Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Posts written by Vivian Deòir

view post Posted: 27/2/2024, 21:50 Like We Used To Do - Il Paiolo Magico
Lo sguardo di fuoco che le lanciò Morgana mentre si avvicinava all’ingresso rese già un senso a quel pranzo. Se mettere a disagio la Celebrian fosse stato uno sport, Vivian era certa che ne avrebbe vinto la medaglia d’oro. Il sorrisetto divertito a troneggiarle sul volto affilato, la scozzese avrebbe allargato le labbra e le braccia alla vista degli animali che accompagnavano la compatriota. Per quanto non fosse proprio una fan di Dalì vista la sua aura inquientante, era contenta che fosse venuto anche l’enorme gatto con il nome in gaelico. Tutto quell’entuasismo, però, si smorzò nell’esatto momento in cui si ritrovò con il dito medio di Morgana stampato sulla fronte. Molto matura. Le braccia tornarono a chiudersi e la mano destra scacciò il dito accusatore dalla propria faccia.
«Smettila, sei solo invidiosa della mia giovane età» - avrebbe sentenziato.
Era già la seconda di una lunga serie di frecciatine sulla propria permanenza a Scuola, ne era certa. Con un sospiro, avrebbe ingoiato il commento, consapevole di quanto in fondo la Professoressa avesse ragione: doveva darsi una svegliata. Ma non oggi.
Entrando nel locale, Vivian avrebbe riso del commento sul redento Professore di Occlumanzia.
«Io aspetto solo che organizzi una delle sue Cene con Delitto. Ti ricordi di quando ti ha fatto fare la bipolare? Ci aveva proprio azzeccato, eh?» - il gomito a puntellarsi nel fianco della rossa.
Non era mai stata una persona fisica, ma la trascorsa lontananza concreta e non dell'amica la stava rendendo tale. L'avrebbe seguita al tavolo scelto, per lei non vi era alcuna preferenza d'altronde. Non veniva spesso al Paiolo, in effetti, forse perché un po' troppo adulto rispetto al ben più abbordabile Tre Manici. Di nuovo con la sindrome di Peter Pan, insomma. Sforzandosi di non sentirsi un pesce fuor d'acqua e di recuperare il proprio contegno, la scozzese avrebbe lasciato vagare lo sguardo sugli altri clienti, sperando di non scorgervi solo persone così grandi e, se anche fosse stato, di sfoderare un sorriso tagliente e farsi largo verso la propria sedia. Un respiro profondo e si sarebbe trovata al tavolo con Morgana, doveva concentrarsi solo su quello.
«Buono! Mi sa che lo prendo anche io. Chi lavora qui, Pike?» - avrebbe chiesto, sovrapensiero.
Fu solo quando Morgana riaprì bocca per porgerle quella domanda sconsolata che Vivian si sciolse per davvero. Una risata fragorosa avrebbe echeggiato per il Paiolo Magico, a rendere finalmente testimonianza del suo lato più esuberante e piccolo.
«Dritta al punto, come sempre. Be' visto che ci tieni tanto: come stai, Morgana? Ucciso qualcuno di recente?»
Un ghigno divertito dipinto sul viso, avrebbe dato il via alle danze.
view post Posted: 19/2/2024, 22:25 Frosty Slytherin - Campo di Quidditch
Lieta dei numerosi goal segnati, Vivian avrebbe ascoltato le ulteriori direttive della Celebrian. Intanto, si sarebbe sistemata meglio la calda fascia nera attorno alla testa, sperando di non congelare prima della fine dell’allenamento.
Appena udita la parola magica – contesa – la scozzese sarebbe scattata a centrocampo, pronta a pendere dalle labbra della spara-Pluffe. Si sarebbe dunque precipitata in avanti non appena la scarlatta fosse entrata in gioca, pronta a tendere il braccio destro ed acciuffarla per una delle insenature prima di infilarsela tra il gomito ed il costato. Se avesse vinto la contesa, avrebbe dato il via all’azione, cercando di schivare gli attacchi nemici – così come i possibili Bolidi – tramite finte a destra e a sinistra e rapidissimi cambi di direzione. Si sarebbe scambiata occhiate e cenni con Lara, per coordinarsi nei passaggi senza lasciarli intercettare. Avrebbe cercato di essere precisa e pulita nel passarle la Pluffa, ma non troppo prevedibile. Se i tre passaggi fossero riusciti, Vivian avrebbe eventualmente tentato il tiro, sperando di superare la difesa di Ilay.
