Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Even the smallest feline, the cat, is a masterpiece, Privata D.T.

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view post Posted on 17/6/2023, 17:10
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Le poche persone che avevano avuto la fortuna di conoscere i suoi genitori sapevano che mai avrebbero accettato di avere altri inutili animali in casa e che, soprattutto, avrebbero dato il via a un vero e proprio inferno se fosse piombata alla loro porta una creatura magica. Era strano da credere, ma nonostante vivessero in una fattoria stracolma di animali di ogni tipo, l’unico membro della famiglia ad amare gli animali e ad averne fatto, letteralmente, una parte essenziale della propria vita, era Megan. Non che sua sorella li odiasse, affatto, ma non si poteva neppure affermare che stravedesse per loro o che li tollerasse per più di una quindicina di minuti.
Eppure, nella giornata di domenica 18 giugno, si era preparata in fretta e furia e, straordinariamente, non aveva neanche dovuto costringere sé stessa ad alzarsi dal letto per la felicità che riusciva a contenere con molte difficoltà. Sarebbe stato plausibile che indossasse una maglia al contrario, scarpe diverse e un cappello di clown, considerando la fretta. Ma, fortunatamente, non era ancora arrivata a quel punto e si limitò a una maglietta blu, dei jeans chiari e delle scarpe da ginnastica. Nonostante si potesse dire che non ce ne fosse più bisogno, decise di mettere comunque i guanti senza dita che l’avevano accompagnata per buona parte, se non tutto, di quell’anno scolastico a Hogwarts, d’altronde, ormai sarebbe stata persino irriconoscibile senza!
Una spazzolata a quel nido di vespe che si ritrovava al posto dei capelli ogni mattina, giusto per renderli più presentabili. Va bene che amava gli animali e che sarebbe andata contro anche al suo principio non si litiga mai con nessuno per loro, ma diventare un habitat era un tantino esagerato persino per lei. Guardò un’ultima volta la stanza di dormitorio, contenta che un cucciolo pelosetto, al suo ritorno, le avrebbe fatto compagnia. davanti al Serraglio Stregato, con l’intenzione di prendere un gattino, e mentre stava aspettando che arrivasse Desmond, al quale poco tempo prima, in biblioteca, aveva proprio proposto di accompagnarla.
Quando lo vide arrivare, gli sorrise istintivamente. -Ciao, Desmond! Come stai?- domandò con allegria. -Reina e Horus come stanno?- gli chiese. Avrebbe mai potuto non farlo, ancor di più per il negozio che avevano davanti? -Anche solo guardandolo dall’esterno il Serraglio Stregato è bellissimo! E le creature magiche visibili… ancora più meravigliose!- si lasciò andare a quelle parole dette con un inconfondibile tono di adorazione. -Oh, quasi dimenticavo: poi dove preferisci andare per mangiare qualcosa?- domandò sorridente. La sua allegria e, in un certo senso, nonchalance erano, indubbiamente, dettate anche dalla questione animali. Attese di ricevere sue risposte e poi gli indicò la porta con un dito. -Entriamo?- chiese, e, in caso di risposta affermativa, sarebbe entrata aspettandolo.
-Buongiorno! Mi chiamo Megan, come va?- salutò la persona di turno in quel momento e le parve opportuno porre quella domanda, così come non poté evitare di perdersi, per almeno un paio di secondi, ad ammirare l’estetica del negozio e i suoi dettagli. -Vorrei adottare un gattino.. non è importante il genere e neppure la razza, in verità. Forse, caratterialmente parlando, mi piacerebbe un gatto di Birmania, sono così carini! Ma sono tutti meravigliosi, è chiaro!- precisò, non riuscendo a tenere a freno un costante sorriso sulle labbra. Avrebbe atteso un riscontro da chi si trovasse dietro il bancone in ebano ed, eventualmente, possibili parole di Desmond.
