Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Hold you to your word, Alte Cariche

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view post Posted on 1/10/2020, 11:30
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«Jenny would dance with her ghosts».

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Una volta che Evey ebbe ricevuto la conferma di Charlotte, si preparò per incontrare le colleghe nell'Ufficio della Dirigente. Non aveva ancora una chiara idea su cosa comunicare ai genitori, ma quella missiva andava spedita in modo da diffondere una versione dei fatti che per Hogwarts fosse unica. Quei fastidiosi pettegolezzi e dicerie stavano causando fin troppo disagio, costringendo tutti a spendere tempo a negare e ritrattare, come se non avessero già abbastanza problemi. In quella sede, comunque, Evey avrebbe mantenuto il discorso sull'obbiettivo della riunione. Prima fossero riuscite a stilare una bozza, prima avessero mandato quella lettera, meglio sarebbe stato per tutti. Una firma da parte dell'intero corpo docente avrebbe incrementato il sentimento di unità che Hogwarts avrebbe dovuto dimostrare in quel momento, quindi si augurò che tutti gli insegnanti potessero vedere i vantaggi e la necessità del provvedimento.
Bussò alla porta della Dirigente Gold e entrò nel suo ufficio quando lei rispose. Quando tutte e tre si trovarono nella stessa stanza, Evey prese la parola per illustrare nei dettagli l'idea.

- Grazie per aver acconsentito alla riunione con poco preavviso - disse loro - Come dicevo nella lettera, credo che la mossa migliore da fare sia inviare una comunicazione che dimostri non solo l'unità del personale del castello, ma anche la buona volontà di parlare di quanto accaduto, contrariamente a quanto siamo accusate. -

Recuperò un foglio di pergamena piegato nella borsa e lo dispiegò per posarlo sulla scrivania della Dirigente.

- Avevo pensato a qualcosa di simile, almeno come testo iniziale. Sentitevi libere di proporre modifiche o porre contenuti, si tratta solo di un punto di partenza. -


All'attenzione dei genitori degli studenti

È nostra intenzione smentire ogni diceria riguardo una presunta Congiura del Silenzio. Il personale di Hogwarts lavora instancabilmente per supportare gli studenti dopo l'ultimo attacco subito, e questo ha lasciato poco tempo per dichiarazioni pubbliche. Il nostro obbiettivo principale è sempre stata la tutela dei nostri alunni, la nostra unica preoccupazione è il loro benessere e la loro sicurezza al di sopra di ogni altra cosa. Il nostro tempo è stato pienamente dedicato a loro e alla scuola, e siamo sempre disponibili a rispondere a qualsiasi domanda. La gravità di quanto avvenuto ci ha colpiti da vicino, ma non abbiamo intenzione di lasciarci abbattere o demotivare: abbiamo già superato momenti difficili e sconfitto i nemici che si sono presentati alle nostre porte. Tre dei Negromanti che hanno cercato di conquistare Hogwarts sono attualmente rinchiusi ad Azkaban, e così continuerà a essere. Intendiamo trarre da questo le ragioni per continuare a proteggere la scuola e gli studenti: è nostro interesse condividere con voi quanto accaduto per rassicurarvi delle nostre intenzioni non solo nel momento presente, ma anche durante quelle misteriose ore.



La calligrafia di Evey si interrompeva in quel punto. Purtroppo, a differenza di Charlotte e Auburn, non poteva dire di aver visto molto. La sua situazione l'aveva tenuta a lungo nei sotterranei, e l'unica persona che aveva visto e con cui aveva parlato era stata la Preside. Le altre due Alte Cariche avevano molto più da dire rispetto a lei, e avrebbero potuto stilare un resoconto migliore anche a fronte del loro lavoro in quanto giornaliste.

- Da questo punto in avanti, temo di non poter contribuire più di tanto se non per sentito dire; ricordo di essermi svegliata all'interno di una stanza le cui pareti erano dotate di spuntoni, che hanno cominciato a restringersi. La Preside Mandylion mi ha aiutata a scalare verso la via di fuga, ho ricambiato il favore ma poi non ho idea di cosa sia successo dopo. Al mio risveglio eravamo entrambe sul pavimento, la Preside già in coma. -

Fece una breve pausa, poi continuò.

- Come pensate sia meglio strutturare la comunicazione collettiva, in modo che sia efficace e al contempo pronta da inviare nel minor tempo possibile? - chiese, guardando entrambe - Vorreste soffermarvi sui dettagli di entrambe le vostre esperienze oppure orientarci su una dichiarazione unica che parli del risveglio in Sala d'Ingresso? -

Non c'era nervosismo nel suo tono o sulla sua espressione. Evey voleva ponderare la questione con lucidità e razionalità, senza farsi prendere dall'angoscia di quanto si stava dicendo su di loro all'esterno di Hogwarts. Al contempo, avrebbero dovuto essere veloci per impedire alle dicerie di radicarsi e diffondersi.
 
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view post Posted on 2/10/2020, 16:16
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Non aveva idea se la Dirigente avesse accettato o meno la proposta della Custode delle Chiavi e dei Luoghi, ma sperava vivamente di sì perché una collaborazione tra le tre Alte Cariche era il modo migliore per fronteggiare le accuse che erano state loro rivolte. Con qualche minuto d’anticipo rispetto all’orario prefissato per l’appuntamento, Charlotte si presentò all’ufficio della Dirigente, apprendendo con sollievo che fossero presenti tutte e che quindi avrebbero potuto utilizzare l’ufficio della Dirigente per discutere il da farsi.
“Grazie per aver preso subito l’iniziativa.”
Rispose a Fedoryen, mentre faceva il suo ingresso nell’ufficio con una pergamena vergine e una piuma stretta delicatamente nel palmo. Seguendo Evey, si avvicinò alla scrivania e annuì alle sue parole, prima di protendersi leggermente in avanti per leggere con attenzione ciò che l’Alta Carica Fedoryen aveva già preparato.
“In realtà non so se siamo le persone adatte per fornire una ricostruzione degli avvenimenti, proprio perché abbiamo amnesie e ricordi diversi… Per quanto mi riguarda, comunque, ho ripreso conoscenza al secondo piano. Sono tornata nella Sala d’Ingresso, dove ho trovato decine di persone che stavano a loro volta riprendendo i sensi. Nella Sala d’Ingresso c’erano anche le carcasse di alcuni Sasabonsam, che dovrebbero aver attaccato i presenti durante la serata, o almeno così mi sembra di ricordare. Alla base della Grande Scalinata c’era, credo, un mago adulto che nel giro di qualche secondo si è ridotto in cenere dopo essere stato avvicinato da una studentessa. È successo tutto molto velocemente. Ho quindi provveduto a riferire quanto visto all’Ufficiale Auror Eustass Hawkins e alla Direttrice del San Mungo, quindi mi sono dedicata al soccorso dei feriti, che venivano trasportati anche dai Sotterranei, dove immagino si trovasse Evey, perché se non sbaglio la sua comunicazione ai Guaritori presenti è giunta da lì. Fatta eccezione per gli attacchi dei Sasabonsam nella Sala d’Ingresso, purtroppo non ricordo altro di quella notte e non vorrei dare informazioni imprecise, sbagliate e non verificate ai tutori degli alunni. Suggerirei quindi di concentrare la nostra lettera a partire dal risveglio nella Sala d’Ingresso, per non rischiare di dilungarci troppo in testimonianze soggettive: siamo solo tre persone e non sarebbe comunque possibile ricostruire granché solo con le nostre testimonianze. Di buono c’è che non credo che qualcuno si aspetti che una ricostruzione dei fatti venga fornita da noi Alte Cariche, bensì dai giornalisti e dagli auror. Quindi penso potremmo concentrarci sulle accuse che vengono rivolte a noi circa la presunta ‘Congiura del Silenzio’ e le relative intimidazioni. Provo ad abbozzare qualcosa a partire da quanto già scritto da Evey…”
Le sarebbe davvero piaciuto poter fare chiarezza, dare una versione univoca e precisa di quanto accaduto, ma doveva anche guardare alla realtà: con amnesie e risvegli in luoghi diversi della scuola, episodi ancora inspiegabili e sotto indagine, non era nelle loro attuali possibilità. D’altra parte, non spettava alle Alte Cariche fare indagini su quanto accaduto e, per fortuna, ciò non rientrava nelle accuse che gli erano state rivolte. Su input di Evey, dunque, Charlotte diede il suo parere e poi stese sulla scrivania la pergamena vuota che aveva portato con sé e iniziò a scrivere.


