| Le osservazioni e i suggerimenti di Evey Fedoryen furono puntuali e, ancora una volta, Charlotte Melankholiya annuì per dare il proprio assenso al lavoro della Custode delle Chiavi e dei Luoghi. “Ha ragione, molto meglio così.” Confermò dopo aver letto la versione rivista della comunicazione agli studenti, che trovò molto più appropriata e meno… sulla difensiva, apputno. Ascoltò poi il piano d’azione della collega e annuì ancora: aveva suggerito di affiggere l’avviso al Campo di Quidditch proprio perché era uno dei luoghi sotto la giurisdizione, se così si poteva dire, della Custode delle Chiavi e dei Luoghi. Aveva infatti contato sull’appoggio di Evey in quell’iniziativa più immediata e repentina e non poteva dirsi delusa. Era così presa dallo scambio con Evey sull’organizzazione di una linea d’azione che non notò troppo il silenzio della Dirigente dopo che entrambe le colleghe si erano rivolte a lei più volte. “Sì, trovo perfetta questa divisione. Dunque, direi innanzitutto di andare ad affiggere ora questa prima comunicazione agli studenti e, fatto ciò, direi di rincontrarci tra mezz’ora direttamente nel mio ufficio adiacente alla Saletta dello Staff e di ultimare lì il lavoro sulla comunicazione collettiva destinata ai tutori, così siamo anche più comode anche per affiggere la convocazione per gli Insegnanti.” Era già deciso che proprio in quel momento lei e Evey si sarebbero mosse avrebbero lasciato l’ufficio della Dirigente per andare ad affiggere l’avviso per gli studenti firmato da entrambe. Non era invece certa di ciò che avrebbe fatto la Dirigente, ma Charlotte propose comunque un nuovo appuntamento dopo quell’allontanamento per affiggere immediatamente la comunicazione per gli studenti. Conscia del fatto che fosse già sera, suggerì un luogo che fosse anche funzionale a ciò che mancava ancora, ossia il coinvolgimento degli Insegnanti. “L’ideale sarebbe concludere il nostro lavoro sulla comunicazione collettiva entro questa sera. Mi rendo conto che è tardi e potreste avere altri impegni, ma così facendo potremmo anche convocare gli Insegnanti a partire da domani mattina e velocizzare il tutto.” Spiegò, un po’ per giustificarsi per la richiesta appena fatta, un po’ per trasmettere ancora una volta l’urgenza di agire prima che gli studenti iniziassero a credere irrimediabilmente alle accuse che erano state rivolte alle Alte Cariche e agli Insegnanti. “Nel caso in cui siate impegnate più tardi, potrei… umh, non so, ultimare da sola i lavori e inoltrarvi la versione definitiva della lettera in tarda serata. La Custode delle Chiavi e dei Luoghi ha già firmato, mentre la Dirigente potrebbe sottoscrivere la comunicazione nello stesso lasso di tempo riservato agli Insegnanti, apponendo la sua firma in calce. In alternativa, nel caso in cui avessimo modifiche da suggerire, direi di porci come limite massimo le otto di domani mattina, quando io esporrò la convocazione per i Docenti. nella Saletta dello Staff.” Ahilei, dal momento che quella comunicazione collettiva prevedeva il coinvolgimento di circa quindici persone con impegni diversi, Charlotte non vide scelta se non porre a loro stesse – le Alte Cariche, da cui tutto sarebbe partito – una scadenza. Mentre loro avrebbero ultimato la comunicazione collettiva, il Preside sarebbe già stato informato del lavoro e gli Insegnanti sarebbero stati convocati già dalla mattina successiva. La linea temporale funzionava, secondo da Charlotte. Attese però di sapere cosa ne pensassero le colleghe, pur essendosi già proposta di farsi carico delle ultime rifiniture della lettera qualora le colleghe avessero avuto di meglio da fare. In realtà si aspettava che Evey concordasse con lei sull'urgenza di concludere il loro lavoro su quella lettera, dal momento che era stata proprio lei a prendere immediatamente l'iniziativa per quell'incontro e per la comunicazione collettiva in sé. Sapeva però anche che Evey avesse una famiglia ad attenderla a casa (a differenza sua, che avrebbe trovato solo un Fennec appena riemerso dal mondo dei sogni) e non l'avrebbe giudicata se non avesse potuto trattenersi oltre. “Tornando a ora… mentre la Custode delle Chiavi e dei Luoghi passa al Campo di Quidditch, io mi recherò nella Sala Comune di Corvonero per affiggere la comunicazione agli studenti