Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Keep on rising, Allenamento No.12

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view post Posted on 16/4/2020, 22:21
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ঌ She the Fire


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Anche quel giorno, giovedì, per le nove, Auburn aveva dato appuntamento ai suoi compagni di Squadra per un nuovo allenamento. Non era facile digerire la questione Quidditch in quel periodo, e più in particolare quella mattina non si sentiva assolutamente invogliata a pensarci. Per il momento avrebbe semplicemente fatto finta di nulla, insabbiato le colpe, posticipato il problema. Avrebbe atteso i suoi compagni con degli spessi occhiali da sole sugli occhi, chiaro segno che qualcosa non andava bene: aveva un mal di testa portentoso, e la luce del mattino le dava l'impressione di ferirle il cervello.
   « Buon giorno a tutti  »
Li accolse salutandoli con più energia possibile, sebbene le risultasse difficile parlare per via di una forte nausea.
   « Grazie a tutti per la puntualità. Oggi potrei non essere particolarmente in forma, ma sarei un Capitano tremendamente mediocre se non ne approfittassi per dimostrarvi che si può tirare avanti nonostante qualche intoppo »
Allungò un sorriso sghembo su di una guancia, stringendo gli occhi per via di un raggio di sole che aveva improvvisamente bucato una nube.
   « Bene allora, bando alle ciance: per riscaldamento faremo una serie di voli in picchiata inversa. Cercate cioè di raggiungere la maggiore altezza possibile in pochi secondi, volando più verticali che potete; una sorta di impennata molto repentina. Quando avrete superato l'altezza degli anelli, tornate al suolo con moderazione, senza sbizzarrirvi in picchiate repentine visto che ancora non siamo caldi. Scendete dalla scopa e fate dieci flessioni, poi ripetete l'esercizio da capo a cominciare dall'impennata. Rifatelo per un totale di tre volte.
Per il primo esercizio ci divideremo in due gruppi, il primo partirà dagli anelli Nord e il secondo da quelli Sud. Partiremo tutti dalla stessa altezza (diciamo di circa cinque metri, per andare sul sicuro) e allo stesso momento, in modo che un gruppo voli contro l'altro e si crei la possibilità di scontro tra i due gruppi a centro campo. L'esercizio consiste appunto nel gestire uno scontro diretto con pochi secondi a disposizione per capire come agire; dovrete volare tutti alla massima velocità possibile e non farvi prendere dal panico quando verrà il momento del contrasto. Cercate di evitare lo scontro all'ultimo, non dovete temere di sbattervi contro qualcuno: indosserete le protezioni fornite dalla scuola, e comunque in partita potrebbe capitarvi di molto peggio. È bene imparare a ragionare in modo repentino e a sangue freddo, senza lasciare che la paura prenda il sopravvento. Una volta superato lo scontro, chi è partito dagli anelli Nord raggiunga quelli Sud e viceversa, per poi ripetere l'esercizio ripartendo dagli anelli opposti a quelli da cui l'avevate cominciato la prima volta.
Il secondo esercizio sarà un esercizio di battute in successione: a turno, perché abbiamo soli otto bolidi, io vi spedirò dei bolidi contro e voi dovrete cercare di ribatterli verso gli anelli, cercando di fare centro in quello più alto. Batterete da circa quindici metri di distanza dagli anelli. Vi manderò un totale di quattro bolidi a testa.
Il terzo esercizio vi vedrà portieri, a turno: uno di voi davanti agli anelli, e tre altri giocatori con una Pluffa ciascuno a lanciarvela contro, cercando di fare gol. Dopo tutti e tre i tiri, un altro giocatore farà il portiere e altri tre  — i primi che saranno riusciti a recuperare una Pluffa  — dovranno cercare di segnare agli anelli, uno dietro l'altro. Ognuno di voi faccia il ruolo di Portiere almeno due volte, alternandole con almeno un turno da Cacciatore. Finito l'esercizio un po' di stretching a terra per tutti, e avremo finito. So che vi avevo promesso qualcosa di più originale, ma la vostra resilienza darà in ogni caso i suoi frutti, ve lo assicuro. »
Finito di parlare, si sarebbe massaggiata una tempia mentre scrutava un attimo i compagni, per assicurarsi che non ci fosse nessuno tra loro che non aveva capito qualcosa.
   « Tutti pronti? Via con le picchiate inverse! »
Avrebbe esclamato, cominciando lei stessa a eseguire il riscaldamento impennandosi con Mina verso il cielo, per raggiungerlo alla velocità maggiore possibile.


