Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

4/04/2020 - Diciottesima Lezione di Aritmanzia

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view post Posted on 10/4/2020, 20:41
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Soddisfatto nell'essere riuscito a portare un po' di punti alla propria Casata, Gregory prese appunti con un certo interesse, annotando tutto ciò che l'Aritmante disse in relazione ai Nove Ceppi di Discendenza. Affascinato dall'argomento, cercò di non perdersi neanche una parola e di scrivere tutto al meglio, anche se trovarsi a terra non lo aiutò in tal senso. Sistemò la pergamena su un cuscino e, intervallando gli occhi dalla preside alla lavagna, scrisse tutto il necessario.
Vennero poste delle nuove domande e Gregory ascoltò anche quelle dell'assistente, alzando la mano e parlando solo quando gli venne dato il permesso.

–Gregory Mandylion, Corvonero. Vorrei rispondere alla seconda domanda posta dalla professoressa. Come sappiamo lo Stato Attuale non è altro se non lo stato presente dell'individuo; è un attimo, un istante. Lo Stato Contingente racchiude invece tutte quelle caratteristiche dell'individuo riguardanti non soltanto il presente, ma anche le influenze provenienti dal passato e le ripercussioni sul futuro. In relazione a questo sappiamo che il Contesto non può essere in un certo senso fermato, definito e fotografato; nondimeno esso lascia sempre dei segni, delle conseguenze sull'individuo. Tracce. Con queste premesse vorrei quindi dire che, a mio avviso, un'Incertezza potrebbe essere una situazione di analisi durante la quale l'Aritmante ha difficoltà a cogliere lo Stato Attuale del Soggetto Aritmantico osservato: potrebbe essere complesso comprendere la Discendenza Aritmantica di una persona in base al proprio comportamento e alle proprie azioni, o meglio: potrebbe essere difficile ricondurle ad una scelta unica. Se l'Aritmante 1 ha infatti accesso ad una conoscenza più intima e personale, l'Aritmante 2 può basarsi unicamente sull'evidenza e sull'analisi di un attimo, un tempo limitato che per forza di cose non può essere fermato, congelato. In virtù di questo potrebbe scaturirsi un'Incertezza che probabilmente potrebbe essere colmata con un'analisi più approfondita dello Stato Contingente dello studente (nel nostro caso) osservato: in che modo le esperienze passate potrebbero aver influenzato una determinata condotta? Che ripercussioni potrebbe avere, una certa scelta nel Test di Glonder-Venn, sul futuro?

Preso dall'entusiasmo, si era dilungato più di quanto non avesse preventivato. Alzò allora di nuovo la mano per rispondere ad un altro quesito.

–Vorrei rispondere anche alla terza domanda, grazie. L'Elevata Coerenza Aritmantica sembrerebbe essere un insieme di caratteristiche tipiche di un certo Ceppo di Discendenza Aritmantica. Le definirei, in un certo senso, delle caratteristiche nucleari, che definiscono il Ceppo in modo saliente. Gli aggettivi elencati sono piuttosto caratterizzanti e contribuiscono alla definizione del Ceppo stesso. L'Attitudine Aritmantica, invece, dovrebbe indicare quali capacità sono associate ad un certo Ceppo: non notiamo infatti soltanto specifici Incantesimi, ma qualità connesse anche ad altre abilità come la Legilimanzia, l'eccellere in una disciplina, capacità di manipolazione mentale, eccetera. Ogni Ceppo è quindi associato a determinate caratteristiche e particolari abilità che immagino possano essere più o meno sviluppate da un certo Soggetto Aritmantico. L'Attitudine Aritmantica potrebbe influenzare la Propensione di un certo individuo per gli Incantesimi Offensivi, Difensivi o Tattici ad esempio: la propria discendenza potrebbe in un certo senso influire sulla Propensione in modo positivo, ma immagino che il grado e l'intensità di questa influenza non siano direttamente proporzionali all'Attitudine, ma collegati da relazioni particolari che tengano conto anche dello Stato Originario e Contingente dell'individuo.

Concluso il discorso, ascoltò gli altri interventi dei compagni prendendo nota dei più interessanti.
 
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view post Posted on 10/4/2020, 21:12
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Inevitabilmente quando aveva dato dell’egoista a ben tre delle sue conoscenze, aveva finito per lanciare un'occhiata ai diretti interessati e rivolgere loro un sorriso puramente colpevole. L’egoismo era solitamente interpretato come qualcosa di puramente negativo, nonostante ciò lei trovava fosse invece uno degli aggettivi più umani possibili.
Alla fine della fiera, ascoltando i vari interventi della Preside sulle risposte alle varie domande, fece una smorfia abbassando un angolo delle labbra verso il basso mostrando appena i denti nel notare come avesse storpiato il nome di una delle Discendenze facendola diventare appunto Egoistica invece che Egotistica.
Ops.
Era forse il caso di correre ai ripari e indossare degli occhiali quando si trovava lontano dalla lavagna? Assottigliò lo sguardo cercando di mettere a fuoco le varie leggere sulla lastra d’ardesia e sgranò gli occhi notando effettivamente l’errore che non aveva accolto inizialmente. Sospirò sconsolata per la figuraccia ma si limitò ad una scrollata di spalle per poi accennare un sorrisetto di scuse in direzione della Preside, di certo non era sua intenzione insultare nessuno, anzi.
Storse un po’ il naso insoddisfatta delle proprie prestazioni, aveva sperato di riuscire un po’ meglio ed ottenere qualche punto in più per una pura competizione personale, ma come si ritrovò a ricordare allegramente, lei e l’Aritmanzia non andavano propriamente d’accordo.
Quando Angus rispose a sua volta a quella stessa domanda a cui anche lei aveva provato fallendo, riuscendo addirittura a guadagnare dei punti sopra, a detta della Preside grazie anche all’ascolto dell’intervento dell’asiatica, si voltò in sua direzione e lo squadrò con aria complice ghignando di sbieco in sua direzione. Era in debito adesso. Ascoltò poi le successive domande e con le braccia conserte al petto provò ad azionare il cervello e tentare di rispondere a qualcosa. Alzò quindi la mano aspettando di attirare l’attenzione ed ottenere il consenso per dire nuovamente la sua.
-Dinuovo Foster di Grifondoro. Vorrei rispondere alla Quinta Domanda posta dall’Assistente Wolfe.
Disse di getto aspettando che le venisse dato il consenso per continuare per poi iniziare a parlare.
-Quegli aggettivi fanno parte della Definizione di Impronta Arimantica stilata dall’Aritmante Penelope Waldencrest. Abbiamo studiato come L’impronta Aritmantica sia un qualcosa che identifica Aritmanticamente una persona, qualcosa di unico e personale, si tratta dell’identità di una persona in ambito Aritmantico e per l’appunto come dice Waldencrest è composta da un codice numerico unico, irripetibile, inestinguibile e analizzabile basato sul numero delle variabili (addirittura infinito) che ha influenzato e che influenzerà. Estrapolando più nel dettaglio attraverso la definizione riassuntiva, sappiamo che il Soggetto ha sempre un’impronta Aritmantica ma allo stesso tempo egli stesso lo è.
Cosa comporta la nostra impronta aritmantica? Si tratta di ciò che noi applichiamo al Contesto. Riguarda le nostre azioni sul contesto e l’influenza che lo stesso ha su di noi.
Gli aggettivi presenti nella definizioni dell’Aritmante vengono chiamate Condizioni di Waldencrest, ovvero un Numero Unico, Irripetibile, Inestinguibile, Analizzabile.
Più nel dettaglio sappiamo che questo Numero Unico è Irripetibile perchè impossibile da riprodurre, quel numero sarà unico nel suo genere ed impossibile da replicare. Inestinguibile perchè continuerà ad esistere in futuro, nonostante la nostra morte esso continuerà ad esserci lasciando segno del nostro passaggio, imprimendo la nostra identità. Analizzabile perchè sempre grazie alla Waldencrest esistono dei calcoli Aritmantici applicabili all’impronta in grado quindi di poterla analizzare e farne uso per diversi studi riguardanti diverse Branche come ad esempio tra le più importanti ricordiamo: l'Aritmanzia Genealogica, l'Aritmanzia delle Relazioni, l'Aritmanzia dei Prodigi e l'Aritmanzia delle Ispirazioni.
Per soddisfare tali condizioni, ne viene che il Numero in questione debba essere particolarmente lungo, più precisamente di quattrocentonovantanove cifre aritmantiche. Tale numero Era Penelope Waldencrest, comprendeva tutto ciò che era e ciò che sarebbe stata in futuro. La Waldencrest riteneva fosse quasi impossibile per chiunque riuscire a calcolare la propria Impronta Aritmantica essendo un lavoro lungo decenni e proprio per questo creò anche questa volta una definizione riassuntiva denominata Sintesi di Waldencrest sull'Impronta Aritmantica conosciuta anche come (Impronta Aritmentica “Alla Quarta”).
La sintesi diceva come ad essere ammessa come vera era la Condizione di Unicità, non strettamente importante per l’Analisi ma la sola che ha bisogno di tutti e quattrocentonovantanove i numeri per essere verificata. Dichiara come non si tratti di un caso che Un Profilo Aritmantico Semplice possa essere stilato partendo da sole quattro cifre che corrispondono con le prime quattro cifre del lunghissimo codice, che sono appunto le fondamentali per analizzare l’Impronta Aritmantica di un Soggetto. Le quattro cifre che sappiamo indicare il Numero del Carattere, il Numero del Cuore, il Numero Sociale e l'Epitome S".
 