Se la palla fosse stata intercettata, così come se avesse perso la contesa, la scozzese avrebbe provato a recuperarla con qualche spallata e qualche sguardo complice con Lara, ma si sarebbe tenuta pronta a correre ai ripari – ovvero agli anelli – nel caso ce ne fosse stato bisogno. Nel caso di tiri avversari, la mora avrebbe cercato di difendere le porte con ogni parte del proprio corpo.
La coda dell'occhio di Vivian sarebbe sempre stata preoccupata dei Bolidi e pronta ad ordinare al resto del corpo di schivarli.
view post Posted: 14/2/2024, 21:22 Frosty Slytherin - Campo di Quidditch
Con il freddo che si faceva sempre più pungente, Vivian avrebbe ascoltate le successive direttive di Morgana, scoprendo che si sarebbe nuovamente allenata nel ruolo di Cacciatore. La contesa a tre sembrava interessante.
Sperando di aver compreso nel modo corretto le indicazioni della Capitana, Vivian si sarebbe preparata alla prima contesa, raggiugendo in volo gli anelli nord. Con i Battitori che svolazzavano poco distanti, avrebbe cercato di stare sempre sull’attenti e di buttare l’occhio sulle loro azioni di tanto in tanto, giusto per evitare di essere travolta da un Bolide scappato di mano a qualcuno. Non appena avesse sentito la spara Pluffe entrare in azione, la scozzese sarebbe schizzata in avanti a tutta velocità, abbassandosi sul gelido manico di scopa e, se fosse stato necessario, spintonando Ilay e Lara senza alcun problema. Se fosse riuscita ad allungare il braccio al momento giusto e a fare propria la scarlatta, avrebbe cercato lo sguardo dei compagni per organizzarsi a cenni in una Testa di Falco che l’avrebbe vista in punta. Quando fossero stati perfettamente in formazione, Vivian avrebbe quindi dato il via alla serie di passaggi, lanciando la Pluffa alla persona alla propria sinistra, visto che avrebbero seguito il senso antiorario. Se non avesse vinto la contesa, la mora avrebbe comunque partecipato alla creazione della Testa di Falco e ai successivi passaggi, ma non se ne sarebbe trovata al centro.
Giunti a metà Campo, se Vivian avesse avuto la scarlatta tra le mani avrebbe accelerato con un colpo di reni e avrebbe cercato di puntare gli anelli, schivando e spintonando chi si fosse messo in mezzo per sottrarle ciò che era suo. Giunta a poca distanza dalle Porte, se tutto fosse andato bene avrebbe tentato il tiro puntando all’anello di sinistra e precedendolo da una finta a destra per confondere Ilay e Lara in difesa. Se uno dei due fosse invece riuscito a sottrarle la Pluffa, Vivian avrebbe tentato di coordinarsi con l’altro compagno per tentare una parata a due, sicuramente non facile. Avrebbe a gesti spiegato all’altra persona di dividersi gli anelli e difendere ognuno il proprio anello e mezzo.
Se la Deòir non avesse avuto la scarlatta, avrebbe cercato di prendersela tramite qualsiasi tipo di furto, finta e spintone possibile e se non fossero bastati avrebbe vestito i suoi panni da Portiere per difendere gli anelli al meglio.
view post Posted: 11/2/2024, 21:21 Vivian Deoìr - Infermeria
Di nuovo in Infermeria, tanto per cambiare. Vivian aveva sorriso sconsolata alla Professoressa Fedoryen e l'aveva seguita dietro alla barella levitante della Acy. Una volta giunte a destinazione, aveva accennato un saluto con la mano alla concasata, sperando che Desmond la rimettesse in sesto. Ormai l'Infermeria non la spaventava più e, nonostante il dolore pulsante alla spalla, era tranquilla. Avrebbe quindi continuato a seguire la Professoressa e si sarebbe seduta sul lettino indicatole. Come da prassi, avrebbe lasciato piena libertà di movimento alla curante, cercando di non muoversi per facilitarle il lavoro. Avrebbe quindi ascoltato il verdetto e sorriso di rimando.
«Questa volta niente micro-fratture, almeno. Potrebbe prendermi a lavorare al San Mungo da quanto la so lunga ormai» - avrebbe scherzato, per smorzare un po' la formalità del momento.
