| Sembrava che, non appena si fornivano spiegazioni per limare una situazione scomoda, altre accuse emergessero contro le cariche di Hogwarts. Evey non riusciva a vedere la fine di quel tunnel, l'opinione pubblica se ne inventava una di nuova ogni giorno. Quella mattina, la Custode delle Chiavi e dei Luoghi aveva notificato al Guardiacaccia l'intenzione di recarsi a verificare l'ultima voce di corridoio riguardo ad un Sasabonsam ferito, invitandolo a recarsi sul luogo insieme a lei. Mancava meno di una settimana alla nascita di LeiLui (Lei), ma Evey non intendeva starsene con le mani in mano, nonostante la pesantezza e la grossezza del suo ventre. Fino a quando non fosse stata realmente impossibilitata, avrebbe continuato a svolgere i suoi ruoli come aveva sempre fatto, e per questo si era recata ai confini della Foresta Proibita intenzionata a verificare l'ultima diceria. La preoccupazione dei genitori degli studenti era una scusa perfetta, ma Evey pensava di poter davvero ottenere informazioni riguardo le anomalie e ciò che era accaduto durante l'ultimo attacco, se l'avvistamento si fosse rivelato corretto. Evey estrasse la bacchetta e guardò nel fitto degli alberi che le si paravano davanti. Doveva sapere, raccogliere quanto più materiale possibile. Nessuno aveva una spiegazione su ciò che era successo, avevano potuto solamente osservare e prendere appunti; se una voce veniva sparsa riguardo la possibilità di scoprire qualcosa, Evey doveva correre sul luogo e prestare la massima attenzione.
- Lumos. -
Prese a camminare lungo i confini della Foresta mentre attendeva di sapere se il Guardiacaccia l'avrebbe raggiunta o meno. Non avrebbe faticato a trovarla, l'andatura di Evey non le permetteva di essere veloce, al contrario. LeiLui (Lei) la costringeva a muoversi lentamente; in quel frangente poteva essere un vantaggio. Con gli occhi rivolti alternativamente al terreno ed entro i primi metri della foresta Proibita, Evey voleva cogliere ogni singola traccia utile che le confermasse o confutasse la presenza della Creatura lì nei paraggi. Si inoltrò tra gli alberi pur rimanendo vicina al confine, la bacchetta sollevata per fare luce anche se l'ombra non era troppo fitta. Cercò di concentrarsi sul suo percorso, tendendo le orecchie al di là del rumore dei suoi passi o aguzzando la vista nella speranza di vedere qualsiasi cosa che potesse essere bizzarra, fuori luogo. Strinse gli occhi, senza posarli troppo a lungo sullo stesso posto ma cercando di volgerli attorno, abbracciare quanta più visuale possibile. Sarebbe rimasta concentrata sul suo obbiettivo, ovvero rintracciare, osservare, ascoltare, ma nella sua mente si alternavano domande su domande. Come si era ferita la Creatura? Com'era arrivata sin lì? In che condizioni l'avrebbe trovata? Sarebbe stata pericolosa? Credeva davvero poco alla validità del CMC, i Sasabonsam non erano Creature coccolose con cui scherzare, e non le interessavano particolarmente i trenta galeoni offerti in cambio di informazioni. Le avrebbero fatto certamente comodo, e avrebbe passato le sue scoperte al Comitato principalmente nel tentativo di ridimensionare la considerazione sulla coccolosità dei Sasabonsam, ma ciò per cui avrebbe mantenuto affilata la sua attenzione nell'esplorare la zona sarebbero state le informazioni per Hogwarts, per quella notte. Non poteva dirsi preoccupata, sapeva di non essere indifesa davanti a un Sasabonsam, ma non per questo si sarebbe rilassata. Avrebbe mantenuto i sensi all'erta, voltando lo sguardo in più direzioni per essere certa di cogliere tutto. Avrebbe guardato il tappeto erboso sotto di lei, osservato i cespugli che oltrepassava con passo furtivo alla ricerca di rami spezzati o tracce evidenti; avrebbe cercato sangue sui tronchi degli alberi, sulle foglie, sui fili d'erba, e alzato la testa verso le fronde, verso le tracce di cielo grigio che si intravedevano senza escludere che la Creatura si fosse arrampicata proprio sopra la propria testa. Evey continuava a camminare lentamente, le dita strette intorno all'impugnatura della bacchetta illuminata. Cercava di puntare la luce sugli oggetti della propria attenzione per riuscire a captare qualsiasi informazione sul Sasabonsam riuscisse ad attirare la sua attenzione. Respirava piano per riuscire a udire i suoni più distanti, cercò di allontanare qualsiasi pensiero non riguardasse la sua ricerca. Evey si sarebbe concentrata sul Sasabonsam e sui particolari della Foresta Proibita che la sua bacchetta andava a illuminare. La rivolse verso il centro, dove gli alberi si facevano più fitti, fermandosi qualche secondo per cercare di intuire se qualcosa potesse nascondersi in quella direzione. Cautamente, quindi, avrebbe ripreso a camminare lungo il confine, spostando lentamente il braccio destro, la cui mano reggeva il catalizzatore, da destra a sinistra davanti a sé per coprire con lo sguardo e con la sua osservazione quanta più visuale fosse possibile. Passo dopo passo, la Custode delle Chiavi e dei Luoghi di Hogwarts avrebbe cercato di immergersi nell'ambiente della Foresta Probita, pur rimanendo nei suoi confini dove la Creatura doveva essere stata avvistata. Cercò di diventare tutt'uno con i rumori che udiva, senza farsi prendere dalla fretta della scoperta. La sua esplorazione doveva essere curata e completa, motivo per cui lo sguardo di Evey si spostava per analizzare quanti più particolari poteva. Voleva, inoltre, rimanere reattiva in caso di un'attacco da parte della Creatura, e rimanere in silenzio l'avrebbe aiutata a percepire il movimento e il rumore emessi dal Sasabonsam se avesse deciso di attaccarla.
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