È nostro interesse condividere con voi quanto accaduto per rassicurarvi delle nostre intenzioni non solo nel momento presente, ma anche durante quelle misteriose ore. Ci è tuttavia impossibile ricostruire nel dettaglio quanto accaduto durante l’ultimo attacco a Hogwarts, dal momento che sembra che tutti i presenti abbiano riportato amnesie. Possiamo affermare che sono state trovate delle carcasse di Sasabonsam nella Sala d’Ingresso e che alcune delle ferite riportate dai presenti erano compatibili con un attacco da parte di queste creature, dunque possiamo dedurre con una certa sicurezza che i Sasabonsam si siano introdotti nella scuola e abbiano attaccato alcuni dei presenti durante il corso della serata. Molti dei presenti hanno ripreso conoscenza proprio nella Sala d’Ingresso senza ricordare niente di quanto accaduto. In quegli stessi minuti, il personale medimagico e gli auror presenti si sono immediatamente adoperati per soccorrere i feriti, dando priorità agli studenti, che hanno ricevuto prontamente le cure. Per la ricostruzione più precisa dei fatti e dei responsabili non possiamo che confidare noi stessi nelle indagini degli auror. Fino a quel momento, restiamo a disposizione delle famiglie per eventuali domande e a supporto degli studenti e delle studentesse di Hogwarts. A questo proposito, ci sentiamo anche di suggerire con forza di non optare per il silenzio e di rivolgersi al personale medimagico (sempre disponibile presso l’infermeria della scuola) e agli auror nel caso in cui qualcuno tra i presenti all’ultimo attacco a Hogwarts riporti sintomi non ancora noti o abbia ricordi più chiari o di episodi non ancora emersi dalla nebulosa ricostruzione di quanto avvenuto la sera dell’attacco alla scuola. Ogni testimonianza può essere utile per le indagini e per i progressi sulle cure per il Morbo Bianco.
In ultima istanza, le Alte Cariche si dicono disponibili non solo a interloquire con le famiglie, ma anche ad ascoltare studenti e studentesse che sentano il bisogno di parlare di quanto avvenuto a Hogwarts in una delle sue notti più buie.
Il nostro orario di ricevimento è il seguente:

Charlotte Melankholiya (Direttrice del Personale) riceve nel suo ufficio presso la Torre di Divinazione dal giovedì alla domenica dalle ore 9 alle ore 12. Non è necessario prendere appuntamento. È presente a Hogwarts tutti i giorni e disponibile a incontrare gli studenti anche fuori dall’orario di ricevimento.

Auburn Gold (Dirigente di Hogwarts)

Evey Fedoryen (Custode delle Chiavi e dei Luoghi)



Sollevò il busto, tornando in posizione eretta dopo essere stata protesa verso la scrivania per scrivere. Attese dunque un feedback da parte delle colleghe presenti.
“Tutto il contenuto dovrebbe essere stato verificato, giusto? I Sasabonsam, le ferite a loro riconducibili e le amnesie.”
Trovava fosse importante che ogni informazione contenuta nella lettera fosse verificata e dimostrata da fatti obiettivi e da più testimonianze, perché -con le amnesie e le cose ancora inspiegabili soprattutto dal punto di vista magico- non potevano più avere la certezza di cosa fosse reale o meno e non potevano permettersi di commettere imprecisioni in una comunicazione ufficiale come quella.
“Penso anch’io che dovremmo agire rapidamente per smentire questa presunta Congiura del Silenzio e le presunte intimidazioni da parte nostra. Nell’agenzia di stampa che ho letto venivamo accusate esplicitamente noi Alte Cariche, insieme agli Insegnanti. Non so, tuttavia, se possiamo parlare a nome di tutto il Corpo Docente. Dovremmo inoltrare questa lettera a tutti gli Insegnanti e chiedere se intendono firmarla? Nel caso in cui alcuni non dovessero farlo, cosa dovremmo fare?”
Annuì alle domande di Evey, dando ancora una volta il suo parere che le vedeva concentrare sulle accuse rivolte a loro personalmente, lasciando invece il resto a giornalisti e auror. Su input di Evey, prese a ragionare ad alta voce: se avessero coinvolto i Docenti e qualcuno di loro si fosse opposto o rifiutato di firmare quella comunicazione, come avrebbero potuto giustificarlo? Non avrebbe dato un’idea di unità, come era invece negli obiettivi di Evey e Charlotte.
“Forse l’opzione più rapida è scrivere questa lettera a nome delle Alte Cariche e lasciare che i singoli professori si esprimano sull’argomento con i loro tempi e i loro termini, non so. D’altra parte, i nostri ruoli ci portano a parlare per la scuola, in un certo senso, quindi gli insegnanti dovrebbero essere informati di quale sia la linea che intendiamo proporre. Potremmo quindi inoltrare la lettera al Corpo Docente e dare una scadenza ristretta per rendere noto se la si intende firmare o meno. Nel caso in cui qualche Insegnante si rifiutasse di farlo, non saremmo noi a risponderne e i Docenti in questione avrebbero comunque modo di esprimersi in merito attraverso altri mezzi. La posizione delle Alte Cariche non cambierebbe.”
Ancora una volta, diede voce ai pensieri tanto quanto ai dubbi per condividere tutto con le colleghe e sondare le loro opinioni, fornire spunti di riflessione come aveva fatto anche Evey prima di lei. Dopo aver concluso suggerendo di informare i Docenti dando loro una scadenza ristretta che gli permettesse di inviare la lettera ai tutori quanto prima, Charlotte si voltò verso Auburn.
“Dirigente Gold, di solito si interfaccia con infermeria e presidenza per le comunicazioni collettive? Questa lettera va sottoposta all’attenzione del Preside Dolus?”
Teoricamente la lettera parlava a nome delle tre Alte Cariche, ma si trattava pur sempre di una comunicazione collettiva: sapeva che Auburn avesse già inviato una comunicazione collettiva sull’ultimo attacco a Hogwarts, ma non era certa di quale prassi la Dirigente fosse tenuta a seguire in lettere collettive come quelle, che non partivano da disposizioni della presidenza come per esempio le comunicazioni di Hogsmeade o le notifiche sul funzionamento dell’infermeria. Questa volta erano state le Alte Cariche a prendere l’iniziativa a fronte delle accuse che gli erano state rivolte. Rimise dunque la questione alla Dirigente, anche per capire se dovessero seguire altri passaggi prima di sottoporre la lettera ai Docenti, nel caso in cui avessero deciso di proseguire in quel modo.
 