 
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view post Posted on 21/6/2023, 17:01
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Nuit de Serpentard

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Da quando erano iniziate le vacanze estive -per gli altri- la spillata viveva con maggiore serenità il via vai nella strada più popolata della Londra magica. Non le piaceva la confusione ormai era noto e con Almarok disteso sul bancone osservava con fare annoiato quell'agglomerato di maghi e streghe correre verso il lavoro o verso qualche negozio pronti a farsi spennare.
Aveva già sistemato tutto quello che era in programma quel giorno e aiutata dal caldo afoso si era distesa anche lei sul bancone mentre con le unghie pizzicava di tanto in tanto il fianco del furetto per farlo girare indispettito. Il rumore delle gabbie in movimento poi copriva i suoi sospiri, sembrava infatti che i pennuti stessero dando un party senza di lei e quella cosa non poteva che farle piacere.
"Jude smettila di muoverti, oppure farai uno di quei voli annesso alla gabbia da spaccarti quelle due ali inutili" scocciata aveva guardato il gufo alla sua destra sollevando un sopracciglio all'atteggiamento successivo del gufo. Le aveva davvero dato la schiena?
"Girati ancora dall'altra parte e vedi, altro che beverini dimenticati qui, beverini spariti e gufo morto disidratato" si era alzata andando verso la porta e tornando indietro verso il bancone ebano, attendendo che anche quel riccio alla sinistra della porta la smettesse di grattarsi gli aculei sul terrario.
"Ma hanno tutti voglia di farmi girare i boccini oggi?" aveva ripreso il libro sulla Stregoneria Medievale e per nulla infastidita da tutti quei rumori in sottofondo aveva ricominciato la lettura disturbata qualche volta dai miagolii di Sgàile e dalle sue strusciate sulla gamba.
Neanche a dirlo dopo qualche secondo dalla ripresa mise velocemente via il libro preparandosi ad accogliere qualcuno di divertente, o almeno poteva sembrarlo. Venne investita da un entusiasmo fuori dal normale che le fece sbattere gli occhi per poi trasferire un sorriso dolce alla studentessa davanti a lei che si guardava attorno forse alla ricerca dell'animale perfetto.
Tenerezza.
Anche lei era sembrata così a Morgana la prima volta? Ormai non ci faceva più caso, lavorando lì da molto era solita guardarsi attorno durante i turni mentre la pace regnava, tranne quando i volatili decidevano di fare il salto in lungo verso il bancone.
"Buongiorno a te cara Megan! Sono Ècate e sto bene grazie, la tua giornata invece sta procedendo bene?" sorridente avrebbe guardato la giovane studentessa bronzo-blu prima di appoggiare sul bancone una copia del Catalogo facendolo scivolare poi verso la castana per permetterle di portarlo dietro per tutto il negozio e in caso sfogliarlo alla ricerca di qualcosa di utile per l'animale scelto.
"In cosa posso aiutarti?" avrebbe atteso risposta prima di annuire. Per fortuna, nessuno a comprare pennuti, i gatti le piacevano doveva ammetterlo.
Avrebbe fatto il giro del bancone invitandola a seguirla mentre si dirigeva nella parte sinistra del negozio " sarebbe il tuo primo animale? Seguimi pure comunque, vediamo un po' che gattino possiamo trovare. Preferiresti un maschio o una femmina? Lo vorresti adulto, anziano o un cucciolo più imprudente?" Tutte quelle domande le sarebbero servite per indirizzare la giovane verso una strada specifica.
Sarebbe passata davanti ai gatti neri, a quelli tigrati, ai gatti rossi e alle razze più particolari, con calma in modo da dare il tempo a Megan di guardarsi per bene attorno e cambiare idea se l'avesse voluto, per poi fermarsi dinnanzi alla cuccia dei gatti di Birmania.