//Scadenza per eseguire tutti e quattro gli esercizi: martedì 28 aprile alle 23:59.
Ogni esercizio deve corrispondere a un post distinto.

 
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view post Posted on 16/4/2020, 23:00
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Contrariamente alla Gold, Giulia quel giorno si sentiva incredibilmente di buon umore. Si era recata al campo esattamente in orario, camminando con la Nimbus in spalla sotto la luce di quel giovedì mattina. Arrivata all'ovale, doveva ammettere di essersi preoccupata per l'aspetto di Auburn, ma il discorso iniziale dell'ex-Grifondoro aveva cancellato ogni suo dubbio sul fatto che l'altra potesse svenire in ogni momento. Sembrava comunque forte ed energica, anche se meno del solito; la Swan si riservò di tenerla d'occhio tra un esercizio e l'altro, nel caso avesse bisogno.
Salì sulla scopa per il primo esercizio, librandosi in aria e prendendosi qualche secondo per stabilizzare la sua posizione sul manico: entrambi i palmi stretti al legno, adduttori e addominali attivi, busto dritto e pronto a scattare in avanti. Iniziato l'esercizio, la nostra si sarebbe appiattita sul manico, puntandolo verso l'alto: la sensazione di salire quasi verticalmente rispetto al terreno a quella velocità così elevata le aveva sempre provocato un misto di ansia ed euforia, ma avrebbe cercato di concentrarsi solo sul tocco del vento contro la sua pelle. Superata l'altezza degli anelli, avrebbe arrestato quella salita e sarebbe scesa gradualmente verso l'erba. Abbandonata la scopa, si sarebbe quindi dedicata alle flessioni. Conclusi i dieci piegamenti, sarebbe nuovamente montata sulla scopa per ripetere l'esercizio completo altre due volte.
 
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Per il secondo esercizio, la Swan avrebbe preso quota fino a raggiungere gli anelli Sud, a circa cinque metri da terra: buttò uno sguardo verso sotto per calibrare la sua distanza dal terreno e le sembrò di essere più o meno nella posizione giusta. Avrebbe aspettato che si formassero i gruppi e, al via di Auburn, avrebbe piegato il busto verso la scopa, iniziando a volare davanti a lei a velocità massima. Questa volta, non avrebbe dovuto fare troppa attenzione alla direzione del manico, quanto allo scontro che avrebbe fronteggiato di lì a poco. Lo sguardo sarebbe rimasto fisso davanti a sé, per intercettare il compagno con il quale avrebbe potuto scontrarsi. Entrambe le mani sarebbero rimaste fisse sul manico, per direzionarlo con precisione al momento opportuno, mentre nelle braccia avrebbe avvertito quel leggero formicolio che si palesa a sempre poco prima di un'azione repentina. Con i muscoli di gambe e braccia attivi, avrebbe cercato di gestire al meglio quello scontro e, se ci fosse riuscita, avrebbe volato fino agli anelli Nord per ripetere da lì l'esercizio.
 
