Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Slanderous II

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 30/10/2020, 16:50
Avatar

†Doomsday†

Group:
Member
Posts:
4,269
Location:
Winchester

Status:


Aveva atteso la fine della giornata per recarsi a parlare con Morgana da Mielandia. Non avendola trovata al Serraglio Stregato, quel sabato lasciato in affidamento a Libella, la sua aiutante, aveva intuito che potesse trovarsi a Hogsmeade tra dolciumi e leccornie di ogni genere, nel mondo colorato di Sesy Riddle. O, almeno, lo sperava, considerando che giusto qualche giorno prima le aveva fatto sapere che sarebbe passata; inoltre, avevano anche qualcosa di estremamente importante di cui parlare. Aveva posto il lucchetto sulla porta di Accessori circa mezz'oretta prima del previsto per potersi recare con calma in Scozia via camino, consapevole che altrimenti non sarebbe riuscita a incrociare la collega. Il Cavillo incriminato sempre stretto tra le dita: almeno per quella giornata poteva dire che la notizia non aveva leso particolarmente i suoi affari, forse perché ancora non si era diffusa abbastanza. La redazione di quell'insulso giornaletto l'avrebbe pagata cara se fosse accaduto qualcosa. La differenza di temperatura tra la città e il piccolo paesino settentrionale fu evidente una volta che la Bionda Minaccia mise piede oltre le porte dell'Ufficio Postale, diretta verso la sua meta, stringendosi nel cappotto pesante e aggiustando la presa sul pomello del bastone, la mano fortunatamente guantata e protetta dal freddo autunnale. Spinse con cautela la porta, sentendo il calore che caratterizzava il negozio di dolci più famoso del Regno Unito, avvolgerla immediatamente e i colori sgargianti sugli scaffali ferirle gli occhi. Non si fermò a osservare i cibi esposti, consapevole di poterli assaporare per via della malattia che l'aveva colpita e dirigendosi rapida verso il balcone, ignorando le scale che portavano al pian superiore. L'orario di chiusura era ormai prossimo e non aveva nessuna intenzione di rompere le scatole più del necessario. Se avesse trovato Morgana ad attenderla dietro il bancone, avrebbe sorriso, sebbene non profondamente: una semplice linea dritta con gli estremi all'insù. Ciao. Come promesso eccomi. Avrebbe cominciato il discorso, partendo dalle cose belle – come le dieci Cioccorane che aveva intenzione di acquistare nella speranza che le permettessero di concludere l'Album. Vorrei dieci Cioccorane e qualche minuto del tuo tempo. Se preferisci posso aspettare che chiudi. Avrebbe quindi affermato, cercando di scaricare la tensione battendo ritmicamente il piede sinistro contro il pavimento, tentando comunque di risultare il più silenziosa possibile. Indipendentemente dall'eventuale scelta della collega, avrebbe concluso per prima cose le transazioni finanziarie, intascando il bottino che non avrebbe potuto mangiare, ma che avrebbe finito per offrire a qualche fortunato studente che avesse incrociato il suo cammino in una giornata felice. Non di certo quella. Solo una volta concluso il tutto, e giunto il momento di parlare, la strega avrebbe estratto l'infamante articolo sul suo conto per mostrarlo alla rossa in modo che potesse leggerlo. Ovviamente non so di cosa stiano parlando e non capisco perché ci sia il tuo nome. Avrebbe rotto il silenzio, incapace di distogliere lo sguardo dal viso della ragazza, in modo da potervi leggere ogni emozione che vi fosse transitata. Sperava di individuare confusione, o non era certa di come avrebbe potuto reagire. Ho intenzione di procedere per vie legali contro questi escrementi di Erumpent, ma per farlo ho bisogno del tuo aiuto e di conoscere anche il tuo punto di vista. Credo che possiamo – uhm – possiamo definirci amiche? Lo aveva posto come una domanda, incerta nell'esplorazione di un territorio per lei inedito e ansiogeno come quello dei rapporti più stretti di meri conoscenti. E' impossibile che con queste informazioni tu sia andata dal Cavillo. E' ridicolo, loro sono ridicoli. Esalò una risata, sempre più convinta di volerli rovinare e che nulla avrebbe potuto ostacolarla.
 
