Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Flying with joy, Allenamento #LM24

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view post Posted on 5/3/2024, 12:53
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Avrei negato se avessi detto di non sentire più la stanchezza per la recente partita giocata o la gioia per la vittoria insperata ed arrivata dopo tantissime ore di gioco ad alta intensità tra noi ed i rosso-oro. I muscoli delle mie gambe erano ancora indolenziti e bruciavano e, mentre il Lex di qualche anno prima sarebbe rimasto sotto le coperte a maledirsi per lo sforzo appena effettuato, oggi il mio umore era alle stelle. Ero consapevole che la nostra vittori non aveva un gran significato dal punto di vista della classifica se non per la possibilità di evitare di un soffio l’ultima posizione, eppure il fatto di essere riusciti a ribaltare il risultato dello scorso anno giocando con la stessa squadra ma in una formazione un po’ diversa mi rendeva davvero orgoglioso e fiero di me e dei miei compagni.
Sebbene la pioggia cadesse ancora incessante dai fitti nuvoloni scuri che erano in cielo, mi presentai al campo con un lieve anticipo ed un sorriso a trentadue denti stampato in volto. Persino l’assenza inaspettata di Gabriele alla partita non riusciva a cancellare o attenuare l’alone di felicità che avevo intorno.

“Benvenuti ragazzi, come state? Io sono ancora indolenzito dalla partita, ma felice! Voi? Tutto bene?”

Avrei atteso lì l’arrivo di tutti i presenti di oggi. Forse, dagli ultimi gufi che mi ero scambiato, stava per arrivare una sorpresa, una grossa sorpresa. Nonostante la pioggia, quella giornata non poteva esser cominciata in maniera migliore.


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La pioggia non lasciava scampo nemmeno ad Hogwarts ed al campo di Quidditch. Quel giorno sarebbe stato il suo ritorno. Aveva dovuto rimanere lontano dal campo e dalla partita per troppo tempo. Aveva sentito della vittoria contro i Grifondoro, ma voleva esserne stato parte pure lui.
Il ragazzo sarebbe tornato al campo, divisa pulita e tirata a lucido, la Firebolt pronta ad essere cavalcata alla ricerca del boccino o di un bolide. Non stava più nella pelle. Si sentiva come un bambino mentre aspettava l’arrivo di Babbo Natale la vigilia. Quasi tremava mentre metteva il primo passo in campo. Da lontano poteva osservare la figura del nuovo Capitano. Gli dispiaceva non essere più in quei panni, ma sperava che quel ragazzo potesse essere un buon leader e lui si sarebbe messo a sua completa disposizione. Non voleva essere una mina vagante, ma un buon consigliere se lui gli avesse chiesto aiuto. Una piccola chioccia per aiutare a crescere la squadra e tornare a competere come i vecchi tempi.
-Buongiorno, atalantino a vostra completa disposizione. Posso esservi utile? Complimenti per la vittoria contro Grifondoro!-
Un piccolo sorriso sulle labbra del figlio di Tosca mentre la chioma diventava sempre più umida.
Atalantino era tornato.
 
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Riammessa. Nemmeno la pioggia scrosciante sarebbe stata in grado di scalfire l’umore della Ainsworth, quel pomeriggio. Calcava il prato il Hogwarts con passi decisi, trionfanti, passi da ritorno a casa. Si lasciava alle spalle Brighton, lo sguardo deluso del padre mago, le braccia speranzose della madre babbana, una scissione interna a cui, lì, tra le mure del castello, poteva evitare di pensare. Poteva inalare la pioggia a pieni polmoni – e tossirla fuori, perché le gocce nel naso facevano questo effetto – esalando fuori quei mesi di stallo. Con la Nimbus sottobraccio, si sentiva più concreta e aperta, meno un filamento di ectoplasma che sgomitava tra i turisti per le passerelle brightoniane. Con i capelli fradici già incollati al viso, e la divisa – quanto cazzo le era mancata la divisa – nelle stesse condizioni, Mica entrò in campo con un sorriso tutto denti.

- Buongiorno, tassetti. Felice di essere di nuovo qui. –

Con una mossa da cane bagnato, scuoté forte la testa per scrollarsi di dosso l’acqua dai capelli, e insieme a quella tutto il resto.

- Complimenti per la partita! Tre giocatori contro una squadra al completo? -

Adornò la domanda retorica con un sonoro fischio di approvazione, rivolgendo uno sguardo di stima al nuovo Capitano Mashal. Era curiosa di osservare la vicino la chimica esplosiva di quella nuova, piccola e bizzarra squadra di Tassorosso.
 
