Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

On thin ice II, Jas <3

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view post Posted on 30/8/2020, 15:04
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Felice che le sue bottigliette tintinnassero tra loro nel pacchetto della Farmacia, Agnes rivolse un sorriso pieno di gratitudine all'amica. Lei non amava quel posto, per non dire che avrebbe pagato qualcuno per andarci al posto suo e le sue attuali finanze non erano poi così permissive. Ma fare quel tipo di acquisto con Jasmine si era rivelato meno spiacevole del previsto. Si era ricordata di quando aveva messo piede per la prima volta nel negozio, sola, undicenne e propositiva. Ne era uscita sempre sola, sempre undicenne ma quasi sull'orlo delle lacrime. Strinse il braccio attorno a quello della bionda battitrice e si incamminò con lei verso uno dei suoi negozi preferiti.
-Sai che Giulia Swan mi ha intervistata per il Profeta?- le disse con nonchalance -Ha detto che dalle sue ricerche risulto essere una dei clienti più assidui di Scribbulus e ha chiesto un mio parere circa l'arte nel mondo magico.- terminò e si fermò a scrutare l'espressione di Jasmine prima di prorompere in una sonora risata. Si era divertita a partecipare a quell'intervista ma tutt'oggi credeva che esisteva chi d'arte ci capiva più di lei. A lei piaceva guardarla e studiarla, l'arte, e non farla perché per quanto le sarebbe piaciuto sapeva di non averne il talento.
-Comunque su una cosa aveva ragione.- riprese, mettendo con attenzione un piede davanti all'altro -Adoro quel negozio e non stento a crederci che sono una delle clienti affezionate. Ogni volta che sono a Londra trovo una scusa per passarci.- sorrise soddisfatta, mentre entravano nel locale arioso e profumato di gelsomino.
I colori pastello la facevano da padrone e la Corvonero non poteva sentirsi più a posto di così, sperando solamente che non stavano inquinando l'aria circostante con l'odore di un altro negozio, di tutt'altra categoria. Prima di recarsi al bancone per farsi aiutare da chi di turno, non riuscì a resistere al fascino degli espositori e con dita avide accarezzò i dorsi delle agende in bella mostra, rilegate in pelle o in carta. Sfogliò con attenzione un pacco di pergamene per provare a percepirne l'odore senza avvicinarsi perché sapeva che non era educato, prese tra le mani le boccette di inchiostro e le fece roteare per bearsi dei disegni che i colori lasciavano sul vetro, scivolando via un attimo dopo. Insomma sua nonna l'avrebbe severamente sgridata ma quel posto per lei era come il paradiso e voleva assaporarlo con tutti i sensi.
-Buon pomeriggio.- sorrise una volta raggiunto, con calma, il banco -Io e la mia amica avremmo bisogno di una piuma da scrittura ciascuna, cinque boccette di inchiostro ciascuna e venti rotoli di pergamena per una. La mia penna di corvo, per favore.- terminò adocchiando Jasmine. Avrebbe tanto voluto acquistare altro ma se continuava così avrebbe dovuto chiedere un aumento a Blathier per mantenersi e non era certa che il mago glielo avrebbe concesso.
 
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view post Posted on 31/8/2020, 10:45
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La Proprietaria di Scribbulus era rimasta a guardare con il naso in su il tetto di uno scaffale, rimangiandosi tentativi fallimentari e soffocando in gola sbuffi teatrali. Trascorso così un tempo che le parve pressocché infinito, ella agguantò la propria bacchetta e la strinse tra le dita affusolate. L'agitò risoluta, dirigendone la punta verso il pavimento, per evocare non-verbalmente un basso sgabello in legno riverniciato verde pistacchio. Vi posò un piede, testandone la resistenza, poi vi salì sopra. In piedi su di esso, che nonostante gli scricchiolii sembrava reggerla, mosse silenziosamente la bacchetta contro la piccola piuma che si era rintanata sopra lo scaffale. La fece levitare di qualche centimetro, attirandola lentamente a sé, fino a farla posare sul palmo aperto della propria mano. La piuma era quasi interamente scarlatta, ma i bordi vaporosi si tingevano di tinte dorate. Le tremava ancora tra le dita, mentre Eleanor cautamente tornava a posare i propri sandali sul pavimento e faceva sparire lo sgabello con una veloce stoccata del catalizzatore.
