Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Let's Go to the Mall, Artichoke

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view post Posted on 14/6/2020, 23:00
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Da un'Edimburgo rabbiosa e rancorosa.

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Chissà quando mai andrò in Canada. O, meglio, in un centro commerciale canadese. Sicuramente ti penserò quando sarò lì e non riuscirò a trovare la parola che ho in mente nella lingua italiana, mentre tu avevi (e hai, sorry not sorry) il problema opposto. Potrai trovarti in Italia, nel Regno Unito (so che stai facendo una smorfia), in Giappone, in Australia, negli USA (altra smorfia), in Norvegia o anche a qualche ora di distanza, ma nessuno potrà farmi dimenticare quando tu ti svegliavi e da me era già sera. Non dimenticherò mai il famigerato Mr Barton, che a me ricorda Mr Carson di Downton Abbey. Sì, ho dovuto ricontrollare nelle chat perché stavo scrivendo il secondo nome nella convinzione fosse quello corretto. Non dimenticherò della tua avventura per la quale eri carichissima e pronta a scoprire nuovi posti, nuove culture e, soprattutto, una nuova te stessa. Hai affrontato le più disparate avventure nei vari mesi, al che nel nostro Quartetto Vacfabculo non potevamo più scherzare dicendo "non risponde, a quest'ora starà facendo surf", perché avresti risposto dopo svariate ore dicendo "già fatto, e domani scalo una montagna". Non hai idea di quanto ti abbia ammirato in quest'ultimo anno. Abbiamo avuto modo di essere sempre più in contatto e di condividere la nostra quotidianità a suoni di stramberie, figaggine e sticker di te bambina adattabili a ogni circostanza. Ho apprezzato la tua malleabilità nei molteplici contesti che hai sentito vibrare in ogni fibra del tuo essere, il tuo senso di adattamento, la forza di andare sempre avanti nonostante ciò che ti stava attorno non era ormai lo stesso. Ogni tuo ragionamento è ponderato e ha delle scelte di fondo. Già alla tua età hai già preso delle decisioni così importanti che influenzeranno il resto della tua vita. Ti ho consigliato in merito, tentando e offrendo il lato oscuro della Scienza, dove non abbiamo biscotti, ma soltanto dei grani di polvere. Eppure, dopo qualche incertezza, hai confermato ciò che vuoi fare della tua vita. Hai ancora un altro breve anno per ottenere certezze, eppure so che lo sfrutterai appieno, come hai fatto già in passato. Ciò che hai vissuto nella terra canadese è materiale d'invidia, perché nessuno lo potrà ricevere allo stesso modo e nello stesso spirito. Come dormire in un bagno mentre gli altri ti davano per morta. Spero che non ti accada proprio stanotte, quando inizierà il tuo compleweek (e il tuo compleanno è proprio oggi, lunedì!).

Auguri, Ciraula!


Sì, proprio un verde carciofo, come del resto noi due siamo. Anche se, ripensandoci, un rosso Ciuffo ci sarebbe stato, in memoria dei bei vecchi tempi. Quest'anno è d'obbligo una reunion di emergenza, a suon di scogli taglienti, di brioche col tuppo (non quelle fasulle della mia zona) e di una crema solare per bambini. Ah, e di una tazza. E stavolta anche il Bambino ci sarà, nella sua bolla sferica perfetta di ricci più serpentosi della famosa Medusa. E sai perché stavolta sono certo che il Bambino ci sarà? Perché tu entro due settimane (precisamente, prima che giunga l'Apocalisse), avrai tempo, l'opportunità e la voglia di incominciare una serie tv mindfuck che godrai secondo dopo secondo. Per ora non capirai un accidenti - neanche dopo, ma non diciamolo troppo forte -, però dopo, quando rileggerai questi auguri liofilizzati, capirai. E ti piacerà.

With firnessdship,
S.
 
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view post Posted on 15/6/2020, 00:00
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Inizio subito col ribadire, ora e sempre, che picciridda sei e picciridda rimani. Ti farò gli auguri (o forse no, non lo so ancora) solo perché ci tieni, ma mi rifiuto di pensare che tu possa crescere. Perché?
Allora.

Quando inizio con “allora” parte il pippone, lo sai.

