Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Vampires don't sparkle

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view post Posted on 29/9/2020, 13:30
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«Jenny would dance with her ghosts».

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Sembrava che, non appena si fornivano spiegazioni per limare una situazione scomoda, altre accuse emergessero contro le cariche di Hogwarts. Evey non riusciva a vedere la fine di quel tunnel, l'opinione pubblica se ne inventava una di nuova ogni giorno. Quella mattina, la Custode delle Chiavi e dei Luoghi aveva notificato al Guardiacaccia l'intenzione di recarsi a verificare l'ultima voce di corridoio riguardo ad un Sasabonsam ferito, invitandolo a recarsi sul luogo insieme a lei. Mancava meno di una settimana alla nascita di LeiLui (Lei), ma Evey non intendeva starsene con le mani in mano, nonostante la pesantezza e la grossezza del suo ventre. Fino a quando non fosse stata realmente impossibilitata, avrebbe continuato a svolgere i suoi ruoli come aveva sempre fatto, e per questo si era recata ai confini della Foresta Proibita intenzionata a verificare l'ultima diceria. La preoccupazione dei genitori degli studenti era una scusa perfetta, ma Evey pensava di poter davvero ottenere informazioni riguardo le anomalie e ciò che era accaduto durante l'ultimo attacco, se l'avvistamento si fosse rivelato corretto. Evey estrasse la bacchetta e guardò nel fitto degli alberi che le si paravano davanti. Doveva sapere, raccogliere quanto più materiale possibile. Nessuno aveva una spiegazione su ciò che era successo, avevano potuto solamente osservare e prendere appunti; se una voce veniva sparsa riguardo la possibilità di scoprire qualcosa, Evey doveva correre sul luogo e prestare la massima attenzione.

- Lumos. -

Prese a camminare lungo i confini della Foresta mentre attendeva di sapere se il Guardiacaccia l'avrebbe raggiunta o meno. Non avrebbe faticato a trovarla, l'andatura di Evey non le permetteva di essere veloce, al contrario. LeiLui (Lei) la costringeva a muoversi lentamente; in quel frangente poteva essere un vantaggio. Con gli occhi rivolti alternativamente al terreno ed entro i primi metri della foresta Proibita, Evey voleva cogliere ogni singola traccia utile che le confermasse o confutasse la presenza della Creatura lì nei paraggi. Si inoltrò tra gli alberi pur rimanendo vicina al confine, la bacchetta sollevata per fare luce anche se l'ombra non era troppo fitta. Cercò di concentrarsi sul suo percorso, tendendo le orecchie al di là del rumore dei suoi passi o aguzzando la vista nella speranza di vedere qualsiasi cosa che potesse essere bizzarra, fuori luogo. Strinse gli occhi, senza posarli troppo a lungo sullo stesso posto ma cercando di volgerli attorno, abbracciare quanta più visuale possibile. Sarebbe rimasta concentrata sul suo obbiettivo, ovvero rintracciare, osservare, ascoltare, ma nella sua mente si alternavano domande su domande. Come si era ferita la Creatura? Com'era arrivata sin lì? In che condizioni l'avrebbe trovata? Sarebbe stata pericolosa? Credeva davvero poco alla validità del CMC, i Sasabonsam non erano Creature coccolose con cui scherzare, e non le interessavano particolarmente i trenta galeoni offerti in cambio di informazioni. Le avrebbero fatto certamente comodo, e avrebbe passato le sue scoperte al Comitato principalmente nel tentativo di ridimensionare la considerazione sulla coccolosità dei Sasabonsam, ma ciò per cui avrebbe mantenuto affilata la sua attenzione nell'esplorare la zona sarebbero state le informazioni per Hogwarts, per quella notte.
Non poteva dirsi preoccupata, sapeva di non essere indifesa davanti a un Sasabonsam, ma non per questo si sarebbe rilassata. Avrebbe mantenuto i sensi all'erta, voltando lo sguardo in più direzioni per essere certa di cogliere tutto. Avrebbe guardato il tappeto erboso sotto di lei, osservato i cespugli che oltrepassava con passo furtivo alla ricerca di rami spezzati o tracce evidenti; avrebbe cercato sangue sui tronchi degli alberi, sulle foglie, sui fili d'erba, e alzato la testa verso le fronde, verso le tracce di cielo grigio che si intravedevano senza escludere che la Creatura si fosse arrampicata proprio sopra la propria testa. Evey continuava a camminare lentamente, le dita strette intorno all'impugnatura della bacchetta illuminata. Cercava di puntare la luce sugli oggetti della propria attenzione per riuscire a captare qualsiasi informazione sul Sasabonsam riuscisse ad attirare la sua attenzione. Respirava piano per riuscire a udire i suoni più distanti, cercò di allontanare qualsiasi pensiero non riguardasse la sua ricerca. Evey si sarebbe concentrata sul Sasabonsam e sui particolari della Foresta Proibita che la sua bacchetta andava a illuminare. La rivolse verso il centro, dove gli alberi si facevano più fitti, fermandosi qualche secondo per cercare di intuire se qualcosa potesse nascondersi in quella direzione. Cautamente, quindi, avrebbe ripreso a camminare lungo il confine, spostando lentamente il braccio destro, la cui mano reggeva il catalizzatore, da destra a sinistra davanti a sé per coprire con lo sguardo e con la sua osservazione quanta più visuale fosse possibile.
Passo dopo passo, la Custode delle Chiavi e dei Luoghi di Hogwarts avrebbe cercato di immergersi nell'ambiente della Foresta Probita, pur rimanendo nei suoi confini dove la Creatura doveva essere stata avvistata. Cercò di diventare tutt'uno con i rumori che udiva, senza farsi prendere dalla fretta della scoperta. La sua esplorazione doveva essere curata e completa, motivo per cui lo sguardo di Evey si spostava per analizzare quanti più particolari poteva. Voleva, inoltre, rimanere reattiva in caso di un'attacco da parte della Creatura, e rimanere in silenzio l'avrebbe aiutata a percepire il movimento e il rumore emessi dal Sasabonsam se avesse deciso di attaccarla.
 
