Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Inferi

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view post Posted on 7/10/2020, 11:55
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Udendo qua e là voci su un Sasabonsam a Hogwarts, Eleanor aveva drizzato le orecchie. Aveva captato qualche chiacchiera lungo Diagon Alley, poi da dietro uno scaffale di inchiostri nella sua bottega. Le dicerie parlavano di un Sasabonsam ferito, avvistato al limitare della Foresta Proibita.
Si era data appuntamento con Luna nel tardo pomeriggio, ritenendo utile che gli Auror svolgessero le loro ricerche sul luogo. Superati i cinghiali alati che vegliavano sui cancelli di Hogwarts, la giovane donna si diresse con ampie falcate in quella direzione. Rallentò, superando il capanno del Guardiacaccia per rivolgere un cenno della mano a Lestrange, se l'avesse visto impegnato in qualche attività lì attorno. Gli aveva scritto un Gufo appena il giorno prima, per avvisarlo delle proprie intenzioni. Non aveva perso troppo tempo a riflettere, temendo che l'affidabilità delle indicazioni fornite da quelle voci potesse scemare drasticamente con il passare dei giorni.
Tenendo lo sguardo fisso sulle alte chiome, si portò lì dove l'ombra fitta della Foresta ne delimitava i suoi confini. La diceria suggeriva di soffermarsi nei pressi del limitare della Foresta Proibita ed Eleanor si augurava che la creatura ferita non fosse nelle condizioni di inoltrarsi troppo, rendendo la sua ricerca più difficile su un raggio molto più ampio. Al tramonto, la Recluta estrasse la propria bacchetta in sorbo, puntandola verso l'interno della foresta.
«Lumos».
Prese ad avanzare lentamente, facendo scivolare attorno a sé la luce che illuminava la punta del suo catalizzatore. Di tanto in tanto si volgeva verso la Veterana Auror con lei, ma la sua attenzione illuminava il terriccio, le foglie autunnali cadute, il verdastro fitto della foresta, i tronchi attorno e davanti a lei, in alto i rami che si nascondevano nelle chiome. I suoi sensi erano in allerta, tentando di andare oltre gli scricchiolii e il sibilare della Foresta. Non sapeva in che condizioni potesse essere il Sasabonsam - di certo non era così coccoloso come poteva credere il CMC -, né se fosse ferito da quella notte o per altre situazioni. Procedette con la massima cautela, per non lasciarsi sfuggire un'ombra differente su un albero, un artiglio, una traccia di sangue, dei lunghi arti tra i rami o la creatura accasciata sul terreno.
Non era strano che una simile notizia di bassa attendibilità avesse sollevato malumori tra i genitori degli studenti, specialmente in quel momento delicato, ove la minima incertezza pesava come cento passi falsi. Non era neppure strano che qualche notizia strampalata circolasse: un Sasabonsam sotto il sole scozzese non era più credibile dell'elettricità a Hogwarts, in piedi sul penultimo gradino prima del Quarto Piano. Quel che era davvero strano - e che in qualche modo aveva messo in allarme la Recluta Auror - era la coincidenza secondo cui dicerie vuote riconducessero i Sasabonsam all'ultima battaglia e al Morbo Bianco. Quel giorno Eleanor non era mai arrivata alla Sala Grande e non aveva visto alcun Sasabonsam, ma ricordava nitidamente l'allarme della Comandante Mandylion: la voce della donna aveva parlato ai suoi Auror tramite una pantera argentea, comunicando "feriti, creature, possibile attacco di Syleria". Non aveva mai dato peso alla seconda parola del messaggio, ma aveva messo insieme i pezzi udendo Sugar, Luna e Jace parlare al Quartier Generale. Provando a ricostruire quanto successo all'ultimo attacco, erano emersi frammenti diversi, talvolta contrastanti, difficili da incastrare insieme. Non erano riusciti a far luce su cosa fosse successo, non sapevano perché solo alcuni di loro erano affetti dal Morbo Bianco dopo quella notte, non avevano neppure visto i loro nemici. Le indagini procedevano lentamente, nonostante i tentativi di mettere ordine in teste con ricordi differenti e sparpagliati. Eleanor non si sarebbe mai perdonata di lasciare intentato qualcosa e di ignorare una possibile informazione. Riteneva corretto che qualche Auror valutasse quella fonte e si muovesse. Non le importava granché dei trenta galeoni offerti dal CMC, piuttosto avrebbe offerto loro un tentativo di riconsiderare le loro opinioni luccicanti e molto lontane dal concreto.
Continuò a ispezionare la Foresta, cercando di percorrerne i confini che si affacciavano sul parco di Hogwarts, spostando di tanto in tanto il braccio che reggeva la bacchetta per illuminare il folto della selva, verso l'interno, lì dove il buio si infittiva. Respirando piano, per rilevare i rumori della Foresta e qualsiasi cosa stonasse con essa, setacciò i confini passo dopo passo, con lenta attenzione e in allerta. Per pattugliare una zona più ampia, entro quella più probabile segnalata dalla diceria, si sarebbe inoltrata tra i primi alberi della Foresta, tenendo presente il lato che l'avrebbe ricondotta all'esterno. Sarebbe andata appena oltre quel limitare, per esaminare i confini e la zona immediatamente adiacente, lanciando di tanto in tanto occhiate verso l'interno.

