Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Hidden Behind the Mask - BH, Privata

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view post Posted on 4/11/2020, 17:19
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A sentire la risposta della ragazza, contro cui era quasi andato in rotta di collisione e che aveva mancato giusto per un pelo, Matthew dovette ammettere che in effetti non era stato il massimo distrarsi, continuando a camminare, nella Sala Grande affollata com'era. Anzi, se proprio doveva dirla, tutta era stata una scelta abbastanza stupida.
Ma nonostante quello la ragazza sembrò squadrarlo per un paio di istanti, prima di incrociare le braccia e assumere un'espressione, che potè vedere solo in parte per via della maschera blu elettrico che nascondeva parte del volto della giovane, abbastanza sostenuta e scontrosa. Onestamente non seppe bene che cosa pensare.. principalmente per il fatto che aveva visto quello che sembrava un guizzo di curiosità negli occhi, fortunatamente visibili, castani della ragazza prima di quel cambio quasi repentino. Beh, non che sarebbe stato sorpreso se se la fosse presa con lui.. dopotutto era colpa sua. Ma almeno poteva provare ad alleggerire la situazione. < Beh, in quel caso proverei a far andare tutto meglio. > Disse la prima cosa che gli passò in mente, rimanendo sulla stessa linea di ciò che aveva detto lei, mantenendo sia il sorriso, che l'inchino e la mano tesa perfettamente immutati. Avrebbe apprezzato il tentativo? Lo sperava davvero, non era da lui essere sgarbato nè il buttarsi giù di morale facilmente. Purtroppo, anche se spesso non lo si poteva dire di lui visto che era abbastanza solitario, cercava di vedere il meglio in tutto ciò che poteva. A meno che la situazione non richiedesse un approccio diverso, più freddo e serio. Ma avrebbe potuto farne a meno quella serata, no?
Fortunatamente la ragazza si sciolse di lì a qualche istante, dimostrando che era tutto un piccolo e innocente bluff, al che Matthew si tranquillizzò a sua volta, i tratti visibili dalla metà non nascosta del volto decisamente più rilassati. < Meno male.. tutto bene anche qui comunque. > Esordì, decisamente con il cuore più leggero al sapere che non si era fatta niente. Avrebbe potuto capirlo anche dal fatto che era riuscito a non finirle addosso, ma magari si era spaventata o altro.. perciò era corretto da parte sua chiedere.
Non solo, con sua grande sorpresa e felicità, accettò di buon grado il suo invito a fargli da dama per il ballo. Quando gli chiese di usare il "tu", invece del "lei" che lui aveva deciso di usare principalmente per galanteria e anche un po' per divertimento, non potè trattenere una risata, leggera ma di cuore, alle sue parole. < Beh, immagino che sia davvero qualcosa di insopportabile, ti capisco. > Detto quello sistemò meglio la mano destra sopra quella della ragazza, in maniera che lei non si facesse male al polso, per poi posare con gentilezza la sinistra sul fianco di Benedetta da manuale. < Benedetta.. un nome di origine straniero? È davvero molto bello. > Non avrebbe saputo esattamente dire da dove provenisse il suo nome, gli suonava spagnolo.. forse italiano? Non era molto ferrato sull'argomento perciò restò sul vago per evitare brutte figure. Però dalla radice del nome suonava davvero molto simile al termine "benediction", benedizione.. nel caso non si sbagliava di grosso allora era un gran bel significato.
Iniziò a muoversi, a ritmo di musica, cercando di fare la sua parte di Cavaliere e di non pestarle i piedi in nessun modo. Purtroppo la sua tecnica non era particolarmente un granchè, perciò avrebbe probabilmente seguito i movimenti della ragazza se questa si fosse dimostrata più in gamba di lui. Cosa di cui non aveva il minimo dubbio, non era tanto difficile essere meglio di lui in fattore ballo.
Quando lei gli chiese informazioni riguardanti quella maschera, però, fu sorpreso.. non era la maschera più originale che si potesse trovare lì in mezzo.. ma decise comunque sia di sorriderle nuovamente, nel mentre eseguiva un piccolo giro portandola con sè nel movimento, rispondendole < Onestamente, non c'è precisamente un motivo speciale della maschera.. è una di quelle che preferisco di più tra quelle che abbiamo a casa mia e mi è sempre piaciuta molto per il suo significato soggettivo. > Iniziò a spiegare, tenendo nel frattempo in considerazione con la coda dell'occhio i movimenti di quelli attorno a loro in maniera da non collidere per poi dare tutta la sua attenzione nuovamente a Benedetta. Sua madre gli aveva spesso detto che, durante il ballo, ciò che importava era principalmente l'attenzione che era dovuta alla sua dama. Beh, almeno sarebbe stata felice di sapere che i suoi insegnamenti non stavano andando sprecati. Doveva essere sincero, per quanto imbarazzante non gli stava dispiacendo di una virgola. E poi aveva anche una dama davvero carismatica e interessante.. cosa poteva volere di più?
< In ogni caso, per me, questa maschera sta a significare la duplice natura che le persone possono avere.. una sempre alla luce del sole, visibile, l'altra più nascosta e mostrata raramente. Credo che sia davvero una maschera magnifica. > "Per me" avrebbe dovuto aggiungere, avesse avuto più confidenza con Benedetta, ma visto che si erano appena incontrati una frase così ambigua sarebbe potuta suonare strana. In realtà non c'era molto di strano: la sua natura visibile alla luce di tutti i giorni era quella calma, riflessiva e solitaria.. mentre quella nascosta era esattamente quella che stava mostrano adesso: solare, scherzosa e sicura di sè. Una natura che di norma veniva a galla sempre più spesso da quando era a Hogwarts. < Comunque ti ringrazio, anche se onestamente tu passi decisamente meno inosservata di me, hai davvero un bellissimo vestito. Ti sta benissimo. > Si complimentò, e in effetti era vero.. il vestito faceva davvero un buon risalto con i suoi capelli e le scarpe abbinate al colore della maschera erano un tocco alquanto interessante.
Quel ballo stava prendendo davvero una buona piega, finalmente.
 
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view post Posted on 4/11/2020, 20:09
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Notò con piacere che Matthew era altrettanto curioso quanto lei. Dote apprezzabile,soprattutto se ciò si fosse concentrata sui dettagli nascosti e dimenticati da tutti. Non aveva mai raccontato la storia del suo nome nonostante fosse conscia della sua caratteristica derivazione: latina il cui significato indica “colei che augura del bene”. Vi erano molti punti associati al nome che erano congruenti alle preferenze della studentessa...Certamente il perfezionismo,la dialettica e la disciplina erano insite in lei,magari per mera casualità o al sodalizio del suo epiteto.