Avrebbe quindi alzato il braccio della spalla ferita e lo avrebbe portato in avanti, aprendo e chiudendo la mano a pugno. Il dolore era già diminuito grazie alla Pasta per Ematomi, lasciando spazio ad un fastidio meno ingombrante. Per esperienza ormai sapeva che sarebbe passato presto anche quello.
view post Posted: 11/2/2024, 21:06 Don't Eat the Yellow Snow - High Street
Jared, a suo dire, stava aiutando il prossimo. No, a Vivian Deòir quest’espressione non diceva proprio niente.
«Non capisco, hai un debole per quella vecchietta? Altrimenti non me lo spiego…» - avrebbe sentenziato.
Forse al concasato piacevano le donne più grandi, era lecito. In ogni caso la scozzese avrebbe sorriso divertita al suo tentativo di proteggere il visetto dalla pala che gli aveva puntato contro. Era evidente che ci tenesse al proprio bel faccino, o più probabilmente alla propria vita. Nonostante la ragazza avesse appena attentato alla sua incolumità, Jared non solo non le imprecò contro ma, anzi, le prese le mani congelate e le ficcò i suoi guanti addosso. Doveva aver notato che la scozzese non fosse proprio attrezzatissima per spalare la neve, quel giorno – come nessun giorno della sua vita, d’altronde. Fu una sensazione strana. Senza un vero motivo, le guance di Vivian si tinsero leggermente di rosso, come per un blush mal applicato. Con la sua psiche instabile, quel gesto così spontaneo e premuroso la commosse, la colpì. Nessuno che non volesse strapparle un bacio o toccarle il sedere era mai stato gentile con lei, a parte le pochissime amiche che aveva avuto. La gentilezza senza secondi fini era un concetto che la lasciava a bocca aperta, come una bambina. Niente di tutto questo, però, sarebbe stato visibile sul suo viso, se non il lieve rossore. Vivian, infatti, avrebbe cercato di recuperare il più velocemente possibile la solita aria civettuola e nascondere sotto cumuli di neve le proprie emozioni.
«Ma che bello, così posso spalare! Non vedevo l’ora. Grazie…» - l’ultima parola sarebbe suonata meno ironica.
Non avrebbe saputo spiegarne il motivo, ma avrebbe preso la pala assegnatale e, in silenzio, avrebbe iniziato a raccogliervi la neve fresca, buttandola poi ai lati della strada, per aiutare il concasato a liberare il passaggio. Era successo tutto molto velocemente ed ora Vivian si stava lasciando distrarre dalla sudata e dalla fatica di quel lavoro fisico per non pensare al perché mai si stava lasciando trascinare in tale attività. Le piaceva starsene zitta e sentire il rumore ovattato della neve che veniva spostata, la rilassava in qualche modo. Nonostante non avesse alcuna confidenza particolare con Jared, la sua silenziosa presenza la rassicurava. I suoi guanti le stavano veramente grandi e rendevano i movimenti più complicati, ma la scaldavano abbastanza da non volerli togliere. E poi magari ci sarebbe rimasto male. E a lei cosa importava se ci rimaneva male?. Si sarebbe fermata un minuto a riprendere fiato e avrebbe colto il Serpeverde in una posa da anziano, appoggiato alla pala come se fosse un bastone.
«Immagino che sia quella la mossa conquista-vecchiette» - avrebbe detto, non trattenendo una risata.
Senza pensarci, si sarebbe quindi piegata a raccogliere una manciata di neve fresca e, una volta compattata in una palla grazie ai guanti, l’avrebbe lanciata al concasato con tutta la forza che le restava nelle braccia, puntando al petto.
«La pausa è finita, dai che lo sai che ci tengo ad aiutare il prossimo!» - avrebbe urlato, sperando di essere sentita da più persone possibile.
Si sarebbe quindi rimessa al lavoro come se tutto ciò che stavano facendo fosse stata una sua idea.
view post Posted: 9/2/2024, 23:25 Frosty Slytherin - Campo di Quidditch
La neve non voleva proprio dare pace agli allenamenti di Serpeverde. Con un broncio evidente, Vivian si era presentata al Campo con qualche secondo di ritardo e bardata come più aveva potuto. Sotto alla divisa verde-argento, infatti, indossava una maglia termica a maniche lunghe e delle calze fatte da sua nonna che le arrivavano quasi fino al ginocchio. L’ipotermia la spaventava, in fondo, così aveva concluso il tutto con una bella fascia nera e calda intorno alla testa, a sorreggerle quella che era ormai diventata una frangia ed evitare che le andasse negli occhi sul più bello. Per una volta avrebbe volentieri evitato l’Infermeria, per favore.
