Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

8/4/2024 – Ventiduesima Lezione di Erbologia

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view post Posted on 24/4/2024, 18:21
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Guadagnare quei pochi punti gli avevano fatto tirare un sospiro di sollievo ma non era abbastanza, non sarebbero stati mai abbastanza. Anche quest'anno era diventato primo della classifica interna dei Corvonero nell'acquisizione dei punti in classe ma non doveva demordere, non ora, nonostante non fosse una cima in Erbologia e purtroppo si era visto, quindi quando il professor Lestrange propose un'esercitazione, Desmond non si tirò indietro.
Avrebbe alzato la mano per attirare l'attenzione del docente e quando egli gli avrebbe dato la parola allora si sarebbe proposto.
Professor Lestrange sono Desmond Tarabay di Corvonero e mi piacerebbe tentare l'esercitazione se fosse possibile.
Quando il professore gli avrebbe dato il permesso allora il Corvonero avrebbe superato l'uomo per avvicinarsi alle mensole alle sue spalle e avrebbe preso uno dei tanti piccoli acquari che contenevano un esemplare di Algabranchia a cui avrebbe dovuto applicare il MBC ideato da Zahware. Avrebbe recuperato un acquario e avrebbe trovato un posto tranquillo dove tentare di mettere in atto tutte le procedure che il professore aveva spiegato.
Avrebbe adagiato il piccolo acquario in un posto sicuro e poi si sarebbe diretto verso l'armadietto in fondo per cercare di recuperare ciò che gli sarebbe servito, cioè le pinzette, le varie pozioni che avrebbe dovuto usare durante i vari passaggi, lo sterco di drago e i vari utensili che avrebbe dovuto adoperare.
Dopo aver cercato di recuperare tutto ciò che si sarebbe servito, si sarebbe concentrato sul da farsi nella speranza di non sbagliare nulla o almeno di sbagliare poco.
Desmond avrebbe iniziato immediatamente con l'innaffiatura. L'Algabranchia avrebbe dovuto essere sempre coperta d'acqua per crescere forte e arrivare a toccare l'apice della sua massima vitalità per poi essere utilizzata nel modo più opportuno quindi Desmond avrebbe dovuto riempire il piccolo acquario del liquido che gli mancava perché l'assenza di acqua e quindi del suo habitat naturale, avrebbe potuto far rischiare alla pianta il blocco della crescita e il Corvonero non lo avrebbe permesso, quindi avrebbe preso dal porta bacchetta il proprio catalizzatore e si sarebbe concentrato sul suo Potenziale Magico per tentare di fare riuscire al meglio l'incantesimo che avrebbe potuto riempire la teca di vetro. Avrebbe indirizzato la punta della bacchetta verso l'interno dell'acquario e avrebbe cercato di castare un incantesimo.
Aguamenti
Avrebbe detto con tono sicuro, tentando di mettere tutte la sua forza di volontà in quell'incantesimo. Se ci sarebbe riuscito, dalla punta della bacchetta avrebbe iniziato ad uscire un getto di acqua che avrebbe riempito la vaschetta trasparente fino a tentare di coprire del tutto L'Algabranchia tentando di arrivare ad un livello accettabile, non troppo piena ma neanche troppo vuota. Avrebbe interrotto l'incantesimo e avrebbe tentato di proseguire con il procedimento, infatti si sarebbe dedicato alla fertilizzazione.
Dopo aver tentato di constatare che il livello dell'acqua fosse accettabile, Desmond si sarebbe dato da fare con le pozioni e le varie miscele che sarebbero servite per fertilizzare la pianta.
Si sarebbe procurato una piccola bilancia e avrebbe cercato di prendere con un cucchiaio la quantità giusta del fertilizzante che avrebbe dovuto usare, infatti avrebbe cercato di pesare l'oncia di Sterco di Drago. Dopo avrebbe preso un'ampolla piena di acqua e avrebbe messo quel pezzo di fertilizzante al suo interno, cercando di iniziare a girare così da tentare di farlo sciogliere del tutto, cercando di non lasciare alcun residuo solido che forse sarebbe andato perduto e quindi non avrebbe fertilizzato la pianta. Ci avrebbe messo qualche attimo a fare sciogliere tutto e si sarebbe fermato solo quando avrebbe ottenuto un composto abbastanza uniforme. Almeno a occhio nudo, Desmond non avrebbe visto alcun grumo rimasto intero. Avrebbe messo da parte l'ampolla con il fertilizzante e avrebbe preso una di Pozione di Crescita che ovviamente era già stata preparata in precedenza. Avrebbe aperto l'ampolla e lentamente avrebbe lasciato cadere le gocce della pozione all'interno dell'acqua che era contenuta nell'acqua. Desmond avrebbe mosso il braccio in modo circolare, quasi creando una spirale, così che le gocce di pozione avrebbe toccato, più o meno, ogni punto dell'acquario, cercando di evitare che si deponesse solo da una parte. Dopo aver cercato di svuotare la Pozione di Crescita, avrebbe preso l'ampolla con lo Sterco di Drago sciolto e avrebbe fatto la stessa cosa. Con un momento rotatorio del braccio avrebbe cercato di fertilizzare ogni punto dell'acqua per cercare di essere certo che la pianta avrebbe potuto prendere i nutrienti necessari da qualunque lato.
Avrebbe riposto il materiale usato di lato e avrebbe continuato con la potatura. Desmond avrebbe cercato di osservare bene la pianta alla ricerca di rami secchi o foglie malate da tagliare. Infatti se essi sarebbero rimasti sul tronco principale avrebbero solo rischiato d'infettare la pianta portandola a morte certa. Anche se con l'aiuto della magia, il suo sarebbe dovuto essere un intervento preciso perché non avrebbe voluto rischiare di rovinare i rametti o le foglie che erano in ottime condizioni. Ancora una volta avrebbe preso il suo proprio catalizzatore e con la punta di esso avrebbe cercato di avvicinarsi all'attaccatura del ramo secco che aveva tentato di individuare in precedenza.
Diffindo!
Avrebbe pronunciato tentato di concentrarsi sull'incantesimo lanciato cosicché il ramo malato si sarebbe potuto staccare dal tronco principale. Purtroppo non sarebbe stato l'ultimo, avrebbe dovuto lanciare un altro paio di Diffindo per tentare di staccare delle foglie oramai marce e un altro paio di rametti con la punta secca e ingiallita. Desmond avrebbe tolto dall'acqua le parti della piante che cercato di tagliare e le avrebbe messe da parte in un contenitore - Forse sarebbero serviti a qualcosa o semplicemente sarebbero state buttate - così sarebbe potuto passare alla parte della disinfestazione. La pianta sarebbe stata ricoperta d'acqua, fertilizzata e sarebbe stata liberata dai "pesi morti" ma purtroppo sarebbe stata colpita da una piccola infezione di cui Desmond avrebbe dovuto liberarsi in modo manuale.
Quindi in quel momento avrebbe preso le pinzette e si sarebbe avvicinato alla teca con il viso così da tentare di individuare i parassiti che stavano attaccando la pianta.
Fortunatamente sul colore grigio-verde delle foglie dell'Algabranchia, questi insetti marini sarebbero saltati facilmente all'occhio per il loro colore bianco che sarebbe andato in contrapposizione con lo sfondo della pianta. Immergendo la mano sinistra nell'acqua, il Corvonero avrebbe tentato di avvicinare la punta delle pinzetta alle foglie della pianta così da cercare di afferrare i parassiti per tentare di staccarli dalle foglie però cercando di non danneggiarle.
Lentamente e con molta attenzione, il Corvonero avrebbe cercato di liberarsi di quegli insetti marini che avevano intestato terribilmente la pianta, tentando anche di togliere delle piccole piccole larve che avrebbero comunque rischiato di compromettere la salute della pianta. Cercando di essere minuzioso, Desmond avrebbe tentato di liberare l'Algabranchia dalla sua infestazione, cercando di ripulirla completamente dagli agenti esterni che avrebbero potuto infettarla cosìche sarebbe potuto passare all'ultimo passaggio, l'esposizione. Avrebbe poggiato le pinzette nel contenitore dove aveva messo gli insetti marini e le larve che aveva cercato di togliere dalla pianta e avrebbe ripreso in mano ancora una volta il catalizzatore. La pianta marina, che cresceva soprattutto nelle acque calde del Mediterraneo, avrebbe avuto bisogno di tantissima luce quindi Desmond avrebbe dovuto cercare di lanciare un incantesimo adatto così che la pianta avrebbe assorbito quei finti, ma per essa reali, raggi di sole che l'avrebbero aiutata a crescere meglio e magari molto più velocemente.
Il Corvonero ancora una volta avrebbe Indirizzo la punta del catalizzatore solo verso la pianta, cercando di metterla ad un'altezza che avrebbe potuto illuminarla tutta senza però rischiare di accecare chi gli stava intorno in quel momento, e ancora una volta si sarebbe concentrato sul sua forza di volontà e il suo potenziale magico creando di lanciare al meglio l'incantesimo.
Con tono di voce severo avrebbe pronunciato la formula.
Lumos Solem!
Avrebbe castato l'incantesimo, ovviamente tentando di evitare di accecare anche se stesso, e si sarebbe concentrato sul tenerlo attivo per almeno un minuto. Non sapeva se ci sarebbero dovuti essere dei cambiamenti visibili ma avrebbe cercato di continuare a fissare la pianta, Nonostante la luce forte, tentando di contare nella sua testa almeno i sessanta secondi che il professore aveva consigliato loro. Ne avrebbe contato settanta e avrebbe lasciato spegnere il fascio di luce e si sarebbe fermato perché l'ultima passaggio, Lestrange, voleva che non fosse effettuato.
Con non poca ansia avrebbe atteso che il professore esaminasse il suo lavoro nella speranza di ottenere almeno qualche punto ma soprattutto la salvezza di quella povera Algabranchia che per sua sfortuna era capitata a lui.
 