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"MicaaaaaaaAAAAAAAAAAAA!" l'urlo di Cenwyn risuonò probabilmente per tutto il campo anticipando l'arrivo della rossa presumibilmente più imbranata dell'intero castello. Scivolando sull'erba bagnata ed evitando di cadere a terra probabilmente solo per intercessione degli dei la giovane strega giunse trafelata al campo di Quidditch buttando le braccia al collo della compagna di stanza. Eh già, Cenwyn aveva visto il baule della giallo-nera e tutti i suoi effetti tornare magicamente a riempire il loro posto. "Ehm, Ciao Lex! " esclamò concedendo alla compagna di casa giusto qualche secondo per respirare prima di tornare a stringerla forte forte quasi temesse che potesse scappare da un momento a l'altro. Sebbene non era passato molto dal loro incontro ad Hogsmeade rivedere Mica finalmente con la divisa addosso era qualcosa di indescrivibile. La rossa sbirciò di nuovo in direzione del Capitano per rispondere alla sua domanda quando le smeraldine si posarono su una Firebolt vicino alla quarta figura presente in campo ancora pressocchè ignorata e che fino a quel momento aveva dato per scontato essere August Booth ma August non possedeva una Firebolt e non si comprava una Firebolt tutti i giorni. La diciassettenne si staccò quindi dalla sua coetanea inclinando appena la testa lasciando che un neurone rotolasse incontro all'altro per fare finalmente contatto "AAAAAAAAAAAAA..!"
 
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view post Posted on 11/3/2024, 11:35
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Il mio umore, già alto dopo la partita contro i rosso-oro, raggiunse un picco ancor più elevato quando i miei compagni di squadra cominciarono ad arrivare al campo. Sebbene August e Gabriele non si fossero presentati, due novità - che in realtà novità non erano affatto - entrarono a passi lenti e rispettosi nel campo.
Il primo dei due era un nome che avevo semtito pronunciare tante volte da Cenwyn ma che non avevo mai avuto modo di vedere in azione o di conoscere di persona, Atalantino. Non sussultai al suo arrivo: il suo gufo e la ricomparsa del suo nome nelle esposizioni più recenti mi avevano già oreannunciato il suo arrivo. Subito il ragazzo mi salutò e si complimentò per la vittoria, quindi attesi la fine della sua frase per prendere parola.
"Ciao Atalantino, la tua reputazione ti precede. Come stai? Mi fa piacere vedere che sei tornato ad indossare la divisa, spero davvero che queato tuo ritorno possa aiutarci a diventare ancora più forti!"
Sorrisi, tendendo la mano destra al ragazzo. Non erano necessarie le presentazioni: lui era uno dei giocatori più forti che i giallo-neri avevano avuto modo di vedere, io il Caposcuola ed il Capitano attuali, dirsi nome e cognome o presentarsi in maniera classica sarebbe stato banale.
Il secondo arrivo fu invece un po' più sorprendente ed inaspettato, poiché non accompagnato da nessun segnale precedente. Spalancai gli occhi ed un nuovo enorme sorriso si disegnò sul mio viso osservando l'ingresso della nuova vecchia giocatrice. Se da lontano non l'avevo riconosciuta immediatamente, al suo avvicinarsi sempre di più divenne evidente: Mica, una ex-Caposcuola che era sparita dalla circolazione di punto in bianco.
"Oh, Mica! Bentornata, come stai? È da molto tempo che non ti vedo in giro, sono contento che anche tu abbia deciso di rimetterti in sella alla scopa!"
L'arrivo di Cenwyn fece comprendere benissimo il rapporto che intercorreva tra le due ragazze: la vice-capitana si era difatti fiondata sulla compagna correndo ed ignorando il suo contorno, compreso l'altro grande ritorno, Atalantino, che catturò la sua attenzione solo all'ultimo.