Avrebbe quindi ascoltato le parole di Morgana e scambiato un cenno di saluto ai compagni, regalando un cenno della mano a Jared e sorridendo al suo patriottismo. Il nuovo sembrava uno che mordeva, quindi un’ottima aggiunta a quel gruppo di serpi velenose.
«Vivian. Non sono francese, ma mi piacciono i macarons» - gli avrebbe detto, semplicemente.
Vivian avrebbe seguito i compagni verso il nord del Campo e, recepite le direttive del Capitano, avrebbe inforcato la propria Nimbus, pronta alla partenza non appena fosse stato il suo turno. Visto l’accoppiamento abbastanza casuale che stavano seguendo gli altri, si sarebbe adeguata e avrebbe aspettato la prima persona disponibile a fare l’esercizio con lei.
Pronta ed in posizione, la scozzese avrebbe aspettato solo il fischio della Sparapluffe per partire alla massima velocità e prendere quota, abbassandosi sul manico fin quasi a sfiorarlo con il naso. Avrebbe cercato di raggiungere la scarlatta e, allungando il braccio destro, di farla sua e posizionarla al sicuro tra il gomito e l’incavo del busto. Comunque fosse andata, avrebbe poi tentato di coordinarsi nei movimenti con il compagno per eseguire uno zig zag preciso e senza schiantarsi l’uno contro l’altro. Se fosse stata in possesso della Pluffa, avrebbe quindi preso quota e, al momento opportuno, l’avrebbe lanciata verso il basso per passarla al compagno in una manovra di Porksoff. In caso contrario, si sarebbe tenuta a bassa quota, pronta a ricevere il passaggio e non farselo sfuggire. Se ci fosse riuscita, avrebbe ripreso quota e puntato alle porte sud, che avrebbe cercato di bucare evitando la difesa avversaria con un paio di finte. Se si fosse trovata nella posizione di difendere – finalmente in veste di Portiere – avrebbe optato per la sua amata Starfish al momento opportuno, per provare ad evitare il goal. Comunque fosse andata, si sarebbe poi passati ai passaggi in Reverse, partendo dall’eseguirli con la mano destra fino alla metà del Campo per finire con quella sinistra. Vivian avrebbe tentato il più possibile di essere precisa e pulita nell’azione, tenendo sempre lo sguardo un po’ all’indietro per controllarne la riuscita. Di nuovo avrebbe tentato il tiro se si fosse trovata con la Pluffa in mano, altrimenti sarebbe scattata velocemente a difendere le porte con una rapida Double Eight Loop. Già stanca e infreddolita, avrebbe poi atteso di ripetere l’esercizio per due volte.
view post Posted: 5/2/2024, 20:52 Like We Used To Do - Il Paiolo Magico
Alla fine, Vivian aveva deciso di non rivoluzionare del tutto il proprio outfit. Da una parte non voleva dare a Morgana l’impressione di dare così tanto peso a quel pranzo informale, dall’altra, in fondo, le piacevano quei pantaloni cargo militari, la rappresentavano. La scozzese aveva quindi ripassato un po’ il trucco e messo all’interno dei pantaloni il girocollo nero, così da sembrare meno disordinata e più sono carina ma non mi sto sforzando. L’idea di quel pranzo, in realtà, le agitava talmente tante emozioni dentro che contarle era impossibile. Vivian aveva lanciato quell’idea con una leggerezza che, tutto d’un tratto, sentiva di non possedere più. Tutto con Morgana era sempre stato strano dagli ultimi avvenimenti. Nonostante questo, però, era proprio la rossa l’unica a sapere uno sprazzo di verità riguardo al motivo per cui la Deòir era stata lontana da Hogwarts. E anche Morgana le aveva affidato qualche segreto.