Edited by Eleanor Corbirock - 8/10/2020, 18:55
 
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Lily Luna non aveva mai dato particolare peso alle dicerie o alle chiacchiere, poiché fermamente convinta che per giungere a conclusioni fosse necessario procedere con metodo, eventualmente per prove ed errori. Nondimeno era convinta che le dicerie avessero sempre un fondo di verità: per quanto potessero essere amplificate o distorte, generalmente partivano da qualcosa di concreto. Pur non dando particolare adito alle voci di corridoio, in quanto Auror pensava fosse importante non sottovalutare nulla e, dopo aver ricevuto la lettera di Eleanor, si era vista bendisposta ad andare con lei a perlustrare la Foresta Proibita. Non le importava nulla del compenso, né delle opinioni dell'associazione Creature Magiche Coccolose: dal canto suo voleva soltanto fugare ogni dubbio, anche perché era piuttosto scettica al pensiero di trovare realmente un Sasabonsam dentro Hogwarts.
All'orario prefissato raggiunse la recluta sul limitare della foresta e le rivolse un breve sorriso, indossando la divisa da veterana. Le piaceva l'entusiasmo delle nuove leve e credeva molto nel corpo degli Auror, composto da persone diverse ma tutte volenterose di dare il loro contributo alla comunità. Per quanto la riguardava l'assenza di Kedavra rappresentava un grandissimo problema, non riponendo alcuna stima in Hawkins, nondimeno credeva che in un momento delicato come quello fosse fondamentale fare fronte comune e cercare di mettere da parte attriti e ostilità.

–Cominciamo?

Pose quella domanda retoricamente, affiancandosi ad Eleanor per cominciare a perlustrare la zona. Alcuni clienti al pub avevano detto che il Sasabonsam era stato avvistato sui confini della Foresta Proibita, per questo decisero di partire proprio da lì prima di addentrarsi un poco. C'era ancora abbastanza luce, dunque evitò di accendere la bacchetta anche per provare a controllare la quantità di incantesimi scagliati di giorno in giorno. Pestò foglie bagnate e terreno umidiccio, prestando attenzione all'ambiente circostante e tenendo alta la guardia, qualora si fossero imbattute in qualcosa di importante. Trovava improbabile che uno dei Sasabonsam che avevano combattuto in sala d'ingresso fosse sgattaiolato nella foresta ma, non volendo trascurare nulla di potenzialmente importante, continuò a pattugliare l'area con Corbirock in cerca di eventuali informazioni.
 
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view post Posted on 23/10/2020, 13:04

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Il terreno sotto i piedi delle due Auror era segnato da vari tipi di impronte, e alla luce delle loro bacchette nessuna spiccava come diversa dalle altre. La zona che pattugliavano doveva essere quella dell'avvistamento, ma su quale porzione avrebbero dovuto concentrare le loro ricerche?
A nord, la vegetazione si faceva più fitta dopo appena qualche metro oltre i confini; a sud, rimaneva più rada, con alberi sempreverde inizialmente isolati e un gran numero di bassi cespugli: alcuni agrifogli ricchi di bacche, altri spogli, che si intrecciavano tra radici contorte e sottobosco.