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Annuì alle parole di Charlotte quando vide che la Dirigente non prese parola. Lesse quanto Charlotte aveva aggiunto a ciò che lei aveva scritto, e non vi trovò modifiche da fare. Come dichiarazione collettiva poteva rispondere bene alle loro necessità e provvide ad apporre i dettagli sul proprio ricevimento, in caso chiunque, tra studenti, tutori e/o genitori, sapesse che la porta del suo Ufficio sarebbe stata aperta per qualsiasi dubbio, domanda o sfogo.


È nostro interesse condividere con voi quanto accaduto per rassicurarvi delle nostre intenzioni non solo nel momento presente, ma anche durante quelle misteriose ore. Ci è tuttavia impossibile ricostruire nel dettaglio quanto accaduto durante l’ultimo attacco a Hogwarts, dal momento che sembra che tutti i presenti abbiano riportato amnesie. Possiamo affermare che sono state trovate delle carcasse di Sasabonsam nella Sala d’Ingresso e che alcune delle ferite riportate dai presenti erano compatibili con un attacco da parte di queste creature, dunque possiamo dedurre con una certa sicurezza che i Sasabonsam si siano introdotti nella scuola e abbiano attaccato alcuni dei presenti durante il corso della serata. Molti dei presenti hanno ripreso conoscenza proprio nella Sala d’Ingresso senza ricordare niente di quanto accaduto. In quegli stessi minuti, il personale medimagico e gli auror presenti si sono immediatamente adoperati per soccorrere i feriti, dando priorità agli studenti, che hanno ricevuto prontamente le cure. Per la ricostruzione più precisa dei fatti e dei responsabili non possiamo che confidare noi stessi nelle indagini degli auror. Fino a quel momento, restiamo a disposizione delle famiglie per eventuali domande e a supporto degli studenti e delle studentesse di Hogwarts. A questo proposito, ci sentiamo anche di suggerire con forza di non optare per il silenzio e di rivolgersi al personale medimagico (sempre disponibile presso l’infermeria della scuola) e agli auror nel caso in cui qualcuno tra i presenti all’ultimo attacco a Hogwarts riporti sintomi non ancora noti o abbia ricordi più chiari o di episodi non ancora emersi dalla nebulosa ricostruzione di quanto avvenuto la sera dell’attacco alla scuola. Ogni testimonianza può essere utile per le indagini e per i progressi sulle cure per il Morbo Bianco.
In ultima istanza, le Alte Cariche si dicono disponibili non solo a interloquire con le famiglie, ma anche ad ascoltare studenti e studentesse che sentano il bisogno di parlare di quanto avvenuto a Hogwarts in una delle sue notti più buie.
Il nostro orario di ricevimento è il seguente:

Charlotte Melankholiya (Direttrice del Personale) riceve nel suo ufficio presso la Torre di Divinazione dal giovedì alla domenica dalle ore 9 alle ore 12. Non è necessario prendere appuntamento. È presente a Hogwarts tutti i giorni e disponibile a incontrare gli studenti anche fuori dall’orario di ricevimento.

Auburn Gold (Dirigente di Hogwarts)

Evey Fedoryen (Custode delle Chiavi e dei Luoghi) riceve nel suo ufficio presso l'Aula di Incantesimi dal lunedì al venerdì dalle ore 15:00 alle ore 19:00. Non è richiesto appuntamento, gli studenti possono recarsi nell'ufficio anche al di fuori dell'orario di ricevimento.



- Mi sembra adeguato. - approvò in risposta alla Dirigente del Personale.

Come contenuto andava più che bene, a giudizio di Evey; ora si trattava solo di farlo arrivare alle mani dei genitori e dei tutori. Di lì, molto probabilmente, si sarebbe diffuso anche all'esterno della cerchia dei parenti per giungere a chiunque pensasse alle Alte Cariche come figure di congiura. Alzò gli occhi su Charlotte quando chiese come si sarebbero organizzate per il coinvolgimento degli Insegnanti. Evey non vedeva alternativa se non convocarli e dare loro un giorno di tempo per recarsi da loro e firmare la missiva.

- Direi di chiedere agli Insegnanti di recarsi a firmare la lettera al massimo entro domani alle 23:00. Dopotutto si tratta solo di recarsi in un Ufficio e apporre una firma; non vorrei che, procedendo per conto nostro, dessimo l'impressione di dissociarci dal corpo docente. Diamo a tutti loro la possibilità di firmarla e rendersi coinvolti nella comunicazione collettiva, se non lo faranno sarà al di fuori delle nostre possibilità e riporteremo solo i nomi di chi è stato disponibile. Per come la vedo, più rimandiamo quest'azione e più le dicerie contro Hogwarts si radicheranno, ma sarebbe meglio riuscire a coinvolgere quanti più docenti possibili perché il castello parli con un'unica voce. Non abbiamo garanzie che tutti loro lo faranno, ma penso che come messaggio e intenzione risulterà più forte se riporta i nomi di più persone possibili. -

Forse un solo giorno non era un gran lasso di tempo, né avrebbero avuto un ampio preavviso, ma Evey pensava che avevano già abbastanza problemi in quel frangente, e non potevano permettersi di essere pazienti. Ogni docente di Hogwarts avrebbe dovuto prontamente collaborare per fare fronte a quell'emergenza. Se c'era qualcosa che quella circostanza aveva fatto emergere (e di cui il suo licenziamento l'aveva resa dolorosamente consapevole) era che di silenzio ce n'era stato fin troppo. Non potevano costringere gli insegnanti a firmare, se non vedevano motivo di farlo, ma non erano nemmeno tenute a fingere per loro che tutto andasse bene.
Attese quindi di sentire l'opinione di Auburn, specialmente le risposte alle domande di Charlotte. per quanto riguardava Evey, il Preside poteva firmare in qualità di docente di Hogwarts. Dopotutto era lui che voleva il "fronte unito", non avrebbe avuto senso per lui rifiutare quell'iniziativa.

- Se può essere utile... al momento della mia riassunzione, il Preside ha sottolineato l'importanza di una direzione univoca per Hogwarts. Firmare questa lettera, anche solo in veste di docente di Aritmanzia se non in quella di Preside, dovrebbe essere nei suoi interessi. -

E sarebbe un'opportunità per rendersi umano, dato che di umano ha dimostrato ben poco.
Non c'erano state comunicazioni da parte di Irvine Dolus su ciò che era avvenuto e ciò che poteva accadere. Il Preside teneva all'istruzione degli studenti, ma non era questa sotto attacco; se desiderava continuare a fornirne una agli alunni, Hogwarts andava mantenuta aperta e la reputazione dei suoi dipendenti intatta.
 
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Annuì, concordando con quanto puntualizzato dalla collega: avrebbero dovuto agire in fretta per smentire le accuse che gli venivano rivolte, non tanto per la dignità della scuola, ma perché gli studenti avrebbero potuto convincersene sul serio e chiudersi ancora di più e vedere i vertici di Hogwarts come ostili oppressori. Non era qualcosa che avrebbero potuto permettersi. Al contrario, era loro dovere fare il possibile per mantenere la scuola unita e creare un clima quantomeno solidale, che invitasse i più giovani abitanti del castello a confidarsi, sfogarsi e parlare di quanto accaduto.
“Sì, concordo. Essere tempestive è fondamentale per smentire queste. Preparo immediatamente l’avviso per la convocazione degli Insegnanti. L’affiggerò davanti la Saletta dello Staff, così tutti i Docenti potranno imbattercisi andando o uscendo dalla Sala Insegnanti.”
Così dicendo, Charlotte tornò a protendersi sulla scrivania e a scribacchiare la bozza dell’avviso per la convocazione dei docenti. Non trovava necessario che le colleghe Alta Cariche concordassero anche su quello, ma era lì e non voleva perdere altro tempo, quindi approfittò di quell’incontro per buttare giù subito qualche riga.