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Ancora una volta la mia scarsa capacità di espressione mi era costata la possibilità di rispondere correttamente alla domanda. Dovevo ancora lavorare su questo mio aspetto, non erano tollerabili certi errori, soprattutto verso la fine dell’anno con l’avvicinarsi degli esami. La lezione si poteva dire praticamente avviata ed iniziarono le spiegazioni nel dettaglio di quelle nuove nozioni che stavamo affrontando. Ascoltando la spiegazione ci fermammo nuovamente per il momento delle domande. Dopo che la professoressa ebbe modo di finire e che l’assistente fece lo stesso avrei alzato la mano attendendo il permesso per rispondere, una volta ottenuto avrei risposto.

Julius Blaine di Grifondoro, vorrei rispondere alla prima, la seconda e la terza domanda.
Per la prima penso di poter definire il Cluster Aritmantico come il gruppo di soggetti di cui si stanno osservando le interazioni fra loro o meno in un determinato contesto o situazione. Nel parlare quindi di un gruppo il risultato si avvale della presenza di ogni individuo prendente parte all’evento invece di attuare calcoli aritmantici sui singoli.
Per la seconda penso che il rapporto fra incertezza e stato attuale, o anche lo stato contingente, sia la mancata espressione di scelta o propensione. Lo stato di incertezza potrebbe essere generato da un contesto specifico o dalla presenza di determinati elementi che ‘’bloccano’’ l’interazione del soggetto con l’evento o che lo limitino fortemente, un esempio potrebbe essere un elemento che turbi il soggetto al punto di renderlo incapace di agire. Questo infatti viene delineato dal fatto che in ognuno dei due casi di incertezza verificatisi si tratta dell’osservato sociale e non del cuore. Questo potrebbe anche indicare il tentativo di due tipi di approcci diversi nel medesimo momento e che quindi non hanno reso leggibile la scelta effettiva del soggetto. Penso sia estremamente difficile trovare una persona che risulti incerta dall’osservatore del cuore in quanto vorrebbe dire che la sua indole passivamente lo spinge a propensioni mutevoli o conflittuali fra loro. Nel caso specifico del test a cui siamo stati sottoposti i soggetti incerti si trovavano in uno stato Attuale in cui non riuscivano a compiere le azioni che avrebbero voluto attuare o si sono trovati a cambiare più volte metodo in preda all’esitazione, questa potrebbe essere dovuta al loro stato contingente che per esperienza passata o per le possibili conseguenze delle loro azioni hanno deciso di non agire o di cambiare approccio all’evento repentinamente.
Per la terza domanda l’elevata coerenza aritmantica e l’attitudine aritmantica penso siano i lati positivi e negativi che portano le discendenze nei soggetti. Nello specifico l’elevata coerenza aritmantica sono i tratti caratteriali che un soggetto potrebbe mostrare in determinati contesti e lo attribuirei al lato sociale dell’osservazione. L’attitudine sono tutti gli elementi di forza del soggetto che lo spingono ad eccellere in quei campi specifici, lo attribuirei all’osservazione del cuore. Entrambi costituiscono i rischi e le potenzialità delle nostre discendenze. Nel caso invece del confronto tra attitudine e propensione direi che la propensione è il canale con cui il soggetto può esprimere al meglio la sua attitudine, facendo l’esempio con la discendenza guerriera con una propensione difensiva il soggetto sarebbe predisposto ad usare degli incanti offensivi come se fossero difensivi meglio di chiunque altro.

Data la mia risposta mi sarei rivolto verso i fogli che tenevo per aggiungere appunti riguardanti la lezione ascoltando attivamente le risposte degli altri studenti ed in caso la risposta della professoressa in merito.
 
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Angela rimase leggermente delusa dal fatto che non era riuscita a far guadagnare punti alla sua casa, anche se era contenta che la Preside avesse trovato interessanti i suoi interventi, sicuramente questo le aveva dato sicurezza e coraggio.

Nonostante ciò, la lezione andò avanti e la Preside e l’Assistente Wolfe fecero altre domande, altrettanto interessanti e curiose e questo la spinse a provare a rispondere ancora.

Angela alzò la mano aspettando che la Preside le desse il permesso per rispondere.

“Angela Cabello, Serpeverde. Io vorrei rispondere alla quarta domanda. Lo Stato Originario è l’insieme di quelle “predisposizioni”, passatemi il termine, che un individuo possiede, predisposizioni innate che si hanno indipendentemente dalle esperienze che si fanno o che si faranno, predisposizioni che definiscono una persona prima ancora delle azioni che egli compie. Lo Stato Attuale è l’insieme delle caratteristiche di un individuo nel momento presente, qui ed ora ed è uno stato fugace, riferito ad un istante che passa veloce. Dunque lo Stato Attuale è l’insieme delle disposizioni dell’individuo nel momento presente, invece lo Stato Originario rappresenta il passato. Lo Stato Contingente invece è l’insieme delle caratteristiche di una persona che racchiudono le esperienze del passato, del presente e le conseguenze che queste avranno nel futuro. Lo stato Contingente quindi contiene lo Stato Originario e lo Stato Attuale. Personalmente credo che il momento in cui siamo più vicino allo Stato Originario è quando nasciamo. In quel preciso momento non abbiamo influenze esterne, non abbiamo trascorsi che possono definire una sfaccettatura del nostro carattere, non abbiamo un insegnamento che influenza i nostri modi di fare. Al momento della nascita siamo semplicemente noi stessi, con le nostre predisposizioni innate, che dunque non dipendono da nessun fattore esterno a noi stessi. Vorrei inoltre rispondere alla quinta domanda dell’Assistente. Gli aggettivi da lei citati riguardano la definizione di Impronta Aritmantica di Waldencrest. L’Impronta Artmantica è ciò che ci identifica a livello Artmantico, cioè l’insieme delle variabili che compongono l’individuo, sia di quelle che agiscono sull’individuo sia su quelle su cui l’individuo esercita un’influenza. Inoltre bisogna specificare che secondo Waldencrast l’Impronta Aritmantica è formata da un codice numerico definito in maniera particolare. Gli aggettivi utilizzati da Waldencrest sono ben noti come Condizioni di Waldencrest, cioè un codice numerico unico, perché non ce ne sono di uguali, irripetibile perché non è possibile riprodurlo, inestinguibile perché resiste anche dopo la morte e analizzabile, cioè può essere studiato da un punto di vista artmantico. Per poter rispettare queste condizioni, il codice numerico è lungo, addirittura Waldencrest arrivò a comporre la proprio Impronta come una serie di quattrocentonovantanove cifre aritmantiche. Data appunto la lunghezza di questo codice, quasi nessuno è in grado di giungere alla propria impronta e proprio per questo Waldencrest cercò di sintetizzare anche quella e scrive infatti che la Condizione di Unicità può essere ammessa come vera ed è l’unica che per essere verificata richiede la scrittura di tutti e quattrocentonovantanove i numeri. La sintesi, dunque, nota come Sintesi di Waldencrest deriva dalla somma delle cifre del numero totale, 4+9+9, ossia 22. Questo porta a 2+2, cioè 4. Proprio da questo deriva il fatto che un Profilo aritmantico semplice può essere definito partendo da quattro cifre, ossia il numero del carattere, il numero del cuore, il numero sociale e l’epitome S” rispose fermamente.

Angela non voleva dilungarsi oltre ed era interessata ad ascoltare le risposte anche dei suoi compagni, quindi terminata la sua risposta riprese la piuma e la pergamena per prendere appunti.
 