Il ragazzo sembrava interessato alla conoscenza di ciò,dunque decise di accontentarlo... “Sì,un nome inusuale di origine latina. La mia bisnonna visse in Italia per molti anni e mia nonna,ahimè,portò su di sè i segni della loro cultura... Mio padre cominciò a studiare la lingua,persino! La notizia della mia attesa lo entusiasmò talmente tanto che mi diede questo nome. A suo parere,ho svoltato la sua vita benchè io ci creda poco!” esclamò ridendo. Non si sbilanciò molto,malgrado ci fosse una buona storia dietro. Non era sicura di raccontare le sue origini babbane,le proteste in quel mondo e tutto ciò che veramente costrinse i suoi antenati non magici a partire verso l’Inghilterra. E se fosse stato uno spietato purosangue che detestava I mezzo sangue? Non aveva ancora incontrato coetanei tanto bigotti da rinnegare una convivenza civile e per ciò si riteneva fortunata. Avrebbe dibattuto sull’argomento finché non si fosse convinta,la persona in questione,che non vi era motivo di odio o disprezzo perché il sangue non era criterio di valutazione per un mago.
Benedetta fu molto attenta alle parole del ragazzo durante la spiegazione del perché indossasse quella maschera e alcune parole furono fraintendenti... A tal proposito intervenne:”Luce ed oscurità,eh? Credi che ognuno di noi ne abbia dentro sè?” Attese,prima di aggiungere:”Quando conosco una persona cerco sempre il marcio e poi il giusto. Entrambi devono essere bilanciati altrimenti hanno qualcosa che non va. Non credo nelle persone prive di difetti,sono semplicemente ipocrite incapaci di ammettere il loro limite...” Dopo aver pronunciato queste parole,si rese conto di aver quasi affermato di cercare in lui il peggio e non lo stava facendo in quanto non era un meccanismo immediato...Si corresse esclamando:”Non sto cercando un tuo difetto ora! Mi verrebbe difficile trovarne,ma a lungo andare potrei...”
Continuarono a ballare e la Corvonero fece attenzione a non provocare danni fisici al povero,timido e gentile Matthew. Non ci pensò due volte prima di disturbarlo con l’ennesimo quesito...”Perché sei così timido? Domanda azzardata,ma...io vorrei capirvi! Insomma io non faccio altro che parlare e straparlare che non me ne capacito!” sbottò la studentessa accompagnando ciò ad una fievole risata. Purtroppo era una tremenda logorroica e amava stare tra la gente... Quella serata le serviva a dimenticare il suo periodo no,la sua solitudine ed il suo allontanamento dal mondo.
“Comunque grazie per il complimento. Non pensavo potesse starmi bene un abito del genere,eppure devo ricredermi! “ concluse posando uno sguardo fuggitivo verso le altre persone presenti in sala. E danzarono.
 
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view post Posted on 4/11/2020, 21:23
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A quanto pare ci aveva azzeccato, almeno mentalmente, sulla possibile derivazione del nome della ragazza, di origine italiano. Che fosse di provenienza latina era abbastanza ovvio vista la radice particolarmente riconoscibile.. oltretutto l'argomento sembrava aver aperto un po' di più Benedetta, la quale iniziò a spiegargli in maniera abbastanza completa non solo la derivazione ma anche la storia del perchè le era stato dato quel nome. A quanto pare era un argomento abbastanza caro a lei e si era guadagnato quella dose di conoscenza.
Continuò a seguire il ritmo della musica, riuscendo piano piano a muoversi quasi senza pensarci mentre i movimenti diventavano meccanici e la guida della ragazza lo aiutava un po' a evitare errori, mentre considerava quanto aveva appena appreso. < Deve essere stato davvero molto utile per tuo padre, deve sicuramente esserne fiero. > Disse, senza pensarci tanto. La ragazza sembrava essere molto gentile ed educata, con quella punta di curiosità che male di sicuro non faceva, cose che a Matthew non dispiacevano proprio per nulla.
Particolarmente interessante era lo spostamento dall'Italia a lì. Non era mai stato in quei posti, in realtà non era mai stato al di fuori della Gran Bretagna, e aveva potuto solo vedere immagini e foto nei libri che aveva divorato nella biblioteca di casa.. aveva sempre voluto poter viaggiare e i suoi genitori avevano detto che, se avrebbe voluto, nel caso fosse riuscito a prendere una buona media di voti al termine dell'anno scolastico magari avrebbero potuto fargli come regalo un viaggio dove avrebbe voluto, tutti loro assieme. Sorrise, un sorriso però che non era del tutto felice.. sì, sarebbe stato bellissimo, ma con quel maledetto Morbo.. più si allontanava dalla Scuola peggio stava.. avrebbe anche solo potuto fare quel viaggio?
Si riscosse dopo qualche istante, non era il momento per distrarsi adesso.. aveva una dama a cui pensare e non voleva che lo vedesse preoccupato per un qualcosa del genere in un momento dove avrebbero solo dovuto svagarsi e divertirsi. Tornò a sorriderle con la stessa intensità di prima, girando su sè stesso con la ragazza, per poi rispondere a sua volta alla sua di curiosità < Luce e oscurità... può darsi.. ma anche solo orgoglio e imbarazzo, non serve per forza che ciò che si nasconde sia qualcosa di oscuro o maligno. Magari anche solo qualcosa che si teme di mostrare. > Spiegò riflettendo bene sulle parole, in effetti probabilmente prima era stato un po' ambiguo e si era spiegato un po' male. Quando Benedetta disse che cercava sempre il marcio e poi il giusto non potè trattenere un piccolo ghigno, non di scherno o malevolo ma semplicemente divertito e genuino, dicendo < Beh, non ho niente da nascondere se sei pronta alle conseguenze > in maniera scherzosa e falsamente "inquietante", per poi sbuffare in una risata dopo pochi secondi. Dannazione, non era per nulla bravo a mantenere quell'apparenza. < A parte gli scherzi.. credo che in realtà il mio marcio sia la mia eccessiva solitudine e la difficoltà ad aprirmi. > Confessò, mantenendo il contatto visivo con gli occhi della ragazza. Non gli piaceva mentire, proprio zero, e non voleva renderle la vità difficile nel cercare i suoi lati negativi. Non si fidava facilmente degli altri e, come nel caso di Daniele o Kirsten per quanto non volesse rovinare una possibile amicizia per via di punti di vista diversi, era facile per lui riconsiderare in peggio le persone. Molto più che riconsiderarle in meglio una volta che questo succedeva. Purtroppo non poteva farci nulla, questo era com'era ed era particolarmente difficile cambiare il proprio "Io".