Top
view post Posted on 1/11/2020, 21:46
Avatar

Ella distrugge per ricreare


Group:
Insegnante
Posts:
4,315
Location:
Inverness, Scozia.

Status:


Mielandia, come il resto della Comunità Magica, non stava affatto attraversando un buon momento. Morgana non ricordava di aver mai trascorso ore tanto silenziose all'interno della Bottega dello Zucchero: la campanella in rame all'ingresso aveva tintinnato sì e no tre volte nell'arco di tutto il pomeriggio e le piccole teste dietro il bancone, in assenza di clienti, sembravano aver perso il loro tipico entusiasmo canoro. Insieme ai Pub di Hogsmeade e Diagon Alley, l'attività di Sesy era stata duramente colpita dal Morbo Bianco e la strega del numero venti, abituata da moltissimi anni a viverla in maniera frenetica, non riusciva a fare a meno di osservarne gli scaffali con aria piuttosto malinconica. Con i gomiti ormai malamente poggiati sul bancone e la noia a pervaderle anche la più microscopica delle doppie punte, la Capitana di Serpeverde aveva cercato di ammazzare il tempo - onde evitare che negli ultimi minuti di apertura fosse lui a ucciderla per primo - organizzando l'ultimo incontro con Julius Blaine all'Ospedale San Mungo. Il ragazzo, dopo un'intensa serie di visite riabilitative, sembrava essere finalmente giunto alla fine del suo percorso e al massimo della ripresa auspicabile. S'una pergamena di fortuna, quindi, la Guaritrice si era annotata alcuni degli esercizi finali a cui avrebbe voluto sottoporlo per accertarsi che fosse in grado di cavarsela da solo e senza ulteriori aiuti da parte propria, sperando che spostare la propria attenzione altrove le potesse permettere di trascorrere il resto della giornata senza avere l'impressione di averla totalmente sprecata.
Fu allora, tra una riflessione medica e l'altra, che la porta vetrata si spalancò costringendola a sollevare lo sguardo dai propri appunti; accompagnata da un gelido spiffero di vento, Ashleigh si avvicinò alla propria postazione animandole inevitabilmente il pomeriggio. Gli angoli delle proprie labbra si sollevarono verso l'alto ancor prima che il proprio cervello potesse effettivamente comandare loro di farlo e le pergamene vennero accantonate in meno di un secondo. «Ciao Ashleigh, benvenuta! - Nonostante immaginasse il motivo della sua visita da un precedente incontro, l'Aiutante allungò in sua direzione una copia del Listino Prezzi.