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view post Posted on 17/4/2020, 14:55
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Anche quella mattina si era recata al Campo, quella volta però senza corse di sorta, non si era svegliata in ritardo anzi era stata piuttosto precisa contro ogni sua possibile previsione. Era rimasta infatti sorpresa lei stessa di se stessa, quasi orgogliosa avrebbe osato dire. Raggiunto il campo s'infilò la divisa e raggiunse l'ovale dove si trovava già il Capitano con qualcuno dei suoi compagni.
-Buongiorno.
Avrebbe salutato sciogliendo un sorriso sereno in viso avvicinandosi a chi già si trovava li. Dopo aver atteso qualche istante che la squadra si riunisse si sarebbe concentrata sulle parole di Auburn che evidentemente non si sentiva propriamente in forma. Ovviamente le dispiaceva, inutile dirlo, ma avrebbe cercato di renderlo pubblico anche perchè non sarebbe stato carino sottolineare una situazione che invece la ragazza più grande stava cercando di mettere in secondo piano. Quindi tese metaforicamente le orecchie per capire al meglio come svolgere quei precisi esercizi e dopo un bel respiro si mise all'opera. Presa la propria scopa sotto braccio si sarebbe sistemata sul manico stringendo con decisione le cosce intorno allo stesso per poi afferrarlo in cima e cominciare la repentina risalita verso l'alto tirandolo verso il proprio corpo così da trovarsi il più possibile verticali al terreno. Avrebbe quindi cominciato a stringersi al manico per conquistare maggiore velocità per rendere ancora più repentino quell'innalzamento o meglio quella picchiata al contrario. Avrebbe continuato a risalire veloce, imperterrita stringendo ogni muscolo intorno al manico assottigliando lo sguardo inspirando a pieno l'aria che le si scontrava addosso con forza. Superata l'altezza dell'anello più alto per virare rotta in una morbida curva alta prima di cominciare a scendere in picchiata in modo però moderato scendendo con cautela senza esagerare o rischiare improvvisi colpi di testa. Sarebbe tornata al suolo atterrando lentamente, quindi avrebbe abbandonato la scopa al terreno affiancandola distendendosi così da effettuare una serie da dieci flessioni distesa con la pancia al terreno le mani puntate le dita verso l'interno, i gomiti che puntavano all'esterno, le punte dei piedi attentamente poggiate. Quindi avrebbe contorto i muscoli delle braccia cercando di attivarli, lasciare che bruciassero e cominciassero di conseguenza a lavorare allontanandola dal terreno senza che il proprio corpo lo toccasse, ferma a mezz'aria sostenuta dai propri arti.
Terminata la serie da dieci flessioni, sarebbe tornata sulla scopa pronta a ricominciare con l'esercizio intenzionata a ripetere il tutto ancora per due volte così da svolgere quel riscaldamento come spiegato.
 
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view post Posted on 17/4/2020, 17:07
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Giulia si sarebbe quindi spinta in alto, ad una distanza di circa quindici metri dal terreno: dato che doveva reggere la mazza con entrambe le mani e che, quindi, aveva perso la presa sul manico della Nimbus, avrebbe cercato di attivare i muscoli per rimanere in una posizione di equilibrio e stabilità sulla scopa. Avrebbe sorretto la mazza con i palmi sistemati uno accanto all'altro in corrispondenza del manico, mentre lo sguardo si sarebbe fissato su Auburn, che avrebbe dovuto spedirle contro i Bolidi. Iniziato l'esercizio, la nostra avrebbe di rimando seguito il percorso del primo Bolide con lo sguardo, preparando la mazza dal lato giusto quando esso si fosse trovato a qualche metro di distanza da lei. Avrebbe aspettato che giungesse alla distanza adatta prima di colpirlo con la parte superiore della mazza, facendo affidamento sulla forza delle braccia per spedirlo il più lontano possibile e deviarlo dalla sua traiettoria.
Avrebbe ripetuto quelle mosse con la stessa attenzione per quattro volte, nella speranza di deviare tutti i Bolidi che la Gold le avrebbe spedito.
 
