Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

emotions and..., privata, matt

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Matt Henderson
view post Posted on 31/8/2015, 07:33 by: Matt Henderson




Il suo viso si trasformò improvvisamente. Quella che classificai come un diavolo, una persona davvero antipatica e cattiva, mostrò improvvisamente nei miei confronti un viso a dir poco angelico, una faccia dolce con un sorrisino ancor più mieloso. Rimasi sorpreso, strabuzzai leggermente gli occhi manifestando in maniera non troppo marcata la mia sorpresa nel vedere in lei un'espressione simile. Che fosse impossessata da chissà quale spirito? Non era possibile che, dopo tutta l'acidità mostrata, divenisse improvvisamente così mansueta. Non sapevo come reagire, mi trovai abbastanza a disagio, bloccato, quasi soggiogato dal quel volto, tendendo a credere che quella repulsione mostrata in precedenza fosse uno scudo e che in realtà Mia Salazar fosse realmente una dolce e tenera ragazza. Ma se fosse il contrario? Ero in subbuglio.

Dopo la mia affermazione, in cui allusi al fatto che probabilmente in tanti la odiavano e pochi la amavano, la ragazza, con quel sorrisino, rispose negativamente. Forse per il fatto che in realtà si trattasse di una ragazza che bisognava saper prendere? Una che dentro quella corteccia era una vera e propria dolcezza? Questa sua affermazione aiutò a rafforzare la mia sorprendente tesi, ovviamente ci sarebbero volute delle verifiche. Poi dimostrò di essere un tantino egocentrica Mia, vista la sua successiva affermazione in cui disse che non le importava comunque nulla, tanto sarebbe stata in ogni modo dei pensieri altrui. Affermazione strana e in un certo senso anche macabra. Dove voleva andare a parare quel dolce ma diabolico angelo che mi trovavo davanti? Dovetti prestar molta cautela, non dovevo sbagliare una mossa, iniziai a capire il tipo di personaggio che avevo davanti, per quanto indecifrabile, poteva sicuramente essere pericoloso. Decisi di rispondere molto vagamento, tentando quanto più possibile di nascondere la mia insicurezza dovuta agli strani pensieri che erano sorti poco prima.

Se lo dici tu...

Provai comunque a mantenere la mia calma e la mia proverbiale flemma, la osservai e incrociai le braccia ponendole delicatamente sul tavolo. Il mio studio sulla Concasata si fece sempre più intensificato; avrei dovuto chiedere a qualcuno della mia Casata maggiori informazioni su tal Mia Salazar... Ci sarebbe stato da prendere le distanze e le dovute precauzioni o semplicemente era un fuoco di paglia, una che parlava e parlava senza mai concludere nulla? Difficile dirlo, mi sarei comunque dovuto informare.

Dopo le mie frasi sul Quidditch, in cui provai a testare le sue sicurezze, la ragazza non mosse un capello, mi disse di farlo tranquillamente, non gliene sarebbe importato. Nulla da fare, provocazione non andata a buon fine. Mi morsi leggermente il labbro, snervato da quel piccolo fallimento, cercai dunque di mettere in ordine i pensieri e prendere controllo della situazione. Alla fine la mia non era una vera minaccia, volevo in realtà fare il cacciatore e il ruolo di portiere sarebbe stato un mero ripiego. Sospirai appena, cosa potevo dire? Non potevo star zitto, la ragazza avrebbe potuto prendere il sopravvento su di me. Dopo la sua frase sulla statistica feci semplicemente un cenno col capo, probabilmente ci azzeccava poco, ma non sapevo che dire. Anche lei improvvisamente si mise di fronte a me, in un certo senso più vicina, vogliosa di infittire la conversazione nello stesso modo in cui lo feci prima io con lei. Mi irrigidii, aspettandomi qualunque cosa, avrebbe potuto lanciarmi un pugno, sputarmi, fare una carezza, non c'erano limiti. Ma prima di poter crollare, fu proprio lei a salvarmi, continuando, dopo pochi istanti, il suo pensiero precedente. Rivelò di voler, in realtà, essere una battitrice, non un portiere. Era il suo sogno, in pratica, sarebbe stata crudele con una mazza in mano e si rammarica di non aver potuto dimostrare tutta la sua grinta al provino, disarcionando gli avversari con un bel bolide e magari sfracassandogli la testa.

Diamine.

Pensai, attonito dalle sue parole. Era possibile che un tale viso dai lineamenti così dolci e angelici potesse nascondere un animo di una bestia, così diabolico e cattivo? Non potevo credere ai miei occhi. Non ero uno che si sorprendeva facilmente, in genere, eppure quella ragazza stava sconvolgendo il mio animo più interiore. Era davvero difficile dover trattenere ogni reazione in modo da non manifestare nulla all'esterno Dunque, provai a far conversazione, a capire qualcosa in più su di lei.

Ah, volevi fare la battitrice? E come mai alla fine sei diventata portiere? Perchè non hai potuto dimostrare quanto potevi valere con una mazza in mano?

Chiesi curioso, essendo anche fiducioso sul fatto che una risposta avrebbe forse potuto portarmi a nuove deduzioni e scoperte su quella persona, su Mia Salazar. La particolarissima Mia Salazar, una ragazza che non finiva di sorprendermi ma che anzi, in un certo senso mi preoccupava sempre più. Ci sarebbe stato da prenderla sul serio o era semplicemente una cantastorie?
 
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