Quando il primo "esercizio" fu eseguito da tutti, Auburn si avvicinò a ciascuno dei suoi compagni per osservare i risultati del test e formulare il da farsi in maniera personalizzata per ciascuno di loro. Il cielo prometteva di aprirsi in una pioggia inclemente di lì a breve, quindi avrebbero dovuto sbrigarsi se voleva utilizzare la parte di rettangoli che aveva fatto tenere "pulita".
Cominciò da Anahí, avvicinandosi a lei e alle sue impronte per studiarle attentamente, appurando come i suoi passi fossero piuttosto leggeri ed equilibrati.
« Bene, la postura è regolare, si nota una certa preparazione. Tuttavia, forse carichi un po' più di peso sulla destra... è perfettamente normale avere un lato più potente dell'altro, solitamente il lato più forte è anche quello meno flessibile. Per te, quindi, piegamenti a una gamba: è come fare gli squats, ma la gamba destra rimarrà tesa in avanti e il piede non poggerà a terra. Quattro serie da dieci ripetizioni, poi stretching su entrambe le gambe. Le prossime volte che faremo esercizi muscolari cerca di aggiungere qualche ripetizione alla gamba sinistra, allo stesso tempo credo che ti gioverebbe dedicare un po' di attenzione extra allo stretching della gamba destra. Inoltre, qualche volta sembri puntare i piedi verso l'esterno: è un atteggiamento appena accennato, ma a lungo andare potrebbe arrecarti dei fastidi soprattutto alle ginocchia. Quando cammini, nella vita di tutti i giorni, cerca di farci caso e di posizionare i piedi in modo che siano ben paralleli; non essendo un problema marcato credo sia solo questione di correggere l'abitudine. Potresti anche provare a rinforzare i muscoli interni della gamba, quindi ti direi di aggiungere un paio di serie di slanci laterali delle gambe, venti ripetizioni ciascuna. »
Lasciata Anahí si diresse da Nora, notando come a metà percorso ci fosse un po' di disordine sulla sabbia.
« Non mi sembra che ci siano scompensi tra una gamba e l'altra, forse però potresti lavorare sulla regolarità della camminata: non vogliamo niente di rigido, ci mancherebbe, però una buona andatura composta si riflette sul benessere di tutto il resto del corpo. Prova a camminare con un paio libri sulla testa, cercando di trovare l'equilibrio giusto per non farli cadere. Comincia piano, poi quando sentirai di avere preso confidenza potrai andare a passo normale, o aggiungere un libro alla pila.»
Le porse un paio dei libri che aveva acquistato al Ghirigoro tempo prima, e che aveva letto durante i suoi ultimi turni ai cancelli.
« In generale, prova a pensare di essere appesa a un filo invisibile, che ti avvolge saldamente dal bacino: tutto il tuo corpo deve essere sostenuto, e i muscoli del busto (soprattutto dell'addome) giocano un ruolo essenziale, non è solo un gioco di gambe. Cerca di sfruttarli immaginando di avere questo sostegno all'altezza del bacino »
Le spiegò, facendosi scorrere gli indici sull'inguine come a disegnare una fascia che la acchiappava a mo' di mutandina. Finita quella spiegazione passò a Giulia, le cui impronte si mostravano più marcate sull'esterno. Grazie a una breve occhiata al rettangolo di Maeve, che era accanto al suo, si accorse che anche la nuova recluta sembrava presentare lo stesso atteggiamento, così decise di dare a entrambe gli stessi esercizi.
« Ragazze, entrambe sembrate caricare un po' più di peso sul dorso esterno del piede, avete cioè quello che si dice il "piede supinato". Correggere questo atteggiamento è difficile, ma assolutamente fattibile con un po' di costanza e pazienza. Innanzitutto vi direi di rinforzare i muscoli interni della gamba, quindi cominciate da due serie di slanci laterali delle gambe, da dieci ripetizioni per gamba. In realtà non vorrei che facciate dei veri e propri "slanci", sarebbe meglio eseguire l'esercizio lentamente, sollevando la gamba pian piano e allenando la resistenza dell'adduttore, tenendola sollevata qualche secondo una volta raggiunta la massima estensione. Se alla fine ve la sentite, aggiungete un'altra serie. Finito il rinforzo muscolare, fate dieci minuti di camminata controllata: passi lentissimi, concentrandovi su come poggiate il piede e facendo attenzione a distribuire il peso equamente. Poggiate prima il tallone e poi fate aderire tutto il resto del piede fino alle punte, costringendolo a non inclinarsi su un lato. Se vi accorgete di stare inclinando, rallentate ancora di più! Per tutti i dieci minuti è essenziale che i vostri passi siano del tutto corretti.»
Finito con le ragazze, si rivolse alla coppia Nathan-Philip perché anche le loro orme sembravano simili.