 
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view post Posted on 23/10/2020, 13:49
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La perlustrazione del territorio non aveva permesso alle due Auror di individuare orme particolari o la presenza di dettagli ambientali che potessero suggerire che effettivamente fosse passato di lì un Sasabonsam. Non volendo però essere frettolosa, Luna decise di continuare ancora un po' le ricerche quantomeno per non lasciare nessuna strada intentata. Fece cenno ad Eleanor di seguirla a nord, lì dove la vegetazione si faceva più fitta: se c'era un posto dove avrebbero potuto trovare la Creatura doveva essere più in profondità e per questo le sembrò la strada migliore da intraprendere.

–Di qua, che ne pensi?– chiese alla collega, pensando comunque che fosse più prudente non dividersi.
 
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view post Posted on 23/10/2020, 16:35
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Camminando a passi lenti, sotto le foglie secche e tra gli scricchiolii della foresta, la punta illuminata della bacchetta in sorbo aveva mostrato svariate impronte, probabilmente di diverse Creature, ma niente sembrava confrontabile con ciò che cercavano. La Recluta Auror tratteneva in sé una certa insoddisfazione, temendo un buco nell'acqua di quella ricerca. Per non lasciare nulla di intentato allo scopo di ricostruire quella notte e comprenderne le dinamiche, avevano scelto di assecondare quella diceria e si erano inoltrate di pochi passi oltre il confine della foresta, indagandone su e giù il limitare. Eleanor e Luna, affiancate, avevano pattugliato metro per metro quello che doveva essere il luogo dell'avvistamento. La giovane di Leeds si muoveva cercando un qualsiasi segno del passaggio del Sasabonsam ferito, ma niente di simile aveva incrociato la luce del suo catalizzatore. Spostando lo sguardo sull'ennesima impronta di cui non doveva interessarsi, si ritrovò a riflettere su come proseguire. Guardandosi intorno, notò che verso sud il fitto della foresta si diradava, discendendo per lo più in cespugli bassi del sottobosco. Dal lato opposto, verso nord, la Foresta Proibita al contrario si infittiva, imbottigliando la luce nel verde delle foglie. Se fino ad allora non avevano individuato alcuna impronta del Sasabonsam, quello non doveva trovarsi là dove si trovavano, oppure doveva essersi mosso sugli alberi. La giovane Recluta sollevò lo sguardo, ricercando tracce di rami spezzati e tronchi graffiati, chiazze di sangue...
In quel momento, la voce di Luna la richiamò. Si voltò verso di lei, illuminando il terreno tra loro. Si limitò ad annuire con convinzione, accennando a muoversi con lei verso nord. Come se avesse colto il suo stesso ragionamento, le aveva indicato la strada verso il fitto della foresta, laddove il verde tendeva a inscurirsi e inspessirsi, appena qualche metro oltre i confini. Una Creatura come il Sasabonsam poteva muoversi sugli alberi, che offrivano molti più appigli verso nord, poteva nascondersi meglio nella fitta e alta vegetazione, piuttosto che tra radici e cespugli, e probabilmente preferiva il buio e non la luce che filtrava tra gli alberi radi che discendevano verso sud.
Continuando a camminare con lentezza, puntando la bacchetta illuminata dal Lumos davanti e attorno a sé con cautela, l'Ispettrice tendeva le orecchie cercando di cogliere i rumori del bosco e soprattutto quelli che di norma non gli appartenevano. Sollevando le iridi chiare, avrebbe ispezionato i tronchi attorno a lei, cercando qualche segno del passaggio della creatura. Riportando lo sguardo sul terreno, avrebbe cercato orme, rami caduti, segni di trascinamento. Concentrata e attenta, tra gli arbusti, le foglie, tutt'intorno, cercava un cenno di movimento, il respiro pesante e il lamento di una creatura ferita, una scia di sangue.
 