All’attenzione degli Insegnanti di Hogwarts,
In seguito alle accuse che ci vedono coinvolti in una “Congiura del Silenzio” e autori di intimidazione ai danni degli studenti, le Alte Cariche hanno lavorato alla stesura di una comunicazione collettiva da destinare ai tutori degli studenti, in cui si cerca di dare una versione verificata di quanto accaduto durante l’ultimo attacco alla scuola e si ribadisce la nostra apertura al dialogo tanto con i tutori quanto con gli studenti. Qualora foste interessati a firmare e sottoscrivere il contenuto di questa comunicazione, potete recarvi nell’ufficio della Direttrice del Personale entro questo giovedì alle ore 23. Dopo questa data, la comunicazione collettiva verrà spedita ai tutori.
Contando su una vostra collaborazione, porgiamo i nostri cordiali saluti.
Le Alte Cariche Charlotte Melankholiya …



Firmò l’avviso, lasciando lo spazio necessario anche per le firme delle colleghe e tornò in una posizione eretta, prima di riprendere la parola. “Se fosse necessario consultare il Preside per la comunicazione collettiva da inviare ai tutori degli studenti…” Si soffermò con lo sguardo sulla Dirigente Gold, prima di proseguire. “Potremmo convocarlo per primo o inoltrargli la lettera via gufo e sperare in una rapida approvazione prima di convocare gli Insegnanti come suggerito da Evey. Se fosse sufficiente, potremmo invece scrivergli ora una lettera in cui gli notifichiamo che stiamo lavorando a questa comunicazione e che presto riceverà notizie in merito insieme al resto del Corpo Docente. Del resto, la Presidenza non è stata accusata direttamente e, come ha detto Evey, non avrebbe motivo di ritardare la spedizione delle lettere o di non concordare con questa iniziativa.”
Propose, questa volta soffermandosi qualche secondo in più sul volto di Evey Fedoryen. Quanto aveva riportato circa la coesione della scuola professata dal Preside l’aveva stupita e anche resa un po’ scettica. Com’era comprensibile per chi aveva assistito al primo incontro del Preside dopo il suo insediamento, Charlotte Melankholiya non si fidava ancora del mago. D’altra parte, in quella comunicazione collettiva che coinvolgeva anche gli Insegnanti, le Alte Cariche non solo avrebbero fornito una versione dei fatti di quanto accaduto durante l’ultimo attacco, ma avrebbero anche delineato per iscritto quale fosse la posizione dei vertici di Hogwarts in merito alla Congiura del Silenzio. In quanto Alte Cariche, loro tre rispondevano comunque al Preside, pertanto poteva essere necessario ascoltare anche la sua linea. In quel senso, le parole di Evey potevano far ben sperare, ma Charlotte non era ancora riuscita ad inquadrare Dolus, dunque non voleva dirsi certa che si sarebbe mostrato coerente con le parole riportate da Evey.
“Nel frattempo potremmo pensare ad una comunicazione più breve e rapida, rivolta esclusivamente agli studenti. Potremmo affiggerla al Campo di Quidditch e riportarla anche nella bacheca della Sala d’Ingresso, se lei, Custode delle Chiave e dei Luoghi, è d’accordo. In questo modo, mentre ultimiamo la comunicazione collettiva firmata dagli Insegnanti e destinata ai Tutori, faremmo già arrivare il messaggio agli studenti.”
Tornò a guardare entrambe, sperando di aver chiarito sia l’urgenza di agire tempestivamente, sia quale fosse la sua priorità e quindi il proposito di quell’ulteriore avviso: chiarire subito agli studenti che ci fosse qualcuno ai vertici, anche solo una Alta Carica, disposto ad ascoltare. Trovava fosse fondamentale evitare che gli studenti stessi si convincessero di quelle accuse e dunque si chiudessero ancora di più in loro stessi e smettessero di fare affidamento sul personale della scuola. Brandì ancora la piuma e tornò a scrivere su un nuovo foglio di pergamena.

All’attenzione delle studentesse e degli studenti di Hogwarts,
Siamo venute a conoscenza di ingiustificate accuse che ci vedono coinvolte in una “Congiura del Silenzio” a proposito dell’ultimo attacco di cui la nostra scuola è stata vittima. Nell’attesa di chiarire la nostra posizione anche con i vostri tutori, ci dissociamo completamente da queste false accuse e cogliamo l’occasione per ribadire la nostra disponibilità verso gli studenti: se voleste parlare di quanto accaduto, raccontarci la vostra esperienza e come state vivendo questo periodo particolarmente complicato o semplicemente avere un confronto ed esternare le vostre preoccupazioni, i nostri uffici sono sempre aperti. Il silenzio non farà sparire quanto accaduto e ognuno di noi ha responsabilità verso l’altro. Insieme siamo più forti: confrontiamoci, comunichiamo e sosteniamoci a vicenda, senza lasciare nessuno indietro.
Con cordialità,
Charlotte Melankholiya e …



Firmatolo senza esplicitare il proprio titolo, Charlotte avrebbe lasciato anche quell’avviso sulla scrivania, di modo che le colleghe potessero leggerlo con calma ed eventualmente firmarlo, se avessero voluto.
“Potrebbe essere un'idea valida? L’intento è quello di un avviso abbastanza personale e anche piuttosto informale, se vogliamo, in cui parliamo per noi stesse e basta. Ribadiamo la nostra personale disponibilità agli studenti, in modo che sappiano da subito che qualcuno disposto ad ascoltarli c’è. Credo sia un’assoluta priorità chiarire questo punto, per evitare che gli studenti si chiudano ancora di più in loro stessi e credano di non essere sostenuti dalla scuola. In questo modo potremmo continuare a lavorare più tranquillamente sulla comunicazione più formale in cui coinvolgere anche gli Insegnanti e in cui dare ai tutori anche una versione dei fatti scritta dai vertici della scuola.”
Specificò ancora una volta quale fosse l’intento di quel secondo avviso anche per ricevere un feedback da parte delle colleghe: erano d’accordo? Si evinceva quel messaggio dalle parole che Charlotte aveva appena scritto o avrebbero dovuto modificare qualcosa?
“Qualora almeno una di voi fosse d’accordo, direi di esporre questo avviso oggi stesso mentre continuiamo a lavorare sulla comunicazione per i tutori. Non lo vedo comunque un avviso delle Alte Cariche in quanto Alte Cariche, ma come una presa di posizione di noi come singole, atta a chiarire immediatamente agli studenti la disponibilità di qualcuno ai vertici nel caso in cui avessero bisogno e volessero parlare di quanto accaduto. Per la versione unitaria della scuola, con Alte Cariche e Insegnanti fianco a fianco, ci sarebbe la comunicazione collettiva da destinare ai tutori, per la quale abbiamo però bisogno di qualche altro giorno. Non so se sono riuscita a trasmettere l’intento con questo breve avviso, ditemi voi.”
Ancora una volta, Charlotte Melankholiya si rimise al giudizio delle colleghe. Sperava di aver chiarito le propri intenzioni così come gli obiettivi che voleva raggiungere personalmente ma, se così non fosse stato, sapeva di poter contare sui commenti critici delle colleghe.
 