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view post Posted on 24/4/2024, 20:42
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Jared credette di essere intervenuto a sufficienza, così lasciò che altri compagni provassero l'ebrezza di poter sostare in piedi su di un Giglio d'Acqua. Li osservò, piegando leggermente il capo mentre percepiva già il broncio fare capolino, invidiandoli silenziosamente. Il lato positivo, come sempre se si parlava di Erbologia, era che una prova pratica non avrebbe tardato ad arrivare e, difatti, il francese tornò ad ascoltare il docente mentre cominciava a dar loro istruzioni su come svolgere correttamente il Metodo Base di Cura sull'Algabranchia.
Con le maniche già rimboccate, Jared non potè fare altro che gettare una breve occhiata all'ultimo acquario sulla mensola, quello in linea d'aria più vicino all'armadietto delle attrezzature e, da buon pigro non pentito quale era, decise che quella sarebbe stata la sua Algabranchia da salvare. Fece mentalmente il punto della situazione, cercando di elencare a memoria tutto ciò di cui necessitava per svolgere il Metodo nella maniera più corretta e pulita possibile. Dopo aver osservato truce i compagni, giusto per mettere in chiaro quale fosse l'acquario prescelto, si allontanò per reperire l'attrezzatura. Dall'armadietto si procurò una pinzetta robusta, un'ampolla di Pozione di Crescita, un recipiente contenente lo sterco di Drago, una piccola ciotola vuota ed, infine, una bilancia. Una volta soddisfatto del proprio bottino, con le braccia cariche di oggetti, si ritagliò uno spazio sul piano di lavoro poco lontano, sistemando l'attrezzatura con minuzia, quasi come se stesse apparecchiando una tavola senza l'uso della Magia. Terminata quella fase, si avvicinò all'Algabranchia precedentemente scelta e afferrò garbatamente l'acquario che la conteneva, prestando attenzione a non rovesciare l'acqua già presente al suo interno. Dopo aver posato il recipiente affianco agli oggetti, fece un bel respiro, cercando di concentrarsi unicamente sulla prova pratica. Prelevò Magiche Piante Acquatiche del Mediterraneo dalla tracolla e posò il manuale davanti a sé, spalancandolo a pagina settecentoventidue.
Sapeva che non sarebbe stato affatto necessario seguire le fasi nell'ordine indicato, ma essendo la prima volta che si cimentava in quel genere di prova, preferì andare per ordine, in modo da non tralasciare alcun passaggio. Per la prima fase, l'Innaffiatura, Jared avrebbe estratto il catalizzatore dalla tasca interna della divisa, per poi chiudere gli occhi per qualche secondo. Sarebbe stato necessario, difatti, isolarsi mentalmente dal resto della classe, così da permettere alla Magia di scorrere attraverso di lui per poi essere assorbita dalla Bacchetta ed, infine, sprigionata nella giusta quantità in direzione dell'Alga. L'Incantesimo - che quel giorno avrebbe effettuato una sola volta, considerate le dimensioni dell'acquario - sarebbe dovuto risultare adeguato alla capienza del recipiente e all'acqua già presente al suo interno. Ciò che il francese avrebbe voluto evitare, quindi, sarebbe stata la fuoriuscita del liquido o la formazione di un getto troppo potente da poter in qualche modo intaccare la salute dell'Algabranchia. Sistemando meglio la postura e rilassando i muscoli, avrebbe puntato il catalizzatore in direzione dell'acquario, rimanendo ad una distanza adeguata che potesse permettere al getto d'acqua di centrare correttamente l'obbiettivo. Alla fine, una volta essersi concentrato al meglio delle proprie possibilità, avrebbe pronunciato la formula con chiarezza:

- Aguamenti! -

Se fosse riuscito nell'impresa, un getto controllato d'acqua sarebbe dovuto fuoriuscire dalla punta del catalizzatore, dritto nell'acquario. In quel modo, oltre a rifocillare l'ambiente di rinnovata energia magica, avrebbe anche compensato la carenza d'acqua al suo interno, andando a sommergere completamente l'Alga sino ad un livello adeguato al di sopra di essa. Terminata quella fase, avrebbe poi riposto la Bacchetta nella tasca, in modo da avere le mani libere per quella successiva.
Per la Fertilizzazione, si sarebbe munito di bilancia, spostandosi appena di lato per poter pesare correttamente un'oncia esatta di sterco di Drago. Dopo aver tarato la ciotola vuota recuperata in precedenza, avrebbe adagiato al suo interno la quantità di sterco richiesta per la prova, dopodiché avrebbe riempito quest'ultima con una quantità esigua d'acqua presente nell'acquario, pari giusto ad un paio di dita di liquido. L'intenzione sarebbe stata quella di non veder calare la quantità di liquido al di sopra dell'Algabranchia ma di riuscire comunque a miscelare correttamente lo sterco di Drago senza aggiungere ulteriore acqua all'interno dell'acquario. Così, dopo aver disciolto i grumi di Fertilizzante all'interno della ciotola, si sarebbe premurato che il composto fosse completamente omogeneo prima di recuperare l'ampolla contenente la Pozione di Crescita e versare entrambi i preparati, increspando la superficie dell'acqua. Considerando la necessità di ottenere una miscela tra i due, avrebbe portato la mano destra all'interno dell'acquario, compiendo con gentilezza dei movimenti concentrici al suo interno e sperando, così, di amalgamare Pozione e sterco di Drago in un unico Fertilizzante direttamente dentro al recipiente. Il tutto, ovviamente, sarebbe stato svolto mantenendo un occhio di riguardo all'Algabranchia; sarebbe stato importante non coinvolgere la lamina, ovvero l'insieme dei filamenti dell'Organismo Magico, molto simili a code di topo. Conclusa quella parte e dopo essersi accertato che il Fertilizzante si fosse dissolto totalmente nell'acqua, raggiungendo ogni parte dell'Alga, giù fino al rizoide, sarebbe passato alla fase successiva.
Per la Potatura, si sarebbe munito nuovamente di catalizzatore, preparandosi al vero e proprio lavoro sporco.
Jared avrebbe affondato la mano sinistra - quella non dominante - nell'acquario, cercando di separare con delicatezza la lamina dell'Algabranchia, in modo da analizzarne i filamenti in maniera più accurata possibile. L'intento sarebbe stato quello di cogliere segni d'ingiallimento o marcescenza ma, altresì, le famose macchie biancastre citate dal Professor Lestrange poco prima, sintomo dell'attacco di un fungo. Una volta scovati i filamenti e rametti intaccati dal fungo - o comunque quelli visivamente non in salute - avrebbe puntato il catalizzatore con quanta più precisone possibile nel punto dove il filamento si congiungeva con lo stipite, ovvero il tronco centrale a sostegno, in modo da recidere solamente la parte vegetale intaccata senza coinvolgere il resto dell'Alga. Ricercando nuova concentrazione e focalizzandosi sull'obbiettivo, senza mai distogliere lo sguardo dal punto esatto che avrebbe desiderato colpire, si sarebbe adoperato a pronunciare la formula con tono chiaro e risoluto.

- Diffindo! -

Ovviamente avrebbe ripetuto quella stessa pratica per ogni filamento marcescente, fino a quando l'Algabranchia fosse risultata sana in ogni sua parte. Per mantenere una zona di lavoro ordinata, si sarebbe servito della stessa ciotola utilizzata per miscelare lo sterco di Drago - ormai totalmente vuota - per riporre le parti recise in modo che la postazione rimanesse pulita e gli scarti potessero poi essere buttati una volta terminata la prova.
Non esistendo prodotti in grado di compiere una Disinfestazione efficace, Jared si sarebbe munito di sapienti pinzette e olio di gomito. L'idea sarebbe stata quella di reggere l'attrezzo nella mano destra, quella più capace tra le due, mentre la mancina avrebbe avuto l'ingrato compito di analizzare le foglie dell'Algabranchia alla ricerca delle piccole larve citate dal docente. L'importante sarebbe stato aguzzare la vista e sperare di individuarle in contrasto con il colore grigio-verde dell'Alga. Avrebbe scandagliato con precisione ogni singolo filamento alla ricerca di quei minuscoli esseri biancastri e, ogniqualvolta fosse riuscito a trovarne uno, sarebbe passato all'azione utilizzando la pinzetta e arpionandolo con decisione per riportarlo in superficie. Avrebbe placato la sua furia nei confronti delle larve solo dopo aver setacciato con cura ciascuna foglia dell'Algabranchia, tornando più di una volta su ciascuna di esse. Al temine di quella fase, se tutto fosse andato come previsto, gli ingrati parassiti avrebbero riempito la ciotola degli scarti assieme ai rametti e foglie recisi in precedenza.
Per l'ultima e fondamentale fase, l'Esposizione, Jared si sarebbe nuovamente munito di catalizzatore. Come spiegato dall'Erbologo, infatti, l'Algabranchia avrebbe necessitato di quel passaggio, considerando che quest'ultimo sarebbe stato di vitale importanza perché l'Alga potesse crescere rigogliosa e in salute. Proprio per quel motivo, Jared avrebbe tentato di seguire alla lettera le indicazioni del docente, preparandosi a puntare il raggio dell'Incantesimo in maniera più diretta possibile verso l'Alga, in modo che quest'ultima potesse giovarne al massimo delle sue potenzialità. Dopo aver tratto un profondo respiro e aver rilassato i muscoli del collo, il francese si sarebbe avvicinato alla superficie dell'acqua, allineando la Bacchetta e portandola in asse con l'obbiettivo. Una volta aver trovato la giusta concentrazione ed essersi isolato mentalmente in maniera adeguata, avrebbe pronunciato quell'ultima formula in tono deciso, scandendo bene le parole.