Giunta ai Cancelli, imbacuccata dentro al cappotto nero e alla sciarpa dello stesso colore, Vivian si sarebbe smaterializzata con in testa un solo pensiero: il Paiolo Magico. Essendo sabato, la scozzese si sarebbe ritrovata a comparire poco lontano da un manipolo di persone che aspettava qualcuno per entrare nel locale. Era prevedibile che sarebbe stato abbastanza pieno, insomma. Istintivamente, la scozzese si guardò il polso in cerca di un orologio che non possedeva. Doveva essere circa mezzogiorno e qualcosa, ormai, dunque Morgana avrebbe dovuto trovarsi già nei dintorni o essere in arrivo.
Non le andava di entrare da sola – troppa ansia – quindi decise di aspettare la ex compagna di poltrona lì fuori, nonostante il gelo. Non appena avesse intravisto la rossa chioma, non avrebbe esitato a sbracciarsi in modo infantile:
«Ehi rossa! La riunione degli alcolisti anonimi è da questa parte!»
Tutto per mettere in imbarazzo la Professoressa Celebrian, tutto! Quando e se Morgana le si fosse avvicinata, le avrebbe regalato un sorrisetto imbarazzato. Cavolo, le sembrava tutto talmente facile e impossibile al tempo stesso.
«Entriamo? Sto morendo di fame» - avrebbe sentenziato, poggiando la mano destra al centro della schiena della rossa per spingerla gentilmente verso la porta d’ingresso del locale.
view post Posted: 4/2/2024, 21:10 Pet Therapy - Serraglio Stregato
Una certa leggerezza aveva pervaso il corpo di Vivian, come se camminasse a qualche centimetro da terra. Sicuramente questa sensazione era in parte dovuta all'adrenalina dell'acquisto di due nuovi animali, ma almeno un pizzico di quell'allegria era data dall'essere nella stessa stanza di Morgana senza drammi. Erano solo due amiche che scherzavano tra loro, senza avere sulle spalle il peso dei propri ruoli ormai completamente diversi e dei propri passati turbolenti. Erano Vivian e Morgana.
«Se riesco a fargli cambiare carattere pensi che Lestrange si interesserebbe a me? O è più una cosa da raccontare alla Felini?» - avrebbe commentato, mentre il Camaleonte punk le si sarebbe arrampicato sulla spalla.
Le battute su Alberto Lestrange erano ormai una tradizione tra loro due. Dopo aver fatto accomodare sul proprio avambraccio la civetta delle nevi, Vivian avrebbe seguito la Celebrian al bancone, dove avrebbe scoperto di avere ancora quattro galeoni in omaggio.
«Oh, bene. Allora aggiungo un Ragnetto Giocattolo, grazie! E il talloncino me lo tengo, per oggi direi che ti ho rapinata abbastanza!»
Per fortuna sarebbe stato l'Ufficio Postale ad occuparsi di spedirle tutta quella roba, o Vivian sarebbe tornata al Castello in ginocchio, sommersa dal peso di gabbia e terrario. Un sorriso spontaneo, che non avrebbe provato a nascondere, le spuntò sul viso alle ultime parole di Morgana.
«Adesso sono fuori da Hogwarts. D'accordo, offri tu visto che ti ho svaligiato il negozio, ciao!» - avrebbe biascicato le ultime parole sulla porta del Serraglio, sperando che avrebbero divertito la ex concasata. Aveva ancora tempo prima dell'appuntamento, dunque si sarebbe smaterializzata davanti ai Cancelli. Era proprio vero, doveva sbrigarsi a lasciare Hogwarts, ma per adesso si sarebbe limitata ad andare a mettersi qualcosa di più carino.
view post Posted: 4/2/2024, 20:55 Don't Eat the Yellow Snow - High Street
Quel tempaccio aveva veramente rasentato la pazienza di Vivian Deòir. La cosa che più la indispettiva della neve e, in generale, del meteo era quella di non poterlo controllare. Se avesse potuto, la scozzese avrebbe controllato ogni cosa. Ogni cosa, fuorché se stessa.
Quel sabato mattina Vivian si era girata più e più volte nel baldacchino, in cerca di un sonno che come sempre non voleva lasciarsi acciuffare. La gita in Infermeria in cerca di cure alla propria insonnia non aveva dato esiti, se non aggiungere l’ennesimo timbrino alla sua immaginaria carta fedeltà. Una delle cose suggeritale dallo Stagista tizio di Corvonero che forse faceva di nome Desmond era stata l’igiene del sonno. Vivian aveva alzato le sopracciglia a tale consiglio, trovandolo piuttosto banale. Ovvio che avesse già provato ad impegnarsi in tal senso, non era mica scema. O no?
