Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Blame the Gnomes, Lettera.

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view post Posted on 8/7/2020, 09:08
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«Jenny would dance with her ghosts».

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Direttrice del San Mungo
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Evey entrò nell'Ufficio Postale recando una lettera. Aveva invitato, in passato, altre persone a ricorrere al servizio della Gazzetta del Profeta, e ora si ritrovava nella condizione di doverlo fare lei stessa. La figlia di un paziente deceduto stava spargendo sgradevoli dicerie riguardo il suo Ospedale e i suoi Guaritori, e a Evey sembrava solo giusto poter replicare. Purtroppo capitava che il lutto dei parenti venisse riversato sottoforma di rabbia contro il personale medimagico, ma non per questo la Direttrice lo avrebbe accettato. Tracciava un limite alle accuse di incompetenza e alle dichiarazioni pubbliche che sostenevano queste convinzioni.
Quando giunse il suo turno, Evey si avvicinò alla postazione per rivolgersi al dipendente che l'avrebbe seguita.

- Salve, vorrei inviare questa lettera al Referente della Posta dei Lettori per la Gazzetta del Profeta, il signor Sheldon Campbell. -

Dopo aver enunciato il destinatario della sua missiva, Evey avrebbe allungato la busta in direzione del dipendente. Quindi avrebbe atteso di sapere quanto doveva pagare per quella richiesta, paziente. Non era l'ideale dover impiegare in quel modo il suo tempo libero, ma non desiderava che le accuse di quella donna gravassero più del dovuto sulla reputazione dell'Ospedale San Mungo. Ecco quindi che avrebbe atteso il termine delle procedure per pagare.
 
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view post Posted on 8/7/2020, 18:41
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Stanco ma per nulla rassegnato, trascinavo il mio corpo solo grazie alla forza di volontà o quello che ne era rimasto, forse sufficiente per non farmi cedere alla disperazione. All'ufficio postale tutto sembrava aver preso una sorta di quotidianità esponenziale, sopratutto la mia fatica che di volta in volta sembrava provarmi sempre più. Dalla fila di clienti emerse un volto decisamente a me familiare, non potevo non riconoscerlo. La professoressa d'incantesimi si era avvicinata al bancone con tutta l'intenzione di voler spedire una lettera. La suddetta era indirizzata alla Gazzetta del Profeta e la memoria iniziava a riportarmi alla mente qualche voce di ''corridoio'' proprio sull'ospedale che la donna gestiva. Non ero tipo da spettegolezzi ma di tanto in tanto era normale sentirne qualcuno passivamente all'interno della scuola. Della questione non mi importa molto, come tutte le storie esistevano fondi di verità ma rimangono comunque le verità del singolo, solo chi aveva vissuto davvero poteva pronunciarsi a riguardo, gli altri potevano solo stare in silenzio e rimanere nella loro ignoranza invece di aprire bocca a dargli fiato. Accolsi la donna con un cenno del capo ed un saluto cercando di accogliere celermente la sua richiesta.

-Buon pomeriggio a lei. Per la lettera l'importo è di 1 Falce.

Nel mentre che aspettavo il pagamento avrei registrato il tutto mentre prendevo mano al detector oscuro sotto al bancone. Avrei passato la lettera allo strumento e notando che non vi erano anomalie avrei preso il denaro e proferito il successo nella registrazione alla cliente.

-Perfetto, verrà spedita il prima possibile. Nel frattempo se vuole, prima di andare, può riposarsi per qualche minuto nel Nido, è a disposizione dei clienti per ascoltare della musica e magari leggere qualcuna delle riviste che può trovare sui tavolini. In ogni caso le auguro un buon proseguimento di giornata.

Detto ciò avrei dovuto mobilitarmi per arrivare al piano superiore così da consegnare la lettera al primo gufo disponibile. Avrei atteso qualche secondo per cercare di raschiare quelle poche energie che mi erano rimaste così da fare uno sforzo per raggiungere il montacarichi. Dopo qualche respiro profondo mi sarei spostato verso il bordo del bancone utilizzando lo stesso come appoggio per poi distaccarmi da esso nel breve tratto che mi separava dal montacarichi, breve ma sembrava distantissimo. Con piccoli passi attenti, zoppicanti e stanchi mi sarei mosso verso il montacarichi raggiungendolo con non poca fatica barcollando non poco. Arrivato al montacarichi avrei raggiunto il piano superiore, lì mi sarei sporto verso il gufo più vicino dandogli del mangime e porgendogli la lettera lo avrei istruito sul destinatario. Fatto il tutto avrei preso qualche istante per cercare di recuperare le forze che mi erano rimaste, almeno quel poco. Non appena mi fossi sentito deciso e pronto sarei sceso nuovamente al piano inferiore così da riprendere lentamente posto al bancone così da procedere con i clienti successivi.
 
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1 replies since 8/7/2020, 09:08   112 views
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