| La mascella di Heather minacciò di staccarsi dalla sua faccia, raggiungere il pavimento, e avviarsi autonomamente verso l'uscita dell'aula. Aveva appena guadagnato altri 30 punti? Con una sola risposta? Lei? A lezione di Aritmanzia? Si trattenne a stento dal darsi un pizzicotto per assicurarsi che fosse tutto vero. Non aveva creduto che la sua risposta valesse tanto. Un piacevole calore si diffuse nel suo petto al pensiero che non solo aveva recuperato tutti i punti che aveva perso, ne aveva anche abbondantemente guadagnati. Ascoltò a malapena i commenti della Preside sulle altre risposte, momentaneamente persa nella sua piccola nuvoletta di felicità, per poi tornare in sé quando Kedavra batté le mani e fece comparire alla lavagna la lista dei nove ceppi di discendenza aritmantica, con tanto di descrizione. Non aveva fatto in tempo a leggerle tutte, però, che la Preside ricominciò a parlare, ponendo altri quesiti che li sfidavano ad intuire di cosa, esattamente, si stesse parlando. Dare come risposta un'intuizione su un concetto che non era stato ancora spiegato pareva un'opzione più rassicurante a Heather, che spesso tendeva a dimenticare definizioni e calcoli spiegati in precedenza, se non li ripassava o praticava per un po' di tempo. Fu per questo motivo che rimase particolarmente sorpresa quando le cosiddette domande "avanzate" dell'assistente Wolfe le parvero più abbordabili delle domande (apparentemente libere) di Kedavra. Non sono concetti relativamente basilari, questi? Incoraggiata dal successo della precedente risposta, Heather alzò nuovamente la mano, decisa a dare il meglio di sé e a guadagnare il maggior numero di punti possibile per Serpeverde (e dando un calcio risoluto alla solita vocina che le sussurrava all'orecchio di non esporsi).
"Heather Blishwick di Serpeverde, professoressa." disse la castana dopo che Kedavra ebbe fatto cenno verso la sua mano alzata perché parlasse. "Vorrei provare a rispondere alla terza, quarta e quinta domanda." Stai strafando. Respiro profondo. Andiamo, di certo nessuno ti crucerà anche se sbagli qualcosa. "Per quanto riguarda l'Elevata Coerenza Aritmantica, credo sia un valore "ideale", che si riferisce ad attributi caratteriali che hanno una maggiore probabilità di manifestarsi in chi presenta una determinata discendenza. Prendo come esempio una persona che risulti avere una Discendenza Guerriera sia secondo i calcoli dell'osservatore del cuore che dell'osservatore sociale. Questa persona ha probabilmente una Impronta Aritmantica di stampo Guerriero particolarmente forte, e quindi, secondo la mia ipotesi, presenta una Elevata Coerenza Aritmantica. Costui, idealmente, sarà più propenso a manifestare attributi caratteriali come testardaggine, percezione di ingiustizia, senso di ostilità verso gli altri. Chi invece, per esempio, risulti avere due diversi ceppi di discendenza, per esempio Esploratore e Meditativo, avrebbe una Coerenza Aritmantica inferiore, e quindi tenderà a manifestare un miscuglio di caratteristiche più o meno evidenti. Mi viene da chiedermi se, in questo caso, le "accoppiate" di discendenze tendano a verificarsi tra ceppi relativamente simili, o se ci sono casi di discendenze apparentemente opposte che si congiungono nella stessa persona, come quella Guerriera e quella Meditativa. Per quanto riguarda l'Attitudine Aritmantica, chiaramente si riferisce agli ambiti che maggiormente porterebbero al successo l'individuo che presenta quella determinata Discendenza. E' facile immaginare come un antico guerriero avrebbe potuto eccellere nel proprio ruolo utilizzando incantesimi offensivi ed esplosivi. Ora, sappiamo che la Propensione è la capacità innata di raggiungere l'eccellenza in un determinato ambito magico, calcolata aritmanticamente. Tuttavia, nulla ci assicura che John Doe, aritmanticamente propenso verso gli incantesimi offensivi, trovi piacevole o affascinante il loro studio. Magari, l'Attitudine aritmantica potrebbe indicare l'innata passione e desiderio di intraprendere quella particolare branca della magia, calcolati aritmanticamente. I due concetti potrebbero sovrapporsi oppure no. Un mago con una Propensione verso gli incantesimi difensivi e un'Attitudine per gli stessi risulterebbe un prodigio nel suo campo; un altro mago potrebbe avere una Propensione verso gli incantesimi offensivi, ma una Attitudine verso l'Occlumanzia. Di conseguenza diventerà un buon Occlumante, perché si dedicherà allo studio di quella materia, senza realizzare il suo potenziale nell'altra direzione, e senza eccellere nel suo campo prescelto. Mi rimetto a lei per probabili correzioni su queste supposizioni."
