Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

..."everything you want is a dream away", Allenamento No.14

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 7/5/2020, 22:30
Avatar

ঌ She the Fire


Group:
Strega adulta
Posts:
4,470
Location:
Montrose
in a world of
⋅ Pure Imagination ⋅

Status:



Era un tiepido giovedì di maggio, e all'orario esatto per il quale aveva prenotato il campo Auburn vi stava entrando con Mina in spalla e tutta la determinazione necessaria a ricominciare. Avrebbe sperato in più partecipazione dai parte dei suoi compagni di Casa, ma del resto non era una tipa facile da soddisfare. In ogni caso, qualità era meglio di quantità e lei si sentiva già abbastanza fortunata con i giocatori che aveva, che si erano dimostrati capaci e affidabili: finché avesse avuto loro tra le sue fila, ne sarebbe valsa la pena. Ricordava bene le sensazioni che aveva provato durante la prima fase della sua esperienza di Capitana, quando il numero di partecipanti agli allenamenti aveva raggiunto il valore più basso che avesse mai conosciuto da quando era entrata in Squadra. Era sinceramente grata che le cose fossero cambiate, e tanto bastava a farla fiducia per il futuro.
   « Benritrovati! »
Salutò col vigore nella voce, appena gli altri giocatori la raggiunsero.
   « Come sapete, oggi ci prepariamo ad accogliere qualcuno tra le nostre fila. La nostra storia va avanti, e spero che ne siate orgogliosi quanto lo sono io. »
Rivolse loro un sorriso sghembo e uno sguardo fiero, sentendo in quel momento più che mai la forza dell'appartenenza pomparle nelle vene.
   « Per il momento siamo solo noi, perché voglio che ci prepariamo a dare il benvenuto come si deve. Cerchiamo di essere degni del nome di Grifondoro, voglio un'accoglienza calorosa! Quindi scaldiamoci un po' noi per primi. L'allenamento che seguirà sarà abbastanza leggero in termini di fatica, sfruttate questo momento per impegnare quei muscoli! »
Spiegò; aveva pensato a una sorta di comitato di benvenuto ma allo stesso tempo non voleva che l'occasione di allenarsi andasse perduta.
   « Dunque, iniziate con un classico giro di campo in corsa. Come sempre, cominciate piano e aumentate la velocità gradualmente! Occhio alla respirazione, state sostenuti con la schiena eccetera eccetera. Ahimè, dovrò riabituarmi a spiegare tutto! Comunque, dopo il giro di campo fate esercizi muscolari a piacere. Voglio tre sessioni differenziate per gruppi muscolari, da almeno quindici ripetizioni e tre serie ciascuna. Non vi preoccupate: ci sarà tempo per qualcosa di più originale... qualcuno ha preparato una sorpresa per voi. »
Scoccò a Julius un breve sguardo complice, prima di dare il via al riscaldamento generale. L'avrebbe eseguito lei stessa, tenendo d'occhio l'orologio per non perdere di vista il momento clou: stava attendendo un certo ingresso, che sarebbe dovuto avvenire di lì a poco.


//Scadenza per postare il vostro ingresso ed eseguire il riscaldamento: martedì 12 maggio alle 23:59.

 
Top
view post Posted on 8/5/2020, 14:43
Avatar


Group:
Sospesi da Hogwarts
Posts:
2,689
Location:
Bourbon Street n°1, New Orleans, Louisiana.

Status:


Quel giovedì pomeriggio la Cacciatrice si sentiva più carica che mai: aveva una miriade di impegni in quei giorni, ma tutti le risultavano decisamente piacevoli. Tra le parole dei rosso-oro che stava raccogliendo in Sala Comune riguardo ad una certa iniziativa e i soliti impegni lavorativi, la nostra trovava a malapena il tempo di infilare la divisa prima di recarsi all'ovale. Tuttavia, era riuscita ad arrivare in tempo all'allenamento di quel giorno e, con un sorriso, aveva salutato tutti i compagni di squadra, felice di apprendere che avrebbero davvero avuto nuove reclute tra le loro fila.
– Orgogliosi e ruggenti più che mai! – aveva esclamato, in risposta al discorso di Auburn.
Entusiasta di iniziare, la nostra raccolse i capelli in una coda alta, prima di accodarsi ai compagni nella corsa di riscaldamento. Sarebbe partita ad un ritmo sostenuto ma non troppo veloce e, passo dopo passo, avrebbe aumentato la velocità lungo il perimetro. Così come Auburn aveva suggerito - e come, comunque, usava fare ad ogni allenamento - avrebbe controllato la respirazione, così da ossigenare tutti i muscoli, e sarebbe stata attenta a correre con criterio e attivando tutti i muscoli.
Conclusa la corsa, la nostra si sarebbe cimentata nelle sessioni di esercizi di forza. Come prima sessione, si sarebbe dedicata a migliorare la forza delle braccia con una serie da quindici piegamenti, che avrebbe poi ripetuto per tre volte, attenta a mantenere il corpo su una linea dritta e a piegare consapevolmente le braccia, con i palmi ben aderenti al pavimento. La seconda sessione sarebbe stata dedicata principalmente agli addominali: le tre serie, infatti, questa volta avrebbero compreso venti ripetizioni di russian twists per lato. Giulia avrebbe fatto attenzione a voltare il busto a destra e a sinistra lentamente, mantenendo le gambe piegate ad angolo retto e gli addominali attivi. Infine, avrebbe lavorato sui muscoli delle gambe con tre serie da venti squats saltati, attenta a stendere per bene le gambe durante il salto e a mantenere il busto dritto. Avrebbe fatto particolarmente attenzione all'arrivo sulle piante dei piedi, evitando di precipitare e mollare la posizione. Durante tutte le sessioni, comunque, avrebbe fatto attenzione a mantenere costante la respirazione.
 