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view post Posted on 29/9/2020, 23:04
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Da quando aveva deciso di condurre una vita lontana dagli ambienti mondani, Alberto Lestrange dava un’importanza molto ridotta alle dicerie che giravano sul suo conto o su quello di altri. Lui era un uomo molto pratico che viveva delle poche certezze che aveva e le uniche fonti di preoccupazione erano la paura di non sbarcare il lunario, il processo in cui sarebbe comparso come imputato e le minacce continue dei Negromanti agli abitanti del castello. Venire a sapere, però, che c’era l’ipotesi della presenza di un Sasabonsam che si aggirava ai margini della Foresta Proibita fu diverso: conosceva la diffidenza che l’opinione pubblica nutriva – in parte legittimamente – verso le Creature Magiche pericolose come quella, e il pensiero di quello che avrebbero potuto fargli se l’avessero catturato le mani sbagliate non lo faceva dormire la notte.

Il guardiacaccia del castello si era preparato ad hoc per la spedizione. Lunghi stivali di pelle con suole a carro armato aderenti alle sue gambe, salvacuore in cuoio di Russia stretto attorno al torace, balestra già carica, una torcia accesa nell’altra mano. Nonostante ciò, aveva dovuto accettare l’invito di Evey: a differenza sua, lei aveva una bacchetta e le sue spiccate abilità magiche gli sarebbero tornate utili in caso di pericoli. E poi doveva essere in prolungato stato di gravidanza, ormai: l’eventuale incontro con il Sasabonsam in un luogo ostile come la Foresta Proibita poteva essere fatale per lei e la vita che portava in grembo.
«Hai notato qualcosa?» le domandò Alberto con voce media, una volta che l’ebbe raggiunta.
La strega era giunta prima di lui; doveva aver cominciato le ricerche da un pezzo.

