Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Esame M.A.G.O. Difesa Contro le Arti Oscure - Sheldon Campbell, Sessione Ufficiale M.A.G.O. 2020

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view post Posted on 16/12/2020, 21:36
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Nel giro di non più di un'ora lo studente di Corvonero Sheldon Campbell avrebbe iniziato e concluso la sua sessione di domande per i M.A.G.O. in Difesa Contro le Arti Oscure. La professoressa aveva seguito lo studente fin da quando aveva mosso i suoi primi passi a Hogwarts e all'interno della casa di Corvonero, dove aveva ricoperto la più alta carica per uno studente ed era riuscito a distinguersi grazie alle sue doti. Adesso aveva in mano il biglietto di uscita dal mondo scolastico, avrebbe solo dovuto mostrarlo, usarlo bene e poi sarebbe stato libero di andare dove le sue capacità lo avrebbero condotto. Era emozionante assistere a un momento tanto importante per la vita di qualcuno che si era praticamente visto crescere e Sesy sperava che lo studente potesse affrontare al meglio quell'ultimo scoglio, per poi realizzare tutti i suoi sogni.

"Buongiorno signor Campbell, si accomodi, inizieremo subito!"
L'insegnante lo accolse con un sorriso cordiale, indicando la comoda poltroncina che si trovava dall'altra parte della cattedra. Su di questa si trovava solo una pergamena nella quale la professoressa di Difesa aveva riportato come promemoria le domande che aveva deciso di porre allo studente riguardo alla sua tesina. Si assicurò che il ragazzo fosse pronto e quindi non perse tempo.

"La sua tesi si basa sul presupposto secondo cui sia necessario quantificare numericamente l'illegalità delle condizioni che hanno visto il lancio di un determinato incantesimo. Vorrei che approfondisca questo aspetto chiarendo se alla base di questo presupposto si trovino situazioni effettivamente verificate in cui sarebbe stato oggettivamente necessario possedere un metodo simile."

Dopo aver ascoltato la risposta del signor Campbell con attenzione, la professoressa Riddle annuì e quindi passò alla domanda successiva.

"Un indicatore risulta utile se può essere applicato in ogni circostanza, infatti, laddove esistano delle situazioni in cui non possa essere utilizzato, a causa di fattori vari, potrebbe non essere preso in considerazione.
Quasi alla fine della tesi lei afferma che l'uso dell'Indicatore sia sconsigliato nel caso in cui manchi un numero determinato di fattori. Alla luce di ciò, ritiene che effettivamente abbia motivo di essere applicato un metodo che in realtà rischia di essere inefficiente il più delle volte?"


Quando venne data anche la risposta alla seconda domanda, non c'era altro da fare che arrivare alla conclusione dell'esame con la terza e ultima domanda che la professoressa pose con voce ferma e chiara, affinché nulla sfuggisse alla comprensione dello studente.

"Parliamo adesso del parametro "intenzioni del caster" che è composto da una sola caratteristica che vuole valutare fino a un massimo di dieci punti la malvagità delle intenzioni del caster.
Rispetto agli altri potrebbe essere considerato un parametro marginale? Questo perché dovrebbero essere considerati solo i fatti realmente accaduti e quindi totalmente oggettivi, mentre le intenzioni potrebbero allontanarsi da questi ed essere considerate, inoltre, poco misurabili, poiché soggettive e possibilmente soggette a falsità."


Una volta che anche la terza risposta venne data, l'insegnante sorrise al ragazzo e lo congedò dall'aula con una stretta di mano.

//Valutazione Massima Ottenibile: ECCEZIONALE.

Tempo a disposizione dell'Esaminando: quattro giorni (limite ore 21:36 del 20/12).