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Dopo quell’inizio un po’ burrascoso Libella pensò che avrebbe fatto bene a rimanere in disparte durante quel primo giro di domande, che seppur intuitive riuscì comunque a non portare a casa nulla se non una sorta di richiamo a prestare più attenzione.
Ultimamente sembrava collezionare solo insuccessi…
Non poté fare altro quindi, che ascoltare le precisazioni che la Preside fece domanda dopo domanda e appuntarsi tutto il necessario per evitare altre figure poco felici.
Lesse attentamente le definizioni scritte alla lavagna e sentì la voce della preside annunciare che molto probabilmente in quell’aula c’era davvero qualcuno con questa famosa discendenza eroica. Molto probabilmente non era lei.
Aspettò che furono poste ulteriori domande prima di cimentarsi nel rispondere e di conseguenza ovviare all’errore commesso poco prima.
Alzò come al solito la mano e attese di avere il permesso per parlare.
Libella Florel, tassorosso. Vorrei provare a rispondere alla prima domanda.
Mi verrebbe da definire un Cluster Aritmantico un gruppo che si trova ad affrontare una medesima situazione. Da quello che c’era scritto alla lavagna all’inizio della lezione, ovvero che in ciascun Cluster Aritmantico possa emergere un Eroe, si potrebbe ipotizzare che noi stessi siamo il Cluster Aritmantico e che tra noi potrebbe esserci colui o colei che manifesti il decimo ceppo di discendenza aritmantica. Ma, alla luce dei risultati ottenuti fin ora, potrebbe anche essere che tutti coloro che hanno manifestato una certa discendenza appartengano a cluster diversi. Prendendo per esempio il mio test… entrambi gli esiti sia quello fornito dall’Osservatrice Sociale che quello fornito dall’Osservatrice del Cuore hanno dato come risultato la manifestazione di discendenza Egotistica, questo potrebbe significare la mia appartenenza al Cluster Artimantico degli Egotisti, di conseguenza tra tutti coloro che manifestano una discendenza Egotistica potrebbe emergere qualcuno che manifesti anche i tratti riconducibili alla Discendenza Eroica.
Quello che però mi chiedo è… i risultati del test colui o colei che manifesta i tratti riconducibili alla decima discendenza sarebbero nel caso gli stessi sia da parte dell’osservatrice sociale che da parte dell’osservatrice del cuore?
 
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view post Posted on 11/4/2020, 00:36
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ghuy'cha'

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Angus ascoltò la disamina sui loro interventi, contento di aver portato a casa punti per i Corvonero soprattutto dopo che ben trenta punti era andati a farsi un giro altrove grazie ad un Corvo che aveva deciso di arrivare tardi e tirare fuori la bacchetta quando non doveva. Sarà contenta la Professoressa Riddle pensò lo scozzese. Notò di sfuggita il ghigno di Nora quando la Preside assegnò i dieci punti affermando che lui avesse preso spunto dalla compagna. Doveva ammettere che non aveva tutti i torti, ma non pensava di aver fatto lo stesso concetto. In ogni caso fece in modo di non incrociare più di tanto lo sguardo della Grifondoro, probabilmente gli avrebbe chiesto di pagare il conto a tempo debito pensò Angus divertito. Superati questi attimi di frivolezze si dedicò nuovamente ad ascoltare la Preside cercando di memorizzare quante più informazioni possibili. Attese l'intervento dell'assistente Wolfe e dopo aver ascoltato un pò di interventi in risposta alle domande fatte decise di provare nuovamente anche lui.

Alzò la mano e quandò la Preside gli diede il permesso provò a rispondere.

< Angus MacEwen, Corvonero > disse guardando un punto indefinito fra la Preside e l’assistente Wolfe. < Vorrei rispondere alla terza domanda. Analizzando le caratteristiche descritti nei Nove Ceppi di Discendenza Aritmantica in rapporto alle due definizioni nella domanda potrei dedurre che l’Elevata Coerenza Aritmantica indica quanto l’impronta aritmantica del soggetto è vicina alla sua discendenza e tornando alla prova fatta poco fa è associato all’osservazione fatta dall’Aritmante Uno > fece un piccola pausa < Per quanto riguarda l’Attitudine Aritmantica dovrebbe indicare, e mi perdonerete se rispondo contemporaneamente anche alla domanda successiva ma sono strettamente collegate, per quali incantesimi o branche della magia siamo più portati aritmaticamente. Di conseguenza se la nostra Attitudine Aritmantica è verso gli incantesimi di Duello è normale che la nostra Propensione sia proprio verso questo tipo di incantesimi. Voglio ricordare che la Propensione è definita come il calcolo aritmantico di una nostra capacità innata di ottenere il massimo risultato in un ambito magico. E’ sottointeso che questo non significa, come nel mio caso dove c’è Trasfigurazione, che io eccelli naturalmente in questa materia, ma ci indica che allenandomi e studiando la materia otterrò risultati migliori rispetto ad un'altra a parità di impegno e sforzo in allenamenti e studio. Per ora credo di aver terminato >
 
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view post Posted on 11/4/2020, 00:38
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~Keep you in the dark~

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Evander era percorso ancora dai brividi lungo la propria schiena, quando, pensando alle risposte a quelle domande, s'accorse di non essere stato considerato. Forse, semplicemente, non le aveva mai pronunciate dal momento stesso in cui aveva osservato quella lavagna e quelle analisi compiute dall'insegnante e la sua assistente. Stringeva i pugni convulsamente e gli occhi non avevano accennato a rilassarsi, fino a quando decise di scuotere leggermente la testa e riprendere a seguire quel che stava accadendo nell'aula. Ormai i compagni avevano risposto e per lo più correttamente alle quattro domande della Preside. Non avrebbe mai saputo se avesse avuto corrette intuizioni, sicuramente quella rivelazione inaspettata lo aveva, tuttavia, sovraeccitato. Dischiuse le mani congiunte sul suo grembo e poggiò le mani sulle ginocchia seguendo con lo sguardo i vari compagni rispondere dopo aver alzato la mano... Si morse il labbro per la frustrazione di non aver parlato, come aveva pensato sarebbe stato puntuale e perfetto il suo intervento, se mai fosse avvenuto. Osservò nuovamente la legenda e i nomi della lista, fino a che i suoi occhi non si soffermarono su Cassandra Hewer. Interessante informazione, l'avrebbe tenuta a mente. Avrebbe prestato ascolto integrale alla lezione, non prima di aver cercato con lo sguardo socchiuso la ragazza. Non pareva essersi resa conto della sua presenza e vederla gli indusse un tiepido sorriso. Già preso da un orecchio dal flusso di parole dell'insegnante, si dedicò anche con gli occhi ambra a seguirla, senza correre a conclusioni o essere colto da pensieri che in quel momento lo avrebbero certamente distratto.
Aritmanzia dimostrava ancora i suoi lati sorprendenti e quando la Preside Kedavra fece comparire il compendio delle Discendenze, le sue pupille si dilatarono per l'acceso interesse che le dominò. Non fu strano che scorresse rapidamente fino alla voce che più lo affascinava: la definizione di Discendenza Negromantica gli scaldò il petto e rabbrividì ancora. Probabilmente questa volta un sorriso compiaciuto era trapelato sulle sue labbra. Annotò celermente tutto quello che era stato detto fino a quel momento, schematicamente, concentrandosi maggiormente sui concetti fondamentali e tutto quel che poteva riguardare la Discendenza Negromantica in particolare. Portata a termine l'ultima stringa del suo frettoloso appunto, sollevò la mano chiedendo la parola all'insegnante per rispondere ad una delle domande che erano state poste alla classe dall'assistente Wolfe e dalla Legilimens (tratto che alimentava la sua curiosità ancora di più rispetto agli studi e le intuizioni della professoressa). Gli fu concessa e, prendendo fiato, cominciò.
Buongiorno, professoressa. Evander Knight, Serpeverde. Vorrei rispondere alla terza domanda. Credo che nelle Discendenze da voi elencante la voce "Elevata Coerenza Aritmantica" stia per un indizio secondo il quale è possibile stabilire l'adeguatezza o meno di quella determinata Discendenza ad un dato campione. Se l'individuo in questione dimostra uno o più dei tratti caratteriali associati a questo parametro, probabilmente è più vicino alla Discendenza di quanto ne sia un individuo privo. Ritengo che sia uno dei parametri che sono stati utilizzati da voi, Osservatrici e qui rivolse brevemente il proprio sguardo anche all'assistente Wolfe per stabilire quale Discendenza fosse più calzante. Non credo che sia la Discendenza a produrre quei caratteri nel singolo, piuttosto quei caratteri sono coerenti, verosimilmente, alla Discendenza. Poiché sappiamo anche che l'osservazione che avete attuato su di noi non poteva essere attuata su degli individui allo Stato Originario, dove il carattere è puro e incontaminato, per cui, suppongo, sia più facilmente individuabile quale ceppo sia stato attivato. Quel che ha chiesto l'Assistente Wolfe, arrestandoci improvvisamente sul posto, mi ha ricordato la definizione di Stato Attuale: un momento irripetibile, condizionato dal contesto in cui il Test di Glonder-Vann ci ha sottoposto e ne siamo stati inevitabilmente suscettibili. Anche se non foste riusciti a cogliere lo Stato Attuale con tale mezzo, siamo posti in uno Stato Contingente, ben lontani dallo Stato Originario, in cui esperienze passate e aspirazioni future, assieme al contesto in cui siamo nati e cresciuti ci hanno costruito. Ho notato qualcosa di curioso: i tratti della voce appaiono sempre negativi. Credo che siano reazioni che il Test di Glonder-Vann contempli nel suo approccio aggressivo, come se il pericolo facesse emergere questi determinati tratti in un gruppo di persone; proprio come un branco composto da animali agisce d'istinto, di pancia. A questo punto viene da chiedermi se un determinato contesto che esercita un'influenza sia in grado di far emergere lo Stato Originario... si schiarì la voce rendendosi conto di star perdendo il punto e che fosse una domanda e una digressione che per il momento doveva mettere da parte Per quanto riguarda l'Attitudine Aritmantica credo che si basi su una branca di magia che possa essere aderente al mago in questione secondo la sua Variabile di Sangue che determina quale Discendenza stia avendo maggiore effetto nel tempo presente. E' come se il percorso dallo Stato Originario e quello determinato dalla Variabile di Sangue siano paralleli: siamo noi che, nel caso dello Stato Originario, ce ne allontaniamo senza mai sapere quanto ne rimarrà. Mentre nel caso della Variabile di Sangue incrociamo il suo percorso più volte, soprattutto in certe situazioni contingenti, ad un certo punto della nostra vita dove lo Stato Originario è più o meno seppellito e siamo già approdati ad uno Stato Contingente. In quello Stato Contingente conta l'Attitudine raggiunta -anche se potenzialmente non ancora sfruttata- e la differenza con la Propensione sta nel fatto che questa è presente in noi fin da quando veniamo al mondo. Quel che hanno in comune, a parer mio, è che potrebbero non essere mai scoperte dall'individuo, anche se mi viene da pensare che il Test di Glonder-Venn potrebbe in effetti spingere l'individuo testato a scoprire quali sono gli incantesimi e le tattiche di cui si servirebbe in tale circostanze. Per cui anche l'Attitudine, secondo me, è un parametro con cui avete potuto analizzare l'individuo sotto esame, a seconda degli incantesimi e delle tattiche impiegate.
Riprese fiato a termine del suo lungo intervento, ma la sua mente stava già cavalcando verso la prossima domanda a cui rispondere.
 
