Posts written by Sesy Riddle

Salve, comunico che scriverò degli articoli per La Gazzetta del Profeta relativamente alle seguenti notizie del bollettino.

Salve, ho svolto qui l'AR relativa a questa notizia:

Una nuova iniziativa aveva iniziato a serpeggiare tra i locali di Hogsmeade: con l'alzarsi delle temperature nell'intero Regno Unito l'Ami aveva riscontrato il rischio di freddezza improvvisa nei rapporti interpersonali e per questo motivo aveva lanciato quell'iniziativa che prevedeva una scontistica su una selezione di prodotti del listino che, nel caso di Mielandia, riguardavano giusto i Rospi alla mente e il Cono Antartide. Sesy aveva accolto con benevolenza quest'idea e in più aveva anche deciso di affiggere nella vetrina uno striscione che recitava:

"LOCALE AMICO DELLA MAGIPSICHIATRIA"

Sesy come guaritrice aveva a che fare spesso e volentieri con la Magipsichiatria, quindi il suo negozio non poteva che dichiararsi amico di quella branca della medicina e di tutti coloro che ne facevano ricorso. Non sapeva se in futuro l'Ami potesse pensare a Mielandia per delle altre iniziative dedicate, ma in tal caso ne sarebbe stata più che lieta.

Finali disturbanti. Lo studente riuscì a chiarire il concetto senza lasciare dubbi e Sesy non sentì di volerne sapere di più in quel momento, anche se non poté fare a meno di chiedersi se quei finali non fossero altro che il riflesso di ciò che il Corvonero aveva vissuto di disturbante a Hogwarts, sulla propria pelle. Come professoressa si era chiesta più volte quali potessero essere le conseguenze di presenze oscure sulle vite degli studenti e quel particolare riguardante Desmond avrebbe potuto essere interpretato in tal senso come un segnale negativo. Il problema però era che non ci sarebbero state soluzioni semplici e forse bastava anche solo che certi traumi venissero espressi in un modo o nell'altro: alla fine si sarebbero esauriti, forse. Se c'era una cosa di cui Sesy si convinceva sempre di più era che ci fosse bisogno di star vicino costantemente agli studenti per ascoltarli in modo semplice e genuino; che si trattasse di venire a conoscenza dei loro passatempi o delle loro loro passioni più improbabili, sarebbe stato sempre il migliore dei modi per essere presente nel momento del bisogno.
Intanto Desmond colse come una parte dei suoi modi di trascorrere il tempo si avvicinasse troppo al lavoro, cosa per cui la professoressa si lasciò andare a un sorriso colpevole. Era curioso come da un richiamo fossero arrivati a parlare delle piante aromatiche presumibilmente passate a miglior vita a causa del pollice nero di Desmond e di quella che sembrava una passione in comune come la cucina.
"Escludendo i dolci, direi le tipiche zuppe calde invernali."
Gli rispose Sesy dopo giusto un momento di riflessione, visto che non sentiva di avere un solo piatto forte, ma più che altro una categoria con cui si sentiva più affine, pur senza avere particolari raccolte di ricette a portata di mano, di cui invece sembrava essere fornito lo studente che teneva da parte per il futuro una raccolta di ricette. Un po' riusciva a immaginarselo, in una versione extra scolastica, alle prese con ingredienti di tutti i tipi da mescolare per ottenere un piatto stravagante.
"Spero per lei che possa testare le sue ricette alla prima occasione utile allora: cucinare può dare molte soddisfazioni."
Gli disse anche per incoraggiare quel suo desiderio: avrebbe potuto nutrirlo facilmente in occasione delle vacanze di Natale, se fosse tornato a casa, per immaginare una delle opzioni più semplici e familiari, anche se sicuramente avrebbe potuto trovare delle alternative diverse e più a portata di mano cercandole con impegno. Sempre meglio quella prospettiva rispetto alla tentazione di dare una sbirciata alla Foresta Proibita poiché attratto inesorabilmente da quella come una calamita.
"Credo che sia normale sentire l'attrazione del rischio..."
Iniziò Sesy volgendo anche lei lo sguardo alla Foresta.
"Ma l'importante è saperla controllare."
Tornò a guardare lo studente, nella speranza che riuscisse davvero a evitare di accrescere l'interesse verso dei potenziali guai che sarebbero stati tali non solo per lui, ma anche per coloro che lo circondavano.
"E se proprio non ci riesce, per questa volta posso darle una mano io. Direi proprio che sia ora di tornare al castello e di lasciarci alle spalle questo posto."
Dunque con un movimento fluido del braccio destro gli indicò la strada verso la scuola, invitandolo dunque a percorrerla per tornare sulla retta via in sua compagnia. Anche Osiride, una volta capito che Sesy stava per tornare al castello, tornò a farsi vedere e anzi iniziò a correre a sua volta nella stessa direzione.

