| Il giorno della riunione era arrivato e Sesy aveva dovuto prepararsi ad affrontare quel momento in modo dignitoso. Non avrebbe potuto fare affidamento sui propri ricordi in merito, data la quantità di fattori che erano cambiati dalla prima e unica riunione a cui avesse partecipato. A quei tempi era una persona diversa, non era stata ad Azkaban, per cominciare; era anche molto più sicura di sé, cosa non da poco. Infine quella volta era stata prevista la partecipazione di ben quattro persone, contro le sole tre previste per la riunione numero tre. Quindi Sesy avrebbe dovuto vedersela con il Ministro della Magia e con il Sottosegretario Anziano all'Economia. Lei, una semplice Responsabile della Divisione Stipendi appena uscita da Azkaban, non pensava di poter sopravvivere così presto ad una riunione del genere. C'erano stati dei momenti in cui aveva pensato di dare forfait, ma alla fine aveva realizzato che quella sarebbe stata la soluzione adottata da una codarda. Sesy non si era mai sentita così tanto coraggiosa da poterne fare un vanto, ma aveva sempre provato a mettersi alla prova sfidando i suoi limiti... i fallimenti si sprecavano infatti, ma le era sempre piaciuto tentare. E poi, dopo essere stata riammessa al Ministero da Lucius, che figura avrebbe fatto ai suoi occhi? Le aveva dato una fiducia che lei non avrebbe voluto tradire. Quindi sì, avrebbe partecipato alla riunione e lo avrebbe fatto anche per lui. Si stava abituando a quell'idea: erano più le cose che si decideva a fare per gli altri che per se stessa, come se non avesse più alcuna considerazione dei propri interessi, ma ne avesse tantissima per le aspettative altrui, di chiunque si trattasse. Lucius, Evey, gli studenti di Corvonero... sembrava essere tornata da Azkaban solo per far contenti tutti loro. Era così che si stava comportando. Per essere presentabile al Ministero, Sesy decise finalmente di tornare a far caso, almeno per quell'occasione, al suo aspetto. Così decise di legare i capelli con maggiore cura in una coda bassa, lasciando che due ciocche ondulate le incorniciassero il viso; questo aveva ripreso un po' più di luminosità, le occhiaie erano state un po' nascoste dal trucco (anche se ancora si vedevano), ma in compenso aveva truccato gli occhi con una matita e le labbra con un rossetto rosato. Non era granché, ma almeno non avrebbe avuto lo stesso aspetto di Mirtilla Malcontenta. Aveva indossato poi un vestito lungo, da tutti i giorni, con maniche lunghe e collo alto, di un tenue color ghiaccio. Di solito vedersi "in ordine" aiutava ad avvertire una maggiore sicurezza, anche se Sesy non era convinta di sentirsi realmente meglio solo perché il suo aspetto era migliorato. Tutte le sue ansie, nessuna esclusa, l'accompagnarono ugualmente fin dentro alla sala riunioni. Fu lì che si rese conto di aver accantonato appositamente l'idea di doversi trovare di fronte al Sottosegretario Pike: se già con tutte le altre persone l'ansia di Sesy toccava livelli preoccupanti, nel caso del Sottosegretario sarebbe aumentata esponenzialmente. Aveva già incontrato Pike al San Mungo, ma non si era rapportata direttamente con lui, per fortuna. E ad Hogwarts la strega cercava di sottrarsi alla maggior parte delle occasioni che richiedessero contemporaneamente la presenza sua e degli altri insegnanti: i suoi pasti erano fugaci e silenziosi, con gli occhi che non si sollevavano quasi mai dai suoi piatti, che riempiva appositamente in modo abbondante. Ora però sarebbero stati solo in tre e sarebbe stato difficile far finta di non esistere. L'unica consolazione era quella di essere l'unica ad avere un ruolo marginale: non avrebbe dovuto decidere niente, si aspettavano solo semplici pareri da parte sua.
Miles Pike fu molto pratico e iniziò a parlare fin da subito in modo spedito, facendo sperare a Sesy che quella tortura sarebbe stata veloce. La Responsabile conosceva bene l'argomento in oggetto, dato che lei stessa era stata graziata da una deroga per i suoi animali, dunque non ebbe difficoltà a seguirlo. In sostanza, tutto era andato per il meglio, l'iniziativa era piaciuta, erano entrati dei soldi nelle casse del Ministero e dunque non restava che confermare i pagamenti dei dipendenti. Sesy nel frattempo aveva preso qualche appunto sui suoi fogli, più che altro per sfogare la tensione accumulata, e quando Miles richiese i loro pareri, i suoi occhi verdi, un po' più aperti del solito, si spostarono dal foglio al Ministro, al Sottosegretario, per poi tornare sul suo foglio. Sentì il cuore che le martellava nel petto, ma avrebbe solo dovuto sopportarlo, nella speranza che non esplodesse. Rialzò lo sguardo rivolgendosi direttamente a Miles. "Penso che..." Nel tentativo venne fuori più che altro un rantolo: aveva la voce rauca. Se la schiarì in fretta, sentendo il viso diventare fiammeggiante. "Penso che il p-progetto sia stato un successo sotto t-tutti i fronti. Ottima organizzazione ed... efficienza. Quindi... concordo sui pagamenti extra." Una volta finito, respirò profondamente, facendo piano però perché non voleva farsi sentire dagli altri due. Si posò le mani in grembo, stringendole tra loro e poi abbassò gli occhi sui fogli. Avrebbe preso volentieri un bicchiere d'acqua, se solo le mani non avessero iniziato a tremarle per la tensione. Almeno un intervento era già passato e lei aveva provato a fare quel che poteva. Adesso il Ministro avrebbe potuto esprimere le sue opinioni e l'attenzione di tutti sarebbe caduta su di lui: anche gli occhi smeraldini di Sesy si risollevarono posandosi sulla sua figura, in attesa delle parole che avrebbe pronunciato.
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