Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Tirocinio Parte I, TirH - Mansione 7

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Nephele.
view post Posted on 13/10/2020, 14:59




La pioggia autunnale aveva spazzato via il caldo torrido di Settembre e nella scuola il fango si accumulava ad ogni passaggio dal fuori al dentro, specie per colpa di quegli studenti che tornavano dagli allenamenti di Quidditch durante le ore dei pasti o per colpa di chi seguiva le lezioni fuori dal castello e doveva forzatamente rientrare. E per quanto ci fossero Elfi Domestici sempre all'opera all'interno di Hogwarts, tra i compiti di Nephele c'era anche quello di coadiuvarli nei lavori di pulizia.
Nephele, benché fosse una strega purosangue che cercava di distinguersi per i suoi modi composti, era anche una donna molto pratica, che non aveva paura di alzare le maniche della sua giacca e agitare la bacchetta contro delle macchie di sporco. Perciò attese un momento del pomeriggio in cui la Sala Grande risultava pressoché sgombera dagli studenti, ora a lezione, e si posizionò all'ingresso prima per individuare tutta l'area da ripulire per visualizzarla durante il lancio dell'incantesimo. Passeggiò molto cautamente tra il fango per evitare di pestarlo e portarlo ancora più in giro, poi si posizionò proprio sulla porta, attenta che non ci fosse nessuno nei paraggi e messa a cavallo tra il corridoio esterno e la Sala Grande, prese la propria bacchetta dalla tasca della giacca e mosse appena il polso per sgranchirlo.

«Vi prego di fare attenzione, devo ripulire quest'area».

La frase era rivolta ad un gruppo di studentesse cariche di libri di Divinazione aperti su delle specie di tarocchi, forse argomento attuale della professoressa Melankholiya, la strega che l'aveva accolta per il suo colloquio introduttivo.
Nephele le osservò recepire il messaggio, poi i suoi occhi chiari tornarono sulla zona fangosa. L'ingresso risultava più sporco di tutto il resto, ma aveva notato che anche sotto ai tavoli c'era da dare una passata di Gratta e Netta, incantesimo utile a disincrostare ogni genere di sporcizia. Sbattè per un attimo le palpebre e sospirò, cacciando dalla mente il pensiero che tutto quel lavoro avrebbe potuto risolversi se gli studenti fossero stati più accorti e se avessero potuto eseguire incantesimi di pulizia. Che dire, forse la scuola non poteva permettersi litri di solvente magico per bagnare degli stracci da fare usare agli studenti all'ingresso del castello, ma - chissà? - forse la mansione di Nephele sarebbe cambiata nel pulire tutti quei cenci sporchi. Decise di tenere i suoi pensieri per sé.
Una volta finito di prendere le misure con gli occhi, la bacchetta della strega venne agitata alla classica maniera. Il polso, partendo dal basso, compì una rotazione totale e, una volta completata, diede una stoccata verso la parte destra rispetto alla quale si trovava. Puntando verso il basso e, quindi, alle macchie di fango, la voce di Nephele divenne più solenne, la tipica voce di chi sta attento a cosa deve pronunciare senza fare errori di alcun tipo per evitare il crearsi di danni per una cosa tanto banale.

«Gratta e Netta».

Riavvicinò la bacchetta una volta eseguito l'incantesimo e potè anche sbattere le palpebre per lubrificare gli occhi. Doveano essere passati diversi secondi per averli lasciati seccare, quindi li aveva tenuti spalancati non solo per produrre l'incanto, ma anche nel frangente utile a farle trovare la concntrazione.
Si voltò verso la Sala Grande per capire se, per caso, avesse dato fastidio a qualcuno dedito ad uno studio intensivo, forse per evitare l'Arena, forse per raggiungere l'eccellenza e far guadagnare punti alla propria Casa. La sua espressione di scuse, in quel caso, sarebbe stata molto neutra e severa. In fin dei conti, non aveva urlato, ma benché avesse dovuto alzare il tono per eseguire l'incantesimo in maniera corretta, aveva tentato di pronunciare la formula in maniera molto pacata.
 