Il guardiacaccia si guardò attorno, ispezionando attentamente l’ambiente buio nel quale erano immersi. Conosceva molto bene i territori più marginali della Foresta Proibita: li frequentava quotidianamente e facevano da sfondo a molte delle lezioni che teneva per il Corso dei Giovani Scamander. La familiarità era tale da poter notare senza particolari difficoltà eventuali tracce sospette, e l’attenzione ai dettagli era fondamentale per sperare di trovare qualcosa. Non aveva mai visto un Sasabonsam dal vivo e sicuramente questo lo poneva in una condizione di svantaggio, ma aveva letto qualcosa su quella Creatura e ne aveva visto decine di rappresentazioni grafiche: se se la fosse trovata davanti, non avrebbe dovuto avere grossi problemi nel riconoscerla.
«Ne hai mai visto uno dal vivo?» chiese a Evey, interrompendo per un attimo le ricerche, stemperando altresì la tensione che un ambiente sinistro come quello poteva suscitare.

Continuò a indagare lungo i margini della foresta. Andando avanti e indietro, il guardiacaccia cercava di posare lo sguardo nei punti che aveva trascurato nelle ispezioni precedenti, talvolta spostando le foglie dei cespugli, molto più spesso avendo l’accortezza di guardare i rami, soprattutto quegli degli alberi. Si diceva che il Sasabonsam fosse ferito, dunque era da credere che la Creatura poteva essere appesa da qualche parte per riposarsi e riprendersi da ciò che doveva averla indebolita parecchio.
In preda a quella ricerca attenta e meticolosa, non mancarono nemmeno momenti in cui Alberto finì per allontanarsi un po’ troppo da Evey: per quanto cercasse di non perderla di vista per non venir meno al proposito che si era dato, il guardiacaccia dovette talvolta fare qualche passo in più per ritrovare la strega che pure era impegnata come lui nella ricerca.

«Pensi che dovremmo dire qualcosa al Quarto Livello, se trovassimo qualcosa?» chiese di nuovo a Evey, in un momento in cui i due stavano procedendo fianco a fianco.
Nel frattempo, la ricerca proseguiva senza sosta. Sentieri più impervi venivano calpestati, chiome di alberi venivano scrutate, cunette più buie venivano illuminate, col fuoco o con la magia. Era importante verificare che la fondatezza di quella diceria, anche se il guardiacaccia riteneva segretamente che la presenza di un Sasabonsam ad Hogwarts fosse troppo bello per essere vero. Trovarne uno sarebbe stata un’occasione preziosissima, che avrebbe potuto letteralmente svoltare la sua carriera. Per questo era determinato a studiare con la massima cura anche il terreno: aveva letto che gli arti inferiori dei Sasabonsam avevano una forma molto particolare: se erano appuntiti, o comunque affusolati, come pensava, un Sasabonsam avrebbe dovuto lasciare delle tracce piuttosto marcate e assolutamente specifiche sul terreno eventualmente calpestato.

Vantaggio: Armonia con la flora, Livello 1

Edited by Alberto Lestrange - 12/10/2020, 20:34
 
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Alberto la raggiunse di lì a poco. Pur possedendo una bacchetta e una certa dose di sicurezza, Evey si sentì sollevata dalla sua compagnia. Lo salutò con un cenno del capo, quindi tornò ad analizzare il terreno e l'ambiente circostante. Il suo catalizzatore si muoveva lentamente da destra a sinistra e poi nuovamente da sinistra a destra, gli occhi che cercavano di cogliere qualsiasi traccia possibile. Sangue, rami spezzati, foglie calpestate, qualcosa che le comunicasse il movimento di una massiccia creatura ferita. Non si era mai confrontata con un Sasabonsam, tutto ciò che sapeva lo doveva allo studio di Cura delle Creature Magiche e alle illustrazioni sui libri della disciplina. Si chiese come sarebbe stato trovarsene uno davanti; strinse la bacchetta con presa salda. Anche se ferito, le dimensioni e la natura del Sasabonsam potevano ancora renderlo pericoloso.