Avrei lanciato un'ultima occhiata all'ingresso del campo nella speranza di vedere gli altri due arrivare, ma non ebbi un riscontro positivo, quindi mi schiarii la gola e presi la parola.
"Bene ragazzi. Molto bene. Non spenderò parole sulla partita dell'altro giorno, non c'è August e neppure Gabriele a cui dovrò chiedere una spiegazione. Lasciatemi, per prima cosa, dare l'ufficiale" bentornato" ad Atalantino ed a Mica. Siamo felici di riavervi con noi, forse adesso potremmo giocare una parrita con una squadra quasi completa! Cenwyn sa già tutto, ma lo dirò anche a voi. Non credo di essere il più esperto della squadra né tantomeno il migliore, sono diventato Capitano in un momento difficile in cui non esisteva alternativa a questa scelta. Quello di cui sono sicuro è che darò il mio massimo ad ogni allenamento e ad ogni partita e quello che mi aspetto è che anche voi diate il massimo."
Regalai un sorriso ad ognuno dei ragazzi presenti. La pioggia non era in grado di scalfine minimamente l'umore di quel giorno.
"Sono sicuro che ci divertiremo tantissimo insieme! Cerchiamo di allenarci al meglio anche oggi, in modo da far riprendere mano ai movimenti ad entrambi, soprattutto in vista della prossima partita che sarà tutto fuorché semplice!"
Avrei poi osservato per un istante solo Cenwyn. La sua gioia era ancora percepibile ed avremmo avuto bisogno della nostra migliore battitrice in vista della partita contro i Corvonero. Avrei messo la mano al centro del piccolo cerchio formato da noi quattro, aspettando di vedere la vice-capitana fare lo stesso prima di spiegare questa nuova tradizione ai compagni.
"Ragazzi, questo è un piccolo gesto che facciamo da quando sono diventato il Capitano della squadra. È una sciocchezza, ma gridare a pieni polmoni tutti insieme aiuta a sentirci più squadra e a scaricare un po' di tansione e di ansia. Che dite, vi piace? Su, mettete la mano al centro. Tasso..." avrei dunque gridato l'ultima parola ed avrei atteso che Cenwyn, Mica ed Atalantino finissero il grido sollevando tutti insieme il braccio verso l'alto.

"Direi che basta così con le chiacchiere e che sia il momento di mettersi in moto. Cominciamo con due giri di corsa a terra a media velocità, ne abbiamo tutti bisogno: io e Cen per calmarci, Atalantino e Mica per rimettersi un po' in moto. Finiti i due giri, saliamo subito sulla scopa. Un giro di campo a velocità moderata, poi uno al massimo della velocità ed infine uno alternando scatti e frenate brusche. Mi raccomando, facciamo attenzione a non scivolare durante le frenate improvvise. Pronti? Su, via!"
Come mio solito, avrei battuto le mani un paio di volte prima di incamminarmi per dare il via all'esercizio. Avrei iniziato a correre con una velocità né troppo elevata né troppo lenta in modo da attivare i muscoli. Ad ogni oasso la mia mente tornava al più recente match. La prima vittoria da Capitano, il ritorno di due giocatori, la relazione con Desmond che andava a gonfie vele. Tutto sembrava essere al proprio posto in qiel momento.
Passo dopo passo, cercando di mantenere costante la velocità, avevo compiuto i due giri di corsa. Che la mia forma fisica stesse evolvendo era chiaro anche da questo: al primo allenamento ero a rischio svenimento solo all'idea di compiere uno sforzo tale.
Con in classico "Su!" avrei richiamato la mia Comet ed avrei quindi iniziato a volare. Per un primo giro di campo avrei solo cercato di riabituarmi all'aria e alla pioggia battente che non ci dava tregua. Ritornato al punto di partenza avrei iniziato il secondo giro. Mi sarei inclinato quasi completamente sul manico fino a far sfiorare il mio petto ed il legno. La testa avrebbe assunto una posizione il più aerodinamica possibile e le gambe allo stesso modo sarebbero state ben strette sul manico in modo da ridurre la superficie a contatto con l'aria. Le mani avrebbero tenuto saldamente il manico così da concedermi di virare ed effettuare il giro. Terminato anche quel giro avrei dovuto eseguire una serie di scatti. Avrei quindi iniziato ad alternare delle spinte in avanti effettuate abbassando il manico di scopa quasi verso il basso in modo da raggiungere un'alta velocità in pochissimi metri e sollevamenti del manico quasi in verticale così da stoppare immediatamente la mia corsa, tenendo il manico così stretto con mani e cosce da sentirle quasi bruciare.
Avrei dunque osservato i miei compagni svolgere il loro esercizio prima di richiamarli al centro del campo con un cenno.

