Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

finalmente la mia bacchetta =)

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view post Posted on 13/9/2010, 16:42
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Cenwyn non era mai stata a Diagon Alley. A dir la verità non era mai stata in un posto tanto affollato da maghi. Era estasiata, vide che ce ne erano di tutte le età giovani, bambini e adulti che correvano verso i negozi per ripararsi dalla fitta pioggerellina che batteva sulla stradina selciata. La giovane strega però sembrava non curarsene affatto, tanto era affascinata dai negozi che avrebbe voluto possedere altre quattro paia di occhi per poter ammirare i strani oggetti esposti al loro interno, le vetrine erano piene zeppe di bizzarri strumenti che non aveva mai visto prima. Purtroppo non ne aveva tempo, il vecchio prozio Cernunnos che l’aveva accompagnata era rimasto al paiolo a bere un cordiale e le aveva dato solo un’ora di tempo per fare i suoi acquisti. Così a malincuore Cenwyn distolse lo sguardo dalle vetrine. Per prima cosa avrebbe acquistato la bacchetta magica, non vedeva l’ora di possederne una propria, cosi si diresse verso il vicino negozio di Olivander. La stanza, angusta e in penombra, sembrava deserta…
"Ehm... c'è nessuno?"
 
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view post Posted on 17/9/2010, 20:39
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"ehm...c'è nessuno?" non le giunse risposta così la giovane strega si avvicinò al bancone. Da li poteva scorgere una porticina nera che probabilmente portava agli anfratti del negozio. Provò a chiamare di nuovo, ma anche questa volta non ottenne risposta. "chissà dove si era ficcato il commesso?"pensava mentre aggirava con circospezione il bancone diretta verso la porticina. sentiva lo scricchiolio delle sue scarpe sul pavimento. Aveva posato una mano sul pomello dorato della porta. Stava quasi per girarlo quando...
 
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.:Elessar:.
view post Posted on 19/9/2010, 15:37




Elessar entrò dall'ingresso del negozio, seguito da un cane di non indifferenti dimensioni. Entrambi fradici per la pioggia che cadeva incessante fuori.
Dai Forst, non fare casino per tutto il negozio e fila nel mio ufficio...
Qualcosa non quadrava, perchè mentre parlava, il cane che rispondeva al nome di Forst aveva iniziato a ringhiare sommessamente, attirando l'attenzione del padrone sia dell'animale che del negozio, per poi indirizzarla verso la porta del suo ufficio.
E tu chi sei!?
Chiese l'uomo piuttosto scontento della sorpresa. Del resto, uscire a depositare i Galeoni alla Gringott e approfittarne per portar fuori il cane sfruttando quel momento in cui non c'era nessuno, ritornare e trovare una ragazza con la mano sulla maniglia della porta del suo ufficio non era di certo all'apice dei suoi divertimenti.
Se sei una ladra, devi essere la più sfortunata di Londra...Il negozio non ha più un Galeone in cassa. Ho depositato tutto alla banca....e di certo nel mio ufficio non ci trovi nulla di interessante, se non sei appassionata di sigari o whisky....
Se solo Godwin si fosse accorto di non aver messo il cartello alla porta con scritto "momentaneamente chiuso, tornare tra qualche minuto", si sarebbe risparmiato una colossale figura da idiota.
 
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view post Posted on 27/9/2010, 14:06
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… quando, improvvisamente sentì un ringhio lungo e sommesso e la voce di un uomo intimare:
“Dai Forst, non fare casino per tutto il negozio e fila nel mio ufficio...”
la giovane streghetta si girò di scatto.
Sulla soglia della porta si stagliava la figura di un’enorme cagnone e quella del suo padrone
Cenwyn rimase immobile, pietrificata dalla paura, fissando l’enorme cane che continuava a ringhiare al di là del bancone.
“E tu chi sei!?” disse lo sconosciuto “Se sei una ladra, devi essere la più sfortunata di Londra...Il negozio non ha più un Galeone in cassa. Ho depositato tutto alla banca....e di certo nel mio ufficio non ci trovi nulla di interessante, se non sei appassionata di sigari o whisky....”
Cenwyn guardo l’uomo che non sembrava molto contento di trovarla in procinto di aprire quella che sembrava essere la porta del suo ufficio… improvvisamente le guance della giovane streghetta si colorirono di un acceso color ravanello Ma perché si doveva mettere sempre nei pasticci, tutta colpa della sua curiosità, ed ora che cosa le sarebbe successo?
Sarebbe stata portata davanti al Wizengamot? Arrestata prima anora di cominciare la scuola? Che avrebbe detto il vecchio zio Cernunnos? L’avrebbe mandata di nuovo a vivere tra i Babbani? Atterita da questi pensieri Cenwyn fissò il suo interlocutore cercando di trattenere le lacrime.
Voleva spiegargli che lei non era una ladra, che si era trattato di un malinteso poi fissandosi i lacci delle scarpe disse con un filo di voce
“Mi mi s-scusi io non volevo … non sono una ladra, v-volevo s-solo avere una bacchetta ...acquistandola naturalmente”
 