Per quanto concerne la quarta domanda: lo Stato Originario è lo stato in cui si troverebbe il nostro carattere se privato di tutto ciò che lo condiziona dall'esterno, come influenze culturali e sociali, e viene studiato dall'Aritmanzia Semplice. In una situazione ideale in cui le influenze vengono a mancare, corrisponderebbe al numero del cuore. E' lo Stato in cui ci troviamo appena veniamo al mondo, e non ci abbandona mai del tutto, ma man mano che cresciamo, viene come offuscato, appannato da tutti i fattori che guidano ed influenzano la nostra formazione come esseri umani. Tuttavia, lo Stato Originale non ci abbandona mai del tutto, e quando invecchiamo, ci avviciniamo di nuovo ad esso, quasi come se tornassimo un po' bambini. Lo Stato Attuale è invece lo Stato in cui si trova la nostra personalità nell'attimo presente, completa di tutte le alterazioni e modifiche che influenze, scelte ed esperienze hanno operato su di noi. Esso si riferisce solo a come siamo al momento, non a come siamo stati o come saremo. E' uno stato tanto sfuggente e cangiante quanto lo è il contesto. Lo Stato Contingente, invece, è nell'individuo l'insieme di tutte le influenze passate e presenti, dei loro risvolti futuri e anche di ciò che resta dello Stato Originario. Si può dire che racchiude in sé i segni immutabili che il contesto mutabile lascia sull'individuo."
Per quanto riguarda la quinta domanda: questi aggettivi sono stati utilizzati da Waldencrest per definire il codice numerico che rappresenta l'Impronta Aritmantica. Essi sono noti come Condizioni di Waldencrest. L'Impronta Aritamantica è, secondo Waldencrest, l'identità del Soggetto (tutto ciò che il soggetto è, è mai stato e mai sarà, nel passato, nel presente e nel futuro). Tale identità è rappresentata aritmanticamente da un codice numerico che è: unico, poiché non ne esiste un altro uguale; irripetibile, poiché non si può riprodurlo senza volerlo; inestinguibile, perché continua ad esistere sotto forma di influenze sul Contesto anche dopo la morte del Soggetto; e analizzabile secondo il numero infinito di variabili che influenza e da cui è influenzato. Ora, il problema di questo codice è che, una volta calcolato, è composto da 449 cifre. Calcolarlo risulta impossibile per la totalità di maghi e streghe che non vogliano dedicare la propria vita allo scopo. Perciò la Waldencrest sviluppò una sintesi che potesse semplificare l'incredibile processo di calcolo dell'Impronta Aritmantica. L'unica condizione che viene ammessa come vera al momento della Sintesi è quella di unicità, che ha bisogno di tutti e 499 i caratteri del codice per essere verificata. La Sintesi di Waldencrest porta all'ottenimento di un codice di sole quattro cifre, quelle fondamentali per cominciare ad analizzare l'Impronta Aritmantica del Soggetto e che costituiscono l'incipit del codice integrale. Le cifre della Sintesi di Waldencrest altro non sono che il Numero del Cuore, il Numero del Carattere, il Numero Sociale e l'Epitome S."
Heather smise di parlare, concedendosi di riprendere fiato. C'era molto che non sapeva e non ricordava di Aritmanzia, soprattutto i calcoli materiali per arrivare a tutte quelle conclusioni. Tuttavia le descrizioni dei concetti l'avevano affascinata abbastanza spesso da insinuarsi nella sua memoria, e ora i cassetti polverosi del suo cervello erano stato ribaltati e svuotati ben bene. Sperando, per l'ennesima volta, di non aver detto fesserie (ma abbastanza certa di avere azzeccato almeno le ultime due domande), Heather attese trepidante il resoconto della Preside.
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