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Nephele.
view post Posted on 13/10/2020, 16:37




Una volta eseguito il Gratta e Netta sulle macchie di fango nella parte destra dell'ingresso alla Sala Grande, Nephele fece qualche passo per inquadrare totalmente tutto ciò che le stava a sinistra. Anche lì c'erano grosse chiazze di fango, perciò non le restava che eseguire nuovamente l'incantesimo prima di passare tutto con un Tergeo per rendere i pavimenti brillanti.
Si assicurò che nessuno passasse dalla porta in quel momento e lasciò passare una coppia di studenti che trascinavano parecchi rotoli di pergamena con macchie d'inchiostro e correzioni. Le venne istintivo di rivolgere loro uno sguardo severo giusto per mettergli un po' di fretta, poiché non aveva molto tempo da perdere e le mansioni da Tirocinante erano molte. Si era data una tabella di marcia per la giornata, così da liberarsi per andare a leggere qualcosa in Biblioteca. Non aveva la testa per studiare quel giorno, ma la sua mente doveva rimanere allenata costantemente, quindi sarebbe andata bene anche una lettura blanda e banale su qualsiasi argomento. Magari avrebbe scelto il suo vestito per l'evento di cui aveva sentito mormorare e di cui aveva visto l'annuncio, cioè il Ballo in Maschera per Halloween. Non era ancora certa di voler prendere parte a quella serata, non di certo per paura di non essere invitata da qualche cavaliere, anzi aveva paura di annoiarsi ad un evento mondano, utile però a farsi qualche conoscenza. Prima di allora avrebbe dovuto spedire una missiva ai coniugi Pike, visto che entrambi facevano parte del corpo docente e fino a quel momento li aveva schivati.
La certezza che fosse anche lei parte delle dicerie che riguardavano il Sottosegretario Anziano all'Economia non poteva essere totale, ma quelle voci avevano provato a mettere in cattiva luce un mago di rilievo della società magica e come minimo avrebbe dovuto scusarsi, anche se, effettivamente, non aveva fatto altro che essere una cliente gentilmente accolta al Paiolo Magico dal suo proprietario. Se chi aveva messo in giro quella voce fosse risalito all'identità di Nephele, poi, c'era da augurarsi che non avrebbe venduto la sua falsa notizia ad una rivista - e già vedeva le accanite lettrici del Settimanale delle Streghe a spulciare le pagine alla ricerca di qualcosa di succoso su cui spettegolare.
Si tolse a fatica quei pensieri dalla testa e fatto un paio di sospiri di troppo, i suoi occhi si fissarono sulla parte dell'ingresso ancora da pulire. Cercò di individuare ogni macchia, ogni residuo fangoso e tutto ciò che le saltava all'occhio che doveva essere pulito prima di rimanere con le palpebre aperte, senza sbatterle mai. Una volta trovata la concentrazione anche per eseguire un incantesimo semplice e banale come quello, mosse il polso della mano che reggeva la bacchetta verso l'area. Una stoccata seguì una rotazione completa prima che la voce della strega, più chiara e solenne possibile, si propagò in quella piccola zona.

«Gratta e Netta».

Era stata attenta a pronunciare la formula in maniera corretta, scandendola con più precisione possibile. Oltre a questo, i suoi occhi non si erano mai staccati da tutta la zona e nella sua mente aveva cercato di figurarsi ogni parte coperta di fango.
Riabbassò la bacchetta solamente quando ebbe la certezza di avere finito.
 
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Nephele.
view post Posted on 13/10/2020, 21:00




Finito con il Gratta e Netta, Nephele continuò a tenere bassa la bacchetta, rivolgendo la punta al pavimento. Con i suoi incantesimi, la maggior parte delle chiazze di fango all'ingresso della Sala Grande avrebbero dovuto essere sparite, ma per essere certi e tenere pulite le superfici, la strega convenne tra sé che avrebbe dovuto pulire ancora più a fondo e lucidare il tutto, dopodiché si sarebbe messa a pulire sotto alle panche e ai tavoli, dove aveva notato si era annidato altra sporcizia.
Fece di nuovo qualche passo verso l'ingresso, occupando la parte centrale della porta, attenta però che in quel momento non passasse nessuno. Guardò a destra, poi a sinistra, un angolo di castello che conosceva bene, ma che doveva avere ben chiaro per eseguire anche l'incantesimo più banale e mossa la bacchetta in senso orario, partendo dal basso, diede una stoccata in direzione del pavimento tra che cercava di pronunciare la formula nella maniera più corretta possibile.

«Tergeo».

La sua voce, come prima, avrebbe dovuto raggiungere un tono di poco più alto, ma la strega cercò di mantenerlo pacato per non disturbare i presenti. I suoi occhi scorsero in ogni punto da finire di pulire e una volta completato il lavoro all'ingresso, controllò di non avere lasciato nulla da parte. Se però quelle iridi chiare si fossero soffermate per caso su una macchiolina, allora Nephele avrebbe estratto pure il suo fazzoletto bianco ricamato con la H degli Hargrave e l'effigie a forma di cervo per scacciare via lo sporco in maniera definitiva.
Certo era che, se avesse visto qualcuno entrare in quel momento a lasciare impronte di fango, molto probabilmente si sarebbe avvicinata con l'aria minacciosa di chi avrebbe fatto pulire tutto con la lingua, ma non avrebbe detto niente. In fin dei conti, non era un insegnante e non poteva certo punire studenti per avere usufruito degli spazi del castelo, tuttavia sperava in cuor suo che qualche anima pia si sarebbe accorta del suo lavoro e avrebbe prestato più attenzione possibile e a non fare pastrocchi.
 
