Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

She Hate Shopping, But she love Scribbulus

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view post Posted on 26/8/2020, 03:21
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Aveva raggiunto Londra con il nonno, e la certezza che non appena le loro strade si sarebbero separate lui avrebbe imboccato la via per Notturn Alley. Era stata lasciata proprio difronte all'ingresso di Scribbulus che continuava a adorare anche solo per i suoi colori. Certo non poteva vederle, ma quelle travi in legno erano ancora impresse nella sua memoria, proprio come quella vernice. Almeno per il momento avrebbe continuato a infonderle una certa serenità; nonostante quella via potesse dirsi tutto fuorchè tranquilla. Con quel caldo nessuno si sarebbe azzardato a mettere piede in strada prima di una certa. Lasciata difronte alla storica porta (non avrebbe potuto dire lo stesso se si fosse trovata davanti a quella di Ollivander, per via del famoso sequestro compiuto ai danni dello stesso da parte dei Mangiamorte: praticamente un attentato!) Trovando la porta chiusa, aprì la maniglia con la mancina poiché la sua nuova condizione comportava l'obbligo di diventare ambidestri. La gemella era costantemente impegnata con il bastone, che usava per accertarsi di non trovare ostacoli lungo il proprio cammino. Mouna non era un pipistrello, e non è poi che in certe situazioni si possano seguire dei suoni piuttosto che altri. Non soltanto per gli spazi aperti, ma anche per l'eventuale trambusto, per i passi, i fruscii delle stoffe indossate dai passanti. Ad esempio ci si potrebbe affidare a degli spostamenti d'aria, che cambiano anche a seconda della velocità andante. L'idea non era comunque inverosimile quanto pensare di dover svolgere un esercizio di Quidditch piuttosto che uno di Volo. Aveva tagliato col Circo Arcanus della Gold e anche se continuava a correre con Conrad e Uranus a pochi metri di distanza lungo la strada che ricollega la periferia a Hogsmeade non si sarebbe mai sognata di tornare a giocare. Non se ne parlava proprio di volare senza che il Campo fosse vuoto. Non poteva fare altro se non raggiungere dei semplici obiettivi in compagnia di una, due persone massimo - e stando pure attenti. Si chiese come avrebbe fatto con le lezioni di Hawking, sapendo di dover comunque passare a trovare la squadra. Forse ci sarebbe riuscita nonostante il rimorso per non essere mai riuscita a prendere parte a una partita - perché si sa che in stazione quando ci arrivi per sbaglio i treni non arrivano mai e scatta l'attesa eterna: un po' come alcuni turni a Londra o quelli vissuti più di recente al Tre Manici di Scopa. Da Ollivander non metteva piede da un po' e non poté far a meno dinriflettere sul fatto che lì la rifrazione del suono risulterebbe allucinantemente caotica; per via dei nunerosi scaffali, delle scatole, del bancone e compagnia bella. Certo se si fosse trovata lì da cliente sarebbe stato diverso, per via della maggiore altezza rispetto al corridoio del retrobottega, ma si sarebbe comunque potuta concentrare sulle voci in quanto suoni distinti: più sei vicino a un ostacolo prima quello torna indietro. Forse non sarebbe neanche venuta mai a scoprire quanto visto che continuava a lavorare a Hogsmeade - che comunque preferiva per la mancanza di quel sentimento scambiato per nostalgia. Doveva comunque fare un salto da Ollivander. Ne era obbligata per via del bastone e del fatto che la destra fosse anche la mano usata per la bacchetta. Le ore di sole erano comunque scarse e lei non aveva la più pallida idea di quando il nonno sarebbe tornato. Si chiese se al suo posto non avrebbe trovato Conrad sperando comunque che uno dei due sarebbe passato a prenderla, trascorsi quei quindici minuti che aveva chiesto a se stessa.
Pur essendo maggiorenne, e con tanto di licenza di Materializzazione, non se la sentiva proprio di smaterializzarsi fino a casa. Tutta colpa del Morbo Bianco e delle sue rese incerte! Fatto sta comunque che la Silver aprì l'uscio sentendo trillare immediatamente il campanello.
- Salve - evitò di trillare lei, come era solita invece fare prima del coma.
Richiusa la porta alle proprie spalle avanzò tastando il pavimento con la punta del bastone, che passo dopo passo aveva fenduto lo spazio interposto tra lei e il bancone. Ancora una volta: orecchie tese, spostamenti d'aria e mano in avanti. Al resto avrebbero dovuto pensare la perspicacia e la comprensione del prossimo. Poteva essere un attimo o il tempo di una fila, ma almeno aveva la certezza che, chiunque avesse trovato oltre il bancone, doveva per forza conoscerlo.
- Sera! Avrei bisogno di un raccoglitore in cui poter trovare più facilmente appunti e documenti
Uno capiente magari. Ricordo poi vagamente un articolo del listino dalla mia ultima visita: qualcosa che se lasciato scorrere sopra a un libro o a un quaderno possa leggerne il contenuto. Poi pensavo: esiste una specie di prendiappunti universale, una che possa scrivere anche sotto dettatura di altri? Altrimenti mi servirà anche un consiglio per le interviste perché non so che fare: non posso scrivere da sola.

