Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Hygge, Libera

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view post Posted on 4/5/2020, 20:51
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L'avviso che era uscito da Mielandia nei primi giorni di maggio era stato un fulmine a ciel sereno. E Fara aveva sempre amato i fulmini, metaforici o meno. Leggere il proprio nome sotto la parola vincitrice, poi, era stato tanto emozionante quanto fuori da ogni sua aspettativa.
Quando era andata a fare gli acquisti qualche giorno prima, a tutto stava pensando tranne che alla competizione. Al contrario, non sapeva proprio di essere in lista per un papabile premio, visto che aveva letto degli sconti primaverili ma si era accorta di essere in ritardo per quello.
Non era stata demoralizzata, però, dal comprare le sue caramelle preferite e iniziare una volta per tutte l'album delle Cioccorane con l'occasione.
Alla fine, non tutto il male veniva per nuocere.
La collezione di figurine l'aveva riportata indietro di diversi anni, cacciando il lato infantile di sé stessa che provava un'immensa soddisfazione nel completare pagine su pagine. La consapevolezza che, con quel premio, ne avrebbe ricevute altre quindici addirittura, risvegliò l'animo da collezionista competitiva e le fece infilare nella borsa l'album -ancora troppo vuoto- prima di dirigersi alla volta di Hogsmeade.
Il tiepido sole del primo sabato pomeriggio disponibile dopo la "grande notizia", la scaldava sotto la stoffa leggera della giacca primaverile che Fara aveva indossato prima di uscire. Prima di fare il suo ingresso, si stampò un gran sorriso sul volto, pronta a ringraziare chiunque le avesse donato quella possibilità, o chiunque le si fosse presentato davanti in realtà.
-Salve, sono Fara Daisy, sono qui per ritirare il premio del mese di aprile. Sa, la Cioccorana...- cercò di spiegare alla bell'e meglio e, non appena chi di dovere si fosse rivolto a lei per ascoltarla, avrebbe aggiunto: -Grazie, grazie mille, davvero. Sono contentissima!-
La Corvonero pensò che il suo fare frettoloso potesse essere malinteso, dunque si diede un contegno, o almeno ci provò, prima di continuare con la sua richiesta: -Volevo anche chiederle, se possibile, ehm... altre due Cioccorane. Non che questa non sia abbastanza, ovvio!- con una risatina imbarazzata si chiese cosa dovesse pensare chi avrebbe ascoltato le sue richieste. Che si trovava davanti ad una patita di cioccolato, probabilmente. Ma come avrebbe potuto spiegare che il suo bagaglio era solo il collezionismo?
Lasciando i galeoni necessari sul bancone, e soddisfatta la sua rituale spesa da quello che sarebbe potuto diventare quanto prima il suo negozio preferito di tutta Hogsmeade, concluse con un'ultima domanda: -Un'ultima cosa... è possibile salire di sopra?-
Se la persona che era di turno quel pomeriggio le avesse dato il permesso, la londinese si sarebbe armata di tutte le sue conquiste del giorno per andare a conquistare anche la Casa di Marzapane per renderla il suo rifugio dove attaccare finalmente tutte le sue nuove figurine.
Mentre saliva le scale, però, la Daisy si sorprese a chiedersi se c'era davvero gusto a finire da sola tutto il ben di dio che portava con sé. Per quel momento, almeno, le era passata anche la voglia di zuccheri, quindi si dedicò solo alla cura dell'album. Gambe incrociate, a scoprire uno dopo l'altro quali volti di grandi maghi la aspettavano da dentro le nuove confezioni, Fara non smise neanche per un attimo di sentire il bisogno di un po' di compagnia per condividere le sue gioie.
 
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view post Posted on 5/5/2020, 13:05
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La Primavera era esplosa e Mielandia in quel momento era stata invasa da innumerevoli farfalle svolazzanti da una parte all'altra del negozio. Anche le temperature erano diventate più miti e la neve aveva abbandonato da tempo le strade del villaggio di Hogsmeade. Durante il weekend le strade continuavano a riempirsi di studenti che lasciavano il castello per la loro visita di rito e Sesy si trovava dietro il bancone del negozio, pronta ad attendere la clientela che vi si sarebbe riversata.
Si sentiva un po' meglio, presa com'era da tutti gli impegni che ogni tanto le permettevano di dimenticare il suo ultimo anno trascorso lontano dalla scuola e da tutte le persone che conosceva. Adesso sembrava serena, almeno in apparenza. Indossava il grembiule di Mielandia, sfondo bianco più logo, mentre i capelli erano raccolti in una treccia ordinata.
Quando vide entrare Fara Daisy, non ebbe alcun dubbio sulle motivazioni che l'avessero condotta fin lì: era stata sorteggiata come la vincitrice del nuovo premio mensile che il negozio aveva istituito per premiare i clienti più affezionati di ogni mese, quindi era lì per ritirarlo.
"Salve signorina Daisy, sono molto contenta per lei. Certo la... la prendo subito..."
Sesy andò nel retrobottega doveva aveva conservato il premio, dato che nel frattempo, essendo arrivato il mese di Maggio, la proprietaria aveva deciso di esporre quello che sarebbe stato il premio del nuovo mese, ovvero una Nimbus 2000 in cioccolato di dimensioni reali: si trovava nella vetrina, in modo che tutti potessero farsi dolcemente tentare dalla possibilità di vincerla.
Quando Sesy tornò dal retrobottega, portò con sé la Cioccorana Gigante, del peso di quattro chili, ben confezionata all'interno della sua scatola gigante. Al suo interno si trovavano le quindici figurine, queste di dimensioni normali.
"Altre due... due Cioccorane? Certo, come... come desidera!"
Davanti ad una Cioccorana enorme come quella non si sarebbe aspettata anche un acquisto, ma di certo Sesy non avrebbe mai potuto giudicare come strana quella richiesta.
"Sono 2 Galeoni! E con questo acquisto potrà partecipare anche al sorteggio del mese di... di Maggio, questa volta in premio ci sarà la Nimbus 2000 di cioccolato che vede in... in vetrina."
Gliela indicò velocemente, per poi posare sul bancone le due Cioccorane all'interno di una piccola busta di carta, per poi prendere i Galeoni.
"Oh certo, vuole consumare qui la Cioccorana? Se sì può salire senza problemi e in tal caso non ci sarà neanche bisogno della spedizione, infatti in caso contrario la dovremmo usare, dato che è... be' piuttosto ingombrante da trasportare. Ovviamente trattandosi di un premio la spedizione sarebbe stata a nostre spese."
Sesy si era informata all'ufficio postale per sapere in che modo avrebbe dovuto comportarsi nel caso in cui avesse dovuto spedire un premio come quello, non rientrando all'interno delle normali categorie per negozianti. Ma se Fara aveva deciso di non portare con sé ad Hogwarts la Cioccorana gigante il problema non si poneva affatto.
"Può accomodarsi e restare quanto lo desidera! L'aiuto a portarla di sopra..."
La proprietaria sorrise alla ragazza e in pochissimi secondi si adoperò per trasportare nella casa di marzapane la Cioccorana tramite un modo incantesimo di levitazione, la posò su un tavolino e poi scese nuovamente al piano di sotto per occuparsi degli altri clienti.


