| Non aveva avuto dubbi su quale professionista premiare dopo la pubblicazione del Diciottesimo Numero del Settimanale delle Streghe. Jared Chèvert era arrivato in redazione come… no, non un tornado. Quella sarebbe stata una similitudine terribilmente americana e Charlotte Melankholiya non si sporcava di simili peccati. L’arrivo di Chèvert in redazione era stato, piuttosto, provvidenziale e fortemente voluto da lei. Era stato Jared, però, a realizzare dietro sua indicazione il nuovo meraviglioso aspetto della rivista. E senza neanche farle venire troppi capelli bianchi, che comunque si mascheravano un sacco bene nella sua chioma bionda. Non aveva avuto dubbi, dunque, sul destinare il premio di produzione a Jared Chèvert. Più complesso era stato invece decidere quale premio destinargli. Se fino a quel momento aveva infatti premiato Giornaliste e Responsabili a cui aveva destinato delle appropriate piume da scrittura, il ruolo di grafico di Chèvert l’aveva posta davanti al dilemma capitalistico. Aveva pensato di destinare anche a lui qualcosa di Scribbulus, che era obiettivamente il negozio di riferimento per la redazione, ma poi si era ricordata che Eleanor l’aveva informata di aver assunto proprio Jared e quindi Charlotte aveva ipotizzato che il giovane mago avesse degli sconti privilegiati per lo staff o avesse già acquistato da sé una parte del catalogo (come avrebbe potuto essere altrimenti, lavorando lì?), dunque le si era presentato il rischio di doppioni. L’unica altra alternativa che aveva individuato per un grafico, naturalmente, era la Magifotografia. Per qualche motivo solo allora, a tarda sera, mentre si infilava nell’ufficio di Jared Chèvert, a Charlotte era venuto in mente che il Ghirigoro avesse diversi manuali che avessero potuto fare al caso suo senza tirare fuori decine e decine di galeoni. Era il rincoglionimento di chi beveva troppo tè, lo sapeva ma non ci credeva (e quell’articolo su Strega Moderna era stato fatto dalle lobby americane di caffè, ne era sicura). Per contenere la spesa e non mettere in difficoltà il collega, era tornata a pensare a Scribbulus e a un buono sconto di una ventina di galeoni, ma si era sempre dimenticata di chiedere a Eleanor se quella fosse una reale alternativa prevista dal negozio di cancelleria, quindi alla fine aveva deciso di acquistare uno strumento lavorativo per Jared e grazie tante. Posò alla scrivania del mago la Macchina Fotografica Express accompagnata dalla carta fotografica. Si trattava, secondo Mondomago, di un aggeggio professionale, di cui sperava che il grafico avrebbe fatto buon uso. In realtà lo sapeva, più che sperarci, perché durante il lavoro dell’ultimo numero del Settimanale delle Streghe, Charlotte aveva avuto modo di apprezzare il senso estetico del grafico. Era il suo lavoro, dopotutto. Consegnato il premio di produzione, la Capo-Redattrice lasciò l’ufficio vuoto del grafico per tornare nel proprio e aggiornare la bacheca comune della redazione con gli ultimi riconoscimenti e le ultime novità.
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