Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Healers Covenant, -- Guaritori

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view post Posted on 16/11/2020, 15:28
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«Jenny would dance with her ghosts».

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Ciò che Evey avrebbe dovuto dire ai Guaritori non sarebbe stato semplice. Avrebbe preferito attendere e sentire le opinioni di altre autorità all'interno della comunità magica, ma, infine, aveva dovuto considerare le risorse dell'Ospedale e il tempo che i suoi dipendenti rischiavano inutilmente di spendere per un Morbo che... non era un Morbo. Non sapeva a che punto fossero gli Auror con le loro indagini, né poteva permettersi di attendere oltre. Informati i Guaritori, Evey avrebbe tenuto una seconda conferenza stampa in cui avrebbe dichiarato al mondo che gli affetti da Morbo Bianco non erano malati e non vivevano i corpi veri e propri. Come avrebbe fatto a trovare le parole giuste, questo ancora non lo sapeva.
Attese che tutti i Guaritori entrassero nella sala allestita per le riunioni, dove venivano presentati progetti di ricerca, discusse terapie, cure e talvolta procedimenti legali. Li osservò sedersi intorno al tavolo allungato, su cui erano stati posti dei bicchieri di vetro e una caraffa d'acqua fresca, anche se nessuno ne avrebbe avuto troppa voglia. Dal momento che Jelonek continuava imperterrito a lavorare nelle cucine e a rifiutare ogni lavoro Evey tornava a offrirgli, la Direttrice aveva lasciato Caledon all'asilo dell'Ospedale, mentre Javier era avvolto dalla fascia legata intorno al busto della madre. Il neonato dormiva con la guancia premuta sul suo petto, del tutto ignaro di quanto stesse accadendo intorno a lui.

- Vi ringrazio per essere qui. - esordì la Direttrice quando tutti i Guaritori si furono seduti.

Respirò piano, quindi cominciò.

- Vi ho convocati perché sono venuta a conoscenza di informazioni fondamentali sul Morbo Bianco. Queste non solo rendono inutile qualsiasi tentativo di produrre una cura, ma riguardano da vicino molti dei nostri cari e dei nostri colleghi. Come sapete, il nostro Ospedale si è impegnato con la ricerca sul Morbo non appena è stato possibile; abbiamo inaugurato una nuova Ala, le nostre risorse personali e condivise sono state direzionate allo studio di questa nuova condizione. Abbiamo risposto nel miglior modo possibile, e desidero in particolare ringraziare i Guaritori volontari che hanno approfondito la ricerca. Detto questo, vi chiedo di ascoltarmi senza interruzioni, anticipandovi che potrei divagare dall'ambito di Guarigione, ma le conclusioni ne sono inevitabilmente connesse. -

Assottigliò le labbra e continuò.

- Ho ascoltato il resoconto di alcuni testimoni. Sembra che vi siano stati avvistamenti di persone che si trovavano nello stesso posto allo stesso tempo. Il motivo della recente diceria sul signor Fedoryen come origine del Morbo Bianco è perché qualcuno mi ha udita parlare di lui con uno dei testimoni, e ne ha completamente frainteso il contesto e il significato: il signor Fedoryen è stato visto nei sotterranei della scuola, in una di quelle stanze nelle profondità del castello, mentre in contemporanea liberava il corridoio vicino alla Sala d'Ingresso dagli elfi domestici. Mio marito non ricorda nulla della prima parte, sa solo di essersi svegliato in Sala d'Ingresso, come tutti gli altri affetti da Morbo Bianco. Il testimone, tuttavia, non ha alcun dubbio, e l'Ufficiale Hawkins... -

Guardò Eustass, con cui aveva avuto il primo colloquio riguardo quella faccenda.

- ...ha confermato che vi siano stati più avvistamenti di ubiquità. Non ho dubbio che non si sia trattato di due piani temporali differenti, la professoressa di Astronomia è riuscita a raggiungere una delle stanze sotterranee dopo essersi risvegliata nella Sala d'Ingresso. Il tutto, quindi, è avvenuto nello lasso di tempo. Quindi, mentre Jelonek aiutava a liberare il corridoio, al contempo si trovava decine di metri più sotto mentre, svenuto, veniva pugnalato dalle stesse creature. -

Fece una breve pausa. Ancora le sembrava assurdo pronunciare quelle parole, suo marito che veniva pugnalato ma allo stesso tempo stava bene. Angus lo aveva visto probabilmente morto, eppure Evey lo avrebbe ritrovato a casa quella sera, dopo il lavoro. La spiegazione a cui era approdata aveva senso, si, ma metabolizzarla e accettarla non sarebbe stato altrettanto facile. Come avrebbero reagito i Guaritori?

- L'ipotesi che il Morbo Bianco abbia origini negromantiche, essendo emerso durante l'attacco, è certo diffusa anche se nessuno di noi ricorda di aver visto Syleria o qualche altro Negromante. Sappiamo si trovi ancora nel castello, e sono propensa a credere che il Morbo sia opera sua. Perché, tuttavia, donare al nemico la possibilità di trovarsi in due luoghi diversi allo stesso tempo? Per quanto difficile possa risultare questo concetto, quanto possiamo negarlo quando alcuni di noi erano convinti di aver inserito un arto in un muro mentre in realtà Falconer lo tagliava via in un posto del tutto differente? Duplicare il nemico, in ogni caso, non sembra una mossa molto saggia, specialmente considerando che le anomalie del Morbo portano gli effetti degli Incantesimi a essere molto più potenti quando riusciti. Di qui le logiche domande: se fossi al posto del nemico, cosa me ne farei della possibilità di avere la copia di una persona? e come si fa a capire chi dei due è la persona vera? -

Javier mugolò nel sonno e Evey lo cullò appena.

- Sono arrivata alla conclusione che la Negromante Syleria sia in grado di operare duplicazioni su corpi umani. Ciò che ci ritroviamo a studiare non sono gli effetti di molte maledizioni lanciate insieme, come avevo originariamente creduto. Forse ha usato l'Incantesimo Gemino in un modo a noi sconosciuto, forse la capacità di creare protesi che si muovano come arti originali. Rispondendo al primo quesito, quindi, quale metodo migliore di farci abbassare la guardia, spiarci e pianificare inviandoci copie esatte e precise delle persone di cui ci fidiamo? Sa di non avere possibilità affrontandoci da sola, è stata quasi sconfitta quando Wolverton è stato catturato. Con la possibilità di creare copie umane, questo problema per lei non si pone più. Voglio essere chiara, non credo vi sia qualcuno, tra i sopravvissuti dell'attacco, che stia volontariamente collaborando con lei. Sono certa che nessuno di noi possa mai considerare di schierarsi dalla sua parte. Quindi, passando al secondo quesito... -

Il bambino aprì gli occhi e si lamentò ancora, ma Evey continuò.

- ... credo che le copie in questione siano le persone affette da Morbo Bianco. Coloro che si sono risvegliati accatastati nella Sala d'Ingresso, in corpi appositamente preparati, che accusano gli stessi sintomi. Non possono mangiare, non possono bere, devono essere riparati come oggetti prefabbricati se si feriscono. Ciò che mi ha convinta in definitiva è stata la totale scomparsa di condizioni esistenti dalla nascita, particolarità da sempre innate in un soggetto e fatte sparire come se non fossero mai esistite. Altro elemento fondamentale è stata la ricrescita di arti veri e propri che sono andati a sostituire delle protesi, un traguardo che in Guarigione non abbiamo ancora raggiunto. -

Fece una breve pausa, lasciando ai Guaritori il tempo di riflettere su quanto detto. Portò lo sguardo su Eustass Hawkins, con cui aveva condiviso quelle idee in primo luogo. Si chiese se per lui sarebbe stato più o meno complicato riuscire a parlarne, trovare le parole giuste da dire, o se si sarebbe limitato a elencare fatti e prove. Pur conoscendolo da anni, Evey non avrebbe saputo dare una risposta: quella situazione era senza precedenti e impensabile da prevedere.