//Figurine estratte:

22- Morgana
47- Dymphna Furmage
41- Joscelind Wadcock
31- Beatrix Bloxam
23- Uric Testamatta
10- Gulliver Pokeby
20- Paracelso
5- Artemisia Lufkin
46- Edgar Stroulger
57- Bowman Wright
4- Archibald Alderton
1- Almerick Sawbridge
43- Hengist il folletto dei boschi
39- Miranda Gadula
19- Fulbert il Fifone
45- Glover Hipworth
18- Jocunda Sykes

Figurine estratte con la figurina d'oro:
8- Elfrida Clagg
15- Burdock Muldoon
 
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view post Posted on 5/5/2020, 14:10
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Quel Sabato pomeriggio il Bertrand non voleva restare al Castello. C'era qualcosa di diverso nell'aria, ultimamente... e no, non era a causa di quel momento vissuto con Giulia. Certo trascorrere del tempo con lei, per qualche istante, aveva ricordato al Bertrand quanto in realtà gli mancasse suo padre e che purtroppo niente avrebbe ricucito quel loro rapporto. Ma sia Xavier che Giulia avevano trovato un nuovo punto d'incontro e ciò bastava a Xavier per bearsi di quella tranquillità di cui tanto aveva bisogno. Ma se con la Swan sembrava aver iniziato un qualcosa di abbastanza simile ad una conoscenza e forse, in futuro, ad un'amicizia... non si poteva dire lo stesso del suo rapporto con Audrey. La sua ragazza non era più la stessa, era strana e più insopportabile del solito e nonostante l'immensa pazienza di Xavier anche lui delle volte aveva bisogno di urlare un bel "Ma vaffancul"-. Quindi anche se quella situazione strana gli causava non poco malessere aveva deciso di lasciare Audrey per i fatti suoi, di farla sbollire e poi magari parlarci con più calma. Il Bertrand aveva tanta pazienza ma anche lui, come tutti, arrivava al capolinea e purtroppo ci era appena arrivato. Non voleva pressare la ragazza per quel motivo aveva deciso di starsene per i fatti suoi, certo Xavier in quei giorni non era la persona più simpatica dell'universo e sorrideva poco ma che poteva mai farci? Se dentro era scosso da emozioni differenti, da fuori sembrava una pietra e non era mai una cosa buona. Proprio per staccare la spina e cercare di non incrociare Audrey e il suo malumore per i corridoi, si vestì con una maglietta a maniche corte e un cardigan nero, jeans del medesimo colore e occhiali da sole... tutto nero, un completo nero. Raggiunse i Cancelli, come da Regolamento, varcandoli per lasciare il Castello e dopo essersi allontanato abbastanza spiccò un balzo e compì una rotazione completa, sparendo con un Crack. A seguito di un secondo Crack comparì dinnanzi la porta di Mielandia, il rifugio adatto a ogni tipo di umore... almeno per lui.
Tolse gli occhiali da sole agganciandoli alla maglietta nera, aprì la porta e varcò la soglia venendo subito investito da tutti gli odori che caratterizzavano quel negozio. Gli si aprì lo stomaco, lui ed il cibo erano una cosa sola... la relazione d'amore più bella e duratura di sempre. Il suo occhio cadde su alcuni dolci esposti in vetrina prima di avvicinarsi al bancone e poter ordinare.

« Buon pomeriggio! Vorrei acquistare una Cioccorana, è possibile averla al cioccolato bianco? E poi vorrei un Tortino Felice di Sesy al gianduia! Vorrei consumare qui le ordinazioni ed è possibile salire sopra?! »
 
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view post Posted on 7/5/2020, 17:00
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La noia l’aveva tormentata per tutta la mattina. Si era ritrovata sala comune a sfogliare un intero libro senza leggerlo e quando il tentativo di lettura era naufragato, aveva anche provato a fare i compiti. Non era stata in grado di concentrarsi per niente, al punto che era stata costretta a lasciare perdere. Inorridita dal pensiero di passare tutto l’intero pomeriggio e la sera in quello stato di apatia più totale, aveva deciso di sforzarsi di trovare qualcosa di meglio da fare.
Infilatasi un leggero maglioncino azzurro pastello ed un semplice paio di Jeans, sdruciti ad una decina di centimetri sopra il ginocchio destro, si legò i capelli in uno chignon disordinato. A guardarlo sollevò le spalle, ma non si premurò di rifarlo, visto che, in ogni caso, non sarebbe riuscita a fare di meglio. Dopo essere passata dai cancelli ed avere raggiunto l’esterno del castello, si incamminò verso Mielandia. Avendo la licenza, si sarebbe potuta materializzare e risparmiare così un po’ di tempo, ma non aveva alcuna fretta. Quel sabato pomeriggio non aveva comunque niente da fare ed in questo modo avrebbe perso un po’ di tempo.
Sollevò il viso verso l’alto, godendosi i tiepidi raggi solari, che le riscaldavano la pelle. Quanto avrebbe voluto essere meno freddolosa, per indossare una maglia a maniche corte ed abbronzarsi un poco anche la pelle diafana delle braccia.
Studiò la vetrina del negozio di dolciumi, prima di entrare. In un attimo di ispirazione, aveva deciso di comprare caramelle dagli effetti bizzarri, qualcosa che lei ed Agnes potesse ingurgitare per divertirsi. Entrò con l’idea di scegliere qualcosa di bizzarro, con cui ridere insieme all’amica. Attese pazientemente il proprio turno, sfruttando il tempo per studiare meglio il listino e, quando gli occhi le caddero su un prodotto in particolare, fu costretta a trattenere una risatina.
”Buon pomeriggio. Vorrei una confezione di U-NO-POO, per favore” trillò, sorridendo dei propri pensieri segreti. Già si immaginava la scena di lei e la Lefevre ad urlare assurdità casuali in dormitorio. Simulò un colpo di tosse per coprire il lieve attacco di ridarella, che non era riuscita a contenere.
”Poi, mi piacerebbe anche dello zucchero filato alla fragola. E’ possibile mangiarlo di sopra?” aggiunse, chiedendo implicitamente il permesso di potere al piano superiore.
Se glielo avessero concesso, la gallese avrebbe saldato il dovuto, prima di salire al piano superiore a gustarsi lo zucchero appiccicoso, che si era appena comprata.
 
