compiuto ulteriori passi avanti verso gli obiettivi che si era prefissato di raggiungere era una spina che, minuto dopo minuto, penetrava sempre più in profondità nel suo fianco -e non in un punto a caso. Nulla sembrava più dettato dal caso, ormai, ma il quadro generale ancora gli sfuggiva; cosi come gli era sfuggito l'incontro che si sarebbe dovuto tenere quel pomeriggio... l'ennesimo buco nell'acqua. Ormai non aveva più scelta, ci avrebbe pensato lui. Fortunatamente, il turbinio dei suoi pensieri gli aveva fatto da accompagnatrice solo sino al momento di indossare la maschera nera comprata al Madama, dietro la quale aveva deciso che non avrebbe nascosto solo metà del suo viso, ma anche i suoi pensieri e le sue intenzioni -almeno per quella sera. Compiaciuto quindi dal suo aspetto e dal modo in cui lo smoking nero che indossava gli calzava, senza punti larghi o eccessivamente stretti, dopo una spruzzata di profumo dalla fragranza fresca aveva abbandonato il dormitorio per recarsi nella sala comune, deciso a rimandare al giorno successivo tutti i suoi piani e i suoi problemi. L'arresto totale dei pensieri avvenne però solo quando le sue iridi blu si posarono sulla figura di Vivian, che la sua mente impiegò poco a giudicare sensuale, attraente: forse non aveva sbagliato poi cosi tanto a scegliersi la vita che aveva scelto, dopotutto.

- Dovresti vestirti cosi più spesso! - Esordì il Serpeverde, un sorriso malizioso sulle labbra. - Sei cosi attraente che potresti quasi farmi sfigurare. -

I lineamenti del viso si piegarono in un'espressione compiaciuta, il braccio piegato verso di lei in attesa di ancorarla a lui. Quella con Vivian era una cosa nata all'improvviso, in un pallido pomeriggio di Febbraio, che ancora non si era premurato di etichettare e a cui di certo non avrebbe provato a dare un senso proprio quella sera, ma negli ultimi periodi si era rivelata una manna dal cielo, una distrazione quasi necessaria, una piacevole fuga dal casino che aveva intorno. Non sapeva come sarebbe andata finire la loro storia, aveva altro a cui pensare, del resto, ma non quella sera. Superati i controlli ai cancelli e raggiunta la Sala Grande, la mano sinistra di Alexander affondò nella chioma castana, lo sguardo puntato prima su Vivian e poi sul resto della sala. Aveva fatto bene ad indossare una camicia rossa? Decisamente si, considerata l'enorme quantità di camicie bianche.

- Ah, siamo diventati un noi?- Rispose alla domanda di Vivian, enfatizzando l'ultima parola. - Io sono a mio agio ovunque e, dato che siamo diventati un noi, posso fare questo in pubblico tranquillamente...-

La mano destra di Alexander scivolò lungo la schiena di Vivian, spostandola rapidamente davanti a lui, la sinistra pericolosamente vicina al sedere di lei. Non avevano problemi di quel tipo, né si erano mai imposti limiti o regole, ma perché non cogliere la palla al balzo? In un attimo, le labbra di Alexander sfiorarono quelle di Vivian in un modo quasi primordiale, per poi poggiarvisi delicatamente sopra, assaporandole con calma. Aveva tutta una serata davanti. La sua bocca lasciò cosi quella della ragazza, mormorandole nel mentre:

- Al posto delle serre, però, più tardi potremmo infilarci in qualche aula.

Ristabilita una parvenza di serietà, Alexander tornò accanto a Vivian, assecondando la voglia della concasata di mettersi in mostra. Perché era quello il vero motivo del piccolo tour che voleva concedersi, dubitava seriamente che avesse solo voglia di osservare bene gli addobbi o meditare sulle quattro parole dette dal Preside -tempistica che il Serpeverde aveva apprezzato. Dopo un cenno del capo, Alexander iniziò dunque a camminare per la sala con Vivian al suo fianco, lo sguardo che saltava da maschera in maschera.