- Niente, ancora - mormorò Evey in risposta ad Alberto - No, solo nei libri di scuola. Tu? -

Alberto conosceva la Foresta meglio di lei. I loro percorsi scolastici erano sempre stati ravvicinati: studenti insieme, diploma G.U.F.O. insieme, Caposcuola insieme, ma dopo Hogwarts le loro esperienze si erano separate. Tra i due, quello che poteva sapere qualcosa di più sulle Creature Magiche era di certo Alberto.
Continuarono a camminare lentamente per essere certi di non lasciarsi sfuggire alcun segno. Evey tendeva le orecchie per cercare di cogliere ciò che gli occhi rischiavano di tralasciare. Ancora una volta, la Custode delle Chiavi e dei Luoghi alzò lo sguardo sulle fronde dei primi alberi della Foresta Proibita, dove non escludeva che la Creatura poteva essersi rifugiata per mimetizzarsi e nascondersi.

- Si, direi di si - rispose piano all'ultima domanda di Alberto - Una volta catturato, dovrebbero occuparsene loro. Non possiamo però lasciare che si aggiri liberamente per i nostri territori fino ad allora. -

Ciò che Evey e Alberto stavano facendo rientrava nelle loro mansioni e nelle loro responsabilità. Un Sasabonsam non era esattamente un Kneazle da lasciare libero nel Parco, se davvero si trovava lì avrebbero dovuto catturarlo e renderlo inoffensivo.
Evey battè le palpebre e volse lo sguardo intorno a sé, davanti a sé. Strinse appena gli occhi, cercando di vedere al meglio nel buio, con l'ausilio del Lumos e della poca luce che filtrava dal cielo e dai confini della Foresta. Se non ricordava male, il Sasabonsam non era una Creatura che normalmente nasceva e cresceva nel rigido clima scozzese, al contrario! Com'era possibile che fosse arrivato sin lì? Qualcuno doveva averlo portato, se davvero un Sasabonsam si aggirava per la Foresta Proibita. Ma allora chi?
 
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view post Posted on 23/10/2020, 12:52

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Dietro un arbusto spoglio, il Guardiacaccia colse ciò che cercava alla luce della bacchetta sporta dalla collega: tracce come fori verticali nel terreno e segni di trascinamento, come se la Creatura che le avesse causate avesse arti appuntiti, e fosse stata intenta a zoppicare.
Le impronte conducevano verso la prima cinta di alberi ravvicinati nella foresta e si perdevano al di fuori del cono di luce.

 
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view post Posted on 23/10/2020, 13:57
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«Lo stesso io, ahimè» ammise il guardiacaccia rispondendo a Evey riguardo l’aver visto mai dal vivo un Sasabonsam.
Ascoltò poi la risposta della docente di Incantesimi riguardo il da farsi con la Creatura Magica se l’avessero trovata, ma intimamente non era molto d’accordo. Non aveva ancora preso una decisione definitiva, ma l’idea di consegnare un essere così raro nelle mani del ministero della magia non gli piaceva affatto. Non disse nulla, rimandando a un secondo momento l’eventuale decisione da prendersi.
Nel frattempo, la coppia stava proseguendo le sue ricerche senza sosta. Quando separati, quando insieme, i due continuavano a cercare le tracce della Creatura Magica che si vociferava essere stata avvistata da quelle parti. E fu proprio in uno dei momenti in cui i due maghi stavano procedendo l’uno accanto all’altro che, all’improvviso, la luce della bacchetta di Fedoryen illuminò tracce decisamente sospette.
«Guarda!» sussurrò Alberto alla sua compagna di ricerche.
«Non ho dubbi: sono tracce di Sasabonsam! Corrispondono all’orma che le sue zampe lasciano sul terreno» aggiunse, sperando di non sbagliarsi.
L’irregolarità con cui erano impresse sul terreno, inoltre, alimentava l’ipotesi che si trattasse proprio del Sasabonsam di cui si parlava in giro. Le palpitazioni cardiache del guardiacaccia aumentarono man mano che realizzava l’importanza della scoperta, e si affrettò a invitare Evey a seguirlo.
Augurandosi che la strega che lo accompagnava continuasse a illuminare la strada, Alberto Lestrange seguì le tracce del presunto Sasabonsam che suggerivano di proseguire verso i primi filari di alberi della Foresta Proibita. Cercò di assottigliare al massimo la vista per non lasciarsi sfuggire ogni singola traccia che la pericolosa Creatura Magica aveva lasciato sul terreno. Era fiducioso: sapeva che le sue conoscenze della flora del bosco di Hogwarts l’avrebbero aiutato nel muoversi in quell’ambiente poco familiare per tanti altri, ma quella ricerca si prefigurava come difficile e impegnativa. Continuò a studiare le impronte che aveva trovato, senza esitare a chinarsi per terra nel tentativo di rintracciare il Sasabonsam ferito.

