| Benedetta sembrò essere particolarmente felice delle sue parole, sembrava davvero rilassata. Stava davvero diventando una bella e sincera discussione.. se pensava che tutto era nato da qualcosa di molto simile ad una collisione gli veniva quasi da ridere. Quella ragazza stava tirando fuori il suo meglio con una facilità a dir poco sorprendente. Non si era aperto così tanto, anche e soprattutto intimamente, con qualcuno da quando era arrivato. C'era qualcosa che lo spaventava.. eppure che lo incuriosiva e lo spingeva a fidarsi, che gli diceva che non doveva preoccuparsi, che poteva lasciare un po' andare quella dannata riservatezza con cui fin troppo spesso si chiudeva a riccio. Certo, si era aperto con qualcuno prima di allora.. ma così tanto? Mai. Non gli era nemmeno passato per l'anticamera del cervello di parlare di qualcosa di così tanto personale. E allora perchè adesso sì, con qualcuno incontrato da nemmeno qualche minuto? Non ne aveva seriamente idea, e al momento non gli importava nemmeno, ma c'era qualcosa che lo trascinava. La musica? No, non sarebbe stato così facile. La parlantina della ragazza? Possibile, ma dubitava. Forse l'onestà e la sincerità di lei.. sì, era davvero molto possibile. Era davvero molto sorpreso da questo, eppure era probabilmente ciò a permettergli di aprirsi.. quasi confidarsi. A quanto pareva Benedetta non aveva intuito per cosa considerava fortunato suo padre.. o forse sì? Non era riuscito a decifrarlo dalla sua risposta. Non era per aver potuto godere della cultura italiana che considerava l'uomo fortunato.. no, decisamente no. Anche, ma solo in minima parte. Eppure il suo sorriso non diminuì di intensità nemmeno per un istante, anzi, all'udire lei parlare di quella cultura con così tanta enfasi e passione lo rese solo che contento. A quanto pare qualcosa di buono era riuscito a farlo. < Beh, allora spero che un giorno potrò avere questa grande fortuna.. mi piacerebbe, lo ammetto, visitare posti nuovi e interessanti. Magari potrai anche darmi qualche buon consiglio a riguardo, non mi farebbe male una guida con la tua conoscenza e passione sull'argomento. > Sapeva di essersi scavato la fossa, era sicuro che il giorno che le avesse chiesto consigli sarebbe stato talmente tanto sommerso dalle informazioni che probabilmente si sarebbe ritrovato a osservare una cartina dell'Italia con talmente tante X rosse che alla fine avrebbe dovuto girarla comunque sia completamente. Gli interessava? Assolutamente no, anzi magari ne sarebbe stato anche felice. Felice come era in quel momento, cosa che non avrebbe mai immaginato di poter pensare. Non era da lui ballare così, non era da lui essere così con la mente libera a svagarsi, non era da lui tutta quella situazione. Eppure era proprio lui lì, insieme a quella ragazza che stava rendendo la cosa possibile. Venne colto di sorpresa dalla sua risata, mentre era immerso proprio in quei pensieri, quasi mancando del tutto il passo che doveva compiere e ritrovandosi a improvvisarne uno per non inciampare nei suoi stessi piedi, portando con sè Benedetta in una semi piroetta appena più rapida del normale, sorridendole a mo' di scusa per l'aumento momentaneo e improvviso del ritmo, il quale venne riportato normale nei passi successivi. Dannazione a lui e alla sua inettitudine al ballo, sperava che lei non glielo facesse notare troppo, purtroppo sapeva di non essere totalmente portato.. era già un miracolo che stesse andando tutto liscio. Ma tornando a loro, Benedetta sembrò essere divertita dalle sue parole dicendogli di lasciare a lei il divertimento di scoprire le cose.. ops, troppo tardi, ma non sembrò minimamente che se la fosse presa perciò non era troppo problematica come situazione. Il problema, per Matthew, arrivò quando le parole della ragazza lo colpirono con la forza di uno schiantesimo. Si morse il labbro, dalla