- Lumos Solem! -

Avrebbe concluso, sperando di aver apportato all'Algabranchia la giusta dose di luce solare quotidiana e contando mentalmente sessanta secondi - e anche qualcuno di più, così, per sicurezza - prima di interrompere l'azione del fascio di luce, mantenendolo per tutta la sua durata proiettato unicamente sull'Alga.
Comunque fosse andata la prova pratica, alla fine Jared avrebbe riposto lo sterco di Drago in eccesso - quello rimasto - nello stesso armadietto dove vi erano le scorte e si sarebbe sbarazzato degli scarti accumulati durante il Metodo Base di Cura, per poi tornare alla postazione e attendere il responso del docente in merito alle proprie amorevoli cure.
 
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view post Posted on 25/4/2024, 15:40
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FATO



Desmond Tarabay: Cura dell’Algabrachia riuscita al 92%.
Con grande intraprendenza e spirito di riscatto, il caposcuola di Corvonero prese uno degli esemplari di Algabranchia a disposizione e se ne occupò con dedizione, seguendo attentamente le indicazioni elaborate da Zahware. Fu coscienzioso e delicato nei movimenti, scandendo le formule magiche con chiarezza e liberando la Pianta dai malanni che l’affliggevano. Fu poco preciso nella quantità di acqua versata dalla punta della bacchetta e miscelò le Pozioni direttamente nell’acquario, ma si trattava di aspetti marginali che inficiarono appena una prova di quel tipo, tra l’altro eseguita per la prima volta. Il giovane esemplare dell’Alga beneficiò molto delle cure di Tarabay, che alla fine poté ammirare una Pianta Magica Acquatica pienamente rinvigorita.

Jared Chèvert: Cura dell’Algabranchia riuscita al 94%.
Nel frattempo, anche il caposcuola di Serpeverde si era dedicato all’Algabranchia, di cui ripassò velocemente le caratteristiche con il manuale aperto davanti. Il Metodo Base di Cura delineato dall’erbologa palestinese venne eseguito alla lettera: innaffiò con acqua magica, fertilizzò con Pozioni Magiche, liberò la Pianta dalle parti in via di decomposizione e dagli insetti che la infestavano, ed evocò un fascio di luce intenso, che si rifranse in mille riflessi arcobaleno nonappena colpì l’acqua del vaso. Anche Jared fu poco attento a dosare l’Incantesimo dell’Acqua e a miscelare i Fertilizzanti Magici, ma l’impegno profuso in tutta la procedura rendeva il suo lavoro di altissima efficacia. La fortunata Algabranchia scelta dal giovane Serpeverde sembrò vibrare per la rinnovata energia magica che la pervase.


*



Sebbene gli ultimi interventi l’avessero lasciato ben sperare, quando si trattò di passare alla pratica, e dunque al cuore della pratica erbologica, la classe si mostrò ritrosa e pigra. Di tutti i presenti, solo due caposcuola si cimentarono, peraltro brillantemente, nell’esercitazione con l’Algabranchia. Tutti gli altri rimasero immobili, a guardare il vuoto. Assistendo a quella preoccupante stasi di fronte alla richiesta di uno specifico compito, il professor Lestrange andò su tutte le furie.

«Pensate sia un gioco? Pensate che Erbologia sia una materia inutile? Che c’è, non vi va di sporcarvi le mani?» disse con severità, il tono di voce che si alzava progressivamente «Credete davvero che con questo atteggiamento andrete molto lontano qui ad Hogwarts e anche una volta fuori di qui? Credete che ai G.U.F.O. o ai M.A.G.O. ve la caverete con quattro cose ripassate il giorno prima per avere un Accettabile?».

Incalzò, fissando gli sfortunati studenti disposti nelle prime file. Il tono si fece più grave.

«Credete davvero che quando i negromanti attaccheranno di nuovo ci sarà qualcun altro a difendervi, oppure che avranno compassione di vite giovani come le vostre?».

Non avrebbe voluto tirare in ballo la guerra aperta contro i Maghi Oscuri che avevano minacciato Hogwarts negli ultimi anni, ma quella era la realtà e se nessuno glielo aveva ricordato, ritenne suo compito farlo.

«Chiedete ai vostri responsabili dell’ultima Battaglia Magica, o delle precedenti! Chiedetelo agli allievi degli ultimi anni! Forse capirete che è questo il momento di armarsi, è questo il momento di prepararsi ai prossimi attacchi, che vengano dalla negromanzia o da qualcun altro. E se pensate che le Piante Magiche siano inutili… be’, ne riparleremo quando sverrete per il pianto delle Mandragole o quando vi ritroverete tra le spire di un Tranello del Diavolo» aggiunse, nel tentativo di scuotere quelle coscienze sopite. «Prenderò nota di chi partecipa attivamente e di chi non lo fa. Che neanche uno studente di Grifondoro e di Tassorosso si sia fatto avanti è molto grave, e se ricapiterà con la prossima esercitazione mi assicurerò che il professor Pike e il signor Mandylion ne siano messi al corrente. È l’ultimo avvertimento».

Sentenziò molto scocciato. Non gli era stato richiesto di potare un’intera piantagione di Tentacula Velenosa, ma solo di prendersi cura di un’Algabranchia malconcia. Trovava oltremodo deludente che solo due studenti si fossero messi alla prova, per giunta nonostante i punti promessi fossero non pochi. Rivolta un’ultima occhiata di rimprovero all’intera classe, si avvicinò prima a Desmond e poi a Jared.

«Caposcuola Tarabay, caposcuola Chèvert, siete gli unici ad esservi dati da fare e per giunta avete mostrato alla classe come ci si prende cura dell’Algabranchia in modo eccelso. I miei complimenti, sono 60 punti a Corvonero e 60 punti a Serpeverde. L’Algabranchia ve ne è grata, continuate così!».

Esclamò, soddisfatto delle prestazioni di entrambi e sperando che dessero il massimo anche nell’ultima esercitazione.

«Le vostre esercitazioni danno anche l’opportunità di chiarire alcuni punti del MBC. Innanzitutto, massima attenzione a quanta acqua versate nell’acquario: l’acqua evocata con la bacchetta, una volta a settimana, deve essere pari a 2 once. Poi, mi rendo conto che su questo punto lo schema presentato nel vostro manuale non è molto chiaro, ma ricordatevi che il Fertilizzante allo sterco di Drago è un Fertilizzante Liquido. In altre parole, il Fertilizzante allo stero di Drago è una Pozione Magica, che voi dovete miscelare alla Pozione di Crescita prima di versarli nell’acquario con l’Algabranchia. Quindi per la Fertilizzazione dovete prima diluire le due Pozioni Magiche (praticamente 1 ampolla di Pozione di Crescita e 1 ampolla di Fertilizzante allo sterco di Drago) e poi versare Fertilizzante risultante nell’acquario. Intesi?».

Fatti i dovuti chiarimenti e passata la rabbia per l’infingardaggine degli studenti, l’insegnante passò all’argomento successivo, l’ultimo di quella lezione. Si posizionò al centro della classe, ponendo davanti a sé uno degli acquari con il ceratofillo e i Gigli d’Acqua.

«Riprendiamo adesso gli argomenti affrontati durante la scorsa lezione in merito alle Procedure di Risanamento. L’altra volta abbiamo visto la Procedura di Risanamento del Contesto Erbologico Lago Nero, oggi invece, come promesso, vediamo la Procedura di Risanamento delle Piante del Lago Nero. È una Procedura fondamentale per riportare la flora magica del Lago Nero in condizioni normali, essendo state queste ultime scombussolate dall’ultimo attacco negromantico. Per chi non lo ricordasse, la Magia Nera padroneggiata dai negromanti ha intorpidito le acque del Lago Nero e ha carbonizzato molti Organismi Erbologici, di fatto sterminando diverse forme di vita. Questa Catastrofe Erbologica ha reso necessario un intervento diretto da parte della comunità di Hogwarts, in particolare del sottoscritto e della docente di Cura delle Creature Magiche, la professoressa Laurie Felini. Nell’ultimo anno, grazie al mio lavoro e a quello di molte studenti, siamo riusciti a depurare le acque di vaste aree del Lago Nero, proprio facendo ricorso alla Procedura di Risanamento Contestuale. Nello specifico, abbiamo operato su terreni completamente sgombri della presenza di Piante (Magiche e non). Con la Procedura di Risanamento delle Piante del Lago Nero ci occupiamo di rimettere in salute alcuni esemplari semi-carbonizzati che ho personalmente recuperato dai fondali del Lago Nero per ripiantarli nelle aree risanate. Tutto chiaro?».