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view post Posted on 13/3/2024, 21:55
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Il nuovo Capitano l'aveva accolto calorosamente al proprio arrivo. Non poteva negare di voler essere al suo posto a gestire quell'allenamento, ma poteva essere un bel modo per ricominciare a giocare a quello sport che tanto lo appassionava. Sarebbe voluto tornare ad avere una squadra composta da almeno un giocatore per ruolo, ma questo non sembrava possibile per la casata di Tassorosso.
-Tutto bene, complimenti per la vittoria. Ho voglia di tornare a giocare una partita e non vedo l'ora di tornare in forma, sono un pochino arrugginito-
Vicino a lui c'erano solamente facce conosciute. Cenwyn e Mica, due Tasse che conosceva molto bene.
-Felice di rivederti Mica, sei pronta a bolidarmi?-
Avrebbe osservato quel viso rosso della vecchia Caposcuola di Tassorosso
-Talantino, giusto Cen-
Un sorriso sul volto del Tasso in quella giornata piovosa avrebbe accolto la rossa.
Dopo aver ascoltato le istruzioni dettate da Lex, il ragazzo avrebbe messo la propria mano insieme a quella degli altri, urlando forte
-Rosso!-
Era un'usanza che non aveva mai usato prima d'ora, ma poteva essere utile per fare gruppo e togliere eventuali malumori che potevano scorgere in ogni gruppo.
Il ragazzo avrebbe iniziato a muovere i propri arti inferiori dietro al Caposcuola attuale. Un passo dopo l'altro, un modo per iniziare dolcemente a tornare ad essere quello di un tempo. Avrebbe continuato a correre e a cercare di mantenere una respirazione costante dietro al ragazzo. Moriva dalla voglia di salire in sella alla Firebolt che era rimasta adagiata al suolo, in attesa del proprio padrone.
Quando sarebbero tornati alle rispettive scope, il Tasso si sarebbe messo subito a cavalcioni, pronto a partire. Doveva per forza di cose rispettare le direttive di Lex, ma fremeva nel partire a razzo e liberarsi nel cielo a godersi quella sensazione di velocità e libertà.
A velocità moderata si sarebbe messo dietro al ragazzo, pronto a scattare a razzo quando richiesto. Quando vide partire il giovane a razzo, si sarebbe catapultato in avanti, abbassandosi al massimo per produrre minor attrito possibile per raggiungere la massima velocità e il traguardo. All'inizio dell'ultimo giro si sarebbe messo ad andare a razzo ed a cercare di inchiodare all'ultimo, intervallando una ventina di metri a folle velocità a una brusca frenata con entrambe le mani sul manico.
Terminato l'ultimo giro il cuore batteva all'impazzata nel petto del Tasso. Era tornato in sella. Il suo viso era una classica emoticon babbana che stava fremendo nell'aspettare il prossimo gioco, un po' come un cagnolino che aspetta il padrone che gli lanci il bastone in un campo.
 
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view post Posted on 18/3/2024, 14:58
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- AAAAAAAAAA –

Ribatté all’entusiasmo di Cen con un urlo speculare, continuando quando la rossa reindirrizò il focus del suo urlo verso l’ex-Capitano Atalantino.

- AAAAAAAAAAAAAaaaaa. Ah, grande Cen. Serve un bell’urlo di sfogo una volta ogni tanto. Mi eri mancata. –

Annuendo soddisfatta, rivolgendo un pollice all’insù alla compagna ancora urlante, Mica poté concentrarsi sulle indicazioni di Lex.

- Capitano Mashal! Suona bene. Sì, sono tornata a bazzicare qui in giro. Ho sentito il richiamo del Campo, diciamo. –

Le era mancata la squadra, i compagni, l’adrenalina, il vento, i bolidi, il sudore, le botte. Ma dirlo sarebbe risultato troppo verboso – il richiamo del campo avrebbe dovuto bastare, come misera spiegazione. Ascoltando il saluto di Atalantino, Mica si sarebbe rivolta al ragazzo con una scintilla negli occhi che virava pericolosamente verso il sadico.

- Nata pronta, Ata. Tu invece, fremi al pensiero di un ri-battesimo di fuoco in infermeria? Una bella dose di adrenalina mi pare il modo migliore per scrollarsi di dosso la ruggine. -

Sfoderando un sorriso tutto denti, la Ainsworth avrebbe mimato il movimento di una mazza-contro-bolide in direzione del compagno, per posare la mano all’interno del piccolo cerchio di squadra.

- Rosso! –

Concluso quel nuovo rituale – che Mica reputava tenerissimo, quella di Lex le pareva davvero una bella trovata – la ragazza si sarebbe messa in moto, vogliosa di togliersi di dosso quei lunghi mesi di inattività. Era da tanto, troppo tempo che non si allenava – e il primo giro le risultò quindi più faticoso del previsto, i muscoli che urlavano pietà e il fiato ansimante. Era proprio diventata un molliccio. Con un semi-ringhio di insoddisfazione, avrebbe cercato di riprendere velocemente le forze, eguagliando la velocità dei compagni. Finiti quelli che le erano sembrati i due giri di corsa più lunghi della sua vita, Mica sarebbe montata in sella alla Nimbus con una smania viscerale di librarsi in cielo. Seguendo le indicazioni del capitano, si sarebbe accodata al gruppo, svolgendo il primo giro a velocità moderata, per ricalibrarsi sulla scopa, per riscoprire il vento in faccia che non percepiva ormai da tempo immemore. Al secondo giro, si sarebbe appiattita sulla scopa, prendendo velocità con quel bum-bum di adrenalina che tanto le era mancato. E poi, l’ultimo giro, tutto frenate e virate brusche, con Mica esilarante in sella – avrebbe cercato di compiere le manovre con la maggiore efficienza possibile, alternando picchiate ad ascesa, cercando di guidare il manico con sicurezza, finendo il tutto con una repentina frenata all'insù. Concluso l’ultimo giro, si sarebbe lasciata andare in una risata istintiva, di pura liberazione.
 