In quel momento, il gatto Dirac sbucò da dietro un espositore di piume e prese a sfregarsi tra le gambe della sua padrona. In un sussulto, però, la piuma sfuggì, e la fanciulla di Leeds riuscì ad acciuffarla un attimo prima che quella si tuffasse tra le boccette di Inchiostro Brillantino esposte su uno scaffale, probabilmente provocando un disastro. Con le mani chiuse attorno a essa, rivolse un'occhiata al micio color inchiostro, poi sbirciò la piuma tramite uno spiraglio aperto tra pollice e indice, sentendola scuotersi e tremare violentemente.
«Cuor di Leone, con quella criniera d'oro che ti ritrovi potresti far paura anche alle Penne Alate e invece hai paura... hai paura di Alfred Dirac! Dovreste diventare amici e dovresti smetterla di nasconderti tra le merci in vendita».
Ragionò tra sé e sé, in quell'attimo in cui la bottega era ancora vuota. Con dolcezza, portò la piuma all'altezza del petto e la infilò nel taschino della propria camicia color pervinca. Si affrettò a tornare dietro al bancone, udendo il campanello posto all'ingresso tintinnare.
«Buondì e benvenute da Scribbulus! Che piacere vedervi».
Le due fanciulle portarono con sé un pizzico di brio all'interno del negozio ed Eleanor sorrise allegramente a entrambe. Ascoltò la richiesta di Agnes e annuì lievemente non appena concluse. Non fu necessario offrirle il listino, perché, in effetti, la fanciulla aveva già fatto visita un paio di volte al negozio dalla nuova gestione. Recuperò una delle pergamene colorate posate sul bancone per porgerla con gentilezza a chi accanto a lei.
«Certo, recupero subito il Set Base per mostrarvelo! Comprende tutti gli acquisti necessari e vi permette di avere a un prezzo conveniente - in totale otto galeoni! - una piuma più particolare al posto di quella d'oca. Agnes, come dicevo, per il Set Base con la piuma di Corvo sono otto galeoni tondi tondi. Vorreste dare un'occhiata al Catalogo?».
Dall'espositore a destra del bancone fece levitare una scatolina contenente una piuma di Corvo. Da sotto la superficie lignea, invece, fece levitare il Set Base già pre-ordinato. Sostituì la piuma d'oca come richiesto dalla cliente e portò una ciocca di capelli rossi dietro l'orecchio, riportando lo sguardo di nuovo sulla fanciulla.
«Ah, complimenti per il Foglio Verde! Sono stata felicissima di vedervi tutte promosse con ottimi punteggi».
Mentre il gatto Dirac miagolava piano, Eleanor scacciò con un sorriso rivolto alle Clienti il ricordo dei propri dubbi sulla sua prima lezione di Materializzazione. La piuma nel suo taschino si agitò, ed Eleanor rivolse a quest'ultima solo un'occhiata bonaria.
 
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Sollevata di avere portato a termine l’acquisto più spiacevole, si incamminò con Agnes verso il negozio gestito dall’Assistente della docente di Astronomia. Scribbulus le piaceva davvero, al punto che spesso evitava di metterci piede per non esserne eccessivamente tentata. Avrebbe desiderato fare scorta di inchiostri profumati e di altri articoli di cui non aveva bisogno, ma che voleva ugualmente.