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view post Posted on 28/10/2020, 20:57

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Le due proseguirono verso folto della vegetazione, verso la parte settentrionale del limitare della Foresta. Da quelle parti, le serie di impronte si intensificavano, ma sembravano appartenere a creature più piccole rispetto a quella che cercavano: creature capaci di superare agilmente il sottobosco, composto da tamerici, rovi e radici che spuntavano dal terreno spoglio come serpenti.
Mentre proseguivano, facendo cura a dove mettevano i piedi, alla luce delle proprie bacchette, Eleanor e Lily udirono un rombo di tuono in lontananza, mentre il vento cominciava a turbare il soffitto di rami sopra di loro, turbando gli orli dei mantelli, che presero a frusciare. Quando un lampo illuminò la Foresta Proibita, resasi molto più folta di quanto le due si fossero aspettate (si erano allontanate tanto?), un violento rovescio di pioggia si abbatté sugli aghi di pino, scivolando nel giro di pochi secondi oltre la scarsa vegetazione verde rimasta. Le inzuppò, ruscellando dai rami verso il terreno. Le impronte su cui le due streghe si erano concentrate scomparvero sotto uno strato di fango sempre più denso.



//La ricerca è fallita ma, dato l'imprevisto, è necessario narrare il ritorno al castello e attendere il Fato.
 
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view post Posted on 31/10/2020, 19:20
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A passi lenti tra sassi e radici, con la bacchetta puntata davanti a sé per far luce, Eleanor aveva proseguito verso il fitto della foresta, con Luna al suo fianco. Ricercando un qualsiasi segno del passaggio della creatura, avevano incrociato vari alberi di pino, rami bassi, rovi, qualche impronta che non poteva essere compatibile con le lunghe zampe dei Sasabonsam. La giovane Recluta iniziava ad avvertire la pesantezza di quella ricerca inconcludente. Portava un piede avanti all'altro in un territorio sconosciuto per ricercare una creatura altrettanto sconosciuta, che era riuscita a vedere solo attraverso i libri, ma soprattutto dai racconti che gli altri Auror avevano riportato di quella notte.
Riemerse da quella vuota monotonia udendo il rombo di un tuono in lontananza. Si voltò a guardare l'Astronoma, notando il mantello di lei appena sollevato dal vento. Non aveva avvertito il momento in cui quel vento aveva iniziato a penetrare tra gli alberi, raggiungendole nonostante a Eleanor sembrasse che tutti i tronchi si chiudessero attorno a loro e le chiome si estendessero a coprire il cielo. Il lampo giunse non molto dopo, illuminando il folto della foresta più di quanto facesse il Lumos della sua bacchetta e preannunciando il tempaccio. Prima che potessero reagire, la pioggia le scoprì in mezzo al verde, inzuppandole e coprendo i loro passi.
«Ci conviene tornare e in fretta!».
La guardò con una certa urgenza, socchiudendo appena gli occhi contro la pioggia e alzando la voce per farsi udire. Si immobilizzò sul posto, senza voltarsi. Procedeva diritto da un po', da quando avevano deciso di procedere verso il fitto della foresta, pensando che anche l'istinto di sopravvivenza del Sasabonsam avesse fatto la stessa scelta. L'istinto le suggeriva di girare i tacchi e fare ritorno nella direzione opposta, ma sapeva che avrebbero potuto avere qualche difficoltà a orientarsi senza molti punti di riferimento, tra la pioggia e gli alberi. Rilassò le spalle e respirò piano, ignorando il rumore della pioggia addosso a sé e sul fogliame, ripulendo i propri pensieri per riflettere in modo razionale. Una bussola l'avrebbe aiutata a mantenere una direzione, ora che era più facile perdere il senso dell'orientamento a causa della pioggia. Strinse saldamente la bacchetta in mano e la mosse in una stoccata attenta e misurata, concentrandosi nella ricerca del nord come punto fisso.
«Guidami!».
Attese che la bacchetta le indicasse il nord, la direzione che avevano seguito per inoltrarsi nel folto della vegetazione. La Foresta Proibita si estendeva a est del Castello, ma avventurarsi verso ovest avrebbe significato percorrere regioni nuove, dove non sapevano se vi fossero sentieri battuti e non avevano idea di quel che avrebbero potuto trovare. Individuato il nord con la propria bacchetta, si sarebbe basata sul catalizzatore come ago della bussola, voltandosi dal lato opposto e scegliendo di muoversi verso sud. Ripercorrendo i propri passi, cancellati dalla pioggia, avrebbe camminato con lentezza per non scivolare su fango e detriti. Si sarebbe preoccupata di mantenere la direzione dei suoi passi verso sud, tenendo sott'occhio la direzione opposta puntata dalla bacchetta. Si sarebbe rimessa in cammino, perseguendo il nuovo obiettivo di portarsi fuori da lì.
«Seguimi, Luna, e stiamo vicine».
Se fossero riuscite ad allontanarsi dalla zona più fitta, avrebbero visto gli alberi degradare in bassi arbusti e sarebbero riuscite a portarsi più vicine al limitare della Foresta, da dove erano partite. Tornando a ritroso, sarebbero tornate a scorgere il parco della Scuola da oltre i confini del parco, distinguendo le torri del Castello dai confini della selva.
 