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view post Posted on 12/5/2020, 01:17
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Subito dopo Fara Daisy, furono due i clienti ad arrivare al bancone e chiedere di salire al piano di sopra, esattamente come aveva chiesto la Corvonero. Di solito non erano in tantissimi a chiedere di usufruire della Casetta di Marzapane, infatti i più preferivano comprare i dolcetti e consumarli altrove, però la ragazza non si sarebbe affatto lamentata di quelle nuove richieste, anzi le facevano davvero piacere.
"Salve signor Bertrand! Certo, ecco la Cioccorana e il Tortino Felice: il totale è di 1 Galeone e 12 Falci! Le ricordo che con questo acquisto parteciperà all'estrazione del premio mensile. E sì certamente può salire al piano di sopra, si accomodi pure!"
Sorrise allo studente indicando le scale a chiocciola rosa che non erano molto lontane dal bancone, così che il ragazzo potesse salire autonomamente, mentre lei si occupava della cliente successiva, ovvero Jasmine Wells.
"Buon pomeriggio signorina Wells, che piacere vederla qui!"
Le disse Sesy con un sorriso timido quando la Corvonero arrivò al bancone. La ragazza era la sua vice capitana in squadra e normalmente durante gli allenamenti le si rivolgeva in modo più informale, solo che adesso che si trovavano da Mielandia, e quindi fuori dal campo, doveva sfortunatamente tornare alle formalità del caso.
"Ecco le caramelle e... lo zucchero filato arriva subito!"
Sesy si allontanò avvicinandosi allo zucchero filato, ne raccolse un bel bastoncino pieno di una vaporosa nuvola alla fragola e poi lo porse alla studentessa, insieme alle caramelle.
"Il totale è di 1 Galeone e 8 Falci. Può mangiarlo nella Casetta di Marzapane, può salire dalla scaletta! Ricordo anche a lei che grazie a questo acquisto potrà partecipare all'estrazione mensile! Questo mese ci sarà una scopa in cioccolato!"
A Sesy quell'idea era piaciuta subito, era da veri sportivi, quindi sperava che altri altri potessero esserne attratti. Una volta servita anche Jasmine, la salutò e attese l'arrivo di altri eventuali clienti.

//Figurina della Cioccorana di Xavier Bertrand:
34- Tosca Tassorosso

Due figurine estratte grazie alla figurina d'oro:
52- Alberic Grunnion
27- Circe

Due figurine estratte grazie alla figurina d'oro:
32- Alberta Toothill
3- Tilly Toke
 
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view post Posted on 14/5/2020, 15:05
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D I R T Y H A N D S

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Non dovette attendere molto per ricevere le ordinazioni, fu proprio Sesy a servirlo e lui non potè fare a meno di salutarla con un sorriso educato, era pur sempre la sua professoressa! Prese nota di ciò che lei gli aveva detto, ovvero che avrebbe nuovamente preso parte all'estrazione di quel mese e dopo aver pagato il conto e aver ringraziato la donna, le rivolse un saluto recandosi al piano di sopra stando ben attento a non travolgere nessuno. Il cattivo umore era quasi del tutto sparito, trovandosi in un negozio simile non gli era possibile tenere il muso lungo, proprio perchè era solito usare il cibo per annegare tutti i dispiaceri. Una volta vicino alle scale iniziò a salire i vari gradini tirando fuori dal sacchetto la cioccorana che aveva comprato. Si appuntò mentalmente di passare ancora una volta da Mielandia per acquistare altre cioccorane e l'album... voleva fare la collezione di figurine e la pancia piena di cioccolato, tanto Morgana con i suoi allenamenti gli faceva smaltire tutto. Raggiunto il piano di sopra cercò con lo sguardo un posto in cui sedersi individuando poi una ragazza che lui conosceva fin troppo bene. Con un sorriso felice si sarebbe avvicinato piano piano a lei, piazzandosi alle sue spalle dopo aver rimesso la cioccorana nel sacchetto. Quindi avrebbe poggiando le mani sugli occhi di Fara, coprendole la vista, chinandosi leggermente con il busto per arrivare ad altezza del suo orecchio.

« Indovina chi sono. »

Avrebbe continuato a tenere le mani sui suoi occhi fin quando lei non l'avesse riconosciuto e solo dopo le avrebbe "ridato" la vista, lasciandole un bacio sulla guancia che durò qualche secondo di più. Avrebbe poi preso posto accanto alla Corva, sistemando il sacchetto sulle proprie gambe perchè doveva nuovamente tirare fuori la cioccorana e poterla mangiare. Era felice di aver incontrato un volto amico quel giorno, poichè il suo malumore non gli avrebbe permesso di vivere appieno quella giornata. Invece con Fara le possibilità di divertirsi e smettere di pensare a ciò che c'era di negativo in quei giorni era maggiore, dopotutto la ragazza si era dimostrata più volte capace di capirlo, comprenderlo e soprattutto rassicurarlo. Ricordava ancora quel giorno nell'aula di Antiche Rune, quando le aveva parlato della lettera che aveva spedito a suo padre. Ricordava il tatto che ella aveva usato con lui ed il sorriso che gli aveva restituito.