- La mia teoria è che vi sia stato un trasferimento di coscienza dal corpo... originale alla copia. Parlando con l'Ufficiale, ho pensato che questo sia avvenuto quando i soggetti sono stati feriti e hanno perso i sensi. Non ho idea di dove siano i corpi veri, ma presumo che non siano stati spostati da Hogwarts, nemmeno nelle ore che abbiamo stimato siamo rimasti addormentati. Syleria si è presa davvero un gran disturbo a organizzare questi attacchi, non si sarebbe allontanata dalla scuola con facilità. Allo stesso tempo, e questa è una faccenda ancora più delicata... non so in quali condizioni possano essere stati conservati. -

Era un Se enorme. I Negromanti potevano davvero prendersi la briga di seguire e curare quei corpi? L'unica risposta possibile risiedeva nell'utilità che avrebbero avuto per i loro piani. Se Syleria aveva già fatto quello che doveva fare, allora non li avrebbero trovati, e se anche l'avessero fatto sarebbero stati...
Morti? Decomposti? Scheletri?
Cercò di cacciare l'immagine di Jelonek pugnalato come Angus lo aveva descritto. Giaceva davvero in qualche sotterraneo dimenticato, morto nel corpo in cui era venuto al mondo? Lo sguardo di Evey si soffermò su Charlotte, affetta da Morbo Bianco. Anche lei si stava in realtà decomponendo da qualche parte, a Hogwarts, senza che loro potessero farvi nulla?

- La speranza migliore che abbiamo è che esista una... connessione tra copia e corpo originale che mantenga quest'ultimo vivo. Alla luce di questo, il coma della Comandante degli Auror assumerebbe un altro significato. Mi chiedo se la Preside Mandylion non sia riuscita a evitare il trasferimento della propria coscienza dal corpo originale alla copia, e quindi la mia ipotesi della connessione tra i due sia in questo senso corretta. Il corpo affetto da Morbo Bianco della Comandante respira, si presenta come vivo, anche se non cosciente. La mia conclusione è che il Morbo Bianco non è una malattia, e non saremo in grado di produrre un vaccino contro di essa. Non è una condizione che si possa curare, perché non affligge un corpo vero. Tuttavia va ancora tenuta sotto controllo, dal momento che non sappiamo per certo cosa possa accadere nel momento del decesso di una copia; un ragazzo, svegliatosi in Sala d'Ingresso e pertanto affetto da Morbo Bianco, è morto e si è incenerito. Se la frenesia per lanciare Incantesimi viene assecondata, le conseguenze a livello cardiaco possono essere gravi. In caso aveste osservazioni da fare, questo è il momento adatto; ho inviato un gufo al signor Dolus per richiedere un incontro e esporgli le stesse cose che vi ho detto. Intendo comunicarlo alla comunità magica, non appena avrò trovato le parole adatte per una cosa simile. -

//I Guaritori sono tenuti a presenziare all'incontro inviando un post entro il 22 Novembre.
 
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view post Posted on 20/11/2020, 19:53
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Quella era una delle pandemie più grandi a cui Eustass avesse mai assistito. Nemmeno la Follia Verde aveva seminato così tanto caos, probabilmente anche dovuto alle bocche cucite che i pochi a conoscenza erano riusciti a tenere. Ora che la segretezza era andata a farsi friggere e non c'era alcun tipo di filtro alle notizie, ogni sorta di ipotesi o idea balzana poteva essere creduta da gruppi più o meno ampi di persone.
Il Vice-Preside aveva fatto di tutto per sedare le acque e mantenere il controllo. Aveva organizzato una riunione con gli Auror, aveva parlato alla stampa e non si era mai tirato indietro ad ascoltare chiunque volesse avere un colloqui con lui. Purtroppo, però, non era ancora stata trovata una soluzione per venire a capo del problema. Mancava un tassello fondamentale, qualcosa che potesse indirizzare nella giusta direzione le ricerche.
La convocazione di Evey era stata alquanto inaspettata. L'Ufficiale aveva già avuto modo di ascoltare i pensieri, le teorie e le preoccupazioni della donna qualche giorno addietro, condividendo con lei ciò che sapeva. Che volesse mettere a conoscenza tutti i Guaritori di qualcosa che aveva scoperto? Oppure voleva tirare le somme sugli esperimenti fatti ai volontari che avevano contratto il Morbo Bianco?
Entrato nella sala riunioni, Eustass aveva fatto un cenno con il capo alla sua ex studentessa per salutarla; aveva poi preso posto al centro del tavolo, in modo da poter guardare tutti con un certo grado di facilità. Tra Auror, insegnanti e dipendenti del Settimo Livello il professore di Volo era abituato a quel genere di incontri: era in realtà curioso di sapere come la docente di Incantesimi avrebbe gestito la faccenda.
Le prime parole di Evey fecero tornare alla mente del Responsabile di Serpeverde il terribile buco nell'acqua che era stata la giornata passata con Alexander Grayson. Il danese non era riuscito a trovare nulla che potesse aiutarlo nel ricavare una cura per riportare il ragazzo alla normalità. Che il corpo degli affetti del Morbo Bianco si comportasse come un oggetto era ormai risaputo, ma a parte non pisciare e non provare stanchezza durante un prolungato sforzo fisico il diciassettenne non aveva mostrato nessun'altra anomalia degna di nota.
Il restante discorso della donna fu molto simile a quello che le aveva già fatto in privato con lui. Quella riunione aveva quindi lo scopo di mettere a conoscenza tutti gli altri Guaritori dell'inutilità di procedere con ulteriori prove sui pazienti? Era sensato, ma apriva una moltitudine di domande dalla difficile risposta: come facevano le persone a tornare nei propri corpi? Sconfiggere Syleria avrebbe funzionato? Cos'era successo ai corpi di coloro che si erano risvegliati nella Sala d'Ingresso?
Il Vice-Preside si guardò intorno. Potenzialmente ciò che la ex Serpeverde aveva detto sarebbe potuto finire sulle prime pagine di due delle testate più importanti d'Inghilterra. Era una mossa azzeccata quella di confidare i propri pensieri, seppur logici, alla presenza di due Capo-Redattrici interessate a qualche scoop sensazionale? Erano Guaritrici, certo, ma Evey poteva davvero credere che non avrebbero ricamato degli articoli bomba dalle sue parole?
Quel problema, però, era solo secondario. La strega voleva fare una dichiarazione ufficiale.
"Non c'è verso che non si scateni il caos se ammetterai davanti a tutti le tue supposizioni"
disse l'uomo, lisciandosi la folta parrucca verde acido,
"Se anche sottolineassi più volte che chi è affetto dal Morbo Bianco non sta collaborando consciamente con Syleria -- e di questo nessuno ha prove tangibili -- dire che la Negromante sfrutta coloro che hanno perso il corpo per spiarci scatenerebbe solo un gran trambusto di proporzioni catastrofiche. I malati verrebbero visti ancora con più sospetto di quanto già non lo siano, e non escludo atti di bullismo, violenza e razzismo. In fondo è la naturale reazione che potrebbe avere una persona normale: chi permetterebbe di essere spiato da qualcuno che ha causato distruzione e feriti nelle ultime battaglie al castello?"
Non era la sola questione su cui il Vice-Preside nutriva forti dubbi, in realtà. Se era stato convocato lì significava che poteva dire la sua, e di certo non si sarebbe trattenuto. Come figura di spicco di Hogwarts e Auror con il più alto grado doveva evitare che la situazione degenerasse ulteriormente. Non aveva senso starsene zitti e poi essere costretti a mettere le pezze per qualcosa che poteva essere prevenuto con un semplice discorso, razionale o meno.
"Anche la questione dei corpi veri scatenerebbe il panico. Ho visto maghi e streghe dare di matto per cose molto più banali, immagina se venissero a sapere che il loro corpo vero sta marcendo da qualche parte e che quindi moriranno quando guariranno dal Morbo Bianco. Con le speranze non si possono tranquillizzare le persone, specialmente ragazzini che hanno ancora tutta la loro vita davanti a loro.
"Dire che c'è la possibilità che il corpo reale sia ancora vivo implica che c'è anche il caso che, invece, possa già essere diventato cibo per vermi. Davanti a questa ipotesi correremmo il rischio che qualche pazzo si allei davvero con Syleria per evitare di crepare. Io eviterei di andare a parlare ai quattro venti di questa teoria, a meno che non desideri vedere qualcuno tradirci."
 