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view post Posted on 11/4/2020, 04:37
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La mascella di Heather minacciò di staccarsi dalla sua faccia, raggiungere il pavimento, e avviarsi autonomamente verso l'uscita dell'aula. Aveva appena guadagnato altri 30 punti? Con una sola risposta? Lei? A lezione di Aritmanzia? Si trattenne a stento dal darsi un pizzicotto per assicurarsi che fosse tutto vero. Non aveva creduto che la sua risposta valesse tanto. Un piacevole calore si diffuse nel suo petto al pensiero che non solo aveva recuperato tutti i punti che aveva perso, ne aveva anche abbondantemente guadagnati. Ascoltò a malapena i commenti della Preside sulle altre risposte, momentaneamente persa nella sua piccola nuvoletta di felicità, per poi tornare in sé quando Kedavra batté le mani e fece comparire alla lavagna la lista dei nove ceppi di discendenza aritmantica, con tanto di descrizione. Non aveva fatto in tempo a leggerle tutte, però, che la Preside ricominciò a parlare, ponendo altri quesiti che li sfidavano ad intuire di cosa, esattamente, si stesse parlando. Dare come risposta un'intuizione su un concetto che non era stato ancora spiegato pareva un'opzione più rassicurante a Heather, che spesso tendeva a dimenticare definizioni e calcoli spiegati in precedenza, se non li ripassava o praticava per un po' di tempo. Fu per questo motivo che rimase particolarmente sorpresa quando le cosiddette domande "avanzate" dell'assistente Wolfe le parvero più abbordabili delle domande (apparentemente libere) di Kedavra.
Non sono concetti relativamente basilari, questi?
Incoraggiata dal successo della precedente risposta, Heather alzò nuovamente la mano, decisa a dare il meglio di sé e a guadagnare il maggior numero di punti possibile per Serpeverde (e dando un calcio risoluto alla solita vocina che le sussurrava all'orecchio di non esporsi).

"Heather Blishwick di Serpeverde, professoressa." disse la castana dopo che Kedavra ebbe fatto cenno verso la sua mano alzata perché parlasse. "Vorrei provare a rispondere alla terza, quarta e quinta domanda." Stai strafando. Respiro profondo. Andiamo, di certo nessuno ti crucerà anche se sbagli qualcosa.
"Per quanto riguarda l'Elevata Coerenza Aritmantica, credo sia un valore "ideale", che si riferisce ad attributi caratteriali che hanno una maggiore probabilità di manifestarsi in chi presenta una determinata discendenza. Prendo come esempio una persona che risulti avere una Discendenza Guerriera sia secondo i calcoli dell'osservatore del cuore che dell'osservatore sociale. Questa persona ha probabilmente una Impronta Aritmantica di stampo Guerriero particolarmente forte, e quindi, secondo la mia ipotesi, presenta una Elevata Coerenza Aritmantica. Costui, idealmente, sarà più propenso a manifestare attributi caratteriali come testardaggine, percezione di ingiustizia, senso di ostilità verso gli altri. Chi invece, per esempio, risulti avere due diversi ceppi di discendenza, per esempio Esploratore e Meditativo, avrebbe una Coerenza Aritmantica inferiore, e quindi tenderà a manifestare un miscuglio di caratteristiche più o meno evidenti. Mi viene da chiedermi se, in questo caso, le "accoppiate" di discendenze tendano a verificarsi tra ceppi relativamente simili, o se ci sono casi di discendenze apparentemente opposte che si congiungono nella stessa persona, come quella Guerriera e quella Meditativa.
Per quanto riguarda l'Attitudine Aritmantica, chiaramente si riferisce agli ambiti che maggiormente porterebbero al successo l'individuo che presenta quella determinata Discendenza. E' facile immaginare come un antico guerriero avrebbe potuto eccellere nel proprio ruolo utilizzando incantesimi offensivi ed esplosivi. Ora, sappiamo che la Propensione è la capacità innata di raggiungere l'eccellenza in un determinato ambito magico, calcolata aritmanticamente. Tuttavia, nulla ci assicura che John Doe, aritmanticamente propenso verso gli incantesimi offensivi, trovi piacevole o affascinante il loro studio. Magari, l'Attitudine aritmantica potrebbe indicare l'innata passione e desiderio di intraprendere quella particolare branca della magia, calcolati aritmanticamente. I due concetti potrebbero sovrapporsi oppure no. Un mago con una Propensione verso gli incantesimi difensivi e un'Attitudine per gli stessi risulterebbe un prodigio nel suo campo; un altro mago potrebbe avere una Propensione verso gli incantesimi offensivi, ma una Attitudine verso l'Occlumanzia. Di conseguenza diventerà un buon Occlumante, perché si dedicherà allo studio di quella materia, senza realizzare il suo potenziale nell'altra direzione, e senza eccellere nel suo campo prescelto. Mi rimetto a lei per probabili correzioni su queste supposizioni."

Per quanto concerne la quarta domanda: lo Stato Originario è lo stato in cui si troverebbe il nostro carattere se privato di tutto ciò che lo condiziona dall'esterno, come influenze culturali e sociali, e viene studiato dall'Aritmanzia Semplice. In una situazione ideale in cui le influenze vengono a mancare, corrisponderebbe al numero del cuore. E' lo Stato in cui ci troviamo appena veniamo al mondo, e non ci abbandona mai del tutto, ma man mano che cresciamo, viene come offuscato, appannato da tutti i fattori che guidano ed influenzano la nostra formazione come esseri umani. Tuttavia, lo Stato Originale non ci abbandona mai del tutto, e quando invecchiamo, ci avviciniamo di nuovo ad esso, quasi come se tornassimo un po' bambini. Lo Stato Attuale è invece lo Stato in cui si trova la nostra personalità nell'attimo presente, completa di tutte le alterazioni e modifiche che influenze, scelte ed esperienze hanno operato su di noi. Esso si riferisce solo a come siamo al momento, non a come siamo stati o come saremo. E' uno stato tanto sfuggente e cangiante quanto lo è il contesto. Lo Stato Contingente, invece, è nell'individuo l'insieme di tutte le influenze passate e presenti, dei loro risvolti futuri e anche di ciò che resta dello Stato Originario. Si può dire che racchiude in sé i segni immutabili che il contesto mutabile lascia sull'individuo."

Per quanto riguarda la quinta domanda: questi aggettivi sono stati utilizzati da Waldencrest per definire il codice numerico che rappresenta l'Impronta Aritmantica. Essi sono noti come Condizioni di Waldencrest. L'Impronta Aritamantica è, secondo Waldencrest, l'identità del Soggetto (tutto ciò che il soggetto è, è mai stato e mai sarà, nel passato, nel presente e nel futuro). Tale identità è rappresentata aritmanticamente da un codice numerico che è: unico, poiché non ne esiste un altro uguale; irripetibile, poiché non si può riprodurlo senza volerlo; inestinguibile, perché continua ad esistere sotto forma di influenze sul Contesto anche dopo la morte del Soggetto; e analizzabile secondo il numero infinito di variabili che influenza e da cui è influenzato. Ora, il problema di questo codice è che, una volta calcolato, è composto da 449 cifre. Calcolarlo risulta impossibile per la totalità di maghi e streghe che non vogliano dedicare la propria vita allo scopo. Perciò la Waldencrest sviluppò una sintesi che potesse semplificare l'incredibile processo di calcolo dell'Impronta Aritmantica. L'unica condizione che viene ammessa come vera al momento della Sintesi è quella di unicità, che ha bisogno di tutti e 499 i caratteri del codice per essere verificata. La Sintesi di Waldencrest porta all'ottenimento di un codice di sole quattro cifre, quelle fondamentali per cominciare ad analizzare l'Impronta Aritmantica del Soggetto e che costituiscono l'incipit del codice integrale. Le cifre della Sintesi di Waldencrest altro non sono che il Numero del Cuore, il Numero del Carattere, il Numero Sociale e l'Epitome S."