Contacts  Top
view post Posted on 9/5/2020, 20:27
Avatar


Group:
Sospesi da Hogwarts
Posts:
1,528

Status:


Un giovedì di allenamento per tutta la squadra dei grifondoro, e forse qualche recluta nuova a quanto pareva. Nei giorni precedenti a quello mi ero sentito via lettera con Auburn, avevo deciso di mettere a disposizione della squadra tutta la mia conoscenza ed aiuto possibile, sopratutto in un momento di ''crisi'' come quello che stavamo subendo a causa del taglio sulle risorse per gli allenamenti. Raggiunsi il campo in orario ed assistetti alla spiegazione del capitano. Seguii con attenzione le sue parole per poi rimanere leggermente in soggezione quando lei mi rivolse quello sguardo di complicità, purtroppo l'essere sotto i riflettori, anche se solo in parte, mi suscita inevitabilmente ansia. A quel punto, consci del fatto che di li a breve sarebbe arrivato qualche nuova recluta ci saremmo tutti predisposti per riscaldarci in vista del vero e proprio inizio dell'allenamento. Avremmo iniziato con la solita corsa per il campo, avremmo iniziato con calma per poi aumentare il ritmo tenendo sotto controllo la respirazione. Avrei cercato di avanzare ogni passo con precisione e decisione mandando in automatismo una respirazione profonda e controllata. Avrei aumentato sempre di più la velocità senza arrivare a correre a perdi fiato. Una volta concluso il riscaldamento avrei raggiunto il resto della squadra così da attendere il segnale di Auburn per immettermi nella spiegazione. Non mi sarei mosso o non avrei detto nulla finchè non fosse stata lei a dirmi di farlo.
 
Top
view post Posted on 10/5/2020, 18:40
Avatar


Group:
Studente di Grifondoro
Posts:
2,542

Status:


Raggiunto il campo dopo aver indossato la divisa negli spogliatoi si sarebbe sistemata in posizione con la scopa al proprio fianco ascoltando in cosa avrebbero dovuto fare quel giorno. Annuì sorridendo in direzione del capitano all'idea di nuove reclute, non sarebbe stato affatto male rimpolpare un po' la squadra dopo gli ultimi abbandoni, inoltre faceva sempre comodo qualche novellino da torturare con del sano nepotismo. Ascoltate le direttive fece per spostarsi e lasciare li la scopa dove non avrebbe dato problemi ad altri, ma con la coda dell'occhio captò uno sguardo che si lanciò con Julius. Serrò le labbra in una muta sensazione di fastidio che cacciò nei meandri di quel cassetto e si voltò indirizzandosi al compimento del riscaldamento. Quindi avrebbe cominciato a fare il giro del campo partendo da un'andatura blanda facendo attenzione alla corretta respirazione muovendosi a ritmo con il movimento dei propri polmoni così da assecondare quello sforzo e non andare in eccesso. Quindi avrebbe aumentato la velocità cercando di raggiungere qualche limite più consistente che avrebbe potuto mettere a dura prova i propri muscoli ancora indolenziti. Finita la corsa si sarebbe sistemata in un punto libero del campo dove avrebbe svolto alcuni esercizi liberi tra cui le classiche ma efficaci flessioni per adoperare i muscoli delle braccia scostando dal terreno il peso del proprio corpo, degli addominali laterali per influenzare l'addome ed i dorsali, ed infine degli affondi per lavorare su gambe e glutei. Tra un esercizio e l'altro avrebbe ricordato di bere senza esagerare e controllare che la respirazione l'aiutasse a svolgere correttamente tutto senza farla affaticare nell'immediato. Avrebbe cercato di concentrarsi man mano su ogni tipologia di muscoli facendo attenzione a contare correttamente il numero delle serie da effettuare e percepire i muscoli bruciare sotto i propri sforzi.
 
Top
view post Posted on 11/5/2020, 00:29
Avatar


Group:
Sospesi da Hogwarts
Posts:
943

Status:


Buon salve! dico raggiungendo il gruppo del quidditch con fare il più possibile allegro e pimpante, li nel campo posso dare sfogo a tutto lo stress della giornata con del sano esercizio liberatorio. Ascolto con attenzione Auburn che ci spiega che oggi abbiamo un nuovo pulcino che entra a far parte della squadra! Questa è sicuramente una grande occasione per la squadra! Magari riusciamo a ritrovare parte dell'entusiasmo che si è un pò perso negli ultimi tempi. Per il momento ci riscaldiamo e poi diamo il benvenuto alla nuova recluta, quindi scattare per il giro di corsa! Come sempre ci si dà alla pazza gioia e inizio con una bella corsa leggera, una sequenza di balzi ben distanziati che premono con forza i piedi sul campo per proiettarmi in avanti, passo dopo passo. Continuo così finchè non aumento la velocità verso metà giro, ora si corre! La velocità aumenta ma senza scordarsi del respiro, voglio arrivare alla fine del riscaldamento in piedi e non strisciando per terra eh! Una volta finito il giro di riscaldamento mi fermo qualche istante a riprendere fiato per poi ricongiungermi con il resto della squadra. Adesso sono curioso di sapere chi è il novo arrivato!
 