- Vuoi bere qualcosa? Magari vicino al tavolo riescono ad ammirarti tutti.

Beffardo, la pungolò sulla sua vanità di donna, evitando di incrociare lo sguardo e limitandosi a sorridere divertito.
La serata era iniziata bene.
 
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view post Posted on 9/11/2020, 17:12
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Da principio, inquadrò con lo sguardo il resto del gruppetto, nuovamente ammirata per come risaltassero le figure delle altre Caposcuole e incuriosita dal cavaliere che si era avvicinato proprio a Libella, di cui riconobbe il timbro di voce dopo un attimo.
< Grazie Xavier, sapevo avresti apprezzato. Anche tu sei..> la voce le si smorzò per aver captato un brontolio di un qualche tipo, e subito dopo furono tutti voltati a guardare un Tom Hamilton in avvicinamento, e assistere a quella frase a raffica con cui condì la sua..presentazione? per essere la seconda volta che lo incontrava per bene, doveva ammettere che le entrate in scena erano il suo "forte". Si ritrovò ad assottigliare lo sguardo verde mimetizzato tra le squame di serpente in un istante, pochi secondi di ghiaccio che intercorsero tra loro. Xavier fu più lesto a girarsi e riprenderlo, ma dopo un attimo fu la stessa Trish a sfiorare la spalla del concasato, come un delicato cenno di "ci penso io". Non era più seria e concentrata. Anzi, un sottile sorriso si era fatto largo sulle labbra violacee, ampliandolo sempre più nel viso scarno. Se possibile, così era anche peggio.
< Ma guarda. Il nostro investigatore della Stamberga, a cui nulla sfugge mh?> inclinò la testa mentre una mano guantata in raso bianco gli veniva tesa, in un saluto più ufficiale < Forse hai ragione, non ci siamo mai presentati come si deve. Trish. Però sul ritardo ho diversi testimoni sul fatto che io e lei siamo proprio arrivate insieme, sai, a braccetto. Peccato, eri anche in tinta..> accennò col capo al gilet dalle sfumature azzurre di lui, che in effetti si sarebbe ben accostato al blu di Fara, e scoprì i denti sorridendo, affabile come non mai.
< Hai sentito Fara? si è tranquillizzato subito vedendo che sono una ragazza. Non so come sia, ma ha bisogno di un iniezione di sicurezza se basta così poco a farlo saltar su...oppure di conoscermi meglio, se pensa che solo perchè sia donna, non sia pericolosa per una relazione> si era avvicinata in modo da parlare solo a quei pochi intimi, non era affatto sua intenzione sbandierare i fatti privati di Fara (e Tom?) al Ballo intero, lei per prima odiava i pettegolezzi, ma non resistette a quella piccola stuzzicata per il Grifondoro < Non penso Salazar si scomoderebbe per così poco, piuttosto direbbe che rimanete dei vanagloriosi gattoni...deliziosi però, come tutti i mici, e il francese ti dona sai? E ora pace, goditi il ballo che non hai motivo di temermi, non oggi!> gli strizzò l'occhio lasciandogli intendere che ora erano -pari- mentre con l'altro braccio avrebbe aspettato Fara per portarla a danzare, ovviamente godendosi l'atteggiarsi ancor più da cavaliere in come l'avrebbe stretta e fluidamente condotta sulla pista dopo gli accenni di poco prima, ma ridendo a questo punto, la Trish di stasera si sentiva al culmine delle sue energie, per la prima volta si stava lasciando coinvolgere da ciò che le accadeva, seguendone il flusso, anche se non avrebbe ammesso neanche sotto tortura il perchè.
E solo una volta sole, sarebbe tornata seria per sussurrare alla Corvonero < Scusa se non ti ho lasciata rispondere prima, l'unica opinione che contava lì era la tua ma...era proprio carinissimo, mica lo sapevo li fabbricavano ancora così gelosi..>
 