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Sebbene nel primo esercizio ci fosse decisamente qualche margine di pericolo, doveva ammettere che l'idea di schiantarsi contro i propri compagni l'esaltava e non poco. Con il labbro inferiore intrappolato tra i denti sistemata sulla scopa avrebbe raggiunto gli anelli che le sarebbero stati assegnati alzandosi di cinque metri come era stato loro detto, quindi avrebbe puntato lo sguardo sul gruppo opposto non riuscendo in alcun modo a trattenere l'ilarità di quella situazione. Con lo sguardo puntato con decisione sulla fila di compagni avversari scrutandoli con attenzione per poi appiattirsi sulla scopa pronta a partire a tutta velocità. Non sapeva dire se la sua reazione a quella situazione fosse sana o meno, fatto stava che più si avvicinava pericolosamente all'altro gruppo, più percepiva l'adrenalina galoppare intensamente nel suo corpo portandola ad accelerare sempre di più spingendosi sul manico per essere quanto più veloce possibile. Ad ormai pochissima distanza dal compagno di squadra e quindi ad uno scontro frontale in piena regola avrebbe cercato di comprendere le sue intenzioni per evitare di gettarsi nella stessa direzione, allo stesso tempo avrebbe provato a capire quale punto fosse più sgombro per cambiare improvvisamente traiettoria e salvarsi dal kaboom imminente. Contraendo i muscoli delle braccia avrebbe abbassato di scatto il manico decidendo di evitare la colluttazione svicolando verso il basso lontano dalla figura del compagno incriminato. Con il cuore in gola avrebbe riso sotto i baffi compiaciuta da quella sensazione di tensione ed eccitazione pronta a ripetere l'esperienza filando velocemente agli anelli opposti rispetto a quelli da cui era partita. Anche in quell'occasione si sarebbe alzata di cinque metri attendendo che tutti fossero in posizione, le mani a stringersi sul manico in un'eccitazione crescente man mano che ripercorreva mentalmente l'azione di poco prima. Con i nervi all'erta e l'attenzione totalmente catturata dal resto della squadra posta dall'altra parte del campo si sarebbe portata nuovamente aderente alla scopa per ottenere sempre più velocità quindi partire al via del capitano e cercare di percorrere il campo in quanto meno tempo possibile con il vento a scalfirle il viso ed il corpo foderato dalla divisa si sarebbe gettata in quella corsa control il tempo tenendo d'occhio chi si trovava davanti pronta ad attendere gli ultimi secondi di manovra per reagire in qualche modo ed evitare lo scontro. Avrebbe ripetuto l'esercizio tutte le volte che Auburn avesse desiderato tenendosi pronta a ripeterlo più e più volte se fosse servito.
 
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view post Posted on 20/4/2020, 11:40
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In prospettiva dell'ultimo esercizio, la nostra si sarebbe posizionata davanti agli anelli, per iniziarlo nel ruolo di Portiere. Si sarebbe retta alla Nimbus con i muscoli delle gambe, lasciando le braccia libere e pronte ad intercettare le tre Pluffe che le sarebbero state lanciate. Lo sguardo si sarebbe posato, a turno, sui tre compagni di squadra nelle vesti di Cacciatori, per catturare i loro movimenti. In tutti e tre i casi, avrebbe spostato i palmi aperti verso la direzione della Pluffa, assecondando il movimento con il corpo nel tentativo di preservare gli anelli. Una volta concluso quel turno da tre tiri, sarebbe passata tra le file dei Cacciatori, nel suo usuale ruolo: avrebbe atteso il suo turno con la palla stretta tra le mani. Una volta arrivato, si sarebbe posizionata a distanza debita dagli anelli, in corrispondenza di quello centrale. Il palmo reggente la Pluffa avrebbe iniziato il suo percorso in direzione dell'anello destro, deviando alla fine verso quello centrale. La forza del tiro sarebbe stata bilanciata alla distanza e la nostra avrebbe cercato di seguire al meglio la traiettoria. Una volta concluso quel turno da Cacciatrice, sarebbe nuovamente tornata nel ruolo di Portiere per ripetere l'esercizio iniziale e avrebbe continuato quel giro finché ce ne fosse stato bisogno.
Concluso l'esercizio, avrebbe perso quota e abbandonato la Nimbus sull'erba, per dedicarsi allo stretching finale.
 