Ma a quanto pare Benedetta era una fonte inesauribile di domande.. doveva ammetterlo la sua sete di conoscenza era impressionante.. non aveva niente, a differenza sua che aveva mantenuto nel suo vestito i colori della sua Casa, che potesse permettergli di capire di che Casata era lei, ma avrebbe scommesso almeno dieci Galeoni che era una Corvonero.. se non altro per la curiosità. Questa volta dovette stare a pensarci un po', in effetti perchè era così timido? Quando aveva iniziato ad esserlo? Da quando avevano iniziato a prenderlo in giro prima di Hogwarts? Quando aveva iniziato a chiudersi nei libri, rendendo quelli quasi una sua seconda realtà? O semplicemente lo era sempre stato? Probabilmente la risposta corretta sarebbe stata.. < Ah-Ah, Benedetta, se vuoi che ti dò del "tu" allora pretendo lo stesso trattamento. Nemmeno io voglio invecchiare prima del tempo. > Iniziò dando una strizzatina d'occhio con il destro, ben visibile senza maschera, per farle capire che scherzava e che non c'era nessun problema nel caso avesse preferito il modo appena usato, per poi continuare < Per quanto riguarda la mia timidezza... si è notata così tanto? Ah, scusa non si risponde ad una domanda con una domanda.. diciamo che prima di Hogwarts non ho avuto esattamente quelli che si potrebbero considerare buoni amici.. libri a parte, quelli sono sempre stati fantastici amici, e credo che l'essere timido sia semplicemente qualcosa di mio.. non saprei darti una spiegazione esatta. > Cercò di spiegarle un po'. In realtà era abbastanza curioso anche lui, la curiosità era davvero contagiosa a quanto pareva eh, riguardo a questo suo lato del suo carattere. Non ci aveva mai fatto davvero tanto caso.. aveva sempre ignorato la cosa e dato per scontato che fosse semplicemente così e basta. Forse c'era qualche motivo particolare? Avrebbe dovuto indagare con magari un piccolo esame di coscienza.
Sorrise riconoscente, proprio per questo aiuto involontario riguardo alla questione, sperando di poter fare qualcosa per ricambiare il favore. Si sentiva.. bene, davvero bene, non pensava che sarebbe riuscito a liberarsi dei mille pensieri che continuavano ad assillarlo ma lì, in quella Sala, stava finalmente riuscendo a trovare la calma che gli serviva per farlo.
< Non penso che tu straparli.. sei curiosa, ma la curiosità non è mai un peccato.. direi piuttosto che è un dono. Una persona che ha sete di conoscenza è mille volte più rispettabile che una persona che lascia che tutto gli scorra addosso perchè è troppo pigra per farsi domande. > Osservò inarcando un pelo il sopracciglio visibile. Includeva anche sè stesso tra i pigri? Circa.. certo lui di conoscenza aveva parecchia sete, eppure aveva lasciato che quel suo lato del suo carattere scorresse su di lui senza farsi troppe domande. Sotto quel punto di vista la ragazza aveva molti più punti, nei suoi confronti, di quanto ne avesse sè stesso ai propri occhi. Magari ciò che gli serviva erano proprio persone così.. persone come quelle che aveva iniziato a conoscere in quel periodo, aperte e disponibili. Magari gli avrebbe fatto molto meglio di quanto non immaginasse. < E perchè non saresti dovuta stare bene? Ti sta semplicemente perfetto.. > Si bloccò un istante prima di continuare, e dire qualcosa che magari sarebbe risultato strano o.. ambiguo, d'accordo che stava riuscendo a lasciarsi andare un po' più del normale ma non aveva ancora perso del tutto i suoi freni inibitori. E il suo cervello aveva deciso di correre ai ripari prima che lui potesse rovinare tutto nel dire qualcosa che non doveva. < Tu ti trovi bene ad Hogwarts? È un posto davvero fantastico, a mio parere, e credo che con la tua curiosità e la tua voglia di conoscenza le lezioni siano un gioco da ragazzi per te. > Decise di cambiare rapidamente discordo, un lieve rossore che era apparso sul suo volto non nascosto dalla maschera leggermente visibile, decidendo di passare a qualcosa che avrebbe potuto probabilmente "catturare" l'attenzione di lei in maniera rapida e veloce. Figurarsi se una ragazza come lei non fosse stata curiosa di un luogo magico e misterioso come il Castello e le sue lezioni.. sarebbe stato decisamente un controsenso. In più quella sarebbe stata anche il sua più grande "via di fuga" da quella situazione dannatamente imbarazzante. Se le piaceva così tanto parlare sicuramente non avrebbe perso l'opportunità e ciò gli avrebbe dato ancora più modi per allontanare il discorso su quel campo minato che erano gli apprezzamenti al quanto la ragazza stesse bene in quel vestito. Era probabilmente semplice rispetto ad altri in quella Sala, tanto quanto il suo, ma le donava davvero molto e metteva in risalto i suoi punti di forza. Solo che, per lui almeno, quello era un territorio pericoloso e inesplorato.. non era abituato, così come era successo a Mondomago quando era stato tirato in mezzo dalla Andersen a dare un consiglio per il trucco della Foster. No, decisamente avrebbe preferito evitare.. a meno che la ragazza non avesse nuovamente tirato in mezzo l'argomento. In quel caso non avrebbe potuto evitarlo, considerato quanto Benedetta aveva dato modo di saper mettere all'angolo le persone con le sue domande. Per una volta, per quanto sapeva che quello era uno dei punti che apprezzava di lei, sperava che la sua curiosità non fosse troppo grande. Era una battaglia persa in partenza, ma la speranza era l'ultima a morire no?
 
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view post Posted on 4/11/2020, 23:06
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Che una conversazione nata ad un ballo potesse essere stimolante,non lo avrebbe mai predetto.
Avrebbe scommesso sulla visione di un Thestral prematuramente senza troppe congetture,eppure non si capacitava della nascente chiacchierata...
Dall’espressione di stupore ed entusiasmo,Benedetta suppose che lo studente non aveva mai visitato l’Italia. A lei questa fortuna non era stata negata e avrebbe consigliato a chiunque nutrisse un particolare trasporto verso l’arte,la storia e la letteratura di recarsi nella penisola. La sua natura non magica le aveva offerto la possibilità di toccarne appieno la bellezza e respirarne l’odore. Chiuse gli occhi per un istante,proiettando davanti a sè l’immagine della Domus Aurea o ,per meglio dire, “la casa d’oro”. Era l’opera artistica che le era più cara,forse perché ne apprezzava il mandante... Nerone fu incompreso,ma spietatamente innamorato della cultura e di tutto ciò che creasse emozioni. Sotto certi aspetti le assomigliava ,ma le note violente a lui associate le erano assai distanti.. Era giusto che condividesse uno scorcio di memorie con Matthew,così parlò.