Top
Philip Price
view post Posted on 11/5/2020, 13:21




Raggiunse il campo con tutta la lentezza di cui fu capace, attardandosi in ogni modo possibile per perdere altro tempo negli spogliatoi. Ci mise un secolo solo per ficcarsi la divisa rosso-oro, trattenuto dal solito pensiero circoscritto a Nora Foster, costretto ancora una volta a farci i conti dopo il loro speciale allenamento in solitaria. Il piano era tanto semplice quanto insostenibile: evitare qualunque contatto verbale o visivo con la Caposcuola e fingersi a posto con tutti allo stesso tempo, come se nulla di vagamente imbarazzante e di rabbioso fosse mai successo. Azzerare ogni ingaggio, eludere tutte le possibili domande, tenersi alla larga e vicino nel medesimo spazio temporale; in due parole, mostrarsi normale.
Tagliò tutto il campo con un passo silenzioso e con gli occhi proiettati sulle sagome dei compagni, scovando Nora e puntando con nonchalance sul lato opposto del semicerchio formatosi intorno ad Auburn; un mezzo sorriso rivolto al capitano e qualche cenno con la testa privo d'enfasi, per tutti e per nessuno. Ascoltò senza un grande trasporto, il fantasma di sé stesso mascherato da una banale proiezione di buon umore, una specie di involucro di cera indossato spesso e volentieri per amalgamarsi in un gregge e sottrarsi alla vita.
Si liberò della propria scopa nel momento stesso in cui lo vide fare a tutti gli altri, iniziando a far girare le gambe con cautela, senza alcuna fretta; scelse una posizione neutra, non esattamente all'opposto di Nora Foster, garantendosi comunque un buon margine d'invisibilità. Avrebbe risvegliato i muscoli e l'andatura con una progressione controllata, accompagnando i movimenti con le braccia per bilanciarsi e migliorare l'estetica. Raggiunse il miglior equilibrio nell'aumentare i giri del motore a poco a poco, alzando il livello del risaldamento in una corsa prima blanda e poi sempre più sostenuta. Postura eretta, sguardo sul tracciato ideale, tentando di mantenersi in gruppo a ridosso di Nathan Blaine, individuato come il migliore da un punto di vista prettamente atletico e strutturale; inspirò con il naso per espellere con la bocca, intensificando l'attività di respirazione al fine di tenersi in pari coi propri battiti, tagliando quel traguardo imposto dal Capitano con una lenta decellerazione.
Svuotò i polmoni e li riempì a braccia larghe, stimolando la gabbia toracica e l'apertura dei muscoli dorsali, passeggiando fino a fermarsi in un punto tranquillo e senza nessuno intorno; si sarebbe spemuto faccia a terra in tre serie da quindici ripetute di flessioni, coinvolgendo bicipiti e l'intera muscolatura della schiena, costretta ad una rigida compostezza in linea retta. Tirò il fiato per concentrarsi sullo stesso equivalente in addominali, prima di rimettersi sulle gambe e darci dentro con stesse serie e ripetute di squat: braccia tese e gambe divaricate alla stessa misura delle proprie spalle, scendendo e risalendo con respiri alternati grazie alla flessione delle ginocchia.
Si sentì bruciare, tenendo gli occhi sempre nel vuoto, il morto ideale in cui concentrare tutta la propria serenità. Fasulla, più rattoppata di un calzino.
 
Top
view post Posted on 14/5/2020, 21:44
Avatar

Group:
Studente di Grifondoro
Posts:
244

Status:


Era un normalissimo e tiepido giovedì pomeriggio, niente di speciale. Eppure quel giorno era un giorno particolare perché di lì a poco avrei avuto le selezioni per entrare nella squadra di Quidditch della mia casa. Giocare nella squadra era stato il mio sogno da quando ero arrivata ad Hogwarts, ma quell'anno qualcosa era diverso, qualcosa era scattato in me e mi aveva spinta a provare. Cosa avevo da perdere dopo tutto?
Finii di legare i capelli in una treccia, morbida ma resistente, e mi diressi verso il campo, come mi era stato indicato dal Capitano della squadra, Auburn. Come mio solito, l'ansia di arrivare in ritardo mi assaliva, così come la paura dell'imbarazzo che avrei provato se fossi arrivata troppo in anticipo. Le vie di mezzo non erano mai state il mio forte, ma in quella precisa occasione mi ero impegnata al massimo per essere perfettamente puntuale.
Quando finalmente arrivai a destinazione, il cuore mi batteva talmente forte in petto che potevo sentirlo rimbalzare sulla gabbia toracica, quasi fosse un bolide impazzito. Feci un respiro profondo prima di entrare.
Calma, mi dissi nella mia testa.
Entrai in campo e vidi tutti i miei, spero, futuri compagni di squadra già alle prese con il riscaldamento. Ero in ritardo? Eppure ero convinta che l'orario che ricordavo fosse giusto.
Le preoccupazioni sull'orario furono messe da parte dalla maestosità del campo di Quidditch: le torri delle diverse casate e gli spalti si innalzavano sopra la mia testa, facendomi sentire piccola, quasi microscopica. Non solo gli spalti erano alti, ma il campo era davvero ampio. Osservai i miei compagni di casata che si riscaldavano: qualcuno era ancora alle prese con i giri di campo, qualcuno era già passato a esercizi muscolari.
La meraviglia lasciò di nuovo spazio, al pensiero del riscaldamento già iniziato, alla preoccupazione per il ritardo. Feci qualche passo in avanti per addentrarmi nel campo.
"Buongiorno a tutti" dissi con un sorriso "Sono in ritardo?"
 
Top
view post Posted on 14/5/2020, 23:29
Avatar

ঌ She the Fire


Group:
Strega adulta
Posts:
4,470
Location:
Montrose
in a world of
⋅ Pure Imagination ⋅

Status:



Mentre i suoi compagni ultimavano il riscaldamento, Auburn andò a recuperare una delle scope della scuola che venivano solitamente prestate ai giocatori ancora in prova. A momenti sarebbe dovuta arrivare Maeve, cui aveva dato un appuntamento diverso per permetterle un allenamento più leggero e allo stesso tempo impiegare la forza muscolare dei suoi compagni più allenati. Inoltre, voleva che la Squadra potesse darle il benvenuto trovandosi già al completo al campo al momento del suo arrivo. Si avvicinò all'ingresso degli spogliatoi, quindi, pronta ad accogliere quella che avrebbe potuto diventare la loro nuova recluta, e le rivolse un largo sorriso quando finalmente la vide arrivare.
   « Puntualissima! Ben arrivata, Maeve »
Pronunciò il benvenuto con emozione, porgendole la scopa e mettendole una mano sulla spalla come a offrirle la protezione della sua ala.
   « Ragazzi! Tutti qui, è arrivata la nostra ospite d'onore! »
Li richiamò, attendendo che i compagni si avvicinassero per dare ciascuno il proprio personale benvenuto alla ragazza.
   «  A chi ancora non la conoscesse presento Maeve, già vostra compagna di Casa, che ben presto potrebbe diventare anche compagna di Squadra! Se non la farete scappare al primo allenamento, ovvio »
Rise, facendo intendere a tutti che si trattava di una battuta.
   «  Allora, come sai questo allenamento avrà valore di provino, per te. Sono certa che se ti impegnerai non avrai alcun problema a guadagnarti l'ingresso in Squadra, cerca solo di seguire tutte le disposizioni come se ne facessi già parte. Fa' vedere a me e a questi ragazzoni di che pasta sei fatta! »
Le disse, prima di rivolgerle un breve occhiolino e lasciare il suo fianco per avvicinarsi al suo Portiere. Attese che tutti si fossero presentati e che avvenisse qualche scambio tra i giocatori, non voleva certo mettere fretta a un momento che poteva essere tanto importante per il futuro della Squadra, e tornò a parlare solo quando fu certa che quella piccola "cerimonia" di benvenuto si fosse sufficientemente esaurita.
   «  Dunque, come vi avevo accennato poco fa, oggi è qualcun altro ad aver preparato qualcosa per voi: io non posso che essere del tutto interessata a promuovere la vostra iniziativa, quindi mi faccio ben volentieri da parte! Julius, a te la parola; illustraci i prossimi esercizi »
Disse, invitandolo a prendere le redini con un gesto della mano aperta e un accenno di inchino.

 
Top
view post Posted on 15/5/2020, 00:39
Avatar


Group:
Sospesi da Hogwarts
Posts:
1,528

Status:


Dopo l'esercizio Auburn ci chiamò a raccolta era impossibile non notare la presenza di una ragazza che doveva per forza di cose essere la nuova recluta. In breve la nostra capitana ci presentò Maeve, una candidata per occupare un posto all'interno della squadra di Quidditch. A ripensarci in quel momento mi sovvenne che forse la mia proposta era leggermente complessa per una persona appena arrivata essendo così '' sperimentale ''. A quel punto potevo solo che fidarmi del giudizio di Auburn ed impegnarmi al mio meglio, come sempre del resto. Quando ci fu il saluto generale mi voltai verso la nuova arrivata e senza avvicinarmi la salutai con un lieve cenno del capo cercando di mantenere una certa formalità.

-Piacere di averti con noi Maeve, io sono Julius e copro il ruolo del portiere.

Diedi una veloce presentazione senza perdermi troppo in chiacchiere, in parte anche perchè sentivo su di me una certa ansia crescente derivata dal fatto che era giunto il momento di espormi. Non mi era mai capitato prima di essere effettivamente così tanto sotto i ''riflettori'' e forse stavo accusando i sintomi di un ''panico da palcoscenico'' ma il mio essere ligio al dovere avrebbe sicuramente prevalso. Mi venne istintivo irrigidirmi sul posto mettendomi sull'attenti quando mi si avvicinò il capitano percependo l'imminente inizio di quella mia spiegazione. Rimasi immobile a fissare un punto indefinito sugli spalti davanti a me aspettando un segnale dal capitano. In breve arrivò il momento della spiegazione, Auburn mi aveva lasciato la parole ed adesso avevo l'intera squadra a guardarmi, era una situazione ai limiti del ridicolo, messo in difficoltà da un gruppo di persone neanche troppo numeroso. Cercai di lasciarmi andare alla spiegazione così che il resto venisse da se.

-Cercherò di essere molto semplice e chiaro ma ovviamente se vi trovate in difficoltà non abbiate timore di fare domande anche durante gli esercizi. Oggi volevo portarvi uno strumento che potrebbe tornarci utile durante le partite e gli allenamenti. Si tratta di uno strumento decisamente economico e ''semplice'' da usare, le vostre stesse mani. Normalmente durante gli allenamenti o una partita ci affidiamo per lo più all'udito ed alla voce per comunicare ma con il continuo sferzare dell'aria andando anche ad alte velocità è difficile farsi sentire o sentire i propri compagni, sopratutto se si cerca di passare informazioni utili che sarebbe meglio che l'avversario non sentisse.

Come premessa sembrava andare abbastanza bene, a quel punto bisognava raggiungere il punto in fretta.

-Oggi cercherò di insegnarvi a comunicare con i gesti, semplice segni con le mani che costruiscono un nostro linguaggio in codice se voglia definirlo così. Di fatti gli esercizi che vi proporrò chiederanno che voi comunichiate solamente a gesti e senza mai parlare. Capisco benissimo che può sembrare difficile ma inizieremo con esercizi semplici, non preoccupatevi. Per prima cosa vi mostro quelli che ho ideato come segni del nostro linguaggio in codice. Per il momento vedremo solo quello che ci interessa di più, boccino, bolide e pluffa. Vi basterà prestare giusto qualche attimo di attenzione, osservate.

A quel punto avrei portato in avanti le mani pronte per descrivere con calma e precisione i segni da adottare durante gli esercizi per comunicare. Per primo avrei mostrato il boccino, consisteva nell'unire tutte le dita tranne l'indice contro il pollice della mano destra, come se si volesse indicare qualcosa con l'indice avendo una gobbiglia chiusa nella mano. La mano era leggermente in diagonale con il lato del mignolo verso gli altri. La mano sarebbe partita, lentamente, dall'altezza dello sterno muovendosi verso lo stesso lato della mano e nel mentre l'indice si sarebbe leggermente mosso come se volesse emulare il tipico svolazzare delle ali del boccino stesso.

-Questo è il boccino.