Edited by Irvine B. Dolus - 17/12/2020, 17:50
 
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view post Posted on 20/12/2020, 20:51
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Si poteva benissimo dire che Sesy Riddle l'aveva seguito nel corso di tutta la sua carriera scolastica, eccezion fatta per il suo periodo di Responsabile ad interim e per il suo Orientamento Professionale. Era la sua Responsabile da quando Sheldon aveva messo piede a Hogwarts, svariati anni prima, ed era sempre stata la sua docente di Difesa Contro le Arti Oscure, materia in cui Sheldon aveva sempre voluto eccellere, anche in virtù della sua appartenenza al Corpo Auror, ma pure della sua appartenenza alla Corte del Wizengamot. Proprio il suo legame con la Legge magica l'aveva spinto a proporre una tesina che trattasse della legislazione magica, pur volendo anche inserire forti e fondamentali elementi teorici di Difesa Contro le Arti Oscure. I punti critici erano comunque presenti in una tesina del genere ed era certo che con la docente ne avrebbe parlato agli orali, ai quali si presentò con un sorriso gentile lievemente incrinato dall'ansia e dall'emozione per quel momento così cruciale.
«Buongiorno, professoressa Riddle», la salutò cordialmente, prendendo posto sulla poltrona a lui riservata. Congiunse le mani in grembo, facendo intendere di essere pronto, e prestò attenzione alla prima domanda.
«Sì, certo: la quantificazione numerica dell'illegalità di un lancio di Incantesimo è utile principalmente per il fatto che anche gli anni di reclusione e i galeoni di multa da infliggere sono quantità numeriche, quindi è più immediato associare a numeri altri numeri – in questo caso, associare i fattori numerici relativi all'illegalità ai numeri corrispondenti agli eventuali anni di carcere e agli eventuali galeoni di pena pecuniaria. Una classica analisi processuale, invece, deve tenere conto di fattori puramente qualitativi, che sono difficili da tramutare in anni e galeoni di pena, mentre con l'Indicatore Magisprudenziale si ha una lista ben precisa e definita di parametri le cui qualità vanno quantificate numericamente, quindi la valutazione è quantitativa in partenza e, conseguentemente, diventa più facile indicare il numero corrispondente ad anni di reclusione e galeoni di pena pecuniaria. Sottolineerei la presenza di una lista ben precisa e determinata, non lasciata al caso e che richiede un'analisi certosina di ogni singola caratteristica della circostanza analizzata, mentre ad esempio un'analisi processuale fatta senza la presenza di questa lista può risultare alla fine manchevole di aver considerato certi dati o non aver assegnato a ciascuno di essi una certa importanza; oppure, più semplicemente, può essere utile a velocizzare la definizione della sentenza finale, essendoci già una lista a cui fare riferimento.
«Un esempio è riportato nella tesina ed è il caso della cosiddetta "Strega Senza Identità", Monica Russo. Si è trattato di un processo piuttosto difficile da svolgere, che ha inevitabilmente comportato lungaggini nell'analisi processuale, visto che il Wizengamot ha dovuto considerare tutti i dati mancanti e tutti quelli presenti, soppesando a dovere questi ultimi e dando il giusto valore all'assenza dei primi. L'analisi di un processo così contorto, dai punti oscuri e nebulosi, ha comportato un allungamento dei tempi processuali, mentre con l'utilizzo dell'Indicatore Magisprudenziale sarebbe stato molto più facile e immediato, visto che sarebbe bastato attenzionare ciascun punto del processo uno per volta, senza il rischio di mancanze o errori nell'analisi: infatti, come si è mostrato nella tesina, la sentenza suggerita dall'Indicatore per il processo Baker vs Russo è molto vicina a quella che fu effettivamente inflitta ai tempi. Quindi, ripeto, l'Indicatore avrebbe sicuramente aiutato a ottenere un'analisi più rapida, snella e precisa. Allo stesso modo sarebbe potuto capitare nel processo intentato nei suoi confronti, professoressa, per quanto riguardava il capo d'imputazione relativo alla violazione del Bando Internazionale del Duello (visto che è l'unico tipo di infrazione su cui si può applicare questo Indicatore): l'utilizzo dell'Indicatore Magisprudenziale avrebbe aiutato a stilare una sentenza oggettivamente e chiaramente basata su parametri a loro volta ben precisi e chiarificati e non basatisi su analisi esclusivamente qualitative effettuate dalla Corte»
.
In seguito, fu il turno del secondo quesito.
«Anzitutto, non ritengo che ciò succederebbe il più delle volte, anzi. Nella maggior parte dei casi, al contrario, si dovrebbero conoscere quasi tutti i parametri: quelli relativi al caster sono nella maggior parte dei casi desumibili anche dai registri anagrafici in possesso del Ministero, presso cui hanno sede gli organi giudicanti della comunità magica, mentre i parametri relativi all'Incantesimo in sé possono essere compilati sulla base delle testimonianze. I casi in cui succede che manchino tanti parametri sono poco frequenti e per questo definiti "casi patologici" nella tesina.