Fece una pausa, prima di indicare e commentare lo schema con la Procedura che avrebbero dovuto mettere in pratica. I gessi incantati ancora una volta si mossero nell’aria per delineare l’elenco dei passaggi.

CITAZIONE

Procedura di Risanamento delle Piante del Lago Nero



1. Ripulire la Pianta dai residui carbonizzati
2. Rimuovere foglie e rami marci a colpi di Incantesimo Tagliuzzante
3. Fertilizzare la Pianta con la Pozione di Crescita (1 ampolla) e un Fertilizzante Magico Solido (o sterco di Drago o stero di Mooncalf)
4. Lanciare un Incantesimo Herbivicus sulla Pianta
5. Lasciare riposare dieci minuti la Pianta
6. Trapiantare la Pianta nel Lago Nero nelle aree con acque già Risanate*

*6. Trapianto:
a) Preparare il terreno acquatico in cui travasare la Pianta creando un buco di circa mezza spanna (comunque sempre in modo tale che l’apice della Pianta sia sullo stesso livello del terreno)
b) Estrarre la Pianta da travasare dall’acqua, facendo attenzione a tenere un po’ di terriccio e a mantenere tutte le radici (o il rizoma, o il rizoide) integre
c) Rimuovere eventuali residui carbonizzati dalle radici
d) Inserire la Pianta in acqua, all’interno del buco creato
e) Ricompattare il terreno assicurandosi che la Pianta sia stabile

«Leggete i vari passaggi della Procedura e fatemi sapere se c’è qualcosa di poco chiaro. Per ora non andremo al Lago, ma proverete a eseguire la Procedura qui, in serra. Scegliete o il ceratofillo o il Giglio d’Acqua davanti a voi (sono entrambi esemplari recuperati dal Lago Nero), curatelo secondo la Procedura e infine trapiantatelo nella vasca della saletta qui accanto, dove ci sono gli altri Gigli d’Acqua. Negli armadietti trovate tutto l’occorrente che vi serve. Vediamo come ve la cavate. Le prove migliori verranno premiate con 75 punti!».

//Indicazioni:

-La Lezione è cominciata a tutti gli effetti. Non potete più descrivere il vostro “ingresso in classe”, cioè il raggiungimento del gruppo in ascolto del professore. Chi lo farà verrà considerato in ritardo, quindi punito con una sottrazione di punti.

-Tutte possono svolgere l'esercitazione (anche chi non ha ancora postato). Per svolgere l’esercitazione pratica bisogna scrivere un post in cui si esegue la Procedura di Risanamento delle Piante del Lago Nero (non è necessario chiedere il permesso per mettersi a lavoro). Saranno premiate cura nella descrizione, completezza e correttezza della procedura, pulizia del lavoro, presenza di opportuni riferimenti teorici, priorità di risposta; risulteranno penalizzanti fretta nell’esecuzione, uso erroneo delle attrezzature, procedure errate, autodeterminazioni nella riuscita del MBC. Come al solito, i lanci degli Incantesimi non vengono Fatati: non si terrà conto del Livello né sarà necessario dilungarsi in una descrizione dettagliata; sarà sufficiente pronunciare la formula corretta ed eseguire l'Incantesimo correttamente. Chiunque lanci Incantesimi di qualsiasi tipo e/o usi le attrezzature a disposizione in modo potenzialmente pericoloso per sé e i propri compagni verrà punito molto severamente.

-L’Esercitazione Pratica va svolta in un unico post. È concesso un altro post (magari per porre domande all’Insegnante) solo dopo aver svolto l’Esercitazione e aver atteso che almeno un altro studente abbia postato.

-Modifiche e cancellazioni di post sono severamente vietate. I post modificati saranno invalidati e puniti con una sottrazione di punti. Quelli cancellati puniti con una sottrazione di punti più alta. È concesso segnalarmi via Gufo queste eventuali trasgressioni allegando screen probatori.

-Domande relative all’Esercitazione Pratica possono essere rivolte qui.

-È possibile svolgere l’esercitazione pratica fino al 28 aprile (ore 23:59). Le Esercitazioni postate dopo non verranno valutate.
 