Chiariamo subito una cosa: non ti ritengo immatura, non è per questo che ti dico che sei piccola. Del resto, come ti si può definire poco matura, se in realtà sei più matura anche di gentaglia della mia età? E anche di gente più grande, a dirla tutta, ma sorvoliamo, non voglio che questa diventi una filippica stile draghetto con lente d’ingrandimento contro la gente. Anche perché sei tu quella che sto guardando attraverso la mia Lente d’Ingrandimento del Giudizio. Accanto a me, c’è l’Imperatrice che, assisa a guisa di sfinge quando si posa (dovrebbe essere una semicit. di Dante, uhm), ti fissa e is (beatufiul) judging you.
Sì, ci tenevo a ricordarti che osservo ATTENTAMENTE ogni cosa che fai perché (non lo ammetterò mai ma) sono sempre orgoglioso quando la mia bambina raggiunge risultati meravigliosi come quello dell’altro ieri. Bravissima tu, 13 meritatissimi, è pure un bel numero primo, nonché il settimo (credo?) numero di Fibonacci. Sai, dovrei essere davanti a un compilatore (rigorosamente sui toni del blu scuro, perché fa più da draghetto hackeroso) a scrivere uno script che generi i numeri di Fibonacci, invece sono qui a dirti quanto sia fiero di te e il motivo per cui ti definisco la mia piccolina.

Eppure, siamo profondamente diversi. Come faccio ad essere così orgoglioso di te? Sono orgoglioso di te anche quando vai a festeggiare i, brr, diciottesimi. Un assioma matematico afferma che il draghetto non è compatibile con questo genere di feste, ma a quanto pare ci potrebbe volere solo un attimo a distruggere la fondatezza di questo assioma, perché una congettura afferma anche che il draghetto forse riuscirebbe a mettere piede in una festa del genere se accompagnato dall’equivalenza asintotica di Robin Scherbatsky, per ics che tende a canadesità. Uso impropriamente questa terminologia, anche se Landau mi ucciderebbe se leggesse, probabilmente, ma lo faccio perché il nostro simbolo è associato a questo meraviglioso concetto dell’Analisi Matematica che utilizzo abbastanza spesso e che ogni volta mi fa intenerire perché mi vieni sempre in mente tu.
Poi mi ricordo che a te fa ribrezzo questa meravigliosa disciplina e niente, si spezza l’incantesimo.

Non posso neanche lamentarmi, perché ammetto di essere io il primo, tra noi due, a spezzare l’incantesimo delle tue giornate, molto spesso, con i miei atteggiamenti da draghetto sgrunt o da draghetto sigh. Ti chiedo scusa ora, ammettendo candidamente, però, che tu mi fai sentire subito bene, con quella tua felicità anche immotivata (mia reazione quando porti quella cosa chiamata allegria nel mio regno oscuro dove vige il terrore, la disperazione e l’oscurità, sgrunt), di quando sei happy a random (sai che c’è un’espressione equivalente in italiano, vero?).

[La mezzanotte sta per arrivare e io devo interrompere un attimo la scrittura del post per poterti fare gli auguri sulla Neo-Piattaforma di Messaggistica Turbo-istantanea e risponderti ad alcuni messaggi, credo. Sgrunt, sei molto monella, egoista, frigida, insensibile e menefreghista (non ricordo più i tre insulti che ti feci, spero di averne azzeccati almeno due): la prossima volta non fare coincidere il giorno del tuo compleanno con un mio appello. Sgrunt, che bambina monella ed egocentrica che sei: vuoi che ti pensi anche mentre faccio gli esami. Cosa che farei comunque perché l’equivalenza asintotica è come il prezzemolo dalle mie parti, ma dettagli.]