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view post Posted on 1/11/2020, 11:16
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Non molto tempo dopo essersi addentrate nella parte settentrionale della Foresta Proibita, le due Auror vennero colte di sorpresa da un temporale. Sul momento il lampo la abbagliò e la spaventò al punto che, drammaticamente, le venne istintivo portarsi una mano al petto: trovava quel fascio luminoso piuttosto fastidioso e insolente, soprattutto considerando che le due avevano cominciato quelle ricerche per tutelare la sicurezza degli abitanti di Hogwarts.
Rassegnatasi al fatto che ben presto si sarebbero ritrovate completamente zuppe da capo a piedi, l'anglo-parigina cercò di guardarsi intorno e di trovare dei punti di riferimento per tornare sui propri passi: l'acqua aveva appena cancellato le loro orme e seguirle sarebbe stato piuttosto complicato. Eleanor non ebbe bisogno di indicazioni per prendere la bacchetta ed eseguire l'incantesimo che avrebbe permesso loro di orientarsi e convenne con lei che la direzione scelta fosse la migliore: un po' aiutandosi con la sua "bussola" un po' cercando di fare affidamento alla loro memoria fotografica, sperava che riuscissero ad uscire di lì senza troppi intoppi.

–Lo sgrullone! Non ci voleva.

Era ancora piuttosto indispettita, principalmente perché avrebbe voluto proseguire le ricerche ancora per un po'. Le tracce trovate non sembravano far pensare alla presenza di Sasabonsam quanto di altre creature verosimilmente più piccole e, forse, avevano scelto la parte sbagliata della foresta da esplorare. Senza indugiare si slacciò il mantello dal collo e lo aprì in modo da tenere Eleanor sotto di esso, così da evitare la doccia.

–Ti seguo.

Vicina a lei, si fece guidare principalmente dai suoi movimenti per seguire il percorso a ritroso, approssimativamente verso sud. Dal canto suo cercò di analizzare tutti gli arbusti e soprattutto le parti di terreno nel quale si imbatté: magari sarebbe riuscita a rintracciare comunque qualche impronta lasciata da loro qualche minuto prima o avrebbe trovato un albero, un cespuglio o un tronco a lei familiare che le sembrava di aver già visto. Cercando quindi di fare affidamento ai suoi ricordi e alle sue percezioni, con passo incalzante le due giovani Auror procedettero per cercare di uscire dalla foresta.
 
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view post Posted on 7/11/2020, 14:58

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Eleanor Corbirock: Incantesimo riuscito al 107% (Resa Straordinaria).
La bacchetta si puntò con decisione verso il folto degli alberi, grossolanamente alla loro sinistra. Proseguendo nella direzione opposta le due Auror si sarebbero trovate a seguire una linea che le avrebbe condotte a sud.

Sotto i piedi di Eleanor e Lily, il terreno si faceva più morbido; di tanto in tanto le due donne trovarono il loro percorso bloccato da radici, fitte macchie di sottobosco, e profonde pozzanghere.

Dopo mezz'ora di cammino, le due dovettero bloccarsi davanti a un avvallamento a forma di C, al centro di una piccola radura in cui la pioggia batteva abbondante e imperterrita. La terra era affondata sotto il peso di un intrico di radici morte, provocando una pozza marrone, ora tormentata dalle gocce, completamente invalicabile senza nuotare. Lo stretto passaggio tra gli alberi da cui erano venute non aveva offerto altre vie percorribili, e tronchi e rami si intrecciavano a semicerchio intorno a loro. L'unico modo per proseguire sarebbe stato affrontare quella che si stava trasformando in una vera e propria palude.

