Erano state prime ore del giorno piuttosto soleggiate quelle che avevano accompagnato Morgana fino al Serraglio Stregato per l'apertura, di un sole pallido e freddo ma comunque luminoso abbastanza da ingannare gli amanti della stagione estiva che questa non fosse del tutto pronta a lasciare spazio a un autunno che, teoricamente, si sarebbe dovuto dire già più che inoltrato.
E in compagnia di quella stessa luce la scozzese aveva riempito ciotole e beverini svuotati durante la notte, si era premurata di controllare che tutti gli esemplari in attesa di adozione fossero puliti e non necessitassero di cure aggiuntive da parte propria e, infine, si era assicurata che ogni mensola fosse rifornita secondo i propri standard e non comparissero, quindi, vuoti tra una confezione e l'altra. La stessa cerea luminosità con cui aveva preso posto dietro il bancone in attesa dei primi clienti della giornata e che all'improvviso s'era oscurata.
Quando la Capitana di Serpevede aveva sollevato lo sguardo dal registro delle vendite e dei rifornimenti per puntarlo in direzione dell'ingresso, lì dove l'era parso che la campanella di rame appesa alla porta avesse tintinnato con più violenza rispetto agli altri giorni, non aveva incrociato subito quello di Jessica ma aveva sbattuto contro i suoi versanti rocciosi e scoscesi, contro la sua cima estremamente aguzza e tagliente, contro ciò –
lei – che li aveva resi tanto inospitali. Per un momento l'aveva guardata come aveva fatto da Mielandia, se n'era potuta accorgere per via del formicolio allo stomaco che l'aveva scossa alla stessa maniera, ma esattamente come successo alla bottega dello zucchero finse d'essere in grado di scalarla, quella montagna.
«Buongiorno. - Indossò la maschera della professionalità e allungò distrattamente una copia del
Catalogo in sua direzione come se non le costasse
qualcosa interagire con lei.
Registrate mentalmente le sue richieste annuì appena e poi, estraendo un sacchetto di carta da sotto il bancone, si sporse verso la mensola dei mangimi per recuperare le due confezioni in questione e inserirle nella busta con il logo dell'emporio. -
Sono 6 galeoni in tutto. -
Merda. -
Essendo la prima cliente della giornata ad averne spesi più di cinque puoi rompere la Jack-O'-Piñata appesa all'ingresso.» Rimandò il momento del pagamento e, dopo aver afferrato la mazza poco oltre la tendina del retrobottega, fece cenno alla strega di seguirla all'esterno... lì dove il via vai di persone l'avrebbe fatta desistere, una volta affidato a lei lo strumento, dal colpire
accidentalmente la sottoscritta al posto della zucca, no?
Si tenne comunque a distanza, quando la vide impugnare la mazza.
Alla descrizione della rottura della zucca da parte della cliente seguirà l'estrazione del premio.