"Per tua fortuna posso presentarti loro, due cuccioli e una gatta adulta. Il primo è lui, come puoi vedere il pelo è di un grigio chiaro, bianco sporco e la sua caratteristica è l'avere una macchia nocciola scuro su tutto il muso nelle zone limitrofe al naso." Avrebbe indicato il cucciolo a destra impegnato a graffiare -con difficoltà- l'estremità destra del terrario per poi passare alla gattina al suo fianco visibilmente provata dalla sua coda in movimento a causa del fratello. "Lei invece, presenta un musetto chiaro, come tutto il pelo, sul bianco sporco. Entrambi provengono da Nancy in Francia e hanno un anno e due mesi."
Sarebbe passata alla gatta adulta in un' altro terrario limitrofo, "e poi c'è lei, sette anni di puro splendore, candida come la neve e con la coda, orecchie e muso grigio topo. Montpellier la sua città d'origine. A te la scelta, prenditi tutto il tempo che ti serve."
L'illuminazione poi, e si sarebbe avvicinata nuovamente alla Corvonero. "Scusami ho dimenticato una cosa poi giuro che starò zitta." Un colpetto di tosse e avrebbe continuato illustrandole le varie iniziative alle quali poteva andare incontro con quell'acquisto "Io ti illustro tutte le offerte che potresti ricevere se decidessi di adottare una creatura e poi dimmi tu come vorresti agire. Allora, essendo il tuo primo animale potrai accedere all'offerta First Pet e ricevere un Buono sconto del 30% utilizzabile su una spesa minima di 5 Galeoni da Mielandia. Se invece acquisterai anche una confezione di cibo ed un habitat adatti, potrai approfittare dell'offerta Genitore Responsabile e scegliere un omaggio, dal valore massimo di 6 Galeoni, tra i prodotti della sezione Giochi e Vestiti. E con una spesa pari o maggiore a 10 Galeoni potrai accedere alla nostra Offerta Mensile."
Zittendosi le avrebbe permesso di studiare qualunque gatto anche solo per non basarsi unicamente sul genere della creatura ma trovandone l'affinità, avrebbe iniziato a guardarsi attorno pure lei sistemando in maniera furtiva un sacchettino di cibo troppo sporgente e quasi in via del capitombolo.
 
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view post Posted on 21/6/2023, 18:21
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Quel fine settimana si sarebbe concesso di svegliarsi un po’ più tardi. Aveva studiato l’impossibile, aveva letto libri su libri senza minimamente fermarsi, formando un gran accumulo di appunto che avrebbero potuto aiutarlo durante i G.U.F.O. .
Aveva usato il condizionale proprio perché non sapeva cosa sarebbe potuto accadere agli esami, sarebbe stato ammesso? Le domande si sarebbero rivelate difficili o facili? Avrebbe passato quel ostacolo che, in quel momento, gli sembrava enorme?
Non lo sapeva e non voleva nemmeno chiederselo perché era stanco di pensarci. Doveva liberare la mente e stare in questo Castello non lo stava aiutando, per fortuna aveva appuntamento con Megan di fronte al Serraglio Stregato perché la ragazza doveva acquistare un gatto e Desmond ne avrebbe approfittato per uscire un po’ e spendere qualche galeone per Reina e Horus.
L’arrivo dell’estate lo aveva liberato, per fortuna, di maglioni e mantelli, quindi sopra l’immancabile jeans nero strappato alle ginocchia, aveva messo solo una semplice maglietta a maniche corte bianca, con le sue immancabili converse dello stesso colore dei pantaloni.
Dopo aver fatto un’abbondante colazione, che non mancava mai, aveva passato i Cancelli così grazie alla materializzazione si sarebbe potuto trovare, senza perdere troppo tempo, nei pressi del Serraglio Stregato dove lo stava già aspettando Megan.
Fu istintivo, uno sbadiglio uscì dalla sua bocca in contemporanea al proprio “buongiorno”.
Spero di non essere in ritardo, nonostante mi sia svegliato presto, ho perso tempo con la colazione.
Quel fine settimana, gli elfi domestici si erano superati con le prelibatezze della colazione che sembrava essere stata infinita.