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view post Posted on 9/11/2020, 23:10
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Un sorriso impertinente si fece largo sulle sue labbra e, facendo molta, moltissima, attenzione forse si sarebbe visto un leggero rossore colorare le gote di Vivian Deòir. No, non era dovuto ad una cipria mal applicata, ma alle parole del damerino dalla camicia rossa. Erano un noi? Lei non intendeva quello! Non lo intendeva, giusto? Fortunatamente, la scozzese non ebbe molto tempo per collegare le sinapsi e sfornare una risposta, visto che si ritrovò ben prima del previsto nella stretta delle braccia di Alexander. Avrebbe potuto sentire il calore del ragazzo e del suo impeccabile completo sulla pelle nuda – era sicura che ad un certo punto sarebbe morta di freddo, ma altrettanto certa che avrebbe trovato il modo di scaldarsi. Senza preavviso, il concasato aveva deciso di stringerla a sé e di poggiare le labbra sulle sue, davanti a tutti. Non era ben consapevole del perché, ma Vivian aveva sempre pensato a quella loro strana storia come qualcosa di segreto, forse per via dei luoghi appartati in cui si erano incontrati prima di quella sera. In effetti, però, perché doveva essere un segreto? Con un’euforia tutta nuova e da scoprire, ricambiò dunque il bacio del suo accompagnatore, portando le dita delle mani ad incrociarsi dietro al collo di lui. Dovevano essere bellissimi a vedersi e la Deòir era certa che fossero i più fighi della Sala Grande.
<< Grazie per avermi bruciato le chance di provarci con altre persone questa sera>> - bisbigliò all’orecchio del Grayson, non appena le labbra si staccarono da lui e si arricciarono in una smorfia impertinente.
Senza nemmeno lasciargli il tempo di rispondere, però, avrebbe nuovamente riportato il viso a pochi centimetri dal suo, puntando le iridi di ghiaccio nel mare blu dei suoi occhi e strappandogli un altro bacio. Non le interessavano gli altri ragazzi presenti, non quella sera.
<< Sono sicura che troveremo un’aula libera>> - sorrise, maliziosa.
Alexander non si stava certo riferendo a qualche ripasso in vista dei M.A.G.O. ma la mora non vedeva l’ora di passare di nuovo qualche ora in sua compagnia, da soli. Per il momento però, sentendosi così bella e a braccetto del pallone più gonfiato e dannatamente attraente di Hogwarts, voleva solo mettersi un po’ in mostra e sbuffò al commento di Alexander, che aveva centrato in pieno la questione ma a cui non avrebbe mai dato ragione.
<< Non posso bere nulla. Sai, c’è questa malattia stranissima che dilaga ad Hogwarts…>> - lo avrebbe preso in giro, stringendo la presa sul braccio e concedendosi una risata cristallina.
Dove aveva vissuto il concasato? Era abbastanza sicura che fosse anche lui affetto dal Morbo Bianco, come la maggior parte degli studenti, ma era decisa a scherzarci su e a non permettere a niente di rovinarle la serata, nemmeno al fatto di non poter trafugare alcolici.
<< Però credo sia comunque importante per tutti potermi ammirare, quindi andiamo>> - sentenziò, spingendo il ragazzo a seguirla e ancorandosi al suo braccio.
Attraversando la Sala, Vivian avrebbe osservato i primi temerari già scesi sulla pista da Ballo, tra i quali avrebbe riconosciuto Erick e una meravigliosa riproduzione di Salazar Serpeverde che ballava con una maestosa Rowena. Ci mise poco a comprendere che le Caposcuola avessero deciso di travestirsi da Fondatori e trovò l’idea leggermente audace ma adorabile.
<< Quella è Trish! Si sono vestite tutte da Fondatori!>> - trillò, tirando la manica di Alexander come una bambina che vuole mostrare al papà gli elefanti dello zoo.
Se la bionda avesse incrociato il suo sguardo, Vivian le avrebbe rivolto un saluto con la mano, sperando che magari, terminato il suo ballo con Fara, avrebbero avuto tempo di scambiare due chiacchiere. Arrivati, intanto, nei pressi del tavolo imbandito di ogni leccornia, la Deòir si rattristò per un attimo per il fatto di non poterne godere ma, al contempo, non mangiare né bere stava mantenendo il suo fisico perfetto per il vestito che aveva indosso e poi faceva molto donna non abbuffarsi, no? Alzando lo sguardo, non poté che riconoscere il proprio Responsabile più mascherato del solito e, dopo aver rivolto uno sguardo complice ad Alexander, decise che si sarebbe divertita avvicinandosi all’uomo.
<< Buonasera Professore! È un… pirata?>> - avrebbe chiesto, incerta sul travestimento assurdo del Docente.
<< In ogni caso direi che spicca decisamente sugli altri. Lei balla, Professore?>> - avrebbe continuato, impertinente.
 