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view post Posted on 19/3/2024, 01:04
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Cenwyn era sicuramente rimasta talmente scioccata dal ritorno di una delle sue più care amiche al Campo, ma ancora di più da quello del suo storico Capitano che aveva deciso di tornare ad onorarci della sua presenza. Con questi due ritorni, nonostante le assenze odierne di August e Gabriele, i giochi erano cambiati e gli equilibri spostati.

"Su Cen, muoviti!" avrei gridato alla battitrice e vice-capitana della squadra in maniera piuttosto amichevole.
"Mi rendo conto che questi due ritorni insieme sono una notizia bomba da articolo sulla Gazzetta del Profeta, ma sono certo che potrai dargli il bentornato in maniera migliore se vieni in sella alla tua scopa anziché restare piantata a terra." Ridacchiai un po' per far capire alla ragazza che non ero arrabbiato ma che, in ogni caso, sarebbe stato meglio riscaldarsi per dare il massimo nelle fasi successive dell'allenamento.

L'esercizio di riscaldamento, utile per Atalantino e Mica per riprendere dimestichezza con il manico di scopa, era andato brillantemente per entrambi e nessuno dei due rischiò di cadere o farsi male durante la prova.
Dopo aver richiamato l'attenzione dei ragazzi al centro del campo avrei dunque ripreso la parola.
"Sebbene sia consapevole che a breve toccherà giocare una partita, non credo che ripartire a Bombarda sia la scelta migliore. Cen, tu aiuterai Mica a riprendere mano con il bolide. Entrambe prenderete una mazza ed io ne libererò uno. Cercate di scambiarvelo aumentando gradualmente la forza con cui lo ribattete in modo da non sovraccaricare subito la spalla. Atalantino, tu ed io invece faremo un esercizio insieme. Probabilmente giocherai come cercatore nella nostra partita, quindi dovrai riprendere dimestichezza con ostacoli, cambi di velocità, curve e spostamenti, quindi... giocheremo ad acchiapparella. Il tuo compito sarà quello di cercare di toccare la saggina della mia scopa. Tu hai una firebolt, quindi partirai dagli anelli est mentre io da quelli opposti. Cercherò di non essere prevedibile e tu dovrai fare di tutto per prendermi. Pronti? Su, cominciamo!"

Volai rapidamente verso terra in modo da liberare un bolide dal baule e da recuperare due mazze che avrei consegnato alle ragazze. La pioggia mi avrebbe fornito un minimo di vantaggio: a causa della difficoltà di manovra in quella condizione, forse Atalantino non si sarebbe spinto al massimo della sua velocità col rischio di scivolare. Mi sarei portato al mio punto di partenza e, dopo aver cercato il contatto visivo con il ragazzo, avrei fatto un cenno a mo' di saluto per indicargli il via. Subito avrei quindi iniziato a volare nel tentativo di prendere velocità verso i bordi del campo. Ad un certo punto, se avessi percepito Atalantino avvicinarsi, avrei iniziato ad esibirmi in numerose manovre come delle picchiate, degli eight-loops in prossimità degli anelli, delle spirali verso il basso ed altro ancora. Nel frattempo, ovviamente, avrei cercato di mantenere anche un po' di attenzione verso il bolide per impedire, nel caso fosse scappato ad una delle due battitrici, di essere colpito malamente.

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view post Posted on 21/3/2024, 21:08
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L'allenamento era entrato nel vivo. I muscoli erano tornati a pompare e non poteva non sentirsi al meglio. Quel gioco lo faceva emozionare ogni giorno sempre di piu'. Il figlio di Tosca sarebbe tornato al proprio posto assegnato in sella alla propria Firebolt. Le indicazioni di Lex erano state chiare. Doveva andare a prenderlo e toccargli la sua saggina.
Sarebbe partito dagli anelli che aveva avuto come punto di partenza. Il ragazzo era sceso in picchiata e poi aveva iniziato una serie di manovre per cercare di distrarlo. La pioggia non aiutava a seguire al meglio tutti gli spostamenti del giovane, ma doveva continuamente mantenere una costanza nell'inseguimento. Le mani erano salde sul manico della scopa, non avrebbero mollato la presa fino a quando non era sicuro di poterlo prendere. La saggina era sempre piu' vicina, o cosi' sembrava tra una goccia e l'altra. Non si sarebbe esibito in nessuna mossa speciale, avrebbe mantenuto al massimo la concentrazione sulla scopa e non sulla sua figura. Il ragazzo nel momento opportuno avrebbe allungato la mano destra, cercando di afferrare saldamente la fine del manico di scopa, portandolo verso di se. La mano sinistra stringeva il manico della Firebolt, mentre la mano destra tirava verso di la scopa del Capitano. Forse ce l'aveva fatta.
 