Chiese, una volta raggiunto il bancone, cercando di non eccedere in confidenza. Nel caso in cui avesse trovato la proprietaria della bottega piuttosto che il suo commesso avrebbe dovuto cavarsela comunque, anche con quel 'sera iniziale.

Edited by Silver_Mouna - 1/9/2020, 22:07
 
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Jack Allan Wilkinson
view post Posted on 30/8/2020, 16:43




Il suo turno era iniziato da due ore e ormai le sue narici si erano assuefatte all’odore del gelsomino abbarbicato alla base del bancone. I clienti andavano e venivano ad intervalli irregolari, talvolta accompagnati da qualche amico, altre da soli. Jack aveva mostrato loro cortesia e la giusta dose di dedizione verso le loro richieste, esibendo, quando necessario, il suo classico sorriso professionale che sperava potesse metterli a proprio agio. Solo nei brevi istanti in cui il negozio si svuotava completamente, il ragazzo si concedeva di distrarsi, lanciando di tanto in tanto uno sguardo alle vetrine del negozio che si affacciavano su Diagon Alley per fissare distratto i passanti che si godevano il fine settimana tra le strade principali della Londra nascosta ai babbani. Erano scene che, da una visione d’insieme, si ripetevano all’infinito senza celare allo sguardo di chi le osservava nulla di diverso rispetto ai sabati e alle domeniche passate. Jack, per accantonare i recenti avvenimenti che avevano segnato Hogwarts, le usava come il sottofondo di pensieri che spaziavano dal ricordo di scadenze imminenti a sfizi che avrebbe voluto soddisfare. Una sua recente lettura su i più nuovi modelli di scopa gli aveva fatto venire voglia di fare un salto da Accessori. Era da quando aveva acquistato la sua Nimbus che non abbassava la maniglia del negozio del professor Balerion per lasciarsi animare dalla curiosità e dall’entusiasmo dell’uscita dei suoi nuovi articoli. Gli mancava la vetrina sempre affollata di piccoli maghi che ammiravano, forse per la prima volta, gli strumenti che per la maggior parte venivano usati dai giocatori, dilettanti o professionisti, del quidditch. Jack non amava particolarmente questo sport e la sua entrata in squadra come cacciatore non gli aveva fatto cambiare idea, ma adorava correre con le scope.
Il campanellino della porta d’ingresso di Scribbulus, distraendolo dai propri pensieri, gli fece voltare la testa nella direzione della cliente che aveva appena varcato la soglia. Immobile, dietro al bancone la osservò avanzare verso di lui con il bastone che forse l'averebbe accompagnata per il resto della sua vita.
"Ciao, Mouna". Un nodo di colpa e amarezza gli aggrovigliò le corde vocali rendendo la sua voce più roca del solito.
Recuperò in fretta con la mano destra un catalogo, alzandolo come a volerglielo porgere per poi rimetterlo velocemente al proprio posto con le sopracciglia aggrottate e un'imprecazione pronta sulla punta della lingua.
Idiota. Ecco cos'era. Jack Allan Wilkinson era un'idiota.
Per quanto si fosse sforzato ad andare avanti, aveva rifiutato la realtà, dicendosi che aveva bisogno di più tempo per trovare il modo giusto per affrontare l'inevitabile. Ancora e ancora aveva rimandato e, alla fine, dato che non si era deciso a scalare la montagna, era stata la valanga a trovarlo e a travolgerlo.
"Come raccoglitore abbiamo: il PortaDocumenti, che è una cartella, disponibile in vari colori, da 1 galeone e 2 falci, e il TrovaDocumento, una cartella molto capiente che si aprirà e mostrerà al proprietario il documento richiesto. Quest'ultimo viene 10 galeoni e 12 falci. Per la penna, l'unica che abbiamo è la Penna PrendiAppunti, ma scrivere sotto dettatura non è esattamente la sua peculiarità. Si muoverà in automatico e adotterà lo stile dello scrittore. Magari, forse, potrebbe anche essere utile provare ad utilizzare una Piuma Grafiabella che corregge magicamente le parole scritte e le rende più leggibili. Per quanto riguarda l'altro articolo che mi hai richiesto non ne abbiamo uno che legge libri stampati, ma uno che legge ciò che si è appena scritto da una penna. Si chiama Jobberkorrettore ed è un accessorio che deve essere applicato alla piuma con cui si scrive. Quando lo si stacca, questo reciterà ciò che si è scritto. Il prezzo è di 8 galeoni e 5 falci".
Spostando i suoi occhi verdi dal catalogo al viso di Mouna, Jack ricacciò in gola una semplice domanda: "Come stai?"
 
