Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Sfida alle porte, Allenamento #165

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view post Posted on 20/5/2020, 13:44
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Sesy scese al campo di Quidditch portando con sé una certa dose di ansia e preoccupazioni. Era stata annunciata da pochi giorni una partita amichevole e a giocare sarebbe stata proprio la Squadra di Corvonero, che se la sarebbe dovuta vedere contro i Grifondoro della Capitana Auburn. Alla luce di ciò Sesy si sentiva un po' afflitta, perché da quando era Capitana di quella squadra non ricordava di aver mai sofferto la mancanza di giocatori come in questo momento. Era sì successo che avesse punito dei giocatori per la poca serietà dimostrata in certi periodi, ma non che mancassero a prescindere degli elementi. Ogni volta che ci pensava, si chiedeva cosa fosse successo se lei non fosse stata reclusa ad Azkaban per un anno, ma pensare al latte versato aveva ormai poco senso e serviva solo per aumentare il suo perenne senso di colpa. Corvonero avrebbe giocato quell'amichevole e avrebbe ringraziato di cuore che non si trattasse di una partita ufficiale del campionato scolastico.
L'attrezzatura venne posizionata al centro del campo: pluffe, bolidi, mazze e boccino.
Mentre attendeva l'arrivo dei giocatori, Sesy posò la scopa al centro del campo e, come faceva ai vecchi tempi, iniziò a riscaldare i muscoli correndo per il campo da gioco e cercando di allontanare i pensieri tristi. Avrebbe dovuto infondere ai suoi giocatori ottimismo e positività per il futuro, dunque non poteva permettersi di mostrare tutte le sue preoccupazioni o il suo ruolo sarebbe stato perfettamente inutile.

//Avete tempo per postare la vostra presenza con un riscaldamento personalizzato fino alle ore 20.00 di giorno 21 Maggio.
 
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view post Posted on 20/5/2020, 16:13
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Alexander aveva appena letto nella bacheca della Sala Comune di Corvonero che il sette giugno c'era un'amichevole contro Grifondoro e poteva essere schierato titolare come cacciatore così euforico scese al campo di Quidditch pronto per l'allevamento e finalmente aveva capito cosa gli mancava per essere un cacciatore migliore ovvero l'agonismo. Una volta arrivato al campo Alex andò nello spogliatoio maschile dove si mise la sua divisa e prese la sua Nimbus e vide che in campo c'era solo la capitana Riddle. Alexander allora si diede la solita spinta da terra per fare il riscaldamento e voleva riprovare le frenate e le accelerazioni e così fece per ben due giri di campo ed era pronto per iniziare l'allenamento.
 
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view post Posted on 21/5/2020, 15:39
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Incredibilmente in orario rispetto al suo solito, Agnes era pronta per scendere al campo di Quidditch e partecipare a quell'allenamento. Era il primo dopo aver appreso la data della partita che avrebbe sancito la ripresa del campionato di Quidditch e che li avrebbe visti coninvolti in prima linea. Si aspettava che la Riddle facesse una sorta di discorso di incoraggiamento, un discorso motivazionale. Avevano bisogno in quel momento più che mai di sentirsi uniti. Erano rimasti in pochi, ma erano agguerriti e non si sarebbero spaventati, non se la squadra fosse rimasta salda. Però lei stessa doveva dire di soffrire un leggero principio di panico, d'altronde si trattava della sua prima partita!
-Jas sono pronta! Andiamo!- avrebbe esclamato in direzione della compagna. Da quando avevano preso a scendere insieme al campo per l'allenamento non le era più capitato di fare ritardo, e di questo doveva ringraziare la precisione della battitrice.
-Che ne pensi dell'amichevole in vista? Io...sono un po' agitata. Ma non perché ho paura di perdere...sai è comunque la mia prima partita...- le avrebbe detto con un tono un poco sconsolato, scrutandola da sotto le ciglia lunghe. Jasmine era una giocatrice più esperta di lei e le sue partite le aveva giocate. Agnes sapeva di poter contare su di lei per un consiglio, sul Quidditch e non.
Giunsero al campo tra le prime e dopo essersi cambiate velocemente, Agnes salutò con un sorriso i presenti, sentendo un'adrenalina a fior di pelle che sapeva dover gestire in qualche modo.
Vedendo la capitano sciogliersi i muscoli in solitaria decise di lanciarsi in una corsa liberatoria, all'inizio veloce fin quasi da spezzarle il fiato, ma poi modulata via via che sentiva la pressione allentarle la morsa ai muscoli. Era la prima volta che si sentiva bene dopo una corsa. Libera. Non vedeva l'ora di montare sulla Niumbus.
 