Sì, riprendo a scrivere, che stavo dicendo? Ah, che sei piccola l’ho già detto, giusto? Allora adiamo avanti. Stavo dicendo anche che siamo molto diversi, in molte cose. Simili in altre, è vero, ma credo siano molte meno le cose che ci accomunano rispetto al resto, ci hai pensato? Eppure siamo molto uniti, anche se mentre andavi al mall canadese non mi scrivevi mai, sgrunt. (Il Vecchio qui sopra ha involontariamente copiato una parte di titolo che avrei usato io se avessi aperto io questa discussione, sai? Rido, sei la Robin Scherbatsky dei nostri cuoricini.) E facevi anche bene, però io ero tremendamente contento di saperti lì a vivere esperienze meravigliose che fino ad allora avevi solo osato sognare.
(Piccola digressione importantissima, con musica solenne in sottofondo quando viene nominato il Suo nome.) Le differenze non contano, secondo me, visto che io tvb nonostante la tua mal sopportazione per la canida e carina Imperatrice Sissi, prima del Suo nome, Protettrice dei Reami Emersi e Sommersi, Guardiana dei Pesciolini, Signora dei Troll, Madre dei Draghetti, Regina degli Andali e dei Primi Cani, Sterminatrice di Pantofole, Lady degli Infiniti Universi e Padrona dei Pupazzi, nonché per i Vassalli Campagnoli dei Territori Oltre l’Illustre Dimora Sissiana, Padroni del Sacro Miao e Signori del Pisolino.
Te l’avevo detto che Lei e i miei gatti sarebbero stati protagonisti del tuo post di auguri, me ne dolgo assai (sai cosa visualizzare mentalmente alla lettura di questa frase, se mi conosci almeno un po’).

Ora che ho fatto tutto questo pippone, dovrei pure dirti perché sei la mia picciridda. Beh, in fondo penso che tu già lo sappia, quindi non te lo dirò in maniera esplicita. Però ci tenevo a ricordarti in maniera esplicita, davanti a tutti, che, sì, ti voglio un sacco di bene, proprio tanto tanto.
Però ti osservo sempre, se non come draghetto con lente di ingrandimento, almeno come finto-Dirac-giudicante. A te e a tutti quelli che ti circondano: appena uno solo di questi qui non oserà onorare la tua compleweek sfogherò tutta la mia malvagità su di lui/lei e sui suoi discendenti, fino alla settima generazione.

Detto ciò, è giunto per me il momento di prendermi le ferie e ignorarti per tutta la durata della tua compleweek, perché non so se riuscirò a resistere sette giorni senza maltrattarti, come segno intangibile dell’immenso affetto che provo per la pupidda mia. O forse mi verrà più difficile non cagarti proprio, perché sei la mia piccolina, e tu sei piccolina, lo sai che i papaveri son alti, alti, alti, sei nata paperina, che cosa ci vuoi far? Gnam.

Via con il balletto del buon compleanno, tutto per te. (Sono ubriache di vodka alla pesca, confermo.)

Robin-Sparkles
(Fare finta che stia dicendo «eppi bordei».)

Happy birthday, my little Giuly! E buon inizio di compleweek.

Con affetto, il tuo
Draghetto Che Ha Sempre Ragione ~

P.S. Il Vecchio qui sopra ha ragione, e ne approfitto per prometterti che prestissimo torneremo a nerdare insieme sulla nostra serie, sì. E… GNAM, a caso. ~
 
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view post Posted on 15/6/2020, 11:30
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Stand by me, nobody knows
Yeah, nobody knows the way it's gonna be


GNAM
, carissima Cucuzzedda!
Visto che mi sono addormentata mentre scrivevo qualcosa per te e non sono riuscita a esserci alle zerozeropuntozerozero - i sensi di colpa mi hanno divorata quando mi sono svegliata di botto alle due di notte, giura che verrò perdonata o mi toccherà continuare ad avere gli incubi - dovrei iniziare con lo scusarmi, ma farò qualcosa di meglio. Mi ergerò a difenderti contro i due monelli che ti chiamano picciridda, anche perché questo fanno le Pesche per le loro Pannocchie: difendere dai mali del mondo.

Parto col dire che grazie alle mie ninne prima di mezzanotte dovrei essere giudicata molto più piccina di te, ronf ronf. Tu sei grande, tant'è che ormai mentre io crollo tu ti intrattieni fino a tardi, hai la tua vita notturna senza orari da rispettare, intavoli discussioni fino a tarda notte. Il vero punto del discorso, però, è che da sempre ci siamo alternate: complice l'omonimia, zia Giulia sono sempre stata io e sei sempre stata tu. Lo sei sempre stata tu per me davanti al disagio sociale, alle scollature dei vestiti, alle persone monelle, alle noci di cocco che nascono a Taormina solo grazie a te - ed è un grande onore che ti va riconosciuto. Lo sono sempre io perché mi piace pensare che in qualsiasi momento tu possa rivolgerti a me per un consiglio, per sfogarti e per chiacchierare. Zia Giulia c'è sempre per ricordarti che certe cose non si tengono nella cover del cellulare e che sei talmente figa che puoi spaccare il mondo in tre e ricostruirlo.

