| Le poche persone che avevano avuto la fortuna di conoscere i suoi genitori sapevano che mai avrebbero accettato di avere altri inutili animali in casa e che, soprattutto, avrebbero dato il via a un vero e proprio inferno se fosse piombata alla loro porta una creatura magica. Era strano da credere, ma nonostante vivessero in una fattoria stracolma di animali di ogni tipo, l’unico membro della famiglia ad amare gli animali e ad averne fatto, letteralmente, una parte essenziale della propria vita, era Megan. Non che sua sorella li odiasse, affatto, ma non si poteva neppure affermare che stravedesse per loro o che li tollerasse per più di una quindicina di minuti. Eppure, nella giornata di domenica 18 giugno, si era preparata in fretta e furia e, straordinariamente, non aveva neanche dovuto costringere sé stessa ad alzarsi dal letto per la felicità che riusciva a contenere con molte difficoltà. Sarebbe stato plausibile che indossasse una maglia al contrario, scarpe diverse e un cappello di clown, considerando la fretta. Ma, fortunatamente, non era ancora arrivata a quel punto e si limitò a una maglietta blu, dei jeans chiari e delle scarpe da ginnastica. Nonostante si potesse dire che non ce ne fosse più bisogno, decise di mettere comunque i guanti senza dita che l’avevano accompagnata per buona parte, se non tutto, di quell’anno scolastico a Hogwarts, d’altronde, ormai sarebbe stata persino irriconoscibile senza! Una spazzolata a quel nido di vespe che si ritrovava al posto dei capelli ogni mattina, giusto per renderli più presentabili. Va bene che amava gli animali e che sarebbe andata contro anche al suo principio non si litiga mai con nessuno per loro, ma diventare un habitat era un tantino esagerato persino per lei. Guardò un’ultima volta la stanza di dormitorio, contenta che un cucciolo pelosetto, al suo ritorno, le avrebbe fatto compagnia. davanti al Serraglio Stregato, con l’intenzione di prendere un gattino, e mentre stava aspettando che arrivasse Desmond, al quale poco tempo prima, in biblioteca, aveva proprio proposto di accompagnarla. Quando lo vide arrivare, gli sorrise istintivamente. -Ciao, Desmond! Come stai?- domandò con allegria. -Reina e Horus come stanno?- gli chiese. Avrebbe mai potuto non farlo, ancor di più per il negozio che avevano davanti? -Anche solo guardandolo dall’esterno il Serraglio Stregato è bellissimo! E le creature magiche visibili… ancora più meravigliose!- si lasciò andare a quelle parole dette con un inconfondibile tono di adorazione. -Oh, quasi dimenticavo: poi dove preferisci andare per mangiare qualcosa?- domandò sorridente. La sua allegria e, in un certo senso, nonchalance erano, indubbiamente, dettate anche dalla questione animali. Attese di ricevere sue risposte e poi gli indicò la porta con un dito. -Entriamo?- chiese, e, in caso di risposta affermativa, sarebbe entrata aspettandolo. -Buongiorno! Mi chiamo Megan, come va?- salutò la persona di turno in quel momento e le parve opportuno porre quella domanda, così come non poté evitare di perdersi, per almeno un paio di secondi, ad ammirare l’estetica del negozio e i suoi dettagli. -Vorrei adottare un gattino.. non è importante il genere e neppure la razza, in verità. Forse, caratterialmente parlando, mi piacerebbe un gatto di Birmania, sono così carini! Ma sono tutti meravigliosi, è chiaro!- precisò, non riuscendo a tenere a freno un costante sorriso sulle labbra. Avrebbe atteso un riscontro da chi si trovasse dietro il bancone in ebano ed, eventualmente, possibili parole di Desmond.
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