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view post Posted on 21/5/2020, 16:21
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L’allenamento di quel giorno sarebbe stato cruciale. Di lì a breve avrebbero disputato la loro prima partita contro Grifondoro e, visto il numero esiguo di giocatori che vantava la squadra bronzo-blu, anche una sola assenza sarebbe potuta essere fatale. Cosa sarebbe successo se uno di loro si fosse ammalato proprio prima dell’amichevole? Jasmine voleva dare il meglio e non perché volesse vincere, non solo quantomeno, ma perché desiderava dimostrare qualcosa.
”Eccomi, A.”. Sorridendo, avrebbe raggiunto l’amica, tenendo la scopa sotto al braccio. Mise un passo davanti all’altro senza fare realmente attenzione a dove stava andando. Se Agnes le avesse fatto uno scherzo, portandola da tutt’altra parte, l’avrebbe seguita senza protestare. Prestava poca attenzione all’esterno, completamente concentrata a pensare come risolvere il problema dei pochi giocatori in così breve tempo, ma la domanda della cercatrice, unita allo sconforto percepito, la costrinsero a concentrarsi maggiormente.
”Non sarà semplice. Grifondoro è un avversario tosto, e noi non siamo in molti. Però non credo che sia tutto perduto, sai?” tubò, stringendole leggermente la mano nel tentativo di scacciare le insicurezze di lei. La gallese ricordava perfettamente la sua prima partita ed era stata spaventosa. Costretta a giocare in un ruolo che non le apparteneva per niente, si era sentita completamente inutile. Agnes, però, era più esperta di quanto non fosse stata lei allora e, come se non bastasse, aveva sviluppato una tecnica invidiabile.
”E’ normale essere agitati. Quando è toccato a me, ho temuto di vomitare per tutto il tempo. Però, tu sei un’ottima giocatrice A., in qualsivoglia ruolo dovrai giocare e poi, ci sarò anch’io sul campo e giuro che non ti lascerò colpire da nessuno”. Le sorrise, cercando di infonderle tutta la sicurezza possibile. Piuttosto che lasciare che la Lefevre si facesse male, Jasmine si sarebbe fatta colpire di proposito e non solo perché erano compagne di squadra, ma perché era sua amica.
Raggiunto il campo, salutò con un sorriso, sperava incoraggiante, la capitana ed i compagni già presenti. Appoggiata la scopa, avrebbe iniziato a correre lungo l’ovale per riscaldare la muscolatura. Avrebbe iniziato dapprima con un’andatura leggera per prendere confidenza ed assicurarsi di inspirare ed espirare in maniera corretta, per poi aumentare gradualmente. Jasmine avrebbe accelerato il più possibile in attesa di cominciare l’allenamento vero e proprio.
 
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view post Posted on 21/5/2020, 17:35
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Nei giorni precedenti era stato oberato a recuperare le lezioni di fine anno scolastico e la vita sociale di Angus, che solitamente era pari a tre su una scala da uno a dieci, era precipitata inesorabilmente sotto scala. Lo scozzese non se ne curava, non aveva nessun problema sotto questo aspetto, ma fu contento di poter andare ad allenarsi. Si cambiò velocemente negli spogliatoi per poi avvicinarsi verso il campo di gioco con il suo solito fare flemmatico. Vide la quota rosa della squadra già in movimento e gli sembrò di scorgere Alexander. La notizia della partita amichevole contro i Grifoni aveva gasato lo scozzese ed era curioso di sapere cosa ne pensassero gli altri membri della squadra. Era assodato che loro non erano per niente messi bene, probabilmente non avrebbero avuto i numeri per coprire tutti i ruoli, però questo di certo gli faceva passare l'entusiasmo di giocare, finalmente, contro un vero avversario. Calpestò l'erba del campo con la Scopalinda ben salda nella mano destra e in modo irrazionale, ma con la voglia di spronare tutti , diede il buonpomeriggio

< EHI! PRONTI A VINCERE IN INFERIORITA' NUMERICA??? > gridò in direzione dei compagni che si stavano riscaldando mentre alzava il pugno sinistro in alto.
Si accorse solo dopo che la Capitana era già lì e rimase in quella posizione per qualche secondo come un ebete.
< ehm.. Salve Capitana... non vi avevo vista... inizio subito a riscaldarmi > disse abbassando lentamente il pugno e sbiascicando la parole. Poggiò il legno a terra e iniziò a correre lentamente seguendo il perimetro del campo attendendo che la Riddle desse il via all'allenamento.
 