Era arrivato quel periodo dell'anno durante il quale Sesy si recava a Diagon Alley e in particolare al Ghirigoro per rinnovare il suo abbonamento. Si trattava ormai di un appuntamento ricorrente e irrinunciabile che vedeva come una sorta di appuntamento, durante il quale non mancava mai di compiere anche delle spese extra. Anche quel pomeriggio, infatti, la strega si era ripromessa di dare un'occhiata ai libri presenti sugli scaffali per arricchire un po' la sua personale libreria di casa.
"Buon pomeriggio!"
Salutò non appena mise piede in negozio, non sapendo ancora se si sarebbe trovata davanti la proprietaria o uno dei suoi assistenti. Comunque non si soffermò troppo su ciò, rivolgendo la sua attenzione immediatamente sui libri esposti e dando un'occhiata per farsi un'idea di ciò che avrebbe voluto prendere. C'era ancora qualche libro sui draghi che avrebbe potuto esserle utile, come anche qualcosa su materie diverse che avrebbe voluto approfondire. Dopo una riflessione di una decina di minuti buoni si decise e quindi si recò al bancone con le idee più chiare.
"Entro alcune settimane scadrà la mia Ghiricard, vorrei rinnovarla adesso e lo stesso vale per l'abbonamento alla rivista Againstology. Inoltre vorrei acquistare anche dei libri, ovvero Allevare draghi per lavoro e per hobby di Bonny Rogers, ma è solo per curiosità, non intendo iniziare ad allevare Draghi".
Le sembrò giusto specificare quel dettaglio, dato che non si poteva mai sapere cosa immaginasse la gente sentendo una richiesta per un libro del genere. Sesy aveva semplicemente adottato un Drago tramite l'iniziativa del Serraglio Stregato e quindi era da un po' di tempo che stava cercando di migliorare la sua conoscenza in merito.
"Prenderei anche l'ultimo numero di Dragonews."
Aveva già preso un numero di questa rivista alcuni mesi prima e le era piaciuta, dunque perché non riprovare con un nuovo numero? Magari l'abbonamento sarebbe stato troppo, ma un'uscita ogni tanto sarebbe servita per sfamare a sufficienza la sua curiosità.
"Infine, Il potere dei Dissennatori: la vera storia di Azkaban di Annabelle Otis, questo è l'ultimo per oggi."
Questo volume era più che altro una sfida per se stessa. Se fosse riuscita a leggerlo senza avere gli incubi durante la notte (o il giorno) allora avrebbe potuto di aver fatto davvero dei grandi passi in avanti. In caso contrario... avrebbe capito di avere bisogno di più tempo. In ogni caso, anche la sola volontà di acquistarlo la faceva sentire un po' più coraggiosa di quanto non lo fosse stata in passato.

Agosto

Nome cliente: Jessica Levante
Spesa: 4 Galeoni e 5 Falci x
Prodotti: due Cioccoli Giganti, una confezione di Gocce in Agrodolce, un Cauldron Cakes, un lecca-lecca al gusto di sangue.