Mentre le due streghe, inzuppate dalla testa ai piedi, pensavano a come fare, la scena venne illuminata a giorno da un lampo di luce. Un fulmine colpì uno degli alberi dall'altra parte dello stagno. Mentre risuonava il tuono, il tronco si spezzò, e la cima dell'abete prese a precipitare verso di loro.

//Scadenza per rispondere: ore 15:00 del 9 novembre.

 
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view post Posted on 9/11/2020, 13:45
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La situazione stava andando di male in peggio: dopo essersi addentrate nella foresta ed essere state colte di sorpresa da un temporale piuttosto burrascoso, le due Auror avevano camminato una al fianco dell'altra per non perdersi di vista e sperare di uscire da lì quanto prima. Luna aveva freddo, sentiva la divisa da veterana sgradevolmente zuppa ma per fortuna i piedi, pur avendoli immersi più volte nel fango, erano al caldo e ben protetti dagli stivali. Se avesse avuto vent'anni di meno avrebbe battuto i piedi a terra con fare indispettito, per poi rinunciare definitivamente a tirarsi fuori da lì aspettando che qualcuno venisse in suo soccorso.
L'istinto di sopravvivenza però fece il proprio lavoro e per questo le due continuarono a camminare con passo celere, finché non si imbatterono in una radura dall'aspetto piuttosto dissestato. L'acqua si stava cominciando ad accumulare e, per questo, si sarebbero dovute sbrigare nel percorrerla, così da evitare di chiudersi un passaggio che sarebbe stato, probabilmente, una via di fuga fondamentale. Tutt'intorno a loro c'erano vari alberi e, proprio mentre Luna sollevò lo sguardo per adocchiarli e capire come fosse più opportuno muoversi, un lampo andò a colpirne uno che si trovava dall'altra parte dello stagno. Presto capì che fosse opportuno togliersi da lì: l'albero sarebbe presto caduto e loro avrebbero corso il rischio di essere travolte, se non si fossero spostate per tempo.

–Via!

Urlò l'avvertimento alla collega sperando che facesse come lei e, senza esitare, decise di scartare di lato, verso la propria destra. Provò a muoversi il più velocemente possibile e a controllare le eventuali oscillazioni dell'albero e la sua probabile caduta, così da allontanarsi il più possibile dalla zona più rischiosa. L'albero sarebbe probabilmente caduto di fronte a loro, per questo Pike avrebbe spostato il proprio peso per scattare all'azione e spostarsi di lato, cercando di non perdere tempo. Nello spostarsi avrebbe comunque cercato di controllare il terreno sotto i suoi piedi, avanzando un po' in avanti e sempre di lato fino a raggiungere la palude, qualora non avesse avuto abbastanza spazio.
 
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view post Posted on 9/11/2020, 13:53
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Camminarono per un bel po', imperterrite e annoiate, seguendo la direzione opposta di quella che la sua bacchetta puntava, mossa dall'ordine imposto dal suo Guidami. Eleanor era ormai stufa di quella ricerca inconcludente - e colpevole di aver coinvolto anche la Veterana. Sentiva il terreno morbido sotto gli scarponi alternarsi a radici solide, arbusti e pozzanghere. Si trascinarono tra gli alberi, adattandosi al cammino. La giovane Recluta camminava con lentezza, di tanto in tanto ricontrollando la direzione in cui puntava il proprio catalizzatore e stando attenta a dove metteva i piedi, per non inciampare e per scaricare il proprio peso a ogni passo solo se il terreno le sembrava sufficientemente solido. Approdarono a una radura in cui il verde era diventato irriconoscibile: il terreno aveva ceduto, formando davanti a loro una grande pozza di fango. Tutt'attorno a loro, tronchi e rami si infittivano, offrendo loro ben poche scelte per procedere. Avrebbe voluto sbuffare, ma non ne ebbe il tempo, perché un fulmine colpì un abete dall'altro lato dello stagno. Avrebbe visto il tronco spezzarsi e, istintivamente, si sarebbe mossa per togliersi dalla direzione di caduta dell'albero. Udì l'urlo di Luna mentre si spostava, il più rapidamente possibile. Si sarebbe mossa velocemente verso destra, per scartare di lato ed evitare l'albero in caduta davanti a lei. Si sarebbe mossa abbastanza più in là da non essere colpita dal tronco e dai rami. Costretta dai fitti tronchi che chiudevano la radura ai lati, però, sarebbe entrata nella palude, contemporaneamente scartando verso destra e avanzando, assecondando la forma tondeggiante in cui erano rinchiuse. Avrebbe iniziato a immergersi nel fango, stando ben attenta a non perdere l'appiglio con il terreno e fermandosi a pochi passi dall'ingresso nello stagno. Iniziando la discesa, avrebbe tenuto la bacchetta ben sollevata e stretta nella propria mano e avrebbe cercato di non scivolare, muovendosi con attenzione e cautela. Resistette all'impulso di immobilizzare l'albero in caduta, rendendosi conto che poteva rivelarsi utile entro pochi istanti. Se fosse caduto sullo stagno, avrebbero potuto aggrapparsi a esso per superare quella palude improvvisata. In alternativa, se si fosse trovata ad affondare, avrebbero valutato il Carpe Retractum, sperando l'Incantesimo riuscisse a trovare un appiglio sufficientemente solido che la reggesse senza farla impattare contro un tronco, magari. La sfortuna sembrava aver intrapreso la strada della Foresta con lei. Avrebbe atteso di vedere l'albero cadere lontano da loro e avrebbe guardato nella direzione di Luna, assicurandosi che fossero entrambe in salvo dall'abete.
 