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view post Posted on 21/5/2020, 21:01
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Alcuni membri della squadra iniziarono arrivare e tutti insieme iniziarono il loro allenamento. Tra questi Angus MacEwen, probabilmente senza vederla mentre correva, arrivò con uno spirito particolarmente ottimista, facendo una battuta riguardo alla possibilità di vincere l'amichevole in inferiorità numerica. Poi di colpo si scusò (e forse si imbarazzò?), concentrandosi sull'allenamento.
Quando Sesy finì il suo riscaldamento si posizionò a centro campo e attese che anche gli altri presenti facessero altrettanto. In quel momento erano ancora meno del solito.
"Bentrovati ragazzi e ragazze... Prima si parlava di inferiorità numerica? Non nego che, se oggi alcuni dei nuovi arrivati non si dovessero presentare, giocheremo sicuramente con meno giocatori del previsto."
La voce di Sesy era calma, prudente, come se stesse cercando di evitare a tutti i costi di dire la cosa sbagliata proprio a così poco tempo di distanza dalla partita... la prima partita che molti di loro avrebbero giocato in effetti. Quanto sarebbe stato bello iniziare le loro carriere sportive in modo giusto? Quanto si sarebbero sentiti incoraggiati nei confronti del futuro? Invece al contrario un inizio con il piede sbagliato, se non addirittura una sconfitta, avrebbe potuto avere delle conseguenze nefaste su tutti loro.
"Non è impossibile vincere con qualche giocatore in meno. Molte squadre arrivano alla fine delle partite con meno giocatori di quanti ve ne siano all'inizio, basti pensare al lavoro dei bolidi che... be', costringono alcuni giocatori ad abbandonare il campo. Se saremo meno di sette, proveremo a fare di necessità virtù."
Detta così era molto semplice, ma nella pratica si poteva solo sperare di giocare e di essere fortunati, tutto qui.
"Ci sono molti nuovi giocatori anche nella squadra di Grifondoro, più qualcun altro che invece gioca da più tempo, ma non dovrebbero esserci delle enormi differenze tra la nostra squadra e quella dei nostri avversari, quindi penso che a prescindere dal nostro numero effettivo, avremo tutte le possibilità per giocarcela. Dovremo soffrire qualche pressing di troppo probabilmente e i battitori dovranno stare ben attenti a difendere i compagni. Solitamente in passato il cercatore è stato il giocatore maggiormente preso di mira dai bolidi, ciò non significa che gli altri giocatori saranno completamente salvi. Dovremo stare tutti con gli occhi aperti. Quindi, iniziare, direi di partire tutti con una bella rispolverata alla Sloth Grip Roll che serve proprio per provare ad evitare i bolidi in modo veloce e sicuro."
Sesy prese la Firebolt e vi salì, per poi issarsi ad una media altezza. La maggior parte dei presenti sapeva già di cosa si trattasse, mentre per Alexander Patel era la prima volta, motivo per cui la Capitana si rivolse principalmente a lui.
"Alexander, impara questa tecnica. Quando qualcuno cerca di colpirti con un bolide, può essere fondamentale per schivarlo. Consiste nel ruotare completamente attorno all'asse della scopa. Dovrai lasciarti scivolare da un lato, per esempio verso destra, appendendoti al manico con mani, braccia e gambe per non cadere, per per poi tornare a sollevarti risalendo da sinistra. La scopa ovviamente ruoterà insieme a te, sarete un tutt'uno, mentre in teoria il bolide dovrà passarvi sopra senza colpirvi. Il movimento richiede agilità e destrezza, osserva quel che faccio e poi ripeti il movimento. Lo eseguiremo tutti."
Una vera squadra non doveva lasciare indietro nessuno, dunque se qualcuno necessitava di quelle spiegazioni, tutti si sarebbero adeguati, nel limite del possibile.
Sesy dunque mostrò la mossa al ragazzo, in modo che la replicasse subito dopo di lei. Stringendo le mani e le gambe attorno al manico di scopa, Sesy si inclinò verso destra, si lasciò andare in quella direzione, per poi trovarsi ad un certo punto a testa in giù. Era questo il momento in cui ci si doveva tenere più forte. E poi continuò la ruotazione "risalendo" in posizione eretta dalla parte opposta. Il movimento in sé e per sé era molto veloce, non ci si sarebbe dovuti fermare, era una rotazione semplice che di non norma non gravava sui muscoli delle braccia e delle gambe più del dovuto.
"È chiaro? Forza, vediamo un po'!"
Sesy attese quindi che Alexander e gli altri giocatori presenti eseguissero la Sloth, come primo esercizio.

