Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Bacchetta

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view post Posted on 6/3/2020, 20:57
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Una volta fuori dalla farmacia, Matt era già stracolmo di materiale per Hogwarts, quando ad un certo punto inciampò su un ciottolo e cadde a terra. Tutti i libri si sparsero casualmente intorno a lui ma fortunatamente riuscì a tenere al sicuro il materiale per pozioni. Due maghi anziani gli passarono accanto guardandolo, ed uno di loro si rivolse a lui dicendo: “Accidenti ragazzo, non hai mai sentito parlare dell’Incantesimo di Estensione Irriconoscibile?” poi puntando lo sguardo sull’amico continuò: “Dove ci porteranno questi giovani d’oggi? Noi alla loro età…” e procedettero per la loro strada incuranti delle condizioni fisiche di Matt. Fortunatamente non si era fatto male, quindi si risollevò e raccolse tutto quello che gli era caduto dalle mani. Quando ebbe finito e rialzò il capo lesse proprio di fronte a lui la targhetta affissa alla porta d’ingresso di un negozio: “fabbrica di bacchette di qualità superiore dal 382 a.C.” era la bottega di Ollivander! Andò subito in estasi quando finì di leggere. Era forse il negozio di cui aveva sentito più parlare a Diagon Alley. Entrò immediatamente stando ben attento a non combinare altri disastri e si avvicinò al bancone: “Buongiorno, avrei bisogno di una bacchetta per Hogwarts!” disse.
 
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view post Posted on 7/3/2020, 14:24
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«Jenny would dance with her ghosts».

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Non avrebbe mai pensato che il tessuto avanzato dalle confezioni delle bacchette potesse effettivamente tornarne utile. Residui di stoffa di ogni dimensione e forma, frammenti di ritagli imprecisati, erano stati ammucchiati dentro un cesto ricavato similmente dal legno in eccesso durante la fabbricazione di una bacchetta. All'interno di quel giaciglio prevalentemente viola dormiva il figlio di Evey, gli occhi perennemente chiusi, la pancia rivolta verso il basso, rannicchiato in sé stesso. Riposto in alto sul bancone della bottega, Evey approfittava di quei momenti di silenzio e quiete per aggiornare i propri registri, guardando ogni tanto il piccolo per accertarsi che respirasse. Occasionalmente faceva dondolare il cestino con delicatezza, continuando a leggere e ad appuntare qualche nota. Il cliente che entrò poté vedere la scena non appena entrato nella bottega. Evey alzò lo sguardo sul ragazzo mentre il bambino emetteva un suono flebile, infastidito dalla campanella, ma lei non parve farci caso. Accolse il cliente con neutrale cortesia, invitandolo con un gesto gentile ad avvicinarsi.

- Salve! Prima bacchetta? Quale mano utilizzi? -

Dopo la domanda di routine Evey estrasse il proprio catalizzatore in ebano e lo puntò contro il metro da sarta viola presente sul bancone. Questo si srotolò e prese a misurare le braccia e le gambe del ragazzo. Una volta che Evey ebbe ricevuto la risposta che aspettava, avrebbe agitato la bacchetta una seconda volta verso gli scaffali alle sue spalle e cinque diverse confezioni levitarono nell'aria per adagiarsi vicino al bambino nel cesto.

- Proviamo la prima. - disse quindi la fabbricante, sfilando un catalizzatore dalla sua custodia - Quercia, anima in corda di cuore di drago. Lunghezza pari a dodici pollici e tre quarti. Sibilante, ottima particolarmente per la Difesa Contro le Arti Oscure. -

Quando il ragazzo impugnò la prima bacchetta, Evey dovette percepire che qualcosa non andava giacché la tolse subito dopo al cliente per porgerne una seconda.

- Vediamo questa. Mogano, anima in crine di unicorno, lunghezza pari a undici pollici e mezzo. Decisamente rigida. Ottima per la Trasfigurazione. -

Il secondo tentativo era stato, evidentemente, quello giusto dal momento che la bacchetta del ragazzo sprigionò una quantità abbondante di scintille dorate, il bambino che diede un secondo vagito di protesta. Dopo aver sorriso al ragazzo, Evey gli allungò il listino per spiegargli le offerte più vantaggiose di cui avrebbe potuto predisporre.

- I miei complimenti. Questo è il nostro listino. I pacchetti preferiti dagli studenti sono l'Express, a dieci galeoni con il portabacchetta personalizzato e il kit di manutenzione, il Tudor, a dodici galeoni con in più l'incisione del motto della sua famiglia, e il Boleyn, sempre a dodici con l'impugnatura ad incisione runica a sua scelta. Con questi pacchetti, tutte le Offerte sono scontate del 50%. -
 
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view post Posted on 7/3/2020, 15:36
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Una volta fatta la richiesta alla ragazza che, nonostante la giovane età, aveva tutta l'aria di essere la titolare del negozio, Matt notò che sul bancone giaceva, rannicchiato in un cesto, un esserino che il ragazzo immaginò essere il figlio. La prima cosa che gli venne in mente, da babbano qual era, fu se nel mondo dei maghi non esistessero le culle, ma stava imparando a farsi meno domande possibile limitandosi semplicemente ad osservare i maghi ed imparare dai loro comportamenti. Certo, per imparare a gestire un neonato probabilmente sarebbe dovuto passare ancora qualche anno, ma in quel momento Matt non ci pensò più di tanto. Quando la titolare gli chiese quale mano utilizzasse, egli rispose: "Esattamente, la prima bacchetta. Uso la mano destra". Subito dopo, un metro volante cominciò a prendergli le misure, e lui rimase a bocca aperta mentre lasciava che l'oggetto magico si muovesse liberamente intorno al suo corpo. Quando la strega ebbe le misure, lasciò cadere cinque scatole proprio vicino alla culla improvvisata del bambino, ed in quel momento Matthew ebbe paura che lo urtassero. Fortunatamente non successe ed il ragazzo fece un sospiro di sollievo senza neanche accorgersene.
Appena impugnò la prima bacchetta che la titolare gli dette, non fece in tempo ad osservarla che subito gli venne tolta dalle mani. Matt non aveva capitò perchè, ma immaginava che la strega avesse percepito qualcosa che non andasse. Quando impugnò il secondo catalizzatore che la ragazza gli porse, Matthew trasalì quando vide che improvvisamente aveva sprigionato diverse di scintille dorate, ma si tranquillizzò alla vista del viso della strega, che sorrideva. "I miei complimenti" si sentì dire. Matthew guardò negli occhi la fabbricante di bacchette facendo un sorriso che probabilmente mai aveva fatto in tutta la sua vita. Non era uno di quei sorrisi di contentezza. Sul volto del ragazzo emergeva più che altro un senso di meraviglia mista a stupore. Naturalmente era felice! Distolse lo sguardo da lei solo quando gli offrì il listino. Si mise a sfogliarlo con una certa fretta, non vedeva l'ora di possedere quella bacchetta. Lesse comunque bene il catalogo, poi parlò: "Credo che il pacchetto Express andrà bene". Prese dalla sua tasca dieci galeoni e li appoggiò sul bancone stando ben attento a non far troppo rumore, avendo notato in precedenza che il pargolo era parecchio suscettibile ai rumori.

Matt avrebbe poi atteso che la titolare incassasse il denaro e gli consegnasse il tutto, per ringraziarla ed uscire dal negozio felice come non mai.
 
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