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view post Posted on 20/11/2020, 23:48
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Ella distrugge per ricreare


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Quella giornata non sarebbe stata affatto semplice, lo aveva capito dal modo in cui la Direttrice Fedoryen aveva convocato i Guaritori e dall'urgenza a trapelare dalla sua espressione. Morgana era nel campo della Medimagia da anni, prima come Medimaga e poi come Guaritrice aveva avuto occasione di trattare molte situazioni diverse e, quindi, di maturare una certa esperienza; entrando nella sala riunioni, però, la scozzese ebbe l'impressione d'essere tornata la ragazzina curiosa armata di valigetta per il primo soccorso. A parte Charlotte, i volti seduti al tavolo erano segnati da conoscenze che la Celebrian aveva appena iniziato a studiare ma comune a tutti era il senso di preoccupazione ad aleggiare attorno alle loro sedie come un Dissennatore pronto ad attaccare; la strega di Inverness non riuscì a fare a meno di notare come, a differenza propria, i Guaritori più esperti sembrassero trascinarsi dietro il peso di una situazione già vissuta.
In quella stanza erano stati tutti costretti a fare i conti con la malattia sia sul campo sia nella quotidianità e veder crollare quelle pochissime certezze che negli ultimi mesi sembravano aver rappresentato un traguardo non sarebbe stato affatto facile da digerire, Morgana fece fatica a deglutire solamente udendo le prime parole della Professoressa di Incantesimi. Le teorie della donna sembrarono accatastarsi all'interno del proprio cervello formando una torre estremamente instabile, s'impilarono l'una sull'altra sino al limite e quando venne dichiarata la sconfitta della Medimagia si lasciarono cadere, incapaci di mantenere l'equilibrio.
La scozzese immaginò che chiunque altro, udendo quelle affermazioni, avrebbe fatto la stessa fine e per questo motivo si trovò a concordare con l'Arbitro di Quidditch. Da Giornalista, Morgana sapeva bene quali conseguenze potessero avere le parole e quelle, in particolar modo, ne avrebbero avute di catastrofiche. In quel momento l'etica medimagica e quella giornalistica sembrarono concordare sul fatto che le supposizioni della Fedoryen dovessero restare attorno a quel tavolo.
«Io sono d'accordo con il Guaritore Hawkins. Benché in questo momento, come ha detto lei, sembri che nessuno degli affetti da Morbo Bianco stia collaborando con i Negromanti non è detto che non lo farà in futuro: insomma, se è vero che sono strumenti di Syleria... - Storse appena il naso, sentendosi in dovere di rivolgere un'occhiata piena di rammarico all'Insegnante di Divinazione per il termine utilizzato. - ...potrebbe decidere in qualsiasi momento di comandare loro di farlo. In queste condizioni abbiamo anche molti dipendenti ministeriali e diverse poltrone al Wizengamot: la paura che il nemico possa arrivare tanto in alto porterebbe la Comunità Magica a perdere qualsiasi tipo di fiducia nei confronti di queste istituzioni. Per non parlare di quella nell'Ospedale. - Fece una breve pausa, riflettendo s'una particolare parte del discorso udito qualche istante prima. - Ha detto che si tratta di una condizione che va tenuta comunque sotto controllo ma smentire tutto ciò su cui si è basata la ricerca negli ultimi mesi farebbe sicuramente dubitare del nostro operato e molti potrebbero non volersi più sottoporre alle visite. - Parlò con calma, ragionando ad alta voce e gettando, di tanto in tanto, lo sguardo verso Sesy immaginando che, in qualità di Capo-Redattrice, potesse non vedere di buon occhio la propria intenzione a tenere la società all'oscuro delle informazioni appena apprese. - Temo che la situazione ci sfuggirebbe ancor più di mano.» Poteva solo immaginare l'obbligo morale a pesare sulle spalle della Direttrice, ma mettere una notizia simili nelle mani di una comunità già abbondantemente sconvolta l'avrebbe completamente devastata.
La situazione della Docente di Aritmanzia, infine, la portò a riflettere sul fatto che potesse non essere l'unica in quelle condizioni. «È possibile che ne esistano altri, come lei? Come la Comandante Mandylion... copie ancora senza coscienza?» Che fosse utile o meno alla situazione, Morgana fu costretta a sputare quel pensiero sul tavolo perché l'idea che da qualche parte si nascondesse un corpo identico al proprio - in attesa di prendere il proprio posto per poter essere manovrato dal nemico o già utilizzato dallo stesso, nonostante nessuno gliene avesse fatto parola - la stava divorando.
 
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view post Posted on 22/11/2020, 19:12
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La convocazione di Evey lo aveva indubbiamente preoccupato: la situazione sanitaria, per il momento senza sbocco alcuno, stava iniziando ad alimentare voci sempre più strane, a testimonianza di quanto l'opinione pubblica si lasciasse travolgere dall'incertezza alla ricerca di un colpevole. Le dicerie riguardanti Jelonek erano giunte anche alle orecchie del Runologo, che tuttavia non vi aveva dato alcun peso; il solo fatto però che simili notizie prendessero a circolare denotava una situazione in procinto di esplodere da un momento all'altro. Purtroppo non erano ancora stati capaci di individuare una cura per il Morbo Bianco, né di stabilire con certezza che cosa fosse accaduto nel corso dell'attacco a Hogwarts: vi erano molti sospetti e pochi appigli, sfortunatamente. Anche a livello politico la faccenda non aveva preso una buona piega, con continui contatti diplomatici e problemi spinosi da risolvere tra le mura del Ministero della Magia. Pike era coinvolto in tutto questo da svariati fronti, sebbene non fosse affetto in prima persona dalla strana malattia che si era diffusa; era diventata però una consolazione assai magra, considerando che tutti i problemi e le ripercussioni generati da quell'epidemia lo toccavano da vicino, anche nei suoi affetti più cari.
Era dunque curioso di ascoltare le parole della Professoressa di Incantesimi, confidando con tutto se stesso che si trattasse di buone notizie - una speranza flebile, ma indubbiamente da coltivare. Sedette dunque al tavolo, dopo aver salutato con un cenno i colleghi e la Direttrice, ascoltando le sue comunicazioni.
Ciò che Evey Fedoryen aveva scoperto poteva definirsi come minimo sconcertante: se da un lato erano giunti ad una maggiore comprensione della malattia, dall'altro le rivelazioni inchiodarono Miles alla sedia, le labbra nervosamente serrate e i pensieri che galoppavano. Copie umane create da Syleria per qualche scopo sconosciuto, trasferimenti di coscienza, i corpi veri nascosti da qualche parte: la sola possibilità che quello di Luna fosse nei Sotterranei di Hogwarts gli fece raggelare il sangue e volle scacciarla immediatamente dalla testa.
In silenzio, ascoltò i commenti di Eustass e Morgana: per quanto comprendesse il loro punto di vista e concordasse sul fatto che simili rivelazioni potessero scatenare il panico, non poteva dirsi d'accordo sul tacere completamente al riguardo. Dovevano trovare un adeguato equilibrio tra ciò che sapevano e ciò che era opportuno comunicare pubblicamente, ma insabbiare l'intero quadro della situazione avrebbe portato solo a conseguenze peggiori.