L'aria che si respirava da Mielandia era rilassante: nessuno si accalcava con foga vicino al bancone e chi girava incuriosito per gli scaffali lo faceva in tranquillità e apparentemente senza ansia. In molti si erano ormai lasciati andare tra le braccia dell'estate, che in molti casi portava con sé meno pensieri e preoccupazioni, soprattutto se non eri uno studente intento a dover studiare per gli esami. Nonostante questi ultimi impegni scolastici, anche Sesy si sentiva mentalmente più libera: il lavoro di una professoressa non si fermava neanche in questo caso, però era leggermente inferiore a quello che le toccava durante l'intero anno scolastico.
Con questa predisposizione mentale trascorreva il suo tempo anche nel suo adorato negozio, dove non mancava di servire da dietro il bancone tutti coloro che orbitavano attorno alla scuola durante quel periodo.
"Buongiorno!"
Ricambiò Sesy. Questa volta si trattava della studentessa Jessica Levante, che sembrò arrivare con le idee già chiare, ma non disdegnò di dare uno sguardo al listino.
"Molto bene"
Annuì, per poi prendere dai vari scaffali tutti i dolci che erano stati richiesti: i Cioccoli Giganti dei due gusti, le Gocce in agrodolce, il Cauldron Cake e il Lecca-lecca al sangue. Davvero un bel bottino, che la negoziante ripose con attenzione dentro una busta di carta colorata che portava su di sé il logo del negozio e profumava anche di zucchero.
"Ecco a lei. Il totale è di 4 Galeoni e 5 Falci!"
Sorrise cordialmente e poi porse il tutto alla studentessa.

Sarà possibile iscriversi e/o aggiungere bonus alla propria iscrizione ancora fino alle ore 23.00 di oggi 3 Agosto.

Poco prima che andasse via da lì, mentre stava ancora pensando alla domanda che Evey le aveva posto, Sesy fu avvicinata da Agnes Lefevre che era venuta a riportarle la sua cara Firebolt. Sorrise prima alla capitana e poi, sì, anche alla scopa, a cui avrebbe dovuto dedicare qualche minuto di coccole per pulirla dopo quella giornataccia, prima di subire qualche rimprovero da parte del personale del Ministero in occasione del successivo controllo di routine.
"Grazie per avermela riportata."
Disse semplicemente e annuì anche lei, seppur la domanda fosse rivolta a Evey, quando chiese se fosse tutto ok.
"Grazie a te per avermi invitata a giocare oggi. Speravo di poter essere più utile di così, ma la giornata è andata come è andata... in ogni caso è stato bello tornare a giocare con tutti voi. Non lo dimenticherò facilmente."
Le sorrise sinceramente, perché credeva davvero in ciò che aveva detto. Si era ricordata tutti i sacrifici che negli anni aveva fatto per il Quidditch e di quanto fosse stata difficile la decisione di lasciare la squadra; non se n'era pentita, però inevitabilmente quelle emozioni le mancavano tantissimo e difficilmente sarebbe riuscita a sostituirle con altro, senza parlare poi dello spirito della squadra. Le strinse la mano, cercando di comunicarle tutta la sua gratitudine e anche la forza di cui ogni capitana aveva bisogno. Avrebbero dovuto rimboccarsi le maniche per sperare di vincere il campionato successivo, ma con voglia ed entusiasmo avrebbero potuto ricominciare senza troppe difficoltà.