Mentre continuava a lottare tra le coperte del baldacchino, la Serpeverde si decise: avrebbe dato una chance allo Stagista e, al posto di poltrire tutto il giorno, avrebbe iniziato quella mattinata con una sana passeggiata. Alzatasi, si sarebbe buttata sotto una doccia bollente e avrebbe velocemente spuntato tutte le proprie azioni ossessive: creme, capelli, trucco. Visto il gelo che penetrava anche nei Sotterranei, avrebbe optato per dei pantaloni neri di pelle aderenti e foderati di pile, che andavano a coprire delle calze di lana a quadri tirate su fino al ginocchio. Una maglietta termica nera a maniche lunghe ed un caldo golf rosso fuoco con il collo alto e morbido avrebbero completato quell’outfit da donna delle nevi. Infilato il cappotto nero e gli stilati borchiati, Vivian avrebbe preso la porta e si sarebbe diretta a passo svelto verso i Cancelli, dai quali si sarebbe smaterializzata davanti ai Tre Manici di Scopa, in High Street. Cavolo, se faceva freddo. Forse non era stata poi una grande idea uscire a passeggiare con quel clima. Sovrappensiero e cercando di evitare che le dita le si staccassero – non aveva né guanti né cappello, maledizione – avrebbe iniziato a camminare, non senza specchiarsi al volo sulla vetrina del locale.
Avrebbe fatto un piccolo balzo al sentirsi chiamare per cognome da una voce maschile. Non era abituata ad incontrare molte persone, ormai nel suo periodo da eremita sociale. Confusa, Vivian avrebbe ruotato la testa in cerca della fonte del rumore e, come un cervo che si ritrova davanti i fanali di una jeep, avrebbe sgranato gli occhi di ghiaccio alla vista di quello che sembrava proprio Jared Chèvert.
«Chèvert?» - avrebbe urlato di rimando, poco convinta.
In pochi secondi, il concasato le puntò contro una pala, invitandola ad unirsi alla sua fatica. Ma che stava facendo? Non aveva niente di meglio da fare che spalare la neve in High Street? O erano forse lavori socialmente utili? Che il Serpeverde fosse un pericoloso mago oscuro ridotto a pulire le strade per espiare ai suoi crimini?
In effetti, Vivian non sapeva niente di lui. Poteva benissimo essere stato ad Azkaban prima di entrare nella squadra di Quidditch e lei non ne avrebbe avuto la più pallida idea. Come mai lo conosceva così poco?
«Ma guarda un po’, ti hanno messo ai lavori forzati. Che hai combinato? Se ti aiuto finirò nei guai anche io?» - avrebbe chiesto, con un sorriso sarcastico.
Da come si era posto il ragazzo, la Deòir non aveva avuto altra scelta che avvicinarsi alla pala indicatale, ancora scettica ma decisamente incuriosita dalla sua personalità. Le sembrava simpatico, fino a che non aprì bocca di nuovo per avvertirla dei pericoli della neve gialla.
«E tu diffida da quella rossa» - gli avrebbe detto, prendendo con uno scatto la pala e sollevandola sopra alla testa, pronta a colpirlo.
Non lo avrebbe colpito davvero, si stava solo divertendo. E da quanto tempo Vivian Deòir non si divertiva?
view post Posted: 31/1/2024, 22:23 Howlite - Campo di Quidditch
Un familiare colpo di Bolide fece vacillare Vivian sulla Nimbus. Niente a cui non fosse abituata, comunque.
Al termine dell’esercizio, la scozzese avrebbe ascoltato le parole di Morgana, pronta a terminare quell’allenamento e fare il consueto saluto in Infermeria. Ulteriori numeri, perfetto. Se la sarebbe vista contro la mazza di Macbeth, sperando di evitare ulteriori danni.