"Non condivido il fatto che si debba nascondere tutto quanto: innanzitutto è pressoché impossibile e, se dovesse venir fuori che l'Ospedale sapeva e ha taciuto, si scatenerebbe un panico altrettanto grave, se non di più. Inoltre, se mai verrà un momento in cui Syleria utilizzerà queste...copie in qualche modo, è bene che tutti quanti siano consapevoli prima della situazione e non lo scoprano sul momento. Rischierebbe di dividerci e di creare veramente confusione, quando avremo necessità di essere uniti. Mi allineo quindi a Evey in proposito: a mio avviso, credo si debbano fare le necessarie rivelazioni e parlare nel modo giusto, evitando i dettagli più crudi che potrebbero rivelarsi deleteri ma comunicando ciò che è importante."

Miles tacque, deglutendo, in attesa delle opinioni di coloro che mancavano - tra cui Charlotte Melankholiya, affetta in prima persona dal Morbo. Aveva solo una domanda da fare e la pose subito dopo.

"Che cosa dobbiamo fare, come Guaritori?"
 
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view post Posted on 22/11/2020, 19:53
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Alla rivelazione delle informazioni che Evey finì di comunicare dopo un lungo periodo di studio, ricerche e riflessioni, Sesy si sentì, in tutti i sensi, come una statua di pietra. Lei era direttamente da quella problematica, essendo affetta dal Morbo Bianco. Gli occhi si abbassarono andando a guardare le proprie mani come se le vedessero per la prima volta, poi respirò profondamente sentendo che già su di lei quella notizia non avrebbe avuto un esito positivo. Come avrebbe potuto essere il contrario? Quello era uno di quei momenti in cui, se avesse avuto un corpo normale, avrebbe preso un bicchiere d'acqua, ma non potendolo fare si limitò a lasciarsi coinvolgere dalle emozioni negative che stava provando. Si sentiva impotente, incapace e soprattutto di nuovo con gli occhi puntati addosso, come se adesso, e a ragione, qualcuno potesse aspettarsi da parte sua delle nuove azioni illecite, rivolte al sostegno, pur inconsapevole, di una Negromante. No, non poteva accaderle di nuovo. Era un baratro senza via di uscita.
Con gli occhi bassi ascoltò le parole dei suoi colleghi, chi credeva che svelare la verità sarebbe stato un disastro, chi sosteneva che la verità non avrebbe potuto essere nascosta. Lei era d'accordo con questa seconda via di pensiero, non solo perché fosse una giornalista, ma soprattutto perché credeva che non fosse umanamente giusto non rivelare una verità così grossa. Non sarebbe piaciuta a nessuno, ma tacerla sarebbe sarebbe stato peggio.
"Sono d'accordo con Miles, la verità non può essere nascosta."
Le sue parole suonarono sconfitte. Rialzò appena lo sguardo nel parlare, guardando velocemente tutti i presenti, ma non abbastanza da riuscire a incrociare lo sguardo con essi. Non ci riusciva, si sentiva male al solo pensare di poter essere usata da una Negromante senza poter opporre resistenza.
"Il morbo bianco riguarda solo una circoscritta fetta della popolazione magica, il che potrebbe aiutare. Si potrà specificare che non si tratti di una malattia contagiosa e che quindi altri maghi e streghe non corrano questo specifico rischio. Durante la conferenza stampa si dovrà parlare di ciò che è certo... riflettere su cosa potrebbe essere accaduto ai nostri corpi... be' non rientra tra le competenze dell'ospedale, a parer mio, e questo sì che rischierebbe di creare panico, sono solo ipotesi non comprovate che quindi non dovrebbero essere menzionate"
Dovevano esserlo. Se tutti i loro corpi fossero stati abbandonati o uccisi... era da brividi solo pensarci, perché questo le faceva capire di avere le ore contate. Chiuse gli occhi e raccolse il volto tra le mani pensando di essere sprofondata di nuovo in un incubo. Sentiva dentro di sé i dissennatori di Azkaban, risentiva di nuovo quelle tremende sensazioni che si erano ormai interiorizzate dentro di lei.
Tornò ad aprire gli occhi, poggiandole sui braccioli della sedia, per poi rivolgere uno sguardo pensieroso a Eustass: che provvedimenti avrebbe preso per la sicurezza di tutti?
 
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view post Posted on 22/11/2020, 21:10
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shouq


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Ne la città dolente, ne l'etterno dolore, tra la perduta gente.