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.:Elessar:.
view post Posted on 25/10/2010, 16:35




Scusa il ritardo, ma ho avuto parecchio da fare in questo periodo.

Elessar la scrutò intensamente, valutandola dalla punta dei piedi alla punta dei capelli. Non aveva l'aria di essere una ladruncola da quattro soldi, una ladra seria non si sarebbe fatta beccare così facilmente...Probabilmente era solo una cliente che non aveva visto il cartello fuori dalla porta e......Lo sguardo di Godwin si era leggermente spostato su un piccolo scaffale in basso dietro al bancone, e lì c'era il cartello che doveva essere ancora appeso alla porta....una rapida mente locale con lo sguardo perso un po' nel vuoto, prima di riprendersi e rendersi conto di aver appena fatto la figura dell'idiota; anche perchè aveva davanti una ragazzina che avrà avuto all'incirca undici, dodici anni....Ma forse si poteva ancora salvare. Facendo finta di nulla poteva portare la conversazione sul piano professionale.

“Mi mi s-scusi io non volevo … non sono una ladra, v-volevo s-solo avere una bacchetta ...acquistandola naturalmente”


Ovvio che l'avrai acquistandola. Prendere una bacchetta e usarla così, senza l'aiuto di un esperto, rischi di far saltare in aria qualcosa o qualcuno anche con l'incantesimo più innocuo.
E così dicendo si avviò verso la ragazza, non tanto per andarla a recuperare, ma perchè doveva entrare in ufficio e lasciar giù il mantello, che stava sgocciolando allegramente sul pavimento creando una piscina al coperto, e poi perchè doveva chiuderci dentro il cane che contribuiva a gocciolare in giro, e per fare in modo che la ragazza non si sentisse troppo in ansia. Del resto le aveva appena finito di ringhiare, e ancora la stava guardando male.
Prego, aspettami ancora un attimo al bancone che chiudo dentro la mia "guardia del corpo" e lascio giù il mantello....Dai Forst, andiamo.
Disse, acchiappando la catena al collo del segugio e guidandolo nell'ulfficio. Un attimo dopo ritornò in postazione.
Allora, dimmi tutto. Solo la bacchetta o anche altro?
Chiese, ora più gentilmente, alla sua giovane cliente.
 
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view post Posted on 27/10/2010, 11:10
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SPOILER (click to view)
[capisco, non ti preoccupare anche io sono stata occupata ultimamente]

La giovane streghetta continuava a tenere lo sguardo abbassato poiché, mentre pensava a cosa sarebbe stato di lei, le si erano riempiti gli occhi di lacrime. Poi il mago parlò di nuovo e, questa volta, la sua voce non risuonava più arrabbiata e severa come poco prima:
"Ovvio che l'avrai acquistandola. Prendere una bacchetta e usarla così, senza l'aiuto di un esperto, rischi di far saltare in aria qualcosa o qualcuno anche con l'incantesimo più innocuo".
Cenwyn si sentì allora rimontare un po’ di coraggio. Si asciugò gli occhi e posò nuovamente lo sguardo sul mago che si stava avvicinando
"Prego, aspettami ancora un attimo al bancone che chiudo dentro la mia "guardia del corpo" e lascio giù il mantello....Dai Forst, andiamo"
così dicendo l’uomo prese l’enorme cagnone e scomparve dietro quella porticina che era stata la fonte di quel brutto equivoco… solo in quel momento Cenwyn si rese conto di essere ancora dalla parte sbagliata del bancone, così si affrettò a tornare dall’altra parte..
"Allora, dimmi tutto. Solo la bacchetta o anche altro?" le chiese sorridendo il commesso che, nel frattempo, era già riemerso dal suo ufficio.
Le guance della streghetta iniziarono ad abbandonare l’accesa sfumatura ravanello e lei rispose con voce ancora leggermente tremula per l'imbarazzo
"m-mi servirebbe anche l’occorrente per ripulire la bacchetta da ditate e residui di pozioni"
 
