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| Di lì a poco avrebbe portato a termine tutte le compere relative al materiale scolastico obbligatorio, e il solo pensiero gli aveva fatto ritrovare un po' di conforto. Si sentiva stanco e affaticato, ma la consapevolezza di essere giunto alla fase finale di quell'intensa e spossante mattinata lo aveva convinto a non cedere alla fiacca, nonostante le varie difficoltà che stava riscontrando; Diagon Alley si era velocemente riempita della sua caratteristica folla di feroci clienti, e la calca brulicante che si stava rapidamente formando avrebbe occupato per intero tutta la strada dal Paiolo Magico fino alla Gringott. Prospettiva orribile per l'adepto della casata di Godric, che con espressione frustrata e insoddisfatta avanzava nel caos generale, facendo massima attenzione alle buste con le compere che stava faticosamente trasportando. Era solito prendersi cura delle sue cose, e non avrebbe sopportato l'idea di tornarsene a casa con qualche prodotto danneggiato o rovinato. Non che gli mancassero le risorse finanziare per permettersi spese extra, ma era dell'idea che sarebbe stato più saggio cercare di spendere il meno possible. In fondo, era solo uno studente, privo di qualsivoglia indipendenza economica. Non poteva rischiare di rimanere al verde prima del tempo. Mentre fendeva la massa di passanti tra imprecazioni sommesse e insulti a bassa voce, intravide in uno spiraglio apertosi nel mezzo di un capannello di cinguettanti streghe di mezz'età l'insegna inconfondibile del negozio più iconico di tutta l'High Street; Olivander si affacciava sulla viuzza selciata emanando un fascino atavico e ammaliante. Avvicinatosi alla facciata d'ebano dell'edificio, l'irlandese afferrò la maniglia della porta e la ruotò. L'interno della piccola bottega era arredato secondo il gusto tradizionale locale. Le pareti davano spazio alle scaffalature piene zeppe di piccole scatolette accuratamente impilate una sopra l'altra. Nell'aria aleggiava un olezzante aroma esotico proveniente da delle candele ubicate nel lampadario della stanza. Il rosso-oro mosse i passi verso il bancone di legno scuro, posando il carico trasportato ai piedi del mobile. Adocchiò un catalogo poggiato lì vicino e lo consultò alla ricerca di qualcosa che potesse attirare la sua attenzione. Stava per acquistare una bacchetta magica. Non era un evento che poteva di certo paragonarsi al banale acquisto di un indumento o di un articolo da cancelleria. Anzi. Con molta probabilità se lo sarebbe ricordato per tutta la sua esistenza. Sfogliando il listino dei prezzi con doverosa diligenza si soffermò su alcune voci relative ai pacchetti. Soppesando e valutando la gamma di scelta a sua disposizione, richiuse il catalogo e lo ripose accuratamente dove l'aveva trovato.
«Buongiorno! Vorrei acquistare un Pacchetto Express, cortesemente. Se possibile, preferirei che venissero incise soltanto le mie iniziali sul portabacchetta, ossia L.W. Grazie mille!»
Usò un tono di voce più garbato del solito. Per qualche misteriosa ragione l'atmosfera del locale gli infondeva un'inspiegabile serenità. Attendendo di essere servito, Lyonel prese a far vagare lo sguardo in giro per il negozio. Quando era entrato non aveva notato la presenza di un manichino sul lato opposto delle scale che portavano ai piani superiori.
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