Convinta di non aver del tutto capito l’esercizio e con un po’ di confusione e di stanchezza a mischiarsi nel cervello, Vivian avrebbe atteso che la Capitana chiamasse il numero tre, il primo ad arrivare. Senza nemmeno pensare, sarebbe scattata in avanti con la Nimbus e si sarebbe diretta in picchiata verso il cesto di Pluffe. Avrebbe cercato di cambiare direzione ogni manciata di secondi, per rendere quella discesa più intrigante e meno prevedibile – cosa sì richiesta dalla Wollongong Shimmy ma anche utile per evitare eventuali Bolidi scagliati in sua direzione. Se fosse riuscita a stringere una scarlatta, Vivian avrebbe ripreso quota continuando lo zig zag per confondere Danny e avrebbe mirato le porte. Se fosse riuscita ad avvicinarvisi, avrebbe scagliato la Pluffa verso l’alto con entrambe le mani e, rapidamente, si sarebbe esibita in due giri della morte – colpa del calzino – prima di sterzare in Back Balai Wall, mirando alla Pluffa con la saggina della Nimbus.
view post Posted: 29/1/2024, 20:14 Routine II - Sesto Livello
Non trovò Sugar, ma il Custode Hamilton. Vivian non aveva mai avuto occasione di scambiare due parole con lui, nemmeno quando ancora frequentava Hogwarts come studente. Un sorriso cordiale le si dipinse sulle labbra, mentre prendeva posto sulla sedia accavallando le gambe.
«Buongiorno a lei! Perché no, del tè non si rifiuta mai» - avrebbe risposto, piacevolmente sorpresa dall’offerta dell’ex Grifondoro.
«Gioco a Quidditch a scuola, per questo chiedo la licenza. E no, non presto mai la mia scopa» - avrebbe continuato, accettando con un piccolo ghigno il biscotto al limone offertole.
Avrebbe cercato di masticare abbastanza velocemente da rispondere alle successive domande senza sputacchiare pezzi di frolla in giro. Non sarebbe stato educato.
«Ok, grazie!»
Presi i fogli dalle mani dell’uomo, Vivian avrebbe iniziato a compilarli con le informazioni richieste, buttando ogni tanto l’occhio ai movimenti del Signor Hamilton intorno alla sua scopa.
«Nessuna maledizione senza perdono, giuro» - avrebbe commentato, portando la mano destra al petto a sancire quel giuramento.
Forse non doveva dirlo, adesso il Custode avrebbe sicuramente pensato che la sua Nimbus lo avrebbe ucciso o torturato.
view post Posted: 29/1/2024, 20:02 Howlite - Campo di Quidditch
Vivian avrebbe osservato i propri calzini mentre la Capitana spiegava i prossimi esercizi. Sarebbe stato divertente, poco ma sicuro. Diventata un bersaglio per i Bolidi, avrebbe inforcato la Nimbus e sarebbe partita al massimo della velocità, sperando di evitare l’ennesimo giro in Infermeria.
Vivian si sarebbe posizionata vicino alla torretta di Serpeverde e da lì, appena avesse visto la Pluffa entrare in gioco, si sarebbe lanciata verso centrocampo per tentare di acchiapparla. Se fosse riuscita a farla sua, avrebbe continuato l’azione verso l’area di punteggio nord. Se non le fosse andata bene, avrebbe guardato i due sventurati compagni e, a segni, avrebbe cercato di capire come organizzarsi per la Parkin's Pincer. Avrebbe sempre avuto un occhio ai propri calzini, pronta a cambiare mano e passare a quella non dominante se uno dei numeri si fosse illuminato. Osservarsi i piedi avrebbe anche aiutato ad accorgersi se fosse diventata bersaglio dei Battitori. In quel caso, la scozzese avrebbe provato a schivare i Bolidi eseguendo qualche mossa da Portiere, come una Starfish d’emergenza.
view post Posted: 25/1/2024, 21:31 Insomnia - Infermeria
Vivian non aveva mai dormito veramente bene. Nel corso della sua giovane vita aveva alternato periodi di sonno ristrettissimo e lunghe ore in bianco a periodi in cui, invece, sarebbe rimasta a letto tutto il giorno e le palpebre erano pesanti e faticose da tenere aperte. Ricordava con una certa tenerezza le notti insonni in Sala Comune, spesso riscaldate dalla presenza di Morgana, a condividere con lei le poltrone verdi e una miriade di piccoli segreti adolescenziali. Adesso, invece, Vivian preferiva restare rintanata in camera, fingendo di dormire sepolta sotto il piumino e cercando di fare meno rumore possibile per evitare di svegliare la compagna di stanza. Non aveva più voglia di parlare, non senza Morgana. Insomma, l'insonnia non l'aveva del tutto abbandonata e nonostante fosse consapevole che le proprie abitudini di vita e il proprio caos psicologico non conciliassero il sonno, aveva deciso comunque di recarsi in Infermeria - per l'ennesima volta - in occasione della Giornata della Salute. Nel peggiore dei casi si sarebbe potuta bere un po' di Bevanda della Pace, magari riuscendo a convincere chi di dovere a lasciargliela in terapia.