//Scadenza per postare: ore 20.00 di giorno 23 Maggio.
 
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view post Posted on 23/5/2020, 12:14
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Recuperare un intero giro di lezioni non era mai facile, richiedeva tempo e dedizione ma soprattutto e principalmente tempo, elemento questo che McBlond aveva da utilizzare con il contagocce. Tra impegni ministeriali e lavorativi, extra-accademici, personali e del Quidditch, stranamente, iniziava ad essere in ritardo nelle consegne, si riduceva sempre all’ultimo secondo. Passando dalla sala grande appuntò i risultati di incantesimi, astronomia e pozioni, storcendo il naso per quella riuscità a metà: cinquanta percento. Nella testa venivano fatti conti a mente, segnandosi anche e soprattutto un altro nome: Angus. -Fanculo.- avrebbe detto tra i denti arrivando quindi negli spogliatoi del campo da Quidditch. Questo era ormai vuoto, segno che fosse in ritardo e che gli altri avessero già iniziato perlomeno a riscaldarsi. La sacca con la divisa, le protezioni e gli indumenti venne appoggiato sulla panca – a questo punto velocemente – lo Scozzese si cambiò sistemandosi in tenuta sportiva. Trasse un respiro profondo passando del nastro intorno alle dita della mano sinistra e al polso, tastando poi il risultato ottenuto, tutto questo semplicemente con il fine di avere l’arto maggiormente fissato e teso così che potesse agire meglio in alcune prese. Parimenti, una lavorazione di fino venne eseguita alla caviglia destra, bloccandola con una fasciatura che interessava sia il tallone che il malleolo che la caviglia fino a metà coscia. Completata il pool di operazioni, il diciassettenne si affrettò a prendere la propria Scopalina Uno ed entrare sul campo per svolgere degli esercizi di riscaldamento sul corto raggio così da tentare di sviluppare una parvenza superiore di resistenza: scatti sul breve tratto. -Ciao a tutti. Scusate ma ero alla prese con Storia della magia , la Mintumble e le giratempo.- Lo sguardo si posò su tutti i presenti senza alcuna eccezione, senza donare a nessuno dei più una parvenza di favoritismo. Presi dei riferimenti a terra sulle venti iarde, il Cacciatore di Corvonero iniziò lo scatto dal punto di partenza, arrivo e ripartenza per tornare al punto di inizio. In questa maniera si volevano riscaldare i muscoli, abituarli al cambio di direzione e allo sprint e l’agilità nelle azioni veloci, scattanti e fulminee. Tutto questo quando gli altri, in particolare la Riddle, stava già impartendo le disposizioni per il primo esercizio. Il mangiamorte era in ritardo ma, con tutto spirito ci sarebbe arrivato.
 
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view post Posted on 23/5/2020, 14:11
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ghuy'cha'

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Almiki e la ragazza di nuova di cui non ricordava il nome (Marta?), non si erano presentati all'allenamento. Un vero peccato pensò Angus, soprattutto per Almiki che sembrava essere promettente, per fortuna McBlond li raggiunse quando ebbero finito il riscaldamento. Con un cennò del capo salutò il compagno mentre tornò a prestare attenzione alla Capitana e le sue istruzioni per iniziare l'allenamento. Il suo discorso di incoraggiamento (incoraggiamento?) fu apprezzato da Angus, dovevano provarci comunque e probabilmente l'essere in inferiorità numerica gli avrebbe spronati a dare il duecentopercento per la prossima amichevole. Richiamò la scopalinda per poi portarsi al centro campo ad un altezza non eccessiva per effettuare la Sloth Grip Roll. Bene fare un bel ripasso perchè una bolidata fra i denti non sarebbe stata la cosa più carina da subire durante la partita. Angus disegnò un paio di traiettorie casuali con la il legno per riprendere confidenza con la Scopalinda e saggiare un pò i muscoli prima di iniziare ad eseguire la manovra. Quando si senti' pronto immaginò un bolide in arrivo dalla sua sinistra. Incrociò i piedi sotto al manico, posizionati quasi all'attaccatura delle setole, serrò le mani sul legno nella parte anteriore e piegò leggermente i gomiti per poter ammortizzare il momento della scivolata laterale e poter avere gioco facile per riportarsi in posizione. Contrasse gli addominali e si abbassò leggermente con il busto. Improvvisamente si piegò sulla destra facendo scivolare le gambe e le mani intorno al manico, contraendo gli addominali e dando una leggera spinta per da sfruttare nel momento della risalita scivolò lateralmente. Quando stava per raggiungere la posizione speculare a quella iniziale fece forza con i fianchi e le braccia per avere più spinta ed effettuando un giro di trecentosessanta gradi si riportò nella posizione iniziale. Lo svarione momentaneo dovuto al veloce movimento innaturale passò rapidamente e Angus si riportò vicino alla Capitana in attesa di vedere i compagni effettuare la manovra e magari prendere spunto per migliorare qualcosa nella sua.
 