La collega Giornalista fu molto sbrigativa nelle sue richieste, Morgana non riuscì a capire se quel comportamento fosse semplicemente dettato dalla fretta - dal momento che da lì a poco la bottega avrebbe chiuso al pubblico - oppure da una giornata no, ma le sue successive parole, e la serietà con cui vennero pronunciate, le fecero intendere che l'avrebbe saputo presto. - Certo, nessun problema. Ti prendo le Cioccorane e poi usciamo insieme. - Cercò di non far trapelare la propria confusione e, sistemato sul bancone uno dei sacchetti di carta recante il logo di Mielandia, la strega recuperò le dieci rane di cioccolato da un espositore non molto distante. Lasciati scivolare i prodotti nella busta le comunicò il totale. - Se non ti serve altro sono 10 Galeoni.» Un conto molto rapido ma che, per un istante, qualcosa dentro di sé sperò le portasse via un po' più di tempo. Allungato il tutto in sua direzione, l'ex-Serpeverde controllò che tutti gli scaffali fossero in ordine e recuperò il proprio cappotto scuro invitando la bionda a precederla verso l'uscita. Le luci di Mielandia si spensero, la porta le si richiuse alle spalle e la propria attenzione venne totalmente rapita dalla copia del Cavillo tra le mani della Meister. Le iridi cerulee della scozzese si trascinarono rapidamente sul contenuto dell'articolo mostratole e, leggendo le parole che le erano state messe in bocca, inarcò il sopracciglio sinistro con fare alquanto infastidito.
«Spero tu non creda a queste stronzate.» Esclamò di getto, risollevando lo sguardo su di lei. Aveva da poco comprato una nuova scopa da Accessori e di certo non si sarebbe affidata al negozio in questione se avesse assistito a ciò di cui quelle righe parlavano, oltretutto - essendo una Giornalista - non avrebbe sicuramente regalato la notizia al nemico senza occuparsene in prima persona. Innervosita dal fatto che il proprio nome fosse stato utilizzato per dare maggiore credibilità a quelle accuse, e che la cosa potesse minare il principio di rapporto tra le due streghe, annuì con determinazione di fronte alle intenzioni di Ashleigh. Presa in contropiede dalla sua domanda, dal momento ch'era riuscita a utilizzare quella definizione una sola volta nella vita, sorrise con la stessa incertezza che quelle parole si erano trascinate dietro e preferì concentrarsi sulla questione Cavillo. «Possiamo dire così. - Si limitò a dire, sincera. - Conta pure su di me, come hai intenzione di muoverti? - Riconsegnò l'articolo a lei, intenzionata a non posarvi lo sguardo un secondo di più, poi cercò di essere subito d'aiuto. - Io non ho sentito di nessuna caduta dovuta a qualcosa di diverso da una bolidata e nemmeno di squadre sconfitte che hanno denunciato problemi alle scope, sono certa che Hawkins abbia contatti con arbitri che possono confermarlo.» Fu la prima cosa che le venne in mente ma sicuramente, controllando i registri del Sesto Livello, si sarebbe potuto risalire alle scope esaminate entro le tempistiche dichiarate dall'articolo per smentirlo.