Avrei detto ripetendolo un paio di volte così che tutti riuscissero a comprendere il gesto per poi passare al secondo, il bolide. In questo caso la destra si sarebbe aperta completamente vedendo tutte le dita attaccarsi fra loro rimanendo ritte formando una perfetta superficie piana sul dorso della mano fino alle punte delle dita. La mano avrebbe semplicemente eseguito un gesto dal lato destro del petto verso lo sterno, il gesto avrebbe emulato una sorta di colpo oscillando leggermente verso la fine.

-Questo è il bolide.

Come prima qualche ripetizione giusto per essere sicuri che capissero il gesto e saremmo arrivati all'ultima, la pluffa. Questo era leggermente più complesso degli altri due ma era fattibile. Avrei portato la mano destra ad altezza stomaco rimanendo leggermente più a destra in linea con il braccio. Il palmo sarebbe rimasto semi aperto verso l'alto, come se tenessi una palla nella mano. Da quella posizione la mano avrebbe ruotato in senso antiorario chiudendosi come se indicasse dritto davanti a me con l'indice.

-E questo invece è la pluffa. Adesso che abbiamo bene a mente questi tre gesti dobbiamo solo fare attenzione a farci vedere dal compagno che vogliamo informare, magari muovendo un braccio in sua direzione, usare il gesto dell'oggetto interessato e poi indicare dove si trovi. Anche gli altri dovranno prestare particolare attenzione agli altri per riuscire a notare i gesti. Visto che non è una cosa a cui siamo abituati possiamo attirare l'attenzione dei compagni fischiando se non riusciamo ad attirare la loro attenzione.

Qualche attimo di pausa per lasciare che tutti abbiano appreso quanto detto ed a quel punto si poteva passare agli esercizi veri e propri.

-Bene, se è tutto chiaro passiamo agli esercizi, in tutto saranno tre.
Per il primo ci divideremo in coppie, ognuno si metterà davanti il proprio compagno rimanendo stazionari in aria ad un paio di metri l'uno dall'altro. Dovremo cercare di dividerci le mazze facendo a turni, serviranno. Con entrambi muniti di mazza ognuno guarderà intorno al proprio compagno cercando di scorgere eventuali pericoli quali i bolidi. Una volta avvistato il bolide dovrete avvisare il vostro compagno senza parlare ma usando i gesti appena mostrati, quindi si usa il segno per bolide e poi si indica la direzione da cui viene così che il compagno possa girarsi in tempo dal lato giusto per ribatterlo. Diciamo che basterà indicare due volte un bolide al proprio compagno e ribatterne altrettanti seguendo le istruzioni fornite per finire il turno e lasciare le mazze alla coppia successiva.

Il secondo esercizio prenderà il nostro capitano come un cacciatore pronto a tirare verso gli anelli ma il portiere dovrà dargli le spalle. Come fare per parare? Semplicemente ci sarà un compagno dall'altra parte degli anelli che dovrà indicargli da quale lato arriverà la pluffa così che il portiere possa girarsi in tempo dal lato giusto. Qui bisognerà fare attenzione a possibili finte e trovare il tempo giusto, se ci si lascia prendere dalla fretta il cacciatore potrebbe cambiare bersaglio. Ovviamente i bolidi saranno sempre presenti quindi dovrete in caso avvisare anche l'arrivo di questi ultimi e la direzione da cui arrivano. Bisogna avere fiducia e non farsi prendere dal panico. Dovrete parare una pluffa o schivare un bolide almeno due volte mentre siete un portiere e nel ruolo dell'informatore avvisare due volte il portiere di un bolide o di una pluffa in arrivo.

L'ultimo è un esercizio molto più leggero e tranquillo, quasi un gioco. Auburn dovrà girare per il campo alla ricerca del boccino e noi distribuiti per l'interezza del campo dovremmo cercare di individuare il boccino per poi indirizzare Auburn verso di esso, ovviamente anche qui un occhio di riguardo ai bolidi, cerchiamo di tenere il capitano lontano da pericoli inutili. Ognuno di noi dovrà cercare di dare almeno due informazioni a Auburn tra avvistamento del boccino ed eventuale schivata di un bolide. Tutto chiaro? Allora possiamo cominciare.


Non era andata così male, lasciandomi prendere dal momento di spiegazione riuscii a superare l'ansia terminando in tranquillità il discorso. A quel punto dovevo solo recuperare la scopa e librarmi in aria per eseguire l'esercizio. Visto che con Philip avevamo già in parte studiato l'argomento sarebbe stato meglio lasciarlo come compagno per qualcuno meno ferrato. A quel punto mi sarei proposto per fare coppia con Maeve, essendo la sua prima volta qui dentro avrei cercato un minimo di aiutarla con questa situazione particolare. Avrei recuperato due mazze ed una l'avrei data alla ragazza.

-Ti faccio io da compagno, vieni.

Mi sarei fatto seguire verso una zona dove non ci fossero altri compagni che si cimentassero in quell'esercizio sperando che nessuno si faccia male e che tutti abbiano bene o male capito come fare. A quel punto mi sarei messo fermo di fronte a Maeve con la mazza pronta nella mano sinistra. Avrei atteso osservando con attenzione i dintorni e quando avessi notato la presenza di un bolide l'avrei notificato alla ragazza eseguendo il gesto del bolide indicando subito la direzione da cui proveniva. Indicai per due volte la destra della ragazza così che si girasse per ribattere i bolidi che arrivavano da quella direzione. Uno a media altezza l'altro da leggermente più in alto rispetto alla ragazza. Sarei rimasto attento anche ai gesti della ragazza per ribattere i bolidi. Sia il primo che il secondo colpo per ribattere i bolidi li avrei caricati raccogliendo il braccio verso la spalla per poi girarmi al momento indicato dalla ragazza, trovare velocemente il bolide con lo sguardo e poi colpirlo per scagliarlo lontano. Una volta terminato l'esercizio avrei lasciato la mazza alla coppia successiva attendendo che tutti concludessero questo primo esercizio.
 