“Sì,mio padre è stato molto fortunato e lo sono stata anch’io. Forme di cultura così vaste,solitamente,le si ammira in lontananza ciononostante ne ho potuto assaporare il gusto. Matthew dell’Italia ci si innamora,un po’ come della magia!” esclamò mentre si volteggiava seguendo il ritmo della musica. Lo studente rispose alla sua domanda in merito all’oscurità ed apprezzò il punto di vista,infatti ,involontariamente,annuiva ascoltando le sue parole... Nascondere emozioni o ricordi era la via più semplice per coloro i quali avessero provato un dolore o un dispiacere o una delusione troppo forte da non trovar parole adeguate per descriverne lo sconforto. Ma non lasciar trapelare voce non equivaleva a non discutere poiché,mediante la comunicazione non verbale,soprattutto nel mondo magico,si ragionava molto. Colloqui accessi,a volte...
Lo studente le confidò la sua innegabile propensione alla riservatezza e all’emarginazione. Sull’ultimo punto avrebbe voluto complimentarsi poiché,nonostante potesse sembrare una contraddizione,chi apprezzava la solitudine sapeva riconoscere meglio i bisogni e ,se ben gestita,migliorava la salute psichica benché il motivo sembrasse altro.
“Non rovinarmi il gioco! Il bello è scoprirlo da sè!” esclamò ridendo. La musica di sottofondo sembrava essere sovrastata da tutte quelle note provenienti dai due ragazzi. Il giovane confermò la teoria della coetanea secondo cui brutte esperienze passate avessero influenzato negativamente la sua socialità. Avrebbe voluto evitare mezzi termini ed incitarlo a dimostrare a se stesso e alle persone,che lo avevano deriso,che era meglio eppure si concesse un discorso riflessivo... “Chiunque non ti abbia apprezzato,non riusciva a cogliere la positività di quel rapporto. Non farti abbattere e denigrare dalle memorie perché talvolta ci fanno dimenticare il vero obiettivo : essere la versione migliore di noi stessi.” Affermando ciò,Benedetta scosse la testa leggermente e alzò lo sguardo verso l’alto: ma quanto stava crescendo?
Da quando era ad Hogwarts molto. Le brutte esperienze che avevano colpito la scuola le avevano ricordato quanto fosse fragile quel mondo che difendeva gelosamente,quel creato di cui andava fiera e da cui non voleva separarsi. Le lezioni da seguire,gli allenamenti e i compagni le rendevano impossibile immaginarsi in luogo differente a fare altro,a distanziarsi dalla magia...
“Hogwarts è la mia casa,non saprei dove sentirmi meglio. Adoro le lezioni,nonostante la fatica e ,soprattutto,amo il quidditch. Sai sono nella squadra di Corvonero! Tu giochi? Dimmi che ti piace il gioco più dinamico del mondo,altrimenti che mago sei?” concluse con una domanda retorica che le fece ricordare che non conosceva la casata di appartenenza del suo interlocutore. Così recuperò il tempo perduto nel non farlo per dire:”E tu a che casata appartieni? Onestamente sembri un Tassorosso.” Le considerazioni di quella scelta poco ponderata erano frutto del suo atteggiamento sincero e amichevole,nonostante l’introversione. “Prima hai citato come fedeli amici i libri...Qual è quello attuale?” chiese rapidamente. Anche lei si rifugiava fra le pagine di piacevoli amici a fine serata o al lago.
 
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view post Posted on 5/11/2020, 11:39
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Benedetta sembrò essere particolarmente felice delle sue parole, sembrava davvero rilassata. Stava davvero diventando una bella e sincera discussione.. se pensava che tutto era nato da qualcosa di molto simile ad una collisione gli veniva quasi da ridere. Quella ragazza stava tirando fuori il suo meglio con una facilità a dir poco sorprendente. Non si era aperto così tanto, anche e soprattutto intimamente, con qualcuno da quando era arrivato. C'era qualcosa che lo spaventava.. eppure che lo incuriosiva e lo spingeva a fidarsi, che gli diceva che non doveva preoccuparsi, che poteva lasciare un po' andare quella dannata riservatezza con cui fin troppo spesso si chiudeva a riccio.
Certo, si era aperto con qualcuno prima di allora.. ma così tanto? Mai. Non gli era nemmeno passato per l'anticamera del cervello di parlare di qualcosa di così tanto personale. E allora perchè adesso sì, con qualcuno incontrato da nemmeno qualche minuto? Non ne aveva seriamente idea, e al momento non gli importava nemmeno, ma c'era qualcosa che lo trascinava. La musica? No, non sarebbe stato così facile. La parlantina della ragazza? Possibile, ma dubitava. Forse l'onestà e la sincerità di lei.. sì, era davvero molto possibile. Era davvero molto sorpreso da questo, eppure era probabilmente ciò a permettergli di aprirsi.. quasi confidarsi.
A quanto pareva Benedetta non aveva intuito per cosa considerava fortunato suo padre.. o forse sì? Non era riuscito a decifrarlo dalla sua risposta. Non era per aver potuto godere della cultura italiana che considerava l'uomo fortunato.. no, decisamente no. Anche, ma solo in minima parte. Eppure il suo sorriso non diminuì di intensità nemmeno per un istante, anzi, all'udire lei parlare di quella cultura con così tanta enfasi e passione lo rese solo che contento. A quanto pare qualcosa di buono era riuscito a farlo.
< Beh, allora spero che un giorno potrò avere questa grande fortuna.. mi piacerebbe, lo ammetto, visitare posti nuovi e interessanti. Magari potrai anche darmi qualche buon consiglio a riguardo, non mi farebbe male una guida con la tua conoscenza e passione sull'argomento. > Sapeva di essersi scavato la fossa, era sicuro che il giorno che le avesse chiesto consigli sarebbe stato talmente tanto sommerso dalle informazioni che probabilmente si sarebbe ritrovato a osservare una cartina dell'Italia con talmente tante X rosse che alla fine avrebbe dovuto girarla comunque sia completamente. Gli interessava? Assolutamente no, anzi magari ne sarebbe stato anche felice. Felice come era in quel momento, cosa che non avrebbe mai immaginato di poter pensare. Non era da lui ballare così, non era da lui essere così con la mente libera a svagarsi, non era da lui tutta quella situazione. Eppure era proprio lui lì, insieme a quella ragazza che stava rendendo la cosa possibile. Venne colto di sorpresa dalla sua risata, mentre era immerso proprio in quei pensieri, quasi mancando del tutto il passo che doveva compiere e ritrovandosi a improvvisarne uno per non inciampare nei suoi stessi piedi, portando con sè Benedetta in una semi piroetta appena più rapida del normale, sorridendole a mo' di scusa per l'aumento momentaneo e improvviso del ritmo, il quale venne riportato normale nei passi successivi. Dannazione a lui e alla sua inettitudine al ballo, sperava che lei non glielo facesse notare troppo, purtroppo sapeva di non essere totalmente portato.. era già un miracolo che stesse andando tutto liscio.