« Sono felice di vederti, sai? Era ciò che mi seriva. »
 
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view post Posted on 16/5/2020, 15:38
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Un sentimento, un'atmosfera che desse un senso di comodità, sicurezza, accoglienza e familiarità. Un posto o una routine che avesse un effetto ancora più benefico sullo spirito e che, in sostanza, creasse un’atmosfera accogliente e godersi il bello della vita con le persone care. Il bagliore delle candele era hygge. I libri che aveva sul comodino, il suo segnalibro preferito, le feste di Natale in Sala Comune Corvonero erano hygge. E anche i dolci che stava scartando in quel momento lo erano, ma Fara dentro di sé sentiva che per completare davvero il significato che quel termine danese esprimeva alla perfezione non le sarebbero bastate le decine di figurine che aveva guadagnato in un solo giorno, né una cioccorana gigante pronta per essere divorata, se questo avrebbe voluto dire farlo da sola. Come se Merlino avesse origliato l'eco dei suoi pensieri (e chissà cosa avrebbe pensato di lei sentendola rifugiarsi in inusuali e discutibili termini danesi per passare il tempo) sembrò convincersi a mandarle la giusta compagnia. O forse era solo impietosito dalla sua situazione. In ogni caso, la Daisy trattenne il respiro nel vedere tutto nero davanti a sé, nel non vedere più la faccia di Archibald Aldertonche che la scrutava contrariato dal suo riquadro pentagonale, ora coperto dalle dita unite tra di loro e posate sugli occhi della Corvonero.
-Diamine... Xav!- riconobbe all'istante la sua voce, e per fortuna! visto che era già pronta a reagire contro chiunque avesse provato a derubarla delle prelibatezze che aveva posato sul tavolo. Ridacchiò divertita mentre cercava di spostare delicatamente le sue mani dagli occhi e tornare a vedere le pareti di marzapane intorno a sé. Accolse il bacio sulla guancia andando a sorridergli contro, ma poi la sua fronte tornò a corrucciarsi platealmente, ancora memore dello spavento che le aveva provocato. -Mi hai fatto prendere un colpo, cosa ci fai qui?- Il tono infastidito cadde come una maschera, non riuscendo a non far trapelare il piacere di rivederlo.
Eppure allo stesso tempo riconobbe un velo un po' cupo nel suo sguardo, un po' troppo familiare. C'era sicuramente qualcosa che lo turbava e Fara non poté evitare di ricollegarlo subito alla questione ostica che riguardava il padre di lui, ma sperava sinceramente di sbagliarsi. Magari glielo avrebbe discretamente chiesto più tardi, con dell'ottima cioccolata nello stomaco. E, a quel proposito...
-Bene, soldato, anche io sono contenta che tu sia qui perché ho una missione da affidarti. Dobbiamo far fuori questa Cioccorana.- annunciò solenne, neanche fosse il Comandante degli Auror in persona. -Mi aiuterai, vero?- aggiunse poi, già consapevole di non voler ricevere un no come risposta. Era alla ricerca di un sorriso sincero di Xavier e, costi quel che costi, lo avrebbe ottenuto quel giorno.
Subito dopo, l'attenzione della londinese venne catturata da una nuova figura che era familiare quanto ogni Corvonero che occupava un pezzo del proprio cuore da fiera bronzo-blu qual era. Il Fato quel giorno doveva aver preso Fara Daisy proprio in simpatia. -Uh perfetto, arrivano i rinforzi!- esclamò entusiasta di vedere un altro viso conosciuto aggiungersi alla combriccola improvvisata. -Ciao, Jasmine giusto? Io sono Fara- le si presentò, anche se per certi versi sarebbe potuto risultare inutile visto che avevano condiviso la Sala Comune per diversi anni, però purtroppo non avevano mai avuto l'opportunità di approfondire quella semplice conoscenza. A quel punto, c'era solo da sperare che la Wells non fosse salita al piano di sopra del negozio per gustarsi i suoi acquisti in pace o per starsene per conto suo.
-Ti prego, dimmi che ti piace la cioccolata...- miagolò Fara, lanciando un'occhiata colpevole all'anfibio gigante e dolcissimo che occupava gran parte del loro tavolo, per poi osservare ancora la ragazza con occhi da cerbiatto che nella sua testa avrebbero potuto impietosire e quindi convincere Jasmine a dar loro man forte e ad unirsi a Fara e Xavier.
 
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Era strano sentirsi appellare in maniera formale da Sesy Riddle. Al di fuori dalle lezione, in cui, naturalmente, Jasmine rispettava la figura della docente, si era abituata all’informalità del loro rapporto al campo di Quidditch. Erano passati un paio di mesi da quando la donna l’aveva scelta come sua vice-capitana e la gallese, per non deludere la donna, aveva cercato di impegnarsi ancora più di prima.
”Professoressa Riddle, è bello trovarla di nuovo dietro al bancone” rispose, sorridendo timidamente ”Una scopa di cioccolato? Fantastico. Allora speriamo di vincerla, così posso dividerla con la squadra. Incrociamo le dita”.
Ridacchiò, genuinamente colpita dall’idea dell’estrazione. Benché di solito non fosse molto fortunata, sperò che la dea bendata potesse assisterla per due motivi principali: era una scopa ed era di cioccolato.
Dopo avere ringraziato la docente di Difesa ed essersi assicurata di saldare tutti i propri acquisti, si recò al piano superiore. Doveva essere passato un secolo dal suo ultimo zucchero filato, perché non lo ricordava. Sebbene potesse sembrare un dolciume più adattato a dei bambini, la bionda lo aveva desiderato dal momento in cui aveva letto la voce sul listino.
Pizzicò la sommità del zucchero filato con la punta di pollice ed indice e si portò alla bocca la soffice nuvola al gusto di fragola. Impegnata com’era ad assaporare quella prelibatezza, non si accorse di avere salito tutte le scale, né che la sala fosse già occupata. Richiamata da una voce sconosciuta, sebbene non così familiare, sollevò la testa per associare un volto a quel suono.
”Oh, si. Ciao, Fara. Mi hai servito tu al Piediburro, non potrei mai dimenticare i biscotti” replicò, capendo immediatamente chi fosse la ragazza. Sebbene non avesse mai avuto occasione di conoscerla più approfonditamente, riconobbe la concasata. Sicuramente si erano viste centinaia di volte in Sala Comune. Era strano che non si conoscessero bene, ma per Jasmine non si trattava di una grossa novità. Timida com’era, al di là del Quidditch e qualche altra rara eccezione, difficilmente si approcciava a qualcuno di propria iniziativa.
La domanda dell’altra Corvonero la spiazzò. Strabuzzò gli occhi, incredula. Esisteva qualcuno che non amava il cioccolato? Se sì, lei non si sarebbe mai fidata di una persona del genere.
”Scherzi? Io adoro il cioccolato” tubò, sorridendo in direzione dell’altra. Le iridi di smeraldo le caddero su una terza figura, che non aveva notato in precedenza. Gli sorrise gentilmente, incerta sul da farsi. Doveva presentarsi di nuovo? Le sembrò un’idea sciocca, considerando che l’altra bronzo-blu l’avesse appena chiamata a voce alta.
Lì osservò, seduti l’una accanto a l’altra e, forse a causa della recente esperienza con Philip, non poté fare a meno di chiedersi, se fossero una coppia. Non che quell’informazione la riguardasse, ma era curiosa. Si domandò se le dinamiche tra loro fossero simili a quelle che lei stessa aveva vissuto o se, al contrario, avessero una storia completamente differente.
Prese posto al tavolo, lasciando comunque una certa distanza per non invadere la loro privacy. Certo, Fara le aveva chiesto di unirsi, supplicandola con uno sguardo che era certa funzionasse bene sull’intera popolazione maschile, ma il ragazzo? La gallese non era sicura che la volesse lì. E se avesse scelto quell’occasione particolare per fare la sua mossa? La bocca le si arricciò, come se avesse appena succhiato un limone. Non si sarebbe mai perdonata di avere mandato in fumo il piano di lui.
”Sicuri che vi serva una mano?” chiese, più a Fara che a lui. Gli occhi si spostarono rapidamente tra la Corvonero ed il Serpeverde, alla ricerca di un qualsiasi segnale rivelatore.
”Dopotutto è cioccolato, non vorrei disturbare...” Confessò, con la scusa del dolcetto, ma facendo riferimento a ben altro.
E se invece si fosse sbagliata? Se fossero stati solo amici o, ancora, se lo fossero stati a senso unico? Con tutte quelle domande in testa, avrebbe rischiato di dire la cosa sbagliata senza accorgersene. Ciononostante, non poteva chiedere apertamente informazioni personali a due persone che conosceva appena.
Storse il naso, oscillando lo zucchero filato tra Fara e Xavier, dando loro il permesso silenzioso di prendere un pezzo. Pensò ad ogni modo possibile per togliersi ogni dubbio, fino a quando le imminenti nozze di due docenti di Hogwarts le diedero la scusa perfetta.
”Allora…” esordì, arrossendo leggermente ”Tra un po’ ci sarà il matrimonio della professoressa Potter e del professor Pike, voi ci sarete?” Insieme. Si morse la lingua, trattenendo la parte che più le interessava sapere. Non aveva nessun reale motivo, tranne la propria curiosità.
Lo sguardo le cadde sul ragazzo e si convinse che, nonostante Fara l’avesse riconosciuta, sarebbe stato strano non presentarsi per niente. Gli sorrise appena, con le gote che si coloravano di rosso.
”Oh, sono Jasmine, a proposito”. Ovviamente.
 