e poi andrò in gufaia per notificare al Preside che stiamo lavorando su questa comunicazione collettiva. Evey, mi scusi, concordo con lei sul coinvolgere il Preside Dolus al pari degli altri Insegnanti della scuola, ma non mi è del tutto chiaro se almeno lei sia d’accordo su questa notifica dei lavori in corso. La comunicazione che farei recapitare al Preside sarebbe la seguente e credo serva, come ha evidenziato lei per quanto riguardava gli Insegnanti, per non dare l’idea che si voglia lasciare fuori qualcuno e per impegnarci anche sulla questione del fronte coeso e unitario, che è nell’interesse del Preside. Visto che passerò per la gufaia, potrei anche inoltrare la comunicazione per gli studenti al Responsabile Mandylion e chiedergli se possa affiggerla lui nella Sala Comune di Tassorosso, come suggerito da Evey.” Lo scambio di sguardi con Evey era stato eloquente e Charlotte aveva compreso che fossero entrambe scettiche sulla genuinità di quell’auspicio apparentemente posto dal Preside, ma vero e o meno che fosse, le Alte Cariche avrebbero potuto sfruttare quella dichiarazione di intenti a loro favore e confidare, forse, di non avere il Preside ad intralciarle mentre cercavano di ridare dignità a Hogwarts. Ancora una volta, Charlotte riprese a scribacchiare per poi porgere la lettera alla Custode delle Chiave e dei Luoghi e passarla, eventualmente, anche alla Dirigente.
Egregio Preside Dolus, Le scrivo per informarla che, a seguito delle accuse rivolte alle Alte Cariche e agli Insegnanti della scuola circa le intimidazioni ai danni degli studenti e una presunta ‘Congiura del Silenzio’, su iniziativa della Custode delle Chiavi e dei Luoghi Fedoryen, noi Alte Cariche stiamo lavorando a una comunicazione collettiva da inviare ai tutori degli studenti, i cui contenuti centrali sono i seguenti: disponibilità dei vertici della scuola (Alte Cariche nello specifico) nei confronti degli studenti e sintetica versione di ciò che è accaduto durante l’ultimo attacco a Hogwarts. Con l’auspicio di trovare un fronte coeso e unitario tra Alte Cariche e Insegnanti, verrà data la possibilità ai Docenti di sottoscrivere questa lettera. Verrà pubblicato un avviso al riguardo nella Saletta dello Staff, di cui potrà prendere visione a breve. Ossequi, Charlotte Melankholiya, Direttrice del Personale.
Non aveva mai utilizzato gli ossequi come congedo di una missiva, l’aveva sempre trovato troppo formale e anche reverenziale. Da quando Dolus si era insediato a Hogwarts, tuttavia, Charlotte non aveva mancato di usarlo, esclusivamente nelle lettere che aveva avuto modo di scambiarsi con il Preside. C’era infatti una strega che, al suo contrario, usava quella forma di saluti al termine di una missiva: Kedavra Mandylion era sempre stata formalità e compostezza fatte persona. A Charlotte piaceva credere che adottare parte della sua forma epistolare nelle lettere che scambiava con Dolus fosse un modo silente per ribadire dove si trovasse la sua lealtà. Era una piccolezza che nessuno avrebbe notato, talmente piccola da essere a tratti infantile, ma le dava l’illusione di non essersi arresa a quella presidenza che continuava a non digerire. “Non è necessario, ma se voleste firmare anche questa notifica e suggerire modifiche, non avrei nulla in contrario.” Proferì infine, stringendosi appena nella spalle. Che potessero mandare anche quel messaggio trasmettendo al Preside che fossero unite come Alte Cariche non le dispiaceva affatto, ma era un dettaglio in tutto quell’insieme di cose. Ciò che le premeva era avere conferma che almeno una delle colleghe approvasse quella notifica e che Charlotte non fosse l’unica a vederla come, se non proprio necessaria, per lo meno consigliabile. La democrazia vigeva sopra di loro, comunque, dunque si sarebbe rifatta alla maggioranza. Inoltre, faceva ancora fatica ad inquadrare del tutto il nuovo Preside, pertanto non avrebbe disdegnato eventuali dritte e suggerimenti su come rivolgersi in modo efficace al mago. Per questo, contava su Evey che, dopo un licenziamento in tronco, era riuscita a riguadagnarsi i posti che le spettavano all'interno di Hogwarts e che pareva aver scambiato qualche parola con il Preside proprio in occasione della sua riassunzione.
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