Jasmine sospirò piano, ricordandosi di non poterlo farlo. L’addio di Phoenix Balerion come negoziante di Accessori, l’aveva colta completamente di sorpresa. Incredula e completamente impotente, aveva assistito al cambio di gestione, rimanendo al buio sulla propria situazione. La gallese da Accessori di Prima Qualità per il Quidditch ci lavorava o quantomeno era solita farlo sotto all’ex docente di Cura. Ora che la bottega era diventata di proprietà della custode di Hogwarts, la situazione della battitrice era in bilico, precaria. Non era sicura di avere ancora un lavoro, perché la nuova proprietaria del negozio si era riservata di fare le proprie valutazioni, qualsiasi cosa significasse. Il suo gufo aveva lasciato la bionda sull’orlo di una crisi di pianto. Quanto era passato ormai? Un giorno? Una settimana? La bionda aveva perso completamente il senso del tempo.
”Davvero?” replicò, grata che il chiacchiericcio della cercatrice avesse scacciato i proprio pensieri più cupi”Non sapevo di trovarmi al cospetto di un vero critico d’arte”. Sghignazzò, sollevando entrambe le sopracciglia. Lei di arte sapeva ben poco. Le piaceva guardarla, ma non sempre era sicura di interpretare correttamente il messaggio dell’artista. Era contenta che la propria migliore amica fosse diversa da lei, perché avrebbe potuto consigliarla in merito.
”Quando potrò leggere la tua intervista? Deduco che tu debba avere fatto una buona pubblicità a Scribbulus” proseguì e sorrise alla Lefevre prima di seguirla all’interno del negozio.
L’odore di Scribbulus era inversamente proporzionale a quello della Farmacia. La gallese aprì le narici, respirando a pieni polmoni il misto di inchiostro e pergamena nuova. Forse perché erano entrambe corvonero, lei ed Agnes sembravano bearsi di quelle fragranze confortanti.
Raggiunse il bancone, tenendosi un passo indietro rispetto alla castana cercatrice. Le lasciò l’onere di parlare, scambiano i ruoli ricoperti poc’anzi.
”Buongiorno, Miss Corbirock”. Si limitò a quel saluto educato, senza utilizzare il titolo di assistente, dal momento che si trovavano al di fuori del contesto scolastico.
Attese di conoscere il totale prima di allungare gli otto galeoni richiesti. L’idea di spulciare il catalogo la spinse ad allungare la destra in avanti. Si bloccò a mezz’aria, colta dal pensiero della propria condizione precaria.
”Per me è sufficiente così, grazie” arrossì, sollevando la stessa mano protesa verso al proprio viso. Si sistemò una ciocca di capelli o almeno finse di farlo. ”Vorrei anche io cambiare la piuma d’oca, ma con una d’aquila, per favore”. Sorrise e si affrettò a recuperare l’aggiunta di denaro necessario a completare quella transizione.
 
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Lo sguardo perso tra i propri pensieri, Jasmine sembrava essere altrove, con l'espressione di chi ha un problema che non sa come gestire. Per questo Agnes non aveva potuto resistere all'impulso di deviare il discorso su qualcosa di comico, come lei in veste di critico d'arte. La manovra sembrava essere riuscita e per questo la Corvonero gonfiò stupidamente il petto quando l'amica sollevò le sopracciglia con stupore. -Ebbene sì. Un critico d'arte, molto critico.- disse prima di scoppiare a ridere di se stessa innanzitutto. Le era mancata la spensieratezza che riusciva a provare solo con lei, solo con Jasmine.