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Evey lesse il primo messaggio di Charlotte da rivolgere agli Insegnanti e invitarli a firmare. Non vi trovò nulla da aggiungere, motivo per cui appose la propria firma in aggiunta a quella della Direttrice del Personale. Ripose quindi il foglio sulla scrivania di Auburn perché potesse firmare anche lei, dunque sollevò lo sguardo in tempo per intravedere lo scetticismo di Charlotte davanti alle sue parole sul Preside. Non avevano bisogno di interpretazione, poiché Evey aveva avuto familiarità con quel sentimento nell'esatto istante in cui aveva sentito il Preside pronunciarsi sulla direzione univoca. Alzò appena le sopracciglia in un'espressione eloquente, della serie "si, lo so", senza aggiungere altro.

All’attenzione degli Insegnanti di Hogwarts,
In seguito alle accuse che ci vedono coinvolti in una “Congiura del Silenzio” e autori di intimidazione ai danni degli studenti, le Alte Cariche hanno lavorato alla stesura di una comunicazione collettiva da destinare ai tutori degli studenti, in cui si cerca di dare una versione verificata di quanto accaduto durante l’ultimo attacco alla scuola e si ribadisce la nostra apertura al dialogo tanto con i tutori quanto con gli studenti. Qualora foste interessati a firmare e sottoscrivere il contenuto di questa comunicazione, potete recarvi nell’ufficio della Direttrice del Personale entro questo giovedì alle ore 23. Dopo questa data, la comunicazione collettiva verrà spedita ai tutori.
Contando su una vostra collaborazione, porgiamo i nostri cordiali saluti.
Le Alte Cariche Charlotte Melankholiya, Evey Fedoryen



- Concordo con la necessità di far sapere agli studenti la nostra disponibilità ad ascoltarli. Opterei però per un tono meno difensivo, in modo da non far sembrare che vogliamo ascoltare gli studenti solo perché accusate della Congiura del Silenzio. Siamo sempre state a loro disposizione specialmente dopo l'attacco, ora lo mettiamo per iscritto, parlando della Congiura come una motivazione aggiuntiva per ribadirlo, ma non la causa principale. Se siete d'accordo, proporrei le seguenti modifiche:

All’attenzione delle studentesse e degli studenti di Hogwarts,
Dopo quanto accaduto durante l'ultimo attacco, desideriamo ribadire la nostra completa e totale disponibilità: se voleste parlare di quanto accaduto, raccontarci la vostra esperienza e come state vivendo questo periodo particolarmente complicato o semplicemente avere un confronto ed esternare le vostre preoccupazioni, i nostri uffici sono sempre aperti. In nessun modo intendiamo ignorare quanto accaduto o mettere a tacere alcuna voce che voglia essere ascoltata. Vogliamo rassicurarvi che non è in atto alcuna "Congiura del Silenzio", e ci dissociamo completamente dalle false accuse: le Alte Cariche si dichiarano a vostra disposizione per qualsiasi confronto, preoccupazione, dubbio, domanda, bisogno di essere ascoltati. I nostri uffici sono sempre aperti. Il silenzio non farà sparire quanto accaduto e ognuno di noi ha responsabilità verso l’altro. Insieme siamo più forti: confrontiamoci, comunichiamo e sosteniamoci a vicenda, senza lasciare nessuno indietro.
Con cordialità,
Charlotte Melankholiya, Evey Fedoryen



Attese di vedere se le colleghe potessero concordare o meno, disponibile ad ascoltare le possibili obiezioni. Non aveva alcun dubbio che Charlotte intendesse manifestare la propria disponibilità a prescindere dalle accuse, sperò che la collega non pensasse il contrario o pensasse male delle sue intenzioni.

- Sono d'accordo nell'esporre l'avviso oggi stesso. Direi di dividerci il lavoro: se lei, Direttrice Melankholiya, si occupa di affiggere l'annuncio per gli insegnanti, io mi recherei al Campo di Quidditch per esporre quello per gli studenti. Se preferisce fare il contrario, a me va bene ugualmente, ho pensato in base alla logica delle nostre mansioni, ovvero la comunicazione agli Insegnanti da parte della Direttrice del Personale e l'affissione dell'annuncio al Campo di Quidditch dove lavoro spesso. Propongo, inoltre, al fine di una maggiore diffusione, di apporlo anche nelle bacheche delle Sale Comuni. Lei può occuparsi di quella di Corvonero, io di quella di Serpeverde, la Dirigente Gold di quella di Grifondoro e possiamo chiedere al Responsabile Mandylion di mettere l'annuncio sulla bacheca di Tassorosso. -
 