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view post Posted on 30/5/2020, 14:49
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Non riuscì ad evitare di ridacchiare, amava far spaventare Fara... era il suo passatempo preferito. Così come amava poi quando lei faceva finta di arrabbiarsi con lui, la Corva non era proprio in grado di tenere un tono alterato con Xavier per più di tre secondi ed il Bertrand era davvero felice della cosa, dopotutto lo stesso Xavier non era in grado di fare l'arrabbiato con lei, anche se qualche volta aveva tentato. Un sorriso più dolce curvò le labbra carnose del figlio di Salazar. Appena sentì la parola "missione" i suoi occhi si illuminarono e si illuminarono ancor di più quando vide quella cioccorana gigante. Per poco non saltò dalla sedia, felice come un bambino la notte di Natale. Si limitò ad annuire vigorosamente più volte, tirandosi su le maniche del proprio indumento, sfregando poi tra di loro le mani.
« BENE! Io sono pronto, cosa aspettiamo, eh?! Prometto che sarò un bravissimo soldato e porterò a compimento questa difficilissima missione!»
Il malumore di Xavier sembrava essere totalmente sparito in parte per via del cioccolato ma anche, e soprattutto, grazie a Fara che da sempre per lui era un porto sicuro nel quale trovare conforto e lui stesso poteva essere quel porto per lei, sempre e comunque. Fece quindi per staccare un pezzo di cioccorana quando nel sollevare lo sguardo notò un'altra ragazza che gli era sconosciuta o meglio... l'aveva vista diverse volte anche a lezione ma non sapeva chi fosse, non ci aveva mai parlato. Le rivolse però un sorriso sincero ed un cenno della mano.
« Io sono Xavier! E credimi, non puoi proprio dire di no a Fara quando ti fa i suoi occhioni dolci! Inoltre non disturbi, quindi per quanto mi riguarda puoi restare tranquillamente!»
Ed era la verità, Xavier non aveva niente in contrario ad avere la ragazza lì con loro, anzi forse era meglio avere una terza persona per mangiare quella cioccorana altrimenti l'avrebbe sul serio mangiata tutta lui a costo di sentirsi male, ne era capace. Quindi riprese la sua missione staccando un pezzetto della cioccorana, iniziandola a mangiare e sì... sembrava un bambino in quel momento ma era da comprendere, lui ed il cibo erano un'unica cosa e dal fisico sarebbe impossibile dirlo... eppure mangiava, eccome se mangiava, poi grazie ai vari allenamenti riusciva a smaltire tutto. Fara sapeva la sua storia, sapeva perchè avesse iniziato ad allenarsi con costanza fino a far diventare l'allenamento una vera e propria passione.
Divorò in pochi istanti quel pezzo di cioccolata ma prima di gettarsi nuovamente sul bersaglio attese che fossero le altre due ragazze a fare una mossa, non voleva sembrare disperato... anche se forse un pò lo era, ma dettagli.
« Il ballo! No uhm... andiamo separati, anche perchè io non ho nemmeno il controllo all'Atrium lavorando lì. Ma a questo proposito ehm... » tossicchiò voltando il capo in direzione di Fara. Probabilmente le guance si erano colorate leggermente di rosso e per fortuna quella barba nascondeva tutto altrimenti che bella figura avrebbe fatto. « Ti va di incontrarci direttamente in sala? Stiamo assieme, sì... anche perchè non so chi ci sarà e ho bisogno di qualcuno che mi trattenga dal saltare sul buffet. »
 