-Sai che non lo so. Sul prossimo numero suppongo. Ho fatto a Scribbulus un'ottima pubblicità, dire. Potrei riceverne un compenso in effetti...-
Quando entrarono, Jasmine come Agnes furono rapite dalle fragranze così insolitamente buone, che curarono il loro olfatto dopo l'ultimo negozio visitato. Agnes avrebbe voluto comprare tutto e forse anche Jasmine, lo vedeva da come guardava gli articoli esposti per cromie sugli scaffali e gli espositori ordinati. Si stupì quando vide Jasmine sollevare la mano ma abbassarla subito dopo, senza nemmeno prendere il catalogo. Era tutta l'estate che non si vedevano, che fosse accaduto qualcosa di cui Agnes ancora non sapeva? Effettivamente passeggiando per la via aveva notato che Accessori aveva da poco cambiato gestione. Tuttavia, non lasciò che il gesto della Corbirock fosse fatto invano, allungò lei stessa la mano e aprì il listino proprio sotto il naso della migliore amica. Non voleva essere cattiva ma le era venuta in mente un'idea.
-Io adoro la Penna PrendiAppunti, ma è costosissima. Ogni volta che vengo la guardo, prima o poi la comprerò, lo so! A te cosa piace di più?- le chiese fingendo ingenuità, e impaziente che Jasmine mettesse il proprio ditino sul catalogo per indicarle ciò che le piaceva, lanciò un sorriso ad Eleonor, quasi a scusarsi se la loro commissione si stava rivelando più lenta del previsto.
Quando fu nominato il Foglio Verde, la Lefevre sollevò due occhi a cuoricino che si andarono a posare sul bel volto della giovane strega. Lei personalmente pensava che fosse merito suo, se ci era riuscita. -Grazie Miss Corbirock, ne sono stata felicissima anche io! E devo ringraziarla perché...sa, quella volta...- titubò, alla ricerca delle parole giuste -Se non fosse stato per lei non so se ce l'avrei fatta. E' stata paziente e tanto, tanto gentile.- con gli zigomi sollevati si mosse leggermente sul posto, quasi a simulare un saltello di materializzazione. Quasi. Si sarebbe beata dell'aura positiva di Scribbulus ancora per qualche minuto.

Edited by Agnes Lefevre - 9/9/2020, 11:36
 
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view post Posted on 8/9/2020, 12:13
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Rivedere la Pupilla di Astronomia la ricondusse alle sue prime esperienze da Assistente, in un periodo turbolento della sua vita. Le ricordò di compitini e rivelazioni, di primi passi in un mondo nuovo, dell'avere un primo salotto tutto per sé, una cucina con le tende color zucca, un'intera casa vuota e scatoloni ricolmi. Ricordava l'espressione sul volto di Jasmine quando, in una sorta di rito di passaggio, le aveva rivelato le Tre Grandi Bugie dopo che Luna stessa le aveva svelate a lei. E ricordava quella mattina con Luna, nel Reparto Proibito della Biblioteca, quando finalmente guidata dalla Docente le era parso di prendere posto nel Mondo dei Grandi.
Scambiò un sorriso con Jasmine al suo saluto, concludendo la spesa di Agnes prima di rivolgersi alla Pupilla. Dopo averle offerto il Catalogo, si morse l'interno della guancia, notando il rossore sulle gote della fanciulla, e si pentì di non aver posato quelle pergamene sul bancone, sotto gli occhi delle due e a loro disposizione, ma senza creare imbarazzi. Con un piccolo peso al cuore, ritenendosi colpevole di aver messo a disagio la cliente, accolse l'introduzione di Agnes come un Tergeo sulla propria mente ingrigita. Dopo essersi bloccata per un istante, rivolse un'occhiata complice alla Cercatrice di Corvonero, sinceramente grata che fosse intervenuta in modo così adatto e furbo. Corvonero mica per nulla, avrebbe detto, ma in quello scambio c'era un'empatia che andava ben più in là dei meriti della Casata.
Abbassò lo sguardo, sbirciando sotto il bancone per individuare i Set Base già completi e incartati che ordinava premeditatamente per sveltire quelle procedure. Con un movimento leggero della bacchetta in sorbo, fece levitare un secondo Set Base sul bancone e poi appellò una scatolina da un espositore vicino.