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.:Elessar:.
view post Posted on 27/10/2010, 15:54




Bene, allora bacchetta e Kit di Manutenzione....dammi un paio di minuti che ti porto tutti e due.
E così dicendo, si voltò per prendere il Kit. Di certo quello era il meno difficile da trovare. Non necessitava di analisi, osservazioni o altro. Era standard. Avvicinandosi allo scaffale appena dietro di lui, prese una valigetta in radica, molto elegante, con una scritta sottile argentata e in corsivo che diceva

"Kit di Manutenzione Olivander"

e la posò sul ripiano che divideva le due persone.

Ecco, questo è il Kit. Adesso vediamo per la bacchetta...ehm..sei destra o mancina?
Chiese gentilmente, mentre apriva la valigetta per controllare che ci fosse tutto e a posto. Solo alla fine le avrebbe spiegato cosa ci fosse dentro e le loro mansioni.
 
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view post Posted on 28/10/2010, 10:11
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"Ecco, questo è il Kit.." disse il commesso posando sul bancone davanti a lei una valiggetta elegante che, se non fosse stato per una sottile scritta argentata che ne indicava il contenuto, l'avrebbe di certo scambiata per quella in cui il vecchio prozio Cernunnos teneva la sua tanto amata pipa.
"..Adesso vediamo per la bacchetta.."
...finalmente avrebbe avuto la sua bacchetta Cenwyn non vedeva l'ora di possederne una, poi il mago le chiese: "...ehm..sei destra o mancina?"
"uhm.." rispose Cenwyn riflettendo un poco ..direi sia l'una che l'altra, dipende da cosa devo fare, certe cose mi riescono meglio con la mano destra e certe meglio con la sinistra, e altre ancora mi riescono bene con entrambe..."
 
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.:Elessar:.
view post Posted on 6/11/2010, 19:13




Mmmh...bene, allora proviamo con una bacchetta per destrorsi.
E così dicendo, l'uomo iniziò la sua ricerca in uno scaffale in vista alla sua sinistra. La mano, e lo sguardo che la seguiva, indugiavano su varie confezioni, fino a quando non gli parve di trovarne una che poteva sembrare adatta. Prese l'estremità della confezione con due dita e la sfilò delicatamente, lasciando in equilibrio le altre.
Ecco qui...vediamo un po' come ti sta questa.
Posò la scatolina sul bancone e l'aprì, mostrando la bacchetta alla ragazza.
Ebano Rosso delle Antille con un'anima di Corde di Cuore di Drago. Lunga nove pollici e mezzo. Molto elastica, e ottima per l'attacco.
Consegnò il legnetto alla ragazza e prese da sotto il ripiano di lavoro un mezzo-busto impagliato che posò sul luperficie lignea.
Agitala contro questo e vediamo che succede.
E così dicendo, Elessar si fece da parte. L'ultima volta si era quasi visto staccare un orecchio.
 
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view post Posted on 8/11/2010, 23:43
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Cenwyn aspettava con impazienza di avere tra le mani la sua prima bacchetta magica, non stava più nella pelle quando il mago, che da un po’ stava trafficando su uno scaffale alla sua sinistra, posò una scatolina sul bancone e ne mostrò il contenuto alla giovane streghetta
"Ebano Rosso delle Antille con un'anima di Corde di Cuore di Drago. Lunga nove pollici e mezzo. Molto elastica, e ottima per l'attacco" disse poi porgendole la bacchetta. Cenwyn la prese, contemplandola.
La bacchetta sembrava quasi vibrare tra le sue mani, come fosse dotata di una propria energia, ma forse era tutta un’impressione d'altronde era ancora leggermente agitata per la figuraccia fatta poco prima con il negoziante. Alzò lo sguardo con aria interrogativa, il mago era sparito e al suo posto vi era un brutto fantoccio con rametti di paglia che fuoriuscivano dall’imbottitura.
La voce del negoziante risuonò alle sue spalle "Agitala contro questo e vediamo che succede." Cenwyn guardò il mago farsi da parte con aria un poco preoccupata chissà per quale motivo? Boh! Poi la sreghetta tornò con i pensieri alla sua prova. Bene non sarebbe stato difficile d’altronde si trattava solo di agitare la bacchetta. No?
Bene fantoccio a noi due, disse tra se e se fissando l’unico occhio del brutto mezzobusto. Poi impugnando la bacchetta a mo di spada la agitò energicamente e gliela puntò contro.
Accadde tutto in un attimo. Un boato simile allo scoppio di un petardo e un grande polverone riempirono la stanzetta e Cenwyn, assieme ad una non indifferente quantità di scatoline, fu scaraventata atterra.
Tutto dentro la stanza sembrava sottosopra ad eccezione del mezzobusto che imperterrito la fissava dal suo unico occhio.
Tossendo per la polvere la giovane strega si rialzò barcollando.
"a-acipicchia che botta!"
Dal retrobottega si sentiva Forst, il cane del negoziante, abbaiare forte.
"ma…ma dov'è finito?" il mago che fino ad un secondo prima era dietro di lei era scomparso…