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Quando la Direttrice del San Mungo aveva iniziato a parlare, Charlotte Melankholiya aveva sentito l’impellente bisogno di alzarsi in piedi e di camminare avanti e indietro per la sala con lo scopo di scaricare la sempre più crescente tensione che stava accumulando fin sotto l’epidermide.
Quando però Evey arrivò alla conclusione che gli affetti da Morbo Bianco non solo non si trovassero nel loro corpo… vero, ma che Syleria potesse addirittura servirsi di loro, Charlotte Melankholiya si sentì annientata. Trovava che i ragionamenti della Direttrice avessero senso e proprio per quello, per un attimo, si sentì come se le mancasse l’aria. Si abbandonò sulla sedia, pallida, e attese che tutti i colleghi parlassero: lei, che si sentiva privata di tutte le energie, non si sentiva ancora nelle condizioni di farlo.
“Io non…”
La voce le uscì quasi in un sussurro. Si bloccò, deglutì. Le tornò in mente Nora Foster: prima che potesse inoltrarsi in quei pensieri, Charlotte si schiarì la voce e ritentò.
“Non direi sarebbe rinnegare gli studi che l’Ospedale ha condotto finora. Se è così che stanno le cose, si tratta di una magia sconosciuta, potente, ma che deve avere delle limitazioni. Anche la magia oscura le ha. Tendo anch’io a credere che i corpi siano conservati da qualche parte e che esiste una forte connessione con… le copie. Non credo che una coscienza possa sopravvivere nel Corpo Copia, se il suo corpo vero dovesse… perire da qualche parte. Allo stesso modo, se succedesse qualcosa alla… copia, non possiamo escludere che non accada qualcosa anche al corpo vero. Sarei più propensa a credere il contrario, per cui, almeno secondo me, le sperimentazioni fatte fino a questo momento, così come le raccomandazioni fatte, restano valide e utili. Dovremmo… Dovremmo fare in modo di sottolineare questo possibile collegamento e scongiurare agli affetti dal Morbo Bianco di cedere ai propri istinti, come quello di utilizzare eccessivamente la magia o di praticare allo stremo qualsiasi attività che vada a sollecitare troppo il cuore. Dalle sperimentazioni è emerso che, anche dopo uno sforzo cardiaco eccessivo, gli affetti da Morbo Bianco non sentono il bisogno di fermarsi. Manca l’istinto di conservazione perché la priorità sembra essere assecondare queste pulsioni, sia con la magia che con l’attività fisica.”
Morgana vedeva quelle nuove considerazioni di Evey come una smentita del lavoro fatto dall’Ospedale fino a quel momento, ma per Charlotte non era davvero così: se anche non fosse esistita una cura da trovare, l’Ospedale aveva comunque studiato i pazienti malati e adesso poteva rinnovare le raccomandazioni proprio alla luce di quei nuovi sospetti.
“Forse il malessere che si prova quando ci si allontana da Hogwarts ha a che fare proprio con la distanza con il corpo reale, ammesso che si trovi chissà dove nel Castello, ma concordo con la Direttrice che sia un’ipotesi più che verosimile.”
Azzardò poi, perché ragionare in quel momento la costringeva a non andare nel panico e a non affrontare immediatamente le conseguenze che le parole di Evey avrebbero comportato per lei e per gli altri malati.
“Non possiamo escludere ciò che ha supposto Eustass sull’alleanza con la Negromante per salvarsi la pelle, ma… credo… credo che ci sia il rischio concreto che, quando tutto ciò verrà reso pubblico, qualcuno affetto da Morbo Bianco possa, al contrario, cercare di togliersi la vita nel timore che una Negromante possa servirsi di lui o di lei in un secondo momento contro la sua volontà. Credo sia dunque importante tutelare gli affetti dal Morbo, almeno fino a quando non ci saranno evidenze di una collaborazione consapevole con la Negromante. Non so se mi spingerei fino al rendere pubblica l’ipotesi che Syleria possa servirsi dei malati. Se però si deciderà di agire in questo modo, invito a farlo con cautela per le pesanti implicazioni. Gli affetti dal Morbo non sono aggressivi e diventano irascibili se privati a lungo dell’uso della magia, quindi non sono soggetti aggressivi o nocivi per la comunità. Questo è ciò che è emerso dalla sperimentazione, almeno. Forse potremmo fissare delle visite mensili per gli affetti dal Morbo per verificare se ci siano stati o meno degli sviluppi e per assicurarci che non ci siano stati comportamenti autolesionisti, non so. O una sorta di monitoraggio da remoto, con aggiornamenti mensili via gufo in caso di nuovi sintomi o cambiamenti nell'umore.”
Aveva pensato immediatamente alle conseguenze psicologiche che quelle nuove conclusioni avrebbero avuto sui malati (le stava vivendo), oltre che sul resto della comunità magica che si era già dimostrata ostile in passato, ed era giunta a delle considerazioni opposte rispetto a quelle del collega: se c’era chi avrebbe fatto il possibile per salvarsi, incluso allearsi con la Negromante per cercare di garantirsi la sopravvivenza ora messa in discussione, ci sarebbe stato anche chi – pur di non farsi utilizzare da Syleria – avrebbe tentato gesti estremi.
“In conclusione, credo sia importante sottolineare il possibile collegamento vitale che sussiste tra il corpo copia e il corpo vero dei malati e invitare dunque alla prudenza e a non lasciarsi andare. Concordo con le considerazioni fatte da Miles. Non credo di avere altro da aggiungere, grazie per averci informati per primi.”
Informare la popolazione era necessario proprio per quanto sostenuto da Pike e Charlotte trovava altrettanto fondamentale parlare nei giusti termini e comunicare solo quanto fosse stato realmente necessario, almeno fino a quando non avessero avuto ulteriori conferme per i dettagli più crudi.
Tacque, dunque. Non aveva idea di dove avrebbe trovato il coraggio per presentarsi a Hogwarts l’indomani, con il rischio eventuale che una Negromante potesse utilizzarla per nuocere agli studenti. Pensò a Nora Foster e a quando le aveva chiesto di parlare dei suoi amici feriti durante l’ultimo attacco a Hogwarts. Aveva letto il dolore nei suoi occhi e, a scapito di tutto, era stato maledettamente reale. Se anche il corpo non fosse stato il suo, Charlotte non aveva dubbi sulla veridicità di ciò che aveva visto. Quel pensiero, tuttavia, non riuscì affatto a rincuorarla: mantenere la propria coscienza in una situazione simile avrebbe reso tutto molto più doloroso.
 
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Evey guardò Eustass corrugando le sopracciglia. Secondo l'Ufficiale, la migliore mossa da fare in quel momento sarebbe stato il silenzio, tenere la comunità all'oscuro per il quieto vivere. La prospettiva le sembrava semplicemente inaccettabile; forse Eustass stava ragionando da Auror (e Evey non poteva dirsi d'accordo nemmeno da quel punto di vista), ma i Guaritori, come prima cosa, dovevano considerare i pazienti. La verità da dire ai pazienti. Non le sfuggirono le occhiate che Eustass rivolse a Sesy e a Charlotte, e anche se poteva comprendere la sua apprensione, le due Guaritrici avevano la sua fiducia. Era certa che non avrebbero approfittato di quella riunione per pubblicarne il contenuto sui giornali, arrivando a scegliere un lavoro invece di un altro. Pensò, per qualche istante, che il Morbo Bianco non avesse fornito che una scusa perfetta alla comunità magica per approfondire le crepe già esistenti. Sperò vivamente di non dover cominciare a considerare gli altri ruoli ricoperti dai suoi Guaritori; aveva dato per scontato che, come lei, se ne fossero spogliati sulla soglia di quella stanza.

- Non possiamo rimanere in silenzio e fingere di non aver scoperto nulla. L'intera comunità sta aspettando notizie da noi, una cura, qualcosa che non c'è e non possiamo dare. Abbiamo la responsabilità di comunicare quanto scoperto; sono perfettamente consapevole delle implicazioni e del panico che rischiamo di seminare, ed è per questo che intendo trovare le parole giuste con cui farlo. - rispose all'Ufficiale, con calma - Come farebbero potenziali traditori a trovare Syleria? Questo è ancora un problema per tutti. Nessuno sa come rintracciarla, quindi prima di aspettarmi un tradimento su due piedi attenderei di vedere se sia davvero possibile trovarla senza che sia lei a deciderlo. -

Non avrebbe potuto certo evitare di parlare sulla base di un forse qualche tradimento. Se anche qualcuno fosse stato interessato a schierarsi con la Negromante, cosa di cui Evey dubitava, avrebbe prima dovuto trovarla e incorrere nello stesso problema degli Auror.
Evey ascoltò le parole di Morgana fino alla fine. L'ex Serpeverde si trovava d'accordo con il Responsabile e avrebbe preferito non diffondere quella terribile notizia. La prospettiva che in qualsiasi momento Syleria potesse decidere di muovere i suoi strumenti come preferiva le faceva venire la nausea. Immaginò dover vedere Jelonek che le puntava contro la bacchetta, o che arrivava a minacciare Caledon e Javier; no, non lo avrebbe mai fatto. Il solo pensiero era assurdo, per quanto perfettamente sensato.

- Le ricerche rimangono e sono valide: è stato grazie a queste che siamo giunti a questa conclusione, non verrebbero smentite. Credetemi, so quanto grave sia la situazione e quanto rischiamo rivelando una cosa del genere. Sono d'accordo con Miles, è meglio essere consapevoli della natura del Morbo Bianco e del rischio di controllo che comporta prima che Syleria decida di attuarlo. Quante volte abbiamo assistito ad accuse sulla scarsità di misure e indagini? Ebbene, abbiamo effettuato le nostre indagini e queste hanno rivelato qualcosa di fondamentale che non possiamo ignorare. -

Si sentì sollevata dal supporto di Miles. Aveva cominciato a pensare che nessun Guaritore sarebbe stato d'accordo, anche se certo non ne avrebbe condannato l'opinione. Quella riunione era stata indetta poiché Evey stessa, pur sapendo cosa fosse giusto fare, non sapeva come farlo.

- Ci sono state delle copie in coma - rispose ancora a Morgana, annuendo piano.

Quella parola era difficile da pronunciare, e "affetti da Morbo Bianco" rimaneva l'espressione più accettabile, per quanto fosse una bugia.