Heather smise di parlare, concedendosi di riprendere fiato. C'era molto che non sapeva e non ricordava di Aritmanzia, soprattutto i calcoli materiali per arrivare a tutte quelle conclusioni. Tuttavia le descrizioni dei concetti l'avevano affascinata abbastanza spesso da insinuarsi nella sua memoria, e ora i cassetti polverosi del suo cervello erano stato ribaltati e svuotati ben bene. Sperando, per l'ennesima volta, di non aver detto fesserie (ma abbastanza certa di avere azzeccato almeno le ultime due domande), Heather attese trepidante il resoconto della Preside.
 
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view post Posted on 11/4/2020, 08:20
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S.J.W.

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Cinque punti. Finalmente. La mia ascesa era iniziata. Quei punti persi a causa della mia esuberanza pesavano ancora sul groppone, una macchia che non sarei mai riuscito a cancellare e che avrebbe perseguitato a vita un puntiglioso come me. L'unica medicina era quella di evitare nuove emorragie di punti. Andare avanti, senza guardarsi indietro, provando a porre rimedio a quanto accaduto in passato. Devo ammettere che sentir pronunciare il mio nome per l'assegnazione di punti, anche se solo cinque, peraltro dall'autorità massima come la Preside Kedavra, beh, è stata una sensazione decisamente appagante. Ho provato come un piccolo brivido in quei pochi secondi nel sentire l'attenzione catalizzata su di me, anche se solo in maniera effimera. Le mie pupille si dilatarono lievemente, così come le mie palpebre. Deglutii, bagnandomi poi le labbra e cercando di prepararmi per rispondere anche alle successive domande, qualora ne venissero poste delle nuove. Così fu, poiché la lezione proseguì e la Preside ci illustrò i Nove Ceppi di Discendenza Aritmantica. Mi incuriosivano tutti e cercai subito di analizzarli, ancor prima che la prof potesse fare qualsiasi domanda. Ognuno aveva le sue peculiarità. Dopo che la Preside ebbe formulato le sue domande, aspettai l'intervento dell'assistente Wolfe che aggiunse altri due quesiti ai tre precedenti. Avrei avuto l'occasione di rispondere a un massimo di tre domande sul totale, dunque attesi il mio turno con la mano alzata. Ci avevo preso gusto, ormai. Senza timore, cercai di dare le mie risposte. Era bello partecipare attivamente alla lezione. Un ulteriore modo per essere coinvolto e imparare meglio ciò che si faceva. Senza timore di dire qualcosa di sbagliato. Quando venne il mio turno e mi fu data la parola, iniziai così a parlare.

« Steve James Walford, Corvonero. Vorrei provare a rispondere alla prima domanda. Secondo me potremmo definire un Cluster Aritmantico il risultato di ogni singolo risultato Aritmantico, ovvero l'insieme di dati che raccogliamo per definire il Ceppo di Discendenza di un soggetto analizzato. Questi dati formano un gruppo di elementi omogenei che, dunque, potremmo definire come Cluster Aritmantico. »

Piccola pausa per riprendere fiato. Come al solito, avere l'attenzione non solo dei miei pari ruolo ma anche di prof e assistente totalmente catalizzata su di me, mi mandava un po' in ansia. Il battito aumentava notevolmente e sentivo una certa calura assalirmi. Non sapevo il perché di quella reazione, ma anche negli anni precedenti spesso mi capitava. Non pago del mio intervento, proseguii.

« Vorrei invece ora rispondere alla terza domanda. Penso che l'Elevata Coerenza Aritmantica racchiuda i tratti più distintivi e inequivocabili di ogni Discendenza. Attraverso l'analisi del soggetto, si può così tracciare un suo profilo e stabilire quale sia il Ceppo maggiormente appropriato: o perché, fra questi tratti, molti coincidano per la maggiore a una delle Discendenze, o perché vi combacino in toto. Mentre nell'Attitudine Aritmantica troviamo, ad esempio, gli incantesimi nei quali ognuno, a seconda della discendenza, possa essere portato. Questo si lega alla Propensione che ricordiamo essere la capacità ingenita, calcolata aritmanticamente, di raggiungere la perfezione in un certo ambito magico. Attraverso lo studio della Propensione, infatti, possiamo arrivare a vedere verso quale delle Attitudini Aritmantiche è più portato il soggetto attraverso i Risultati di Strato I e II. Per determinare la Propensione maggiore, invece, sarà necessario un calcolo di Strato III. »

Ancora, sembravo la risultanza di un Aqua Eructo! Una vera e propria fiumana capace di straripare da ogni tipo di argine. Ma ero così, quando iniziavo a parlare e mi avviavo nei meandri del mio ragionamento, non mi fermavo più. Presi una grossa boccata d'ossigeno, pronto per effettuare quello che era l'ultimo intervento. Osservai dritto negli occhi l'assistente Wolfe, stavolta, poiché era a una delle sue domande che ebbi intenzione di replicare.

« Assistente Wolfe, vorrei rispondere alla quarta domanda. Lo Stato Originario è un concetto fortemente legato all'Aritmanzia Semplice. Definisce un individuo in maniera assoluta, senza badare alle esperienze che si porta dietro. Una scatola dove possiamo trovare il carattere innato, la personalità e le attitudini. Carattere, Interiorità e Socialità sono tre delle sue branche. Lo Stato Originario tenderebbe a prevalere nella prima e nell'ultima fase della nostra vita, poiché rappresenta ciò che siamo nel momento in cui veniamo al mondo e ciò che più verosimilmente ritorneremo ad essere invecchiando. Durante la nostra esistenza le conoscenze, la famiglia e le azioni compiute influenzano la nostra crescita e ciò che diventiamo, mutando nel tempo. Non siamo un qualcosa di preconcetto e lo Stato Originario si astrae da queste mutazioni ma non sparisce e continua comunque ad avere effetto su di noi, sulle scelte e sui comportamenti. »

Piccola pausa, prima di continuare.

« Lo stato attuale, invece, è un momento ben preciso, la cui analisi è complicata. Poiché l'istante è irripetibile, se un aritmantico cristallizzasse per qualche momento lo scorrere del tempo, potrebbe forse analizzare il suo Stato Attuale. Ma osservando le sue variabili, il soggetto non potrebbe rispondere con assoluta esattezza al suo stato per quel che concerne l'accaduto. Da qui passiamo allo Stato Contingente, il quale si compone di situazioni passate ed esperienze invece attuali, delle quali si può avere più o meno memoria. Questo Stato condiziona in modo passivo o ci spinge a reagire proprio basandosi sul nostro vissuto passato. Un esempio può essere pensato nel toccare le spine di una pianta. Una volta che diveniamo coscienti di ciò che può causare toccarle, ciò ci segna e siamo portati a non ripetere l'esperienza in futuro, poiché ci causa dolore. In definitiva, lo Stato Contingente rappresenta ciò che siamo nel complesso, comprendendo il nostro Stato Originario, le esperienze passate e presenti ma anche i loro risvolti nel futuro. Non ci limitiamo quindi all'istante irripetibile del presente. Vorrei inoltre aggiungere che si potrebbe affermare inoltre la Contingenza sia l'oggetto di studio dell'Aritmanzia vista come un dipanarsi di strade, usando un esempio di lezioni precedenti. La Scelta è un'eventualità fornitaci dalla nostra contingenza. E nell'incontro fra Stato Originario e Stato Contingente, una persona può notare differenze rispetto a un'altra condizionati dalla diversità di Stati Originari e dai segni questi per la diversità del tempo vissuto da ognuno che ci rendono soggetti unici. »

Avevo terminato il mio intervento. Mi sentivo alienato, completamente fuori dall'aula e iniziava a girarmi la testa. Avevo decisamente bisogno di prendere ossigeno. O forse fare allenamento? La mia resistenza, me ne accorgevo, iniziava a non essere granché, anzi. Diventava una tematica piuttosto preoccupante. Avrei dovuto porvi rimedio ma... Non era il momento di pensarci. La lezione era già piuttosto complessa e richiedeva il massimo della concentrazione, senza disperdere pensieri ed energie in chissà quali meandri.
 