Anche quel giorno Sesy si trovava da Mielandia e, come sempre in quel periodo, stava approntando il tutto affinché l'atmosfera fosse quanto più estiva possibile. Nell'aria si sentivano profumi di agrumi e di acqua di mare, con il solito sottofondo di dolcezza che non poteva proprio mancare in un negozio di dolciumi. L'affluenza della clientela, in quel periodo, era nella media della stagione e la proprietaria fu molto felice di vedere entrare Tom Hamilton. Non si trattava di un cliente abituale di Mielandia, anzi ricordava solo di averlo visto partecipare alla precedente edizione del gioco estivo sugli esami, notando come si fosse riproposto come partecipante anche durante quella nuova. A parte questi eventi, però, era raro vederlo da quelle parti, motivo per cui Sesy non era riuscita a farsi un'idea dei suoi gusti in fatto di dolci.
"Buon pomeriggio Tom! È un piacere vederti qui."
Lo salutò in modo informale e con naturalezza. Non lo conosceva bene, ma dopo un breve periodo di collaborazione in redazione sperava di non offenderlo se almeno lì, nel paradiso dei dolci, abbandonava le formalità per qualche secondo.
"Perfetto, ti prendo tutto."
Le ordinazioni erano state veloci e dirette, se non altro le idee del Custode erano molto chiare. Sesy fece velocemente il giro del negozio e poi tornò al bancone con i prodotti richiesti. Li mise dentro a una busta di carta con il logo del negozio e poi li porse al mago.
"Ecco a te. Il totale è di 3 Galeoni e 16 Falci."
Le monete arrivarono subito e dunque Sesy si premurò di riporle nella cassa.
"Grazie e in bocca al lupo per la tua squadra al Gufa i G.U.F.O.!"
La competizione sarebbe stata all'ultimo sangue, ma il divertimento era assicurato.

//Figurina della cioccorana:
19- Fulbert il Fifone

Per Sesy era veramente gratificante vedere Caledon lì, intento a mangiare la sua torta con grande piacere. Se c'era una cosa che lei amava era condividere momenti come quello con le persone a cui voleva bene e Cal si trovava proprio ai vertici di tale immaginaria classifica. Avrebbe potuto finire tutti i biscotti e la crostata e lei sarebbe stata pronta a tirarne fuori degli altri solo per vederlo felice.
"Sì Nives Ivanov è una brava pupilla."
Rispose Sesy semplicemente, afferrando poi un biscotto al cioccolato, mentre si chiedeva come mai, dopo aver visto la rivista sul divano a Cal fosse venuta in mente proprio quella domanda nonostante tutte le altre che avrebbe potuto porle sull'argomento Difesa Contro le Arti Oscure. Però la risposta arrivò nell'immediato, visto che il suo figlioccio si era subito proposto come eventuale Pupillo della sua materia.
"Oh ne sono certa! E sono anche sicura che presto arriverà il tuo momento: considerati tutti i tuoi bei voti mi stupirebbe se gli altri professori non si accapigliassero per averti anche loro come Pupillo!"
Di solito quando c'era uno studente in gamba come Caledon non si perdeva molto tempo: c'era sempre qualche collega che lo proponeva come Pupillo per la propria materia, si trattava di situazioni troppo ghiotte che non si potevano affatto far sfuggire.
Intanto il ragazzo aveva scartato il regalo e sembrava anche averlo apprezzato, nonostante il ringraziamento che a Sesy sembrò timido e fugace. Invece la reazione al solo nominare un Drago fu molto diversa. La strega sorrise osservando quella reazione incredula, con tanto di dimostrazione d'amore nei confronti della Difesa Contro le Arti Oscure, nel caso in cui la presenza della creatura fosse legata alla sua materia.
"Che io sappia nessuno al momento ha in programma di portare un Drago al castello, però tempo fa io ne ho adottato uno grazie al Serraglio Stregato e nelle prossime settimane andrò a trovarlo. Volevo chiederti se ti facesse piacere venire con me, ovviamente dietro il permesso dei tuoi genitori. L'allevamento si trova a Timisoara, in Romania."
Da madrina credeva che quella avrebbe potuto essere una bellissima esperienza per Caledon e, a giudicare dalla sua reazione alla possibilità di poter vedere un Drago a Hogwarts, probabilmente sarebbe stato ancora più entusiasta al pensiero di andare fino in Romania per vederne uno. Certo, bisognava vedere se i suoi fossero o meno d'accordo, ma poteva essere fattibile.
"Allora, che ne dici?"
Ovviamente in cuor suo sperava che Caledon accettasse, così da poter programmare una vera e propria gita fuori porta che sarebbe stata una piccola, grande avventura!
"Si chiama Nut ed è un Lungocorno Rumeno."
Aggiunse giusto per condire quell'invito con qualche dettaglio ancora più interessante, visto che quella specie di Drago era sicuramente una delle più appariscenti, almeno secondo colei che lo aveva adottato. In ogni caso, era pur sempre un Drago, e neanche Sesy aveva avuto tante occasioni per vederne uno dal vivo, nonché per andare a visitare proprio questo, tant'è che sarebbe stata la prima visita anche per lei.

