| Altri squittii che Elessar classificava come l'eco di quelli sentiti pochi minuti prima nel negozio di fronte. Poi qualcosa gli rotolò fuori dal pantalone sinistro, e squittendo irata scappò fuori dal suo negozio. Lo sguardo piatto del negoziante diceva tutto senza parole. Se prima le trovava solo un addobbo o un regalo per bambini, ora provava un certo odio per le Puffole. Preso i suoi cinque minuti di pausa, l'uomo riprovò ad alzarsi, un po' dolorante. Rifece un giro di osservazione con la testa, come un pericospio, e si avviò dietro le rovine del suo amato bancone lucido, che ormai non era più nulla di tutto quello che fù. La scatola della bacchetta....Elessar ne trovò un pezzetto per terra, vicino a dove si era fermato. Almeno il bancone, però, doveva risistemarlo un minimo. Non poteva lavorare senza bancone. Poi, con la coda dell'occhio, vide i documenti della contabilità del negozio del giorno. Erano a brandelli. Con un paziente sospiro rassegnato, l'uomo iniziava già a prepararsi per per una nottata di lavoro. Ma vabbè...sicuramente, per sistemare il casino in negozio, però, avrebbe fatto chiamare il suo sguattero. Se la doveva guadagnare la paga quel biondiccio da strapazzo. Allora...ehmmm..sì, il bancone. Prese la bacchetta dalla manica, o quel che ne restava, della camicia, e la mosse un paio di volte. Il bancone ritornò integro, anche se con molti pezzi mancanti. Era stato un lavoro molto alla buona, una soluzione provvisoria, prima di far sgobbare il suo tutto-fare assunto qualche settimana fa. Vediamo di trovarti un'altra bacchetta...possibilmente che non sia distruttiva come questa... E gettò la bacchetta che aveva causato quel putiferio in un cassetto incastrato in malomodo nel piano di lavoro, prima di avviarsi dietro gli scaffali alle sue spalle, alla ricerca di una bacchetta. Possibilmente azzeccata, questa volta. Tornò dopo cinque minuti, con una nuova scatolina, e una nuova bacchetta dentro. Aprendola, mostrò il contenuto alla ragazza, iniziando ad elencare le solite caratteristiche. Legno di Betulla, con Crine di Unicorno. Lunga dieci pollici. Flessibile e ottima per la Difesa, questa volta. Porse la bacchetta alla giovane con una certa perplessità. L'ultima era stata una tragedia....Ora, sperava che andasse un po' meglio, se avesse sbagliato nuovamente bacchetta. Anche se il mago sperava più nell'aver indovinato. Godwin si spostò, andando a sedersi sulla sedia impolverata dove si era lasciato cadere prima. Provavala su...vabbè...prova contro quel fermacarte. Disse indicando un oggetto sferico di legno con una base piatta che stava dall'altra parte del negozio. Su quello i danni dovrebbero essere limitati. E così dicendo attese.
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