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view post Posted on 19/11/2020, 20:29

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Il tronco precipitò con uno scricchiolio di intensità crescente, che ben presto risuonò al di sopra dell'ululato del vento e dei rombi dei tuoi più lontani. Lily Luna Pike ed Eleanor Corbirock scartarono di lato, dalla stessa parte, mentre l'albero cadeva e sollevava un'ondata di fango intorno a loro. Già zuppe, le due streghe alzarono lo sguardo sulla foresta che si parava, come un'unica ombra, davanti a loro.
Un lampo illuminò l'orizzonte, ed entrambe scorsero il profilo delle torri di Hogwarts stagliarsi alto, più avanti, in quella direzione. Le loro gambe erano immerse fino ai polpacci nell'acquitrino che si era formato, ed era come se con quel balzo lo avessero quasi superato del tutto. Continuando da quella parte sarebbero dovute uscire dalla macchia boscosa e raggiungere il parco per tornare sane e salve al castello.

 
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view post Posted on 28/11/2020, 20:31
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Fortunatamente entrambe le Auror ebbero prontezza di riflessi e, individuata la minaccia, scartarono nella medesima direzione traendosi in salvo. Erano zuppe dalla testa ai piedi ma quantomeno non avevano rischiato di terminare i loro giorni per una ricerca inutile e inconcludente. Con l'acqua fino ai polpacci, i capelli completamente bagnati e il tronco che per poco non aveva rischiato di colpirle, Luna si pentì amaramente per aver assecondato lo zelo della recluta. D'altronde, per quanto ne sapevano probabilmente non avrebbero mai trovato un Sasabonsam nella foresta e la loro scrupolosità le aveva soltanto messe nei guai pertanto, in futuro Lily si sarebbe assicurata di investire diversamente il proprio tempo libero.

AHHH!

Era nervosa, arrabbiata e completamente zuppa. Dopo quello sfogo momentaneo fece cenno a Corbirock di proseguire e, fortunatamente, un fulmine permise loro di capire che stavano camminando nella giusta direzione. Di fronte ai loro occhi riuscirono a scorgere il profilo delle torri di Hogwarts: non avrebbero dovuto fare altro se non proseguire e, per questo, assicurandosi che Eleanor rimanesse al passo, riuscirono a tirarsi fuori di lì. Provò inutilmente a strizzarsi i vestiti e, spazientita, si lasciò scappare un sospiro.

–Andiamo nel mio ufficio in torre, così ci asciughiamo.

Il caminetto doveva essere già acceso e in mezzo a qualche baule avrebbe trovato qualche vestito di ricambio. Le fece cenno di procedere e rientrare ad Hogwarts, rivolgendole un'ultima occhiata intransigente.

–Sono proprio arrabbiata.

Pronunciò quella constatazione con il suo tono di voce sottile e generalmente poco credibile e, risoluta, si avviò dentro le mura per cercare calore e riposo.
 
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