| Ancora non avevo ben compreso il motivo della mia presenza lì, ma dal mio modo di muovermi e da come mi guardavo intorno di tanto in tanto era abbastanza chiaro che dentro di me vi fossero molte domande senza risposta e che la questione iniziasse a preoccuparmi. Nonostante il vorticare di punti interrogativi feci appello a tutto il mio autocontrollo, feci un bel respiro e mi calmai e ,come se dovessi lanciare un incantesimo, svuotai la mia mente da ogni dubbio ricercando una sorta di calma e pace interiore.
Si esatto! All'inizio mettevo tutto me stesso negli articoli solo per vedere cosa riuscivo a fare, per migliorarmi se potevo e per carpire la difficile arte delle parole. Ora però a quella voglia di mettermi alla prova si è aggiunta la passione nel ricercare informazioni nei libri, nei giornali, nel parlare con persone, anche importanti, che attraverso le mie parole scritte vogliono lasciare un messaggio importante e per questo devo essere bravo a fare le domande giuste. Tutto questo mi affascina davvero molto, sono agli inizi, commetto errori continuamente, ma posso dire di aver trovato qualcosa che non pensavo quando sono partito e ne sono felice.
Fui estremamente, forse anche troppo, genuino e sincero. Sentivo in me l'emozione crescere mentre parlavo di quella piccola passione che stava piano piano prendendo forma, parola dopo parola e intervista dopo intervista.
Sfide?
Pensai qualche istante a quella parola, all'inizio pensavo che lo sport fosse il mio possibile futuro focus, poi trovai interessante anche l'intervistare personalità legate ad eventi e festività, ma più scrivevo e più capivo che rimanendo alla luce del sole non sarei cresciuto, non avrei incontrato vere sfide intervistando giocatori e Presidenti di associazioni benefiche o culturali.
Penso che la sfida più grande per me sarebbe quella di inoltrarmi nei bassifondi, in luoghi come Notturn Alley, la dove le persone non amano essere messe in luce, ma dove, a mio avviso, vi è più bisogno di attenzioni e di speranza. Credo che quella parte della città sia stata abbandonata a sé stessa e col tempo si sia cercato di dimenticarla, ma così facendo si è solo data la possibilità a chi vi risiede con mal intenti ad agire ancor più in modo sbagliato ed efferato, liberi da giudizi e da regole. Penso che avere qualcuno che ascolti e che scriva di quel posto e di chi lo abita potrebbe seriamente portare ad un cambiamento, magari non subito, di certo non in modo facile, ma con il tempo di certo si. In più se devo parlare di sfide, quale miglior sfida per un giornalista di questa?
Nei miei occhi riuscivo a percepire la scintilla della passione, della volontà di fare un qualcosa che realmente mi avrebbe portato a mettermi in discussione, a fallire ed ad imparare e forse, un giorno, ad avere successo. Fino ad allora avrei potuto sperimentare quel tipo di giornalismo che si nasconde dietro le belle notizie, quello che richiede una ferrea volontà di andare contro, anzi, in direzione di un torrente ostile cercando di catturare piccoli e veloci pesci che nella corrente si nascondono e soprattutto mi spingeva la necessità di scrivere la verità, qualunque essa fosse.
Grazie a quei pensieri ogni mio dubbio sulla presenza in quell'ufficio fu scaraventata lontano, in più quando la Redattrice rispose a quella mia domanda azzardata mi sentii in qualche modo ancor più sollevato. Ascoltai con attenzione ogni parola, felice che si fosse aperta, anche e solo in superficie, con qualcuno come me, con il quale aveva un rapporto tanto lontano da quello definibile di amicizia.
Sono convinto che guardare al futuro non dimenticandosi da dove si è partiti, dei fallimenti, degli sbagli, ma anche dei successi sia l'unico modo per crescere. Indipendentemente da quanto abili si possa essere è imperativo migliorare, anche di poco, ma ogni giorno rispetto al sé stesso del giorno prima. Io personalmente guardo chi è più abile e cerco di coglierne i segreti, ma poi mi concentro su di me e cerco di crescere a modo mio, alla mia velocità, ma ogni giorno po' di più, e sentendo e vedendo lei evidentemente è la strada giusta per raggiungere i propri obbiettivi. La ringrazio per essere stata così gentile da rispondermi.
Le sorrisi, spontaneamente e forse, ancora una volta, troppo amichevolmente, ma fu inevitabile, ero davvero felice di aver sentito quelle parole tanto affini al mio pensiero. Finché si ragiona da soli si è sempre convinti di far bene, anche se in fondo vi è sempre un dubbio sul fatto che si stia, realmente o meno, facendo la cosa giusta. Quando però ci si confrontava con qualcuno, proprio in quel momento nascevano domande e possibilità di crescita inimmaginabili.
Bevvi un grosso sorso della bevanda calda, me lo gustai a pieno e mi feci invadere da quel tepore lasciando che ogni parte di me si rilassasse mentre si diffondeva in tutto il mio petto.
Non posso che essere d'accordo con lei, la scoperta, la volontà di rispondere alle proprie domande o a quelle degli altri e il desiderio di trarre qualcosa da ogni azione, ogni lettura e ogni esperienza è ciò che da semplici maghi e streghe ha trasformato alcuni di noi in esempi, in persone da seguire e ammirare e dalle quali prendere spunto. Non so se ci riuscirò mai, ma spero un giorno di lasciare un segno tangibile del mio passaggio, ma non per diventare famoso o essere intervistato da un giovane giornalista come sono io ora, ma perché con il mio impegno e la mia dedizione sono cresciuto senza sosta facendo del mio meglio fino all'ultimo giorno. Non so se sia un modo giusto o sbagliato di vivere, ma per il momento è questo il mio modo di affrontare la vita, ora bisogna solo capire dove mi porterà!
Ancora una volta sorrisi, ma forse più a me stesso che a chi avevo di fronte, era come se mi fossi appena fatto un augurio da solo. Forse era un po' infantile, come un bambino che sogna di diventare un medimago o un allevatore di draghi, ma in fondo cos'era la vita senza sogni.
E lei invece ha sempre sognato di fare questo lavoro o come per me è stata una casualità, per così dire?
I miei occhi erano in quelli di lei, realmente curiosi di sapere di più di quella strega che ormai conoscevo da anni, ma della quale in realtà non sapevo nulla.
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