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Forse con la teoria zoppicava un po', ma con la pratica si stava leggermente riprendendo, cosa che non riusciva nemmeno a fare Pozioni, lì era del tutto negato. I punti lo entusiasmarono molto ma a dire la verità lo entusiasmó di più l'essere riuscito a "salvare" quell'esemplare di Algabranchia facendo del suo meglio per curarlo da parassiti, cercando di evitare la morte certa, quindi quando il professore propose una seconda esercitazione, Desmond non si sarebbe tirato indietro e avrebbe provato a compiere i vari passaggi in modo corretto.
Desmond si sarebbe avvicinato agli esemplari di pianta purtroppo da recuperare e ne avrebbe scelto uno per poi portarlo al banco di lavoro dove avrebbe potuto svolgere tutte le mansioni con calma. Dopo di che avrebbe recuperato tutto l'occorrente (Altre opzioni, altro fertilizzante etc.) dell'armadietto così nom avrebbe dovuto interrompere la procedura. Avrebbe fatto un ultimo controllo per controllare se tutto fosse in ordine e poi si sarebbe messo a lavoro sulla pianta.
Avrebbe adagiato il vasetto con la pianta sul banco da lavoro e avrebbe peso la pinzetta per tentare di rimuovere i residui carbonizzati che avrebbero rischiato di rovinare la pianta. Infatti si sarebbe avvicinato con il viso ad essa così da tentare di fare un lavoro certosino, preciso, tentando di non toccare le parti ancora integre della pianta. Lentamente - Si sarebbe preso tutto il tempo per questa esercitazione. - avrebbe preso con la punta della pinzetta le parti annerite e oramai completamente morte, e le avrebbe delicatamente "strappate" dalla pianta. Avrebbe ripulito tutto sia dai pezzi più grosso ed evidenti ma anche da quei pezzi appena bruciati che comunque avrebbero potuto "corrompere" il resto della pianta sarebbe sfata fortunatamente sana. Avrebbe messo da parte quei pezzi e avrebbe posato le pinzette così sarebbe potuto passare al prossimo punto anche se avrebbe sempre guardato con attenzione l'esemplare in caso di qualche sua svista, avrebbe sempre cercato di rimediare ad una dimenticanza se avrebbe trovato altri piccoli pezzi carbonizzati.
Dopo la prima fase avrebbe recuperato dal porta-bacchette il proprio catalizzatore e si sarebbe avvicinato con la punta di esso alla base, non troppo vicono al corpo principale, così da tentare di liberare la pianta dalle parti marce che avrebbero potuto infettare la parte sana.
Infatti avrebbe usato l'incantesimo consigliato dal professore, avrebbe tentato di concentrare il suo Potenziale Magico verso ciò che avrebbe voluto fare e avrebbe lasciato che la forza di volontà percepita avrebbe potuto aiutarlo nella riuscita dell'incantesimo senza tanti disastri, o almeno lo avrebbe sperato.
Desmond avrebbe lanciato l'incantesimo tentando di eliminare le foglie che oramai sarebbero cadute a breve perché secche e marce, ma anche i rametti inutili.
Diffindo!
Avrebbe pronunciato con tono marcato, tentando di essere più preciso possibile nel taglio di quelle parti oramai morte che avrebbero rischiato solo di infettare la pianta portandola a una lenta e totale morte. Dalla base delle foglie tagliate, forse, sarebbero potute nascere nuove foglie sane che avrebbero fatto tornare di nuovo allo splendore iniziale la pianta. Avrebbe raccolto i residui marci e li avrebbe messi da parte insieme agli scarti carbonizzati così sarebbe potuto passare alla fertilizzazione.
Nella prima esercitazione aveva sbagliato quindi avrebbe tentato di imparare dai propri errori e avrebbe utilizzato lo sterco di Drago in modo opportuno anche se qualcosa gli avrebbe fatto venire un leggero dubbio. Infatti nella procedure c'era scritto che si sarebbe dovuto usare un Fertilizzante Magico Solido ma, dalla spiegazione precedente, Desmond aveva intuito che lo sterco di Drago era una Pozione Magica e quindi liquida, in ogni caso avrebbe usato la correzione del professor Lestrange per tentare di andare avanti.
Avrebbe preso un'ampolla di Pozione di Crescita e l'avrebbe versata in un'ampolla vuota, ovviamente molto più grande, e poi avrebbe preso anche un'ampolla di Sterco di Drago e avrebbe versato il contenuto nella terza ampolla dove si sarebbe trovata l'altra pozione. Avrebbe messo un dito sull'apertura dell'ampolla per tentare di evitare di fare uscire i due liquidi e lentamente avrebbe iniziato a scuoterla in modo rotatorio così da tentare di miscelare correttamente i due liquidi. Quando, almeno secondo lui, avrebbe raggiunto un buon risultato avrebbe versato quella nuova miscela creata alla base della pianta così che le radici, quelle da cui avrebbe preso i nutrienti di cui avrebbe avuto bisogno, avrebbero potuto assorbirla e tentare di farla diventare parte di sé. Avrebbe versato la nuova miscela con vera cura, tentando di non perdere nemmeno un piccolo spazio attorno alla base della pianta, cercando di aspettare e di bagnare a poco a poco nell'attesa del completo assorbimento.
Subito dopo avrebbe ripreso la bacchetta, che oramai avrebbe tenuto a portata di mano, e avrebbe anche in questo caso fatto affidamento sul proprio Potenziale Magico che sarebbe stato alimentato in qualche modo dalla propria forza di volontà, infatti avrebbe sperato con vera forza nell'ottima riuscita dell'incantesimo.
Puntando la punta della bacchetta sulla pianta, avrebbe castato l'incantesimo che avrebbe dovuto permettere ad essa di crescere velocemente forte e rigogliosa.
Herbivicus!
Avrebbe pronunciato l'incantesimo lasciando che il Potenziale Magico sarebbe potuto fluire dal catalizzatore alla pianta nella speranza di ottenere il meglio da esso, di vedere le parti della pianta tagliate crescere di nuovo sane come erano state all'inizio.
Avrebbe adagiato il catalizzatore da parte e avrebbe atteso i dieci minuti consigliati dal professore così che lui si sarebbe potuto occupare del banco di lavoro, infatti lo avrebbe ripulito dai residui organici e avrebbe messo in ordine ciò che non gli sarebbe servito più. Con impazienza di compiere l'ultimo passo, forse quello più complicato, avrebbe atteso gli ultimi minuti e solo quando sarebbe scattato il decimo si sarebbe preparato per il trapianto, forse la parte più delicata di tutto il procedimento. Se avrebbe fallito quella, sicuramente ci sarebbero state conseguenze poco positive per la pianta. Avrebbe preso una piccola paletta per scavare il terreno e si sarebbe diretto nella sala affianco a dove stavano lavorando dove avrebbe cercato il posto adatto dove trapiantare la pianta, nelle vasche insieme agli altri Gigli d'Acqua. Avrebbe cercato un posto non troppo vicino alle altre piante così la propria avrebbe proprio avere il giusto spazio per continuare a crescere. Avrebbe infilato la mano nell'acqua finché con la punta della paletta non avrebbe sentito il terreno e solo allora avrebbe iniziato a scavare. Lo avrebbe fatto non molto velocemente, non avrebbe voluto rischiare di togliere troppo terreno, e si sarebbe fermato ogni tanto giusto per cercare di controllare se aveva raggiunto la giusta profondità. Se una spanna era lunga circa venti centimetri, Desmond non avrebbe dovuto scavare più di dieci all'incirca, quindi tentò di misurare con l'apertura delle dita fino a dove era stato in grade di arrivare e se, sempre secondo lui, avrebbe raggiunto la profondità richiesta dal professore, si sarebbe fermato dallo scavare.
Si sarebbe alzato e sarebbe tornato al banco di lavoro per tentare di estrarre la pianta dal proprio vasetto. Avrebbe preso la pianta dalla base e molto lentamente avrebbe cercato di estrarla dalla sua vecchia casa, infatti avrebbe fatto attenzione a non tirare troppo per timore di rischiare di strapparla dalle sue radici, avrebbe tirato leggermente, cercando di aiutarsi anche con l'altra mano che avrebbe tirato via lentamente il vasetto che la conteneva, fino a sperare di liberarla completamente dalla sua "prigionia" .la maggior parte del terriccio sarebbe caduto sul banco dal lavoro e nel vaso vuoto ma fortunatamente una buona porzione sarebbe rimasto attaccato alle radici che all'occhio poco esperto di Desmond sarebbero sembrate abbastanza integre. Il Corvonero avrebbe fatto molta attenzione a non scuotere la pianta per cercare di non perdere il terriccio rimasto attorno alle radici e con un paio di pinzette, unico strumento che aveva lasciato a sua disposizione, avrebbe tentato di togliere anche in quel caso dei pezzi carbonizzati che avrebbero rischiato di invalidare tutta la procedura effettuata. Avrebbe guardato attentamente, cercando di girare la pianta a 360° nella speranza di non perdersi nessun pezzo eventualmente da togliere, avrebbe osservato le radici e la parte sottostante della pianta cercando di liberarla completamente dalle parti purtroppo annerite.
Quando sarebbe stato sicuro, più o meno, di aver ripulito la pianta, con essa nella mano sinistra e con quella destra sotto di essa per evitare di perdere terreno per la strada, si sarebbe diretto nella stanza accanto dove il buco sarebbe stato già scavato.
Si sarebbe piegato in ginocchio e avrebbe immerso la pianta nell'acqua fino a cercare di adagiarla completamente nel buco che sarebbe stato precedentemente preparato. Avrebbe cercato di posizionare la pianta in modo centrale e avrebbe controllato che sarebbe stata più o meno a livello delle altre poco vicine. Una volta che avrebbe adagiato la pianta nel buco avrebbe spinto con le mani la terra che era stata tolta precedentemente, tentando di riempire il buco con essa e coprire tutta la base della pianta con le radici.
Avrebbe riempito quella parte con la terra rimasta ai lati e con le mani, ma anche aiutandosi con la paletta, avrebbe cercato di compattare il terreno così da tentare in qualche modo di bloccare la pianta, cercando di non rischiare di farla uscire dalla sua nuova casa.
Avrebbe controllato il terreno un'ultima volta e avrebbe fissato le altre piante per assicurarsi che la propria sarebbe stata allo stesso livello, quindi solo quando sarebbe stato sicuro di aver fatto il meglio che poteva, sarebbe tornato al suo posto nell'attesa del responso del professore.
 
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view post Posted on 28/4/2024, 21:20
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Prefetto di Grifondoro
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Il rimprovero del professor Lestrange ebbe sicuramente effetto su Javier che si vergognò molto per non aver messo mano alla precedente, considerato che in quanto prefetto avrebbe dovuto dare il buon esempio ai suoi compagni, esattamente come avevano fatto i due Caposcuola di Corvonero e di Serpeverde. Javi tenne lo sguardo basso, cercando di pensare di essere ancora in tempo per recuperare e per evitare che il Responsabile Pike venisse allertato di una possibile svogliatezza dei Grifondoro durante le lezioni. Per quanto riguardava Javier, Erbologia era una materia di cui sentiva di dover ancora prendere le misure, ma proprio per questo motivo avrebbe dovuto impegnarsi più, così da conoscerla ancora meglio. Quindi respirò profondamente e all'esercitazione successiva decise di proporsi, rischiando di prendere zero punti, ma comunque provando a fare del proprio meglio per non deludere nessuno, né il professor Lestrane, né il Responsabile Pike, né sua madre, né la casa di Grifondoro, né se stesso.
L'argomento avrebbe riguardato la Procedura di Risanamento delle Piante del Lago Nero, una cosa in sé molto interessante, che era stata effettivamente messa in pratica per sistemare i danni causati dai Negromanti, dunque si trattava di un'attività decisamente pratica con la quale il Prefetto avrebbe potuto confrontarsi.
«Javier Aaroon Fedoryen di Grifondoro, vorrei cimentarmi con l'esercitazione».
Disse lo studente, per poi provare a capire come iniziare.
Per prima cosa Javier scelse di lavorare su uno dei Gigli d’acqua che si trovavano a disposizione della classe. Come gli altri che sarebbero stati usati in quell’esercitazione, era stato recuperato dal lago nero e pertanto non si presentava nella sua forma migliore, per così dire. Presentava dei residui carbonizzati la cui rimozione rappresentava il primo passo nel procedimento di risanamento che stava intraprendendo. Quindi Javier iniziò a osservare il Giglio d’acqua nel suo complesso, individuando quali fossero le parti della pianta che andavano rimosse perché carbonizzate: queste erano abbastanza evidenti, infatti si presentavano completamente nere, bruciate, carbonizzate per l’appunto e al tatto apparivano semplici da rimuovere perché non c’era più vita a tenerle attaccate alla pianta. Il Grifondoro si procurò delle pinze e delle piccole cesoie dell'armadietto degli attrezzi e a quel punto a Javier bastò qualche movimento non troppo rude con quegli strumenti per staccar via petali bruciati, così da iniziare il procedimento di pulizia.
Il secondo passaggio andava svolto subito dopo e prevedeva che venissero rimosse le parti marce della pianta tramite l’incantesimo tagliuzzante. Javier prese la bacchetta e la puntò verso le parti del Giglio d’acqua che si presentavano come marcite, quindi man mano indirizzava la punta del catalizzatore verso quelle parti che avevano bisogno di essere rimosse.
«Diffindo! Diffindo! Diffindo!»
Ripetè nel numero necessario di volte fin tanto che tutto il marciume non venne rimosso dalla pianta, liberandola da ciò che non avrebbe fatto bene al suo recupero.
Una volta che tutto il rimovibile venne rimosso, Javier si procurò un’ampolla di Pozione di Crescita, il cui scopo era quello di servire come fertilizzante al fine di far ricrescere la pianta dandole una spinta energizzante in più rispetto alle normali condizioni che non avrebbero previsto la fertilizzazione. Inoltre, di pari passo, il Grifondoro si sarebbe procurato una quantità commisurata di fertilizzante magico solido, in quel caso lo sterco di Drago, per completare del tutto il procedimento.
Una volta che entrambi furono a portata di mano li usò sulla pianta: versò alcune gocce di pozione, per poi fare lo stesso con lo sterco, prendendone una giusta quantità con l’apposita palettina.
Gli aiuti magici, tuttavia, non erano ancora finiti. Un erbologo che si rispettasse, infatti, sapeva che a quel punto sarebbe stato altrettanto necessario intervenire con un incantesimo fondamentale, ovvero l’Herbivicus, grazie al quale la pianta avrebbe iniziato a crescere con un ritmo decisamente avanzato rispetto al normale. La possibilità di farlo dava una sensazione di potere a Javier, che sentì una certa soddisfazione mentre puntava la bacchetta contro il Giglio d’Acqua e pronunciava la formula dell’incantesimo: «Herbivicus!».
Una volta lanciato l’incanto, sarebbe stato necessario far riposare la pianta almeno dieci minuti, così da permetterle di assestarsi nella sua fase di crescita e recupero. Javier osservò la pianta riprendere vita, colore, robustezza: era un piacere per gli occhi e per lo spirito vedere come dei passaggi metodici come quelli che stava compiendo riuscivano a riportare la vita lì dove altrimenti ci sarebbero state solo cenere e marciume.
Anche se gran parte della procedura di risanamento era stata svolta, mancava ancora una parte importante, ovvero quella in cui la pianta doveva essere trapiantata. In quel caso, come detto dal professore, avrebbe usato per il trapianto le vasche nella sala accanto, quella dove si trovavano gli altri Gigli d’acqua, sui quali Javier si era esercitato poco prima.
Per fortuna l’insegnante era stato molto preciso con le indicazioni riportate alla lavagna e il Grifondoro le rilesse con attenzione per evitare di sbagliare qualche passaggio. In primis, avrebbe dovuto preparare in modo adeguato il punto in cui la pianta avrebbe dovuto essere riposta e ciò consisteva nel praticare una fossa di mezza spanna nel terreno acquatico: per farlo Javier si procurò dall’armadietto degli attrezzi una piccola paletta con la quale smosse il terreno e creò la buca immergendo nell’acqua entrambe le mani e tastando il terreno per verificare la grandezza della fossa
A quel punto arrivava una parte un po’ particolare del procedimento: doveva estrarre la pianta dal suo vasetto in modo tale che del terriccio restasse attaccato alle radici e facendo caso che queste fossero intere e non spezzate. Considerato che le radici dei Gigli d’acqua erano ancorate al suolo, Javier prestò particolare attenzione a non danneggiarle nell’operazione.
Nel farlo si assicurò di eliminare parti eventualmente ancora carbonizzate presenti proprio alle radici; a operazione conclusa infine non gli restava altro da fare che reinserire in acqua il Giglio, proprio nella postazione che aveva creato, assicurandosi che la pianta trapiantata fosse a livello col terreno e con le altre che si trovavano nella vasca. Javier quindi controllò che la pianta acquatica fosse stabile lì dove l’aveva posizionata, nella speranza di aver eseguito una procedura quanto più corretta gli fosse possibile.
 