- A parte la Comandante, il loro stato era causato dai traumi riportati dopo l'attacco, alcuni sono riusciti a risvegliarsi. Quindi, al momento, Kedavra rimane l'unica il cui coma sia inspiegabile, come se il Morbo avesse agito su di lei in maniera diversa o come se lei ne avesse il controllo e fosse riuscita a non svegliarsi nella copia. Syleria avrebbe dovuto essere una Veggente per prevedere chi avrebbe trasferito la propria coscienza. Sono portata a credere che avesse preparato copie per ciascun abitante del castello; se è così, probabilmente vuole rimpiazzarci tutti con i corpi da lei creati per avere controllo totale su di noi e su Hogwarts, ma per qualche motivo questo non è avvenuto. Forse dovremmo aspettarci una seconda parte dell'attacco, e allora come dicevamo è meglio essere preparati al riguardo. Se la popolazione di Hogwarts sapesse di dover evitare a tutti i costi di... rimanere ferita e perdere i sensi, avremmo più possibilità di evitare questo scenario. Non si cercherebbe di rimanere illesi come sarebbe normale fare, ma anche per evitare attivamente di risvegliarsi come una copia. -

Mano a mano che parlava, a Evey sembrava sempre più urgente dover avvertire la comunità, specie gli abitanti di Hogwarts. Abbassò lo sguardo per qualche secondo su Javier: che cosa sarebbe successo se fosse finita in una copia mentre era incinta? Lo avrebbe perso, com'era già successo? Sentì un'ondata di angoscia affrontando la possibilità che quell'esserino che respirava e la guardava non sarebbe esistito.
Anche Sesy era d'accordo con lei e Miles. Alzò lo sguardo sulla Capo-Redattrice della Gazzetta del Profeta e ascoltò le sue parole.

- Cercare i corpi e comprovare queste teorie è competenza degli Auror. Tuttavia dobbiamo interrogarci sulle condizioni di quei corpi, dal momento che saremo noi a esaminarli e a condurre gli accertamenti necessari se e quando verranno trovati. La nostra migliore possibilità è che le copie non funzionino senza un legame con i corpi originali, e per questo Syleria sia costretta a conservarli. È vero che non sappiamo quasi nulla sulla Negromanzia, ma nessuna arte magica conosciuta è in grado di dare o restituire la vita a un corpo che ne sia privo. Nemmeno considerando gli Inferi si può parlare di vita, rimangono... morti e mossi dalla Magia Oscura. Solo maghi estremamente abili riescono a creare protesi che si muovano come arti veri, e per riuscirci devono comunque essere attaccati a un corpo vivo. L'artificiale deve sempre essere legato al corpo originale. -

Evey si voltò su Charlotte. Lei e Sesy erano le più colpite dalla scoperta, e Evey poteva vedere il peso di quelle rivelazioni sui loro volti, nonché udirlo nelle loro voci. Era d'accordo con lei, e Evey annuì alle sue parole. Non aveva molto da aggiungervi o rispondere, a parte la necessità di avvertire su come Syleria poteva usarli. La Direttrice respirò misuratamente e guardò Javier tra le sue braccia, per qualche secondo. Come avrebbe potuto rivelare al mondo un'informazione tanto importante? Costringere gli affetti da Morbo Bianco a farsi visitare per accertarsi che non si facessero del male? Come poteva convincerli a non farlo? Strinse appena le labbra.

- Sono convinta sia essenziale avvertire la comunità e il rischio che si corre nel rimanere feriti o perdere i sensi. Credo che Syleria abbia bisogno di condizioni specifiche perché il trasferimento da corpo originale a copia possa avvenire, abbiamo tutti avuto pazienti negli ultimi mesi senza che nessuno di questi si sia trasferito in una copia; non ci riferiamo a faccende quotidiane quanto ai futuri attacchi, se la Negromante non è trovata prima. È fondamentale che gli abitanti di Hogwarts siano al corrente della possibilità di risvegliarsi in un corpo diverso e come poterlo evitare. Non voglio credere che qualcuno possa decidere di passare dalla parte di Syleria per paura, tutti abbiamo perso qualcosa a causa dei Negromanti o abbiamo visto qualcuno che ci è caro soffrire. Allearsi con Syleria significherebbe voltare le spalle e ignorare queste perdite. -

Non era uno scenario che Evey voleva considerare realistico, per nessuno.

- Non posso evitare di pensare, comunque, che Syleria aspetti proprio questo. La differenza tra copie e corpi originali non è esattamente celata, gli avvistamenti di persone che si trovavano in più posti contemporaneamente sono molteplici, non ha compiuto grandi sforzi per nascondere quanto abbiamo appreso. O non le importa o vuole ottenere qualcosa; forse è il panico che tutti ci aspettiamo, volendoci divisi e terrorizzati, un clima in cui ci sia possibile allearci contro di lei. Rimanere in silenzio è certamente facile adesso, ma se il nostro avvertimento potesse fare qualche differenza durante un attacco? Se ci si trovasse a prestare il doppio dell'attenzione per evitare di risvegliarsi come una copia da lei creata? Il nostro obbiettivo è evitare che la nostra scoperta finisca per peggiorare la situazione, su questo siamo tutti d'accordo. Quando diventiamo Guaritori, facciamo un voto di aiutare i pazienti in tutti i modi possibili, senza nuocere. Ebbene, non vedo come l'Ospedale possa rimanere in silenzio su questa scoperta senza che questo danneggi la comunità, in particolare la popolazione di Hogwarts. Un avvertimento va dato, e intendo sottolineare che gli affetti da Morbo Bianco hanno il supporto incondizionato del San Mungo. Se avete qualcuno che... soffre del Morbo, affrontate l'argomento in privato prima delle dichiarazioni. È meglio che lo sentano per la prima volta da voi; si tratta "solo" di trovare le parole giuste. -

Quella era la chiave. Semplice, ma al contempo estremamente difficile. Si voltò su Miles e Eustass, gli Auror presenti e coloro a cui ciò che aveva da dire poteva più interessare.

- Alla luce di questo, c'è altro che vorrei condividere con voi. Nonostante fino ad ora abbia dato per scontato che nulla di quanto io dica in questa sede possa essere pubblicato prima della conferenza stampa, mi trovo a doverlo chiedere ad alta voce. - disse, spostando gli occhi su Sesy e Charlotte - Dal momento che siete affette, avete diritto di saperlo, pur trattandosi di supposizioni. Non è qualcosa che intendo includere nella dichiarazione, ma vorrei sapere da voi se possa risultarvi plausibile. Quando sono stata riassunta come Insegnante, ho chiesto a Dolus di poter introdurre un volontario con il Morbo Bianco all'interno della Stanza delle Catene. Quando io e Miles abbiamo visitato Shaverne ad Azkaban in qualità di Guaritori, ci ha rivelato che la Stanza delle Catene non è in grado di assorbire altra magia. All'epoca sospettavo che il Morbo fosse di origine negromantica e speravo che questa impossibilità della Stanza di ricevere altra magia potesse... farlo svanire, curare. Ora mi chiedo se introdurre una copia nella Stanza delle Catene non possa comportare la cessazione di qualsiasi magia la animi restituendo la coscienza al corpo originale. Dolus, che non è al corrente di quanto Shaverne ci abbia detto, all'epoca ha rifiutato la mia richiesta dicendo che il pericolo fosse troppo alto, ma ha ammesso che la Stanza delle Catene debba essere ispezionata e studiata, quindi ha parlato di formare una squadra di esperti per farlo. Ho già dato la mia disponibilità a partecipare come Guaritrice e intendo osservare cosa accade quando una copia entri nella Stanza. Se una di voi, Sesy o Charlotte, dovesse essere scelta e, superata quella soglia, nulla dovesse accadere, sareste disposte a eseguire un Incantesimo semplice quale il Lumos? È probabile che non accada nulla, ma se c'è una differenza tra una magia castata da un corpo vero e una castata da una copia, credo che potremmo osservarlo in quel momento. Vorrei chiedere lo stesso agli Auror: più occhi abbiamo su questa verifica, meglio è. -

//Chi volesse rispondere può farlo entro cinque giorni.