Top
view post Posted on 15/5/2020, 01:48
Avatar

ঌ She the Fire


Group:
Strega adulta
Posts:
4,470
Location:
Montrose
in a world of
⋅ Pure Imagination ⋅

Status:



Aveva ascoltato Julius esporre quel particolare allenamento con molta attenzione e anche un pizzico di fierezza. Il suo scopo, da una parte, era formare degli individui capaci non solo di badare perfettamente a se stessi ed eccellere nel loro ruolo in solitaria, ma anche di organizzare e guidare con saggezza un gruppo, visto che il loro era un lavoro di Squadra. Le piaceva l'idea che i compagni che stava aiutando ad allenarsi fossero i leader di domani, e del resto sarebbe stato sciocco pensare che lei sarebbe rimasta con loro per sempre. Quando Julius terminò la spiegazione lei fece per avvicinarsi a Maeve, avendo avuto l'idea di affiancarla almeno durante i primi esercizi visto che non voleva di certo farla sentire abbandonata a se stessa, ma fu piacevolmente sorpresa dall'iniziativa di Julius che, senza alcun suggerimento, ebbe la stessa idea e diede così il suo personale benvenuto a quella che sarebbe potuta diventare la futura leoncina. Sorridendo discretamente fece quindi un metaforico passo indietro, più che soddisfatta di come le cose si stessero incastrando bene. Quando Julius le aveva proposto l'allenamento aveva inizialmente pensato di svolgerlo prima di aprire le selezioni, poi invece ragionandoci meglio l'aveva ritenuta un'ottima occasione per migliorare quella che poteva essere l'entrata in campo di una nuova stella: non si trattava di esercizi sfibranti in termine di sforzo fisico, non serviva una preparazione atletica particolare, ma solo acume e reattività. E con questo ci si nasceva oppure no, sarebbe quindi stato perfetto per saggiare le qualità innate dei nuovi giocatori. Il punto di vista della fiducia l'aveva frenata un attimo, perché si trattava pur sempre di un linguaggio segreto realizzato ad hoc per i membri della Squadra, ma ancora dei ragionamenti secondari l'avevano fatta ricredere: ai giovani bisognava dare fiducia come alle piante l'acqua, così si era decisa a offrire quella chance alle foglie tenere nell'auspicio che a quella piccola scommessa si sarebbe guardato con grande soddisfazione col senno di poi. Tramite quegli esercizi Maeve avrebbe potuto dimostrare di essere una tipa che apprendeva in fretta, e allo stesso tempo capire fin da subito quale era il legame che faceva di quelle riunioni sportive qualcosa di speciale, anche grazie al chiarire da subito che non c'era una Capitana che dettava legge, ma un gruppo che lavorava insieme.
   « Ottimo! Mettiamoci subito al lavoro. Nora, ti va di fare insieme il primo esercizio? Arrivo tra un attimo! »
Prima di dedicarsi all'esercizio in sé, infatti, avrebbe afferrato una mazza e si sarebbe diretta verso la zona in cui Julius e Maeve l'avrebbero svolto per primi, per assicurarsi di proteggere la nuova arrivata in caso di bolidi troppo insidiosi. Le battute non erano la cosa più semplice con cui cominciare, quindi meglio avere quattro occhi esperti a sorvegliare la situazione anche se era certa che si sarebbe rivelata una precauzione inutile. Doveva pur sempre rendere chiaro da subito che la sicurezza era da mettere al primo posto!
Una volta che i due ebbero concluso l'esercizio, si sarebbe quindi avvicinata a Nora per svolgerlo lei stessa con la compagna. Avrebbe continuato a cercare di sorvegliare anche la situazione circostante, come sempre faceva, per assicurarsi che i compagni facessero gli esercizi correttamente e che tutto si sviluppasse al meglio.


//Scadenza per postare tutti e tre gli esercizi esposti da Julius: venerdì 29 maggio alle 23:59.
 
Top
view post Posted on 18/5/2020, 08:49
Avatar


Group:
Studente di Grifondoro
Posts:
2,542

Status:


Quando Auburn li richiamò all'attenzione, incuriosita si voltò in sua direzione raggiungendola in direzione degli spogliatoi.
-Benvenuta! Nora Cacciatrice. Non farti spaventare troppo se ci vedi fare gli esaltati. Vedrai che con la forza dell'abitudine ti apparirà come ordinaria amministrazione.
Salutò la nuova arrivata osservandola un po' da capo a piedi sperando vivamente sarebbe stata in grado di mostrare loro di essere in grado di far parte della squadra.
-E poi c'è Auburn a bacchettarci nel caso dovessimo esagerare.
Lanciò un occhiata alla più grande con un sorriso divertito.
Quando vide Julius prendere parola ne rimase piacevolmente sorpresa. Osservò prima lui poi Auburn e sorrise, ecco cosa intendeva con sorpresa. Conoscendo il ragazzo doveva essere decisamente agitato, ma confidava che se la sarebbe cavata alla grande quindi incrociò le braccia al petto ed annuì alle sue parole cercando di fare più attenzione possibile. Alle parole di Julius quindi dopo essersi armata di scopa e mazza, si voltò in direzione di Auburn quando venne interpellata.
-Come no, ti aspetto su.
Le avrebbe risposto con un sorriso d'intesa prima di alzarsi in volo stringendo attentamente le gambe al manico di scopa e le mani in cima rialzandosi ad un'altezza media anche per evitare di spaventare troppo la nuova arrivata con altezze esagerate. Quindi si sarebbe ripassata mentalmente il gesto da compiere per indicare il bolide, cercando di emularlo piano da sola, con l'altra mano occupata a tenere la mazza. Avrebbe ripetuto il gesto un paio di volte corrucciando lo sguardo domandandosi se lo stesse facendo correttamente, avrebbe comunque cercato di seguire alla lettera quanto fatto da Julius cercando di proiettarlo sul proprio corpo considerando la visione specchiata delle sue azioni. Quindi una volta arrivata Auburn si sarebbe scostata da lei qualche metro come indicato, e con la mazza stretta nella destra e la mancina a reggersi sulla scopa, cominciò a guardarsi intorno muovendo il capo da un momento all'altro. Notato un bolide si sarebbe trattenuta dal chiamare Auburn a voce, ed invece sbracciarsi con l'arto libero per attirare la sua attenzione, nel caso con fosse riuscita sarebbe andata di fischio pecoraro, per poi emulare il movimento spiegato prima da Julius. Prima un po agitata ed impacciata, poi con più sicurezza e decisione volendo avvertite per tempo il capitano della minaccia in arrivo. Quindi stese la mano unendo le dita andando a creare un tutt'uno andando ad emulare il movimento sullo sterno verso destra, richiamando il movimento che poteva far intendere un impatto brusco, quindi dopo averlo fatto un paio di volte per far capire ad Auburn che avesse compreso correttamente come fare il gesto (sperava) avrebbe indicato il lato da cui proveniva il bolide indicandolo normalmente con la mano libera. Avrebbe ripetuto l'esercizio ancora una volta e prestato attenzione che la stessa Auburn non scovasse dei bolidi nelle sue vicinanze. In quel caso avrebbe assottigliato lo sguardo per riconoscere il simbolo che lei stessa aveva precedentemente fatto e si sarebbe voltata di scatto in direzione del punto indicato portando la mazza dietro la schiena tendendo il braccio per caricare il colpo e quindi colpire l'obiettivo con una stilettata decisa. Anche in questo caso avrebbe ripetuto l'esercizio più volte raggiungendo un minimo di due esecuzioni, continuando se ce ne fosse stata occasione prima di continuare con l'esercizio seguente.
 