Ma tornando a loro, Benedetta sembrò essere divertita dalle sue parole dicendogli di lasciare a lei il divertimento di scoprire le cose.. ops, troppo tardi, ma non sembrò minimamente che se la fosse presa perciò non era troppo problematica come situazione. Il problema, per Matthew, arrivò quando le parole della ragazza lo colpirono con la forza di uno schiantesimo. Si morse il labbro, dalla parte sinistra coperta dalla maschera, in maniera che lei non potesse notare quel movimento. Essere la versione migliore di loro stessi senza lasciare che le memorie avessero la meglio.. purtroppo per lui non era per niente facile come cosa, le memorie avevano sempre avuto la meglio su di lui, ma immaginava che un tentativo potesse farlo. Smise di mordersi il labbro, gli occhi grigio-verdi che mandavano un unico, chiaro e silenzioso messaggio: grazie. Non sarebbe sembrato un granchè come cosa, ma erano i ringraziamenti non verbali più sinceri che potesse dare a Benedetta. "Un nome una garanzia" Si disse mentalmente, mentre continuavano a danzare tranquillamente. Quanto sarebbe durata quella musica? Non sembrava da tanto che avevano iniziato a danzare.. stava anche finendo a perdere il senso del tempo? Terra chiama Matthew, che diavolo ti sta succedendo amico? Non è da te perderti se non quando leggi. Ma normalmente nemmeno quando leggeva perdeva così tanto il senso del tempo, solo il senso di quello che gli succedeva attorno, però in quell'occasione stava perdendo entrambi. Era perchè stava seguendo quello che sua madre gli aveva detto del dare importanza solo alla dama? No... non credeva almeno, ma se c'era qualcosa di cui non stava perdendo il senso erano le parole di lei.
< Certamente che adoro il Quidditch! E.. woah, nella squadra di Corvonero? Devi essere davvero brava! > Disse, seriamente colpito, naturale che adorava il Quidditch dopotutto tifava attivamente i Falmouth Falcons, la squadra della Cornovaglia. E a quanto pareva ci aveva visto giusto: Corvonero.. figurarsi se una ragazza con la sua indole potesse non trovare l'appoggio del Cappello per quella Casa? < Io onestamente per il momento preferisco guardare piuttosto che giocare.. ma chissà. Magari in un futuro. > Commentò onestamente, con un sorrisetto, era proprio vero.. al momento, come era adesso, non sarebbe riuscito a far parte di una squadra. Non perchè non sarebbe riuscito a seguire le indicazioni di qualcun'altro, sia chiaro, ma perchè non si sarebbe trovato facilmente a suo agio con così tante persone e in una squadra. Oltretutto il pubblico.. no, assolutamente, per il momento era meglio evitare per lui. < Fai fatica con le lezioni? > Chiese, decisamente sorpreso dalla notizia, non credeva che la cosa potesse essere possibile per Benedetta considerata la sua indole. Avrebbe dovuto.. o no.. non era nemmeno lui una cima. E se doveva proprio stare a guardare era stato probabilmente solo un caso che fosse riuscito bene durante Antiche Rune.. o forse non era stato un caso? Magari avrebbe dovuto provare a valutarsi un po' meglio, anche ai suoi stessi occhi, come lei gli aveva consigliato. < Se hai bisogno di aiuto, qualche volta, potrei vedere se riesco a darti una mano.. > Alt, stop? Matthew sei passato dal pessimismo parzial-cosmico sul lato lezioni al credere di poter aiutare una persona curiosa come lei? E poi, offrirti volontario a dare una mano?! Ma che diavolo ti sta succedendo, e se poi non riesci a mantenere la cos- "Zitto." Pensò, rivolto a sè stesso, dannatamente serio. Era davvero tempo di stare a pensare al peggio delle possibilità? No, era lì per svagarsi e per lasciarsi andare dopo un periodo terribile costellato principalmente dalla mancanza di cibo, bevande di qualunque genere e altro a causa del Morbo. Non avrebbe permesso, quella sera e di sicuro non davanti a questa persona, di iniziare come suo solito a farsi mille pare mentali. Se ne sarebbe accorta in un baleno se quello fosse stato il caso.
Si affrettò a far tornare il suo sorriso pieno come era prima, visto che per un istante era vacillato, la mano destra, che stringeva quella della ragazza, lievemente accaldata ma che non aveva ancora iniziato a sudare. Erano solo all'inizio, se non fosse riuscito a reggere nemmeno quel poco che razza di Cavaliere sarebbe stato? Ma fu quando lei gli chiese la Casata, dicendo che gli sembrava un Tassorosso, non potè che battere le palpebre un paio di volte, per poi trattenere una risata che sarebbe stata fragorosa, e che perciò si costrinse a ridurre piegando la testa un po' in basso, punto anche un pochino nell'orgoglio. Poteva capire che cosa l'aveva spinta a pensarlo ma.. no, decisamente no. < Acqua, Benedetta, anche se non sembra sono Serpeverde. > Commentò divertito, tentando di tirare fuori la lingua facendo il suono di un serpente con la bocca. Purtroppo la maschera non gli permetteva di tirarla fuori precisamente al centro, perciò la scena risultò particolarmente buffa: con la sua lingua che sporse di poco dalla parte destra smascherata, con un'inclinazione semplicemente strana e ben poco inquietante. Non se l'era presa, al massimo il suo orgoglio era stato un pochino punto ma non era colpa di lei.. sapeva che non dava molto a vedere la sua appartenenza alla Casa, all'esterno almeno, ma sapeva perfettamente perchè: dentro di sè era particolarmente ambizioso, e questo lo aveva dimostrato principalmente a Rune, era determinato su ciò che voleva e non si poteva definire uno stupido. Probabilmente la somma di questi tre punti avevano superato di gran lunga quelli che potevano costituire un Tassorosso: era decisamente troppo introverso e riservato, normalmente almeno, per essere tale.