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view post Posted on 1/9/2020, 22:43
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A quanto sembrava non ricordava affatto a cosa servisse quel qualcosa perché, a detta di Jack, con il Joberkorrettore avrebbe potuto leggere solo cose appena scritte - e per giunta dalla sua stessa penna. Se solo avesse avuto le orbite ancora occupate dai propri occhi, in quel momento avrebbe alzato le iridi affinché potessero guardare il soffitto.
- Cazzo Jack, questa non ci voleva proprio. Come li leggo i libri? Ti prego: chiedi alla Corbirock se riesce a trovare qualche articolo che possa aiutarmi a leggere, per me è importantissimo! e lo sarebbe stato anche per sua cugina, se ciò avesse comportato per lei il fatto di doverla assistere costantemente. Le due avevano già scambiato un paio di gufi riguardo a quell'eventualità, ma sapevano entrambe che la platinata avrebbe preferito cavarsela da sola. Era così che era fatta e almeno in quel particolar caso non sarebbe mai cambiata. Poche volte nella sua vita aveva chiesto aiuto e l'ultima volta che lo aveva fatto Steewood e Allan avevano dovuto salvarle la vita. Era anche l'ultimo particolare che era riuscita a ricordare delle ore che avevano preceduto il suo ingresso in coma; sempre che la sua memoria non l'avesse ingannata anche su quello. La fronte corrugata riuscì a distendersi soltanto grazie alla dolce fragranza emanata dal gelsomino.
- Mh. Facciamo che lo prendo lo stesso. Lo stesso vale per il TrovaDocumenti e la PrendiAppunti: so come funziona ma mi chiedo se riuscirò a farle scrivere qualcosa di sensato mentre ascolto le lezioni o qualche intervistato. Che dire? Speriamo di sì. Avrei poi bisogno di qualche boccetta d'inchiostro e di una scorta di rotoli di pergamena per le lezioni: immagino ti sappia regolare meglio di me per i quantitativi, quindi fai te. Esclamò lasciandogli carta bianca.
Nonostante non lo conoscesse poi molto, proprio per via del fatto che fosse accorso in suo aiuto, credeva di potersi fidare di lui più di quanto non potesse fare di altri e sperava di non sbagliare, almeno riguardo al suo conto - per questa e tutte le altre occasioni in cui il loro cammino sarebbe tornato a incrociarsi.
Scacciato il fastidioso ricordo, si immaginò in compagnia di Grace Adam Wilkinson: la migliore amica che si potesse desiderare. Se solo non si fosse trattato di Allan, l'idea di costringere qualcuno a mangiare ogni foglio di papiro avanzato alla fine dell'anno, avrebbe permesso al suo ghigno migliore di riaffiorare eppure il volto della ragazza era inespressivo quando chiese - Come te la passi Jack? Grace mi ha detto che anche tu hai il morbo bianco
 
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Jack Allan Wilkinson
view post Posted on 5/9/2020, 10:35