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Le osservazioni e i suggerimenti di Evey Fedoryen furono puntuali e, ancora una volta, Charlotte Melankholiya annuì per dare il proprio assenso al lavoro della Custode delle Chiavi e dei Luoghi.
“Ha ragione, molto meglio così.”
Confermò dopo aver letto la versione rivista della comunicazione agli studenti, che trovò molto più appropriata e meno… sulla difensiva, apputno. Ascoltò poi il piano d’azione della collega e annuì ancora: aveva suggerito di affiggere l’avviso al Campo di Quidditch proprio perché era uno dei luoghi sotto la giurisdizione, se così si poteva dire, della Custode delle Chiavi e dei Luoghi. Aveva infatti contato sull’appoggio di Evey in quell’iniziativa più immediata e repentina e non poteva dirsi delusa. Era così presa dallo scambio con Evey sull’organizzazione di una linea d’azione che non notò troppo il silenzio della Dirigente dopo che entrambe le colleghe si erano rivolte a lei più volte.
“Sì, trovo perfetta questa divisione. Dunque, direi innanzitutto di andare ad affiggere ora questa prima comunicazione agli studenti e, fatto ciò, direi di rincontrarci tra mezz’ora direttamente nel mio ufficio adiacente alla Saletta dello Staff e di ultimare lì il lavoro sulla comunicazione collettiva destinata ai tutori, così siamo anche più comode anche per affiggere la convocazione per gli Insegnanti.”
Era già deciso che proprio in quel momento lei e Evey si sarebbero mosse avrebbero lasciato l’ufficio della Dirigente per andare ad affiggere l’avviso per gli studenti firmato da entrambe. Non era invece certa di ciò che avrebbe fatto la Dirigente, ma Charlotte propose comunque un nuovo appuntamento dopo quell’allontanamento per affiggere immediatamente la comunicazione per gli studenti. Conscia del fatto che fosse già sera, suggerì un luogo che fosse anche funzionale a ciò che mancava ancora, ossia il coinvolgimento degli Insegnanti.
“L’ideale sarebbe concludere il nostro lavoro sulla comunicazione collettiva entro questa sera. Mi rendo conto che è tardi e potreste avere altri impegni, ma così facendo potremmo anche convocare gli Insegnanti a partire da domani mattina e velocizzare il tutto.”
Spiegò, un po’ per giustificarsi per la richiesta appena fatta, un po’ per trasmettere ancora una volta l’urgenza di agire prima che gli studenti iniziassero a credere irrimediabilmente alle accuse che erano state rivolte alle Alte Cariche e agli Insegnanti.
“Nel caso in cui siate impegnate più tardi, potrei… umh, non so, ultimare da sola i lavori e inoltrarvi la versione definitiva della lettera in tarda serata. La Custode delle Chiavi e dei Luoghi ha già firmato, mentre la Dirigente potrebbe sottoscrivere la comunicazione nello stesso lasso di tempo riservato agli Insegnanti, apponendo la sua firma in calce. In alternativa, nel caso in cui avessimo modifiche da suggerire, direi di porci come limite massimo le otto di domani mattina, quando io esporrò la convocazione per i Docenti. nella Saletta dello Staff.”
Ahilei, dal momento che quella comunicazione collettiva prevedeva il coinvolgimento di circa quindici persone con impegni diversi, Charlotte non vide scelta se non porre a loro stesse – le Alte Cariche, da cui tutto sarebbe partito – una scadenza. Mentre loro avrebbero ultimato la comunicazione collettiva, il Preside sarebbe già stato informato del lavoro e gli Insegnanti sarebbero stati convocati già dalla mattina successiva. La linea temporale funzionava, secondo da Charlotte. Attese però di sapere cosa ne pensassero le colleghe, pur essendosi già proposta di farsi carico delle ultime rifiniture della lettera qualora le colleghe avessero avuto di meglio da fare. In realtà si aspettava che Evey concordasse con lei sull'urgenza di concludere il loro lavoro su quella lettera, dal momento che era stata proprio lei a prendere immediatamente l'iniziativa per quell'incontro e per la comunicazione collettiva in sé. Sapeva però anche che Evey avesse una famiglia ad attenderla a casa (a differenza sua, che avrebbe trovato solo un Fennec appena riemerso dal mondo dei sogni) e non l'avrebbe giudicata se non avesse potuto trattenersi oltre.
“Tornando a ora… mentre la Custode delle Chiavi e dei Luoghi passa al Campo di Quidditch, io mi recherò nella Sala Comune di Corvonero per affiggere la comunicazione agli studenti e poi andrò in gufaia per notificare al Preside che stiamo lavorando su questa comunicazione collettiva. Evey, mi scusi, concordo con lei sul coinvolgere il Preside Dolus al pari degli altri Insegnanti della scuola, ma non mi è del tutto chiaro se almeno lei sia d’accordo su questa notifica dei lavori in corso. La comunicazione che farei recapitare al Preside sarebbe la seguente e credo serva, come ha evidenziato lei per quanto riguardava gli Insegnanti, per non dare l’idea che si voglia lasciare fuori qualcuno e per impegnarci anche sulla questione del fronte coeso e unitario, che è nell’interesse del Preside. Visto che passerò per la gufaia, potrei anche inoltrare la comunicazione per gli studenti al Responsabile Mandylion e chiedergli se possa affiggerla lui nella Sala Comune di Tassorosso, come suggerito da Evey.”
Lo scambio di sguardi con Evey era stato eloquente e Charlotte aveva compreso che fossero entrambe scettiche sulla genuinità di quell’auspicio apparentemente posto dal Preside, ma vero e o meno che fosse, le Alte Cariche avrebbero potuto sfruttare quella dichiarazione di intenti a loro favore e confidare, forse, di non avere il Preside ad intralciarle mentre cercavano di ridare dignità a Hogwarts. Ancora una volta, Charlotte riprese a scribacchiare per poi porgere la lettera alla Custode delle Chiave e dei Luoghi e passarla, eventualmente, anche alla Dirigente.

Egregio Preside Dolus,
Le scrivo per informarla che, a seguito delle accuse rivolte alle Alte Cariche e agli Insegnanti della scuola circa le intimidazioni ai danni degli studenti e una presunta ‘Congiura del Silenzio’, su iniziativa della Custode delle Chiavi e dei Luoghi Fedoryen, noi Alte Cariche stiamo lavorando a una comunicazione collettiva da inviare ai tutori degli studenti, i cui contenuti centrali sono i seguenti: disponibilità dei vertici della scuola (Alte Cariche nello specifico) nei confronti degli studenti e sintetica versione di ciò che è accaduto durante l’ultimo attacco a Hogwarts. Con l’auspicio di trovare un fronte coeso e unitario tra Alte Cariche e Insegnanti, verrà data la possibilità ai Docenti di sottoscrivere questa lettera. Verrà pubblicato un avviso al riguardo nella Saletta dello Staff, di cui potrà prendere visione a breve.
Ossequi,
Charlotte Melankholiya, Direttrice del Personale.


Non aveva mai utilizzato gli ossequi come congedo di una missiva, l’aveva sempre trovato troppo formale e anche reverenziale. Da quando Dolus si era insediato a Hogwarts, tuttavia, Charlotte non aveva mancato di usarlo, esclusivamente nelle lettere che aveva avuto modo di scambiarsi con il Preside. C’era infatti una strega che, al suo contrario, usava quella forma di saluti al termine di una missiva: Kedavra Mandylion era sempre stata formalità e compostezza fatte persona. A Charlotte piaceva credere che adottare parte della sua forma epistolare nelle lettere che scambiava con Dolus fosse un modo silente per ribadire dove si trovasse la sua lealtà. Era una piccolezza che nessuno avrebbe notato, talmente piccola da essere a tratti infantile, ma le dava l’illusione di non essersi arresa a quella presidenza che continuava a non digerire.
“Non è necessario, ma se voleste firmare anche questa notifica e suggerire modifiche, non avrei nulla in contrario.”
Proferì infine, stringendosi appena nella spalle. Che potessero mandare anche quel messaggio trasmettendo al Preside che fossero unite come Alte Cariche non le dispiaceva affatto, ma era un dettaglio in tutto quell’insieme di cose. Ciò che le premeva era avere conferma che almeno una delle colleghe approvasse quella notifica e che Charlotte non fosse l’unica a vederla come, se non proprio necessaria, per lo meno consigliabile. La democrazia vigeva sopra di loro, comunque, dunque si sarebbe rifatta alla maggioranza. Inoltre, faceva ancora fatica ad inquadrare del tutto il nuovo Preside, pertanto non avrebbe disdegnato eventuali dritte e suggerimenti su come rivolgersi in modo efficace al mago. Per questo, contava su Evey che, dopo un licenziamento in tronco, era riuscita a riguadagnarsi i posti che le spettavano all'interno di Hogwarts e che pareva aver scambiato qualche parola con il Preside proprio in occasione della sua riassunzione.
 