Sesy, mentre ascoltava le parole del giornalista, rifletteva su come fosse rassicurante sentirgliele pronunciare con tale entusiasmo. Aveva richiesto quell'incontro proprio per quel motivo, anche se Berg non lo sapeva, e man mano che parlavano sembrava che la Capo-Redattrice potesse stare tranquilla relativamente alle buone intenzioni di uno degli ultimi arrivati in redazione. Era consapevole del fatto che avrebbe potuto incappare in errori lungo il percorso, ma sembrava anche convinto di poterli superare grazie alla sua volontà, prendendoli come un vero e proprio percorso di crescita. Sesy annuì, sorseggiò dell'altro tè e poi sorrise mentre gli sentì nominare i bassifondi, citando Notturne Alley e le persone che vi vorticavano attorno.
"Questo è un tema che interessa molto anche me. Chissà, prima o poi potremmo pensare a un reportage che ne parli; sicuramente attirerebbe molta curiosità, come tutto ciò che solitamente non è ben visto dai più, ma che potrebbe anche essere rivalorizzato."
Per lungo tempo Sesy era stata affascinata da quelle tematiche, tanto che quando era ancora una nuova leva della Gazzetta si era segretamente detta che uno dei suoi obiettivi da giornalista spericolata e avventuriera sarebbe stato quello di intervistare un mangiamorte. Ai tempi si era anche divertita a immaginare fantasiosamente come sarebbe stato, pensando anche che qualcuno avrebbe potuto persino complimentarsi con lei per quella coraggiosa impresa... sogni da adolescente! Ora si sarebbe tenuta ben lontana da questo questo genere di incontri ravvicinati del terzo tipo, ma ciò non significava non poter indagare un po' su certi luoghi che solitamente erano associati al "non raccomandabile", al fine di farli conoscere e magari svecchiarne la fama.
"È proprio il genere di sfide a cui dovremmo puntare tutti."
Confermò Sesy, riflettendo su come delle nuove idee potevano venir fuori in modo così tranquillo, a volte, con una chiacchierata e senza bisogno di spremersi chissà quanto le meningi. Era il potere del confronto, della condivisione e della contaminazione. Era il modo giusto per crescere tutti insieme, poco per volta, come diceva Berg. Fece spallucce quando venne ringraziata, non credeva di aver fatto qualcosa di eclatante. E si convinse sempre di più di come Erick fosse in linea con i principi della Gazzetta man mano che continuava a parlare di dedizione, impegno e di segni tangibili da lasciare: tutta quella motivazione era rinvigorente e la strega sicuramente se ne sarebbe ricordata in futuro, perché esistevano sempre dei momenti di sconforto durante i quali bisognava ricordarsi di tutto ciò che di positivo c'era nello svolgimento di un dato lavoro, ovvero la meta finale, lo scopo da raggiungere.
"Ammetto di averti chiamata qui proprio per farmi un'idea di quali fossero la tua consapevolezza e in generale i tuoi propositi nei confronti di questo lavoro. Non perché dubitassi di te nello specifico, consideralo più... un'indagine a campione. Non temere, non era una sorta di controllo formale. E anche se lo fosse stato lo avresti superato in pieno."
Alla fine si decise a svelare il motivo di quella chiacchierata, per una questione di onestà e trasparenza. Sesy non avrebbe mai voluto che il giornalista si perdesse più di tanto a riflettere sulle motivazioni che potevano essersi trovate dietro quel colloquio, dunque per evitare inutili distrazioni era giusto che fosse lei stessa a tranquillizzarlo. Solo a questo puntò sentì di poter rispondere con massima tranquillità alla successiva domanda. Alzò il sopracciglio destro con un sorriso sghembo.
"Casualità? Credo che sia molto difficile diventare Capo-Redattrice di un giornale a tiratura nazionale per casualità."
Ci scherzò su, ma poi tornò seria immaginando cosa avesse voluto dire Erick con quella domanda.
"Quando sono entrata in questa redazione per la prima volta ero molto giovane, non avevo conseguito neanche i G.U.F.O.! Però ci vedevo una buona opportunità di carriera e il fatto - o la casualità - che la mia professoressa preferita, che insegnava proprio Difesa Contro le Arti Oscure, fosse la Capo-Redattrice dei tempi, mi diede la spinta giusta per provarci."
Sesy fece una pausa ripensando a quei tempi con un po' di nostalgia, dato che era passato molto tempo da allora.
"Ero troppo giovane per capire cosa volesse dire seriamente fare la giornalista, ma questa consapevolezza è cresciuta pian piano dentro di me. Fin quando non ho deciso di provare a diventare Capo-Redattrice, con un'ottica decisamente ben diversa rispetto al passato. Non me ne sono mai pentita."
Dunque no, non esistevano casualità per lei in quell'ambito e in generale in nessuno che riguardasse i lavori che svolgeva con assiduità. Si era trattato sempre di sue specifiche scelte e lei non era mai stata una tipa che sceglieva qualcosa solo per il gusto di provarlo.