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view post Posted on 10/11/2020, 00:23
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ghuy'cha'

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Il suo obiettivo della serata non era certo spaventare la gente, non aveva scelto quella maschera per quel motivo ma come diversivo e via di fuga per il fintoappuntamentoTrishesco che fortunatamente e impensabilmente si rivelò essere la cosa più bella di quel ballo. Poteva dirlo con certezza anche se la serata era appena iniziata.
La reazione di sacco di patate in testa lo lasciò interdetto ma sinceramente compiaciuto. Osservò meglio la maschera e avrebbe detto che sembrava uno spaventapasseri abbastanza orrorifico. Non riusci' comunque a capire chi ci fosse nascosto, anzi nascosta visto la voce che ne uscì fuori. La risatina leggermente forzata e quel salve non gli erano nuovi nel tono ma comunque non riuscì ad associarne un volto. Si era ritrovato più volte a parlare con Agnes ma da qui a riconoscerle la voce coperta da quel sacco ce ne voleva. Pensò velocemente se ricambiare il saluto scoprendosi con la voce o far finta di niente mantenendo l'anonimato che sperava di mantenere.
Intanto il suo sguardo volò fra i vari tavoli cercando di capire dove avessero messo qualcosa contente alcolici. Il suo disappunto aumentò rendendosi conto che con la gente che arrivava la visibilità non era il massimo e probabilmente gli serviva un alleato per provare a recuperare qualcosa di più forte di una burrobirra.
Ma chi?
La sala si era riempita e gli sembrò di notare un paio di volti conosciuti. Vide anche Trish invischiata in una combriccola che comprendeva sicuramente Fara e qualche altra maschera fra cui riconobbe TomErgolton. Non la invidiò per niente anche se improvvisamente sentì l'impulso ad andare da quella parte. Tornò a concentrarsi sul problema attuale principale. Trovare un alleato. Non sapeva come fare e pensò di provare a scovare chi ci fosse sotto la maschera da spaventapasseri. Fece un paio di passi verso Agnes e iniziò con dei gesti ad attirare la sua attenzione. Prima la indicò con l'indice facendo spuntare una mano da sotto il mantello bianco e poi provò a simulare le lettere con le dita sperando che capisse il messaggio "chi sei?".
Avrebbe capito? O se la sarebbe data a gambe? Soprattutto non sapendo chi si nascondesse li sotto se la risposta fosse stata un nome a lui sconosciuto avrebbe tranquillamente girato i tacchi per poi cambiare colore all’abito sperando di non farsi notare successivamente.
 
