Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

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view post Posted on 11/10/2020, 20:34
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ঌ She the Fire


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Con l'impressione di non avere ancora sviluppato la pazienza necessaria a lavorare in una scuola, data la sua ormai scarsa tolleranza agli infantilismi, Auburn raggiunse la gufaia con un plico di lettere da spedire. Per la maggior parte si trattava di comunicazioni ai tutori, documenti della più generica natura e altre scartoffie compilate durante il giorno, ma tra queste figurava anche una lettera più lunga, destinata al Preside della scuola:


  Gentile Preside,

la contatto per informarla che la comunicazione affissa al campo di Quidditch, che invita tutti gli studenti a recarsi negli uffici della Direttrice del Personale e della Custode delle Chiavi e dei Luoghi per discutere di quanto avvenuto durante il più recente attacco alla scuola, è stato esposta di loro iniziativa e contrariamente al mio avviso.
Quando la Custode delle Chiavi e dei Luoghi mi ha scritto richiedendo un appuntamento congiunto con la Direttrice del Personale, per organizzare una strategia che andasse a smentire le dicerie su quella che chiamano la "congiura del silenzio", ho immediatamente reso disponibile il mio ufficio, così da prendere in esame le loro proposte e informarle della necessità di discutere la questione con lei, prima di procedere in alcun modo. In questa occasione ho spiegato loro che fosse necessario organizzare una linea d'azione ben ragionata, per far risultare la scuola coesa; l'impossibilità, da parte della scuola, di rilasciare dichiarazioni ufficiali su quanto avvenuto, dal momento che non ne siamo ancora in possesso; e la necessità di figure specializzate per il confronto con gli studenti e le relazioni con i genitori (proponevano di coinvolgere l'intero corpo docente in una sorta di ricevimento aperto, così che ognuno potesse rilasciare informazioni dal suo ufficio, in forma autonoma e individuale sia a tutori che a studenti). La totale mancanza di collaborazione dimostrata dalle Alte Cariche in seguito al nostro incontro mi preoccupa in larga misura, in quanto anziché attendere che io la contattassi e che un piano d'azione potesse essere elaborato correttamente e attuato attraverso i giusti canali hanno preferito ignorare la dirigenza, scavalcare la presidenza e agire immediatamente, come era stato sconsigliato loro di fare. Non so cosa sarebbe successo se avessero avuto accesso al registro tutori. A mio avviso, non c'era inoltre alcuna urgenza che possa anche solo in parte giustificare un tale comportamento, in quanto qualche giorno d'attesa, ora che sono passati mesi dalla notte dell'attacco, non avrebbe fatto la differenza.
La diffidenza dimostrata dai tutori in questi tempi è argomento di cui le avrei scritto personalmente qualche giorno fa, non avessi atteso le opinioni della Direttrice del Personale e della Custode delle Chiavi e dei Luoghi, ad oggi però la questione si è fatta più complessa dal momento che dovremo occuparci anche di iniziative personali che esulano dai ruoli di chi le sta attuando.
Quanto le avrei proposto è una richiesta ufficiale da parte della scuola di una ricostruzione dei fatti avvenuti al suo interno, inviata al corpo degli Auror ed eventualmente, se lo ritiene fattibile, al San Mungo, il cui esito possa poi essere divulgato ai tutori mediante una comunicazione che spieghi chiaramente come la scuola non si sia esposta perché ancora priva di dati ufficiali, e perché tutto il suo personale è stato oggetto dell'attacco, probabilmente di natura negromantica (il nostro punto di vista, in questo caso, è realisticamente da considerarsi inficiato). In caso questi dati non venissero rilasciati, la comunicazione ribadirebbe nuovamente la loro assenza.
Le altre Alte Cariche hanno proposto invece una comunicazione composta di rassicurazioni sulla nostra trasparenza e disponibilità al dialogo condita da informazioni raccolte personalmente, che io temo (soprattutto in mancanza d'altro) possa risultare ancora più sospetta, considerando che la si sta rilasciando in seguito a una serie di pettegolezzi. Hanno anche accennato alla possibilità di essere noi stessi dipendenti a ricostruire l'avvenuto, accogliendo inoltre testimonianze di studenti volenterosi di esprimersi, un'idea che mi trova fortemente contraria: in quanto dipendenti e diretti interessati non abbiamo alcuna competenza in materia e non è da escludere che le nostre versioni possano essere state inficiate durante l'attacco, né siamo formati per la gestione del trauma o per raccogliere testimonianze del genere senza commettere errori, senza considerare che ciò non risponde ad alcuna delle nostre figure professionali. Suggerisco di lasciare a chi di dovere le dichiarazioni, le ricostruzioni e le indagini, e di emettere comunicazioni quanto più attendibili (e certificate) possibile: se ora cedessimo alle accuse affrettandoci a dare informazioni o improvvisando rassicurazioni, ritengo che la scuola sembrerebbe colpevole di ciò che la si accusa, quando questo non è avvenuto. La mia opinione generale è che sia giusto indirizzare i tutori verso i referenti del caso, le autorità militari e sanitarie, anziché confermare l'idea che sembra essersi diffusa, ovvero che sia lecito aspettarsi dalla scuola in sé informazioni sull'accaduto.
Resto ora in attesa di conoscere le sue opinioni e istruzioni su come procedere, se fosse necessario posso anche inoltrarle gli scritti prodotti dalle Alte Cariche.
Nel frattempo le porgo cordiali saluti,


ঌAuburn
⋅ Dirigente di Hogwarts ⋅




La lettera, indirizzata a Irvine B. Dolus, venne affidata da Auburn a un gufo che avesse l'aria abbastanza sveglia, che guardò avviarsi prima di spedire anche tutte le altre missive che aveva con sé.
 
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