Reina penso sia in giro per il castello, Horus sta ancora dormendo, penso abbia fatto tardi con la “fidanzata”, tu come stai?
Disse facendo un ulteriore sbadiglio, sperava di non passare la mattinata in quelle condizioni.
Io direi al Paiolo Magico, che ne dici? Ci sono andato a mangiare a Natale con lei, e la cucina era davvero ottima.
Ovviamente era solo un suggerimento perché in fondo poteva scegliere lei dove andare. Entrarono nel negozio e lasciò che la ragazza facesse la sua richiesta, visibilmente emozionata, rimembrando quando, la prima volta, era venuto in quel negozio per acquistare la sua gatta.
Ciao Ècate, come stai? A me invece servirebbe un sacchetto di Fur Friendly Flea Powder e un guanto da falconeria, ma occupati prima di Megan, senza problemi.
In fondo erano più per lei che per lui, Desmond si era ritrovato ad accodarsi a lei e aveva preso un paio di cose che gli servivano. Avrebbe lasciato alla ragazza, e alla commessa, il tempo di farle fare la sua prima importante scelta.
 
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view post Posted on 22/6/2023, 22:56
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Quando Desmond arrivò, non riuscì a trattenere un sorriso per i suoi sbadigli, sebbene evitò prontamente di commentarli per non finire in figuracce nelle quali stava cadendo più del solito per quanto aveva la testa tra le nuvole. Lei trovava divertenti azioni comuni, come sbadigliare e starnutire, perciò non c’era da stupirsi. -Non ti preoccupare, sei in perfetto orario- lo rassicurò e, anche fosse stato in ritardo, per il cibo si poteva sempre fare un’eccezione a suo parere. -Tutto bene, grazie! E il Paiolo Magico va benissimo- rispose e le venne immediatamente un’idea lampo. -Uh! Magari Reina e il gatto che prenderò potrebbero fare amicizia, in futuro!- propose con entusiasmo, iniziando nella sua testa conversazioni immaginarie che avrebbero potuto avere i due gatti. Conversazioni del calibro di che pesce che fa? e fa pesce-gatto!, degne della sua intelligenza.
Sorrise alla commessa che li accolse. -Ciao, Ècate. Sì, procede bene- rispose alla ragazza e si affrettò a seguirla non appena si diressero verso la parte sinistra del negozio. -Sì, è il primo. Il genere e l’età non è importante, forse preferirei un cucciolo, ma… oh, sono tutti così carini!- esclamò, consapevole che avrebbe impiegato un’infinità di tempo per scegliere e un po’ si dispiacque per la commessa che avrebbe dovuto attendere così tanto. Difatti, non aveva mai avuto un animale tutto suo, pur vivendo in una fattoria e nonostante la presenza di Ice, il cavallo che era riuscita a far fidare di lei, ma Megan sapeva che lui era una creatura che amava troppo la libertà, perciò mai si sarebbe appellata come la sua padrona.
-Se solo potessi li prenderei tutti e tre…- ed era già consapevole di star urlando a sé stessa che sì, l’avrebbe fatto in futuro e quando ne avrebbe avuto le piene possibilità. Chi ha mai detto che diventare una gattara è una cattiva idea nella vita? Non era una prospettiva niente male…
Tuttavia, un aiuto a scegliere non tardò ad arrivare, quando la gattina, forse cercando di sfuggire agli striduli suoni provocati dai graffi del fratello, dette una musata contro il terrario, cadendo sul posteriore e starnutendo imbronciata. Gli occhi della Corvonero caddero immediatamente su di lei, trovandola così buffa che non riuscì a nascondere una risata. Quanto alla gattina, non si offese, bensì le mostrò un’indole da giocherellona, ripetendo la mossa e stavolta guardandola, in cerca della stessa reazione che avvenne. -Sei un amore…- mormorò, sorridendole e poi si voltò verso Ècate, conscia della propria decisione.