Edited by Cenwyn - 28/11/2010, 17:51
 
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view post Posted on 28/11/2010, 18:22
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la giovane strega fissava perplessa il misero bastoncino che ancora stringeva nella mano, chiedendosi come diamine avesse fatto a far scomparire il mago. Ma la ragione poi prese il sopravvento, una cosa del genere non poteva verificarsi, giusto?
era ancora assorta nei suoi pensieri quando...
 
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.:Elessar:.
view post Posted on 30/11/2010, 16:48




Continua da QUI




Elessar giunse con fatica in negozio, o in quello che ne restava. Entrò da quella che qualche minuto prima era la porta d'ingresso della bottega, e si trascinò barcollante dentro. La prima cosa che fece fu quella di levare immediatamente la bacchetta dalle mani della giovane e lasciarsi cadere sulla sedia, ancora illesa ma ricoperta di polvere e schegge di legno, nell'angolino dietro uno pseudo rimasuglio del bancone. Le condizioni del negozio...pessime. Godwin non credeva di aver mai visto il negozio conciato in quel modo, nemmeno nei momenti peggiori. E poisi stava chiedendo come mai, lui era volato fuori dal negozio, e lei era ancora lì e senza un graffio? Misteri della magia che nemmeno la scienza in possesso di Elessar sapevano dare una valida spiegazione a tutto questo. Poi, con la voce un po' sconvolta, si rivolse alla ragazza.

La prossima bacchetta te la do tra un pochino....prima mi devo riprendere un attimo.
E rimase lì a contemplare il disfacelo, prima di posare lo sguardo sulla bacchetta e farlo andare ogni tanto verso la Tassorosso. Una bacchetta potente con un' accoppiata sbagliatissima...
 
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view post Posted on 5/12/2010, 22:37
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… Cenwyn si stava veramente disperando quando, finalmente, il mago entrò nel negozio e immediatamente le sfilò la bacchetta dalle mani. La giovane fu sollevata di non averlo fatto scomparire, sicuramente, si disse, si doveva essere smaterializzato dal negozio non appena lei aveva agitato la bacchetta ma, osservandolo con più attenzione, si accorse che aveva la camicia ridotta a brandelli e anche che aveva un brutto livido violaceo su uno zigomo, chissà cosa gli sarà capitato? Si Chiese la giovane osservando il mago lasciarsi cadere distrutto sulla sedia impolverata.
Poi, una piccola pallina pelosa di un bel color lilla gli rotolò, squittendo acutamente, fuori da un pantalone. Cenwyn curiosa, seguì con lo sguardo il buffo animaletto dirigersi verso l’ingresso ormai distrutto, oltrepassarlo ed entrare, attraverso la vetrina rotta, nel serraglio di fronte.
Solo in quel momento la ragazza si rese conto della portata dell’esplosione, che evidentemente aveva sbalzato il mago dritto dritto nel vicino negozio. Immediatamente le si ghiacciò il sangue nelle vene.
Ora la ragazza era più sconvolta del mago, non gli era mai capitato di combinare un simile disastro.
Bianca come un cencio Cenwyn era rimasta senza parole.
 