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view post Posted on 11/10/2020, 17:40
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ঌ She the Fire


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La Custode delle Chiavi e dei Luoghi e la Direttrice del Personale sembravano entrambe molto entusiaste di calarsi in quel compito a loro estraneo, forse perché chiamate in causa da una diceria e quindi ansiose di salvare la loro reputazione, o forse perché sinceramente convinte di avere le competenze giuste per risolvere la questione. Auburn le ascoltò parlare e le osservò scrivere, leggendo pazientemente quanto da loro prodotto. Tra le tre, l'unica ad avere tra i suoi ruoli la comunicazione con i tutori era lei, chi doveva comunicare con gli studenti non era invece seduto in quell'ufficio. Fu chiaro da subito che le colleghe non avessero contemplato queste dinamiche, ma non volendo essere scortese le lasciò fantasticare finché la disponibilità dedicata non le sembrò abbastanza, prendendo finalmente la parola.
   « Vi ringrazio per l'interessamento, quanto avete esposto sarà certamente preso in considerazione durante l'eventuale stesura di una comunicazione ai tutori. Al momento attuale, essendo la questione particolarmente complessa, sarebbe inutile sbilanciarmi o rilasciare anticipazioni al riguardo, come capirete. Sento tuttavia di dover ribadire alcuni punti già ovvi, in quanto temo che il fervore del caso possa averli offuscati per qualche momento: la scuola è un corpo unico, formato da diversi organi che devono dedicarsi ciascuno al proprio compito. È bene, soprattutto di questi tempi, che si esprima con una voce sola, usando parole ponderate attentamente da chi di dovere. Proprio per questo, esistono figure specifiche: credo sia facile immaginare quante più complicazioni si verrebbero a creare se ciascun dipendente potesse comunicare direttamente con i tutori. Altresì, non abbiamo personale formato per fornire agli studenti un consulto magipsichiatrico, né potremmo in alcun modo fugare i loro dubbi sull'avvenuto. In altre parole, renderci ufficialmente disponibili a qualcosa che non ci compete sarebbe controproducente. Posso immaginare che vogliate mettere a tacere le voci sul vostro conto, ma le istituzioni, per funzionare, devono comporsi di un insieme di persone che facciano ciò per cui sono preparate, senza improvvisazioni.
Una delle nostre priorità, nell'immagine che dobbiamo dare alla scuola, è il concetto di affidabilità: non c'è alcuna speranza di dimostrarla se ci dividiamo pubblicamente; non si fanno nomi e cognomi dei docenti, se anche non considerassimo quanto poco professionale sarebbe l'obbligarli, con questa modalità, ad esporsi su un argomento del genere, che inoltre esula del tutto dalle loro responsabilità. »
Per tutto il tempo di quella spiegazione mantenne una posa composta, non troppo rigida, ma evitando gesti con le mani, che restarono posate una sull'altra davanti a lei.
   « C'è un motivo ben preciso se la scuola non ha "raccontato" la sua versione dei fatti, e agire adesso senza tenerne conto, per cedere a provocazioni di pettegolezzo per giunta, distruggerebbe ogni sua credibilità. Non abbiamo ottenuto versioni ufficiali e dettagliate dall'Ospedale San Mungo o dal corpo degli Auror, questo è quanto. Per quel che riguarda ricostruzioni dell'avvenuto non possiamo che provare a chiedere che ci vengano rilasciate dagli enti preposti, e riportare ai tutori gli esatti esiti di questo tentativo. »
Guardò Evey celando il sentimento di pietà che provava per lei, se non per quanto provinciale potesse considerare l'avere due figli a ventidue anni, per quanto imbarazzante le sembrasse quella sua improvvisa smania di sembrare trasparente agli occhi dei tutori, dopo essersi mostrata del tutto indisponente ai tempi dell'emergenza, quando una Auburn appena dimessa le aveva provate tutte per raccogliere informazioni su come gli studenti si fossero infortunati all'interno del castello.
   « Sottoporrò all'attenzione del Preside le vostre preoccupazioni e proposte, lavorando insieme a lui sulla gestione di questa difficoltà, che comunque era stata prevista. Verrete ricontattate in caso ci sia bisogno del vostro intervento. Nel frattempo, per quanto già spiegato, vi invito a non prendere iniziative di alcun genere, ricordandovi che qualsiasi azione possiate compiere ricadrebbe sulla scuola intera come se fosse stata approvata dalla stessa. »
Pronta a proseguire sulla sua agenda, Auburn incrociò le dita congiungendo le mani, in attesa che le due ragazze di fronte a lei si congedassero.
 
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view post Posted on 11/10/2020, 18:18
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«Jenny would dance with her ghosts».

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Auburn doveva aver frainteso il suo ruolo all'interno della scuola e, certamente, durante quella riunione, aspettandosi che lei e Charlotte le fossero inferiori e, per questo, dovessero obbedirle. Aveva parlato come se fosse una Direttrice del Personale a sé stante, cosa che la faceva sembrare non avesse del tutto compreso le mansioni della Dirigente di Hogwarts. Evey la fissò a lungo, non potendo evitare di vedere la stessa ragazzina che le aveva scritto pestando i piedi e piangendo ad alta voce perché non poteva più giocare a Quidditch come voleva, e dunque faceva il possibile per metterle i bastoni tra le ruote.
Non le rispose. Se Auburn non voleva prendere parte a quell'iniziativa e fare qualcosa al riguardo delle dicerie, nonché torcere le parole pronunciate dalle colleghe, sarebbe stata una sua scelta. Evey si voltò su Charlotte, pronta a collaborare da adulta con un'adulta.

- La notifica al Preside mi sembra una buona idea, la firmo volentieri. - rispose con cortesia - Mi permetto solo le modifiche necessarie in seguito alle parole della Dirigente. -

Egregio Preside Dolus,
Le scrivo per informarla che, a seguito delle accuse rivolte alle Alte Cariche e agli Insegnanti della scuola circa le intimidazioni ai danni degli studenti e una presunta ‘Congiura del Silenzio’, su iniziativa della signora Fedoryen, noi Custode delle Chiavi e dei Luoghi e Direttrice del Personale stiamo lavorando a una comunicazione collettiva da inviare ai tutori degli studenti, i cui contenuti centrali sono i seguenti: disponibilità dei vertici della scuola (Custode delle Chiavi e dei Luoghi e Direttrice del Personale nello specifico) nei confronti degli studenti e sintetica versione di ciò che è accaduto durante l’ultimo attacco a Hogwarts. Con l’auspicio di trovare un fronte coeso e unitario tra Custode delle Chiavi e dei Luoghi, Direttrice del Personale e Insegnanti, verrà data la possibilità ai Docenti di sottoscrivere questa lettera. Verrà pubblicato un avviso al riguardo nella Saletta dello Staff, di cui potrà prendere visione a breve.
Ossequi,
Charlotte Melankholiya, Direttrice del Personale
Evey Fedoryen, Custode delle Chiavi e dei Luoghi


Non avrebbero costretto nessuno a partecipare a quelle iniziative, nemmeno la Dirigente di Hogwarts, la quale avrebbe dovuto essere in prima linea per studenti e tutori. Si rivolse ancora una volta a Charlotte.

- Tra mezz'ora nel suo Ufficio andrà benissimo. - rispose annuendo.

Si alzò, recuperando la comunicazione da affiggere alla Sala Comune di Serpeverde e al Campo di Quidditch, firmata da lei e da Charlotte. Ne fece quattro copie, due delle quali consegnò alla Direttrice del Personale, e le altre per il lavoro che l'aspettava. Uscì quindi dall'Ufficio della Dirigente per dirigersi al Campo di Quidditch.
 
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view post Posted on 14/10/2020, 18:28
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shouq


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Ne la città dolente, ne l'etterno dolore, tra la perduta gente.