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view post Posted on 1/6/2020, 00:26
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Quel gruppetto improvvisato era proprio la compagnia che Fara non sapeva di aver bisogno. Vedere Jasmine prender posto accanto a loro fu un sollievo, che provò a giustificare usando la scusa di dover smaltire il premio, quando invece lei stessa era consapevole che dei volti amici erano ciò di cui aveva più bisogno in quel periodo. Con o senza cioccolato da divorare.-Menomale! Non volevo assolutamente ricorrere alla spedizione per questo... non saprei dove metterla in dormitorio, poi. Dobbiamo finirla.- si lasciò sfuggire una risatina allusiva, certa che la concasata sarebbe stata d'accordo con il suo non volere assolutamente un altro coinquilino in camera, soprattutto se così ingombrante. Avrebbe dovuto far spazio sulla scrivania invasa da appunti e pastelli assortiti ma no grazie, non ci teneva.
Tornò con lo sguardo di nuovo sulla forma di cioccolata davanti a loro e vi bussò sulla superficie. -Secondo voi è vuota all'interno?- chiese mentre la malsana idea di colpirla con un pugno che avrebbe sicuramente fatto più male a sé stessa che altro, o con l'impugnatura della bacchetta per levarsi ogni dubbio si faceva sempre più insistente. Se non altro, si sarebbe almeno messa l'anima in pace se la prospettiva di riuscire a finire tutto fosse realistica o meno.
-Ha ragione, appunto perché è cioccolato non disturbi. Avrebbe un sapore diverso se lo divorassi da sola.- ammise, arrossendo leggermente. Sorrise gentilmente a Jasmine ma scosse la testa, rifiutando così l'offerta silenziosa al dolce sapore di fragola e lasciando a lei tutto il piacere di dedicarsi alla nuvola di zucchero mentre la londinese cercava indaffarata il punto migliore da cui prelevare il primo pezzo di cioccorana. Amputò un pezzo di zampa dalle dita palmate, cacciandoselo in bocca e dando il via a quella muta battaglia contro l'enorme anfibio.
La raccolta di figurine messa da parte fino ad allora catturò nuovamente l'attenzione della Daisy, e le fece tornare in mente un'altra proposta che voleva già da qualche minuto avanzare ai due compagni lì presenti. -Mmh qualcuno fa la collezione? Mi sono usciti un paio di doppioni, se vi servono prendete pure.- squadrò dubbiosa le figurine pentagonali di Jocunda Sykes che si era momentaneamente assentata e Archibald Alderton particolarmente irrequieto nella sua cornice, appena separate dalle loro esatte copie non potendo trovare un posto nell'album. Le allungò ai due ragazzi, in modo tale che avessero potuto controllare con i loro occhi e nel caso decidere se potessero essere utili ad qualcuno di loro.
-Il matrimonio! Ci sarò sicuramente.- il capo della Corvonero annuì con decisione, mosso dall'entusiasmo genuino che invadeva la ragazza quando pensava all'incoronamento dell'amore tra i due docenti che aveva sempre visto come il rapporto ideale, perfetto, a cui ogni relazione poteva aspirare. Almeno da un punto di vista esterno come potevano essere gli occhi di una studentessa qualunque come lei, che di certo non era a conoscenza di eventuali retroscena. Stava vivendo l'attesa di quel grande giorno come una trepidazione in continuo aumento e, al solo pensiero, cadeva di nuovo nella trappola che la rendeva estremamente elettrizzata. Era contenta che la Wells avesse cacciato quell'argomento.
Dal canto suo, Fara non sapeva ancora nulla di chi fossero gli altri partecipanti, né tanto meno di come si stesse organizzando Xavier, dunque ascoltò curiosa la sua risposta sorridendo divertita (e compiaciuta, sì, soprattutto compiaciuta) quando nominò il suo lasciapassare grazie al lavoro in qualche ufficio del Ministero: -Il solito privilegiato, certo che va bene! Ma...-
La domanda successiva sorse spontanea nella sua mente, ma rimase sulla punta della lingua, all'interno delle labbra ben serrate. Il Bertrand aveva chiesto a lei di "proteggerlo dall'assalto al buffet", e non alla sua ragazza. Forse semplicemente la Serpeverde non avrebbe potuto partecipare al matrimonio per qualche impegno, ma se c'era anche solo una possibilità che ci fosse qualche altro motivo ben più spiacevole dietro quella proposta, allora Fara arrivò a convenire con sé stessa che non sarebbe stato quello il momento di chiedere. Piuttosto, si corresse: -No... nulla. E comunque il buffet sarà ai Tre Manici, non credo proprio che vedremo del cibo nella Sala delle Cerimonie!- Puntualizzò Fara ridacchiando tra sé e sé, prima di spostare le iridi color nocciola sulla ragazza di fronte a lei, rigirando a sua volta la stessa identica domanda: -Ci sarai anche tu, vero?-
Chissà, magari con la compagna bronzo-blu avrebbe potuto scambiare preziosissimi consigli sull'abito più adatto la mattina stessa della cerimonia quando, ne era sicura, l'emozione per l'evento avrebbe raggiunto il suo apice e la quindicenne avrebbe sicuramente avuto fatto tesoro di un sostegno psicologico. Neanche fosse lei la sposa, tanta ansia. Nel dubbio, ingerì un altro pezzo di cioccolato al latte.
 
