Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Ballo di Halloween - Apertura delle danze, Ballo in Maschera

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Fara Daisy
view post Posted on 1/11/2020, 12:54 by: Fara Daisy
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In un periodo così scombussolato della sua vita, Fara mai avrebbe pensato di dare tanta importanza all'Evento di Halloween annunciato con diverse settimane di anticipo prima del grande giorno. Non era un impegno lavorativo, aveva poco a che fare con la sua carriera scolastica, stonava molto con il periodo che correva. Eppure, forse, un ballo in maschera in occasione di una festa così sentita in territorio scozzese e non solo, era proprio quello di cui gran parte degli abitanti del castello aveva bisogno. Fara compresa.
Aveva passato ore, quella mattina, ad esercitarsi a camminare correttamente su quelle parvenze di tacchi che le sostenevano i talloni: vertiginosi a parer suo, ma sicuramente "comodi" per chi vi era abituato e ne aveva familiarità come il succo di zucca a colazione. Eppure, nonostante la Daisy avesse provato e riprovato a trovare l'andatura giusta con indosso quelle scarpe fino a ritenersi quasi soddisfatta dei risultati ottenuti, le gambe le tremavano lo stesso. Era sicuramente merito dell'emozione, appunto, di tutt'altra origine. I preparativi per quel ballo erano stati più lunghi di quanto si sarebbe aspettata, infatti.
Tom era stato davvero gentile ad invitarla in modo così tempestivo, in pratica prima ancora che il preside Dolus le avesse recapitato l'invito ufficiale. Ma a sorprenderla ancora di più, era stata la lettera della serpeverde Trish, arrivata come un fulmine a ciel sereno appena qualche giorno dopo. Fin da subito, Fara ne era rimasta affascinata e non aveva esitato a sposarne la causa. Quel giorno, infatti, le Caposcuola delle quattro Case avrebbero potuto mettere in pratica -o meglio, dare sfoggio di- quel piccolo gesto simbolico che tra di loro avevano deciso, sotto proposta della verde-argento, che però nascondeva un mondo di significati e di intenzioni dietro. Per questo a Fara tremavano le gambe, quel trentun ottobre di un anno particolarmente frenetico. Perché per la prima volta si sentiva di poter far parte di qualcosa di più grande senza svilirsi di fronte a persone di valore di gran lunga maggiore, senza preoccuparsi di non arrancare abbastanza per raggiungere il livello altrui. Per la prima volta avvertiva la sicurezza di avere ragazze come lei al suo fianco, la garanzia silenziosa delle quattro Case unite, ed era una sensazione talmente bella da sperare che tutta Hogwarts potesse assaporarla anche solo per un istante con quel gesto simbolico. Sarebbero state nascoste dalle maschere, sì, ma i loro costumi semi coordinati non avrebbero lasciato spazio a dubbi.
La corva aveva rimuginato a lungo su come dare l'idea di fare riferimento alla fondatrice bronzo-blu di Hogwarts. La soluzione che aveva trovato, poi, era molto simile a ciò che i Corvonero avevano proprio al centro della loro Sala Comune, avendo cercato di riprodurre più caratteristiche possibile della statua di Lady Rowena. Oltre alle scarpe scure rialzate di qualche centimetro e perfettamente tirate a lucido, per mantenere il dresscode e lo stile di un'epoca che risaliva ad almeno mille anni prima, Fara optò per un abito in velluto color blu notte che le scendeva fino alle caviglie, dove i dettagli della stoffa dello stesso colore che si stringeva in vita come se fosse trattenuta da un elastico si notavano ben poco, rispetto a quelli che facevano contrasto dal tessuto blu con dei nastri e delle cuciture color bronzo all'altezza dei gomiti dove le maniche si allargano in una lunga forma a campana ed al bordo inferiore dell'abito, dove del simil pizzo sempre color del bronzo le sfiorava le scarpe. Lì dove di solito Fara indossava la Spilla da Caposcuola, su quell'abito che era ben lontano dell'uniforme scolastica, Fara aveva fatto apporre di proposito un ricamo -con un filo dalle sfumature bronzee, inutile dirlo- che riproduceva un'elegante R di piccole dimensioni, ma ben distinguibile anche ad uno sguardo distratto. Esattamente come avevano fatto anche Libella, Trish e Mouna sui loro costumi, ognuna con l'iniziale del fondatore della propria Casa. Un piccolo fermaglio che riproduceva il famoso Diadema Perduto si notava in cima alla testa tra le ciocche scure di capelli. Le due ciocche che di solito contornavano il viso della Daisy, sempre troppo scompigliate per i suoi gusti, quel giorno erano state spazzolate e fissate dietro la nuca in un'acconciatura semplice ma ordinata. Infine, l'accessorio più importante sarebbe stato di sicuro la maschera che, per l'occasione, aveva riempito di piume finte di aquila e di corvo, dove sfumature brune si alternavano a quelle più nere.
Per avvicinarsi ai cancelli e passare i controlli, Fara aveva dovuto rimuoverla per qualche secondo, lasciando modo al controllore di poter notare il colorito pallido del suo volto enfatizzato dalla cipria bianca e dalla tinta labbra blu scuro in netto contrasto con la pelle. La Daisy aveva sperato, così, di dare l'idea di un antenata vissuta molti secoli prima, quella parvenza di morte e macabro che non poteva mancare la notte di Halloween.
Prima di consegnare il proprio invito nominativo, Fara raggiunse le altre Caposcuola, rivolgendo loro un sorriso non appena le riconobbe. Si concesse qualche secondo per ammirare i loro costumi e tornò a provare quel brivido di piacere nel constatare tutti gli elementi in comune che erano stati rispettati. I Fondatori erano lì.
-Il buon gusto è evidentemente rimasto, vi faccio i miei complimenti- rispose a Trish ma rivolgendosi al contempo a tutte e quattro.
"Rischieremo di risultare presuntuose" era una problematica che era sorta in via di organizzazione, ma lì sul momento sembrava tutto passato in secondo piano mentre le quattro ragazze si avviavano in fila verso l'ingresso di Hogwarts per fare, insieme, il loro ingresso in Sala Grande. La bronzo-blu non seppe, in un primo momento, se aspettarsi tutti gli occhi addosso o se invece la gente fosse completamente presa dal Preside che si accingeva a fare in suo discorso o dalle Sorelle Stravagarie poco più dietro alle sue spalle. Con poche parole di benvenuto che non si sprecarono di certo tra le pareti della Sala Grande imbandita a tema, la voce del Prside lasciò presto posto alla musica lenta di sottofondo. Fara avrebbe accennato ad un commento a bassa voce alle tre compagne che si trovavano accanto a lei, riguardo il travestimento di Dolus. Un medico della peste, sul serio? In un periodo del genere? Che sorta di ironia è??
Evidentemente, l'ironia della notte più macabra ed imprevedibile dell'anno.
 
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