< Uh.. il libro che sto leggendo di questi tempi, parla delle leggende magiche e del folklore della Cornovaglia, da dove vengo io. > Iniziò a spiegare, mentre la mente andava per un istante a visualizzare quel libro dalla copertina in pelle di Drago, era come un tesoro per lui più che un libro. < In realtà dire che lo sto leggendo è riduttivo.. l'avro letto minimo un trenta volte.. > Più di cinquanta, Matthew, più di cinquanta < .. Ma è il mio libro preferito.. e al momento, finchè non ne troverò un altro che mi prenda di più, sta rimanendo tale. È molto interessante, in più spiega anche come i Babbani cercassero di dare delle spiegazioni a riguardo di certe bestie magiche o avvenimenti. Diavolo se sono stati bravi in certe situazioni, per poco non arrivavano a catalogare con cura anche certe bestie magiche.. hanno davvero una fantasia e una dedizione particolare. Per nulla male. > Concluse, annuendo tra sè e sè, i Babbani erano stati davvero molto in gamba. Dalle sue parole lasciava capire, visto che il suo tono era più di rispetto che non di disgusto, che non aveva alcun problema verso i Babbani. Certo i suoi genitori gli avevano spiegato la differenza tra loro Purosangue e i non-maghi, ma spiegandogli comunque che non erano da odiare e denigrare.. in fattore di ingegno spesso superavano anche i maghi. Era comunque sia necessario tentare di nascondere l'esistenza della Magia il più possibile, per evitare spiacevoli conseguenze.
< Adoro stendermi in riva al Lago a leggere.. è un luogo fantastico e vado a rifugiarmici ogni volta che posso. > Spiegò, ormai parecchia gente sapeva che un Serpeverde solitario passava le sue giornate in riva al Lago, libro alla mano. < Tu invece? Hai qualche genere in particolare che ti piace? > Le chiese tranquillo, l'imbarazzo che aveva avuto prima leggermente dissipato, fortunatamente per lui sembrava che la ragazza non avesse minimamente fatto caso a quella che stava per diventare una situazione imbarazzante. O magari ci aveva fatto caso e aveva deciso per il bene di entrambi di sorvolare l'argomento. In ogni caso meglio così per tutti e due probabilmente, per Matthew sicuramente. Avrebbe atteso la risposta della sua Dama, non sapendo cos'altro chiederle o dire.. sentiva che se avesse detto la cosa sbagliata si sarebbe trovato in un intrico in cui non sarebbe riuscito a districarsi facilmente. Il non essere abituati era una maledizione.
 
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view post Posted on 5/11/2020, 15:48
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Benedetta era fermamente convinta che vivere equivalesse a viaggiare e che la bellezza della vita fosse proprio la possibilità di poter trascorrere diversi giorni in luoghi diversi...Ogni posto, che lei aveva visitato , le aveva insegnato a non perdere tempo dietro faccende futili tanto che ne aveva fatto un mantra... Viaggiava spesso sia mentalmente sia fisicamente. Il suo desiderio più grande era visionare da vicino Giove,la sua Iuppiter. Ogni qualvolta si recava alla torre di Astronomia per ammirarla,ne rimaneva incantata... Le numerose zone di tonalità chiara differenti,le bande di colore scuro influenzate dalla minore quantità di copertura nuvolosa e la presenza di quella grande macchia rossa,la rendevano terribilmente irresistibile. Nelle sue divagazioni mentali,le balenò un’idea in testa: perché non proporgli una visita alla torre di Astronomia? Magari anche lui era nel gruppo di Astrofili e avrebbe trovato piacevole osservare Urano in opposizione. Era un evento celebrato solo quella notte,associato all’Intelligenza Interpersonale e la Corvonero non voleva perderselo per cui chiese:”Potremmo organizzare un viaggio insieme,però nel frattempo perché non andare a gustarsi un percorso astrale ? Stasera Urano è in opposizione,ovvero raggiungerà la sua massima distanza dal sole.” Continuando a danzare,sperava rispondesse di sì. Aveva dimenticato tale fenomeno e sentiva dentro di sè quella sete di sapere farsi sempre più insistente..Da quando aveva varcato la soglia dei cancelli di Hogwarts,aveva pianificato ogni singola attività non lasciando spazio neanche ad una pausa motivo per cui ,qualche mese prima,aveva perso la vitalità che l’aveva sempre caratterizzata... La fatica a cui si riferiva non era fisica,bensì psicologica: era andata in born out e tutt’ora ne raccoglieva i cocci. Non era semplice raccontarlo dato che solo i suoi concasati ne avevano avuto prova...” Sto riprendendo i pieni ritmi. Quest’anno lo trovo più difficile o forse sono io che mi sono tartassata la vita di impegni.” rispose alla domanda di Matthew il quale era sorpreso che lei potesse provare prostrazione nel seguire le lezioni. La determinazione e la curiosità non compensavano la debolezza,purtroppo.
Attese qualche minuto prima di aggiungere:”Che ne dici di farci una partita qualche volta? Voglio vederti proprio in campo!” esclamò la giovane studentessa. Sì aspettava una risposta assai imbarazzata dal suo interlocutore dichiaratosi essere un Serpeverde. Gli indizi erano chiari: il suo vestito lo richiamava alle sue origini. Benedetta fu ancora più entusiasta della conoscenza in quanto ,gli appartenenti a questa casata,erano riconosciuti per la loro spietata ambizione che lei ammirava. Ma non solo. Ne apprezzava l’astuzia,l’intraprendenza e l’intelligenza. Ora era chiaro il motivo per cui la loro conversazione fosse così stuzzicante. Non poté che dimostrare la sua approvazione a questa appartenenza e al simpatico libro in cui si era imbattuto. Grazie alla domanda precedentemente posta,aveva saputo la sua provenienza : la Cornovaglia. E ciò le affiorò un ricordo risalente alle vacanze di sei anni prima nella zona,precisamente a Cornish Riviera ove vi erano collocati villaggi pittoreschi ornati dalla meraviglia del mare... “Sono stata a Saint Ives e la ricordo particolarmente creativa dal punto di vista artistico. Da quale zona provieni precisamente?” E poi aggiunse:”Non ho mai letto il libro ad essere sincera e vorrei recuperare: nuove nozioni di cui approvvigionarsi non nuocciono mica!” affermò inarcando il sopracciglio sinistro. Con buone probabilità non avrebbe notato la sua espressione,ma le era impossibile rimanere impassibile soprattutto perché grazie a quel tipo di comunicazione non verbale accendeva dibattiti...