«Ecco qui! Jasmine, otto galeoni per il Set Base con la piuma di aquila. Mmm, magari prima o poi metterò in sconto i modelli di Penna PrendiAppunti, sono desideratissimi! Ti farò sapere in tal caso. Intanto, però, il listino speciale Hogwarts on ink-track è in promozione, scontato del 30% solo per il mese di settembre!».
Si sciolse in un sorriso, ricercando di nuovo lo sguardo di Agnes e rivolgendole un occhiolino. Dal sorrisetto della fanciulla, le era parso di cogliere una certa idea e sperava di poterla aiutare, per far tornare un clima leggero e spensierato. Spostò il nuovo listino violetto sotto il loro sguardo, lasciandolo sul bancone cipria.
«Entrambe avete speso più di cinque galeoni, dunque per voi l'iscrizione al Club Artistico e Letterario di Scribbulus è gratuita, se lo desiderate! Si tratta di un'iniziativa rivolta a tutti, Artisti, aspiranti tali, curiosi e clienti affezionati! Una volta iscritti, si può accedere al Crogiolo e a promozioni aggiuntive - come l'iniziativa Nontiscordardimé! - e si può partecipare al Gioco della Piuma dell'Oca, tutto descritto nell'iniziativa».
Con un cenno del capo, indicò il grazioso vaso di myosotis su un angolo del bancone, incantato per arricchirsi di un fiore per ogni Nontiscordardimé scelto dai clienti. Quando riportò lo sguardo su Agnes, le fu impossibile evitare di sorridere fin quasi a farsi male alle guance per la contentezza, con gli occhi che le brillavano. Alle parole della fanciulla, le parve di sciogliersi come cera, cera glitterata, perché non riuscì a smettere di sorridere neanche per un istante.
«Ce l'avresti fatta sicuramente, sei stata una bomba alle prove successive e all'Esame Teorico! Una spintarella non ha alcun merito sulla partenza a razzo di un'Astrobacchetta!».
Sorrise vedendola simulare il saltello e si agitò dietro il bancone, tamburellando con le dita per dar sfogo al proprio entusiasmo. Colta da un'idea, poi, complice delle distrazioni offerte alle due amiche, nascose una mano sotto il bancone per agitare lieve la bacchetta e appellare due fogli di Carta Origami, uno di un arancione striato e l'altro bluastro. Questi, guidati da un rapido e sapiente Incantesimo, si modellarono in due forme differenti: il primo aveva una forma rotondeggiante e voleva ricordare un Proxima Centauri b in miniatura e cartaceo per la Pupilla, il secondo avrebbe imitato la struttura allungata di un astronave magica, per ricordare ad Agnes il lancio di un'Astrobacchetta. Incapace di fronteggiare l'imbarazzo di qualche minuto prima e la contentezza che le bruciava ancora sulle labbra, lieta di aver accolto nella sua bottega un duo così frizzante, avrebbe infilato segretamente quei piccoli regali nelle buste degli acquisti delle due, assicurandosi di non farsi vedere per non rovinare loro la sorpresa.
 
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Tenere in sospeso Eleonor Corbirock ebbe il potere di farla sentire in colpa. Avrebbe dovuto afferrare il listino e fingere di guardarlo, così da non farsi tentare. La propria reazione era stata involontaria, fulminea. Si sarebbe dovuta scusare, avrebbe voluto farlo, ma le scuse l’avrebbero portata ad un ciclo di spiegazioni, che non avrebbe saputo dare. Venne salvata, graziata dal provvidenziale intervento della cercatrice bronzo-blu.
Le iridi di smeraldo si sollevarono, piene di gratitudine, su Agnes. Senza bisogno di chiederlo, era intervenuta per sgonfiare in fretta un momento potenzialmente imbarazzante e la gallese le era grata per quello. C’era un motivo per cui lei e la concasata erano migliori amiche: Agnes la capiva anche quando lei non sapeva usare un sufficiente numero di parole per spiegarsi.
