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| Appena tornata dall'ospedale, la prima cosa di cui si era occupata erano state le comunicazioni ai tutori di quegli studenti che erano stati ricoverati, che avevano la priorità sul resto. Una volta inviate quelle lettere, si dedicò quindi a una comunicazione collettiva per informare tutti i tutori di quanto era successo. Purtroppo non era riuscita a recuperare molte informazioni, nonostante si fosse rivolta a diverse persone, ma adesso non c'era più tempo per indagare e si sarebbe dovuta affrettare a scrivere quel messaggio. ALL'ATTENZIONE DEI TUTORI — COMUNICAZIONE D'EMERGENZA Con la presente si comunica che nella giornata di ieri la scuola è stata messa sotto attacco, probabilmente ad opera di uno o più Negromanti come è accaduto in passato. I feriti sono stati ricoverati; se non avete già ricevuto un'ulteriore comunicazione lo studente di cui siete responsabili non ha necessitato di cure urgenti. Tuttavia, alcuni tra quelli presenti al castello ieri sera sembrano essere affetti da un qualche tipo di incantamento, che non si è riusciti a dissolvere: rifiutano ogni cura per via orale, nonché il cibo stesso; tutti gli altri, che hanno mantenuto le loro normali funzioni fisiologiche, presentano invece una ferita incurabile dietro al collo. Per quanto riguarda la situazione al castello, questa è attualmente in uno stato di normalità. La Dirigenza resta a disposizione per la richiesta di ulteriori informazioni, qualora sia possibile fornirle.
ঌAuburn
⋅ Dirigente di Hogwarts ⋅
Quella lettera avrebbe dovuto essere spedita ad ogni singolo tutore, perciò Auburn si sarebbe sciolta i capelli (legati con la sua bacchetta) e avrebbe iniziato a eseguire tanti incantesimi di duplicazione quanti fossero stati necessari, provando una certa soddisfazione nel dover utilizzare la magia. Si sarebbe stupita dell'imprevedibilità degli esiti di quegli incanti: a volte riuscivano, a volte no, a volte avevano una resa esagerata. Non poteva capire cosa stesse succedendo, ma avrebbe continuato a lanciare incantesimi finché non fosse riuscita ad avere abbastanza lettere per tutti i tutori. Dopodiché le avrebbe intestate tutte, una a una, a ogni tutore presente nel suo registro, e si sarebbe diretta in gufaia per spedire quelle decine e decine di lettere.
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