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view post Posted on 24/3/2024, 13:10
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Annuendo alle indicazioni del Capitano, Mica avrebbe cercato lo sguardo di Cen - la ragazza era rimasta congelata dai ritorni in squadra.

- Cen! Torna in te! Abbiamo bolidi da colpire. -

Avrebbe urlato verso la compagna, cercando di scuoterla da sul suo stato di shock. Poi, sarebbe partita in direzione celo, scandagliando il campo in cerca di sfere di ferro. Avrebbe cercato di aguzzare lo sguardo e l'udito, utilizzando le orecchie come sismografi per il tipico sibilo del bolide. Captata la presenza del ricercato, avrebbe sforzato i muscoli del braccio, preparandosi a ribattere la palla verso Cen. Appena la sfera fosse stata abbastanza vicina, avrebbe fatto scattare i muscoli a molla, facendo scontrare legno e ferro con forza misurata, così da facilitare la ribattuta della compagna. L'avrebbe avvertita con un urlo, sperando che la ragazza risvegliasse le sinapsi:

- CEEEEEN BOLIDEEEEEEE -

Avrebbe poi osservato il moto sibilante della sfera, aspettando una reazione dalla concasata.
 
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view post Posted on 25/3/2024, 22:30
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Sotto le incessanti gocce di pioggia che cadevano dal cielo, l'allenamento sembrava proseguire senza grossi intoppi. Probabilmente l'umore derivante dagli eventi più recenti, quali il ritorno di due membri storici e la più recente partita giocata, stava dando una nuova brillantezza al colore della squadra che in questo momento sembrava risplendere. Certo, le assenze odierne potevano essere preoccupanti ma preferivo vedere il bicchiere mezzo pieno.

L'esercizio che avevo proposto ad Atalantino prese subito il via e, anche grazie alle prodezze della sua Firebolt, non ci volle molto tempo prima che il nuovo-vecchio-membro si trovò praticamente alle mie calcagna. Quando avvertii il giocatore avvicinarsi, fu allora che incominciai a cercare di essere il più imprevedibile possibile cominciando ad alternare una serie di movimenti all'apparenza sconclusionati ed improvvisati. Nonostante i miei sforzi, sul lungo periodo l'esperienza dell'ex Capitano e la velocità della scopa che domava vennero fuori e dopo diversi minuti di inseguimento percepii qualcosa frenarmi. Mi voltai per scorgere Atalantino aver afferrato la parte finale della mia saggina.
"Bel lavoro, rallentiamo!" dissi dunque al ragazzo per evitare che frenando potessi fargli perdere l'equilibrio.
La voce di Mica, invece, mi soaventò. Gridò verso Cenwyn per avvisarla dell'arrivo del bolide, eppure la battitrice sembrava ancora pietrificata. La mancanza di allenamento di Mica negli ultimi mesi fu l'unica cosa che imoedì a Cenwyn di essere gravemente tramortita dal bolide che, grazie al Fato o ad un soffio di Merlino, sfiorò solo la ragazza dai capelli ramati.
"Cen!" esclamai dunque con un'espressione piuttosto spaventata in volto prima di recarmi velocemente verso di lei.
"Cosa ti è saltato in mente! Non puoi farti male adesso, non perché sei stata immobile soprattutto! Capisco lo shock, per favore, però, riprenditi!"
Il mio era un misto tra un pensiero ad alta voce, un'ammonizione ed un esortare la ragazza a cercare di fare meglio nel successivo e finale esercizio per evitare di farsi male.