Altro fulcro del mio discorso non può non essere la vodka e, più in generale, l'alcol. Mentre chi ha la presunzione di chiamarti picciridda non regge una birretta scarsa oppure si ritrova ad avere difficoltà con le addizioni per colpa del gin, la qui presente festeggiata vanta un'esperienza sconfinata, cui sento di rinnovare i miei complimenti. Non è tutto, perché molti sono stati i tuoi tentativi di diffondere tale esperienza, cercando di elevare qualche AstroLetterato alla conoscenza suprema. Modesta e senza alcuna saccenza, è apprezzabile il modo in cui descrivi cocktail, usi e costumi del bere, cercando di istruire altri. Purtroppo, però, c'è gente che non potrà mai raggiungere tale conoscenza e occorre ammetterlo. Spero che presto potrai partecipare alle nostre serate non solo a distanza, ma bevendo con noi.
A tal proposito, allego rappresentazione esatta e fedele di Giulia per tutta la durata della sua compleweek (goditela), tratta da documentazione ufficiale.

Inutile che ti chiamino piccina, perché io li ricordo gli anni in cui mi arrivavi alla spalla. Anni che furono, perché ormai ti sei guadagnata un'altezza di tutto rispetto. Vane le voci che ti vogliono alta quanto un tappo (di vodka alla pesca), ormai hai raggiunto l'altezza giusta per poter accedere alle giostre più pericolose, per salire sulle montagne russe, per appiccicare la m a s t i c a n t e ancor più in alto sui pali per strada. Non riuscirai mai a raggiungere l'altezza dei funghetti, è vero, ma perché tu sei una pannocchia e una cucuzza, sono proprio cose diverse. E i funghetti guadagnano chissà quanti centimetri solo per il fogliame ricciolino. Sei proprio cresciuta e va ufficialmente riconosciuto.

Vorrei segnalare che parlavi di patente, diciottesimi, ultimo anno di liceo e svariate cose con cui era alle prese uno dei tuoi accusatori di picciriddaggine giusto non molti mesi fa. Questo mi sembra un ottimo momento per preparare tutti al fatto che diventerai maggiorenne, finiranno i tempi della fascia protetta nelle chat - anzi, ormai stanno andando a scomparire -, andrai anche tu all'università e sarai proprio grande. È un piacere vederti crescere e pensare di conoscerti da tanti anni mi emoziona. Ai miei occhi non potrai rimanere picciridda, proprio perché ti conosco da tanto tempo. Swanbirock in on, in off, sopra e sotto, corretto?

Sei una forza della natura, e per quanto possa suonare banale e sciocco dirlo, non riesco a rendere il concetto con altre parole che risultino parimenti immediate. Hai una grande forza dentro di te, che ti permette di tuffarti a capofitto in qualsiasi avventura - se così possiamo chiamare gli incontri con gli orsi in Canada -, che ti rende consapevole di te stessa, che ti spinge a volere e a voler fare sempre di più, a voler crescere e informarti, ad aprirti a un discorso con la voglia di uscirne arricchita. Ammiro le grandissime esperienze che hai fatto e ti auguro di poterne fare altre mille. Non ti ferma davvero nulla, né scogli appuntiti né scali di ore e ore.

Anche se ci sono almeno altri cento motivi per cui sei grande e non picciridda, termino qui. Ti voglio bene e spero di mangiare presto granite e brioche con te al mare.

Augurissimi, Cucuzzedda&Pannocchia!


Tua,
Pescaculo

P.S.: In qualità di Assistente superqualificata alla cattedra di Astronomia, vorrei smentire l'Esperto Astronomo: non avremo biscotti - e neanche di questo sono convinta -, ma neanche solo briciole e polvere: abbiamo spaghetti, galassie a fagiolino e parecchie ciambelle. E sono convintissima che non è necessario trascinare Giulia dal lato oscuro della Scienza: sopporta tutti i giorni tre persone che sclerano per questo, mi sembra che ci sia già dentro fino al collo.
 
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