Il catalogo di Scribbulus era abbastanza variegato e stuzzicante per gli amanti di cancelleria, in particolar modo per le voci esplicanti le differenti piume offerte dal negozio. Era un peccato che non ne suggerisse alcuna che scrivesse sotto dettatura o che fosse capace di trasformare le parole stampate in parole udibili e comprensibili anche per coloro che, come Mouna, erano stati privati della vista. Nel campo della medicina, i medimaghi non avevano troppi problemi nel saldare ossa rotte o nel farle interamente ricrescere se fatte svanire con la magia, ma, per quanto miracolose alcune cure potessero sembrare agli occhi babbani, anche i maghi avevano limiti che non erano ancora stati in grado di superare.
Dispiaciuto per non avere a portata di mano una soluzione migliore di quella proposta, Jack l'ascoltò imprecare senza saper ribattere in maniera adeguata al suo sfogo.
"Non c'è altro. Potrei chiedere, non appena la vedo, alla professoressa Corbirock se può cercare di far arrivare qualche merce che possa aiutare".
Non si poteva dire che lui e la ragazza fossero amici. Anzi il loro unico legame chiaro era quello con la cugina del ragazzo di cui la studentessa era la migliore amica. Il resto era un confuso crogiolo dentro il quale erano mischiate piccole vicende che li avevano visti protagonisti e che, inevitabilmente, li avevano portati a conoscersi e ad avere un paio di conti in sospeso troppo freschi per poter essere ignorati. Era dall'intrusione dei negromanti che Jack si chiedeva cosa fosse successo esattamente a Mouna dopo che lui e professor Steewood erano riusciti a proteggerla, ma la sua memoria non voleva in alcun modo aiutarlo e la sua coscienza, soprattutto in relazione al fatto di esserne uscito illeso, non sembrava voler pesare meno man mano che i giorni scorrevano.
"Ti porto cinque boccette d'inchiostro e venti rotoli di pergamena. Sono nella quantità richiesta per l'inizio del nuovo anno. Vado a prendere gli articoli. Torno subito.
Entrato nel retrobottega si munì personalmente del materiale per poi appoggiarlo delicatamente sul bancone mentre con la mente calcolava il prezzo che la studentessa avrebbe dovuto pagare.
"Con il TrovaDocumento a 10 galeoni e 12 falci, la Penna PrendiAppuntia 20 galeoni e 10 falci e il Jobberkorrettore a 8 galeoni e 5 falci e le cinque boccette d'inchiostro e e venti rotoli di pergamena a 6 galeoni e 6 falci sono in totale 45 galeoni e 16 falci"
La cifra spesa era sostanziosa e, nonostante Mouna non avrebbe potuto godere a pieno dei vantaggi della sala riservata, se avesse sottoscritto la tessera al Club esclusivo del negozio avrebbe potuto usufruire degli altri suoi vantaggi.
"Mouna la cifra è superiore ai cinque galeoni di ben 40 e passa, se vuoi ti puoi iscrivere al Club Artistico e Letterario di Scribbulus. L'iscrizione è gratuita per un anno e per rinnovarla ne costa due all'anno. Ti farebbe partecipare al Gioco della Piuma dell'Oca. Ogni cinque galeoni spesi si lancia un dado e il tuo segnalino si muoverà di un numero di caselle pari a quello sorteggiato dal lancio del dado. Se si finisce in una delle casella speciali si vincono dei premi. Tra di essi c'è anche la possibilità di proporre degli articoli alla proprietaria. Se accettati e venduti avresti una percentuale dei guadagni.".
Probabilmente la ragazza non era dell'umore adatto a ponderare se entrare a far parte o meno del club, ma la possibilità di tentare da subito di vincere l'opportunità di proporre alla proprietaria articoli adatti alle sue esigenze personali avrebbe potuto darle un pizzico di speranza.
"Sto bene" rispose, poi, con un leggero inarcamento delle labbra. "Spero solo che il San Mungo trovi una cura e che sappia spiegare la causa di questi sintomi".
La resa dei suoi incantesimi era ciò che gli dava maggior fastidio, nonostante avesse la piena consapevolezza che l'assenza di appetito o del desiderio di dissetarsi fosse di per sé molto più allarmante.
"Tu?" aggiunse di getto, come a voler saltare un ostacolo che gli avrebbe potuto impedire di porle quella domanda. "Ricordi qualcosa?"
 