«Buongiorno! Sarebbe possibile farsi dare una controllata? Per la Giornata della Salute...» - avrebbe detto, sgranando gli occhi di ghiaccio a chi si fosse trovata davanti.
Doveva fare pena all'interlocutore, voleva quella Bevanda della Pace.
view post Posted: 24/1/2024, 20:22 Routine II - Sesto Livello
Superati i controlli e salutata cordialmente la Professoressa Pike, Vivian avrebbe eseguito un piccolo scatto per non perdere l'ascensore che una strega di mezz'età stava tenendo aperta apposta per lei. Avrebbe sorriso alla donna, incantata dal cappello piumato di color verde acido che indossava. Anche lei avrebbe voluto un cappello così stravagante. Con la Nimbus ancora stretta nel pugno destro, avrebbe raggiunto il Sesto Livello. Vivian non seguiva particolarmente le vicende del Ministero, anzi. Si poteva ben dire che la scozzese non ne capisse nulla e non avesse granché interesse a mantenersi aggiornata. Non aveva quindi idea se fosse ancora Sugar a capo del controllo delle scope, ma se sperava che fosse così, visto che era sempre piacevole scambiare due chiacchiere con la strega al di fuori del campo di Quidditch. Chissà se lavorava anche di sabato, forse sarebbe stato meglio per lei di no. Senza tergiversare troppo e pronta a trovarsi di fronte chiunque, Vivian avrebbe bussato all'ufficio indicatole e, non appena ottenuto il consenso, vi avrebbe fatto il proprio ingresso.
«Buongiorno, sono qui per il controllo annuale della mia scopa» - avrebbe detto, mostrando la Nimbus e un sorriso di cortesia.
view post Posted: 21/1/2024, 20:36 Howlite - Campo di Quidditch
Con il fiatone, Vivian fece il suo ingresso in Campo per il nuovo allenamento. Non era in ritardo, ma per non esserlo aveva dovuto camminare molto velocemente dai Sotterranei a lì.
Senza perdere tempo ed energie, avrebbe salutato i compagni con un sorriso ed un cenno della mano destra. Morgana, come accadeva spesso, aveva in serbo una sorpresa per loro.
Seguendo le sue indicazioni, Vivian avrebbe appoggiato la Nimbus al bordo del Campo e avrebbe iniziato con il riscaldamento. Avrebbe iniziato lo skip alto, portando le ginocchia più possibile vicino al petto e cercando di controllare il respiro, per non trovarsi con un polmone in meno già all’inizio dell’allenamento. Alla prima curva, la scozzese avrebbe cambiato la propria andatura, portando i talloni a scontrarsi con il fondoschiena in una corsa calciata all’indietro. Alla seconda curva, avrebbe nuovamente modificato la propria corsa, eseguendo la cavalcata laterale – andatura sempre buffa. Infine, per l’ultimo tratto, avrebbe eseguito gli affondi, sentendo allungare i muscoli delle gambe.
A quel punto, avrebbe recuperato la propria scopa, insieme ad una delle Pluffe messe a disposizione. Non appena fosse giunto il suo turno, sarebbe saltata sulla Nimbus e si sarebbe data in via con un colpo di reni. Avrebbe preso velocità e avrebbe iniziato lo zig zag tipico della manovra richiesta. Avrebbe cercato di cambiare direzione più volte possibile, abbassando il busto sul manico per rendersi più aerodinamica. Al momento giusto, avrebbe puntato le porte nord e, con il braccio destro, avrebbe caricato il tiro mirando all’anello centrale. In seguito, Vivian avrebbe ripetuto la manovra verso le porte sud, tenendo la Pluffa con la mano sinistra e tentando il tiro con il braccio non dominante.
Quando avesse finito, di nuovo con il fiatone, la Deòir avrebbe sorriso a Morgana mentre recuperava uno dei Calzini Numerini contenuti nel sacchetto. Ci sarebbe stato da divertirsi.
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