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view post Posted on 21/4/2020, 13:28
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Dopo quell'esercizio colmo di adrenalina ancora in sella alla scopa sarebbe scesa velocemente ma in sicurezza a raggiungere il suolo dove avrebbe recuperato una delle mazze a disposizione. Con la restrizione del materiale utilizzabile all'interno di un allenamento, si erano ritrovati a dover stringersi un po' anche con gli esercizi, fortunatamente qualcuno aveva degli attrezzi propri, tipo Nathan con la mazza che gli aveva regalato lo scorso compleanno. Armata e con tutta la voglia del mondo di menare le mani, si era alzata di quota raggiungendo più o meno la stessa di Auburn sistemandosi ad una quindicina di metri dagli anelli. Si sarebbe guardata intorno così da controllare che la posizione fosse buona e che da essa riuscisse a mirare indisturbata l'anello più alto dove avrebbe dovuto provare di fare goal. Sistematasi sulla scopa avrebbe stretto le gambe al manico facendole aderire in modo tale da non rischiare di scivolare troppo facilmente giù dalla stessa. Con la mano sinistra si sarebbe retta posizionandola nella parte alta del manico mentre con la mano dominante avrebbe stretto con decisione la mazza puntando lo sguardo su Auburn ed il suo operato. Con gli occhi fissi sulla sua figura avrebbe cercato di capire da che direzione avesse intenzione di lanciare il bolide. Avrebbe mantenuto lo sguardo sulla palletta metallica mentre il braccio destro andava a tirarsi dietro la schiena a caricare il colpo come quando si usa uno di quei giochi a carica di cui bisogna virare sempre più la leva a farfalla per far funzionare il meccanismo. Con le dita serrate sull'impugnatura avrebbe osservato il bolide volare sfrecciare in sua direzione ed avrebbe calcolato il momento migliore per colpire. Indietreggiando leggermente avrebbe tirato ancora un pò il braccio ed osservando ora l'anello più alto quindi il proprio obiettivo si sarebbe scansata leggermente affinchè il bolide le passasse abbastanza laterale per essere colpito in pieno dalla mazza e con quanta più potenza possibile con la contrazione dei muscoli, sfrecciasse velocemente dritto dentro il cerchio più alto. Almeno, quello le sarebbe tanto piaciuto accadesse. In ogni caso, che riuscisse o meno, si sarebbe concentrata per eseguire le altre tre battute.
 
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view post Posted on 21/4/2020, 15:03
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Avrebbe cominciato l'ultimo esercizio posizionandosi davanti gli anelli muovendosi avanti ed indietro davanti gli anelli come un falco che gira intorno alla sua preda. Non sarebbe rimasta un attimo ferma con lo sguardo fisso su coloro che avrebbero provato appunto a tirare ai suoi anelli. Si sarebbe mossa attentamente davanti gli anelli tenendo gli occhi puntati sugli avversari tenendo le gambe strette al manico di scopa e le braccia pronte a scattare nel momento in cui la pluffa di fosse avvicinata troppo agli anelli. Avrebbe cercato di isolarsi dal resto dei suoni che le arrivavano alle orecchie, fermandosi unicamente al suono provocato dagli spostamenti d'aria delle pluffe. Avrebbe cercato di spingersi sempre oltre spostandosi da un lato all'altro provando a raggiungere ogni angolo più disparato pur di non lasciare che le pluffe superassero la sua difesa. Finito con il turno di parata avrebbe provato quello di attacco tenendo la pluffa sotto braccio volando a zig zag per confondere le idee al portiere di turno, avrebbe provato a muoversi in modo non facilmente calcolabile così da dare del filo da torcere. Con il braccio destro piegato oltre la testa a carcicare un lancio, avrebbe tenuto lo sguardo fisso sul proprio obiettivo, l'anello a sinistra. Avrebbe contratto i muscoli andando ad attivare il movimento che le avesse permesso di srotolare l'arto in tutta la sua lunghezza imprimendo forza e decisione così da provare a sfondare le difese avversarie e centrare l'anello in questione. Avrebbe messo forza e quanta più precisione nella mira sperando di riuscire nell'intento. Terminato anche con il lancio si sarebbe posizionata nuovamente a fare da Portiere tentando di essere altrettanto concentrata e recettiva ai movimenti esterni al suo concentrandosi solo sul parare i lanci. Stanca dopo quell'ultimo esercizio sarebbe planata al suolo scendendo dalla scopa con un balzo laterale. L'avrebbe sistemata al proprio fianco e li si sarebbe dedicata ad alcuni esercizi di stretching come il prendere le gambe e piegarle per poi provare a portare la pianta del piede a toccare la schiena o le natiche per qualche secondo. Avrebbe continuato così lasciando i muscoli bruciare sia della gambe destra che della sinistra, quindi come pattuito si sarebbe rifilata negli spogliatoi a fare una sana doccia.
 