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view post Posted on 13/9/2020, 13:06
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- Mi faresti un favore annuì, evitando ancora una volta di proferire quel grazie dal peso di una tonnellata o due.
Le dita della mano libera iniziarono a tamburellare nervosamente sulla lignea superficie del bancone non appena il verde-argento si congedò. Il fatto che sul listino dell'Assistente alla cattedra di Astronomia non comparisse un articolo che le permettesse di leggere autonomamente la preoccupava e non cercò certo di nasconderlo. Non poteva chiedere a Grace di accompagnarla ad ogni sua visita alla Biblioteca di Hogwarts, a Conrad di seguirla puntualmente alla Redazione della Gazzetta del Profeta o a chi per loro di leggerle gli appunti vergati grazie all'ausilio della penna appena acquistata finché lei non ne avesse appreso e memorizzato i contenuti. Certo quest'ultima eventualità non avrebbe fatto male neanche a Grace. Non che non fosse di per sé una studentessa brillante: chi altri era arrivato a prendere dieci all'ultima lezione di Sleath? Forse qualcuno c'era riuscito, ma i fortunati potevano comunque contarsi con le dita di una sola mano. Certo che era un po' che i Grifondoro non si riunivano per un gruppo studio... Magari avrebbe potuto risparmiare a Grace di rileggerle gli appunti di ciascuna lezione se solo fosse riuscita a organizzarne uno, ma intanto avrebbe continuato a sperare che Jack riapparisse con qualche articolo "a sorpresa"; uno che potesse permetterle di leggere senza dover obbligatoriamente da una seconda persona - che le permettesse di mantenersi gli studi continuando a lavorare per la Gazzetta del Profeta. Purtroppo non fu così, ma seppe infonderle comunque un briciolo di speranza informandola della possibilità di commissionare un articolo tagliato su misura delle proprie esigenze personali. Sarebbe stato sciocco non tentare.
-Sai che ti dico Jack? Mi iscrivo, anche se non ho capito bene in cosa consista questo club. Tenterò la fortuna... annuì aprendo il palmo della mano affinché potesse accogliere il dado di cui il ragazzo le aveva parlato. Immaginava infatti che il gioco sarebbe iniziato non appena avrebbe accettato la sua offerta e non aveva la minima intenzione di prestarsi alla "caccia al dado" qualora, in mancanza di quel suo gesto, Allan avesse optato per poggiare il ludico oggetto sulla superficie del bancone. -Io lancio tu mi ripassi il dado. Ci stai? chiese, augurandosi che la fortuna decidesse di assisterla.
Il San Mungo... dubitava che avrebbero trovato un cura. Almeno sul breve termine. Non era neanche sicura che il Morbo Bianco potesse realmente considerarsi una malattia. In fin dei conti ci si era risvegliata dal coma. Per quanto ne sapeva poteva essere l'effetto di una qualche pozione sconosciuta, di un sortilegio o di una maledizione dalla formula dimenticata. Non aveva alcuna voglia di pensare al San Mungo. -Solo qualche orribile minuto della mia vita, della nostra, e di quella di Steewood. Non ricordo neanche per quale motivo ora debba indossare questo paio di occhiali. Dettagli... concluse sollevando le spalle per perdersi in un ghigno amaro, carico di rancore e di sete di vendetta. Il secondo ignoto a cui dover fare la pelle: chiunque avesse causato - anche sol indirettamente - il suo male e l'assassino di suo padre; sempre se ve ne era uno. -Te invece?
 
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Jack Allan Wilkinson
view post Posted on 18/9/2020, 12:28




