Continua da
QuiSeppur il percorso dalla torre dell'orologio all'infermeria non era poi molto a me sembrò un eternità, continuavo ad andare a grandi passi mentre Minerva seguiva dietro convinta ad accompagnarmi nonostante avessi detto che non fosse necessario, forse era preoccupata che il suo inganno venisse scoperto.
Nel tragitto provai a convincermi che nulla era vero, stavo camminando da solo e nulla era successo quel giorno, era stato un breve attimo di smarrimento, andava tutto bene, il mio cervello doveva essersi perso per qualche motivo e smarrito la via principale per qualche attimo nulla di più, la situazione era assurda e ogni passo aumentava la mia confusione accelerai il passo ansioso di arrivare alla porta ma quando dopo aver bussato e chiesto
-È permesso? entrai mi fermai e come Orfeo uscito dall'inferno che vuole vedere se ancora alle sue spalle c'è la sua amata per poi perderla perché ancora non era uscita del tutto dalla porta io mi volsi indietro verso la soglia perdendo ogni mio ragionamento e artefatto davanti a quella presenza.
Rimasi ancora qualche secondo a guardare la giovane e poi ritornai con lo sguardo verso l'interno, feci alcuni passi e cercai di guardarmi bene attorno per individuare un medimago, feci scattare la mano in aria per attirare la mia attenzione
-Mi scusi, avrei bisogno di aiuto.Quando la figura si avvicinò con tono calmo spiegai
-Stamattina stavo bene, poi arrivato alla torre dell'orologio dove c'era questa ragazza e mi sono bloccato, all'improvviso ho avvertito battiti accelerati, mal di stomaco, confusione, mal di testa, sensazioni strane come di calore al volto etc. Lei dice di non avermi fatto nulla ma qualcosa deve essere successo dato che ancora ora i sintomi non diminuiscono, può visitarmi e cortesemente vedere se può darmi qualcosa per fare passare queste sensazioni spiacevoli?Cercai di mantenere un tono calmo e gentile anche se avevo ancora il fiatone per la veloce camminata, non sapevo come l'avessero presa, era piuttosto insolito che uno studente si presentasse di sua sponte all'infermeria senza essere accompagnato da un medimago e di certo la mia non era una patologia che richiedeva un intervento urgente ma sperai che fosse presa con la giusta considerazione perché almeno per me era un gran problema da risolvere il prima possibile.