Il Corvonero parlava ormai a freni sciolti con lei, o almeno questa era la sensazione, cosa più unica che rara per la Andersen che lo stava trovando però...stimolante. Come se avesse cibo continuo per la sua mente. Un attimo prima commentava con lui i naufraghi incastrati tra scalinate che non vanno dove sperano, l'attimo dopo si ritrovava a stupirsi e guardarlo con occhi nuovi dopo aver saputo di quanto fosse
delizioso avere fratelli tanto premurosi! Ribatteva al volo, a volte ridacchiava, e questo la fece arrivare anche alle TemuteScalediHogwarts più propensa a superarle col sorriso, senza incastrarsi a sua volta in qualche conteggio mentale, o meglio contando a volte ad alta voce al suo fianco, godendosi l'espressione che gli avrebbe suscitato. Non una debolezza, ma una nuova stranezza?
< ...secondo me il primo manco ci voleva arrivare lì, vedi come l'altro sembra dargli indicazioni? ..sbagliate, a giudicare dalla faccia sicura che ha.. e ventidue, non farmi perdere il filo e.. Ma i tuoi, cioè neanche si accorgono di certe bravate?! Ahh ecco ammettilo ti ha tirato qualcosa tua madre ..trentuno e ci siamo..> con un discorso frammentato da numeri che se udito da altri forse conduceva dritto dritto ad una visita psichiatrica/magica, chissà.
I suoi racconti avevano un qualcosa di vivido, che le servì qualche secondo per staccarsi dall'immaginare una tipica estate dai MacEwen e concentrarsi sul quadro appeso. Ma bastò la frase a spiazzarla, sogghignando con le dita pallide che correvano alle labbra per nascondere la smorfia, sbirciando proprio la chioma di Angus..
< Non è che ci stava aspettando, eh?> a sguardo mezzo sgranato (preoccupato?), mentre notava il saluto dello scozzese e subito dopo sembrò pensarci un attimo, poi incrociò tra loro le caviglie con un movimento leggero del piede destro che andò ad accavallarsi col sinistro, e piegò il busto, graziosamente in avanti di diversi centimetri, quasi una riverenza ma contenuta
< Trish Andersen, Sir> calcando sul tono e ritrovandosi mezzo incastrata tra quel che voleva fare...e le sembianze tronfie di Sir Cadogan e lo sguardo in tralice di Angus ridente a godersi la scena. Era un idiozia, una sciocchezza, lanciare un bacio al quadro. Allora com'è che già si sentiva un idiota, appunto?
...tutta colpa sua, perchè non so cosa mi aspetta oggi e qualsiasi cosa faccio avrò la sensazione che era prevista, o la stava aspettando, o ha in mente qualcosa, o..stava pensando carinerie di Angus, ovvio.
D'accordo allora.< Sir Cadogan, all'inizio dell'estate ho superato i miei esami G.U.F.O., e probabilmente è anche grazie allo spirito coraggioso che infonde per la Scuola, mi è stato detto che ringraziarla sia un buon auspicio> mantenne il tono cristallino e aggraziato, senza alcun sorriso ironico, sapeva quanto il quadro si prendesse sul serio, e subito dopo si portò le tre dita centrali della mano destra alle labbra, sfiorandosele con un bacio evidente che schioccò, pure leggero, e lasciandole poi svolazzare in direzione del quadro come se glielo stesse dedicando
< ...i miei omaggi!> mantenne il braccio con il gomito piegato e sollevato, girò i tacchi e si diresse dritta da Angus che ovviamente sghignazzava, con un gesto leggero quanto il primo avrebbe cercato di avvicinarsi proiettandosi in avanti e avanzare proprio le stesse tre dita, indice-medio-anulare della sinistra, perchè andassero a premersi, senza violenza, sulla bocca del Corvonero, in modo da "tappare" la risata con lo stesso bacio indiretto e imbarazzante che l'aveva causata
<...e tu piantala di ridere!>Voleva giocare con lei? Non sarebbe stata l'unica a dover "temere", allora, la prima mossa per mangiarselo era fatta. Ora restava da capire se doveva seguirlo via da lì o c'era altro che Sir Cadogan avesse in serbo per loro, o Angus stesso.
1. b3 d6
2. Ab2 c5
3. e3 Ae6
4. h3 a6
5. Cf3 h5
6. Ca3 h4
7. g3 Cc6
8. Ag2 f6
9. gxh4