La piuma, messa a disposizione per la proprietaria e il commesso di Scribbulus, vergò in una calligrafia disordinata il nome e il cognome di Mouna Silver nell’elenco dei tesserati del club letterario della cancelleria. “Certo” disse verbalizzando a parole il leggero gesto di assenso dato con il capo. “Ti spettano otto lanci”.
Preso il dado dal tabellone, lo lasciò scivolare sul palmo della mano della ragazza in attesa del primo sorteggio. La fortuna la assistette per i primi due. Una doppietta di sei, fece avanzare la pedina sul tabellone su due caselle premio. “Due lanci. E due premi” la informò con un leggero sorriso.
Gli altri sei purtroppo non furono altrettanto buoni. La sequenza di due, due, uno, sei, uno, quattro portarono la sua pedina su tre caselle vuote di fila e tre caselle trappola che rallentarono la sua avanzata verso la meta finale. La corsa si fermò sulla casella numero ventiquattro, tre caselle dietro il fortunato Sheldon Campbell.
“Con l’ultimo lancio sei arrivata alla ventiquattresima casella. I premi vinti sono uno sconto del 15% sul prossimo acquisto e una boccetta di Inchiostro Fruttato a scelta. È disponibile all’arancia, ciliegia, fragola, kiwi, mela verde, mirtillo e pesca”.
Ruotando il dado del gioco della piuma d’oca nel palmo della mano destra, Jack, con le labbra assottigliate in una linea dura, ascoltò le crude parole di Mouna sugli istanti vissuti in sala d’ingresso. Il resoconto fu breve e coinciso, privo dei dettagli che entrambi credevano di conoscere. Tanto era bastato per far intendere al serpeverde che neanche la grifondoro conservasse ricordi legati agli eventi che erano seguiti alla sconfitta dei sasabonsam.
“Lo stesso. Il temporale, la mia bacchetta e quei maledetti succhiasangue. E poi la fine. Ero vicino l’ingresso dei sotterranei e… non so perché”.
Non ne aveva parlato neanche con Giulia. Non fino a quel momento. Sorprendentemente, al contrario delle sue aspettative, superato il primo scoglio, con Mouna era stato semplice come togliere il tappo ad un lavandino pieno d’acqua. Forse era proprio perché era da lei che Jack sapeva di dover cercare delle risposte.
“Forse avevo… abbiamo visto qualcosa che non vogliono che ricordiamo”.
Era una certezza che portava con sé molti altri dubbi come il motivo per cui ricordavano il prima, ma non il dopo, il perché non avessero azzerato completamente i ricordi dell’attacco, e la veridicità di quanto ricordava.
Quando, poi, la studentessa avrebbe deciso l’aroma fruttato che preferiva dell’inchiostro appena vinto, Jack entrò nel retrobottega per munirsi della boccetta da consegnare. Scorgendo le etichette degli scatoloni, i suoi occhi si soffermarono su un nuovo articolo non presente tra quelli messi in sconto nel mese di settembre: le prendiappunti fedeli. Pensando che fosse un articolo utile a sopperire alla cecità della ragazza, ne prese una e la portò con sé sul bancone assieme al buono sconto e alla boccetta d’inchiostro.
“Ecco la tessera del Club e il buono sconto del 15%” la informò, allungando la mano in modo che potesse agevolmente prenderle.
“Andando nel retrobottega, mi sono ricordato che è arrivato un nuovo tipo di prendiappunti in negozio. Non è nel nuovo listino speciale e non è in sconto. Si chiama prendiappunti fedele e ha lo stesso prezzo di quella classica. A differenza dell’altra, trascrivere fedelmente quanto ascolterà, anche, purtroppo, sbadigli o starnuti. È un altro articolo che potrebbe esserti utile. Ma comunque parlerò alla Corbirock del gadget per leggere i libri.”
 
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view post Posted on 18/9/2020, 13:39
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Continuò a lanciare il dado ogniqualvolta il commesso si sarebbe trovato a riporlo nel palmo della sua mano libera. Impossibilitata ad osservare l'avanzamento della propria pedina si sarebbe affidata nuovamente a Jack. Purtroppo non era riuscita a vincere l'ambito premio, ma sembrava aver guadagnato comunque qualcosa da quella giocata.
-Arancia rispose senza alcuna enfasi. Ascoltò poi l'osservazione che il ragazzo mosse riguardo ai loro vuoti di memoria - Non sarebbe la prima volta d'altronde, ma ci sarà pure qualcuno che ricordi ciò che noi non ricordiamo. Forse è solo un altro sintomo del Morbo Bianco opinò a sua volta. Per quanto concerneva la svista di Allan, non poté certo prendersela. Anche se non ricordava il listino di Scribbulus nel dettaglio rammentava tuttavia quanto fosse ricco, per cui - sommando anche il fatto che il secondo tipo di PrendiAppunti sembrava essere uno degli ultimi articoli aggiunti dalla proprietaria della cartoleria - si limitò ad annuire interessata.
- Aggiungi pure la seconda piuma nel registro delle vendite. E già che ci siamo, ora che ci penso, avrei bisogno di uno smistatore per le lettere. Mi sembra che fosse già incluso nel vostro catalogo e a proposito: pensi che potrebbe ordinare cronologicamente qualcosa di diverso da una missiva? Le pagine strappate della mia agenda magari... non sempre, d'altronde, riusciva a rispondere alle missive che le venivano recapitate nell'immediato. Benché, per ovvie ragioni, la platinata era stata costretta a diventare più ordinata di quanto non fosse mai stata restava comunque la disorganizzatissima Mouna di un tempo. -Spero proprio che riuscirà a trovare qualcosa annuì ancora, restando in attesa con il presentimento di aver appena ottenuto la possibilità di far avanzare ulteriormente la propria pedina. -A occhio dovrei avere diritto almeno ad altri cinque lanci. Ho forse sovrastimato lo smistalettere? chiese, consapevole di non essere mai stata neanche una cima nel calcolare mentalmente qualunque tipo di sconto. Essendo tuttavia ricorsa spesso al calcolo decimale per via della ricorrente svalutazione del proprio salario al Tre Manici di Scopa non credeva di essersi spinta troppo lontana da quella che poi sarebbe stata la sua spesa effettiva.