parte sinistra coperta dalla maschera, in maniera che lei non potesse notare quel movimento. Essere la versione migliore di loro stessi senza lasciare che le memorie avessero la meglio.. purtroppo per lui non era per niente facile come cosa, le memorie avevano sempre avuto la meglio su di lui, ma immaginava che un tentativo potesse farlo. Smise di mordersi il labbro, gli occhi grigio-verdi che mandavano un unico, chiaro e silenzioso messaggio: grazie. Non sarebbe sembrato un granchè come cosa, ma erano i ringraziamenti non verbali più sinceri che potesse dare a Benedetta. "Un nome una garanzia" Si disse mentalmente, mentre continuavano a danzare tranquillamente. Quanto sarebbe durata quella musica? Non sembrava da tanto che avevano iniziato a danzare.. stava anche finendo a perdere il senso del tempo? Terra chiama Matthew, che diavolo ti sta succedendo amico? Non è da te perderti se non quando leggi. Ma normalmente nemmeno quando leggeva perdeva così tanto il senso del tempo, solo il senso di quello che gli succedeva attorno, però in quell'occasione stava perdendo entrambi. Era perchè stava seguendo quello che sua madre gli aveva detto del dare importanza solo alla dama? No... non credeva almeno, ma se c'era qualcosa di cui non stava perdendo il senso erano le parole di lei. < Certamente che adoro il Quidditch! E.. woah, nella squadra di Corvonero? Devi essere davvero brava! > Disse, seriamente colpito, naturale che adorava il Quidditch dopotutto tifava attivamente i Falmouth Falcons, la squadra della Cornovaglia. E a quanto pareva ci aveva visto giusto: Corvonero.. figurarsi se una ragazza con la sua indole potesse non trovare l'appoggio del Cappello per quella Casa? < Io onestamente per il momento preferisco guardare piuttosto che giocare.. ma chissà. Magari in un futuro. > Commentò onestamente, con un sorrisetto, era proprio vero.. al momento, come era adesso, non sarebbe riuscito a far parte di una squadra. Non perchè non sarebbe riuscito a seguire le indicazioni di qualcun'altro, sia chiaro, ma perchè non si sarebbe trovato facilmente a suo agio con così tante persone e in una squadra. Oltretutto il pubblico.. no, assolutamente, per il momento era meglio evitare per lui. < Fai fatica con le lezioni? > Chiese, decisamente sorpreso dalla notizia, non credeva che la cosa potesse essere possibile per Benedetta considerata la sua indole. Avrebbe dovuto.. o no.. non era nemmeno lui una cima. E se doveva proprio stare a guardare era stato probabilmente solo un caso che fosse riuscito bene durante Antiche Rune.. o forse non era stato un caso? Magari avrebbe dovuto provare a valutarsi un po' meglio, anche ai suoi stessi occhi, come lei gli aveva consigliato. < Se hai bisogno di aiuto, qualche volta, potrei vedere se riesco a darti una mano.. > Alt, stop? Matthew sei passato dal pessimismo parzial-cosmico sul lato lezioni al credere di poter aiutare una persona curiosa come lei? E poi, offrirti volontario a dare una mano?! Ma che diavolo ti sta succedendo, e se poi non riesci a mantenere la cos- "Zitto." Pensò, rivolto a sè stesso, dannatamente serio. Era davvero tempo di stare a pensare al peggio delle possibilità? No, era lì per svagarsi e per lasciarsi andare dopo un periodo terribile costellato principalmente dalla mancanza di cibo, bevande di qualunque genere e altro a causa del Morbo. Non avrebbe permesso, quella sera e di sicuro non davanti a questa persona, di iniziare come suo solito a farsi mille pare mentali. Se ne sarebbe accorta in un baleno se quello fosse stato il caso. Si affrettò a far tornare il suo sorriso pieno come era prima, visto che per un istante era vacillato, la mano destra, che stringeva quella della ragazza, lievemente accaldata ma che non aveva ancora iniziato a sudare. Erano solo all'inizio, se non fosse riuscito a reggere nemmeno quel poco che razza di Cavaliere