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view post Posted on 11/4/2020, 17:43
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McBlond si era bloccato alla parola “Legilimens”. Ne era rimasto di sasso, attonito, immobile, come se fosse stato effettivamente pietrificato da una pastoia total-body. Passò del tempo, mani alzate, risposte date, punti assegnati, esaltazioni e gioia per i granelli destinati alle clessidre delle proprie Case. Come se fosse una sagra, una festa dove uno dei partecipanti invece ha appena scoperto che qualcosa non andava. Non andava, terribilmente. Una parte della lezione passò e fu per un periodo di tempo quasi estraneo al mangiamorte, il quale comunque, quasi istintivamente aveva iniziato a tenere il quaderno degli appunti con la mano sinistra e scriverci sopra con la matita in grafite. Sul dorso della mano, per via dei molti concetti, si depositò del grigio, il colore delle parole apprese e dei concetti che nella testa venivano elaborati e capiti. Aritmanzia era difficile, necessitava un’apertura mentale che il Corvonero stava ottenendo solo con il tempo, la “T” dei G.U.F.O. ne era una sacrosanta riprova. Venne guardato anche Steve James Walford, l’ultimo ad aver preso la parola; un compagno promettente oltre ogni ragionevole dubbio. Le labbra vennero bagnate proprio prima che la mano destra scattasse in alto, tenendo sempre la matita. -Lò McBlond, Corvonero.- ottenuta la parola, iniziò a parlare con calma. Il tono della voce non alto ma convinto e deciso. -Vorrei provare a rispondere alla terza domanda.- Venne eseguita una lieve pausa prima di riordinare le idee e parlare di conseguenza. -Parto dal presupposto che secondo me la parola Test prevede alla base delle spiegazioni razionali, che probabilmente ci spiegherà tra poco, ma ci devono essere delle teorie con dati, ipotesi e tesi che ci fanno convogliare su uno dei vari ceppi. Mi spiego meglio.- passarono dei secondi prima di ricominciare a parlare. -Per esempio, fino a quello che è stato detto fino ad adesso – secondo me – un’elevata coerenza aritmantica potrebbe, in primis significare che un’osservatrice sociale ed un’osservatrice del cuore, senza conoscere i numeri che identificano una od un’altra impronta aritmantica, arrivano allo stesso risultato. Quale exempla grata, la Prefetta Libella Florel sulla quale concordo anch’io stesso.- La mano destra passò a grattare per una frazione di secondo la guancia, sul lato destro del volto. -In secundis, un’elevata coerenza aritmantica potrebbe essere derivata dai precedenti. Ognuno di noi ha una famiglia, un padre, una madre principalmente che hanno a loro volta un’impronta aritmantica. Più queste sono univoche, più si potrebbe definire una coerenza aritmantica in quanto tale. Infine, in tertiis, un’elevata coerenza aritmantica potrebbe esserci se le caratteristiche specificate per ogni ceppo, sono più o meno effettivamente proprie di ognuno di noi. Credo sia proprio una cosa propra della parola coerenza in generale. Concludendo questo concetto oserei quasi dire si tratti di tutto ciò che di noi si conosce senza essere veramente conosciuto. Qualcosa che è slegato dallo spazio, dal tempo e dalle molteplicità e variabili della vita.- Venne eseguito un colpetto di tosse per liberare nuovamente il timbro di voce nordico e caratteristico del Nord della Scozia. -Per attitudine aritmantica ritengo possa definirsi, invece, l’esternazione ipotetico-materiale della coerenza aritmantica nel mondo che ci circonda. La seconda faccia della stessa medaglia per così dire e cercando di trovare una metafora.- venne fatta un’altra e lunga pausa di riflessione. -Dalla riflessione che sto facendo è come se l’attitudine aritmantica fosse qualcosa che si fenomenizza solo ed esclusivamente in rapporto a noi.-- Pausa. -Collegando la propensione all’attitudine, parto ex post ripercorrendo i passi a ritroso. Infatti, partendo da un incantesimo e la sua riuscita, si potrebbe dire che la sua più che corretta esecuzione può collegarsi e forse, deve collegarsi, con l’attitudine di un mago verso alcune tipologie di incantesimi piuttosto che altre.- Sperò di aver detto ma soprattutto pensato ed esser riuscito finalmente ad entrare nell’ottica dell’aritmanzia. La mano però riscattò in alto e senza alcun tipo di esitazione, dopo aver ricevuto l’autorizzazione a parlare: -Avrei anche due domande.- Il braccio venne abbassato prima di riprendere a parlare. -Ci sono dei collegamenti Aritmantici all’affermazione: è la bacchetta a scegliere il mago? Ve lo chiedo ad entrambe perché ho come la sensazione, magari sbagliata, che vi siano delle corrispondenza tra Elevata coerenza aritmantica, l’attitudine aritmantica, la propensione e il nucleo delle bacchette magiche. Più che altro, la domanda che mi sorge spontanea è: come mai alcune bacchette sono più adatte per certi incantesimi e magari scelgono maghi con attitudini aritmantiche differenti?- Una pausa prima di riprendere. -La seconda domanda associa l’attitudine aritmantica con l’aritmanzia da duello. Ci sono dei collegamenti? Ci sono dei punti di chiaro collegamento? Grazie.- avrebbe terminato lasciando spazio anche agli altri.
 
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view post Posted on 12/4/2020, 15:58
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Ancora inginocchiata composta sul suo cuscino, Trish si era ritrovata a dover scrivere a una velocità notevole, cosa non semplice in quella posizione, ma come prospettava, Aritmanzia era una di quelle Materie che quando cominciava a elargire concetti sottoforma di fiume in piena, era il caso di saper seguire la corrente o rischiare di naufragare del tutto, con la conseguenza giorni dopo di dover mettere ordine a un gomitolo di ricordi confusi. E lei questo non poteva permetterlo. Ecco perchè rimase a labbra serrate anche quando arrivarono quei punti, con un brivido lì dietro la nuca a confermarle il piacere di averci visto giusto, ma ben poche altre reazioni sul momento. E allo stesso modo quando arrivarono quelle domande, e i rotoli di pergamena che accolse tra le dita giunte con piacere, si sfiorò soltanto il mento assorbendole e rialzando la testa quando già tutte le prime definizioni stavano fioccando a destra e manca.
Aveva i suoi tempi, la Andersen. In più diversi Serpeverde si erano lanciati in ragionamenti complessi, non poteva che farle piacere, la mano libera appoggiata morbidamente sul ginocchio aprì le dita a ventaglio e da come le sollevava una ad una pareva stesse contando quegli interventi, soffermandosi a dito alzato quando le sembravano molto vicini al suo pensiero.
Terza domanda, almeno sette risposte. Quattro per la quarta. Tre per la quinta. Solo due per la seconda...e tre per la prima? era particolarmente deliziata quando i numeri avevano un assonanza tra loro, rispetto alla domanda posta, un particolare di alcuna importanza se non per le sue manie perfezioniste. Non si sarebbe ripetuta per le domande sviscerate, questo era sicuro, aspettando con curiosità di sapere le definizioni più corrette tra quelle ascoltate. Ma indice e medio rimasero premuti sul ginocchio, le due domande meno dibattute, a ricordarle con quel tocco che ora poteva inserirsi lei. Sollevò la mano in aria, con calcolata calma, e schiuse le labbra sottili solo quando la Preside le diede il permesso di intervenire
< Trish Andersen, per Serpeverde. Sulla prima domanda, ho sentito ipotesi piuttosto diverse, vorrei aggiungere la mia. A inizio test, abbiamo tutti potuto leggere sulla lavagna le parole -si teorizza che in ciascun Cluster Aritmantico possa emergere un Eroe- e che il test stesso di Glonder-Venn sarebbe stato il primo passo per il procedimento aritmantico dedicato. Ha inoltre detto che i risultati del test sono effettivamente rilevanti, che la presenza di tutti e nove i Ceppi confermano la tesi che ci sia tra noi qualcuno con la Discendenza Eroica. A questo punto ne deduco che il Cluster Aritmantico sia un gruppo campione che presenti al suo interno, in qualche misura di manifestazione, tutti i nove ceppi omogenei. Un test infatti verrebbe solitamente svolto su un gruppo di partenza neutro, variabile in composizione ma di cui non si conoscano i dati di partenza, sottoponendolo ad uno stimolo identico per tutti, in questo caso molteplici stimoli che sospetto dovevano metterci in difficoltà su tutti i piani possibili, ecco perchè le diverse creature e impedimenti di varia natura, così da ottenere la reazione più istintiva e..primordiale possibile, e far emergere così l'istinto più immediato nei soggetti. Grazie al vostro test e all'incrocio di due tipologie di osservazione aritmantica, sociale e del cuore, i dati raccolti hanno così fatto emergere la presenza dei Nove Ceppi, verificando il primo passaggio, ovvero avere realmente sottomano un Cluster Aritmantico completo. Se così fosse, immagino il procedimento preveda ulteriori passaggi per affinare e verificare la tesi sulla Discendenza Eroica> lasciò scivolare la voce per dare tempo ai concetti di infilarsi uno dietro l'altro, inspirando ma senza lasciare con lo sguardo diretto la figura delle Insegnanti di quel giorno < Invece per la seconda domanda sono sostanzialmente in accordo con quanto detto dai miei colleghi, Mandylion e Blaine. L'Osservazione sociale in questo caso è legata allo Stato Attuale dell'individuo, un analisi molto difficile di per sè da attuare sapendo che il momento è inafferrabile, è necessaria una previa conoscenza del contesto, l'Assistente sapeva come sarebbe stato condotto il test, e una capacità di lettura del comportamento anche tramite pochi gesti o espressioni captate nel frangente. L'Osservazione del Cuore è invece legata allo Stato Contingente, è in grado di avvalersi delle influenze, delle tracce che l'individuo porta impresse nel reagire a un esperienza momentanea, e partono ancor prima nella sua Mente, e solo dopo, e non sempre così visibili, nel Corpo, ecco perchè l'Incertezza si è verificata solo nel primo tipo di Osservazione, è dovuta a una lettura falsata di risposta comportamentale, che a causa dello Stato Contigente dell'individuo, prevede probabilmente un analisi oscillante tra due o più Ceppi di Discendenza>
 