Edited by Silver_Mouna - 18/9/2020, 16:21
 
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Jack Allan Wilkinson
view post Posted on 21/9/2020, 17:11




Riuscire a parlare con Mouna di quanto era accaduto ad Hogwarts, anche solo per pochi attimi, gli aveva tolto un peso dallo stomaco. Non avevano risolto niente, di fatto. La cecità della ragazza perdurava senza né causa né colpevole, ma il solo avere avuto un contatto diretto, pur improvvisato che fosse, con la ragazza che ricordava di aveva protetto, lo aveva in parte assolto dal tragico epilogo a cui ancora non avevano trovato risposta.
“Ok. L’aggiungo alla spesa. Per la CorrispoScadenza ti dirò che è progettato per le lettere, ma puoi vedere se funziona anche in quel modo lì. L’unica cosa è che noi di Scribbulus non possiamo garantirti che funzioni in modo ottimale”
Non aveva mai sentito parlare dell’utilizzo dello smista lettere come un riordinatore di pagine di un diario, ma, se la sua proprietà era quella di mettere in un ordine cronologico la missiva poggiata su di esso, avrebbe potuto farlo anche con altri tipi di scritti. Tutto dipendeva dalla serie di incantesimi con cui l’articolo era stato incantato. Jack essendo solo un commesso aveva solo una vaga idea di come tutti i prodotti erano stati effettivamente realizzati. L'unica cosa di cui era certo erano le proprietà ampiamente descritte sul listino.
“Con la Penna PrendiAppunti Fedele da 20 galeoni e 10 falci, come ti avevo detto, e la CorrispoScadenza a 5 galeoni e 8 falci, al totale si aggiungono altri 26 galeoni e 1 falce alla spesa totale”
Il buono che aveva vinto, purtroppo, non era applicabile agli articoli appena acquistati e la cifra spesa, corrispondente ad un multiplo di cinque, le garantiva un ulteriore lancio rispetto al caso in cui avrebbe potuto usufruire dello sconto.
“No, è corretto. Ti spettano altri cinque lanci”.
Una volta messo mano al dado, Jack lo porse alla grifondoro, ripetendo il gesto ogni qualvolta il lancio doveva essere reiterato. La sequenza 3,6,4,3 e 2, dopo un pazzesco salto indietro di sette caselle, portò la pedina a fermarsi sulla casella numero trentacinque e a fermare la propria corsa. Era una casella premio, una delle ultime nel tabellone da sessanta prima di dover ricominciare da capo il giro.
“Oh. Hai vinto un altro premio. Questa volta è un Blocco-Appunti. Ti potrebbe servire per il tuo lavoro alla Gazzetta, assieme alla PrendiAppunti”.
Recuperati dagli scaffali la CorrispoScadenza e il premio appena vinto, imbustò tutta la merce acquistata in un unico sacchetto in modo che Mouna potesse agevolmente trasportare i suoi nuovi articoli per Diagon Alley.
"Ti faccio sapere non appena ho una risposta dalla Corbirock sul lettore di libri. Farò un salto in negozio tra qualche giorno per il rifornimento scolastico e vedrò cosa possiamo fare" le disse, sapendo quanto potesse risultare insopportabile doversi obbligatoriamente appoggiare agli altri. Jack odiava sentirsi ristretto nelle proprie azioni. Il non poter usufruire della propria magia in modo corretto era una di quelle limitazioni che lo rendeva nervoso e irritabile. Non poteva nemmeno immaginare come si sarebbe sentito a non poter vedere. Era proprio per questo che, salutandola, non le aveva offerto il proprio aiuto per trovare la via d'uscita dal negozio.

Edited by Jack Allan Wilkinson - 21/9/2020, 19:10
 
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7 replies since 26/8/2020, 03:21   200 views
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