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view post Posted on 10/11/2020, 11:21
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E chi avrebbe mai detto che serviva Halloween per far osare Skyle a vestirsi in modo decisamente fuori dal solito. Non aveva scelto un abito lungo, al contrario era decisamente corto ed attillato. Lo aveva fatto un po’ per protesta a Dolus, questo era da dire, rivoleva indietro come, probabilmente tutti gli studenti, la preside Kedavra, si sentiva l’influenza decisamente negativa che Dolus aveva sulla scuola. Era tutto più cupo da quando la scuola era sotto il suo dominio ed a Skyle proprio non piaceva. Una pixie, ecco da cosa aveva scelto di vestirsi per quella sera, ma una pixie un po’ piccante, anche se non volgare. Aveva un vestito senza spalline, che partiva direttamente dal seno, coprendolo completamente, il vestito attillato arrivava fino a metà coscia, ma la fine del vestito non era lineare, bensì a grossi triangoli. Non risultava volgare, perché la bionda prefetta, aveva ben pensato di abbinare un paio di stivali, dello stesso colore del vestito, che partivano proprio da metà coscia e finivano con un paio di tacchi non vertiginosi, ma neanche troppo bassi. Sul viso, la prefetta aveva una maschera, sempre del colore del vestito, che per i meno attenti non avrebbero permesso di capire chi fosse. I lunghi capelli biondi e mossi, ricadevano morbidi sulla schiena, scoperta per metà solo dal vestito. Le palpebre della bionda indossavano comunque un ombretto sui toni freddi del vestito e le labbra invece un rosato quasi neutro. L’accompagnatrice della prefetta, per quella sera, sarebbe stata la sua amica Cenwyn; Skyle non sapeva esattamente da cosa si sarebbe mascherata la sua amica. L’aspettò in Sala Comune, per andare assieme all’ingresso. Una volta arrivate all’entrata, Skyle avrebbe mostrato il suo invito a chi di dovere, per poi fare il suo ingresso nella Sala Grande, assieme alla sua amica rossa, sotto braccio.
-Berrei qualcosa se non fosse che non riesco ad ingoiare assolutamente nulla, perciò...che ti va di fare Cen?-
 
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view post Posted on 10/11/2020, 23:03
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Giovanna d'Arco aveva una missione: liberare la Francia dagli inglesi che, detta in altri termini, poteva significare liberare Hogwarts dai Negromanti. Non c'era ingenuità nel porsi un obiettivo tanto ambizioso ma, nei suoi anni di militanza tra gli Auror, Luna aveva maturato un certo spirito di combattimento che l'aveva portata ad essere più determinata di quanto lei stessa non avrebbe detto fino a qualche tempo prima. Se durante la gravidanza aveva temuto che la nascita di sua figlia l'avrebbe portata a ritirarsi, la consapevolezza di volerle assicurare un futuro migliore aveva indotto l'anglo-parigina (più parigina che anglo) a trovare una motivazione in più per dare il proprio contributo all'esercito.
Dunque per la serata di Halloween aveva deciso di indossare un abito lungo fin quasi alle caviglie, dorato e che sembrava riprodurre a tratti un mosaico bizantino, a tratti l'armatura di un cavaliere. Il taglio era piuttosto semplice e non presentava scollature, anzi si chiudeva al collo e si dispiegava in un paio di maniche leggere, che le solleticavano i gomiti. Per quella serata Luna decise di sacrificare un po' della sua vanità a vantaggio di un abbigliamento più pratico, visto ciò che sarebbe potuto accadere. Tuttavia sul petto troneggiava una rappresentazione della santa di blu vestita e circondata da fiamme che la lasciavano del tutto indifferente: sul rogo si bruciava e piangeva e molte donne avevano dovuto dimostrare in quel modo la propria virtù. Nondimeno scelse una rappresentazione diversa, più fiera. Alla testa portava una corona d'oro appariscente tanto quanto gli orecchini a forma di croce, grandi e appena un po' pesanti, anch'essi dorati. Indubbiamente accessori un po' pacchiani, ma d'altronde Giovanna era stata una contadina, per giunta analfabeta – e Luna non aveva mai optato per scelte estetiche particolarmente sobrie.
Raggiunto l'ingresso della sala la donna si guardò intorno e venne travolta dalle luci, dall'atmosfera e dalla musica delle Sorelle Stravagarie in grado di far danzare perfino le armature di Hogwarts. Se Hawkins non avesse aggiornato lei e i suoi colleghi su alcuni importanti sviluppi, quella sarebbe potuta sembrare davvero una serata splendida: si sarebbe intrattenuta con Miles e forse avrebbe perfino portato con sé sua figlia Jacqueline. Avrebbe gustato una qualche tartina e si sarebbe scatenata in pista esibendosi nella sua danza del Paiolo Zucchino o nella mossa della Balena Spiaggiata.
Lo sguardo invece passò in rassegna i presenti e cercò di identificarli, sebbene molti di loro indossassero una maschera. Indugiò per qualche attimo sul banchetto, soffrendo al pensiero di non potersi deliziare in alcun modo: era sempre stata una buona forchetta e aver dismesso un'abitudine di quel tipo continuava a sembrarle profondamente strano, ingiusto e innaturale.
Poi svolazzò con lo sguardo sul proprio marito e si domandò se Jacqueline stesse già dormendo: suo fratello Rupert le stava tenendo compagnia e forse aveva già previsto l'ora della nanna, anche se con lo zio la bambina tendeva ad approfittarsene e a giocare con lui finché non crollava sul divano.