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view post Posted on 23/5/2020, 18:21
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La capitana aveva fatto un discorso d'incoraggiamento sul fatto che la squadra è in inferiorità numerica e poi disse che il primo esercizio di oggi era schivare un bolide come se fosse facile ma era importante per lui eseguire quella manovra perché in partita poteva beccarsi un bolide w quindi meglio cominciare così Alexander fece il movimento descritto dalla capitana e poi prendendo spunto dai suoi compagni fece la manovra ma non sapeva se doveva perfezionare qualcosa visto che era la prima volta in assoluto che faceva quel movimento.
 
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I Corvonero erano ridotti sempre a quei quattro gatti e non c’era verso che tra gli studenti nuovi se ne presentasse uno. Ma quello era il destino della squadra da qualche tempo, forse era proprio McBlond a respingere nuove reclute; dal momento del suo rientro in squadra le cose erano andate di male in peggio. Gente che non era più venuta, lo stesso Schirmann, sparito chissà dove. Tutto questo faceva arrabbiare il mago, lo faceva imbestialire proprio. Il Quidditch in sé stesso iniziava ad essere una sottospecie di parto, tutti costretti a tappare i buchi e giocare non nel primo ruolo naturale. L’esempio chiave era dato da Agnes, relegata forzosamente e coattamente al ruolo di Cacciatore provato poche volte. Il ragazzo ascoltò quindi Sesy Riddle mentre MacEwen e Patel prendevano il volo. -Alcune squadra in inferiorità numerica giocano addirittura meglio.- Piccola pausa mentre la Scopalinda Uno veniva inforcata in mezzo alle gambe. -Questo perché i giocatori sanno a priori che devonodare il centodieci percento fin dagli spogliatoi, fin dalla sera prima che altrimenti gli aspetta solo ed esclusivamente una sonora sconfitta.- Ancora una pausa prima di riprendere. -E io non voglio perdere, sia chiaro. Non contro Grifondoro. Uno sguardo verso Agnes ma soprattutto a Jasmine. -Poco male, potrò prendere a bolidate in faccia Price.- Lo sguardo si sarebbe quindi alzato in alto verso gli altri due compagni di squadra già in volo. Solo allora, tentando un rapido saltello in avanti avrebbe quindi preso letteralmente il volo, decollando dietro a Patel. -Ehi Pat.- Lo avrebbe appellato in questa maniera. -Finito l’allenamento vieni con me in Sala Grande, dobbiamo parlare.- Lo scopo era aumentare i rapporti con i compagni di squadra e cercare di convincere suoi altri compagni dello stesso anno ad entrare nella squadra: era fondamentale. Volando ad un’altezza di circa una decina di metri, il Corvonero avrebbe quindi deciso di effettuare la sua Sloth Grip Roll. Sfruttando la forza delle braccia si sarebbe fatto cadere verso destra. Le mani attaccate al manico di scopa avrebbero sfruttato la forza cinetica del corpo. Le gambe incrociate al manico di scopa, ben contratte e tese. Avrebbe svolto sostanzialmente un giro completo, passando quindi a testa in giù e poi ritornando in posizione eretta. La tecnica serviva ad evitare di essere colpiti da bolidi avversari, soprattutto da cacciatore, portiere o cercatore – ma era fondamentale conoscerla nel minimo dettaglio.