-Sono tutti bellissimi… e mi sono già promessa di darle un amico o un’amica gatto successivamente, ma per il momento sono totalmente innamorata di lei..- disse, indicando la gattina dal pelo sul bianco sporco e giocherellona. -Oh, e posso sapere il giorno del suo compleanno, se si sa?- domandò, in quanto per lei non era affatto un dettaglio superficiale. Lei era sempre stata solita a festeggiare i compleanni di tutti i suoi animali di fattoria - nel modo bizzarro che la contraddistingueva, certo, come creare coroncine di fiori o cappellini per animali che loro prontamente distruggevano in tempo zero - e lo stesso avrebbe fatto con la gattina.
Successivamente, si preparò per eventuali domande necessarie e attese che Ècate si occupasse di servire anche Desmond.
 
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L'aria frizzante portata all'interno del negozio dai due studenti la fece sorridere. Da quanto tempo non si sentiva così spensierata? Da quanto non si permetteva di avere di meglio?
Avrebbe salutato la ragazza e poi lo sguardo si sarebbe depositato sul Prefetto di Corvonero, un sorriso più grande e "Ciao Desmond! Tu come stai? E Reina? Ti ringrazio, io sto bene" il controllo nella voce se ne sarebbe andato contenta di trovare il ragazzo lì. Era passato così tanto tempo?
"Va bene allora mi occupo di lei, non disperare arrivo!" avrebbe accompagnato la ragazza nella scelta guidandola verso quello che aveva richiesto, l'avrebbe portata in mezzo ai terrari e spiegato ogni caratteristica di ogni gatto affine a lei per cercare di trovare l'amico perfetto.
L'avrebbe poi lasciata sola, dopo averle illustrato anche le promozioni, tornando da lei solo una volta chiamata nuovamente.
"Certo, allora seguimi pure. Mh...non lo so con esattezza ma dovrebbe essere aprile dell'anno scorso stando all'età della gattina" Avrebbe preso l'animale dal terrario e l'avrebbe portato al bancone d'ebano per terminare l'adozione.
"Come ti ho illustrato prima se deciderai di prendere anche una confezione di cibo, come ad esempio il Fugatto o il Bewitching Pet Base, e un habitat adatto per la gattina: un Cat-stello o un Terrario Basic accederai automaticamente alla nostra offerta Genitore Responsabile e scegliere un omaggio, dal valore massimo di 6 Galeoni, tra i prodotti della sezione Giochi e Vestiti. Nel caso in cui tu sia a posto così ultimiamo l'acquisto e l'adozione dunque dell'animale." Le avrebbe indicato tutto con l'unghia smaltata sul Catalogo posto sul bancone che aveva precedentemente fatto scivolare davanti alla Corvonero.
Avrebbe atteso indicazioni e nel caso sarebbe andata a recuperare quanto richiesto dalla studentessa. Dipoi si sarebbe spostata su uno degli scaffali dietro il bancone per recuperare un sacchettino di Fur Friendly Flea Powder e successivamente nella sezione a destra, quella dei volatili avrebbe recuperato anche il guanto da falconeria richiesto. "Desmond, sono 3 Galeoni per favore" una volta annunciato il totale avrebbe atteso le monete e le avrebbe infilate minuziosamente nella cassa del negozio.
 
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Seguì Ècate non appena ella prese la gattina dal terrario e, inevitabilmente, osservò la piccola per tutto il tempo. Fu dispiaciuta che non si conoscesse il giorno preciso del suo compleanno, ma il mese e l’anno era già un buon passo. Il giorno avrebbe anche potuto provare a deciderlo lei stessa, magari scegliendo la data in cui l’aveva adottata, ovvero quel giorno.