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view post Posted on 4/6/2020, 21:25
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Staccò un pezzetto di zucchero filato e lo mise in bocca. La nuvola rosa le si sciolse sulla lingua e la dolcezza della fragola le stuzzicò le papille gustative. Jasmine non poté fare a meno di chiedersi se, in quel momento, anche la propria lingua si fosse colorata di tenue rosso. Fosse stata in dormitorio con la Agnes, glielo avrebbe chiesto senza mezzi termini, mostrandole la lingua come prova. Tuttavia, non volendo fare cattiva impressione su due persone, che la conoscevano appena, le sarebbe toccato tenersi la curiosità.
Sorrise a Xavier, chiedendosi se anche lui fosse una vittima degli sguardi dolci della concasata. Non che fossero affari propri, ma da quando lei e la propria migliore amica si erano confidate tutto, vedeva possibili intrighi ovunque. Pur consapevole di potersi sbagliare, se la Daisy, un giorno, le avesse, per ipotesi, chiesto un parere sul suo caso specifico, la battitrice avrebbe dovuto essere preparata. Immagazzinare informazioni ed impressioni per potere essere utile, sempre che fosse servito.
Alla domanda di Fara strabuzzò gli occhi. Un quesito logico, intelligente, a cui lei non aveva minimamente pensato. Adorava il cioccolato, ma la sola idea, che l’enorme ranocchio fosse ripieno, le diede il voltastomaco. Quanto sarebbe riuscita a mangiarne prima di scoppiare? Non era sicura fosse possibile, ma essere ricoverati al San Mungo per indigestione da cioccolato, le avrebbe rovinato i piani per la sera.
Le dita strinsero la confezione di U-NO-POO, custodita in tasca, lontana da occhi indiscreti.
”Lo spero” borbottò, lanciando uno sguardo truce all'anfibio ”Credete sia possibile morire per avere ingurgitato troppa cioccolata? Se la risposta fosse affermativa e quello” mosse l’indice a segnare l’enorme ammasso di cacao sul tavolo ”fosse ripieno, credo ci serviranno altri rinforzi.”
Trattenne il fiato, sospesa in un limbo, quando Fara staccò coraggiosamente una zampa palmata. Era vuota o ripiena? La bionda si protese leggermente, cercando di sbirciare, senza invadere lo spazio personale dei due ragazzi, ma non riuscì nell’intento. Fino a quando non avesse trovato il coraggio di scoprirlo da sé, si sarebbe tenuta il dubbio.
La testa si mosse a destra e sinistra in un mesto cenno di diniego e le labbra si arricciarono in una smorfia dispiaciuta. Jasmine non si era mai cimenta nella raccolta di figurine, perché non aveva la pazienza necessaria. Le sarebbero potuti volere mesi, addirittura anni per finirla e non si vedeva proprio a riuscire ad aspettare tutto quel tempo.
”Grazie per la proposta, ma non ho mai iniziato a collezionarle. Tu o voi da quanto tempo avete iniziato?” incuriosita, rivolse uno sguardo interrogativo ad entrambi, soffermandosi prima sul serpeverde, poiché, a differenza dell’altra bronzo-blu, non era sicura facesse la raccolta.
Il matrimonio fu il pretesto che le serviva ad indagare su di loro, comprendere le dinamiche. Scopo accademico, si disse. Ignorò completamente la parte sinceramente curiosa, senza null’altro interesse se non conoscere la risposta. Nascosto sotto a fittizi buoni propositi, nel tentativo di nasconderlo. Fingere di esserne all'oscuro, come se non esistesse.
Tese le orecchie, messa sull'attenti dalla replica del ragazzo. La giovane di Cardiff trovò quella specifica piuttosto bizzarra, come se, in qualche modo, avesse percepito anche quell'insieme, che lei si era tanto sforzato di trattenere. Le labbra si sollevarono e la bionda tentò di fare passare quel sorriso intenerito per uno di circostanza. Forse, si disse, Xavier stava già pensando ad essere l'accompagnatore di Fara e quella domanda sul matrimonio si era rivelata l'assist perfetto per introdurre il discorso.
Gongolò, ignara di tutto. Jasmine credeva di avere sbrogliato la matassa, risolto il mistero che legava i due studenti, invece non aveva capito niente. Una cantonata grossa come una casa, che lei, non conoscendo le informazioni di base, non avrebbe mai accusato.
Le iridi di smeraldo scrutarono velocemente il verde-argento, prima di posarsi sulla concasata.
"Sì, certo. Non potrei mai mancare. Ho anche preso dei cosmetici da Mondomago che dovrebbero avere un'applicazione...facilitata" esalò, prima di muovere l'indice in piccoli cerchi concentrici sulla superficie lignea del tavolo "Secondo voi ci sarà molta gente? E' stato carino, da parte del professor Pike e della professoressa Potter, permettere a tutti gli studenti di partecipare".
Quasi ne avesse timore, allungò la destra per afferrare un pezzo dell'anfibio di cioccolato, così avrebbe potuto risolvere l'unico mistero rimasto irrisolto: la rana era vuota all'interno?
 
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view post Posted on 24/6/2020, 21:51
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D I R T Y H A N D S

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« No non faccio la collezione anche se effettivamente è una cosa che vorrei iniziare a fare... così avrò la scusa perfetta per compare più cioccorane. » Ormai era un caso perso ma Fara non si sarebbe dovuta stupire della cosa, forse Jasmine sì visto che non lo conosceva. Al Bertrand non interessava se quel pezzo di cioccolata fosse pieno o vuoto, lui mangiava e basta gustandosi il sapore di quel cioccolato al pari di un bambino, sicuro anche del fatto che si sarebbe potuto sporcare da un momento all'altro ecco perchè brandì nella mano sinistra un tovagliolo, prevenire era meglio che curare. Puntò i suoi occhi azzurri sul viso di Fara quando la sentì fare quella pausa e poi ripensarci... cosa voleva chiedergli? Xavier piegò il capo di lato, cercando di capire perchè si fosse tirata indietro dal dire ciò che realmente voleva dire poi raggiunse, forse, una conclusione; forse Fara voleva domandargli di Audrey? Lui non avrebbe saputo rispondere, fu grato alla Corva per non essere andata oltre... se era quella l'idea che lui si era appena fatto, perchè semplicemente non avrebbe saputo spiegare a Fara come mai al matrimonio non sarebbe stata presente colei che era, almeno per il momento, ancora la sua fidanzata. « Beh anche se sarà ai Tre Manici devi trattenermi perchè sai come sono. » Rivolse poi un'occhiata quasi colpevole a Jasmine, aveva appena rivelato il suo più grande segreto... ovvero quello di avere un buco nero al posto dello stomaco, ma era certo che la Corva non l'avrebbe giudicato, nessuna delle due l'avrebbe fatto neppure al secondo pezzetto di cioccolata appena staccato dalla cioccorana, visto che il primo era già finito. « Morire per troppa cioccolata sarebbe la morte migliore, a mio modesto parere! » Esclamò dando un morso al pezzo appena staccato, restando in silenzio per ascoltare Jasmine ma non perse occasione per punzecchiare Fara dandole delle piccole gomitate e dei pizzicotti sul braccio. Inoltre, sempre perchè amava farle i dispetti, si sporse verso il pezzettino di cioccolata che Fara reggeva tra le dita per dare un morso e mangiare anche quello, portando istintivamente il proprio braccio in su per evitare che la Corva potesse rubare il proprio. Dopo ciò, calò il braccio per mangiare il cioccolato, rivolgendo la sua attenzione a Jasmine.
« Credo che gran parte degli studenti sarà presente, più i professori e tutti gli affetti dei festeggiati. Sì anch'io l'ho trovata un'idea molto carina, è bello essere coinvolti in simili eventi pur essendo comunque estranei... nel senso, siamo solo i loro allievi. Comunque ho già scelto il vestito, voi a che punto state? Siete ragazze... ci mettete una vita per queste cose. » Le prese in giro con il suo solito fare amichevole, sollevando la gamba sinistra per poggiare il polpaccio al ginocchio destro; in quel momento Xavier non aveva niente di quel ragazzo con la puzza sotto al naso che sempre si presentava a feste per ricconi spocchiosi, era fuori da quell'ambiente soffocante e poteva essere se stesso, grazie anche all'aiuto di Fara. La ragazza aveva contribuito a renderlo più sciolto, meno impostato, e adesso sembrava davvero un ragazzo della sua età e non più grande. « Eh sì nanetta, sono un privilegiato ma tu mi adori proprio per questo... o sbaglio? » Questa volta si rivolse a Fara, prima mostrando una faccia da schiaffi e successivamente mutando il sorriso furbo in uno decisamente dolce, scuotendo un pò il capo mentre la guardava. Dopo tutti quei mesi passati senza averla accanto gli sembrava quasi un sogno poter tornare nuovamente a parlare con lei o averla, semplicemente, vicina.
 