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view post Posted on 12/4/2020, 19:27
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La piuma da scrittura correva erraticamente sul rotolo di pergamena giallastra. Lyonel si stava faticosamente sforzando di tenere un ritmo che potesse consentirgli sia di annotare con precisione le informazioni fornite dalla Professoressa su carta, sia di registrarle mentalmente. Poco a poco, la classe stava addentrandosi nel vivo della lezione. Qualche minuto prima era riuscito ad incassare un paio di preziosi rubini per la clessidra dei leoni tramite un intervento sulle domande intuitive. Non sapeva bene come interpretare quella piccola "vittoria". Poteva tranquillamente trattarsi di un banale colpo di fortuna; una rara circostanza che, con molta probabilità, non si sarebbe più ripetuta. Tuttavia, decise di testare ulteriormente la buona sorte, nella flebile speranza di riuscire a risultare vittorioso ancora una volta. Enunciato il nuovo set di domande, Whittaker portò velocemente il braccio destro a distendersi verso l'alto, manifestando il desiderio di rispondere ai quesiti posti dalla Preside e dall'Assistente. Una volta che ebbe ottenuto il permesso per esprimersi, si schiarì rapidamente la voce.

- Lyonel Whittaker, Grifondoro. Vorrei rispondere alla quarta domanda, se mi è permesso. Per Stato Originario si identifica l'insieme di disposizioni di base, di comportamenti caratteristici, di attitudini e dei vari tratti di personalità e con le quali un individuo viene al mondo; si potrebbe definire come lo stato innato, non alterato o influenzato in modo alcuno, di un Soggetto nel momento in qui questo nasce. Una condizione per la quale bisognerebbe non aver mai avuto la possibilità di interagire con qualcuno o qualcosa; senza aver potuto mai apprendere un'informazione, assimilare un concetto, trarre un'idea; senza aver mai avuto l'occasione di vivere in un qualsiasi contesto socioculturale. In altre parole: una sorta d'incondizionata essenza primigenia. È oggetto di studio dell'Aritmanzia Semplice; quest'ultima, individuo quattro "stratificazioni" di un Soggetto: il suo Stato Originario, per l'appunto, e i suoi tre rami, ossia il Carattere, la Socialità, e l'Interiorità. Durante il normale proseguimento del nostro percorso di vita tendiamo, chi più chi meno, ad allontanarci dallo Stato Originario. Questo perché, inevitabilmente ad un certo punto della nostra esistenza, dovremo confrontarci con l'acquisizione delle nostre prime esperienze, con i nostri primi contatti con gli ambienti, le cose e le persone, con le influenze derivate dal'esterno, con lo sviluppo di una propria personalità e di un particolare carattere plasmato e modellato in base al nostro vissuto. Ce ne distanziamo, vero, ma questo non significa che ce ne liberiamo: nessuno può farlo. Lo Stato Originario rimarrà sempre insito nella nostra interiorità, come una costante.
Per quanto riguarda lo Stato Attuale, e ciò che si può definire come l'insieme delle disposizioni nell'attimo presente. È una condizione che va a posizionarsi in maniera opposta allo Stato Originario; se uno rappresenta il passato di una persona, l'altro ritrae la fuggevole attualità del momento. Infatti può venire visto come il risultato di tutte le nostre esperienze, di tutto ciò che abbiamo appreso e conosciuto, e di tutto quell'insieme di scelte effettuate. Risultato che, ovviamente, è relativo all'istantaneo frangente temporale del presente. In virtù di queste sue differenze che si contrappongono allo Stato Originario, lo Stato Attuale è un oggetto di studio molto più legato all'Aritmanzia Avanzata; quest'ultima, infatti, prende in analisi il Soggetto tenendo in ampia considerazione il Contesto e il rapporto che ne deriva.
Lo Stato Contingente individua sempre un insieme di disposizioni, legato però ad una sorta di mistura dei sue Stati precedenti; raccoglie tutto ciò che riguarda il bagaglio d'esperienze vissute, quelle relative al momento attuale e la loro influenza sulle scelte future, oltreché le tracce dello Stato Originario. Insomma: racchiude sia il nostro passato inteso come SO, che rimarrà sempre all'interno di noi stessi, sia lo Stato Attuale che riguarda ciò che siamo divenuti a seguito di tutto quello che abbiamo vissuto, sperimentato e imparato fino a quel momento. E mentre quest'ultimo prende in esame il Contesto per come si presenta nella sua inafferrabile istantaneità, lo Stato Contingente ne analizza le influenze che ne derivano. Tutto ciò che ci segna in seguito ad un episodio particolare, come un incidente nel quale si rischia la propria incolumità, non si volatilizza come l'istante in cui l'esperienza è avvenuta, ma permane indelebilmente e può condizionarci sulle scelte future. Lo Stato Contingente, nell'ambito dell'Aritmanzia Avanzata, trova un'applicazione di fondamentale importanza nella branca dell'Aritmanzia dei Sogni, la quale ha come scopo lo studio dell'unicità di una persona in base al confronto tra il suo passato, inteso come l'insieme dello Stato Originario e tutto ciò che riguarda l'esperienze che hanno formato caratterialmente l'individuo, e il suo futuro, ovvero ciò che riguarda le aspettative, le ambizioni e i timori che possiede come conseguenza del suo vissuto.
Infine, tornando al discorso dello Stato Originario e in quale momento della nostra vita sembriamo essere più vicini ad esso, direi che sia opinione comune pensare che tale momento sia quello della nostra nascita. Tuttavia studiosi affermano che ci sia un'altra fase della nostra vita in cui si tende ad un ritorno a quello stato, ossia nel momento in cui si invecchia fino a giungere ad un livello di anzianità avanzata. Credo che le motivazioni che risiedono in questa ipotesi derivino dall'idea che, al crepuscolo della propria esistenza, si è inclini ad alienarsi dalla realtà che ci circonda, limitando quindi i contatti e le relazioni. Generalmente, nella vecchiaia la riservatezza e la solitudine tendono a raddoppiare d'intensità, e ciò potrebbe portare ad una condizione in cui avviene un graduale ritorno alla nostra essenza originaria.

Finita l'esposizione avrebbe attesto in religioso silenzio il verdetto delle due Aritmanti che stavano presiedendo a quella lezione.
 
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view post Posted on 13/4/2020, 00:02
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Ascoltando l’affermazione della preside in merito alla mia risposta, capii sconsolata quanto avessi sfociato eccessivamente nella biologia babbana. Era facile intrecciare le due discipline e la preside mi aveva consigliato di fare attenzione a non fare confusione.
Arrossii quando mi rivolse la parola e mormorai un mesto “grazie”. Dopo aver risposto a tutti gli interventi fatti in aula e dopo aver assegnato punti a quelli più brillanti, riprese la sua spiegazione. Terminò di parlare ponendo altre domande in grado di mettere alla prova chiunque in quella sala. Alcune riguardavano le scritte appena apparse sulla superficie della lavagna. Leggendole avevo avuto un’intuizione e il desiderio di esporla fu più forte della timidezza.
Così, alzai nuovamente la mano con un po’ di convinzione in più rispetto al mio intervento precedente. In fondo, nonostante non avessi guadagnato topazi, avevo comunque ricevuto un utile rinfrescata. Quando la preside Kedavra mi concesse la parola, iniziai il mio monologo: “Ancora Martina Rogolerio dei Tassorosso, signora. Mi piacerebbe rispondere alla vostra Terza domanda. Ho guardato attentamente la lavagna e, la prima cosa che ho notato, è il fatto che le Discendenze elencate sono 9, esattamente come i numeri della Tabella Aritmantica. Sappiamo che ogni numero di questo elemento di Aritmanzia Semplice corrisponde ad un significato, caratteristica che troviamo anche nei Nove Ceppi di Discendenza Aritmantica.
Un’ulteriore osservazione che mi sento di fare è che ogni numero della Tabella Aritmantica, oltre ad avere un significato ben preciso, è composto da tratti positivi e negativi del soggetto. Questi ultimi li possiamo ritrovare nell’Elevata Coerenza Aritmantica. Infatti, trovo che questa sia un elenco di aspetti negativi che caratterizzano ogni singola Discendenza (per fare un esempio concreto, l’Elevata Coerenza Aritmantica della Discendenza Egotistica è formata dall'egoismo, senso di superiorità, esasperazione verso gli altri). Riguardo a ciò, mi sento di dire addirittura che alcuni coincidano. Per esempio il Numero 2, ossia il Numero dell'Equilibrio indica (oltre ai tratti positivi) indecisione, proprio come l’Elevata Coerenza Aritmantica Meditativa che è in questo elenco è seconda. Probabilmente è solo una mia impressione e il mio desiderio di dare a tutto un significato, ma non ho potuto fare a meno di trarre questa conclusione.
Passando all’Attitudine Aritmantica è evidente che si riferisca agli Incantesimi e su questo vorrei porre l’accenno ad una branca di Aritmanzia Avanzata, ovvero l’Aritmanzia degli Incantesimi. Possiamo distinguere gli incantesimi in tre gruppi ovvero Offensivi, Difensivi e Tattici. Ognuno di noi ha una Propensione verso una di queste tre categorie e, se allenasse quella tipologia di incantesimi in maniera eccellente, potrebbe avere un grande potere nelle sue mani. Inoltre è possibile conoscere la propria Propensione calcolando il Numero di Strato I. Questo si ottiene sottraendo il Numero del Cuore dal Numero di Carattere del proprio cognome. Personalmente, sono propensa agli Incantesimi Offensivi avendo ottenuto 4 come risultato. Invece, chi ottiene un numero negativo sarà propenso agli Incantesimi Difensivi. Infine, chi ottiene come risultato il numero 0 avrà una doppia propensione, di conseguenza sarà propenso sia per gli incantesimi difensivi che per quelli offensivi.
Detto questo, mi sento di dire che ogni Discendenza abbia una propria Propensione verso un determinato gruppo di incantesimi, che sia tattico, difensivo od offensivo. Pertanto, definirei l’Attitudine Aritmantica come la Propensione di ogni Discendenza verso un determinato gruppo di Incantesimi. Direi che per il momento ho finito, vi ringrazio per l’attenzione
.”
Conclusi il mio intervento soddisfatta, attendendo con pazienza un riscontro. Anche se non avessi preso punti per la mia casata non mi sarei scoraggiata.
Avevo dato il massimo durante la mia esposizione e potevo solo imparare a fare meglio, intervenendo alle lezioni. D'altronde andavo a scuola appositamente per questo, no?
 