Richiamai come al solito l'attenzione di tutti i ragazzi al centro del campo.
"Ora ci diamo da fare sul serio. Atalantino, io e te prenderemo la pluffa e dovremo passarcela durante tutto il tragitto. Partiremo da un lato e continueremo a muoverci in continuazione in modo da arrivare dall'altra parte del campo simulando dei passaggi rapidi ed ad alta velocità come per confondere i cacciatori avversari. Oltre a quello già libero, però, libererò un secondo bolide. Mica, Cenwyn, il vostro compito sarà cercare di essere il più precise possibile. Dovrete cercare di colpire la pluffa mentre è in volo tra noi due senza disarcionarci in modo da lavorare sul controllo della potenza e della direzione del colpo. Siete pronti?"
Mi portai a terra, recuperai la pluffa e rilasciai un secondo bolide per il campo. Avrei continuato ad osservare Cenwyn con la coda dell'occhio come per assicurarmi che riprendesse a giocare e che questo non fosse per lei un allenamento volto ad un infortunio.
Mi portai poi in un lato del campo richiamando Atalantino e dandogli le ultime indicazioni.
"Al mio via partiremo al massimo della velocità e cercheremo do svolgere questi passaggi in maniera abile e controllata. Arrivati dall'altra parte riprenderemo subito a volare. Non smetteremo finché le ragazze non colpiranno la pluffa o finché..." sospirai, poi sorrisi al ragazzo,"Beh, o finché non ci abbattono."
Ridacchiai un po' senza forzare la cosa: non conoscevo così bene il ragazzo da poter prevedere quale tipo di ironia fosse quello che preferiva.

"Pronto? Via!"
Appena dato il segnale mi sarei subito abbassato sulla scopa in modo da raggiungere un'alta velocità nel minor tempo possibile. Appena fatto questo, avrei subito tentato di effettuare un passaggio ad Atalantino calibrando bene la forza e la direzione in mldo che la Pluffa non viaggiasse all'indietro ma che proseguisse la sua corsa e potesse arrivare tra le mani del ragazzo. Nel frattempo avrei cercato di mantenere un occhio ed un orecchio fissi sulle ragazze ed i bolidi.
Se fossimo arrivati alla fine del campo senza che la pluffa potesse essere stata colpita, avrei subito effettuato una virata molto brusca per riprendere la marcia e ricominciare la serie di passaggi, tenendomi pronto ora a ricevere la pluffa del mio compagno ed ora a lanciarla con lanmia mano dominante.

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view post Posted on 30/3/2024, 19:48
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Se Mica era nata pronta, Cenwyn era nata ritardata o comunque nel suoi primissimi anni di vita,dei quali non serbava che un vago ricordo sfocato, doveva aver subito ben più di un semplice trauma cranico.
Rimasta immobile per un tempo indeterminato con ancora sul volto l’espressione sorpresa ed incredula alla vista del capitano, la giovane strega aveva posato la sua mano sopra a quella dei suoi compagni guidata forse da un Imperio non verbale del Capitano, come un fantoccio si era mossa a scatti seguendo i suoi compagni e muovendo alternatamente il capo dall'uno all'altro, osservando ad occhi sgranati Mica, Atalantino, il Capitano e poi ricominciando dalla prima.
Solo all'ennesimo richiamo di Lex Cenwyn scosse la testa come per scacciare via quel bellissimo sogno e riprendere contatto con la realtà. Eppure la realtà era proprio quella che si trovava di fronte a lei. Annuendo, una volta che il neurone C ebbe fatto finalmente contatto, la battitrice si decise a correre lungo il perimetro dell’ovale effettuando il solito riscaldamento a piedi prima di salire a sua volta in sella alla scopa ed effettuare in volo altri due giri cercando di sfruttare tutta la velocità della Nimbus per recuperare il tempo perso a fissare i suoi compagni nella quasi totale stasi.
Tirando bruscamente il manico della scopa verso il petto Cenwyn frenò bruscamente prima di ripartire con un lungo stacco, frenando un'altra volta all'improvviso e poi ripartendo fino a completare un ulteriore giro di campo.
 
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Terminati i giri di riscaldamento Cenwyn recuperò una delle mazze da battitrici e seguì Mica con lo sguardo cercare e recuperare un bolide. Oh come si muoveva bene quella ragazza. Lo sguardo della rossa era pieno di meraviglia e speranza per il futuro, già si vedeva insieme alla bruna a ribattere un bolide all'unisono e spedire qualche avversario giù dalla scopa e... "Cos-? Oh!" le smeraldine strabuzzarono mentre la visione di lei e Mica che inneggiavano trionfanti fu spazzata via da un bolide ormai troppo vicino per permetterle qualsiasi mossa. Ancora una volta Cenwyn rimase pietrificata con gli occhi protesi verso l’esterno incredula per quanto stava osservando.
 