Sesy sentì entusiasmo da parte dello studente quando questo cominciò a parlarle di una delle sue passioni, i libri. Tipico. Si disse in mente, riconoscendosi in quell'aspetto, dato che anche la libreria personale della professoressa vedeva spesso dei nuovi volumi prendere posto. Però fu particolarmente colpita quando Desmond rivelò anche di scrivere qualcosa.
"Si tratta di storie horror? Drammatiche? Cosa intende per degno lieto fine?"
Adesso sì che era davvero curiosa. Così su due piedi le sarebbe piaciuto leggere una di quelle storie, anche se non avrebbe saputo interpretare bene cosa intendesse Desmond per "degno lieti fine". C'erano finali più o meno degni di altri? E degni rispetto a che cosa? Si trattava di un commento intrinsecamente legato alle storie e alla loro evoluzione oppure lo studente confrontava le sue storie con altre? Comunque tutta quella creatività era ammirevole, tanto più se unita alle doti che avrebbe potuto sviluppare grazie a Scribbulus. Sesy annuì con piacere, sentendo che anche la signorina Reynolds fosse "una grande artista", stando alle parole del ragazzo. Che dire, non aveva mai approfondito quell'aspetto dei suoi studenti, ma era bastata una domanda per far emergere tante informazioni che non potevano che renderla contenta e anche un po' fiera. Questo glielo si leggeva in faccia.
Sorrise un po' divertita dalla riflessione relativa alla difficoltà di immaginare una vita separata dal lavoro per i docenti.
"In certi casi la sua immaginazione va nella giusta direzione, in quanto le lezioni e i compiti assorbono un bel po' di tempo, ma per fortuna se ci si impegna si può trovare qualche attimo di pace che personalmente impiego... con della ricerca accademica soprattutto."
Era un po' triste? Pensandoci, in quell'ultimo periodo si era dedicata raramente ai suoi hobby. Erano occupazioni adatte a chi fosse in grado di vivere tranquillo e in serenità, cosa che ancora non le veniva così semplice.
"Mi piace il giardinaggio, però. Ora che ci penso il mio giardino richiede delle attenzioni. Ecco come potrei trascorrere il mio tempo la prossima volta che tornerò a casa."
C'erano sicuramente degli altri hobby, ma non le venivano in mente. Oppure era diventata una persona così triste da non averne neanche uno? No, no. La verità era che le venivano in mente certi suoi lavori, come quello da Mielandia, che la facevano stare bene e sentire in pace come se in realtà si trattasse solo di un passatempo.
"E mi piace anche cucinare, sì."
A quel punto non poteva evitare di dirlo. Ricordava come, tanti anni prima, le piacesse invitare amici (ed ex) a casa per delle cenette in cui si sbizzarriva a preparare dei manicaretti. Poi molti si erano allontanati e alla fine aveva finito per preparare dolci solo per i suoi clienti di Mielandia. Meglio di niente. Meglio di essere totalmente divorata da quell'oscurità che aveva appena nominato il signor Tarabay mentre immaginava quali potessero essere le motivazioni dietro quella sua considerazione relativa alla foresta. Restò interdetta per un attimo, perché non immaginava proprio quella scelta di parole o quella facilità di esposizione, visto l'argomento, ma dopo pochi secondi realizzò di non sentirsi particolarmente sconvolta. Quel tema era di dominio pubblico, non c'era niente di cui sconvolgersi.
"La sua curiosità è comprensibile e comunque quel che ha detto è vero, quel tipo di oscurità è effettivamente dura da sopportare. Ma non credo che la Foresta possa raggiungere quei livelli, dunque, semplicemente non mi interessa rischiare di cacciarmi nei guai."
Sentiva di averne passate fin troppe e non voleva correre il pericolo di vivere sulla sua pelle altre disavventure. Tra Azkaban e Negromanti il suo desiderio di vivere situazioni al limite dell'umanamente sopportabile era stato completamente esaurito.