Edited by Lò McBlond - 23/5/2020, 23:05
 
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Lò si presentò in ritardo, ma Sesy non disse nulla in proposito: meglio in ritardo che del tutto assente, era questa la filosofia di quel giorno. Gli diede il tempo di riscaldarsi e di recuperare l'esercizio mentre anche gli altri si mettevano in moto con la Sloth Grip Roll. Angus l'aveva eseguita in modo abbastanza buono, Alexander era stato frettoloso come sua abitudine. Lei sarebbe anche rimasta lì a rispiegargliela un'altra volta, ma non avrebbero potuto dedicare l'ultimo allenamento prima della partita solo alla Sloth, per lo meno non tutti. Lò McBlond la conosceva già e dunque non ebbe problemi a ripeterla.
"Alexander, la ripeterai ogni volta che ne avrai la possibilità oggi, senza che te lo dica. Ricordatelo. Voglio che la provi tante volte, dato che è la prima volta per te e non voglio che il giorno della partita ti faccia male perché non ti sei tenuto bene, chiaro?"
Alle volte pensava di non spiegarsi bene, sopratutto con i nuovi arrivati, quindi la Capitana cercò di essere meno contorta possibile nello spiegare al ragazzo cosa avrebbe dovuto fare. Poi sospirò e si rivolse agli altri presenti.
"Sarà un'amichevole, ciò non significa che io abbia voglia di perdere la partita a prescindere... e penso che lo stesso valga per voi. Come vi ho già detto più volte, vi faccio spesso allenare in ruoli diversi da quelli principali perché in base alla mia esperienza non è mai così facile preparare una partita e in più di un'occasione io stessa, nei campionati precedenti, ho giocato in ruoli sempre diversi... dunque ci farete l'abitudine."
Quest'altra premessa era sempre essenziale, anche se si trattava di concetti che lei aveva già espresso in altre occasioni passate. Ciò detto, decise di passare allo step successivo.
"Adesso proveremo qualche altro movimento che potrà esserci utile durante l'amichevole. Angus, come prevede il tuo ruolo, ti occuperai di difendere gli anelli. Agnes e Alexander, voi giocherete come cacciatori e quindi effettuerete qualche passaggio per poi provare il tiro in porta. E ricorda quel che ti ho detto prima Alexander. Jasmine e Lò, sarete i battitori. Jasmine inizierà col giocare in difesa e Lò in attacco, per iniziare. Io cercherò il boccino. Se siete pronti... iniziamo!"
Sesy liberò due bolidi, lanciò la pluffa ad Agnes e infine lasciò libero il boccino per fare in modo che iniziasse a scappar via.
Uno dei bolidi si diresse lontano da tutti i giocatori, mentre l'altro iniziò a volare in una posizione non troppo lontana da Jasmine che avrebbe potuto provare a raggiungerlo. Una volta nelle vicinanze i bersagli più vicini sarebbero stati i due cacciatori.
Sesy iniziò a controllare il campo per riuscire ad intercettare il boccino d'oro. Si alzò di quota osservando l'area di gioco dall'alto così da avere una visuale completa. Avrebbe cercato uno sfarfallio dorato a partire dal contrasto che avrebbe potuto fare con il verde deciso del campo al di sotto di loro.

//Scadenza per postare: ore 22.00 di giorno 25 Maggio.
 
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Finito il primo esercizio e sentite le indicazioni della Capitana Riddle, McBlond ridiscese a terra atterrando sul manto verde dell’ovale. Un atterraggio ponderato con una discesa controllata e anche piuttosto lenta. I passi vennero portati velocemente verso la cassa delle mazze in dotazione alla squadra di Quidditch, tenendone una con la mano destra, soppesandola quasi. Subito dopo, tornando al manico di scopa, il mago riprese velocemente il volo per raggiungere la quota desiderata, ben sopra i dieci metri d’altezza. La mano sinistra, quella fasciata prima degli allenamenti cercava di tenere il manico della Scopalinda Uno in modo da poter virare all’occorrenza, la destra invece, oltre ad essere anch’essa al manico, manteneva la mazza da battitore in una posizione di riposo, guardingo. Lo sguardo cercò di individuare il bolide più vicino. Quindi il mangiamorte andò alla ricerca di questo accelerando sul manico ed implementando la velocità di volo. Le gambe cercarono di essere più attaccate al legno, muscoli tesi, quanto più aerodinamico possibile per avvicinarsi alla palla maledetta. Allo stesso tempo, non curandosi della presenza o l’assenza della battitrice in difesa, Jasmine, il mangiamorte tentò di individuare anche il bersaglio: Angus. La zona di volo del compatriota, la sua traiettoria, l’altezza, erano tutte variabili prese in considerazione. Solo alla fine, cercando di trovarsi in rincorsa al bolide, portò la mazza a caricare da dietro la spalla. Il braccio, quindi, cercò un tiro al bolide, forte, partendo da destra per cercare di andare verso sinistra in obliquo. Il tiro sarebbe potente ma allo stesso tempo preciso, voleva colpire MacEwan così da fargli assaggiare l’ebrezza dei bolidi. -Beccati questa, Mac!- Ma essendo un allenamento era fraternamente giusto – essendo già pochi – che venisse avvisato del pericolo così che potesse prepararsi sia mentalmente che eventualmente fisicamente che tatticamente.
 