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view post Posted on 5/7/2020, 22:33
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-Vuota.- Trapelò anche un barlume di speranza, insieme a quel semplice vocabolo, quando Fara annunciò a voce alta ciò che le si era parato davanti non appena aveva sferrato il suo attacco ad una delle zampe palmate della rana. L'interno scuro ma magnificamente vuoto le lasciò pensare che non sarebbe stato quello il giorno della loro morte per overdose di zuccheri. Forse. Sospirò tutto il fiato che aveva inconsciamente trattenuto e guardò sorridente Jasmine: -Abbiamo ancora qualche speranza di sopravvivere a questa battaglia, per fortuna.- Cercando di trattenere una risata di gusto, al solo pensiero di aver temuto di essere sopraffatta dal suo stesso premio, la londinese prese le due figurine che entrambi i presenti avevano rifiutato -povere celebrità magiche incomprese- e le ricacciò nella borsa insieme all'intero album. Non ne avrebbe più avuto bisogno per il momento.
-Da pochissimo, in realtà, giusto qualche giorno fa. Infatti non ne ho molte, ma sono stata fin troppo fortunata a trovare già un paio di doppioni. Ma non importa! Vorrà dire che le terrò con me, sicuramente mi saranno utili prima o poi.- commentò distrattamente, sorridendo al commento del Bertrand che oltre ad avere una logica molto furba di sottofondo, doveva ammettere che era stato anche il primo pensiero di Fara quando lei stessa aveva iniziato la collezione. Di certo aveva iniziato a preoccuparsi di dover fare qualcosa per rimettersi in forma, con tutte le cioccorane che avrebbe dovuto comprare. E, incredibile ma vero, da quel momento non aveva lasciato andare quel proposito come i mille altri che si prefissava ogni giorno e che rimanevano soltanto dei bellissimi sogni, ma si era subito attivata per metterlo in pratica . aveva iniziato ad allenarsi. Come a voler negare interiormente le sue stesse intenzioni, la Daisy colse l'allusione di Xavier ricordandosi le abbuffate in Sala Grande e non. Non poté non sorridere.
-E tu sai come sono io! Quindi, tratteniamoci a vicenda, okay? Evitiamo di fare la figura degli ingordi davanti al corpo docenti al completo, mh?- propose con la bocca impastata di cioccolato. Credibilità zero. Come ad aver carpito immediatamente la sua poca serietà, Fara si sentì punzecchiare su un braccio dal Serpeverde. Assottigliò lo sguardo su di lui e gli rivolse un colpetto sulla mano per ammonirlo, distraendosi poi a guardare il pezzo di cioccolata che la Daisy teneva tra le dita, finché non se lo vide soffiare da sotto il naso. -Ecco appunto...- Come se il suo "cerchiamo di fare bella figura" non fosse mai esistito, Xavier aveva divorato anche il suo pezzo di cioccorana. Tutto nella norma, in effetti, la corva avrebbe dovuto prevederlo. Eppure si lasciò sfuggire lo stesso una risatina arrendevole, la quale sarebbe stata utile anche a nasconderle le gote che assumevano colorito man mano che cresceva la consapevolezza del siparietto che i due stavano mostrando a Jasmine. Dopo quel momento, Fara avrebbe potuto dire addio al fatto di sembrare una persona seria e per nulla infantile.
-Non ho idea di cosa indossare. È pur vero che non ho molta scelta... mi lascerò consigliare dall'istinto dell'ultimo momento. Come al solito. Anche se ci sto pensando da giorni e giorni, sì.- si aggrappò volentieri all'argomento preparazione per la cerimonia, tentata inizialmente dal negare quella generalizzazione sul sesso femminile ma impossibilitata dal fatto di essere lei stessa in grande difficoltà sulla scelta, da troppo tempo ormai. E il matrimonio si avvicinava. Sorrise imbarazzata, ma poi spostò la sua attenzione su quello che stava dicendo la concasata, che al contrario sembrava già essersi portata avanti con il lavoro e si era procurata oggetti di grande aiuto. Per tempo, soprattutto. -Sembrano un sogno! E li hai già provati? Cioè... funzionano davvero?- Si sistemò incuriosita al suo posto incrociando le gambe sulla sedia ed afferrando un altro pezzo di rana -questa volta tenendoselo stretto, però, tutto per lei- ed ascoltò con attenzione i rispettivi pensieri dei due ragazzi riguardo l'evento, che la Daisy condivideva appieno.
-Anche io sono rimasta piacevolmente sorpresa quando ho letto che l'invito era aperto a chiunque, ma proprio tutti tutti! Non era per nulla scontato, non capita tutti giorni un evento del genere. Sarà l'Occasione dell'Anno.- enfatizzò quell'espressione, rilassandosi ancora di più per assaporare l'atmosfera di quel pomeriggio passato in buona compagnia.
-Se rispondo di sì inizi a montarti la testa, giusto?- sussurrò, tentata dal rispondere un no secco che non avrebbe potuto avere suono più falso, solamente curiosa di vedere la sua reazione. Xavier però era consapevole di quanto Fara ci tenesse a lui, dunque la Corvonero poteva permettersi di scherzarci su, perché punzecchiarsi a vicenda era ciò che sapevano fare meglio. Poi la quindicenne si rivolse ancora a Jasmine, dando retta ai gorgosprizzi che le aveva messo nell'orecchio poco prima e riprendendo l'argomento, incuriosita: -Come hai detto che si chiamano quei pennelli di Mondomago?-
 
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12 replies since 4/5/2020, 20:51   263 views
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