–Buon Halloween, tesoro.

Guardò Pike negli occhi e cercò la sua mano, stringendola per un attimo che le sembrò eterno. Poi, dopo aver individuato alcuni dei suoi colleghi, avvicinò la maschera al suo volto, tenendola con la mano sinistra: richiamava il vestito ed era un vero e proprio mosaico sulle cromie dell'oro. Decise di camminare verso la parte destra della sala e percorrerla, avvicinandosi verso la band e cercando di rimanere concentrata mentre il cuore le tamburellava vivacemente nel petto.
 
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view post Posted on 11/11/2020, 01:09
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Dal punto in cui si era fermata insieme alle altre tre caposcuola, Libella riusciva ad avere una piena visuale dell’intera Sala Grande. Da molto tempo non si respirava aria di festa in tutta la scuola e per quanto gli studenti cercassero di adattarsi a quella strana quotidianità, in alcuni casi era proprio difficile sollevare il morale. Le occasioni di convivialità erano ormai ridotte ai minimi termini e anche il clima in generale tendeva essere piuttosto pesante. Per quanto fosse strano, il Ballo di Halloween era forse la prima occasione dopo mesi che sembrava riportare una discreta normalità ad Hogwarts. Distratta dalle chiacchiere con le altre ragazze e dal complesso che si stava esibendo dal vivo, Libella non si accorse della maschera che si posizionò accanto a lei. Dovette girarsi verso sinistra per vedere al suo fianco un cavaliere oscuro che in total black, maschera compresa, sarebbe stato davvero difficile riconoscere se non per quei capelli ribelli e quel profilo del viso ormai familiare alla tassorosso. Dall’inizio della scuola, le occasioni da poter sfruttare per trascorrere del tempo insieme erano diventate sempre meno e i due passavano intere settimane vedendosi ormai solo durante le lezioni. Avrebbero quindi approfittato di quell’evento per trascorrere del tempo in modo alternativo.
Sorrise di fronte a quell’inchino che Xavier rivolse alle ragazze seguito da un gesto riconducibile a un baciamano che la vedeva protagonista. Libella afferrò quindi l’estremità del vestito con la mano libera e ricambiò quel gesto galante con un inchino al suo cavaliere. Con il passare dei mesi aveva imparato a conoscerlo un pochino e aveva capito che lui era semplicemente spontaneo e amava il galateo, forse anche per l’impronta educativa ricevuta in famiglia durante i primi anni della sua infanzia.
Si trovò a stringere la presa tra le loro mani, prima che Xavier la lasciasse andare del tutto e quando lui si avvicinò per sussurrarle all’orecchio Libella si sentì stranamente a suo agio, nonostante fosse in presenza delle altre spillate.
Grazie. E devo dire che questo completo ti dona!
Ed era la verità. Vedere il serpeverde in abiti eleganti lo rendeva ancora più interessante…