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Dopo aver terminato il primo esercizio si mise in ascolto della Capitana per recepire le prossime istruzioni.
< Nessuno ha intenzione di perdere qui, anzi > disse Angus sentendo le parole della Riddle. Si guardò intorno rivolgendo lo sguardo ai compagni di squadra, era sicuro che la pensassero tutti alla stessa maniera. Si diresse verso gli anelli sud in attesa che anche gli altri prendessero posizione. Raggiunta la sua area di competenza si portò all'altezza ideale davanti all'anello centrale e iniziò ad eseguire un Double Eight Loop per prendere confidenza e saggiare le giuste distanza dagli anelli. Intanto avrebbe controllato la posizione dei due cacciatori pronto a intervenire in caso di una pluffa in arrivo. Cercando Jasmine con lo sguardo avrebbe esaminato la sua posizione rispetto a quella di Lò che giocava da battitore in attacco, doveva stare attento ai suoi bolidi nel caso in cui la compagna non si fosse fatta trovare pronta a difenderlo. Al termine del secondo otto disegnato con la Scopalinda vide il connazionale in procinto di intercettare il primo bolide e le sue intenzioni erano palesi, quel bolide era per lui. Una smorfia che indicava fastidio ma al tempo stesso divertimento gli si palesò in volto quando venne avvisato dal connazionale del bolide in arrivo, si sarebbe dovuto mettere subito al lavoro.
< Grazie Lò, ti devo un bolide > rispose allo scozzese mentre osservava la traiettoria del proiettile lanciato dal compagno.
< Jasmine bolide in arrivo > disse ad alta voce sperando che la compagna lo sentisse. In ogni caso non avrebbe perso tempo e se la Vice non si fosse fatta trovare pronta a ribattere Angus avrebbe eseguito nuovamente la Sloth Grip Roll. Seguendo la direzione del bolide avrebbe atteso gli ultimi metri del suo percorso per capovolgersi dal lato opposto di arrivo della sfera. Come fatto nell'esercizio precedente avrebbe eseguito la manovra in velocità ancorandosi saldamente con le mani e le gambe, incrociando i piedi e tenendo i polsi morbidi per poter accompagnare la rotazione. Si sarebbe fatto scivolare per poi sfruttare la forza centrifuga della caduta per completare il giro completo e rimettersi in sella alla Scopalinda. Non aveva nessuna intenzione di farsi un giro in infermeria prima della partita con i Grifoni. Se fosse riuscito ad evitare il bolide avrebbe ripreso a controllare i due cacciatori pronto a intervenire in caso di tiro. Non di meno non avrebbe perso di vista McBlond, un altro bolide poteva sempre sopraggiungere improvvisamente, l'attenzione doveva restare alta.
 
