Morgana ne aveva visti parecchi di clienti, nella propria carriera, non solo da proprietaria di un'attività ma, ancor prima, come cameriera, apprendista e aiutante; poteva dire, quindi, di aver imparato a studiare gli atteggiamenti di chi si approcciava a un acquisto, a prescindere dalla sua natura, e a tentare di condurre una qualsiasi compravendita sfruttandoli a proprio vantaggio. Al Serraglio Stregato aveva avuto modo d'affinare tale capacità, lo aveva fatto osservando gli studenti in procinto di adottare una creatura per la prima volta e leggendo nel loro sguardo tutto l'entusiasmo capace di convincerli del fatto che la loro nuova compagnia necessitasse obbligatoriamente di qualsiasi accessorio in vendita all'emporio; non lo aveva potuto fare con Claudius, però. Il ragazzo, già dal suo ingresso, le aveva dato l'impressione d'essere una persona estremamente ponderata, lì per un'adozione che non portasse semplicemente alla condivisione della sua vita con una creatura ma a un'esperienza a cui approcciarsi con maturità; non le dispiacque non poter fare pressione sulla febbricitante euforia che solitamente contraddistingueva chi metteva piede al proprio negozio per la prima volta, anzi, fu lieta di constatare quanto serio fosse, quel momento, per lo studente.
Gli diede tutto il tempo di guardarsi intorno, di osservare le varie creature proposte e di riflettere sulle proprie parole, poi una domanda.
La Babbanologa arricciò appena le labbra, pensierosa, e dovette ammettere a sé stessa di non aver mai dato molto peso alla descrizione con cui il proprietario precedente aveva presentato le Fate; forse avrebbe dovuto.
«Mh, probabilmente lo è. - Mormorò più tra sé e sé che al giovane mago. -
Credo che il vecchio proprietario si sia semplicemente sentito in dovere di far sapere alla clientela – con ben poco tatto, lo riconosco – che, seppur si tratti di creature umanoidi, non è possibile approcciarsi alle Fate come lo si farebbe con una persona.» Sfogliò un'altra copia del listino, giungendo alla descrizione incriminata e rileggendola; annuì a se stessa e si annotò mentalmente di modificarla.
Quando risollevò lo sguardo dal catalogo trovò Claudius intento ad avvicinarsi al Fateau indicatogli poco prima, annuì alla sua decisione e poi osservò i vari esemplari reagire alla sua presenza. Tra qualche agitato battito di ali e alcune espressione indifferenti, alla fine fu una fata dai capelli argentati a poggiarsi sul palmo aperto della sua mano.
«Direi che ci siamo. - Commentò osservando i due fare conoscenza. Dopo averlo messo al corrente di tutte le promozioni e ascoltate le sue scelte a riguardo lo condusse nuovamente al bancone e lì gli chiede di attenderla durante il recupero di quanto richiesto.
In un sacchetto di carta lasciò scivolare una confezione di mangime adatto alla specie e poi, dal Retrobottega, recuperò l'habitat specifico per la creatura appena adottata. Gli mostrò tutto, una volta tornata al bancone, anche il piccolo costume da vampira che aveva scelto per lui dalla sezione a cui l'offerta Genitore Responsabile gli aveva dato libero accesso. -
Sono molto vanitose... - Cominciò a dire sistemando tutto nella busta. -
...sfoggerà quest'outfit con estremo piacere, tra qualche mese. - Chiarì, riferendosi ovviamente alla ricorrenza che si sarebbe tenuta da lì a poco più di tre mesi; non le restò, a quel punto, che dedicarsi ai conti. -
Se non ti serve altro abbiamo l'adozione della Fata a 10 galeoni, la confezione di Bewitching Pet Premium a 3 galeoni e il Fateau a 8 galeoni. - Gli lasciò qualche istante affinché potesse assicurarsi che non mancasse nulla. -
Il totale è di 21 galeoni e t'informo anche che, trattandosi della tua prima adozione, hai diritto a un Buono sconto del 30%, s'una spesa minima di 5 galeoni, utilizzabile da Mielandia. - Attese di poter riporre il denaro in cassa e, nel frattempo, ascoltò quanto lo studente sembrava ancora averle da dire. -
Potresti provare con "Io credo nelle Fate" di Estela Nuñez o "Vanità e Polvere di Fata" di Jannik Berner-Schilden, entrambi sicuramente consultabili nella Biblioteca di Hogwarts.» Gli consigliò sulla base di ciò ch'era capitato di leggere, anche solo di sfuggita, a lei. Se non avesse necessitato d'altro avrebbe atteso di concludere la compravendita e poi lo avrebbe congedato ringraziandolo per la visita e augurandogli un buon rientro; si sarebbe occupata, quindi, del cliente successivo.