“Perché ridurmi ad uno? Sto leggendo ‘Ascesa e declino delle forze oscure’ , ‘Compendio legale 198’ e ‘Ahimè,mi son trasfigurato i piedi’. Ogni lettura richiede attenzione e propensione che mutuano giornalmente per cui me ne concedo uno per ogni mia volubilità .” rispose Weapon.
Preferiva utilizzare il termine ‘lunaticità’,ma non voleva sembrare incostante,indecisa,mutevole. Lei non lo era. Aveva solo fame di erudizione e non si poneva limiti: Illimitatezza della dimestichezza. Essere abili nel non confondere la verità dal falso perché La Sapienza rappresentava una via di fuga dall’oppressione.
Ad esempio,avrebbe desiderato avere in mente un modo per abbattere il morbo Bianco. La situazione creatasi ad Hogwarts la aveva spinta sempre più verso il mondo della medimagia...Chissà che cosa avrebbe voluto fare Matthew. Aveva le idee chiare sul suo futuro?
Benedetta credeva di sì,ma per averne la conferma poteva solo domandare. “Che cosa progetti per il futuro? Cosa vorresti fare dopo Hogwarts?” elaborò su due piedi.
Forse si stava spingendo oltre con le domande perché non tutti stimavano il futuro come faceva lei. Lei che era una programmatrice seriale e detestava il caos,eppure si ritrovava ad eseguire movimenti lenti trascinata da note musicali tra l’anarchia di corpi in Sala Grande.
 
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view post Posted on 5/11/2020, 17:32
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Benedetta sembrava particolarmente immersa nei suoi pensieri, cosa che diede a Matthew di mettere un po' di ordine nei propri, chissà a cosa stava pensando.. aveva detto qualcosa che non andava? O magari stava ripensando a qualcosa che aveva detto? Sperava sinceramente di non aver fatto involontariamente qualche figuraccia, capacità di ballo sicuramente a parte, di cui non si era accorto.. magari poi era semplicemente qualcosa di totalmente distaccato da lui e si stava preoccupando inutilmente.
Quando lei propose, praticamente a tradimento e senza un minimo di "avvertimento" che comunque sia si sarebbe dovuto aspettare visto che era stato lui stesso a tirare fuori l'argomento, che magari avrebbero potuto programmare un viaggio assieme il suo filo dei pensieri però tornò ad aggrovigliarsi nuovamente. Non perse fortunatamente, stavolta, il ritmo del ballo e riuscì a nascondere la sorpresa, sperava almeno, decentemente grazie anche all'ausilio della mezza maschera. Quando continuò considerando però, al momento, un viaggio decisamente più breve e fattibile verso la torre di Astronomia non riuscì a impedire alla sua guancia destra, e anche la sinistra anche se nascosta, di assumere un leggero colorito considerata la sua pelle pallida. Si riscosse, per la seconda volta in pochi secondi, velocemente considerando quello che la ragazza aveva appena detto: se sapeva così bene di Urano poteva significare due cose, la prima era che fosse appassionata di Astronomia, la seconda che avesse letto qualche libro sull'argomento. In entrambi i casi era sicuro che la prima ipotesi potesse essere una certezza. < Non ho nessuna obiezione a riguardo. > Disse con un sorriso, per poi continuare < Ammetto che non mi sono ancora messo a studiare Astronomia per bene quest'anno.. ma magari potrei imparare una cosa o due con il tuo aiuto già che ci sono. Mi farebbe davvero molto piacere. > C'era davvero bisogno di ammettere le tue mancanze, Matthew? Seriamente? Ma che cosa hai nel cervello, polvere di Doxie? Maledizione a lui e alla sua eccessiva onestà, sarebbero state la sua rovina.. lo sapeva. Ma non poteva farci nulla. Lasciò la sua coscienza a scuotere la sua immaginaria testolina e si concentrò nuovamente su Benedetta.
< Se dovessi avere bisogno di aiuto con i compiti, anche solo per un supporto psicologico, non farti problemi a scrivermi.. non sarò il migliore sulla piazza ma posso provare ad aiutarti come meglio posso. > Si limitò a offrirle il suo aiuto, cosa davvero rara visto che lui raramente studiava in gruppo.. si era unito da poco al gruppo studio dei Serpeverde per volontà della Andersen ma principalmente studiava da solo. Eppure non gli stava dispiacendo la possibilità di studiare assieme a qualcuno.. era l'effetto dell'essersi unito al gruppo con gli altri Serpeverde? O magari era perchè sapeva che avrebbero potuto davvero studiare bene insieme vista la loro affine curiosità?
Quando Benedetta gli chiese, però, di fare una partita insieme qualche volta il suo volto assunse una chiara, chiarissima, espressione di "Oh per Merlino" che passò rapidamente a "E adesso che Schiopodo prendo?" Doveva essere sincero, avrebbe probabilmente preferito cavalcare uno Schiopodo piuttosto che fare figure su una scopa a Quidditch considerato il fatto che, a parte la scopa di famiglia, non era abituato a volare quasi per nulla. Certo magari con la giusta pratica avrebbe potuto, ma adesso? No, decisamente c'era un motivo per cui aveva detto che preferiva guardare che non giocare. < Magari in futuro.. adesso come adesso non sarei in grado nemmeno di farti da riscaldamento temo. > Ammise, con un sospiro di sconfitta, sorridendo mesto chiudendo gli occhi per un secondo e scuotendo la testa. Va bene, era ambizioso e tutto.. ma sapeva quando allungare la bacchetta e quando ammettere sconfitta a tavolino. Non era un Grifondoro che prendeva le cose di petto senza pensarci, fortunatamente la furbizia dei Serpeverde scorreva nel suo sangue e nel suo cervello. Prima avrebbe fatto pratica e poi, e solo poi, avrebbe tentato tale impresa. Era inutile andare contro un tifone quando si era soltanto un piccolissimo arbusto.
Detto questo, lei sembrò interessarsi alla sua provenienza.. nessuno gli aveva ancora fatto questa domanda se doveva essere sincero, non che lui avesse rivelato così tanto di sè prima in effetti, e doveva ammettere che era abbastanza felice. In realtà non viveva in chissà quale zona affollatissima e ultra interessante.. ma doveva ammettere che quel luogo la sua storia ce l'aveva. < Non so se lo conosci.. è più un villaggio in realtà, Trevena.. il suo vecchio nome era Tintagel. Non ci sono molti che vivono lì perciò è abbastanza tranquillo e calmo come posto. > Spiegò, in effetti era molto facile nascondere la loro natura magica proprio per il fatto che non ci fossero molte persone. Era decisamente meglio per loro che non vivere in luoghi affollati come Saint Austell o simili. Certo, era comunque sia rischioso perchè l'altro lato della medaglia era che nel caso si fosse venuto a sapere la notizia si sarebbe sparsa rapidamente.. ma bastava essere accorti e nessuno l'avrebbe saputo. Oltretutto quel posto offriva tantissimi luoghi dove rilassarsi senza che nessuno venisse a disturbare e le leggende attorno a quel luogo erano decisamente molte. E lui adorava le leggende.