Top
view post Posted on 18/5/2020, 12:10
Avatar

Group:
Studente di Grifondoro
Posts:
244

Status:


Appena salutai, Auburn venne verso di me con una scopa in mano e mi rassicurò che non ero in ritardo. Dentro di me tirai un sospiro di sollievo. Almeno quella volta avevo evitato figuracce. Per ora mi minaccio quella vocina odiosa nella mia testa. Odiosa, ma almeno mi teneva concentrata e con i piedi per terra.
Il Capitano porse la scopa che accettai con un sorriso e mi mise l'altra mano sulla spalla, accompagnandomi verso il resto della squadra.Stare al centro dell'attenzione non mi era mai piaciuto, ma sorrisi ai miei (speravo) futuri compagni e ridacchiai alla battuta di Auburn. Annuii decisa alle sue parole. Mi sarei impegnata e l'avrei fatto a fondo, di questo poteva essere certa. Volevo dimostrare alla squadra che, se fossi entrata, avrebbero potuto fare affidamento su di me e che mi sarei impegnata al massimo delle mie capacità per recuperare il divario di esperienza che mi divideva da loro.
Uno ad uno i miei compagni di si presentarono, Julius per primo.
"Ciao Julius, piacere di conoscerti" gli dissi con un sorriso. Ridacchiai poi alla battuta di Nora e risposi anche a lei che era un piacere conoscerla. Ci eravamo già incrociate in Sala comune, ma non dissi niente.

Quando Auburn riprese la parola tornai a concentrarmi sul Capitano e sulle sue indicazioni e, quando passò la parola a Julius, spostai l'attenzione su di lui. Linguaggio in codice, che trovata geniale! Certo, riuscire a fare i gesti nel modo giusto, soprattutto all'inizio, non sarebbe stato facile, ma nel momento in cui fossero diventati un automatismo sarebbe stato un ottimo sistema di linguaggio per evitare di passare informazioni alla squadra avversaria, soprattutto riguardo alla posizione del boccino.
Mentre Julius spiegava i vari gesti, lo imitai accennando appena tutti i movimenti per essere sicura di memorizzarli bene. Passò poi alla spiegazione dei tre esercizi successivi e annuii. Non potevo negare di essere un po' nervosa.
Julius si avvicinò a me, proponendomi di fare l'esercizio insieme.
"Certo!" risposi con un sorriso. Guardare lui fare l'esercizio mi avrebbe aiutata a memorizzare ancora meglio i gesti necessari. Mi allungo una mazza e lo seguii verso una zona del campo ancora libera. Mi sistemai sulla scopa e ci alzammo in aria a un paio di metri di distanza l'uno dall'altro. Un respiro profondo. Si comincia.
Iniziai a scrutare lo spazio intorno a Julius alla ricerca dei bolidi e nel frattempo avrei osservato i gesti del ragazzo con la coda dell'occhio, pronta a scorgere ogni segnale. Per due volte, vidi la sua mano eseguire il gesto del bolide e mi girai di scatto nella direzione da lui indicata. Facendo attenzione a mantenere la presa salda sulla scopa e a stabilizzare l'equilibrio in vista dell'urto del bolide, avrei stretto la presa della destra sulla mazza e caricato il colpo aprendo la spalla destra e poi lasciando andare il braccio destro, veloce ma preciso, nella direzione da cui arrivava il bolide, sperando di riuscire a colpirlo e scagliarlo lontano. Mi sarei poi nuovamente voltata verso Julius in cerca di bolidi in arrivo dal suo lato e quando ne avrei individuato uno, avrei richiamato l'attenzione del ragazzo e fatto il movimento che il portiere aveva spiegato (mano destra aperta, dita attaccate a formare una superficie piana col dorso e movimento da destra verso lo sterno) simulando un impatto forte facendo oscillare appena la mano e poi indicando la sinistra di Julius. Avrei ripetuto questi movimenti per il numero di volte necessarie a completare l'esercizio e dimostrare di aver capito sia il gesto della mano, obiettivo di quel particolare esercizio, sia come affrontare un bolide.
 