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Perdere non le piaceva e, invero, Jasmine era sicura che non piacesse a nessuno. Nonostante quella contro Grifondoro fosse un'amichevole, non ci teneva a restare a bocca asciutta. Ragionava per convenienza, scegliendo di eseguire l'azione necessaria per salvaguardare la propria squadra e la infastidì scoprire che Lò non facesse lo stesso. Probabilmente l'aveva detto solo di infastidirla, ma quella minaccia esplicita, unita a quello sguardo puntato direttamente su di lei, come se volesse provocarla, le fece venire voglia di tirargli la mazza in faccia solo per fargliela pagare.
"Non ti permetterò di sprecare un bolide per fare il gradasso, Lò. Colpirai, sempre che ti capiti l'occasione, la persona più vantaggiosa per la squadra. Vuoi vincere? Allora rifletti bene su quello che sarà meglio fare, non siamo al tiro a segno". Sollevò il mento, manifestando apertamente il proprio fastidio per quel comportamento così infantile. Forse, non fosse stato Philip il bersaglio di McBlond, non le sarebbe nemmeno importato così tanto. Si trattenne dal fargli la linguaccia, scegliendo di essere una persona matura, rispettosa della carica per cui Sesy Riddile l'aveva scelta.
Assimilate le nuove indicazioni della capitana, la gallese strinse la mazza con la mano destra, in attesa di dovere intervenire. Si sarebbe mantenuta in movimento, pronta a difendere qualsiasi compagno preso di mira dall'altro neo-battitore. Con le cosce premute l'una contro l'altra, si sarebbe spostata lungo l'ovale. Le iridi di smeraldo sarebbero state puntate su McBlond e le orecchie si sarebbero tese per individuare un eventuale bolide prima che ci riuscisse l'altro, in modo da avere tutto il tempo di posizionarsi.
Non appena avesse percepito il familiare sibilo di una sfera metallica, avrebbe analizzato i movimenti e gli sguardi dell'altro, per capire dove posizionarsi. Si sarebbe spostata di fronte ad Angus, rivolgendogli un cenno rassicurante.
Tenendo quadricipiti bene stretti alla Nimbus per rimanere in equilibrio, la gallese avrebbe sollevato la mazza con entrambe le mani, portandole all'altezza della spalla destra. Al momento giusto, avrebbe eseguito un semicerchio dall'esterno verso l'interno, cercando di colpire il bolide al centro. Ci avrebbe applicato la potenza necessaria, coadiuvata da una leggera rotazione del busto per accompagnare l'impatto. Gli occhi verdi avrebbero mirato un punto distante, verso il basso, così da non colpire nessuno e per direzionare il bolide, avrebbe mosso appena i polsi, dando alla sfera l'effetto desiderato.
Non avrebbe mirato a McBlond, nonostante lo avrebbe voluto. Jasmine era consapevole che infortunare il compagno poco prima della partita non fosse un'idea brillante e scelse di non farlo, perché lei sapeva anteporre il bisogno della squadra al proprio. Lò avrebbe dovuto aspettare.

Edited by Jasmine Wells - 25/5/2020, 17:43
 
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view post Posted on 25/5/2020, 20:28
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McBlond si aspettava un ritorno della Gallese in difesa del connazionale Scozzese, era logico ed abbastanza puntuale che arrivasse quell’azione difensiva a liberarlo dall’incombente azione aggressiva pensata ed ideata con la palla maledetta. Guai fosse risultato il contrario. Lasciare Mac libero da un attacco frontale, lo avrebbe obbligato ad una manovra atta a schivare – qualora ci fosse riuscito – aprendolo ed esponendolo a possibili infortuni ed allo stesso tempo rovinose cadute dalla scopa. Peggio ancora, togliere un altro elemento ritenuto fondamentale per quel team già difficoltoso di suo e ridotto all’osso. Tuttavia a giudicare dalla smorfia divertita del mangiamorte, altrettanto banale sarebbe risultata la reazione della Wells al punzecchiamento inerente a Philip Price, Grifondoro. -E se quella persona, più vantaggiosa per la squadra, fosse sfortunatamente proprio Price? Eh?!- Avrebbe risposto con una domanda come al solito aggirando solamente il problema; instaurare il dubbio e farsi odiare. Tutto pur di istigare al punto giusto la Wells, portarla a montare quella carica agonistica che da qualche allenamento le mancava – se dovevano vincere – sarebbe stato tanto e soprattutto merito proprio della Vice-Capitana e McBlond lo sapeva. Ma non era tutto, cercò di tornare concentrato, deciso nel suo obiettivo. I bolidi in aria erano due, McBlond cercò di tendere l’orecchio per individuarne il secondo, girò la testa a destra, a sinistra, in basso, in alto e indietro di sé. Il diciassettenne di Corvonero cercò di farsi quanto più piatto possibile sulla scopa partendo proprio dalle braccia. La sinistra, seguita dalla destra con la mazza, avrebbe cercato di orientare il manico della Scopalina Uno verso il bolide. Allo stesso tempo il corpo puntò a farsi quanto più aerodinamico possibile, era fondamentale regalare meno superficie di divisa possibile al vento, soprattutto quello contrario. -Dimmi un po’, Jas.- Piccola pausa. -E se toccasse a te, buttarlo giù dalla scopa?- Domandò ancora per poi sentenziare amaro. -Non c’è pietà, nel Quidditch.-

Edited by Lò McBlond - 26/5/2020, 07:52
 
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