Per quanto lui fosse qualcuno che leggeva, e leggeva davvero tanto, fu comunque sorpreso della mole di lettura di Benedetta.. dannazione se si dava da fare eh! Non riuscì, per via della sua maschera, a notare del tutto l'espressione della ragazza.. ma vide comunque sia il movimento del sopracciglio e del muscolo facciale. E se non si sbagliava era denominato da interesse? Ridacchiò leggermente, non potendosi trattenere, all'immaginarsi lo sguardo di lei sotto la maschera per poi dire con semplicità, quasi si trattasse di qualcosa da nulla. < Se vuoi, purtroppo non adesso perchè non ho la borsa dietro ed è in Sala Comune, posso prestartelo per un po'.. come ti ho detto l'ho già letto e riletto molte volte perciò non è un problema. > Aspetta... non era un problema? Il libro che considerava il suo più grande tesoro... non era un problema prestarlo? No, stranamente aveva piena fiducia sul fatto che gli sarebbe tornato presto e totalmente immacolato. Se una persona amava così tanto la buona lettura e la culture allora significava che era una persona di cui lui si poteva tranquillamente fidare. A tal punto di condividere quel suo tesoro.
Mentre la musica stava arrivando al termine, almeno quella che era solo la prima di molte, lei gli chiese riguardo a ciò che gli sarebbe potuto piacer fare dopo Hogwarts.. la domanda lo colse abbastanza impreparato. Inizialmente aveva in effetti pensato a cosa gli sarebbe potuto piacere.. la scelta era ricaduta, in origine, sulla possibilità di diventare Auror.. ma adesso, dopo la lezione di Antiche Rune, il suo interesse era leggermente stato deviato. Gli piaceva davvero tanto la Difesa contro le Arti Oscure, ma qualcosa stava mutando e doveva ammettere che magari non sarebbe stato male.. < ..Probabilmente diventare un Runologo. > Si ritrovò a dire, dopo qualche istante di silenzio in cui ponderò bene le sue parole e i suoi pensieri a riguardo. < Mi piace Difesa contro le Arti Oscure, e avevo pensato alla possibilità di diventare Auror, ma.. non lo sò l'ultima lezione, devo essere sincero, mi ha acceso un interesse abbastanza grande in questo ambito della magia. Ma chi lo sà, potrei anche cambiare idea e decidere di diventare giocatore professionista di Quidditch. > Concluse scherzando, sperando che lei intendesse lo scherzo e che le potesse fare piacere. Non scherzava però sul fattore del Runologo, stava seriamente valutando quella possibilità. Sapeva che era una branca della magia molto complicata ma.. era interessante.
Quando la musica terminò, lentamente e con una lunga nota che svanì nell'aria della Sala Grande lasciò lentamente la mano ed il fianco della giovane strega, inchinandosi nuovamente come aveva fatto quando le aveva chiesto il ballo. < Spero che il ballo sia stato di tuo gradimento. > Disse con una punta di aspettativa che tradiva quanto, seriamente, sperva che Benedetta si fosse goduta il ballo, per poi continuare. < Perciò.. prossima destinazione Torre di Astronomia, Milady? > Usò quel termine non in maniera scherzosa, bensì con pura galanteria e gentilezza. Avrebbe atteso la risposta della ragazza, non avrebbe avuto problemi a concedere un altro ballo se lei avesse deciso così, e in caso di risposta affermativa le avrebbe porto il braccio e si sarebbe diretto verso le porte della Sala Grande.
 
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view post Posted on 5/11/2020, 19:39
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Orgogliosa com’era non avrebbe mai accettato l’invito di Matthew. Non concepiva l’aiuto di nessun genere in quanto preferiva raggiungere ogni traguardo con le proprie forze. Ciò richiedeva maggiore sforzo,ma non le importava. Il suo percorso lo tracciava sola perché riguardava il suo futuro,la sua ambizione. Similmente era il suo comportamento con i problemi: finché l’enigma includesse terzi,accettava consigli altrimenti non li avrebbe ascoltati. Nonostante fosse una persona aperta,ci teneva alla sua intimità. La riservatezza con cui celava le sue emozioni,talvolta,era terrificante...come avrebbe dovuto essere quella notte. Non riuscì a rispondere sgarbatamente al Serpeverde,così si limitò ad un:”Sei molto gentile,grazie.” Tutte le parole del mondo non potevano chiarir meglio il concetto: gesto apprezzabile,ma me la cavo sola.
Ascoltò con interesse la storia della sua provenienza,nonostante non avesse la minima idea del luogo in cui abitava. Finalmente c’era qualcosa che non sapeva e dovette ammetterglielo... “No,non conosco il luogo. Ci sarà qualcosa di caratteristico,no? Ogni posto ha un segno.” rispose ripensando al suo paese di provenienza. E fu stranamente sorpresa perché non le fu chiesto per cui rimediò subito. “Sono del Durmfriesshire,comunque. So che ti interessa saperlo e non lo hai chiesto per pura dimenticanza. E sì,stavolta ti perdono ma che non si ripeta!” esclamò ridendo fragorosamente.
Non era egocentrica,ma le piaceva farsi conoscere ed era fiera della sua provenienza scozzese...
Benedetta era contraria all’uso di prestare libri in quanto lei stessa era gelosa dei suoi per cui a tale invito rifiutò clamorosamente scuotendo la testa. Non voleva prendersi una responsabilità tanto grande nonostante avesse cura di quegli oggetti,temeva di poter arrecar loro danno accidentalmente. E se avesse strappato la pagina del libro? Non ci sarebbero stati incantesimi in grado di consolare la sua coscienza da topo di biblioteca. Come bibliotecaria non si era mai immaginata,eppure avrebbe gioito nell’aiutare i giovani maghi nella ricerca di tomi pesantissimi o consigliare loro letture piacevoli...
Il suo interlocutore intendeva diventare un Runologo e,ad essere sincera,fu la prima volta che sentì un desiderio simile. Ne fu sinceramente sorpresa e commossa perché qualcuno apprezzava una materia tanto complessa.
“Runologo,eh? Sei ambizioso. Vuoi essere qualcosa che pochi capiscono.”
Finite le danze,si distaccarono e proseguirono verso la Torre di Astronomia.




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