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view post Posted on 25/4/2020, 23:46
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Quella mattina presto arrivai in orario insieme al resto della squadra per prendere parte all'allenamento del giovedì. C'era ancora della tensione palpabile nell'aria a causa delle nuove direttive sull'uso del campo e dell'attrezzatura per gli allenamenti. L'importante era cercare di dare il meglio di se con quello che si aveva. Le cose si sarebbero sistemate successivamente, per quel momento dovevamo stringerei denti e tirare avanti come sempre. Ascoltai la spiegazione del capitano riguardo gli esercizi che avremmo svolto durante quella mattinata, riscaldamento, primo, secondo e terzo esercizio. Finita la spiegazione andai a recuperare il mio manico di scopa ed una volta libratomi in aria avrei cercato una porzione di campo abbastanza libera dove iniziare le picchiate e le risalite rapide. Con particolare attenzione alla stabilità in volo della scopa del mio peso mi sarei gettato in basso dall'altezza preventivata per poi frenare a qualche metro dal terreno puntando velocemente verso l'alto così da continuare quel moto segmentato di salite e picchiate. Una volta finito l'esercizio mi sarei apprestato a raggiungere gli altri compagni prepararci al primo esercizio.
 
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view post Posted on 25/4/2020, 23:52
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Buon giorno a tutti! dico a gran voce quando raggiungo gli altri compagni sul campo verde che è quello del quidditch. Mi metto a ascoltare la capitana dopo quel veloce scambio di saluti, la mattina ha l'oro in bocca e speriamo di non perderlo! Ascoltando Auburn apprendo gli esercizi da compiere, tutto molto semplice ma di certo non poco faticoso. Per prima cosa riscaldiamoci! Prendo la mia bella scopa e con un bel saltello su verso il cielo! Una volta raggiunta l'altezza giusta, forse un metro sopra l'anello più alto, inizio a buttarmi in picchiata verso il prato verde. Senza rischiare l'osso del collo fin da subito cerco di cambiare rotta a tempo debito, circa altezza spalti e poi di nuovo su! Sarebbe come una montagna russa senza binari e barre di sicurezza sparato in velocità in basso e in alto. L'ebrezza del vento a quelle velocità è sublime, bisognerebbe farlo più spesso anche solo per svago, per rilassarsi. Sai quanti soldi si farebbero a far fare delle svolazzate terapeutiche? Aereoterapia, suona anche bene. Finito il riscaldamento inizia il divertimento! Il primo esercizio mi sa tanto di macchine a scontro, peccato che sarebbe meglio non farsi male di proposito.
 
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view post Posted on 25/4/2020, 23:58
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Il primo esercizio consisteva nel compiere degli scarti all'ultimo secondo durante dei contrasti. Le soluzioni migliori per evitare gli scontri in aria potevano essere molteplici ma il migliore che mi sovvenne fu prendere esempio dal cavatappi. Nell'andare a gran velocità verso un avversario era facile rischiare lo scontro sopratutto se si sceglieva di scartare nella stessa direzione, avrei sfruttato quindi la possibile paura dell'avversario per spingerlo nella direzione che volevo così da superarlo senza scontrarmici contro. Mi sarei dovuto preparare fisicamente e mentalmente per cogliere il momento giusto, la scopa avrebbe puntato leggermente più in basso per scendere di quota quanto bastava per non tenere il manico alla stessa altezza di quello avversario, al contempo il corpo doveva lasciarsi cadere di lato così da accompagnare il movimento. Nello scendere il peso del corpo sarebbe rimasto ancorato alla scopa per mezzo delle cosce e delle mani ancorate saldamente allo stesso. Avrei girato sul manico per poi tornare alla fine della transizione allo stato di partenza dritto verso la direzione che avevo preso inizialmente. A quel punto mi sarei messo in fila con gli altri mettendo così subito in atto il piano sperando che andasse nel migliore dei modi e che non ci fossero scontri. Una volta terminato l'esercizio mi sarei accodato tempestivamente insieme agli altri compagni per il secondo esercizio.
 
