| Un sorriso impertinente si fece largo sulle sue labbra e, facendo molta, moltissima, attenzione forse si sarebbe visto un leggero rossore colorare le gote di Vivian Deòir. No, non era dovuto ad una cipria mal applicata, ma alle parole del damerino dalla camicia rossa. Erano un noi? Lei non intendeva quello! Non lo intendeva, giusto? Fortunatamente, la scozzese non ebbe molto tempo per collegare le sinapsi e sfornare una risposta, visto che si ritrovò ben prima del previsto nella stretta delle braccia di Alexander. Avrebbe potuto sentire il calore del ragazzo e del suo impeccabile completo sulla pelle nuda – era sicura che ad un certo punto sarebbe morta di freddo, ma altrettanto certa che avrebbe trovato il modo di scaldarsi. Senza preavviso, il concasato aveva deciso di stringerla a sé e di poggiare le labbra sulle sue, davanti a tutti. Non era ben consapevole del perché, ma Vivian aveva sempre pensato a quella loro strana storia come qualcosa di segreto, forse per via dei luoghi appartati in cui si erano incontrati prima di quella sera. In effetti, però, perché doveva essere un segreto? Con un’euforia tutta nuova e da scoprire, ricambiò dunque il bacio del suo accompagnatore, portando le dita delle mani ad incrociarsi dietro al collo di lui. Dovevano essere bellissimi a vedersi e la Deòir era certa che fossero i più fighi della Sala Grande. << Grazie per avermi bruciato le chance di provarci con altre persone questa sera>> - bisbigliò all’orecchio del Grayson, non appena le labbra si staccarono da lui e si arricciarono in una smorfia impertinente. Senza nemmeno lasciargli il tempo di rispondere, però, avrebbe nuovamente riportato il viso a pochi centimetri dal suo, puntando le iridi di ghiaccio nel mare blu dei suoi occhi e strappandogli un altro bacio. Non le interessavano gli altri ragazzi presenti, non quella sera. << Sono sicura che troveremo un’aula libera>> - sorrise, maliziosa. Alexander non si stava certo riferendo a qualche ripasso in vista dei M.A.G.O. ma la mora non vedeva l’ora di passare di nuovo qualche ora in sua compagnia, da soli. Per il momento però, sentendosi così bella e a braccetto del pallone più gonfiato e dannatamente attraente di Hogwarts, voleva solo mettersi un po’ in mostra e sbuffò al commento di Alexander, che aveva centrato in pieno la questione ma a cui non avrebbe mai dato ragione. << Non posso bere nulla. Sai, c’è questa malattia stranissima che dilaga ad Hogwarts…>> - lo avrebbe preso in giro, stringendo la presa sul braccio e concedendosi una risata cristallina. Dove aveva vissuto il concasato? Era abbastanza sicura che fosse anche lui affetto dal Morbo Bianco, come la maggior parte degli studenti, ma era decisa a scherzarci su e a non permettere a niente di rovinarle la serata, nemmeno al fatto di non poter trafugare alcolici. << Però credo sia comunque importante per tutti potermi ammirare, quindi andiamo>> - sentenziò, spingendo il ragazzo a seguirla e ancorandosi al suo braccio. Attraversando la Sala, Vivian avrebbe osservato i primi temerari già scesi sulla pista da Ballo, tra i quali avrebbe riconosciuto Erick e una meravigliosa riproduzione di Salazar Serpeverde che ballava con una maestosa Rowena. Ci mise poco a comprendere che le Caposcuola avessero deciso di travestirsi da Fondatori e trovò l’idea leggermente audace ma adorabile. << Quella è Trish! Si sono vestite tutte da Fondatori!>> - trillò, tirando la manica di Alexander come una bambina che vuole mostrare al papà gli elefanti dello zoo. Se la bionda avesse incrociato il suo sguardo, Vivian le avrebbe rivolto un saluto con la mano, sperando che magari, terminato il suo ballo con Fara, avrebbero avuto tempo di scambiare due chiacchiere. Arrivati, intanto, nei pressi del tavolo imbandito di ogni leccornia, la Deòir si rattristò per un attimo per il fatto di non poterne godere ma, al contempo, non mangiare né bere stava mantenendo il suo fisico perfetto per il vestito che aveva indosso e poi faceva molto donna non abbuffarsi, no? Alzando lo sguardo, non poté che riconoscere il proprio Responsabile più mascherato del solito e, dopo aver rivolto uno sguardo complice ad Alexander, decise che si sarebbe divertita avvicinandosi all’uomo. << Buonasera Professore! È un… pirata?>> - avrebbe chiesto, incerta sul travestimento assurdo del Docente. << In ogni caso direi che spicca decisamente sugli altri. Lei balla, Professore?>> - avrebbe continuato, impertinente.
|