I corsisti ripresero con il secondo giro di soccorsi e la guaritrice osservò con attenzione il loro operato, nella speranza che questa volta anche chi prima avesse agito in modo migliorabile, raggiungesse un livello più alto di efficacia a seguito delle precedenti delucidazioni. Osservando Erick Berg, Sesy poté dirsi soddisfatta visto che il mago non sbagliò nulla bendando stretta la ferita alla coscia così da fermare l'emorragia e usando poi l'Epismendo sul taglio al petto.
"Molto bene signor Berg."
Commentò la strega annuendo, per poi passare al tavolo accanto dove si trovava Lara Wilson, alle prese con un pollice rotto e una ferita alla fronte che trattò entrambi con un Epismendo, correttamente.
"Ben fatto signorina Wilson." Il manichino, se fosse stato vivo, avrebbe sicuramente ringraziato non sentendo più dolore al polso e vedendo scomparire quella cicatrice dalla sua fronte.
Infine fu la volta di Markus Macallan che doveva vedersela con un naso rotto e una frattura al braccio con tanto di ematoma: lo studente agì nel modo corretto sistemando il naso con l'Epismendo e steccando il braccio.
"Benissimo signor Macallan!" Sorrise a quest'ultimo, facendo poi scorrere lo sguardo su tutti e tre, raggiungendo con gli occhi prima Berg e poi Wilson. Erano stati dei bravi "apprendisti medimaghi" e chissà se un giorno non si sarebbero trovati a lavorare seriamente per il San Mungo!
"Posso dire che abbiamo finito per oggi e che siete riusciti ad apprendere bene le basi del Primo Soccorso e alcuni svariati usi degli incantesimi che abbiamo trattato oggi. Confido nel fatto che, grazie alla pratica fatta, per quanto possa sembrare poca, sarete preparati in futuro ad affrontare dei casi simili. Grazie per l'attenzione e vi auguro una buona prosecuzione del corso con la lezione che vi attenderà nei prossimi giorni."
Detto ciò riportò i manichini alla loro postazione originaria e poi accompagnò i corsisti verso l'accettazione dell'ospedale.