« Ragazzi, voi sembrate messi abbastanza bene, non c'è molto da correggere. Il fatto che carichiate più peso sulle punte è sinonimo di agilità e dinamismo, vi fa spendere più energie quindi in un certo senso "vi allena", ed è molto meno dannoso rispetto a caricare il peso tutto sul tallone. L'equilibrio è comunque la cosa migliore, quindi dovreste cercare almeno di limitare questo atteggiamento, iniziando dal fare molta attenzione a non mandare indietro il sedere, non inarcare la schiena e non inclinarvi in avanti con il busto nemmeno mentre correte. Per quanto riguarda quello che potete fare adesso, partendo dalla posizione del ponte, camminate all'indietro a quattro zampe, senza toccare terra con il sedere, per cinque minuti. Dopodiché fate dieci minuti di camminata a pinguino, cioè poggiando solo i talloni e tenendo le punte bene in alto: qui potete farlo grazie al terreno sabbioso che ammortizzerà gli urti, ma non ripete questo esercizio su suolo duro. Una cosa che potreste fare fuori dal campo è poggiare dei sacchetti un po' pesanti, ad esempio di biglie o sabbia, sulla punta del piede e camminare senza farli cadere. Per oggi, comunque, dopo aver fatto gli esercizi allungate bene i muscoli delle gambe posteriori, che sono quelli meno utilizzati da chi tende a camminare sulle punte.»
Finito anche con loro, si rivolse infine a Julius che era caduto più volte durante una semplice camminata. Il suo corpo non era più lo stesso da quando il castello era stato attaccato, e bisognava trovare una soluzione al più presto.
« Julius, così non puoi andare avanti. Nel Quidditch puoi librari in aria e dimenticarti per un po' di questa condizione, ma nella vita di tutti i giorni? Devi trovare un modo per riprenderti una condizione di normalità. Mi sembra che la gamba sinistra sia quella più debole, quindi cominceremo dal lavorare su quella, rinforzandone il più possibile la muscolatura. Utilizzerai la scopa come ausilio, tenendola in aria e appoggiandotici con la mano destra (anche con tutto l'avambraccio, se ti fa sentire più sicuro, oppure mettendoti il manico sotto l'ascella) per mantenere una stabilità: in pratica dovrai guidarla da terra, mentre tu cammini e fai sì che una parte del tuo peso venga sostenuto da lei. Il resto del peso, cerca di spostarlo il più possibile sulla sinistra, appoggiando il piede destro solo quel minimo indispensabile per arrivare all'altro passo, insomma zoppica forzatamente ma dalla parte opposta a quella che di solito di dà problemi. Limitati a questo esercizio per oggi, cercheremo di riequilibrare la situazione gradualmente: sarà un percorso lungo mesi. Sono certa, però, che otterrai dei risultati che ne varranno la pena.»
Terminata la spiegazione di quello che doveva fare Julius, si rivolse a tutta la Squadra per dare le ultime disposizioni di quella parte di allenamento:
« Una volta che tutti avrete finito i vostri esercizi personalizzati, utilizzate la parte pulita del vostro rettangolo per ripetere la camminata. Alla fine esaminate le vostre orme, confrontatele con quelle che avete lasciato precedentemente e scoprite se già siete riusciti a migliorare qualcosina con solo questo allenamento. Naturalmente l'ideale è che facciate caso a tutte queste piccole correzioni nella vita di tutti i giorni, sfruttando ogni occasione possibile per migliorare la vostra postura, perché è un percorso lungo e composto da ogni movimento della vostra vita. Camminare scalzi, soprattutto sulla sabbia o sull'erba, potrebbe aiutarvi molto! La vostra postura generale si riflette anche su quella che avete durante il volo, oltre che sulla vostra salute, quindi non sottovalutatela.»
Finito di parlare, si dedicò agli stessi esercizi che aveva dato a Nathan e Philip, in quanto anche lei era nella loro stessa condizione. Cominciò dalla camminata "a granchio", mettendosi a ponte e poi cominciando a camminare con la schiena rivolta al suolo e stando bene attenta a tenere il sedere ben sollevato. Trascorsi i cinque minuti che aveva chiesto, si mise in piedi per eseguire dieci minuti di camminata a pinguino, talloneggiando in giro senza mai poggiare le punte dei piedi per terra. Quegli esercizi erano i più ridicoli tra tutti quelli che aveva assegnato, quindi in un certo senso ben le stava che fossero toccati anche a lei. Finiti i dieci minuti da pinguino, si dedicò a un po' di stretching toccandosi le punte dei piedi per qualche minuto e poi camminò sul pezzo pulito del suo rettangolo, notando solo un minuscolo, impercettibile miglioramento nello sprofondare della sua parte anteriore di piede. Avrebbe dovuto lavorarci molto più attentamente, sforzandosi di prestarci attenzione nella quotidianità.
//Scadenza per eseguire il prossimo esercizio: martedì 23 giugno alle 23:59.