Lo sguardò si spostò sulla proprietà di Scribbulus ed assistente alla cattedra di Astronomia. Le rivolse un piccolo sorriso, prima di chinare il capo ed assecondare le richieste della compagna di stanza. La gallese non voleva guardare, rischiando di essere tentata, ma non poteva negarsi dopo essere appena stata salvata.
”La penna prendi appunti?” domandò, inarcando drammaticamente un sopracciglio. Si appuntò l’informazione mentalmente, speranzosa di farne buon uso prima o poi. ”Effettivamente sembra un sogno! Ti risparmierebbe un sacco di crampi alla mano. In alcune lezione bisogna prendere mooolti appunti”. Sghignazzò e scorse velocemente il listino. Le piaceva tutto, era inutile negarlo, ma una categoria su tutti attirò l’attenzione della bionda: gli inchiostri.
Jasmine aveva un debole per i grossi titoli colorati e per l’evidenziare le parole chiave, in modo che lo studio fosse più facile. Ora che aveva avuto la prova incalzante di quante varietà fossero presenti, la gallese era sicura che non sarebbe uscita da lì a mani vuote. Resistere alle tentazioni non era mai stato un proprio punto di forza e si permise di crogiolarsi nel fatto di avere deciso di acquistare una solo tipologia di inchiostro, anziché tre. Accantonò momentaneamente inchiostro floreale e fruttato, prima o poi ne avrebbe iniziata una collezione, ed optò per un altro prodotto più in linea con le proprie necessità.
”Gli inchiostri colorati e profumati” replicò con aria sognante ”Ti ho invidiato moltissimo quello che hai usato per la lettera a Lily Luna Potter. Che cos’era, gelsomino?”
Arricciò leggermente la bocca, mentre rifletteva. Le iridi di smeraldo tornarono a posarsi sull’assistente della docente di astronomia.
”Ripensandoci, credo che approfitterò della promozione per prendere una boccetta di Inchiostro Amortentia”. Jasmine allungò velocemente le mani alla tracolla per pescare il denaro aggiuntivo, per allungarlo sul bancone. Non pensò alla precarietà della propria situazione, decisa a godersi almeno il fine di quella giornata, trascorsa con una delle persone che preferiva in assoluto.
 
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Attenta, Agnes seguì le espressioni dell'amica, e poi sorrise quando si decise ad attenzionare il catalogo. La vide scorrere senza indugio fino alla sezione degli inchiostri, dunque annuì energicamente. Anche a lei piacevano tanto.
-Sai mi piace guardarla mentre lavora, è affascinante. Anche se mette un po' in soggezione.- ridacchiò, parlando proprio della Penna PrendiAppunti. Sapeva che prima o poi sarebbe stata sua, ma quel giorno non erano lì per quello. Tra la vasta collezione di inchiostri di Scribbulus era difficile fare una scelta, ma Agnes si era convinta che non stava veramente escludendo qualcosa, era piuttosto una momentanea classifica basata su criteri tutti suoi, visto che prima o poi li avrebbe avuti tutti.
-Quello è buonissimo! Era ciclamino, molte delicato. Ma il gelsomino...ah.- continuò, con un sorriso sognante. La memoria olfattiva era un delle cose più belle che si potesse provare e per lei anche il gelsomino portava con sé dei ricordi dolcissimi di infanzie francesi. Senza contare che gelsomino in francese si dicesse proprio Jasmine.
Prontamente, ma evitando di essere brusca o maleducata in quella situazione così delicata, Agnes guardò la sua amica mettere mano al portamonete per aggiungere la differenza dell'inchiostro scelto. Avvicinò una mano al braccio della ragazza, sfiorandolo delicatamente. -Accetti un regalo da parte mia?- le chiese guardandola negli occhi, accennando un sorriso che avrebbe dovuto stemperare la richiesta che sarebbe potuta risultare più seria che rispettosa. Voleva pagare lei, voleva regalare qualcosa a Jasmine che le ricordasse la sua presenza, anche se dubitava che Jasmine se la sarebbe dimenticata facilmente.