Figurine estratte:
19 - Fulbert il Fifone
43 - Hengist il folletto dei boschi
8 - Elfrida Clagg
50 - Beaumont Marjoribanks
5 - Artemisia Lufkin
49 - Dunbar Oglethorpe
7 - Cornelius
2 - Mirabella Plunkett
15 - Burdock Muldoon
59 - Cassandra Vablatsky

Estrazione extra per Figurina del mese:
40 - Leopoldina Smethwyck


Edited by Morgana Celebrian - 1/11/2020, 22:22
 
Top
view post Posted on 2/11/2020, 15:24
Avatar

†Doomsday†

Group:
Member
Posts:
4,269
Location:
Winchester

Status:


Certo che no. Rispose stancamente Ashleigh, sebbene la domanda di Morgana fosse apparsa anche ai suoi occhi piuttosto retorica. Se avesse mai potuto dubitare di qualcosa, parlare con Laurie aveva fugato ogni dubbio. Certo, in un primo momento, presa dalla rabbia e dalla vergogna di essere schiaffata in un articolo con connotazioni negative, alcuni pensieri malevoli avevano fatto capolino nella sua mente, prontamente messi a tacere dal raziocinio – fortunatamente preponderante nella sua vita. Attese che la collega le riconsegnasse quel pezzo di carta straccia e lo rimise in tasca; il maneggiarlo così tanto lo aveva inevitabilmente stropicciato oltre l'accettabile, ma le infamanti lettere d'inchiostro non accennavano a modificasi. Stai andando a casa? Vuoi che facciamo la strada assieme, così non stiamo qui fuori come due deficienti? Ridacchiò. Il numero quattro e il numero venti erano a poche porte di distanza, la strada sarebbe stata la medesima. Se avesse avuto risposta affermativa avrebbe preso a passeggiare lentamente verso quella loro direzione comune. Onestamente non ho ancora deciso, Laurie mi ha proposto una lettera di smentita da parte sue nel prossimo numero della Gazzetta, ma a dirla tutta non me la sento di coinvolgere Sesy e la redazione in una faccenda personale, tanto più che il genio che ha scritto questa roba – disse, evidentemente riferendosi all'articolo che stringeva nella tasca – potrebbe sputare illazioni anche sul mio ruolo da Giornalista, come se avessi sfruttato la mia posizione per avere quell'articolo. No, non me la sento. Pensavo però di far partire una campagna pubblicitaria sulla sicurezza, sia sul Profeta che magari sul Settimanale, ma devo ancora ragionarci bene. Fece una pausa sollevando lo sguardo al cielo, felice che l'inverno stesse finalmente giungendo e che il cielo della sera scozzese fosse così nero, così profondo. Per quanto riguarda la calunnia penso che andrò per vie legali, una diffida per una smentita sul loro prossimo numero o una denuncia; o entrambe, non lo so ancora. Stasera invierò un gufo prendendo contatto con un Magiavvocato e deciderò il da farsi. Sbuffò. Alcuni elementi di tutta quella storia avevano davvero dell'incredibile. Si fermò in mezzo alla strada, rivolgendo al sua completa attenzione all'amica. Morgana, ho il negozio da poco più di due mesi e questi parlano di novantanove giorni. Non sanno neanche fare i conti! L'incalzante nervosismo era dovuto più che altro al rendersi conto di dover perdere tempo, denaro e sanità mentale dietro a una sciocchezza, per colpa di qualcuno che un bel giorno non aveva avuto alcunché di meglio da fare se non calunniarla. Un qualcuno che avrebbe perso il lavoro – di questo ne era convinta –, ma che comunque le stava dando del filo da torcere. Credo, si, credo che scriverò a Eustass che oltre a essere Testimone della Difesa è, come hai detto tu, arbitro, ma anche Auror, il capo se non sbaglio ora che Kedavra è – è in Ospedale. Spero che accetti il caso e che non faccia troppo lo stronzo. Anche se ormai abbiamo gli anticorpi. Ridacchiò riprendendo l'eventuale camminata al fianco di Morgana. Attese in silenzio qualche momento, per dare modo all'interlocutrice di processare la parole appena pronunciate e, nel caso, commentarle. Avrebbe atteso un momento di pausa, un silenzio, prima di proseguire. In ogni caso se ci sarà un processo avrò bisogno della tua testimonianza come quella di Laurie, so di chiederti molto, ma se potessi evitarlo lo farei volentieri. Concluse, voltando lo sguardo verso la rossa, certa che, almeno da quel punto di vista, sarebbe stata ampiamente in grado di tanquillizzarla.
 
Top
view post Posted on 17/11/2020, 12:48
Avatar

Ella distrugge per ricreare


Group:
Insegnante
Posts:
4,315
Location:
Inverness, Scozia.

Status:


Annuendo alla proposta di Ashleigh, la scozzese si strinse nel cappotto e prese ad allontanarsi dalla Bottega dello Zucchero per incaminarsi verso il borso abitato. «Mh, concordo con te. L'intervento della Gazzetta potrebbe passare come un tentativo di fare della visibilità grazie a una notizia che, seppur falsa, è stata trattata per prima da altri. - Probabilmente il Cavillo sarebbe stato capace di tirare fuori un articolo sull'invidia della Redazione gestita da Sesy. L'idea della campagna pubblicitaria, però, non era male e mostrò la propria approvazione con un cenno del capo, poi seguì istintivamente lo sguardo della Custode di Hogwarts. Provò a mettersi nei suoi panni e, a dimostrazione di quanto le esperienze delle due streghe potessero definirsi simili, non le risultò affatto complicato. Se avessero accusato il Serraglio Stregato di vendere Creature Magiche di contrabbando probabilmente avrebbe dato di matto, senza riuscire ad affrontare la situazione con la calma - e la fiducia nei propri confronti - dimostrata dalla bionda. - Il minimo che tu possa fare è far spendere loro tutti i Galeoni guadagnati con la pubblicazione dell'articolo in Magiavvocati e processi.» Concordò, quindi, con il suo piano d'azione e pronunciò quelle parole con una certa rabbia, ancora calata nelle vesti della collega e fissa sul pensiero che una cosa simile avrebbe potuto colpirla in prima persona.
Il modo in cui la Meister chiamò il proprio nome ebbe il potere di trasmetterle tutto il mix di nervosismo e stanchezza a cui la questione doveva averla costretta, la Capitana di Serpeverde cercò di rivolgerle uno sguardo comprensivo e che la facesse capire di poter contare sul proprio supporto; così come su quello del loro ex Responsabile. Nonostante la Casa a cui entrambe erano appartenute fosse famosa per la straordinaria capacità di sopportare - e sopravvivere - alle numerose sfuriate in stile Hawkins, la strega del numero venti aveva avuto occasione di spiare attraverso la serratura di un altro lato dell'uomo ed era certa che non avrebbe lasciato una Serpe nei guai; non una come Ashleigh. «Sono certa che ti aiuterà, credo che in fondo ci voglia bene.» Un'affermazione piuttosto coraggiosa ma sicuramente utile a smorzare il clima carico di frustrazione che, giustamente, l'ex concasata si trascinava dietro come un lungo mantello calato sulle spalle.
L'idea di sedere dal lato opposto della propria poltrona al Wizengamot non la entusiasmava, doveva ammetterlo, ma le aveva dato completa disponibilità e Morgana non era di certo il tipo di persona che si rimangiava la parola... così come la Meister, almeno secondo l'opinione che aveva sempre avuto di lei, non era di quelle a cui piaceva chiedere aiuto. Forse fu quello, il coraggio dimostrato nell'ammettere di non poter risolvere la questione da sola, a spingerla a nascondere la propria incertezza; oltre alla strana empatia nei suoi confronti, ovviamente. Quando il suo sguardo cercò il proprio, la mano destra della scozzese si sentì in dovere di sostare per qualche secondo sul suo avambraccio, come a rendere chiaro ancora una volta di poterla considerare dalla sua parte.
«Li faremo a pezzi.» Fu quasi un sibilo, basso ma incisivo abbastanza da rassicurarla sulla propria eventuale presenza in Aula. Una luce più soffusa, nel frattempo, sembrava aver inghiottito la High Street e i passi delle due ragazze le avevano condotte davanti ai primi vialetti domestici; la rossa di Inverness cominciò a trascinare lo sguardo sui vari numeri delle abitazioni, rendendosi conto solo in quel momento di non avervi mai fatto molto caso. Esattamente come succedeva in Scozia, per orientarsi non si serviva di una sola indicazione scritta e andava unicamente a memoria, sapendo in quale via girare ma senza conoscerne il nome.
«Ci teniamo in contatto, okay? Così mi aggiorni sugli sviluppi e mi fai sapere se posso fare qualcosa. - Le disse una volta raggiunto il suo domicilio. Quella farsa necessitava d'essere smantellata prima che avesse modo di degenerare ed era certa che l'amica non avrebbe perso un solo minuto del giorno, e probabilmente anche della notte, per farlo quanto prima. Assurdo come quella testata riuscisse a procurarsi così poche notizie da essere costretta a inventare. - Ciao Ash.» Concluse semplicemente, concedendosi un ulteriore pizzico di confidenza e strizzando l'occhio destro in sua direzione; poi proseguì verso casa propria.
 
Top
3 replies since 30/10/2020, 16:50   112 views
  Share