Prestò comunque attenzione alla spiegazione della commessa riguardo l’offerta del Genitore Responsabile e, dopo aver calcolato la spesa, osservando anche i prezzi indicati nel Catalogo, le sorrise. -D’accordo! Allora aggiungo pure il Cat-stello come habitat e una confezione di Bewitching Pet Premium per il cibo. Per il gioco dalla sezione Giochi e Vestiti… un Cat-Alizzatore ti piace?- chiese rivolta alla gattina, come se potesse lontanamente comprendere. Ma, forse consapevole di essere al centro dell’attenzione in quel momento, mosse le zampine con allegria e quella reazione bastò per convincere la Corvonero. -Lo prendo come un sì, quindi vada per il Cat-Alizzatore. E quanto continui a essere carina…- sussurrò all’ultimo, sempre rivolgendosi alla gattina. Avrebbe continuato sempre a comportarsi così? Sì, con tutte le probabilità non avrebbe smesso di rivolgere complimenti uno dietro l’altro alla gattina e a parlarle come se potesse capire per davvero le sue parole. A sua discolpa, non aveva mai detto di non definirsi bizzarra!
Successivamente, lasciò pure che Ècate potesse occuparsi degli acquisti di Desmond e attese ulteriori indicazioni, continuando a non staccare gli occhi dall’adorabile piccola palla di pelo, ancora senza nome, ma per il quale aveva già qualche idea.
 
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"Perfetto allora, recupero tutto e torno da te" le avrebbe sorriso per poi dirigersi nella parte del Retrobottega per prelevare un Cat-stello nuovo di zecca e non da esposizione e l'avrebbe posizionato sul bancone. Successivamente tornata nell'habitat a destra dei gatti avrebbe prelevato il sacchetto di cibo che precedentemente aveva sistemato sullo scaffale. Allungando la mano nella mensola più in alto avrebbe preso una versione blu del Cat-alizzatore. Una volta giunta di nuovo dinnanzi alla Corvonero avrebbe messo tutto all'interno delle buste e fatto il conto finale.
Ècate mentre sistemava con minuzia gli oggetti dentro alle buste avrebbe sorriso intenerita dalla scena e dalle parole di Megan per poi sorridere ancora di più quando la gattina, ancora senza nome, si strusciò sul braccio della ragazza sbattendoci dolcemente la testa per richiedere qualche carezza.
In seguito avrebbe preso a saltellare inseguendo furtiva un piccolo nastrino lasciato sul bancone d'ebano.
"Allora: gattina, Cat-stello e Bewitching Pet Premium, il totale ora ammonta a 33 Galeoni". Avrebbe atteso le monete corrette e poi registrato l'acquisto in cassa.
"Buona giornata a voi e ciao piccola gatta. Megan per qualsiasi problema noi siamo qui, vieni pure se hai bisogno o fermami al castello." Avrebbe atteso di vederli sparire oltre la porta per tornare a infastidire quel gufaccio sulla gabbia.
 
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Era certa di avere gli occhi a forma di cuore, in quel momento. Accarezzò la testa della gattina, sorridendole, quando ella si strusciò sul suo braccio.
Prese i trentatré galeoni necessari per pagare e li porse a Ècate, aspettando che lei li prendesse. Dopo, avrebbe preso le buste contenenti il Cat-stello, la confezione di cibo Bewitching Pet Premium e il Cat-alizzatore come omaggio dell’offerta Genitore Responsabile. Non riuscì a trattenere una risata di fronte ai tentativi della piccola di afferrare un nastrino lasciato sul bancone. Beh, poteva avere un buon futuro come acrobata, quello era certo.
-Ti ringrazio, Ècate. Se avessi qualche problema lo farò, sei molto gentile!- ringraziò la commessa, rivolgendosi a lei con un sorriso, che pareva non volerne sapere di abbandonare le sue labbra, per quanto non riusciva a contenere la felicità di quel momento.
Prese, poi, delicatamente la gattina tra le sue braccia, assicurandosi di non rischiare di farle male e prestando attenzione a ogni suono emesso da lei, nel caso si lamentasse di una presa sbagliata, e si spostò dal bancone in ebano per permettere a Desmond di pagare i suoi acquisti.