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view post Posted on 28/4/2024, 21:43
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Nonostante qualche pecca nell'esecuzione della prova, Jared si poté ritenere soddisfatto del proprio operato. Rivolse un sorriso al docente e un'occhiata complice a Desmond, prima di tornare in modalità d'ascolto per l'esercitazione pratica successiva. Come per la povera Algabranchia, ora finalmente risanata dal suo intervento, Jared si appropriò di uno degli acquari contenenti il ceratofillo. Difatti, mentre tutta la classe aveva potuto ammirare le proprietà Magiche del Giglio d'Acqua, nessuno aveva manifestato molto entusiasmo per il povero ceratofillo; proprio per quel motivo, il francese decise di agire secondo la Procedura su quest'ultimo, adagiando l'acquario sul piano di lavoro sgombro.
Dall'armadietto in fondo alla Serra, Jared poté scegliere i vari strumenti con i quali operare: di nuovo si munì di un'ampolla di Pozione di Crescita, delle fedeli pinzette, di una ciotola vuota e, questa volta, se finalmente aveva inteso bene quale fosse il Fertilizzante da utilizzare, scelse un sacchetto di sterco di Mooncalf solido.
Una volta scelti gli strumenti del mestiere, il Serpeverde sarebbe tornato alla postazione di lavoro, adagiando il bottino affianco all'acquario e dividendolo con cura in base al suo utilizzo per le varie fasi. Prendendo visione delle parole riportate dal docente sulla Procedura, si sarebbe rimboccato ulteriormente le maniche, pronto ad addentrarsi di nuovo nell'acqua. Afferrate le pinzette con la mano destra, si sarebbe posto più vicino possibile al vetro dell'acquario, in modo da ottenere una visuale adeguata a quella prima fase. In pratica, gli occhi avrebbero dato l'input e l'arto avrebbe dovuto svolgere tutto il lavoro. Il ceratofillo sarebbe apparso esattamente come Jared aveva descritto poco prima: con un aspetto aghiforme seppur di consistenza assai diversa da quella di un pino o di un abete. Proprio per quel motivo, il francese avrebbe dovuto prestare molta attenzione nell'approcciarsi ad esso con le pinzette, in modo da non esagerare nell'eliminare le parti carbonizzate. Con precisione certosina - o almeno, era quello che avrebbe sperato - si sarebbe approcciato nel staccare con la punta dell'attrezzo le parti annerite, rimuovendole con garbo dal vegetale. Ogniqualvolta fosse riuscito a rimuovere un residuo, l'avrebbe riportato a galla e rilasciato nella ciotola vuota. Avrebbe ripetuto la medesima procedura fintantoché non si fosse ritenuto soddisfatto dell'operato, dopodiché si sarebbe soffermato a valutare che il ceratofillo fosse stato privato di tutte quelle parti annerite, riponendo finalmente le pinzette sul banco di lavoro.
Per tutti quei poveri rametti ormai irrecuperabili o marcescenti, Jared avrebbe operato esattamente come per l'Algabranchia. Osservando accuratamente l'esemplare di ceratofillo, si sarebbe soffermato sulle zone da tagliuzzare via, prendendo nota dei punti esatti da dover colpire con l'Incantesimo. Dopo essersi accertato del lavoro da svolgere, avrebbe asciugato la mano destra sul lembo libero della divisa ed avrebbe estratto il catalizzatore dalla solita tasca interna. Avvicinandosi quanto possibile alla superficie dell'acqua, sarebbe stato ben attento a concentrarsi unicamente sul punto in cui il primo rametto marcio trovava unione con la struttura della Pianta Acquatica, così da non intaccare in alcun modo le parti sane. Una volta certo del punto esatto, si sarebbe focalizzato su quest'ultimo e, puntando il catalizzatore nella giusta direzione, avrebbe pronunciato la formula con risolutezza:

- Diffindo! -

Quella stessa procedura sarebbe stata ripetuta fino a quando il ceratofillo non fosse stato privato di tutte le parti marce o, comunque, irrecuperabili. Terminata quella fase, Jared avrebbe riposto il catalizzatore nella tasca e sarebbe passato alla parte della Fertilizzazione.
Seguendo ciò che aveva compreso dalle istruzioni, avrebbe dapprima utilizzato l'ampolla di Pozione di Crescita, riversandola sulla superficie dell'acqua, e provvedendo subito a mescolare il liquido con la mano, in modo che potesse dissolversi in ogni centimetro dell'acquario. Con movimenti concentrici si sarebbe assicurato che la Pozione potesse giungere ad ogni parte della Pianta, dopodiché sarebbe passato al Fertilizzante Magico Solido. Avrebbe aperto il sacchetto di sterco di Mooncalf con estrema cura, stando attento a non farlo fuoriuscire prima del tempo. Anche quello, così come per la Pozione di Crescita, sarebbe stato riversato nell'acquario, ma a quel punto Jared si sarebbe premurato di sbriciolarlo con cura sul terriccio attorno al rizoma della pianta, riempiendo con garbo ogni protuberanza del terreno in modo che il Fertilizzante potesse agire nel minor tempo possibile sulla radice e il ceratofillo potesse trarne nutrimento fin da subito. Una volta certo di aver svolto quella fase al meglio delle proprie capacità, cercando di nutrire la Pianta Acquatica con ogni mezzo a disposizione, Jared avrebbe ritratto la mano e si sarebbe preparato a castare un nuovo Incantesimo.
Con la prospettiva di ottenere una rapida crescita nel ceratofillo, il francese avrebbe ricercato concentrazione, isolandosi dal resto della Serra in modo che la focalizzazione rimanesse ben impressa sull'obbiettivo. Senza distogliere il contatto visivo dall'Organismo Erbologico davanti a sè, il Caposcuola avrebbe tratto due profondi respiri prima di puntare la punta della bacchetta, indirizzandola direttamente sul ceratofillo. Ad alta voce e con chiarezza, avrebbe poi pronunciato la formula.