sarebbe stato? Ma fu quando lei gli chiese la Casata, dicendo che gli sembrava un Tassorosso, non potè che battere le palpebre un paio di volte, per poi trattenere una risata che sarebbe stata fragorosa, e che perciò si costrinse a ridurre piegando la testa un po' in basso, punto anche un pochino nell'orgoglio. Poteva capire che cosa l'aveva spinta a pensarlo ma.. no, decisamente no. < Acqua, Benedetta, anche se non sembra sono Serpeverde. > Commentò divertito, tentando di tirare fuori la lingua facendo il suono di un serpente con la bocca. Purtroppo la maschera non gli permetteva di tirarla fuori precisamente al centro, perciò la scena risultò particolarmente buffa: con la sua lingua che sporse di poco dalla parte destra smascherata, con un'inclinazione semplicemente strana e ben poco inquietante. Non se l'era presa, al massimo il suo orgoglio era stato un pochino punto ma non era colpa di lei.. sapeva che non dava molto a vedere la sua appartenenza alla Casa, all'esterno almeno, ma sapeva perfettamente perchè: dentro di sè era particolarmente ambizioso, e questo lo aveva dimostrato principalmente a Rune, era determinato su ciò che voleva e non si poteva definire uno stupido. Probabilmente la somma di questi tre punti avevano superato di gran lunga quelli che potevano costituire un Tassorosso: era decisamente troppo introverso e riservato, normalmente almeno, per essere tale. < Uh.. il libro che sto leggendo di questi tempi, parla delle leggende magiche e del folklore della Cornovaglia, da dove vengo io. > Iniziò a spiegare, mentre la mente andava per un istante a visualizzare quel libro dalla copertina in pelle di Drago, era come un tesoro per lui più che un libro. < In realtà dire che lo sto leggendo è riduttivo.. l'avro letto minimo un trenta volte.. > Più di cinquanta, Matthew, più di cinquanta < .. Ma è il mio libro preferito.. e al momento, finchè non ne troverò un altro che mi prenda di più, sta rimanendo tale. È molto interessante, in più spiega anche come i Babbani cercassero di dare delle spiegazioni a riguardo di certe bestie magiche o avvenimenti. Diavolo se sono stati bravi in certe situazioni, per poco non arrivavano a catalogare con cura anche certe bestie magiche.. hanno davvero una fantasia e una dedizione particolare. Per nulla male. > Concluse, annuendo tra sè e sè, i Babbani erano stati davvero molto in gamba. Dalle sue parole lasciava capire, visto che il suo tono era più di rispetto che non di disgusto, che non aveva alcun problema verso i Babbani. Certo i suoi genitori gli avevano spiegato la differenza tra loro Purosangue e i non-maghi, ma spiegandogli comunque che non erano da odiare e denigrare.. in fattore di ingegno spesso superavano anche i maghi. Era comunque sia necessario tentare di nascondere l'esistenza della Magia il più possibile, per evitare spiacevoli conseguenze. < Adoro stendermi in riva al Lago a leggere.. è un luogo fantastico e vado a rifugiarmici ogni volta che posso. > Spiegò, ormai parecchia gente sapeva che un Serpeverde solitario passava le sue giornate in riva al Lago, libro alla mano. < Tu invece? Hai qualche genere in particolare che ti piace? > Le chiese tranquillo, l'imbarazzo che aveva avuto prima leggermente dissipato, fortunatamente per lui sembrava che la ragazza non avesse minimamente fatto caso a quella che stava per diventare una situazione imbarazzante. O magari ci aveva fatto caso e aveva deciso per il bene di entrambi di sorvolare l'argomento. In ogni caso meglio così per tutti e due probabilmente, per Matthew sicuramente. Avrebbe atteso la risposta della sua Dama, non sapendo cos'altro chiederle o dire.. sentiva che se avesse detto la cosa sbagliata si sarebbe trovato in un intrico in cui non sarebbe riuscito a districarsi facilmente. Il non essere abituati era una maledizione.
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