Edited by Evey - 27/11/2020, 17:35
 
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view post Posted on 30/11/2020, 18:47
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Subito dopo il suo discorso fu Morgana a dare ragione al Guaritore. L'ex studentessa di Hogwarts aveva capito le parole del suo vecchio professore e aveva deciso di appoggiarlo su tutta la linea. Eustass la guardò e le fece un cenno della testa, ringraziandola per il suo supporto.
Fu l'unica.
Gli altri Guaritori palesarono l'intenzione di sposare la linea della Direttrice, che puntava sulla divulgazione pubblica delle scoperte. Il Vice-Preside poteva capire il tornaconto che Sesy e Charlotte potessero avere da quelle notizie per i loro giornali, ma Miles avrebbe dovuto dar man forte al suo Ufficiale. Che cosa gli era passato in testa di voler fare di testa propria?
Idioti, vogliono scatenare il caos e farci piovere la merda addosso?, si domandò l'uomo, osservando i suoi colleghi con stizza. Eustass non poté esimersi dallo scoccare un'occhiataccia al Runologo, reo in qualche modo di averlo tradito. Sei fortunato a non essere una Recluta, Maritino, o finita questa riunione ti avrei già mandato in una missione suicida a cercare alleanze con i Giganti.
Era chiaro che nulla avrebbe più fermato Evey ora che aveva il sostegno della maggioranza dei suoi dipendenti. Non che avesse bisogno del supporto di nessuno: il danese era certo che se anche tutti le avessero sconsigliato di fare una dichiarazione lei se ne sarebbe infischiata e l'avrebbe fatta in ogni caso. Non c'era nulla che la poteva fermare se si metteva in testa qualcosa.
Il Responsabile di Serpeverde sbuffò. Ecco che doveva già elaborare un piano per poter contenere i danni delle parole della professoressa di Incantesimi. Di certo tutto sarebbe andato a rotoli velocemente. Che fosse il caso di pattugliare non solo i quartieri più malfamati di Diagon Alley ma anche quelli dove si concentravano maggiormente le persone? Moti di rivolta e di violenza potevano sfociare ovunque.
"Quando Syleria o qualche altro Negromante attaccherà userà questa carta per rivoltarci contro i nostri stessi alleati! Se farai queste affermazioni creerai un conflitto in coloro affetti dal Morbo Bianco, qualcosa che i nostri nemici sfrutteranno durante le prossime battaglie. Qui non si tratta di tenere nascoste delle informazioni o meno, ma di evitare dei disastri quando la situazione si farà seria."
A questo punto gli Auror dovevano trovare Syleria prima che la situazione degenerasse. Non sarebbe stato facile: gli indizi che Eustass possedeva erano pochissimi, e far setacciare da cima a fondo Hogwarts sarebbe stato inconcludente. Non poteva rischiare di mandare singolarmente le persone in diverse ali del castello senza qualcuno che coprisse loro le spalle; nemmeno l'Ufficiale era sicuro di farcela da solo contro la Negromante.
Ora, quindi, avrebbe dovuto preoccuparsi non solo dei nemici, ma anche degli affetti dal Morbo Bianco. Che situazione fastidiosa. E tutto per cosa? Per avere la coscienza a posto? Se Evey avesse deciso di tenersi quelle informazioni per sé, o al massimo condividerle con lui, a quest'ora il Farmacista non sarebbe stato costretto a pensare a come gestire quell'ulteriore problema.
"Come Ufficiale vedrò di evitare che la vita dei malati peggiori a causa della vostra mancanza di buon senso. Se questa conferenza deve essere fatta -- e qui ribadisco che è una totale idiozia -- che almeno non getti nel panico la popolazione magica. Abbiamo già da gestire i Negromanti e i criminali di tutti i giorni, il corpo degli Auror non può anche permettersi di badare a chi pensa di avere i giorni contati."
Che anche la Direttrice si beccasse un po' di malcontento. Eustass era stufo di fungere da parafulmine, specialmente quando ci si andava a cacciare in problemi evitabilissimi. Aveva già dovuto sopportare i piagnistei di alcuni Auror circa il ritardo degli addestramenti, con quello non ci voleva avere nulla a che fare.
La richiesta finale della proprietaria di Ollivander fu quella più ragionevole. Il Guaritore aveva già espresso l'intenzione di aiutare Dolus nelle ricerche, e inoltre c'era ancora la questione del Basilisco nascosto nel castello da dover risolvere. Per ora la bestia sembrava essere tranquilla, ma finché il Direttore del Settimo Livello non fosse riuscito a trovarlo non avrebbe dormito sogni tranquilli.
"Nella mia ultima conferenza stampa ho confermato che alcuni Auror faranno parte del gruppo che il Preside vuole creare. Questo ci permetterà di verificare ogni ipotesi, non che ci fosse comunque nulla che ce lo avrebbe potuto impedire."
rispose Eustass con un gesto della mano. Se quella faccenda andava risolta che tutto procedesse in più in fretta possibile. Più maghi e streghe se ne stavano con le mani in mano e più Syleria o chi per lei poteva pianificare il prossimo attacco con calma.
 
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Più Eustass parlava, più Evey ricordava per quale motivo i modi di fare degli Auror non le piacessero. L'Ufficiale sembrava disposto a dare un rene pur di mantenere segreta quella scoperta, a costo di affossare la popolazione di Hogwarts e lo stesso Ospedale per conservare quell'instabile pace. A Evey sembrava assurdo rimanere fermi, inerti e silenziosi ad aspettare che Syleria li colpisse di nuovo per poi dire "Ah, si, siamo copie, lo sapevamo ma per il quieto vivere lo abbiamo tenuto nascosto alla comunità". Senza nascondere né ostilità né disapprovazione, la Direttrice voltò lo sguardo sul Guaritore, lasciando che si sgolasse fino alla fine. Non le sfuggì l'occhiata che rivolse a Miles, probabilmente pensando che il sostengo di quest'ultimo gli fosse dovuto in quanto colleghi Auror; sperò vivamente che Eustass fosse abbastanza obbiettivo da non vendicarsi sul professore di Rune. Per qualche motivo però, Evey ne dubitava, così come dubitava che Eustass osasse rivolgersi in quei toni e con quelle parole appena utilizzate a Dolus o a Kedavra. Gli atteggiamenti di Hawkins gli avevano già procurato un richiamo verbale quando Evey lo aveva sorpreso distribuire appellativi offensivi ai colleghi; intendeva davvero vedere fino a dove potersi spingere contro di lei?
Avrebbe voluto chiedergli come, secondo lui, una persona sul punto di essere ferita e trasferita in un corpo copia potesse cercare di prevenirlo senza saperlo. Tuttavia sapeva che sarebbe stato inutile discutere con lui, nonostante il loro colloquio privato Eustass continuava a darle la netta impressione di essere impossibile e incapace di intrattenere una discussione civile.