- Herbivicus! -

Sperando che l'Incantesimo sortisse l'effetto desiderato, sarebbe poi passato al periodo d'attesa prima della fase più complicata: il trapianto vero e proprio.
Nell'attendere i dieci minuti indicati dal docente - che probabilmente sarebbero serviti al ceratofillo per trarre giovamento dai Fertilizzanti - Jared avrebbe risistemato con cura il banco di lavoro, riportando l'ampolla ormai vuota nell'armadietto e sbarazzandosi del sacchetto che un tempo conteneva lo sterco di Mooncalf. Considerando il tempo a disposizione, si sarebbe poi spostato nella saletta indicata loro dal Professor Lestrange, cominciando col preparare un nuovo ambiente accogliente per il ceratofillo. Avrebbe inserito con cura entrambe le mani nella nuova vasca, immergendole sino ad arrivare al terreno sottostante. Ovviamente avrebbe scelto una parte dell'acquario priva di vegetazione, così da non disturbare le radici già presenti e creare un ambiente il più confortevole possibile. Con delicatezza avrebbe creato un buco nel terreno, ingrandendolo sino a giungere alla profondità della mezza spanna richiesta dalla Procedura, cercando di adeguarsi con le misure in modo che la sommità della Pianta Acquatica potesse giungere al medesimo livello con il terreno. Una volta soddisfatto del proprio operato, avrebbe lasciato la nuova vasca per tornare all'acquario sul piano di lavoro. Passati i dieci minuti, Jared sarebbe passato all'estrazione della Pianta dal terriccio: una fase che, di certo, avrebbe richiesto quanto più garbo possibile. Difatti, l'approccio adottato sarebbe stato quello di smuovere con delicatezza il terreno attorno alle radici del ceratofillo, in modo che queste ultime potessero lasciare la presa con maggiore facilità. Solo nel momento in cui il francese avesse notato una certa instabilità da parte della Pianta, allora avrebbe provveduto con la vera e propria estrazione. Con cautela, avrebbe portato le radici verso la superficie, liberando quelle ancora ancorate con l'aiuto di pollice e indice. Si sarebbe premurato di mantenere una quantità adeguata di terriccio assieme al ceratofillo, così da non rischiare di ledere per sbaglio alle ramificazioni più piccole.
Una volta liberata la Pianta dal fondale, Jared avrebbe estratto la mano destra, reggendo il vegetale con la mancina e portandolo appena sopra la superficie dell'acqua. Da lì, si sarebbe munito nuovamente di pinzette e avrebbe avvicinato con circospezione il volto all'obbiettivo, così come per la prima fase. Con minuzia sarebbe andato ad eliminare le parti carbonizzate anche dalle radici, aiutandosi con la mancina nel far roteare lievemente il ceratofillo e raggiungere i punti nascosti. Utilizzando la punta delle pinzette avrebbe eliminato i residui, stando ben attento a staccarli con cautela dalle parti sane e adagiandoli assieme agli scarti nella ciotola.
Dopo aver terminato di ripulire anche le radici, sarebbe passato velocemente alla seconda vasca - quella già preventivamente preparata - muovendosi con rapidità in modo da rendere il passaggio il meno stressante possibile per la Pianta. Una volta giunto al punto scelto, avrebbe nuovamente immerso con delicatezza il ceratofillo nel nuovo acquario, stando attendo che l'immersione non risultasse troppo brusca, ma increspando la superficie con il dorso di entrambe le mani prima di far affondare il vegetale successivamente. Lo avrebbe portato lentamente verso il fondale, prestando attenzione ai rametti e lasciando che le radici trovassero riparo all'interno del buco precedentemente creato nel terreno. Una volta adagiato correttamente all'interno, in completa immersione, sarebbe passato poi alla fase finale.
Utilizzando solamente i polpastrelli di entrambe le mani e prestando estrema attenzione a non schiacciare in alcun modo le radici del ceratofillo, Jared avrebbe utilizzato il terreno presente ai margini del buco per riempire le zone attorno al rizoma. Avrebbe osservato le propria gesta attraverso il vetro dell'acquario, occupandosi di ricompattare il fondale in modo che la Pianta potesse trovare la stabilità adeguata. Solo una volta essersi accertato che le radici fossero ben ancorate al terreno e il ceratofillo fosse di nuovo eretto nella sua consueta posizione, con i rametti aghiformi proiettati verso l'alto, allora Jared si sarebbe ritenuto sufficientemente soddisfatto del proprio operato da scoccargli un ultimo sguardo affettuoso prima di ritirare le mani dall'acqua con estrema lentezza.
Avrebbe poi riposto l'acquario vuoto nel punto in cui l'aveva trovato e si sarebbe occupato di gettare i residui carbonizzati e i rametti marci, in modo da lasciare il piano di lavoro sgombro. Per ultimo, avrebbe riportato le pinzette e la ciotola vuota nell'armadietto delle attrezzature, prima di attendere il responso del docente.
 
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Desmond Tarabay: Procedura di Risanamento delle Piante del Lago Nero riuscita al 75%.
Con grande coraggio, il caposcuola Tarabay fu il primo studente a iniziare e concludere la Procedura di Risanamento delle Piante del Lago Nero. Aveva seguito la lezione attivamente sin dal suo inizio, vantando una padronanza degli argomenti teorici e pratici ragguardevole. Il docente di Erbologia l’aveva notato e ne avrebbe tenuto conto nel valutare la carriera accademica del giovane Corvonero. Per questa ragione fu sorpreso quando vide Desmond indugiare oltremisura nel decidere di quale Pianta occuparsi. Preda di una strana confusione, Desmond optò alla fine per il carotofillo, ma nell’eseguire la prova non tenne minimamente conto delle caratteristiche morfologiche della Pianta Acquatica scelta. Su di essa eseguì comunque tutti i passaggi nel modo corretto, riuscendo ad essere delicato e preciso al tempo stesso. Solo in uno step tuttavia si lasciò distrarre dalla prova precedente, confondendo lo sterco di Drago (un Fertilizzante Magico Solido, richiesto dalla Procedura di Risanamento) con il Fertilizzante allo sterco di Drago (un Fertilizzante Magico Liquido, richiesto invece dal Metodo Base di Cura dell’Algabranchia). Nel suo complesso, la Procedura di Risanamento risentì pesantemente degli errori di visualizzazione e di impiego del Fertilizzante, ma la cura profusa in tutte le parti determinarono la piena riuscita del Risanamento della Pianta recuperata dal Lago Nero. Senza più i residui di carbone e cenere, il ceratofillo scelto con così tanta fatica, ondeggiava in salute nell’ampia vasca della serra numero quattro.

Javier Aaron Fedoryen: Procedura di Risanamento delle Piante del Lago Nero riuscita al 93%.
Fu poi la volta del prefetto di Grifondoro, che decise di cimentarsi con un piccolo esemplare di Giglio d’Acqua ancora di là dal germogliare. Anche lui aveva partecipato con serietà alla lezione e dall’agilità con cui maneggiava la Pianta e le attrezzature sembrava contenere un talento tutto da scoprire. Rimosse con pazienza i residui carbonizzati, Tagliuzzò le estremità marcite, Fertilizzò sapientemente alternando la Pozione di Crescita allo sterco di Drago e fece infine sbocciare lo splendido Giglio pronto per essere trapiantato. Eseguì quindi questo delicato passaggio con la cautela dovuta, seppur dimenticandosi in certi momenti della peculiare morfologia di quella Pianta Magica. In ogni caso, che il Giglio d’Acqua si fosse ripreso del tutto era evidente dallo splendido candore dei suoi petali e dalla floridezza espressa da ogni turgida foglia.

Jared Chèvert: Procedura di Risanamento delle Piante del Lago Nero riuscita al 97%.
A chiudere in bellezza la Procedura messa in atto dal caposcuola di Serpeverde. Ammirata dall’insegnante di Erbologia per la correttezza e la pulizia dei passaggi, si distinse altresì tra tutte altresì per il sapiente equilibrio tra riflessione teorica e abilità pratica. Al termine dei primi step, la Pianta di ceratofillo scelta da Chèvert risultava completamente pulita di cenere e scevra di componenti in decomposizione, vigorosamente Fertilizzata dal portentoso mix tra Pozione di Crescita e sterco di Mooncalf, rifiorita rigogliosamente con l’Incantesimo Herbivicus. Con spiccata pragmaticità, per finire il promettente allievo trapiantò con successo il ceratofillo dall’angusto vaso in cui era stato tenuto in degenza nella grande vasca che ospitava i Gigli d’Acqua adulti, potendo osservare soddisfatto l’impresa appena portata a termine. Non c’erano dubbi: con la forza delle sue mani e della magia che vi scorreva dentro, Jared Chèvert aveva annientato qualsiasi traccia di Magia Nera rimasta sul ceratofillo, rigenerandolo del tutto.

*



Lestrange non riuscì a trattenersi dall’applaudire alle tre belle esercitazioni appena svolte in classe.

«Complimenti, ragazzi! Non potrei essere più fiero di voi! Attribuisco subito 60 punti a Corvonero per l’esercitazione del caposcuola Tarabay, 70 punti a Grifondoro per la prova del prefetto Fedoryen e 75 punti a Serpeverde per l’eccellente perfomance del caposcuola Chèvert».

Esclamò con soddisfazione, riservando un’occhiata di orgoglio per ognuno di loro che si erano dati da fare. Se si era già accorto dell’inclinazione per l’Erbologia di Desmond e di Jared, fu piacevolmente contento di scorgere una naturale bravura nella cura delle Piante Magiche anche in Javier Fedoryen. Alberto si chiese se nel sangue dei figli di Evey e Jelonek scorresse una spontanea predisposizione per la sua materia; i compiti per casa sarebbero serviti a dare una risposta a quella domanda.

«D’altra parte, mi sarebbe piaciuto vedere altri e altre cimentarsi nella prova. Questi ceratofilli e Gigli d’Acqua non aspettavano che le vostre cure. Vedremo come ve la caverete nei compiti per casa; certo, la partecipazione in classe vi avrebbe aiutato molto…».

Aggiunse con tono basso, pervaso da un pizzico di malizia. Non era quella una qualità che apparteneva al guardiacaccia, ma la tendenza generale all’infingardaggine l’aveva deluso molto.

