Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

4/04/2020 - Diciottesima Lezione di Aritmanzia

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Julia Nots
view post Posted on 4/4/2020, 16:14 by: Julia Nots
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Alle 9 in punto le porte dell'aula si spalancarono, lasciando entrare gli studenti dentro l'aula. Julia faticò a capire consistesse succedendo: l'aula era completamente avvolta nel buio. Riuscì a malapena a rendersi conto che ogni banco e ogni seduta erano spariti. Non c'era nulla tranne la cattedra della preside Kedavra, sul lato opposto della stanza rispetto a dove si trovavano gli studenti. Le porte si richiusero di scatto e il buio si fece totale. Julia sussultò non appena sentì qualcosa strisciarle contro la caviglia, emise un piccolo urletto e cercò di aguzzare la vista. Non saranno mica serpenti, si chiese, mentre continuava a guardare per terra. Erano corde, che riempivano quasi ogni centimetro dell'aula, rendendo difficile muoversi o liberarsi. Ok, calma, ci deve essere un modo, e non saremo sicuramente in pericolo, la preside non lo permetterebbe, tentò di tranquillizzarsi, prendendo un profondo respire e iniziando a guardarsi intorno per cercare di capire come fare. Con gli occhi che oramai si erano abituati al buio vide che l'unica fonte di luce della stanza proveniva proprio dalla cattedra, è una candela, e quello davanti cos'è? Sembra una scatola. La lavagna sopra la cattedra era illuminata dalla fioca luce. Julia stava leggendo attentamente le scritte sopra la lavagna una spiegazione teorica non bastava eh, pensò con tutta l'ironia che aveva, cercando di rimanere tranquilla. Il tentativo, però, fallì miseramente quando improvvisamente, proprio mentre Julia, con estrema attenzione tentava di muoversi verso la lavagna, iniziò un vero putiferio dentro l'aula. L'attenzione di Julia infatti venne spostata su tutto ciò che la stava circondando, minaccioso, in quel momento: libri con grosse fauci, draghetti che sputavano scintille rosse, api e grosse ombre che li circondavano. Il rumore era quasi insopportabile ma non fu quello a far completamente uscire di testa Julia: solo dopo aver notato tutto il resto si accorse della cosa peggiore che le potesse capitare. Il pavimento si era ricoperto di piccoli serpentelli neri, che strisciavano in maniera schifosamente sinuosa verso i piedi e le caviglie degli studenti, ancora intrappolati tra le spesse corde. Ci mancavano solo i serpenti, pensò terrorizzata. Era la sua più grande fobia e dovette imporsi di non mettersi a piangere per la paura. Smettila di tremare!, si ordinò mentre prendeva l'ennesimo respiro e faceva tornare la mente lucida. Doveva assolutamente liberarsi i piedi. Estrasse la bacchetta dal mantello, la impugnò saldamente, si concentrò sul movimento e "Relascio!" disse, puntando l'intreccio ai suoi piedi. Prima di verificare che i piedi fossero liberi e tentare di muoversi verso la cattedra, dove era sicura dovesse arrivare per risolvere l'enigma della situazione che le si era presentata, puntò nuovamente la bacchetta verso i serpenti neri, "Protego Totalum!" disse con un tono di voce più altro del normale, pregando di essere riuscita a produrre lo scudo che le avrebbe tenuto lontano almeno i serpenti più vicini.
 
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