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view post Posted on 26/4/2020, 00:06
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Una vera bomba! Oggi si vede che stiamo andando alla grande! Questo esercizio sembra proprio cattivo ma dobbiamo cercare di essere buoni o ci facciamo tanto tanto male. Come si fa a evitare uno scontro a quella velocità? Cosa si potrebbe fare? Ma certo! E' talmente ovvio! Mi preparo a partire insieme agli altri sicuro di avere la soluzione al problema. Una volta partiti a gran velocità mi preparo staccando una mano dalla scopa facendo affidamento alla presa sull'altra. Spero che il mio compagno che mi sta davanti sia pronto per una bella pacca sulla schiena! Non appena mi trovo in prossimità del compagno che mi vola in fronte mi sposto leggermente più di lato così da poterlo accompagnare con una bella spinta lontano da me. Si mi sembra sicuramente un idea rivoluzionaria, la chiamerò la pacca di Nathan, suona meravigliosamente. Una volta finito quell'esercizio si passa al prossimo! Certo che si fa una bella fatica e poi con il freddo che sta finendo è decisamente meno fastidioso essere sudati, almeno per ora, appena arriva l'estate ne riparliamo sicuramente.
 
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view post Posted on 26/4/2020, 00:13
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Prendendo una delle mazze messe a disposizione non appena fosse arrivato il mio turno mi sarei posizionato a dovere per ribattere i bolidi in arrivo. Sarebbero stati ben quattro, quindi sapevo come dover distribuire la mia forza in quelle tre ribattute. Era importante sapere a quanto stress si sarebbe stati sottoposti ed in quale lasso di tempo, le energie andavano suddivise con criterio o si rischiava di farsi male o di subire un colpo. Avrei fatto affidamento per lo più alla sola mano sinistra per spedire i bolidi verso l'anello centrale, il più alto. Mi sarei posizionato in modo tale da sforzare di meno il braccio, quasi come se la mia fosse una spinta in avanti più che una ribattuta, aggiungere forza era meno dispendioso del contrastarla ed imprimerla. Avrei concentrato anche il respiro così che non andassi in apnea finendo con lo spezzare il ritmo e quindi col rischio di dovermi fermare a metà dell'opera. Costanza e disciplina. Avrei eseguito l'esercizio cercando sempre di migliorare la direzione della spinta della mazza così da correggere la traiettoria dei bolidi. Una volta finito l'esercizio ci si sarebbe preparati per l'ultimo.
 
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Adesso ragioniamo! Ecco un esercizio che mi piace! Non che gli altri non mi piacessero eh, ma questo è decisamente liberatorio. Con la mia bellissima Sunlight con me non esiste bolide che tenga, li ribatterò tutti senza alcun problema! Una volta che arriva il mio turno aspetto il via di Auburn e si comincia! Brandendo la mazza con l'ausilio di entrambe le mani torco il busto in modo tale da avere ampia libertà di movimento, con una bella mazzata c'è il rischio di perdere l'equilibrio e non vogliamo di certo cadere come pere cotte no? Non appena arrivano gli schiocchi metallici si sentono fendere nell'aria verso gli anelli. Con gran forza e vigore spingo con la mazza i bolidi verso l'anello centrale accompagnando il movimento con tutto il corpo partendo dalle cosce che fanno torcere appena il bacino e di conseguenza il busto, le spalle e in fine le braccia che tengono la mazza. Schiocco dopo schiocco tutte le maledette sfere metalliche avrebbero incontrato la mia lucida e splendida mazza, è la fine che meritano! Finito l'esercizio manca poco per le docce! Ci prepariamo per gli ultimi minuti di questo faticoso allenamento.
 
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24 replies since 16/4/2020, 22:21   345 views
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