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view post Posted on 13/4/2020, 00:28
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La sedicenne prestò la massima attenzione alle risposte e ai chiarimenti della Preside e ne apprezzò l’elegante modo in cui l’avvertiva di essere andata fuori tema. Poi, quando le pergamene per il ripasso cominciarono a distribuirsi tra gli studenti la verde-argento deglutì a fatica e si portò disorientata una mano tra i capelli, d’un tratto pentita di aver trascurato lo studio di quella materia. Le domande la colsero decisamente impreparata e ci mise un po' ad orientarsi tra gli appunti. Alla fine decise che avrebbe dato il suo contributo, se non altro per obbligarsi all’attenzione e punirsi pubblicamente per il mancato studio. Scelse così la prima domanda per il ripasso, che le sembrò decisamente più semplice della successiva e, tra quelle poste dalla Preside, volle tentare la seconda, scaturita dalla sua valutazione.
- Sybil Vane, Serpeverde - si presentò nuovamente non appena le fu data la parola - Vorrei cominciare rispondendo alla Quarta domanda - nel dirlo posò per un secondo lo sguardo sulla Wolfe. - Quando si parla di Stato Originario si sta facendo riferimento alle caratteristiche proprie dell’individuo nel momento della nascita e poi di nuovo nelle ultime fasi della sua vecchiaia. Questo significa che il nascituro, non si presenta al mondo come una tabula rasa, pronta ad essere scritta dall’esperienza, ma ha già una personalità innata e quindi un carattere e delle attitudini. Del concetto di Stato Originario si occupa l’Aritmanzia Semplice che studia le qualità basi dell’individuo: il Carattere, la Socialità e l'Interiorità. Una volta venuto al mondo, però, il bambino viene sottoposto ad un’infinità di stimoli, interagisce con altre persone e vive esperienze che ne influenzano il carattere e quindi le scelte. Così il suo agire non può essere ricondotto semplicemente al suo Stato Originale, ma va preso in considerazione anche lo Stato Attuale, che corrisponde al presente e quindi all’insieme di tutte le circostanze convergenti che hanno influenzato le sue azioni e ne hanno forgiato il carattere. Proprio per la sua caratteristica temporale,l’essere presente, lo Stato Attuale è in continua trasformazione. Lo Stato Contingente invece è, in un certo senso, la somma dei due precedenti. Tiene conto delle predisposizione innate, delle esperienze vissute e di come queste hanno mutato il carattere dell’individuo e valuta come il nostro stato presente influenzerà quello futuro.
Se per assurdo il nostro soggetto vivesse venendo privato di qualsiasi stimolo, allora suppongo che i tre stati verrebbero a coincidere -
.
Sybil ricordava di aver letto un saggio riguardo la deprivazione sensoriale e i suoi effetti sulla mente. In quel caso veniva proposto come esperimento l’isolamento di un bambino che sarebbe dovuto nascere e crescere in una camera buia, senza la possibilità di intrecciare alcuna relazione. La Serpe però, appena redarguita per essere andata fuori tema, preferì non dilungarsi nel suo discorso.
- Poi vorrei sfruttare la definizione appena data di Stato Attuale per provare a rispondere alla Seconda domanda, quella sulle Incertezze. L’Incertezza penso non sia altro che la difficoltà nel valutare la Discendenza di un Soggetto Aritmantico basandosi unicamente sul suo Stato Attuale, o meglio, sulle azioni che ne sono derivate. L’Assistente Wolfe ha avuto solo pochi momenti per osservare le azioni di un gruppo di studenti e dedurne la Discendenza, ma penso che le Incertezze sarebbero rimaste anche se avesse avuto la possibilità di rallentare il tempo e analizzare con più tranquillità le nostre azioni. Questo per le difficoltà insite nell’analisi dello Stato Attuale, soprattutto se si ha come unico mezzo quello dell’osservazione esterna. In questo caso è significativa l’assenza di Incertezze nella seconda valutazione. Riguardo al rapporto con lo Stato Contingente, riferendosi quest’ultimo anche allo Stato Originario ed essendo uno specchio sul futuro, immagino che la sua conoscenza aiuterebbe all’eliminazione delle Incertezze. -
Sybil accennò un sorriso e abbassò lo sguardo per rendere chiara la conclusione del suo discorso. Sapeva di aver ripetuto nozioni già date nelle risposte dei suoi compagni, ma sperava di essere riuscita ad aggiungere qualcosa. Con tutta probabilità l'intervento non le sarebbe valso dei punti, ma tentar non nuoce, giusto?
 
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view post Posted on 13/4/2020, 01:38
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Lasciando il tempo anche ad altri perché potessero rispondere a qualcuna delle domande poste dalla Preside e dell'assistente, Evander decise ancora una volta di alzare e fortunatamente gli fu concesso nuovamente di intervenire. Il ragazzo sorrise all'assenso e rivolse la propria attenzione a Miss Wolfe.
Buongiorno anche a lei. Vorrei poter rispondere anche ad una delle sue domande, la quarta. Come ho accennato prima nella risposta precedente, lo Stato Originario è la condizione in cui si trova l'individuo al momento della sua nascita: il Profilo Aritmantico Umano, calcolato attraverso i rapporti tra Numero del Cuore, Numero del Carattere e Numero Sociale, danno un'idea al Soggetto Aritmantico della sua condizione, originaria, appunto, incontaminata dagli eventi che nel bene e nel male hanno segnato la sua vita, fin da quelli che ne hanno imposto una svolta. Ci s'allontana sempre più da questo stato con l'incontro che avviene, fin da primi vagiti, col contesto famigliare, sociale e culturale. Lo Stato Originario resta profondamente radicato nel nostro essere, ma ogni istante d'esperienza lo insabbia sempre di più. Lo Stato Attuale è quello che, a differenza dello Stato Originario posto sotto la lente dell'Aritmanzia Semplice, è indagato per mezzo dell'Aritmanzia Avanzata, ovvero l'attimo stesso in cui l'individuo è condizionato dal contesto presente e null'altro, con tutte le sue variabili. Tuttavia questo Stato è difficilmente cristallizzabile e, come affermato dal Corollario di Caylea, nessun calcolo d'Aritmanzia Avanzata che sia eseguito a più riprese può riprodurre un risultato valido, poiché quel contesto e quelle circostanze particolari sarebbero già mutate nel tempo, nello spazio, nella psicologia e nell'attitudine stessa del Soggetto. Considerato che questo concetto è sfuggevole, qui interviene lo Stato Contingente che, come definito da Jensen, è il bagaglio dell'interiorità pura dello Stato Originario in rapporto con le esperienze passate, presenti e auspicate (o temute) future che grava sulla condizione dell'individuo. Anche qualora lo Stato Attuale sia trascorso, le tracce che questo ha lasciato, essendo derivanti da un contesto vissuto e elaborato dal Soggetto, sono inevitabili. Insomma, è possibile affermare che lo Stato Originario è sempre lo stesso, benché distante; lo Stato Attuale è sempre unico e irripetibile; lo Stato Contingente è sempre in mutamento. Per finire, confermo quel che ho affermato al principio: il momento in cui si è più vicino allo Stato Originario è l'esatto attimo della nostra venuta al mondo.
Evander passò rapidamente la lingua sul suo labbro superiore, prima di trovare nuovamente una posizione comoda sul cuscino e attendere il giudizio alle sue risposte.
 
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