Top
view post Posted on 18/5/2020, 22:36
Avatar


Group:
Studente di Grifondoro
Posts:
2,542

Status:


Cercando di concentrarsi sul da fare avrebbe ripercorso mentalmente i vari segni che Julius aveva spiegato loro, cercando di riprodurre nella propria mente i movimenti che aveva adoperato. Avrebbe cercato di vederli in modo più vivido, deciso e magari leggermente più lento così da capirne la corretta dinamicità, il verso in cui si stendeva il movimento, a che altezza sarebbero dovute essere le mani, a quanta distanza e questo genere di cose. Le sarebbe piaciuto essere più precisa con quel genere di cose, invece era sempre la solita scema impacciata e non sembrava gestirsi troppo facilmente. Per un attimo invidiò ancora una volta Philip che invece aveva trovato in compagnia di Julius a studiare quei segni, non proprio gli stessi medesimi, ma sempre qualcosa di simile. Si sentiva ancora una volta in difetto, le rodeva il fegato e proprio non riusciva a farsene una ragione. Decise comunque di non volerci pensare proprio in quel frangente e si concentrò sul da farsi.
Avrebbe cominciato con il recarsi oltre gli anelli per avvertire il portiere di turno della situazione della pluffa o dei bolidi in arrivo. Avrebbe ripassato mentalmente il gesto per la pluffa, quindi avrebbe tenuto lo sguardo fisso sui possibili attaccanti ed i loro movimenti. Avrebbe cercato di seguire assiduamente i movimenti della pluffa calcolando se si trattasse di un tiro normale o meno, se magari fosse stato un tiro con tanto di finta o dritti dritti all'obiettivo. Avrebbe quindi concentrato il proprio sguardo appunto sulla pluffa seguendone ogni movimento per poi fischiare attirando l'attenzione del portiere ed avrebbe provato a mimare il segno spiegato da Julius per indicare la Pluffa e successivamente la direzione da cui arrivava. Ancora avrebbe provato ad avvisare il portiere del prossimo tiro ed annessa posizione del lancio ma allo stesso tempo, avendo notato un bolide sfrecciare poco lontano avrebbe agitato nuovamente il braccio per farsi notare. Quindi ancora una volta avrebbe imitato il segno per il bolide ed indicato il punto preciso in cui lo aveva visto avvicinarsi.
Successivamente avrebbe preso lei il posto del portiere, quindi avrebbe cercato di tenere gli occhi ben aperti dando le spalle al resto del campo cercando di tenere gli occhi puntati sulle porte e su chi avrebbe dovuto darle i segnali per completare l'esercizio. Avrebbe cercato di riconoscerli al volo per spingersi in una parata nel caso di pluffa in arrivo facendo attenzione alla direzione indicata, ed uno scattare improvviso per evitare la colluttazione con un possibile bolide.
 
Top
view post Posted on 19/5/2020, 00:16
Avatar


Group:
Sospesi da Hogwarts
Posts:
1,528

Status:


La nuova recluta reagiva con molta attenzione e concentrazione, era sicuramente un ottimo inizio per lei ma l'allenamento era solo iniziato. Speravo con tutto me stesso di non essere così tanto il fautore del suo ingresso in squadra. Dovevo cercare di scrollarmi di dosso quella sensazione d'ansia e continuare con gli esercizi. A quel punto era arrivato il momento del portiere sordo, o come piaceva chiamarlo a me. Mi sarei accodato agli altri per prendere posto agli anelli non appena liberi. Mi sarei posizionato come descritto guardando gli anelli dando le spalle al cacciatore. Avrei prestato attenzione a chi si fosse messo a darmi indicazioni così da effettuare parate e schivate al meglio. Tenendomi pronto ed ignorando gli stimoli sensoriali dell'udito avrei atteso le disposizioni del compagno senza agire d'istinto. Mi sarei catapultato dal lato indicato per poi girarmi e tentare la parata ed avrei schivato cercando di andare in una direzione congrua alla direzione del bolide. Dopo aver fatto da portiere mi sarei messo in coda per fare l'informatore ed una volta giunto il mio momento mi sarei piazzato dietro gli anelli guardando con attenzione i dintorni. Se avessi individuato un bolide avrei spostato velocemente lo sguardo verso il portiere informandolo alla svelta della pericolo imminente e della direzione da cui veniva. Quando il cacciatore si fosse deciso a lanciare avrei velocemente segnato la pluffa indicando l'anello bersagliato sperando di essere abbastanza veloce. Terminato l'esercizio mi sarei ricongiunto agli altri pronto per l'ultimo esercizio di quel giorno.
 
Top
view post Posted on 19/5/2020, 00:30
Avatar


Group:
Studente di Grifondoro
Posts:
2,542

Status:


L'ultimo esercizio era quello che le sembrava più interessante e divertente. Come spiegato si sarebbe sistemata lungo il perimetro del campo guardandosi intorno alla ricerca di qualche bolide vagante o ancora perchè no il classico bagliore del boccino. Lo sguardo si sarebbe mosso da un centimetro all'altro del campo. Prima osservando attentamente la parte bassa del campo, poi quella direttamente ad altezza sguardo ed infine quella più in alto. Non si sarebbe lasciata abbattere ed anche se non fosse stata in grado di adocchiare nulla nello specifico, avrebbe cercato di concentrarsi il più possibile per rimanere attenta e vigile. Quindi avrebbe sgranato gli occhi nel trovare poco lontano un bolide. Stava per chiamare Auburn quando si ricordò del divieto di parola, quindi fischiò più forte che potè e mimando il segno di impatto con la mano aperta ma unita ad altezza dello sterno avrebbe indicato il lato sinistro della posizione in cui si trovava il capitano. Tornò poi a cercare il boccino e quando lo individuò fischiò ancora cercando di farsi notare con più facilità agitando le braccia. A quel punto imitando lo svolazzare del boccino attraverso il segno studiato da Julius avrebbe indicato ad Auburn il punto in cui lo avesse visto sparire per poi mantenersi all'erta pronta a ripetere ancora finchè i suoi occhi fossero stati in grado di individuare la piccola sferetta dorata.
 
Top
31 replies since 7/5/2020, 22:30   557 views
  Share