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view post Posted on 30/3/2024, 21:29
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Seconda stella a destra e poi dritto, fino al mattino

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Per pura fortuna, volere del fato, di Merlino, Odino o semplice botta di culo trollino, il bolide schivò il crine ramato della giovane che però non riuscì a schivare altrettanto miracolosamente la ramanzina del Capitano.
Colpita nel vivo dall'ultima ammonizione Cenwyn abbassò il capo dispiaciuta ammettendo la propria colpevolezza con lo sguardo rivolto al terreno "Sc-scusa" incapace di sostenere lo stesso sguardo di Lex ascoltando però, questa volta attentamente, le indicazioni che egli le dettava. Assieme a Mica avrebbe dovuto cercare di colpire la Pluffa. Le smeraldine azzardarono un fugace sguardo in direzione del Capitano che era volato in terra per recuperare la Pluffa prima di rivolgersi a Mica. No non si era comportata da brava compagna di squadra e anche la bruna meritava delle scuse. "Scusami, non sono stata la miglior compagna d’allenamento" esclamò prima di distendere il volto in un gran sorriso. "Cercherò di fare del mio meglio per recuperare però!" aggiunse quindi spostando la mazza sulla mancina per poi tornare a guardare Lex con una punta di preoccupazione al pensiero della grande responsabilità che il ragazzo le aveva dato e che lei doveva condividere con Mica. Essendo un esercizio in cui l’attenzione e la coordinazione la facevano da padrona. Se una delle due non era abbastanza concentrata non solo non avrebbero colpito la pluffa e fallito il compito assegnato ma avrebbero anche rischiato di far schizzare il bolide chissà dove, sempre se lo avessero colpito, finendo per spedirlo involontariamente contro uno dei due compagni di squadra. "Cerchiamo di recuperare un bolide, poi la prima che lo trova fa cenno all'altra e o avviciniamo il bolide alla pluffa o una delle due si avvicina se il bolide è già abbastanza vicine da permetterci un tentativo, un tentativo da fare all'unisono, tu con la destra ed io con la mancina e proviamo spedirlo contro la pluffa?" domandò alla ragazza pronta ad ascoltare eventuali contro proposte.
Se Mica non avesse avuto un piano d’attacco migliore di quello esposto Cenwyn sarebbe volata alla ricerca di un bolide, aguzzando la vista e cercando di tendere le orecchie nel tentativo di captare la presenza di un bolide. Se fosse riuscita ad individuarne uno per prima e prima che la pallina metallica fosse troppo vicina da disarcionarla Cenwyn avrebbe cercato di richiamare l’attenzione di Mica e al contempo mantenere il controllo del bolide o al contrario, se la ragazza non l’avesse raggiunta perché in quel momento già vicina alla scarlatta, allora sarebbe stata Cenwyn a colpire con moderazione il bolide cercando di passarne il possesso alla compagna di squadra per poi raggiungere entrambi, battitrice e palla, appiattendosi sulla sua Nimbus in modo da giungere il più velocemente possibile nei pressi della ragazza. Se il piano di Cenwyn fosse filato liscio ed entrambe le battitrici si fossero trovati nei pressi del bolide con i due compagni di squadra in volo ad una distanza tale da permettere loro di effettuare un tentativo Cenwyn avrebbe saldato la presa della mancina sulla mazza e cercando di approfittare del Feeling che aveva con la compagna di casa avrebbe tentato di coordinare i propri movimenti con la ragazza cercando di contenere assieme a lei l’irrequietezza del bolide fino a che la pluffa non avesse abbandonato le mani dell’uno o dell’altro giocatore e avesse intrapreso la traiettoria a cui era stata destinata dal giocatore che aveva effettuato per ultimo il passaggio. "Tre...." esclamò Cenwyn osservando la pluffa abbandonare i polpastrelli del compagno di squadra "..due..." continuò levando indietro la mazza "..uno..." aggiunse riportando la mazza in avanti "..Vaiii!!" concluse abbattendo la propria mazza su circa metà della superficie del bolide che le si stagliava dinanzi sperando che Mica facesse altrettanto con la metà di sua competenza abbattendo all'unisono anche la propria mazza.
 
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view post Posted on 30/3/2024, 23:02
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La pluffa si sarebbe depositata tra le mani del ragazzo. Non era abituato a giocare come cacciatore tutto il tempo, ma doveva pur tornare a brillare come un tempo e quel ruolo poteva adattarsi a lui anche in vista della partita contro Corvonero.
Il figlio di Tosca avrebbe continuato a lanciare e prendere la sfera dal Tasso che aveva di fronte a sé. Un occhio era fisso in direzione delle due battitrici pazze che avevano ricevuto il compito di abbatterli. Sapeva com'erano fatte e cos'avrebbero potuto combinare quelle due insieme. Sicuramente avrebbero fatto esplodere lo stadio per cercare di accendere una candela au una torta di compleanno. Ecco, quella sarebbe stata una buona motivazione per non delegare a Cen il suo compleanno.
Terminato l'esercizio, sperando di non avere un bolide in arrivo, il ragazzo avrebbe atteso le prossime mosse del giovane.
 
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