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Nephele.
view post Posted on 13/10/2020, 21:41




«Togliete le borse da terra, per favore».

Questo era quello che sussurrava passando per i tavoli, cercando di fare meno confusione possibile e cercando di recare meno disturbo possibile agli studenti presenti.
Sotto ai tavoli e alle panche della Sala Grande c'era forse meno fango rispetto a quello che aveva tolto all'ingresso, ma probabilmente era solamente un'illusione perché se nella parte iniziale della sala si concentrava sempre la maggior parte dello sporco, sotto alle lunghe tavolate questo aveva possibilità di distribuirsi in un'area maggiore e di impiastricciarsi con il resto se, per caso, ci fossero dei residui di cibo o, addirittura, macchie di inchiostro caduto sbadatamente da qualche borsa.
Nephele dovette quindi fare un'ispezione molto accurata di tutto ciò che stava sotto ai tavoli e alle panche, cercando di non disturbare gli studenti che avevano occupato le postazioni per studiare, giocare a scacchi o chissà che altro. I suoi passi erano decisi, ma lenti, cauti a causa degli alti tacchi che indossava quasi sempre per svettare oltre i due metri e guardare tutti dal suo alto, come un lampione. Voleva evitare che il rumore dei suoi passi facesse perdere la concentrazione a qualcuno, quindi camminava prevalentemente sulle punte - anche per fare meno fatica e riuscire ad arrivare a sera con dei talloni non completamente massacrati, a dirla tutta.
Decise di dedicarsi per prima cosa alla coppia di tavoli alla destra rispetto all'ingresso, osservando con fare attendo tutto ciò che avrebbe dovuto rimuovere. E per evitare di disturbare troppo i presenti, avrebbe evitato di dare una passata con il Tergeo, concentrandosi prevalentemente con il Gratta e Netta.
Una volta resasi conto degli spazi e di tutto quello che c'era da pulire in quell'area, prese la bacchetta per eseguire il disegno di un cerchio e, infine, dare una stoccata verso il pavimento, rimanendo con gli occhi sbarrati per cercare di inquadrare tutto, senza mai sbattere le palpebre e, così, perdere il contatto visivo.

«Gratta e Netta».
 
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Nephele.
view post Posted on 13/10/2020, 22:07




Il viso della strega si piegò in una vaga espressione di soddisfazione per il lavoro svolto fino a quel punto, ma nessuno, se non i suoi conoscenti, avrebbero compreso quel cambiamento così minimo nell'arricciarsi delle sue labbra e nel rasserenarsi del volto. Prese qualche istante ad ammirare, nonché a ricontrollare, il lavoro di pulizia sotto ai tavoli e alle panche della parte destra rispetto all'ingresso prima di concentrarsi sul paio a sinistra verso i quali si spostò.
Anche qui, Nephele dovette controllare bene in ogni punto prima di eseguire l'incantesimo e chiese gentilmente agli studenti presenti di scansare i loro effetti, così da non perdere neanche una macchia di fango. Era un lavoro che le stava portando via diverso tempo e non era certo così appagante, ma appariva ben disposta e non sembrava avere problemi a farlo. La soddisfazione raggiunta fino a quel momento era solo per il pensiero che le mansioni della giornata si stavano finalmente esaurendo e, così, avrebbe potuto andare in Biblioteca nel ritaglio di tempo che era riuscita a crearsi durante la giornata.
Per l'ultima volta, inquadrata tutta l'area e le macchie di fango, Nephele agitò la bacchetta in una rotazione in senso orario per dare, infine, una stoccata verso il basso. La sua voce, pacata e solenne, si sarebbe propagata nella zona circostante alla strega e sarebbe dovuta risultare chiara nel pronunciare la formula appena usata. Si disse, per darsi la carica e trovare la concentrazione necessaria, che non avrebbe potuto sbagliare una cosa così semplice e banale, quindi evocò l'incanto.

«Gratta e Netta».

Completato il suo lavoro, Nephele si sarebbe accertata che tutto fosse in ordine e, in caso, avrebbe dato una passata a qualche macchiolina con il fazzoletto che ancora reggeva nella mano sinistra, ma poi l'avrebbe rinforcato nella tasca insieme alla bacchetta e si sarebbe defilata in Biblioteca, prossima tappa.
 
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