Se Jasmine glielo avesse permesso, Agnes si sarebbe rivolta ad Eleonor: -Miss Corbirock, può aggiungere al mio conto l'inchiostro Amortentia e due inchiostri al gelsomino, uno per una.- disse adocchiando Jas. Poi avrebbe di buon grado saldato il tutto con le monete tintinnanti. Se Jasmine avesse voluto opporre le sue rimostranze le avrebbe risposto con un sorriso a trentadue denti, appositamente esagerato. Non voleva metterla in difficoltà ma aveva davvero voglia di farle un presenta, dato anche che a causa degli esami non aveva organizzato nulla alla ragazza per il suo compleanno. Non riusciva a perdonarselo.
 
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view post Posted on 21/9/2020, 09:34
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Mentre Dirac gironzolava attorno al bancone, probabilmente studiando da quale prospettiva andare all'attacco della lunga gonna della Proprietaria per pretendere coccole e attenzioni, Cuor di Leone si divincolava nel taschino della camicetta color pervinca di Eleanor. Ella non ci faceva caso, perché troppo presa dal frizzante duo che sfogliava il Catalogo e da Agnes che tramava qualcosa.
Segretamente curiosa di ciò che i loro occhi puntavano e dei loro pareri sul Catalogo, sulle aggiunte, sulle modifiche e sulle innovazioni, con sforzo erculeo si trattenne dallo sbirciare quel che la loro attenzione fissava, spostando il proprio sguardo tra gli scaffali in legno rosato. I nuovi prodotti in promozione erano stati disposti nel primo scaffale della bottega, per essere maggiormente in risalto. Ai piedi dello scaffale, il micio nero sbadigliava e la guardava da lontano, probabilmente firmando così la propria resa e la cessazione delle azioni belliche. Spostò ancora lo sguardo, allontanandolo dal vado di myosotis - sorridendo, per il piccolo fiore di Shay e del suo inchiostro - e lo riportò sulle due Corvonero. Piccola e minuscola nel suo ruolo di giovane Proprietaria della bottega, era agitata e anche contenta delle novità introdotte, e le cose andavano proprio bene in quel modo. Ascoltò le richieste con attenzione, inondata dal buonumore e sorridendo ampiamente alle due, con il cuore gonfio della gentilezza di Agnes nei confronti dell'amica. Oh, adorava essere complice di un regalo, anche solo per il fatto che fuoriusciva dalla sua bottega e dai suoi articoli.
«Scelte molto carine! Agnes, al conto di otto galeoni di prima aggiungo allora l'Inchiostro Amortentia, che da sei galeoni e due falci paghi solo quattro galeoni e cinque falci per la promozione di questo mese, e due boccette di Inchiostro Floreale (due galeoni e cinque falci cadauna). Dunque, oltre al Set Base abbiamo una spesa aggiuntiva di otto galeoni e quindici falci. Con un totale di un po' più di quindici galeoni, se volessi iscriverti al Club di Scribbulus potresti tentare la fortuna con due lanci al Gioco della Piuma dell'Oca!».
Con un cenno del capo, che mise in moto la lunga cascata di capelli rossastri, indicò il tabellone di gioco visibile sul bancone, dove già alcuni segnalini si divertivano a fare avanti e indietro lungo la propria casella. Con movimenti misurati della bacchetta in sorbo, poi, con delicatezza fece levitare le tre boccette di inchiostro - quella di Amortentia riconoscibilissima dalla boccetta finemente decorata a forma di calderone - e, a una a una, le divise tra le due buste turchesi delle due giovani studentesse, pronte per il loro ritorno a Hogwarts.