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.:Elessar:.
view post Posted on 8/12/2010, 14:28




Altri squittii che Elessar classificava come l'eco di quelli sentiti pochi minuti prima nel negozio di fronte. Poi qualcosa gli rotolò fuori dal pantalone sinistro, e squittendo irata scappò fuori dal suo negozio. Lo sguardo piatto del negoziante diceva tutto senza parole. Se prima le trovava solo un addobbo o un regalo per bambini, ora provava un certo odio per le Puffole. Preso i suoi cinque minuti di pausa, l'uomo riprovò ad alzarsi, un po' dolorante. Rifece un giro di osservazione con la testa, come un pericospio, e si avviò dietro le rovine del suo amato bancone lucido, che ormai non era più nulla di tutto quello che fù. La scatola della bacchetta....Elessar ne trovò un pezzetto per terra, vicino a dove si era fermato. Almeno il bancone, però, doveva risistemarlo un minimo. Non poteva lavorare senza bancone. Poi, con la coda dell'occhio, vide i documenti della contabilità del negozio del giorno. Erano a brandelli. Con un paziente sospiro rassegnato, l'uomo iniziava già a prepararsi per per una nottata di lavoro. Ma vabbè...sicuramente, per sistemare il casino in negozio, però, avrebbe fatto chiamare il suo sguattero. Se la doveva guadagnare la paga quel biondiccio da strapazzo.
Allora...ehmmm..sì, il bancone.
Prese la bacchetta dalla manica, o quel che ne restava, della camicia, e la mosse un paio di volte. Il bancone ritornò integro, anche se con molti pezzi mancanti. Era stato un lavoro molto alla buona, una soluzione provvisoria, prima di far sgobbare il suo tutto-fare assunto qualche settimana fa.
Vediamo di trovarti un'altra bacchetta...possibilmente che non sia distruttiva come questa...
E gettò la bacchetta che aveva causato quel putiferio in un cassetto incastrato in malomodo nel piano di lavoro, prima di avviarsi dietro gli scaffali alle sue spalle, alla ricerca di una bacchetta. Possibilmente azzeccata, questa volta. Tornò dopo cinque minuti, con una nuova scatolina, e una nuova bacchetta dentro. Aprendola, mostrò il contenuto alla ragazza, iniziando ad elencare le solite caratteristiche.
Legno di Betulla, con Crine di Unicorno. Lunga dieci pollici. Flessibile e ottima per la Difesa, questa volta.
Porse la bacchetta alla giovane con una certa perplessità. L'ultima era stata una tragedia....Ora, sperava che andasse un po' meglio, se avesse sbagliato nuovamente bacchetta. Anche se il mago sperava più nell'aver indovinato. Godwin si spostò, andando a sedersi sulla sedia impolverata dove si era lasciato cadere prima.
Provavala su...vabbè...prova contro quel fermacarte.
Disse indicando un oggetto sferico di legno con una base piatta che stava dall'altra parte del negozio.
Su quello i danni dovrebbero essere limitati.
E così dicendo attese.
 
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view post Posted on 12/12/2010, 20:15
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La giovane strega era rimasta immobile e in silenzio, timorosa che qualsiasi suo gesto, compreso il proferir parola, potesse causare altri disastri.
Dopo quella che le parve un'eternità, anche se in realtà erano passati solo 5 minuti, il mago si rialzò ancora un po' barcollante e si avvicinò al bancone, o meglio a ciò che ne era rimasto, e levò in aria la sua bacchetta. Per un attimo Cenwyn credette che l'uomo volesse trasfigurarla in un innocuo vermicolo ma egli rivolse la sua bacchetta contro il bancone che in pochi istanti tornò integro richiamando a se pezzi e schegge da ogni angolo della polverosa stanza, persino dai capelli della tassorosso che nel frattempo osservava stupita, non le capitava spesso di veder compiere incantesimi.
Poi il mago le porse un'altra bacchetta elencandone le caretteristiche. Cenwyn non fece quasi caso a ciò che diceva il mago, preoccupata per lo più per gli effetti che un'altra bacchetta potesse avere nelle sue mani.
"...prova contro quel fermacarte.." disse ad un certo punto il mago interrompendo il filo dei suoi pensieri "..Su quello i danni dovrebbero essere limitati." cenwyn si girò verso lo strano oggetto in legno che le indicava il mago, chiuse gli occhi e sperando di non replicare il disastro di pochi minuti prima, scosse leggermente la bacchetta.
Questa volta però non accadde nulla. La ragazza provò quindi ad agitare più vigorosamnte la bacchetta ma, anche questa volta non accadde nulla.
Cenwyn si voltò e tornò a fissare il mago con aria perplessa.
"Forse...forse non funziona!?" aggiunse poi con voce incerta.
 
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29 replies since 13/9/2010, 16:42   654 views
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