Il bisticcio con Mors ancora aleggiava tra le mura della bottega verde di Diagon Alley e la smorfia contrariata sul viso di Acy non sembrava sparire nemmeno dopo il bubulare della civetta senz'ala.
"Non mi interessa un Grinzafico Mors ti ho detto di no e non sento ragioni. Lo sai che non sono corruttibile stupida di una civetta. Io ho deciso così altrimenti te ne puoi anche stare qui per sempre. Al castello con me non ci torni."Si sentiva esausta nonostante le regole le scrivesse lei. Ancora prima di adottarla sapeva quello che l'avrebbe aspettata ma aveva deciso ugualmente di accogliere con lei quel mostro ricoperto di penne candide con il suo stesso orribile carattere.
"Non andare a bere dai loro beverini Mors. Ah bhe la metti così? Avanti passerai la notte qui allora" un ghignetto malevolo aveva preso forma sul suo viso proprio nel momento in cui l'ultima parola aveva lasciato le sue labbra quel giorno colorate di fucsia.
Aveva continuato a lisciarsi i capelli fino a quando la campanellina all'ingresso non aveva emesso il solito trillo d'arrivo. Si sporse in avanti per controllare che non fosse stata Mors insieme al suo beccaccio a suonare il campanello e con sua sorpresa vide un volto conosciuto, più che conosciuto.
Non ci aveva più parlato dopo lo scontro acceso nei sotterranei e per quanto le mancasse stava bene così, aveva avuto una valenza importante nella sua vita ma il tutto era terminato e non teneva rimpianto.
Educata e cordiale come il lavoro richiedeva l'avrebbe salutato venendogli subito incontro nelle richieste.
"Buongiorno a te Xavier, certo provvediamo subito" rimanendo neutra, senza l'ombra di un sorriso avrebbe fatto scivolare sul bancone scuro una copia del
Catalogo continuando a occhieggiare quella gabbia oscillante proprio alla sua destra.
I soliti.Appena sentivano che qualcuno era giunto per loro si animavano come non mai iniziando a sbattere le ali contro le sbarre in metallo o a bubolare in modo convinto per attirare l'attenzione.
Un sorrisetto appena accennato dato il suo disappunto per quegli animali e una carezza sulla testa dell'animale indispettito al suo fianco sul bancone d'ebano. Nonostante fosse ancora arrabbiata Mors aveva spalancato gli occhi gialli verso il mago dopo quella richiesta e aveva iniziato ad arruffare le penne.
"Ah mi cambi già così? Voglio vedere io Bertrand alle prese con te reginetta. Saresti fuori dalla finestra con le zampe all'aria. Appesa. A te la scelta stupido pennuto."Lo avrebbe pensato preferendo rimanere impassibile con il volto per non attirare troppa attenzione su di sé. Lo sapeva che Mors l'aveva sentita.
Subito dopo, veloce sarebbe passata oltre la scrivania scura per dirigersi verso la parte destra, quella in cui si trovavano le gabbie.
"Seguimi pure" l'avrebbe detto nonostante il ragazzo fosse già dietro di lei.
Abilmente avrebbe schivato tutte le confezioni e gli scaffali per giungere dinnanzi alle gabbie contenenti le civette delle nevi del Serraglio Stregato,
"hai già le idee chiare oppure te li presento io? Hai qualche preferenza per età, carattere?"Era consapevole che se avesse ceduto una civetta delle nevi come Mors al Cacciatore ci sarebbero state fuoco e fiamme all'interno di quella casetta a Hogsmeade, proprio per il carattere della civetta identico a quello della Caposcuola di Serpeverde, cioè lei stessa.
"Posso presentarti lei, ama la compagnia ma anche la solitudine mh solo a piccole dosi" avrebbe spostato il dito in alto, non abbastanza vicino alla gabbia per farsi beccare però, verso un'esemplare femmina con il piumaggio bianco candido e una concentrazione particolare di piumaggio scuro verso la fine delle ali. Da quanto ricordava la sua età doveva aggirarsi attorno ai sei anni e questo le permetteva di essere abbastanza agile e veloce come spiegava la gabbia in movimento sopra alla sua testa.
"Oppure c'è lui, leggermente più vecchio della signorina siamo sui nove anni. Estremamente emotivo e attento a tutto ciò che lo circonda. Curioso, spigliato e fedele. Se trova degli amici validi." Avrebbe spostato lo sguardo a sinistra verso una civetta maschio da piume color latte sporcate dalle caratteristiche macchioline e dagli enormi occhi neri che sembravano scrutare l'ambiente circostante e ancor di più il mago sotto di lui.
Sarebbe passata a presentargli la provenienza di quei due animali, le uniche civette delle nevi presenti in negozio in quel momento.
"La prima civetta è nativa di Krasnojarsk, una città in Siberia mentre invece il signorino proviene dalla città ghiacciata di Fort Erie, in Canada."Avrebbe illustrato tutte le informazioni importanti e avrebbe atteso che il mago facesse la sua scelta.
"Scegli pure con calma, so quanto sia importante questo momento" si sarebbe dunque allontanata appena per lasciare loro il tempo necessario e lanciare un ulteriore sguardo raggelante alla sua civetta che indisturbata o menefreghista continuava a rubare il cibo dalle ciotole dei corvi poco lontani.
Gli occhi sollevati verso l'alto a segnalare rassegnazione e avrebbe continuato a sistemare le confezioni di cibo perfettamente in ordine sul ripiano dello scaffale color nocciolo. Non sopportava il disordine.