Quando Xavier si rivolse a Fara chiedendole qualcosa in merito al suo accompagnatore, Libella si voltò verso l’amica con sguardo curioso. Era comprensibile che ognuna di loro avesse un accompagnatore ad attenderle per la serata, altrimenti non si sarebbe spiegata la fuga di Trish di poco prima e il fatto che, poco prima dell’arrivo del Betrand, la caposcuola nei panni del fondatore dei serpeverde era tornata da loro con le guance stranamente più arrossate. Di certo non poteva essere per la fretta di volerle raggiungere, dato che comunque, avrebbero avuto più o meno tutta la serata per poter continuare i loro discorsi in sospeso. Una mezza idea, data anche da alcuni avvenimenti a cui aveva assistito, si era palesata nella sua mente, ma non avrebbe mai messo a disagio Trish… sarebbe stata una decisione della caposcuola a rivelare i suoi retroscena. Comunque Libella percepiva che il suo sesto senso non stava mentendo… la Andersen nascondeva qualcosa e anche Fara.
Mentre ormai tutti aspettavano una risposta dalla Daisy, Libella con nonchalance aveva appoggiato la sua schiena verso Xavier portando le sue braccia ad avvolgerla proprio mentre una Trishazar aveva invitato a ballare Farawena. Il tutto iniziava ad arricchirsi di una sfumatura ironica, quando al loro cospetto si avvicinò un Tom Hamilton, conosciuto più che altro di nome per aver partecipato a una delle Arene del Preside Dolus e per altri avvenimenti passati, eccessivamente… geloso (?), tanto da scambiare con convinzione Trish per un ragazzo… Una risata trattenuta a stento si fece strada sul viso della giallo nera, che osservando la scena impiegò davvero poco a fare due più due…
Suvvia… Tom, giusto? Non fare il guastafeste e regala alla tua dama il tempo per un ballo con un Fondatore… Sono sicura che poi lei sarà tutta per te…
Disse con un tono divertito e malizioso allo stesso tempo, facendo passare in rassegna con il suo sguardo i volti degli altri presenti, soffermandosi qualche secondo in più verso la bronzo blu, alla quale Libella avrebbe regalato anche un’occhiata indagatrice, ancora più sorpresa di quella manifestazione di affetto che Tom aveva dedicato alla corvonero.
Appena il grifondoro si allontanò, Libella vide Xavier allungare la sua mano e invitarla per un ballo. Libella non era mai stata a un ballo e senza considerare le varie lezioni di danza che aveva preso da bambina, non sapeva ballare. Aveva orecchio per la musica e anche il senso del tempo e del ritmo, ma era piuttosto sicura di non saper ballare un semplice lento da sala. In tutto ciò però doveva ammettere che un po’ci stava sperando in quell’invito non tanto per il ballo in sé, quanto piuttosto per potersi staccare qualche minuto dal resto del gruppo, che sicuramente avrebbe rivisto più tardi. Avrebbe seguito Xavier nel mezzo della Sala Grande e prima di iniziare a muoversi a tempo di quel lento, avrebbe delicatamente intrecciato le sua braccia dietro il collo del suo accompagnatore.
Quindi Fara e Tom eh…
Nonostante la musica risuonasse nell’intero locale del castello, Libella cercava di mantenere un tono di voce udibile solo dal verde argento.
E dimmi un po’, caro Bertand… anche tu sei geloso come Tom?
Per quanto potesse, data la presenza della maschera, Libella cercò di guardarlo dritto negli occhi, mentre con la mano destra liberata dalla presa dietro il collo si premurò di sistemare il solito ciuffo ribelle che ogni tanto cadeva sul viso del suo cacciatore.
 
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173 replies since 31/10/2020, 18:06   11188 views
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