Hogwarts: Harry Potter Gioco di Ruolo

Guy Fawkes Who

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view post Posted on 31/12/2021, 18:16
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shouq


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Ne la città dolente, ne l'etterno dolore, tra la perduta gente.

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Inespressiva, Charlotte Melankholiya stava calpestando l’acciottolato del villaggio di Hogsmeade. Aveva appena chiuso il Madama Piediburro ed era direttamente verso il numero sedici della high street, mentre prendeva consapevolezza di non aver organizzato un bel nulla per la serata. Sbuffò, concludendo di sembrare molto più vecchia della sua reale età. Era delusa e sì, in parte era dovuto alla pressione sociale (ma di chi?) che chiedeva che tutti i membri della società fossero costantemente attivi e produttivi ma, passo dopo passo, Melankholiya non poteva fare a meno di pensare a come i negromanti avessero influenzato le vite di tutti loro. L’economia del villaggio era calata a picco e, cosa ancora peggio, se lo si fosse chiesto a lei, i raduni sociali erano venuti meno proprio per l’impossibilità di molti cittadini di mangiare e bere senza rimettere tutto istantaneamente sui propri piedi. Sbuffò ancora, pensando ancora che anche lei, dopotutto, si era fatta sempre più arrendevole. Forse avrebbe chiesto a Eleanor, Laurie e Sheldon di cenare insieme, se non avessero già avuto piani.
A ridestarla dalla sua autocommiserazione borbottante furono i colori sgargianti di Zonko: se anche Alberto fosse stato in chiusa, Charlotte non sarebbe stato in grado di dirlo: la sua attività pareva brillare nella silenziosa e triste ultima sera dell’anno. Notò di sfuggita l’annuncio del nuovo listino di capodanno in vetrina e, convinta che fosse un segno (per i Divinatori, in effetti, un po’ tutto poteva essere interpretato come un segno del Fato, ma quello era un discorso che non avrebbe di certo affrontato in quel momento, Charlotte si precipitò all’interno, improvvisamente con l’umore alle stelle.

– ALBERTO! Ciao!

Esordì, forse con la voce un po’ troppo acuta, mentre i suoi pensieri si rincorrevano veloci come Cercatori.

– Tu stai salvando l’interno capodanno del Villaggio, amico mio. – Asserì, serissima. – Vorrei un pacco di Scintille Dispettose, una Crystal Incantation Comet, un Fiammeggiante Drago Esplosivo che giuro di non usare contro il Preside Dolus, se te lo stavi chiedendo, e ovviamente un Fuoco Forsennato Zonko, grazie.

Dopo aver parlato senza neanche prendere fiato, Charlotte fece una breve pausa, giusto per assicurarsi che avesse richiesto tutto il necessario per una serata con i fiocchi. Poi, proseguì con l’improvvisare, facendosi guidare meramente dal suo istinto. Era tempo che non si concedeva una tale leggerezza.

– Ah, sai che stasera c’è un concerto qui a Hogsmeade? Cioè, in verità si dovrebbe trovare nel Boulevard dei ricchi, ma dai tetti si dovrebbe vedere! Se non hai niente da fare, forse organizzo qualcosa sul tetto della mia abitazione. Dillo a chiunque tu voglia! Io penso inviterò l’intero vicinato.

Un ampio sorriso concluse l’invito improvvisato ma non per questo meno sentito. Sperava vivamente che Alberto potesse accettarlo: fare serata con il proprietario di Zonko avrebbe avuto tutto un altro entusiasmo, ecco.

– Hai presente quel tipo babbano? Guy Fawkes o come si chiama? – Domandò, prima di inumidirsi il labbro inferiore con la lingua. – Un dilettante, adesso che ho i tuoi fuochi. Spero di vederti stasera! Tu e tutta Hogsmeade sicuramente vedrete me, eheh.

E, saltellando con le mani pieni di oggetti esplosivi, Charlotte uscì dal negozio. Adesso aveva un piano e, se qualcuno avesse dato la sua collaborazione, Hogsmeade quella sera avrebbe riacquistato un po’ di colore.
 
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view post Posted on 1/1/2022, 16:04
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Galassia Occhio del Diavolo, costellazione Chioma di Berenice.

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L’Emporio degli Scherzi di Zonko non era certamente l’attività commerciale più redditizia di Hogsemade, ma dava comunque grandi soddisfazioni. Era questo l’unico motivo per cui l’impegnatissimo docente di Erbologia non aveva ancora mollato l’intera baracca per dedicarsi interamente alle sue ricerche accademiche all’interno dei territori di Hogwarts. Quell’anno, poi, aveva manifestato una forte esigenza a distrarsi dalle faticose attività del castello, dedicandosi all’Emporio molto più di quanto aveva fatto negli anni precedenti. Oltre a replicare l’iniziativa Babbo Natale a domicilio!, il signor Lestrange aveva preso accordi con alcuni smerciatori cinesi di artefatti pirotecnici, concludendo le trattative in modo estremamente vantaggioso per lui. Chiunque fosse passato davanti a Zonko il giorno del trentuno dicembre non avrebbe non potuto notare lo sgargiante cartello appeso davanti alla porta, reso ancora più vistoso dalle rutilanti illustrazioni che lo movimentavano. E la prima cliente non tardò ad arrivare.
«Charlotte, ciao!» la salutò Alberto, travolto dall’allegria della collega di Divinazione.
Il complimento che poi gli rivolse lo lusingò moltissimo, ma si sforzò di non darlo a vedere. Gli Hogwartiani, e perciò almeno buona parte della popolazione di Hogsmeade, avevano attraversato mesi tremendi a causa del Morbo Bianco e della minaccia negromantica che ancora incombeva su di loro. Ovviamente non aveva messo in vendita quei prodotti con fini filantropici, ma l’idea che potessero contribuire a sollevare il morale lo appagava ulteriormente. Poi, non ebbe il tempo di replicare che Charlotte ordinò una enorme quantità degli articoli del nuovo listino, lasciando intuire Alberto che la vicina di casa doveva avere intenzioni veramente cattive per la mezzanotte.
«Problemi con il vicinato, Charlotte?» le domandò ridacchiando, mentre si muoveva tra gli scaffali per recupere la roba.
Una interessante proposta per la serata arrivò senza che se la aspettasse minimante. Posando sul bancone la scatola contenente il Fiammeggiante Drago Esplosivo, Lestrange esitò un istante valutando eventuali contro ad un evento di quel tipo, ma non ne trovò.
«Perché no?!» rispose «Non avevo programmato nulla di particolare, a dir la verità. Non conosco le Spellbound, che tipo di musica fanno?».
Intanto infilava tutti gli articoli in una busta, facendo rapidamente i calcoli.
«Hai 68 Galeoni! Guy Fawkes? Ne ho già sentito parlare, è quello che voleva far esplodere il Parlamento?» domandò con un’espressione incerta; non era mai stato un asso in Storia della Magia «Ma poi alla fine ci è riuscito?».
 
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