-Kayla ti piace come nome, piccolina?- mormorò rivolta alla gattina, sorridendo e accarezzandole il pelo. D’altro canto, lei emise delle piccole fusa che prese come incoraggiamento a scegliere quel nome. -Vada per Kayla- decretò piano, dandole un bacio sulla testa, consapevole che non avrebbe fatto altro che coccolarla di continuo da quel momento fino a… beh, sempre.
Successivamente, quando anche Desmond ebbe terminato, si diresse all’uscita del negozio e si rivolse ancora a Ècate. -Grazie ancora, buona giornata!- disse e dopodiché uscì con il compagno di Casa. -Non è adorabile?- gli domandò sorridente, indicando Kayla che, d’altro canto, era principalmente interessata a ricevere coccole a profusione, piuttosto che a vani complimenti, venendo ovviamente accontentata. -Dunque, andiamo, quindi?- chiese, poi, a Desmond, in attesa che si dirigessero verso il luogo deciso per mangiare qualcosa.
 
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Si era ritrovato con Megan al Serraglio Stregato e molto ricordi furono rievocati grazie agli occhi che puntavano verso la parte del negozio dove Horus e Reina stavano riposando prima che qualcuno, lui, li adottasse.
Non era mai stato molto empatico con le persone e neanche con gli animali, entrambi sembravano non voler avere a che fare con il Corvonero, ma dopo aver riflettuto a lungo, aveva deciso che sarebbe stato capace di prendersi cura di due animali, decisamente opposti nel carattere ma speciali ognuno a modo suo.
Reina sta benissimo, troppo bene a dire la verità, tanto che oramai ha preso il controllo di ogni angolo della mia camera.
Disse con sarcasmo anche se era vero, quante notti gli era venuta voglia di scrivere ma non aveva potuto far nulla perché la gatta si era posizionata al centro della scrivania impedendogli di fare qualunque cosa.
Avrebbe lasciato Megan nelle mani della Serpeverde, certo che avrebbe potuto aiutarla al meglio, e quando le vide tornare prese i re galeoni e li poggiò sul bancone così la ragazza non avrebbe dovuto dargli il resto.
Megan tornò con un gatto – Non sapeva se fosse maschio o femmina. – e in fondo si aspettava questa scelta, il gatto, tranne la sua, era adatto a chi amava un certo tipo di comportamento perché nonostante fossero più indipendenti dei cani, i felini avevano una sorta di aura dolce che attirava un po’ tutti.
Solo a Desmond era capitata la gatta demoniaca, ma in fondo cosa poteva aspettarsi da se stesso? Non avrebbe potuto scegliere animale diverso. Horus era un altro paio di maniche, lui era diverso da entrambi, era serafico e osservarlo dava serenità anche al Corvonero.
Ottima scelta.
Disse alla Predetta mentre attendeva che completasse il suo acquisto. Una volta salita la caposcuola dietro il bancone, si spostò verso l’uscita del negozio aiutando Megan con i pacchi, visto che aveva la gatta fra le braccia e di certo non poteva farla fuggire fra le vie di Diagon Alley, sarebbe stato un vero problema mettersi ad inseguirla.
Credo di si! In fondo non lo sono tutti i gatti in apparenza?
Disse con sarcasmo anche se, dentro di sé, appena aveva incrociato gli occhi con Reina, aveva capito che di dolce, in quella gatta, non c’era proprio nulla, anzi. Forse per questo l’aveva attirato, perché sembrava diversa dagli altri animali presenti in quel momento in negozio, aveva sentito un’affinità strana ma in un certo senso positiva.
Andiamo. Potremmo facilmente materializzarci ma non so quanto Kayla possa reggere, è meglio se camminiamo. Tanto il Paiolo Magico non è molto distante.
Si era materializzato spesso da solo, ogni volta per andare a Hogsmeade o a lavoro da Scribbulus ma non lo aveva mai fatto in compagnia, figuriamoci di un animale, e non voleva rischiare che nessuno dei due si sentisse male, quindi era meglio camminare.
 
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