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CE L’HO PIÙ GROSSO IO!
Se Charlotte Melankholiya avesse conosciuto più profondamente il costume babbano, avrebbe trascritto nella nuvola a fumetto della Dirigente di Hogwarts. Per sua fortuna, tuttavia, Charlotte era del tutto ignara dell’ossessione dei babbani (soprattutto giovani maschi) per i propri organi genitali. Mentre le sue parole del tutto fuori luogo si sarebbero sfocate in una nuvola di fumo, non avrebbe faticato ad immaginarsi Auburn Gold che, indignatissima, si poneva di fianco a delle ignare Alte Cariche e, dopo aver tirato fuori i propri genitali, faceva partire la gara a chi faceva la pipì più lontano (gara in solitaria, ovviamente, perché le povere colleghe Alte Cariche erano del tutto ignare dei turbamenti che stavano scuotendo nel profondo la Dirigente).
“Uh?”
Come si diceva, Charlotte non aveva alcuna idea dell’importanza ricoperta dalle dimensioni dei genitali nel mondo babbano, dunque l’unica cosa che riuscì a pronunciare quando la Dirigente si svegliò dal suo stato di trance fu… una semplice, dubbiosissima, esclamazione.
Insomma, la risposta in ritardo appena ottenuta dalla Dirigente sembrava manifestare sul serio un qualche stato di trance o da overdose di incenso affumicato, dal momento che Auburn non sembrò aver colto alcuno dei punti salienti di quell’incontro e, a dirla tutta, neanche il motivo per il quale si trovassero lì, nonostante Evey Fedoryen fosse stata trasparente nella sua iniziativa via lettera. Era così che appariva lei, Insegnante di Divinazione, costantemente sotto qualche effetto soporifero dell’incenso che faceva bruciare nella sua torre? Oh, per Cassandra.
“Davvero il suo contributo a questa discussione è quello di dire che spetta a lei comunicare con i tutori, pur non avendo fatto il minimo sforzo per contribuire a questa comunicazione, e ricordarci che non siamo Magipsichiatre? Ha davvero ignorato i richiami a lei sia da parte mia che dall’Alta Carica Fedoryen, lasciandoci fare tutto il lavoro per poi uscirsene in questo modo? Oh, per Merlino calvo e sbarbato.”
Parlò con incredulità, mentre cercava di dare un senso alle parole della Dirigente e di ricostruire con logica ciò che stava accadendo in quell’ufficio. Scosse la testa e sbatté le palpebre più volte, stavolta convinta che fosse lei ad essere sotto l’effetto di qualche strana pozione o in overdose di incenso affumicato, perché la Dirigente non poteva essere intervenuta dopo tutto quel tempo solo per… dire cose simili. Oh, Merlino calvo e smutantato indeed.
“Dirigente, credo che le stiano proprio sfuggendo tutte le motivazioni centrali che ci hanno portato a questo incontro: in primis, proprio come dice lei, l’auspicio di avere una linea d’azione comune a tutte le Alte Cariche. L’abbiamo interpellata più volte mentre cercavamo di formulare cosa fare e come farlo, con l’input di Evey Fedoryen via gufo. Secondo poi, ma ancora più importante, qui né io né l’Alta Carica Fedoryen stiamo agendo per ‘mettere a tacere le voci sul nostro conto’. È stato ribadito non so quante volte che la priorità fossero gli studenti e che ci fosse bisogno di un’azione rapida non per smentire delle voci, ma per scongiurare il rischio che degli studenti, per giunta già provati dall’ultimo attacco alla scuola, finissero per credere a quanto emerso dalle ultime agenzie di stampa… Trovo poi molto triste che lei pensi che le uniche persone a poter interloquire con gli studenti siano dei Magipsichiatri, onestamente. Credo che l’incompatibilità di fondo sia questa, non tanto le lettere e i tutori, visto che anche nella versione degli eventi ci siamo rifatte a informazioni verificate…”
Stava facendo la figura della scema a cercare di rispiegare quanto avessero discusso fino a quel momento? Lo temeva, perché era assolutamente convinta che dallo scambio avuto con Evey fosse chiaro quali fossero le loro priorità e i loro obiettivi. Non solo Auburn aveva taciuto per tutto il tempo nonostante sia lei che Evey l’avessero interpellata più volte: aveva persino mancato di ascoltare. Ciò non le aveva impedito di ricordare, se così si poteva dire, che la Guaritrice Charlotte e la Direttrice del San mungo non fossero Magipsichiatre. Era quasi ironico, ecco. A quel punto, non sapeva cosa avrebbe preferito credere: che la Dirigente non avesse ascoltato nulla o che avesse ascoltato ma che avesse ridotto tutti gli studenti presenti all’attacco a Hogwart a dei meri pazienti magipsichiatrici. Non che ci fosse qualcosa di male ad essere dei pazienti magipsichiatrici, ma non si era mai solo pazienti: si era innanzitutto persone ed era sempre da persone che ci si rapportava con gli altri, e questo lo sapeva bene proprio il personale medimagico formato.
“Oh, lasciamo perdere, okay.” Scosse la testa, ancora incredula che la Dirigente non avesse ascoltato una parola e che si stesse comportando in quel modo. Come suo solito, aveva inizialmente cercato di chiarire meglio le varie posizioni, ma alla fine semplicemente constatò che fosse una causa persa. “Umh, sì, abbia l’accortezza di usare parole diverse dalle nostre però: sarebbe imbarazzante se la scuola dovesse retribuire me e l’Alta Carica Fedoryen anche come Dirigenti, ecco. Notificherò anch’io al Preside le nostre preoccupazioni, ma grazie per la gentilezza, immagino.”
Era ironica e le veniva quasi da ridere: Auburn Gold era letteralmente intervenuta in quella discussione per ribadire che solo lei fosse in grado di scrivere ai tutori quando, sempre lei, era stata l’unica a non aver fatto alcuno sforzo per risolvere la questione con i tutori in quella discussione. Insomma, okay parlarne con il Preside, ma che per lo meno non si appropriasse del lavoro che avevano svolto le colleghe, ecco. A quel punto, si sarebbe davvero aspettata di tutto.
Ancora vagamente incredula della piega presa da quell’incontro che inizialmente era sembrato fruttuoso, Charlotte recuperò tutto ciò che era stato scritto da lei e da Evey (e che Auburn non aveva neanche guardato) e annuì quando la Custode delle Chiavi e dei Luoghi firmò la comunicazione di notifica al Preside, per poi porgerle un paio di copia della comunicazione agli studenti che avevano preparato.
“Ringrazio per i suggerimenti, ma non credo che le sue competenze si spingano fino a decidere il comportamento altrui. Oh, e non deve 'ringraziarci per l'interessamento', visto che stiamo cercando di fare il minimo che qualsiasi membro dello staff di Hogwarts che tenga agli studenti farebbe. Non penso avremmo sostenuto il colloquio per diventare Alte Cariche a Hogwarts, se non ci fossimo interessate ai suoi e alle sue sorti. Arrivederla.”
Ignorò il resto di ciò che disse Auburn, dal momento che non era di sua competenza imporre modi di agire e quant’altro, dunque si limitò a riporre le varie carte nella tracolla e lasciare quell’ufficio con un nuovo pensiero in testa: Kedavra doveva tornare al più presto. Con Dolus alla presidenza e ora quella inaspettata presa di posizione della Dirigente, Hogwarts stava davvero rischiando di morire nel silenzio. Per tutto il tempo, comunque, parlò con un tono fermo e calmo, ironia compresa e fatta eccezione solamente per le esclamazioni incredule che vedevano il povero Merlino privo di peli.
“Okay, allora passo in gufaia e in Sala Comune e poi ci vediamo nel mio ufficio. Vorrei rivedere anche la notifica al Preside, per cui possiamo inviarla direttamente dal mio ufficio tra poco.”
Parlò con fermezza, questa volta a Evey, ma delle nuove preoccupazioni stavano montando dentro di lei dopo quell’incontro. Sostenne lo sguardo della collega per qualche secondo in più di quanto fosse necessario, poi lo abbassò e partì alla volta della gufaia.

[Continua qui.]
 
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8 replies since 1/10/2020, 11:30   273 views
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