Vantaggio: Armonia con la flora, Livello 1
 
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view post Posted on 23/10/2020, 14:02
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Evey sarebbe scattata sull'attenti quando Alberto le avesse indicato le tracce. Lo avrebbe seguito, fidandosi della sua esperienza e del suo istinto, e avrebbe continuato a illuminare i segni lasciati sul territorio della Foresta. Avrebbe seguito insieme a lui le impronte verso la prima parte di alberi nella Foresta, facendo attenzione a tenere la bacchetta ben tesa davanti a sé, in modo da poter illuminare appropriatamente il sottobosco sia per sé stessa che per Alberto. Avrebbe tentato di aguzzare lo sguardo per intuire la scia lasciata da quei segni particolari, quella specie di fori verticali nella terra, e l'avrebbe seguita, rimanendo accanto ad Alberto. Poteva essere davvero un Sasabonsam? Evey rimase tesa, cercando di essere all'erta. Non sarebbe stato un gioco da ragazzi, quindi avrebbe teso le orecchie e rivolto lo sguardo sulle tracce che Alberto le aveva indicato.
 
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view post Posted on 28/10/2020, 20:49

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Alla luce della bacchetta della Docente di Incantesimi, la ricerca dei due Dipendenti di Hogwarts continuava. Grazie alla sua familiarità con l'ambiente circostante, il Guardiacaccia riuscì a individuare un vero e proprio percorso di tracce simili alle prime che aveva trovato: era capace di seguirle, di collegare gli indizi che coglieva in uno schema che raccontava una storia.
Un rametto spezzato ad altezza della sua vita recava un'impercettibile traccia di sangue; se del Sasabonsam si trattava, nel trascinarsi doveva essersi graffiato.

La creatura si era mossa evitando più possibile il sottobosco, seguendo un sentiero di terreno gelido e spoglio, dove le radici degli alberi più alti e possenti che ora li circondavano si facevano intrecciate e fitte. Dopo la prima, fredda ora di cammino, nuove tracce di rami spezzati di fresco sottolineavano il restringimento della strada percorribile, mentre la vegetazione si faceva più selvaggia. Anche Evey e Albero iniziarono ad avere difficoltà a muoversi, anche se passati a proseguire in fila indiana. Ben presto giunsero a un intrico di tronchi caduti, probabilmente diversi anni prima: erano ricoperti di rovi di quella che una volta aveva dovuto essere edera. Il Sasabonsam doveva avere raggiunto lo stesso vicolo cieco: una serie di tagli sulla corteccia di un noce faceva intendere che si fosse dato all'arrampicata, e che avesse proseguito a un'altezza che la fabbricante di bacchette e il Guardiacaccia non potevano raggiungere. I rami più bassi apparivano particolarmente fragili e sottili, forse appesantiti dalle nevicate dell'anno prima. Senza salire, era impossibile analizzare i tagli da vicino per capire in che direzione la creatura si fosse mossa da lì.



//La ricerca è fallita ma la role può continuare.
 
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