«Faccio due piccole osservazioni per chiudere la lezione. Innanzitutto volevo consigliarvi calorosamente di ripassare i Fertilizzanti. Come ho già detto, il Fertilizzante allo sterco di Drago è una Pozione Magica, cioè una Pozione Fertilizzante, per cui è un Fertilizzante Magico Liquido. Lo sterco di Drago è invece letteralmente il letame di Drago, per cui è un Fertilizzante Magico Solido, in altre parole è un Fertilizzante Grezzo. Spero di essere stato chiaro. Oltre a questo, vi ricordo quanto sia importante tenere a mente la teoria mentre si svolge attività pratica. Nel concreto, questo cosa significa? Significa che se state lavorando su un’Algabranchia, affinché le vostre mani siano guidate nel modo giusto, dovete visualizzare nella mente le caratteristiche dell’Algabranchia. Quindi, ad esempio, se state eseguendo il MBC sull’Algabranchia, richiamerete alla memoria che si tratta di una Pianta Magica, cioè di un’Alga Magica, dotata di un determinato potere, con una certa morfologia, composta da rizoma, lamina e tallo, che prolifera nelle acque salate, di diffusione rara, e così via. Più siete precisi in questo più alta sarà la resa del vostro lavoro».

Disse, mentre di sbottonava il camice tornando in abiti borghesi. Tornò quindi al centro della classe, preparandosi a tirare le somme e ad assegnare i Compiti.

«Direi che per oggi è tutto. Trovate i compiti in quei vasi vicino la porta. Prima di salutarci, però, vorrei che tutti quanto vi uniste a me per fare i complimenti al caposcuola di Serpeverde Jared Chèvert, lo studente migliore della lezione. Il signorino Chèvert avrà diritto a uno sconto del 50% su qualsiasi servizio del nuovo Manifesto di Erbologia – di imminente pubblicazione – e l’iscrizione ad honorem ad un’iniziativa speciale. Presto ci saranno novità! Grazie anche a tutti gli altri che hanno partecipato. Se non c’è altro, vi auguro una buona giornata! Ci vediamo ai G.U.F.O. con molti di voi!».


Lezione: Ventiduesima

Data: 29/04/2024

Docente: Prof. Alberto Lestrange

Materia: Erbologia

Argomento: le Piante Acquatiche, l’Algabranchia, le Alghe; il Metodo Base di Cura dell’Algabranchia; la Procedura di Risanamento delle Piante del Lago Nero.

Compito obbligatorio (massimo voto 7):
Scrivere “VERO” al termine delle affermazioni ritenute vere (ovvero prive di qualsiasi errore e affermanti verità erbologiche), scrivere “FALSO” accanto a quelle ritenute false. [Qualsiasi eventuale spiegazione ai quesiti non verrà presa in considerazione, ma influirà negativamente sulla valutazione in caso contenga inesattezze.]

1. L’Algabranchia è allo stesso tempo un’Alga e una Pianta Acquatica.

2. Il Metodo Base di Cura dell’Algabranchia prevede l’impiego dell’Incantesimo Lumos Solem e di almeno due Pozioni Magiche.

3. Nell’intervenire manualmente su un Organismo Erbologico, è sempre importante visualizzarne mentalmente la struttura erbologica e i poteri magici (se presenti).

4. Quando masticata e ingerita da un mago o da una strega, l’Algabranchia, tra le altre cose, consente di nuotare con più agilità.

5. Nella XXII Lezione, limitatamente al tema delle Procedure di Risanamento, è stata trattata soltanto la Procedura di Risanamento delle Piante Magiche del Lago Nero.

6. L’Acquaviola è prodotta anche con l’Algabranchia.

7. Il Giacinto d’Acqua è una Pianta Acquatica Magica.

8. È possibile piantare l’Algabranchia comune nel Lago Nero di Hogwarts.

9. Chi ingerisce l’Algabranchia senza immergersi subito sottacqua è destinato a morire nel giro di pochi minuti.

10. Nei piccoli laghi della Foresta Proibita è possibile trovare dei Gigli d’Acqua.

11. Nella Procedura di Risanamento delle Piante del Lago Nero non c’è differenza tra letame di Drago e letame di Mooncalf.

12. La parte dell’Algabranchia che si ingerisce per poter respirare sottacqua è l'intero tallo.

13. La laminaria è un Organismo Erbologico con Proprietà Magiche che si sprigionano quando viene usata in ambito pozionistico.

14. Con la Procedura di Risanamento delle Piante del Lago Nero è possibile guarire del tutto le Piante del Lago Nero danneggiate dall’ultimo attacco dei negromanti.


Criteri valutati nel Compito obbligatorio:
Correttezza delle risposte, rispetto del comando. Nello specifico: +0,5 per ogni risposta corretta; +0 per ogni risposta lasciata in bianco o errata.

Compito facoltativo (da svolgersi solo DOPO aver svolto l'obbligatorio; massimo voto 3):
Effettuare a Procedura di Risanamento delle Piante del Lago Nero così come è stata vista in classe su una Pianta Acquatica a scelta tra il ceratofillo, la laminaria e il Giglio d’Acqua.
Nello specifico, recarsi alla Serra numero cinque ed effettuare la prima parte (dal punto 1 al punto 5; troverete ciascun esemplare da risanare e trapiantare immerso nell’acqua contenuta in appositi vasi), dopodiché recarsi al Lago Nero ed effettuare il punto 6 (Trapianto).
L’esecuzione degli Incantesimi non verrà Fatata: non si terrà conto del Livello né sarà necessario dilungarsi in una descrizione dettagliata; sarà sufficiente pronunciare la formula corretta. Valgono le stesse indicazioni date in classe per l’esercitazione della Procedura di Risanamento delle Piante del Lago Nero. Per quanto riguarda la parte da svolgere al Lago Nero, è permesso agli e alle studenti di entrare in acqua operando entro i primi cinque metri, dove la profondità dell’acqua non supera il metro di altezza. Le zone indicate per intervenire sono quelle già Risanate dagli e dalle studenti nella scorsa Lezione che hanno applicato la Procedura di Risanamento Contestuale del Lago Nero.

Le e gli studenti che sono intervenuti in classe in classe possono scegliere di spingersi oltre, immergendosi completamente, indossando di conseguenza un costume da bagno intero ed eventualmente attrezzandosi come preferiscono (senza esagerare). Costoro possono autodeterminare il supporto dell’Insegnante.

Criteri valutati nel compito facoltativo:
Rispetto dei passaggi della Procedura (l’ordine con cui sono elencati non è casuale), cura nella descrizione delle azioni, uso corretto delle attrezzature, presenza di riferimenti teorici. Risulteranno penalizzanti: mancanza di esecuzione di passaggi, fretta nell’esecuzione, uso erroneo delle attrezzature, autodeterminazioni.

Limite consegna: 07/05/2024 (ore 23:59)

Esposizione dei voti entro: 15/05/2024

Tempo a disposizione degli Studenti: 8 giorni


//Indicazioni per i Compiti:

-Il Compito obbligatorio si svolge apponendo al termine delle frasi “VERO” o “FALSO”; qualsiasi altro simbolo che non rendesse chiara la scelta dello/a Studente verrà ignorato (sarà come lasciare la frase priva di risposta).
-Il Compito (obbligatorio e facoltativo) va inviato via Gufo. Il Compito facoltativo non va postato pubblicamente nella discussione, ma può essere svolto come un post ambientato in uno dei giorni successivi alla Lezione.
-Ogni Compito (o Giustificazione) va inviato alla guferia di Compiti 1, pena la non validità di esso e la sottrazione di cinque punti alla Casa d’appartenenza dello/a Studente.
-Qualsiasi Compito (o Giustificazione) pervenuto oltre la scadenza della consegna non verrà preso in considerazione.
-Ogni Compito (o Giustificazione) deve contenere saluti rispettosi all’inizio e alla fine della lettera, il nome, il cognome e la Casa d’appartenenza dello/a Studente che lo invia, pena la sottrazione di un punto sul totale del Compito (o di cinque punti, in caso di Giustifica).
-Ogni parte del Compito va inviata via Gufo (mai come allegato: sempre come messaggio via Gufo), pena l’annullamento del Compito.
-Gli interessati a inviare anche il Compito facoltativo non possono inviarlo con un Gufo distinto da quello contenente il Compito obbligatorio: ogni Studente può inviare un solo Gufo con le parti che intende svolgere. Naturalmente, non è possibile inviare il facoltativo senza aver inviato l’obbligatorio (il primo verrebbe ignorato anche se ricevessi successivamente il Compito obbligatorio). Il punteggio finale di Compiti contenenti anche il facoltativo verranno arrotondati per eccesso, laddove si presentasse la possibilità.
-È prevista una distinzione fra chi ha svolto l’Esercitazione Pratica in classe e chi no, nel Compito facoltativo.
-I Compiti consegnati in bianco (impegno inequivocabilmente assente) non verranno considerati validi per la presenza.
-Evidenti copiature (da post della Lezione, da siti esterni, tra compagni etc) o mancanze di rispetto rivolte all’Insegnante o ai compagni saranno severamente punite. Per copiatura si intende la palese riproduzione di frasi intere scritte da altri o presenti nei post della lezione.
-Ogni domanda va posta nell’apposita discussione in Annunci e Domande.
 
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