 
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Contenta che Jasmine non avesse opposto resistenze, Agnes contò soddisfatta il denaro che andava aggiunto al suo conto per poi consegnarlo nelle mani della assistente di Astronomia. Le sorrise, ascoltando la sua proposta e decise così di accettarla. -Beh perché no! Il Gioco della Piuma dell'Oca, è nuovo vero?- le chiese sorridendo. Non si era mai definita una persona particolarmente fortunata ma alla fine l'importante era divertirsi e di certo non si sarebbe tirata indietro. Lanciò qualche occhiata alla sua amica, come a chiederle silenziosamente se lei avrebbe fatto lo stesso.
Poi si sarebbe rivolta ad Eleonor, per sottoscrivere la sua carta del Club di Scribbulus, che a dirla tutta avrebbe fatto anche se non vi fosse stato associato il Gioco della Piuma dell'Oca, e si sarebbe preparata a fare i suoi lanci di dadi.
 
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view post Posted on 4/10/2020, 17:26
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Un enorme sorriso le colorò le labbra rossastre non appena udì la risposta di Agnes. Annuì contenta, accennando con il capo al tabellone posto in un angolo del bancone.
«Che meraviglia! Sai, non ho ancora fatto molti lanci e mi faccio prendere dall'entusiasmo per questo Gioco. È tutto nuovo nuovissimo, dici bene! Ecco a te la tessera di iscrizione al Club Artistico e Letterario di Scribbulus. Come vedi, sul retro c'è una riproduzione del tabellone del Gioco della Piuma dell'Oca, così che tu possa visionare lì il tuo avanzamento. A tal proposito, ecco il dado: due lanci!».
Dopo averle mostrato il retro della sua nuovissima tessera turchese, con il tabellone estremamente colorato, Eleanor appellò un dado da un grazioso cofanetto posto sul bancone e lo porse alla Corvonero. Quella scatolina in legno era uno dei suoi ultimi lavoretti. Il primo risaliva a quando aveva iniziato a ridipingere interamente di blu una stanza del suo piccolo cottage, al numero diciassette di High Street. Successivamente aveva ridipinto l'annaffiatoio di latta con cui si adoperava attorno alle piantine grasse che sbucavano dai vasi pensili della scala che portava al piano superiore... la vernice era colata qua e là, ma non avrebbe mai potuto lasciare l'annaffiatoio nel suo originale color latta. Anche l'aspetto delle due poltroncine sotto la stessa scala aveva subito un restyling - aveva appreso questo termine tecnico trovandosi a rispondere a un'azienda di "restyling per gobbiglie" che chiedeva pubblicità al Settimanale delle Streghe. Guardando il dado tra le dita di Agnes, ponderò l'idea di ridipingere anche quello - magari un colore per ogni faccia! - ma c'era il rischio di sporcare di tempera sia le mani del malcapitato giocatore sia il tabellone.
L'esito del primo lanciò fu un quattro: sul tabellone da gioco, un segnalino si mosse fino a occupare quella casella, per poi esser costretto ad arretrare di una - trovandosi sulla terza - a causa dell'Inchiostro Goloso che sembrava del tutto intenzionato a divorare l'intera casella. Il secondo lancio mostrò un tre: la pedina riprese ad avanzare, facendo un ingresso baldanzoso nella Casella Premio numero sei.
«Fortunata! I tuoi due lanci terminano sulla Casella Premio numero sei e per questa tua vittoria ti aggiudichi uno sconto del 20% valido sul prossimo acquisto! Torna pure quando vuoi».
Ripescò il dado e lo ripose nel suo cofanetto, per poi allacciare le mani dietro la schiena. Se Agnes non avesse desiderato nient'altro, l'avrebbe seguita con lo sguardo fino al portone del negozio, salutando le due fanciulle.
«Grazie per i vostri acquisti e buona giornata!».
 
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