- Nel caso ti sia sfuggito le altre diciassette volte in cui l'ho specificato, evitare di gettare nel panico la popolazione magica è il motivo per cui vi ho chiamati. Non hai motivo di diffidare dei tuoi colleghi e guardarli come se avessero bacchette spianate contro di te. Ti ho tenuto in quest'Ospedale per la tua conoscenza e il fatto che hai abbattuto due Negromanti, ma rivolgiti ancora a me e ai tuoi colleghi con questo atteggiamento e puoi restartene a casa. Questo è il secondo avvertimento, non ce ne saranno altri. Se non sei in grado di parlare e comportarti con noi come faresti con la Comandante o il Preside di Hogwarts, allora abbiamo un problema. Ne abbiamo uno, Hawkins? - chiese Evey, gelida.

Eustass Hawkins non era al centro di quella questione, così come non lo era il suo ruolo di Auror. I pazienti affetti da Morbo Bianco lo erano, e il Guaritore avrebbe fatto bene a ficcarselo in testa. Evey mantenne a lungo lo sguardo su di lui, quindi lo distolse per rivolgerlo ancora una volta sui Guaritori. Non parlò per qualche secondo, impegnata a pensare. Come evitare lo scenario apocalittico che tutti loro si aspettavano e per cui Hawkins si era fatto profeta? Nemmeno lei intendeva vedere di nuovo il villaggio di Hogsmeade isolato e penalizzato ancora una volta, non certo a causa delle sue parole. Respirò piano, cercando di schiarirsi le idee e allontanare il fastidio provato per il comportamento dell'Ufficiale.

- Posso evitare di dichiararlo al mondo intero, ma la popolazione di Hogwarts va avvisata, e su questo siamo tutti d'accordo meno che tu e Morgana. - disse ancora Evey - Scriverò di nuovo al Preside chiedendo di poter parlare agli studenti e cercare così di contenere la cosa. Se Dolus me lo negherà, non avrò altra scelta. -

Più di così Evey non avrebbe saputo che cosa fare. Rivolgersi in maniera privata agli studenti e ai dipendenti di Hogwarts sarebbe stato meglio che andare direttamente ai giornali, anche se non avrebbe impedito che la voce si spargesse. E ancora, cosa si aspettavano? Che gli abitanti del castello tenessero quel fatto per loro per evitare che la comunità si rivoltasse contro Hogsmeade? Evey assottigliò le labbra, pensando tra sé e sé che se avesse dovuto scegliere tra dire la verità ad una persona affetta da Morbo Bianco, avvertire al contempo altre potenziali vittime e evitare di pagare il sovraprezzo del succo di zucca alla Testa di Porco, onestamente non ci sarebbe nemmeno dovuto essere il dubbio su cosa dover fare.
Depositò il bambino nel seggiolo sul tavolo e si sedette. Essersi aperta con i Guaritori le aveva tolto un peso dal petto, ma non le aveva risolto i dubbi che l'avevano tormentata da quando aveva parlato con Angus. Ne percepì la portata sulle spalle come se la stessero premendo con violenza verso il basso, verso quel tavolo e verso quel dovere. Forse la facilità con cui Eustass avrebbe tenuto l'informazione per sé risiedeva nel fatto che lui non fosse una copia e non avesse persone care affette da Morbo Bianco (se ancora così potevano chiamarlo). Era certo molto semplice per l'Ufficiale infischiarsene senza avere alcun prezzo da pagare, e nessun legame che lo spingesse a rivelare la scoperta.
Evey avrebbe dovuto scrivere a Dolus e avanzare quella richiesta, sperando in una risposta celere. Guardò le pergamene sotto di lei che, impietose, attendevano parole impossibili da pronunciare.

- La riunione è finita, se non avete domande potete tornare ai vostri doveri. - disse, leggermente più piano, congedando i colleghi.
 
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view post Posted on 7/12/2020, 22:55
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Ne la città dolente, ne l'etterno dolore, tra la perduta gente.

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L’Ospedale San Mungo, il Quartier Generale degli Auror e la scuola di Hogwarts erano stati gli organi più messi sotto stress dal Morbo Bianco e dall’ultimo attacco. Era oltremodo palese da quella riunione. A colpirla fu soprattutto Eustass Hawkins, di certo non noto per i suoi modi pacati o altro, ma Charlotte Melankholiya – che ormai lo conosceva da anni – faticava a ricordare un’altra occasione in cui l’Ufficiale Auror fosse così agitato. Neanche quando lei stessa le aveva prestato le prime cure subito dopo l’attacco a Hogwarts, Hawkins era apparso così alterato. I pesi che Guaritori e Auror avevano dovuto portare fin dai primi secondi successi all’attacco si scontrarono in quella riunione e toccò alla Direttrice riprendere i toni dell’Auror con la carica più alta all’interno dell’esercito, con Kedavra ancora al quarto piano. Charlotte non si intromise e così anche i colleghi. Quando però la Direttrice decretò la fine della riunione, Melankholiya si avvicinò a Evey per rispondere alla possibilità che le era stata posta poco prima, in quanto affetta da Morbo Bianco.
“Mi scusi... Volevo dirle che sì, sono disponibile a far parte di quella squadra e anche a recarmi nella Stanza delle Catene e castare un incantesimo, se servisse.” Proferì, dopo essersi avvicinata. Rimase poi sul posto, senza dire nulla per qualche secondo, come se fosse incerta se continuare. Il tono si fece irrimediabilmente più basso, quando Charlotte decise di continuare. “Se la Stanza delle Catene non funzionasse, lei sarebbe disponibile ad aiutarmi per provare altro? Se i Negromanti dovessero riuscire a comandare questo corpo, dev’esserci un modo per attaccarsi alla coscienza che è invece rimasta intatta. Se riuscissimo a fare dei tentativi prima di un nuovo attacco, sarei un po' più tranquilla alla luce di questi nuovi sviluppi. Perché quando loro torneranno, se sussiste questo rapporto a senso unico tra i Negromanti e gli affetti dal Morbo, io... io probabilmente non potrò agire contro di loro e saranno loro, forse, ad agire attraverso di me. Non voglio permetterglielo. Potrei iniziare a tenere un diario personale dei sintomi qui nel mio ufficio, cosicché anche lei ne abbia sempre accesso. Di solito c'è sempre qualcosa di strano che anticipa un attacco dei Negromanti, come un cambiamento del clima o anomalie negli incantesimi: forse un eventuale cambiamento nei sintomi o l'acuirsi degli stessi negli affetti dal Morbo potrebbe voler dire qualcosa, proprio per questi nuovi sviluppi, non so. In ogni caso, se le venisse in mente altro, mi consideri disponibile. Attendo lei per la Stanza delle Catene.”
Era chiaramente pessimista dopo quei nuovi sviluppi sulla malattia che forse non era neanche più una malattia. L’idea di non essere più padrona di se stessa la terrorizzava e quello, oltre a voler essere un tentativo disperato di rendersi utile nella sua condizione, era forse anche una richiesta d’aiuto al tempo stesso, nel caso in cui non fosse stata più realmente cosciente e in sé. Prepararsi al peggio era difficile, ma sembrava - a quel punto - l'unica cosa che tutti loro potessero fare.
“Grazie e... buon lavoro.”
Non voleva rubare alla Direttrice altro tempo, per cui - dopo averle dato la sua disponibilità per la Stanza delle Catene, averle chiesto la sua in caso di fallimento e aver proposto di tenere un diario dei sintomi a cui la Direttrice avesse accesso - Melankholiya si sarebbe congedata. C'erano infatti comunicazioni e richieste che avrebbe dovuto scrivere la Direttrice in persona. Era lieta, comunque, che Evey si fosse confrontata con loro prima di agire e lei aveva cercato di fare il possibile per suggerire la cosa più giusta da fare, sebbene fosse terribilmente difficile capirlo. In ogni caso, qualcuno avrebbe irrimediabilmente sofferto ancora alla resa pubblica di quegli ultimi sviluppi sulla malattia.
 
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