«Ma, in ogni caso, la risposta rimane sì: è opportuno applicare l'Indicatore Magisprudenziale, non solo considerando la rarità dei suddetti "casi patologici" ma anche notando quanto possa essere utile anche in queste casistiche. Ritengo opportuno ricordare che per emettere una sentenza processuale l'organo giudicante deve prima aver svolto una scrupolosa analisi dell'illecito commesso e delle circostanze in cui esso è avvenuto: tale analisi è detta analisi processuale ed è quella che serve a definire la sentenza finale. Più volte nella tesina si è ribadito che le analisi processuali debbano basarsi su dati certi in possesso della corte giudiziaria, la quale deve ignorare invece i dati non certi. Essa deve tuttavia tenere in conto l'eventuale nebulosità delle circostante in cui l'illecito è stato commesso: in altre parole, come più volte evidenziato nell'elaborato, l'organo giudicante deve rendersi conto della mancanza di certi dati e agire di conseguenza, rendendo la pena inflitta proporzionale alla conoscenza che si ha dell'illecito.
«Bene, l'Indicatore Magisprudenziale altro non è che un modo più ordinato e preciso di effettuare un'analisi processuale, basandosi su parametri predefiniti secondo una scala di valori immutabile. È ovvio, quindi, che se l'analisi processuale in sé manca di alcuni dati allora nemmeno alcuni parametri dell'Indicatore potranno essere riempiti: il problema non è l'Indicatore, ma l'analisi processuale in sé. Però va fatto notare che l'Indicatore può comunque rivelarsi utile in casi simili, evidenziando in maniera chiara e incontrovertibile le mancanze sussistenti, così da aiutare l'organo giudicante nella definizione della sentenza finale anche solo mostrando loro in maniera chiara, schematica e immediata quali siano le mancanze della conoscenza da loro posseduta dell'illecito, così da emettere una sentenza congrua anche relativamente a ciò.
«Alla luce di quanto detto, dunque, non può essere considerato inutile o inopportuno l'uso dell'Indicatore Magisprudenziale proposto, neanche nei casi di incompletezza dello stesso visto che in queste casistiche esso aiuta a individuare le falle nell'analisi processuale. Chioserei, infine, ricordando che il calcolo della pena tramite Indicatore Magisprudenziale relativo a un processo in cui mancavano molti dati, portato come esempio nella tesina (il processo Baker vs Russo 1997 intentato contro la cosiddetta "Strega Senza Identità"), ha restituito una pena simile a quella che fu inflitta ai tempi; ciò conferma quanto l'Indicatore possa essere non solo utile ma anche affidabile nel calcolo in casi del genere»
.
Dopodiché, rispose anche alla terza domanda.
«In realtà no, non può affatto essere considerato un parametro marginale, e questo pure per più motivi. Anzi, si tratta pure di un numero fondamentale all'interno della formula per il calcolo degli anni di detenzione: in (A + B×C)/100 esso corrisponde a C, il quale è fortemente in grado di alterare il numero, ingrandendolo particolarmente in caso di C sempre più grande. In ogni caso, incentrando il focus sulla seconda parte della sua domanda, professoressa, confermerei ancora che non si tratta di un parametro marginale perché le analisi processuali si prefissano di analizzare anche parametri sfuggevoli. Infatti, come evidenziato anche nella tesina, l'intenzione di arrecare danno, cioè una certa malvagità da parte del caster, qualifica maggiorente l'illecito, ossia rende il reato più grave di quanto già non sia. Questo, dunque, da un punto di vista prettamente magisprudenziale. Considerando anche la prospettiva propriamente teorica di Difesa Contro le Arti Oscure, si fa presente che le intenzioni del caster possono essere cruciali nel lancio di un Incantesimo, nel senso che ad esempio un caster maggiormente convinto di voler lanciare un Incantesimo ha maggiori probabilità di vedere riuscire il proprio incantesimo, e con rese anche maggiorate. Sicuramente non si tratta di un parametro marginale, né nell'ambito dell'analisi di un Incantesimo né nell'ambito di un'analisi processuale. Inoltre, bisogna considerare che l'Indicatore fissa dei limiti numerici ben specifici, spingendo così l'organo giudicante a decidere una quantità numerica entro un determinato range, limitando il rischio che venga dato un numero troppo alto che influirebbe negativamente nell'emissione di una sentenza congrua. D'altro canto, è arrogante ed esagerato pretendere che l'analisi delle intenzioni del caster possa essere soggetta a zero errori umani, ma in ogni caso si tratterebbe di una problematica presente a priori in qualsiasi analisi processuale, solo che con l'Indicatore vengono fissati dei limiti e si ha una più chiara coscienza (visto che si tratta di numeri chiari e precisi) del peso che l'intenzionalità del caster ha avuto nel lancio dell'Incantesimo e nell'irregolarità dell'illecito commesso».
Terminato l'esame orale, il Corvonero si congedò dalla professoressa stringendole la mano e ringraziandola per l'attenzione, per poi uscire dalla stanza.
 
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